A corredo dei materiali capaci di caratterizzare il fondo sono da segnalare le seguenti risorse:



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Transcript:

Fondo Corrado Tumiati Il fondo dello scrittore e medico psichiatra Corrado Tumiati (1885-1967) è stato donato al Centro di Documentazione di Storia dell Assistenza e della Sanità dalla figlia Lucia Tumiati Barbieri nel 2007 tramite il professor Enrico Ghidetti. Del fondo fanno parte: a. 17 estratti di lavori scientifici di Corrado Tumiati pubblicati su riviste tra gli anni 1909 e 1932 che coprono sino alla fine l arco della sua attività di psichiatra svolta in varie istituzioni italiane (Pesaro, Siena, Venezia). Si riportano l elenco completo dei lavori e le prime pagine di alcuni di essi. b. Le annate de La serpe dal 1952 al 2003 della rivista letteraria dell'associazione dei Medici Scrittori Italiani della quale Tumiati è stato tra i fondatori. L elenco che viene riportato illustra la consistenza della raccolta la quale presenta delle lacune anche perché la rivista, che ancora oggi viene pubblicata (http://www.amsiumanisti.it/larivista), in alcuni periodi non è stata stampata. Della rivista si è ritenuto utile mettere a disposizione l intero contenuto del numero 1 del 1952 dove compaiono scritti di Aldo Spallicci (1886 1973), di Carlo Levi (1902-1975) che è anche l autore della immagine posta nella prima pagina di copertina dei primi numeri, Carlo Felice Zanelli (1887-1966), di Mario Tobino (1910 1991) ed anche un breve inedito d occasione di Gabriele D annunzio (1863 1938). Le prime 12 annate della rivista sono rilegate ed ogni volume mostra l ex libris di Tumiati. Sono presenti inoltre l indice cumulativo delle annate 1952-1956 della rivista, una foto di gruppo dei promotori della Associazione dei Medici Scrittori Italiani pubblicata su un numero del 1953 ed una raccolta delle prime pagine di copertina delle varie serie della rivista dalla sua origine sino ad oggi. c. Copia dattiloscritta del saggio Corrado Tumiati (1885-1967) tra medicina, guerra e letteratura della storica della medicina Giuseppina Bock Berti (1937-2008). Il saggio, corredato da un pregevole ritratto del pittore Giovanni Colacicchi (1900 1992) (10.) è stato scritto per essere presentato al 44 Congresso della Società Italiana di Storia della Medicina, 20-21-22-23 ottobre 2005, Brescia - Solferino - Mantova - Castiglione delle Stiviere (La medicina di guerra in Italia, a cura di I. Gorini, Gaspari, Udine 2008). Si tratta di una bio-biografia professionale e letteraria di Tumiati essenziale ma nel contempo efficace e simpatetica. A corredo dei materiali capaci di caratterizzare il fondo sono da segnalare le seguenti risorse: Corrado Tumiati, mio padre di Lucia Tumiati Barbieri pubblicato sul sito http://www.infinitetracce.it/content/corrado-tumiatimio-padre/79 (ultima consultazione 11 maggio 2014) I grandi dell'a.m.s.i: Corrado Tumiati - Tra i fondatori e primo direttore responsabile de La serpe della poetessa pediatra Nora Rosanigo (1932-2013) pubblicato nel numero 3 del 1998 de La serpe. Due brevi componimenti poetici ( Stagioni ) di Corrado Tumiati comparsi sul numero 4 del 1954 de La serpe.

Elenco estratti di psichiatria di Corrado Tumiati L'azione di picco Ie dosi di alcool sullavoro muscolare negli alcolisti guariti (con A.Alberti). Pesaro 1909 L' emozione e Ie malattie nervose e mentali. Pesaro, 1910 Sindrome demenziale in isterica. Pesaro 1910 Sulle misure atte ad arrestare l'infezione vaiolosa in un manicomio. Ferrara,1912 I profili psicologici del Rossolimo ( con H. Gelender). Siena, 1912 Le "idee di stregoneria" nei psicopatici. Siena 1912 Su la concentrazione molecolare di alcune parti del nevrasse. Pesaro, 1912 Sulle "cause occasionali" delle psicopatie. Siena,1913 Sulla diagnosi di insufficienza mentae nei fanciulli. Pesaro, 1914 Alcuni dati statistici sui fanciulli anormali della citta di Venezia. Ferrara, 1914 La guarigione sollecita del mutismo di guerra col metodo Lombard. Ferrara, 1916 Le costituzioni psicologiche e i tentativi per c1assificarle. Siena, 1921 Giulio Cesare Ferrari e la rieducazione dei giovani criminali. Roma, 1933 II dispensario della Provincia di Venezia per la profilassi delle malattie mentali. Venezia, 1928 II Congresso internazionale di Igiene mentale (Washington 1930). Venezia, 1930 L'igiene mentale nell'educazione familiare. Firenze 1937 Primo quinquennio di attivita del "Servizio di Profilassi Mentale" della Provincia di Venezia. Venezia, 1932

Annate de La Serpe del fondo Tumiati 1952-1964 annate complete e rilegate in 5 volumi 1965-1966 annate complete 1967 manca il numero 4 1968 mancano i numeri 2 e 3 1969 annata completa 1970 manca il numero 2 1971 annata mancante 1972 1973 annate complete 1974 mancano i numeri 1 e 2 1975 annata completa 1976-1978 mancano 1979 manca il numero 4 1981 1986 annate mancanti 1987 annata completa 1988 annata mancante 1989 mancano i numeri 1 e 2 1990 annata completa 1991 manca il numero 4 1992 annata mancante 1993 annata completa 1994 mancano i numeri 3 e 4 1995-1996 annate complete 1997 manca il numero 2 1998 annata completa 1999 manca il numero 4 2000 manca il numero 4 2001-2002 annate complete 2003 mancano i numeri 2, 3 e 4

I CORRADO TUMIATI (1885-1967) TRA MEDICINA, GUERRA E LETTERATURA GrUSEPPINA BOCK Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Storia della Medicina, Universita degli Studi di Milano...,;::.~ " Se penso a Corrado Tumiati 10 rivedo, severa e benigna figura, entrare nel mio studio, osservare tutto con attento e pure discreto interesse, poi mettersi in posa per farmi trarre da lui i primi disegni per la persona pili importante del grande quadro cui stavo lavorando. II quadro era "II giudice di Locri" destinato a un'aula nel Tribunale del Palazzo di Giustizia di Milano" (G. Colacicchi)* * G. Ginex, Le opere decorative del Palazzo di Giustizia di Milano. lnventario. In "Muri ai pittori. Pittura murale e decorazioniin Italia 1930-1950", Milano 1999,210. "Giovanni Colacicchi (Anagni 1900-Firenze 1992). Zaleuco giudice di Locri (Corte d'appello civile, 1942; p. III, biblioteca-archivio della Procura generale). Tempera su tavola 490x480. firmato in basso a destra". N. Colombo - E. Pontiggia, "Opere decorative monumentali. Schede", C. Colacicchi, Zaleuco, giudice di Locri, 1939 in "Milano Anni Trenta. L'arte e la cittil", Milano 2004, 267-268.

Quando, esattamente un anna fa, a Roma, in occasione della prima riunione del Collegio dei Docenti del settore scientifico disciplinare MED/02 (Storia della Medicina), fu annunciato il Congresso del 2005, il tern a proposto (allora Medicina e Guerra) mi sembra compatibile con interessi da tempo coltivati. Pensai infatti subito aile Dolomiti. Territorio amato e da decenni frequentato. Territorio di rae conti in famiglia (mio suocero Attilio Berti, ai tempi della prima grande guerra studente di medicina a Padova, ci parlava spesso delle sue esperienze e del suo "tirocinio" - si fa per dire - neile postazioni belliche di Alleghe e Cencenighe, sotto la Marmolada. Non solo: i fratelli maggiori di mio padre combatterono per l'italia, pur nella diversa etnia. II maggiore (mi ha sempre fatto impressione!) portava con orgoglio sulla giacca il distintivo di grande invalido. Aveva perduto un occhio, rna non si notava grazie a quello di vetro ben impiantato. Le protesi erano gia allora alquanto perfezionate! L'altro, "ragazzo del '99", torna fortunosamente a cas a, malato e distrutto daila esperienza vissuta. A parte i ricordi famigliari, mi attirava un'altra realta: quella legata alla fonti storiche oggettive, cioe alle testimonianze originali (rna pili spesso oggi ricostruite) rappresentate da quella imponente espressione della sanita militare italiana - servizi e loro limiti - nei luoghi e nei percorsi della grande guerra: Agordino - Ampezzo - Comelico 1. Avevo salito quei sentieri e avevo pensato, ad esempio, di soffermarmi sulle strutture museali di Monte Piana, sopra Misurina; oppure sulla figura del clinico padovano Antonio Berti (nessun legame con la mia famiglia acquisita), combattente glorioso cui e intestato uno dei pili suggestivi rifugi dolomitici, alle spaue delle Tre Cime di Lavaredo 2. Poi c'e stato un cambiamento nei programmi e mi sono vista "coivoita in questa lettura". Non solo medic ina e guerra; anche medicina e psicologia, e medicina e letteratura, sono al centro di questa incontro. Un tris che all'inizio mi ha preoccupata non poco, e per l'estensione degli argomenti e delle loro varie implicazioni, e anche - soprattutto - per il numero dei personaggi che hanno costellato la nostra storia recente, medica, bellica e letteraria assieme. Mi sovviene ad esempio (il Presidente onorario professor Zanobio 10 sa bene) 10 spettacolo teatrale cui abbiamo assistito nella scorsa stagione : "II dottor Semmelweis" di L. F. Celine; e anche "Il professor Bemhardi" di A. Schnitzler, dramma autobiografico allestito al teatro Strehler di Milano con ricostruzione di ambienti ospedalieri e ambulatoriali cui ho modestamente contribuito grazie aha mia ancor pili modesta competenza in museologia medico-scientifica. Consultata la ricchissima bibliografia in tema di medicina e letteratura, cito solo due articoli apparsi in "Minerva Medica": Romanzi medici e romanzi di medici 3e Medici scrittori 4. Sfogliando Ie carte, tra Ie tante citazioni (si pensi solo a A. Munthe, La storia di San Michele, a A. 1. ~ronin, La cittadella; tra i nostri a C. Levi, Cristo sf e fermato a Eboli, a M. Tobino, Le libere donne di Magliano), mi sono imbattuta in un personaggio al cui proposito ho letto testualmente: "perche non menzionare Tumiati? ". In reaita di lui si parla in un volume dedicato ai medici -scrittori 5e ben 327 voci su internet 10 riguardano; rna io non ci avevo fatto caso. A questa punto mi sono un po' rincuorata; e mi spiego. Corrado Tumiati fu medico e psichiatra (rapporti tra psichiatria e psicologia?); fu combattente (quindi medico in guerra); a lui fu assegnato anche il Premio Viareggio [1931] (quindi medicina e letteratura). Un'altra importante circostanza: io sono ferrarese. Anche Tumiati 10 era. Non l'ho mai conosciuto, rna sono cara arnica di vecchia data di sua figlia che cosi mi ha scritto: Firenze 4 settembre 2005 Cara Giuseppina..., Allora: ho fatto la fotocopia del libretto biografico sui babbo cosi 10 puoi tenere. Ho fatto la fotocopia di alcune pagine dello "Zaino di Sanita" che forse possono servirti Ti mando una copia dei Tetti rossi che puoi tenere in ricordo. E ti mando con queste cose if mio grazie... Per quanta posso dirti sui babbo ti elenco poche cose sui medico: e stato if primo - assieme al prof Medea - ad apr ire a Marocco il dispensario per la cura e la prevenzione di malattie mentali per i bambini.

- if primo a scrivere - con i Tetti rossi -Ie esperienze sui malati in manicomio - if primo 0 almeno fra i pochi a scrivere con Zaino di Sanita i ricordi di un medico in guerra - if primo a proclamare 10 sciopero dei medici di manicomio a San Servolo. Dopo di che, visto che il prefetto fascista di Venezia sosteneva che spendere per i "matti" non vale va fa pena, lui si dimise da medico. Amava i classici e fa sua scrittura ne e impregnata. E' stalo un uomo coerente ed onesto, tant 'e che non ha fatto la carriera di altri... Ciao. Buon lavoro e grazie dal profondo di questa inaspettato e unieo ricordo Lucia T. B. [Tumiati Barbieri} Corrado Tumiati partecipa dunque ai tre temi del congresso e io sono lieta di pariare di lui ill tridimensione! Medicina La vita di Corrado Tumiati e ricostruita in modo semplice rna estremamente efficace dal nipote, il giomalista Gaetano, in un recente articolo 6, apparso in occasione dell'apposizione di una lapide sulla facciata di una tipica casa ferrarese nel centro storico; dimora tuttora dei discendenti di una farniglia che il Comune della citta ha inteso ricordare per i meriti dei suoi componenti nell'ambito di una cultura di ampio respiro, di visioni di vita nel rispetto di ogni valore umano, di intransigenza civile e morale, e anche di impegno politico. Si ricordano infatti, ~Itre a Corrado, i fratelli maggiori: Domenico, poeta e drammaturgo; Gualtiero, attore teatrale di successo; Leopoldo, profess ore universitario, giurista e amministrativista e Francesco (suo figlio), combattente in Libia, partigiano, ucciso dai fascisti a 23 anni. Corrado qui nacque nel 1885. 11 padre Gaetano era avvocato; la madre Eda Ferraresi figlia di medico 7. Secondo tradizione presso molte famiglie ferraresi di fine Ottocento, distinte e impegnate, tutti i fratelli Tumiati compirono gli studi classici a Firenze, dai Barnabiti - il famoso Collegio maschile alla Querce -, al termine dei quali, Corrado che aveva assaporato e gustato 10 stimolante clirna della citta natale segnato dalla presenza dei pittori G. Previati e F. De Pisis e del poeta C. Govoni, si trovo a scegliere: facolta umanistico-letteraria cui era, si potrebbe dire, genticamente portato 8; oppure facolta medica che nel profondo - forse pure geneticamente 9-10 attirava alia conoscenza dell'uomo e dei meccanismi che stanno alla base della sua interezza psico-fisica e sociale. Scelse quest'ultima facolta e, dopo il primo triennio nell'allora libera Universita estense, continuo nuovamente gli studi a Firenze, in quell'istituto Superiore che si distingueva allora per il magistero di professori illustri quali, tra gli altri, P. Grocco, G. Banti, F. Schupfer to. Con quest'ultirrio discusse la tesi (argomento: il cancro dello stomaco) e ottenne la laurea a pieni voti, con immediata offerta di assistentato. Corrado si trovo cosi ancora una volta a scegliere tra una promettente carriera universitaria in campo clinico-scientifico e un'ansia umanitaria (si direbbe quasi) che 10 porto senza indugio ad opt are per l' attivita medico-pratica, in qualita di assistente nel manicomio di Pesaro diretto da A. D'Ormea. A Pesaro era altra cosa (guardie di 24 ore a giomi altemi, obbligo di alloggio e vitto nella struttura); e poi, il rapporto con i malati particolarmente intenso, a volte drammatico, a voite inutile (rna era vero rapporto umana). E questa a Corrado importava! Segui D'Ormea a Siena nel 1910 e qui, per tre anni, al lavoro ospedaliero aggiunse la frequenza presso l'istituto di fisiologia di B. Brunacci che gli permise di approfondire Ie conoscenze anatomo-fisiologiche sui sistema nervoso. Si impegno molto nella ricerca in campo neuropsichiatrico e pubblico contributi di tecnica manicomiale, di clinica e terapia su riviste specialistiche II cui partecipo anche in qualita di redattore 12. Nel 1913, vinci tore di pubblico concorso si trasferi a Venezia e pratico la professione a San Servolo, adoperandosi sui fronte della riform~ strutturale degli ospedali psichiatrici. Qui nel 1920 fondo il periodico "La Voce Sanitaria" che divelme poi organa ufficiale della Associazione dei Medici dei Manicomi Pubblici Italiani e che dal 1926 usci con il titolo di "Igiene Mentale". A lui si

deve l'apertura di un "Patronato per i malati di mente", di un "Dispensario psichiatrico" rivolto in particolare all' assistenza dei fanciulli. Umanizzazione della psichiatria, medicina sociale, igiene e profilassi mentale, educazione famigliare dal basso [alla maniera di P. Frank], proposte innovative e individuazione dei mezzi per 1a loro organizzazione e realizzazione, pongono Tumiati con i suoi oltre 60 lavori pubblicati in argomento, in posizione di lungimiranza e di avanguardia per i successivi sviluppi della disciplina in Italia. Poi tutto termina e la professione medica attiva e abbandonata nel 1931. Dalla lettera della figlia Lucia sopra riportata (la questione con il Prefetto... ), ho tratto l'impressione che Corrado Tumiati possa essersi trovato nuovamente di fronte al dilemma Medicina 0 Lettere? Questa volta l'ago della bilancia si sposta decisamente verso la seconda. Si stabilisce a Firenze e qui muore nel 1967. A Ferrara, il cui ricordo ogni anna piu acuto e dolente in lui risorgeva come queuo di una persona cara, con volto sempre piu bello (.... "nebbia e caldo"..., 10 condivido anch'io!) non tomo piu. Nella splendida Certosa della citta, come ho potuto constatare, nella tomba della Famiglia Tumiati, Corrado non riposa. Guerra Nella grande guerra, Tumiati dal giugno 1915 al settembre 1919 e anche soldato: tenente medico negli ospedali territoriali; in prima linea nel Carso e sui Piave; responsabile di ospedaletti da campo; organizzatore a Trieste dei servizi sanitari del Corpo dei Finanzieri. Furono anni duri e Ie comunicazioni che seguiranno in questa Convegno ne sono ampia testimonianza. Credo che ne usc ira il ritratto complesso del medico-so1dato. Ognuno ha la sua storia da raccontare; ognuno esprime emozioni ed esperienze del tutto partico1ari, legate anche alia propria professione specialistica di base. Tumiati e tra questi. Non dimentichiamo che era di Ferrara e che la locale Accademia delle Scienze Mediche e Naturali, nell'aprile del 1916, su proposta del Presidente G. Boschi, psichiatra, dava avvio alle pratiche per l'istituzione di "Riunioni medico-militari" subito approvata dall'ispettorato di Sanita mi'litare. Tali riunioni, aventi ad oggetto "Medic ina e Chirurgia di guerra", aperte, oltre ovviamente agli accademici, ai medici degli ospedali militari e della Croce Rossa di Ferrara e Rovigo, sono documentate nei relativi "Atti", editi a Ferrara, introvabili... ma. 13 trovatl. In questi si puo leggere una "memoria originale" di Tumiati del luglio 1916. L'intestazione e: "Ospedale militare di riserva di Ferrara - Reparto speciale per malattie nervose diretto dal maggiore medico Prof. Gaetano Boschi". II tito10: "La guarigione sollecita del mutismo di guerra col metodo del Lombard, per il dottor Corrado Turniati, tenente medico" 14. Etienne Lombard, otorinolaringoiatra all' ospedale Laennec di Parigi, aveva esposto l' almo prima in una riunione medica della VI Armata Francese un suo metodo per la cura dei mutismi isterotraurnatici, fondato sui principio per cui quando si toglie 1'udito, con ostacoli artificiali, a soggetti normali che stanno parlando, la loro voce si innalza nel tono, in dipendenza della bmsca soppressione del controllo uditivo sull'emissione dei suoni. In persone colpite da mutismo funzionale, con questa artificio, Lombard era riuscito a provo care l' emissione di "piccole voci afone", dando al paziente (tolto ovviamente l'ostacolo) la convinzione della propria capacita di parlare. Turniati espone nella sua memoria i risultati positivi di questa metodo, da lui di volta in volta modificato, adattato aile varie fattispecie e registrato in casi di mutismo isterico-traumatico da scoppio di granata e da accessi convulsivi per trauma al capo. Alla dettagliata esposizione clinica seguono interessanti tabelle fmtto di conoscenza profonda del complesso meccanismo della parola. Rilievi grafici in ordine alla risposta visiva di colori, in ordine alia positivita dei riflessi e in ordine aha presenza di disturbi sensoriali e motori sarebbero, per il lora grande interesse, da sottoporre oggi, come oggetto di esercitazione, all'attenzione degli studenti dei corsi di laurea triennali in Logopedia e in Tecniche Audiometriche. In, seguito Tumiati ebbe occasione di applicare tale metodo in molti altri casi: in uno di questi il mutismo datava addirittura da 9 mesi e il soldato (un fante del 36 Reggimento) era stato sottopposto a molte cure in vari ospedali...!

A questa "Memoria", squisitamente tecnica si affianca un'opera spostata decisamente sui piano letterario. Ancora guerra e medicina. Si tratta di "Zaino di Sanita (1915-1918)". Mi piace leggere qualche passo dell' introduzione: "... Non so se siano aneora in dotazione nell 'esereito gli zaini di Sanita. Forse hanno eeduto il posto a mezzi piu pratiei e mend ineomodi. So ehe in quegli anni, ormai eosi lontani, della guerra '15-18 erano aneora usati, sebbene raramente, dai reparti in linea e ehe piu d'una volta ebbi occasione d'imbraceiarne uno per pro va 0 per brevi tragitti. n peso di quell 'umanissimo Jardello m i e rimasto nel cuore ed e tuft 'uno, ormai, col ricordo del servizio prestato. Perc he, piu dei pericoli, delle privazioni e dei disagi ai quali if medico va incontro come ogni altro combattente - i martiri della San ita sono legione - il peso di quel servire nasce dalla crudele coincidenza di due doveri spesso contrastanti: quello del medico e quello del soldato.... La eonsuetudine col dolore non ispegne la sensibilita, quando c 'e, ma 1 'affina e I 'irrobustisce... Pro va di questo sembra essere fa passione comune, da sempre a tutti i medici per le man!festazioni superiori della letteratura e dell 'arte... L 'esperienza quotidiana del dolore altrui e I 'orientamento materialistico del suo pensiero Janno necessariamente di lui il piu deeiso avversario d'ogni violenza e d'ogni guerra.... In questo eomplesso stato d'animo ebbe a trovarsi anche f 'aulore...non mi so no propos to di maledire 0 di esaltare la guerra (propos ito inutile in entrambi i casi) ma di coglierne vari aspetti senza nascondere le mie e Ie altrui debolezze ne Ie mie 0 Ie altrui qualita. Questo imparziale atteggiamento parve condannabile e perieoloso ai censori del passato regime. Nel 1935 un editore milanese, deciso a pubblicare questi racconti, li sottopose alla censura locale, ma questa, spaventata, se ne lava Ie mani e ne consiglio l'invio a quella di Roma. Dopo vari mesi due sbirri si presentarono alla mia casa con un Joglio romano dove la sentenza di "divieto alla pubblicazione" era scritta in tutte lettere.... Penso che in uno Stato eivile ogni scrittore, se non violi Ie leggi, abbia il diritto di ehiedere il giudizio dei suoi lettori senza if beneplacito di chi siede al governo....n decennale ritardo di questa pubblicazione non e dipeso dall 'autore... Quando una dottrina, anche la migliore, scende armata fra gli uomini ogni lotta acquista una fredda, superba, Jerocia che Ii disurnanizza..., Tutto sara vano se i lavoratori non troveranno in se stessi la Jorza di incrociare Ie braccia davanti a ogni officina d'armi e di munizioni 0 di rifiutare la penna e la parola ai tiranni di domani e ai mercanti di sempre... ".. Nessun commento da parte mia; lascio a chiunque l'onere di riflettere. "Zaino di Sanita" fu pubblicato solo nel 1947, in unico volume assieme a una ristampa de "r tetti rossi" 15. Letteratura " I tetti rossi", appunto: il titolo potrebbe derivare dal nome popolare attribuito in varie regioni d'italia all'ospedale dei pazzi. La sua origine si perde nel tempo e sarebbe tutto da vedere 16. Libro d'artista (premio Viareggio di lire 10.000 nel 1931) 17, "J tetti rossi", di un autore proveniente da altra professione ha arricchito la letteratura del tempo di conoscenze nuove e di umanita. Nella prosa scorrevole e modema, di uno scrittore sereno che scrive senza intenzioni filosofiche 0 polemiche, i pazzi sono considerati nella loro realta effettuale, nell'ambiente stesso in cui vivono e soffrono. Si tratta di ricordi e di annotazioni di un uomo incline a rappresentare Ie cose che pili 10 colpiscono, il quale vive per dovere di professione in un manicomio. II libro che ha conosciuto recente ristampa J 8 e costituito da brevi capitoletti contenenti ritratti di malati 0 di persone con essi, per varie ragioni a contatto (medici, suore, infermieri, parenti); scorci d'ambiente; riflessioni e commenti. Ciascun capitoletto sta a SC, frutto di osservazioni conchiuse. Se in apparenza frammentario, in realta il libro e armonico e il tutto acquista organicita non per preconcetto schema o predisposto processo formativo, 0 per vol uta ricerca di determianti effetti, bensi per la spontanea ideazione e 10 spontaneo svolgimento: sensibilita e delicatezza fanno da collante!

Molti, circa 70, gli seritti letterari di Tumiati 19, anehe storieo della medieina 20. 10 mi riprometto di leggere queste opere ehe aneora non conosco e mi auguro di poter tornare sull'argomento, unendomi a quanta espresso da A. Cherubini: "Bisogna avere l' attenzione di meditarlo, di leggerlo senza fretta; arrestandosi ad ogni capoverso. Tumiati apparira sempre pili valido. E' uno scrittore ehe guadagna ad essere letto e riletto con la pili esperta eta... ". A me sembra ora di essere in queste condizioni! C'e molto altro da dire su Tumiati letterato: il giornalista, il traduttore, il poeta. Un'intera giornata non basterebbe a cogliere Ie variegati espressioni della sua straordinaria personalita. Mi limito a segnalare che, a Firenze, soprattutto gli anni che conclusero il secondo conflitto mondiale, e quelli successivi, segnarono nella sua vita una svolta decisiva. II Corriere della Sera gli avrebbe aperto Ie porte della terza pagina e riviste di prestigio quali "Pan" e "Pegaso" 10 vollero tra i laro collaboratori. Ci fu poi 1'incontro e l'amicizia con un gruppo di intellettuali: letterati (Y. Branca) - critici (P. Pancrazi) - musicisti (L. Dallapiccola) - pittori (G. Colacicchi) - politici e giuristi (P. Calamandrei) e tanti altri. Quest'ultimo, giusprocessualista, 10 volle vice direttore e redattore della rivista politico-ietteraria "II Ponte", apparsa nel 1945. II programma era gia nel titolo: permettere agli uomini di ricominciare a passare verso nuove rive. In particolare - e mi piace segnalarlo - la paternita autentica del titolo della rivista spetta a Tumiati. "Ponte" intendeva significare ricostruzione morale, attraverso la cultura e la letteratura, della personalita umana nel senso pili libero e responsabile 2 J Ricardo ancora la sua partecipazione alia fondazione dell' Associazione dei Medici Scrittori Italiani che nel 1952 gli affid6 la direzione del periodico "La Serpe"; nonche la lunga collaborazione (fino al 1963) con "L' illustrazione del medico", edita dai Laboratori Magistretti di cui forse molti avranno memona. Necessariamente ho tempo solo per segnalare il suo impegno e la sua competenza nella traduzione di classici stranieri, soprattutto francesi (1. Renard, P. C. de Marivaux, A. de Musset, e tutto il teatro di Moliere). E, a proposito di traduzioni, debbo aggiungere la collaborazione richiestagli da Elisabeth Mann (figlia di Thomas) che volle accanto a se lui, collega di lingua italiana, colto e intelligente, in editoriali per International Pubblications. Ne nacque un'affettuosa amicizia, fino alia morte. Da ultimo la figura del poeta; la presento attraverso Ie sue stesse parole: "Memoria di me". E song versi struggenti "Come pesa il mio passo, come pesa. Tlmio piede sottile lascia un 'orma ronda, precisa ~opra 1'umida dislesa. 'In 'orma segue I 'altra e alle mie spalle traceiato if cammino che ho percorso. Jiunto alla diga, giunto alia mia meta, taneo mi siedo. ~on 10 sguardo if cammino ripercorro, 10 I 'orme dei miei passi piu non vedo. Ton e tutto di Corrado Tumiati; rna un po' di tutto, messo insieme con vero sentimento di.. mmuazlone 22 )triff1er R., Guerra di mine nelle Dolomiti, Trento 1955: Tosato G., Zona di guerra, Novale (VI), 1997. Berti A., /915-/917. Guerra in Comelico. Dalla Croda Rossa a Peralba (a cura di Tito e Camillo Berti), Milano '85. vi, XL (1958), v.i1 (varia), 2164-2166 (a cura di P. Fornara) vi, LIX (1968), v.iv, 3387-3394 (a cura di M. Randone e G. Micca). :herubini A., Medici scrittori d' uropa e d'america, Rama 1990,66-70.

6 Tumiati G., Una lap ide in via Palestro, in "Ferrara- Voci di una citta", IX (1998), 9-18. 7 Cfr. Commemorazione del dottor Leopoldo Ferraresi, Presidente dell 'Accademia delle Scienze mediche e naturali in Ferrara, in relativi "Atti", LXIX (1894-95), 113-114 (a cura di R. Turri). 8 Cfr. Tumiati G., op.cit. Delio stesso, Il busto di gesso, Milano 1976; della figlia L. Tumiati Barbieri, Caro bruco capel/one Milano 1972; Caro maestro capellone, Milano 1974; Una scuola da bruciare, Padova 1973; Il pianeta dei bambini, Firenze 1989; 11 mio amico invisibile, Firenze 1994; della nipote R. Tumiati Ravenna, La pace del mondo gelatina, Ferrara 1984; Un piccolo so/dato, Montebelluna 1991. 9 Ferraresi L., Rapporto sopra Ie malattie dominanti in Ferrara nell'anno 1853 e specialmente Ie dissenterie e lejebbri intermittenti, in "Resoconti dell' Accademia medico-chirurgica di Ferrara", XXX-XXXII (1853-1855), 21 ss; Sopra un decennio di cure prestate nell 'Ospedalino degli AsiIi d'lnjanzia di Ferrara, ibidem XL (1863),49 ss. 10 Mannelli M.A., Le scienze mediche, in "Storia dell' Ateneo Fiorentino- Contributi di studio" II, Firenze 1986, 895 ss. II Si veda ad esempio, L 'azione di piccole dosi di alcool sui lavoro muscolare negli alcolisti guariti (in coil. con A. Alberti), in "Note e Riviste di Psichiatria", XXXVII (1908),25-34. 12 Oltre alia rivista di cui alia precedente nota, cfr. "Rassegna di Studi Psichiatrici", in cui curo con particolare impegno Ie sezioni relative alia bibliografia e aile recensioni. 13 II collega A. Porro Ii possiede e me Ii ha gentilmente messi a disposizione. 14 La guarigione sollecita del mutismo di guerra col metodo del Lombard, in "Atti", cit, 1916, f. 1,33-39 + 6 tabelle. 15 1 tetti rossi (ricordi di un medico); Zaino di sanita (1915-18), Firenze 1947. 16 AA. VV., 1 tetti rossi. Dal manicomio alia societa, Milano 1978. 17 1 tetti rossi. Ricordi di Manicomio, Milano 1931; Puglisi G., Il merito, Livorno 1961,387. 18 Marsilio Editori, Venezia 1986. 19 Si ricordano in particolare La noce di cocco (1934); Solsfizio nell'orto (1939); Jl pavone della casa blu (1940); II miracolo di Santa DymJna (1942); Nessuno risponde (1950); Sette storielle di uomini e bestie (1961); Collezione privata (1965). 20 Vite singolari di grandi medici dell '800 (G. Baccelli - A. De Giovanni -A Cardarelli - W. Osler - C. Lombroso - A. Codivilla - P. Gracco - T. Billroth - G.B. Grassi - C. Forlanini - J.M. Charcot - E. Bassini - A. Murri -J.P. Pavlov), Firenze 1952; senza dimenticare una bioergografia di Redi: Un naturaiista letterato: Francesco Redi, in "II Sei- Settecento", Firenze 1956,123-145. 21 Colombo A., AlIa testa del "Ponte", in " Piero Calamandrei. Ventidue saggi su un grande maestro" ( a cura di P. Barile). Centro di Studi per la storia del pensiero giuridico moderno. Biblioteca promossa e diretta da P. Grossi, v. XXXII, Milano 1990, 513 ss. 22 Rimando, per ulteriori notizie, approfondimenti e per Ie testimonianze di Elisabeth Mann Borgese, Gianna Semeghini, Giovanni Colacicchi, Giuseppe Bonaviri, Leonida Repaci, Enzo Mazza, Vittore Branca, Alessandro Galante Garrone, Giovanni Grazzini, Nora Rosanigo a Corrado Tumiati medico e scrittore (1885-1967). NeZ centenaria della nascita, Campi Bisenzio, 1985, a cura di Andrea e Lucia Tumiati che ringrazio con affetto per la preziosa co Ilaborazione.