Le implicazioni del calo dei prezzi delle materie prime energetiche per i paesi dell area MENA importatori



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Transcript:

Le implicazioni del calo dei prezzi delle materie prime energetiche per i paesi dell area MENA importatori Conferenza Banca d Italia-MAECI Roma, 22 marzo 2016 Marco Fattore Addetto finanziario Ambasciata d Italia - Il Cairo

I principali canali di trasmissione Rimesse dei lavoratori espatriati nel Golfo Trasferimenti Investimenti Importazioni di materie prime energetiche 2

Le rimesse dei lavoratori espatriati (1) 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Egitto: principali paesi di origine delle rimesse (dati in miliardi di dollari; 2015) Nei paesi del GCC lavorano circa 2,4 milioni di egiziani Le rimesse in Egitto dipendono in modo essenziale dai Paesi del Golfo da cui originano il 73% delle rimesse totali (nell anno fiscale 2014/15) I dati sul 1 trimestre del FY 2015/16 indicano solo una lieve diminuzione dei flussi (-1,3% sul trimestre corrispondente del 2015) Giordania: principali paesi di origine delle rimesse (dati in miliardi di dollari; 2014) Problema per l Egitto: le rimesse rappresentano il 40% delle entrate di valuta 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 Arabia S. UAE Stati Uniti West Bank Qatar Kuwait Libia Anche per una piccola economia come quella giordana le rimesse costituiscono una voce molto rilevante delle entrate di valuta ma solo dopo le esportazioni e il turismo 3

Le rimesse dei lavoratori espatriati (2) 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Tunisia: principali paesi di origine delle rimesse (dati in miliardi di dollari; 2014) Marocco: principali paesi di origine delle rimesse (dati in miliardi di dollari; 2014) Per i paesi del Maghreb importatori di energia il flusso delle rimesse dal Golfo è trascurabile Solo il 14% degli emigranti tunisini vive nei paesi arabi (la maggior parte era in Libia), mentre per il Marocco la percentuale scende al 6% (di cui oltre la metà tra Algeria e Libia) 4

Trasferimenti ufficiali L Egitto è l unico paese ad avere beneficiato in modo massiccio degli aiuti dei paesi del Golfo, coordinati dall Arabia Saudita MA Dai 12 miliardi di dollari di donazioni del 2013/14 si è passati ai 2,6 del 2014/15 I negoziati con l Arabia Saudita finora hanno portato alla conclusione dei seguenti accordi: a) 1,5 miliardi USD (finanziamento di progetti di sviluppo delle infrastrutture nel Sinai) b) 1,2 miliardi di USD (finanziamento delle importazioni di petrolio a condizioni vantaggiose) c) 0,5 miliardi di USD di «in-kind grant» per importare petrolio dall Arabia Saudita d) un piano di aiuti di 8 miliardi di USD dell Arabia Saudita sarà orientato a investimenti in Egitto e alla fornitura di prodotti petroliferi L Egitto cerca supporto sotto forma di depositi presso la Banca centrale e acquisti di titoli di debito pubblico (non necessariamente denominati in valuta domestica) ma finora non si sono materializzati Improbabile che il sia il calo dei prezzi delle materie prime a raffreddare, eventualmente, le relazioni tra Egitto e Arabia Saudita ma cambierà la natura del supporto 5

Investimenti di portafoglio 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000-1.000 0-2.000-3.000-4.000-5.000-6.000-7.000 100,0 50,0 0,0 1Q 2010 2Q2010 Egitto: investimenti di portafoglio (netti) (flussi; dati in milioni di dollari; trimestri dell'anno solare) 3Q 2010 4Q 2010 1Q 2011 2Q 2011 3Q 2011 4Q 2011 1Q 2012 2Q 2012 3Q 2012 4Q 2012 1Q 2013 2Q 2013 3Q 2013 4Q 2013 1Q 2014 2Q 2014 3Q 2014 4Q 2014 1Q 2015 2Q 2015 3Q 2015 Egitto: flussi (netti) provenienti dai paesi GCC verso il mercato azionario (flussi mensili; milioni di dollari) I principali movimenti degli ultimi anni (a partire dal 2012) sono legati alla sottoscrizione di obbligazioni da parte dei sostenitori della transizione egiziana (Turchia e Qatar). Trascurabile lo stock di debito pubblico detenuto dai paesi del Golfo (a fine novembre inferiori ai 50 milioni di dollari) Più che le difficoltà degli investitori del Golfo pesano fattori interni (crisi valutaria) -50,0 6

Effetti sulla bilancia energetica L ampio disavanzo della bilancia energetica in Egitto potrà, nel complesso, beneficiare dell attuale congiuntura ma l effetto positivo potrebbe essere attenuato dalla minore domanda per i prodotti della raffinazione (che rappresentano il 12% delle esportazioni totali egiziane) 0-2 -4-6 -8-10 -12-14 Marocco: bilancia energetica (dati in miliardi di dollari) 2012 2013 2014 2015 In Marocco il 70% della riduzione del disavanzo commerciale è spiegato dalla riduzione della fattura energetica 7

Conclusioni I paesi MENA importatori di petrolio, nel breve periodo, beneficiano della congiuntura favorevole dei prezzi delle materie prime Un rischio concreto è la minore spinta a riformare i sistemi di sussidi energetici (problema soprattutto in Egitto; Marocco molto più avanti) Se i prezzi bassi dovessero persistere bisognerà valutare se e in quale misura i flussi migratori interni al mondo arabo muteranno (dai paesi del GCC e dalla Libia verso?) Le decisioni di investimento condizionate in misura rilevante dai problemi interni ai paesi di destinazione (Egitto e Tunisia in primis) Il supporto dell Arabia Saudita è funzione soprattutto di valutazioni politiche (cfr. recente spostamento di risorse dal Libano al Sudan) 8