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Transcript:

di Sergio Girotto Applicazione nei paesi dell Europa del Sud Evoluzione dei sistemi frigoriferi con come refrigerante I sistemi frigoriferi commerciali con come unico refrigerante, comunemente chiamati transcritici, sono diffusi da molti anni in alcuni paesi dell Europa del Nord - principalmente in Scandinavia e UK e vengono adottati sempre di più anche in Europa centrale (Benelux, Germania e Svizzera). Esiste un notevole interesse per impianti di questo tipo in molti altri paesi tra cui l Italia Volendo utilizzare per il settore commerciale (supermercati e ipermercati) un sistema frigorifero che impieghi refrigeranti naturali va detto subito che non ci sono alternative pratiche all utilizzo di, a meno di non considerare complicati e costosi almeno per questa applicazione A destra. Sistema frigorifero reale a con compressori ausiliari per la ri-compressione del flash Sotto. Ciclo frigorifero con compressore ausiliario per la ri-compressione del vapore di flash - sistemi di refrigerazione indiretta con ammoniaca o idrocarburi come refrigeranti. Limitandosi dunque a sistemi ad espansione diretta, in cui il fluido frigorigeno circola direttamente negli evaporatori collocati all interno dell area vendita frequentata dal pubblico non c è alternativa all utilizzo di un fluido non tossico e non infiammabile e, tra 54

i fluidi naturali, l unico con queste caratteristiche è l anidride carbonica. Nel seguito si farà riferimento a sistemi frigoriferi che utilizzino aria esterna come fluido di raffreddamento. Quando si utilizza invece acqua di falda o di fiume non è necessario alcun accorgimento particolare per ottenere buone prestazioni da un sistema con come refrigerante, come risulterà evidente nel seguito. Per ottenere un livello di efficienza, durante il periodo caldo, a livello dei migliori tra gli HFC disponibili è necessario adattare il ciclo termodinamico alle caratteristiche del refrigerante. Anche se teoricamente esistono diversi accorgimenti che farebbero aumentare l efficienza dei sistemi frigoriferi con si è preferito limitare lo sviluppo a sistemi che prevedano l impiego di componenti già disponibili e ampiamente collaudati. Le soluzioni identificate, utilizzando tecniche perfettamente affidabili e immediatamente disponibili, permettono di utilizzare in modo efficiente la tecnologia con come refrigerante ovunque in Europa e in altri paesi a clima caldo. Alcuni impianti che adottano tali soluzioni sono già stati realizzati e questo articolo intende fare il punto sui più recenti sviluppi commercialmente disponibili. Perdite di laminazione e recupero di energia Una delle principali differenze tra l anidride carbonica e i fluidi sintetici usati nella refrigerazione commerciale è il valore della temperatura critica. L anidride carbonica presenta delle perdite di laminazione importanti quando il processo di cessione di calore all aria esterna avviene a temperatura prossima o superiore alla temperatura critica, ovvero a valori superiori a 30 C. Ad esempio in un sistema frigorifero con come refrigerante a condizioni ambiente di 30 C e con evaporazione a -10 C durante la laminazione si produce circa il 45% di vapore di flash, mentre l equivalente valore per un fluido come R134a alle medesime condizioni è del 35%. Questo significa che il 45% del fluido compresso non produce alcun effetto frigorifero, mentre con R134a solo il 35% della portata non dà luogo ad effetto frigorifero. Volendo considerare il comportamento dei 2 fluidi sotto un diverso punto di vista questo significa che se si potesse sostituire la laminazione semplice con un processo ideale di espansione con produzione di lavoro, ad esempio con una turbina o un espansore alternativo, si potrebbe recuperare più energia da un sistema frigorifero con che non da un equivalente sistema che utilizzi R134a. Nonostante molti tentativi non esistono oggi componenti economici e affidabili che permettano di recuperare lavoro durante la fase di espansione e di trasmetterlo direttamente all albero del compressore. È quindi necessario, per migliorare l efficienza dei sistemi che utilizzano come refrigerante con temperature elevate dell aria esterna, adottare delle soluzioni diverse. Ricompressione del vapore di flash Una soluzione già disponibile, e applicata in numerosi impianti per ridurre l effetto negativo della bassa temperatura critica, sfrutta il fatto che per gli impianti frigoriferi con si adotta generalmente la doppia laminazione. In questo caso è conveniente comprimere il vapore di flash prodotto durante la prima espansione direttamente a partire dalla pressione intermedia, evitando di espanderlo inutilmente fino alla bassa pressione. Una soluzione equivalente è rappresentata dal sottoraffreddamento, sempre utilizzando un compressore con aspirazione a pressione superiore alla minima pressione del ciclo. In principio questo equivale a recuperare parte del lavoro di espansione : in realtà non si recupera positivamente dell energia, ma si riduce il lavoro di compressione necessario a parità di condizioni operative. Il vantaggio energetico intermini di A sinistra. Ciclo con eiettore A destra. Rappresentazione schematica di un eiettore 55

COP a condizioni mediamente gravose (ad esempio con aria ambiente a 30 C) è di circa il 12-15%. In teoria il guadagno potrebbe anche essere superiore, oltre il 20%, ottimizzando il valore della pressione intermedia, ma è necessario tenere conto di alcuni parametri progettuali ed economici. Non è sempre conveniente ottimizzare il sistema frigorifero per il massimo carico. Ottimizzando ad esempio il sistema frigorifero per l 80% del carico massimo si riduce il guadagno di efficienza alle condizioni di picco, generalmente limitato a poche decine di ore all anno, ma si riduce il campo di variazione di capacità richiesto per il compressore ausiliario ed è più agevole sfruttare il vantaggio della ri-compressione del flash a condizioni ambientali medie e a carico parziale. Nella foto di fig.2 è rappresentato un sistema reale con ri-compressione del flash, alla quale sono dedicati i due compressori della bancata superiore. I quattro compressori della bancata inferiore aspirano invece direttamente dall evaporatore. La pressione intermedia di progetto in questo caso è di 45 bar alle Ciclo frigorifero con eiettore ed economizzatore condizioni di temperatura ambiente 36 C, ovvero vicina al valore ottimale. Utilizzo di un eiettore per il recupero dell energia di espansione L elevata perdita energetica del processo di laminazione isoentalpica suggerisce anche di recuperare energia utilizzando un eiettore. Sono stati messi a punto degli eiettori semplici a geometria fissa e sono in fase di studio eiettori a geometria variabile. I primi, già disponibili, richiedono un accurato studio teorico e sperimentale per ogni specifica applicazione ma presentano il vantaggio di non avere parti in movimento. Si tratta quindi di dispositivi estremamente affidabili: oltre a permettere un sensibile incremento di efficienza portano anche ad un miglioramento dell affidabilità del sistema frigorifero. I concetti impiantistici di seguito descritti e applicati su prodotti reali sono identificati dal logo. Ci sono più modi per realizzare un ciclo con recupero di energia tramite un eiettore. Si riporta un esempio in fig. 3. Il lavoro recuperato dall eiettore è utilizzato in questo caso per ricomprimere il vapore prodotto nell evaporatore e immetterlo nel serbatoio di aspirazione che è anche il ricevitore di liquido. Il compressore lavora quindi con una pressione di aspirazione superiore a quella di evaporazione. A seconda del dimensionamento effettuato e delle condizioni operative si può ottenere una differenza tra la pressione nel ricevitore e la pressione di evaporazione compresa tra 4 e 6 bar. L eiettore può essere usato anche per la ricircolazione di liquido dalla bassa pressione nel ricevitore, eliminando o riducendo il surriscaldamento necessario e permettendo un migliore utilizzo della superficie di scambio. Sostanzialmente le varie disposizioni circuitali secondo cui l eiettore è utilizzabile per recuperare energia permettono un incremento della temperatura di saturazione all aspirazione indicativamente da 3 a 5K, o un risultato equivalente in termini energetici, permettendo di risparmiare dal 10 al 15% dell energia di compressione. Nonostante i metodi sopra descritti, ovvero la compressione del vapore di flash e il recupero di lavoro tramite un eiettore, agiscano entrambi nel senso di ridurre le perdite di laminazione, e l utilizzo di uno dei due riduca il potenziale di recupero di energia dell altro, i due metodi possono essere combinati con vantaggio ancora significativo, fino ad ottenere, alle condizioni estreme, un miglioramento di circa il 20-25% nell efficienza totale del sistema. Analisi delle soluzioni I diagrammi termodinamici riportati in fig. 5 e fig. 6 mostrano qualitativamente le differenze tra un ciclo base e un ciclo che adotti le due modifiche descritte in precedenza. In fig. 5 è riportato qualitativamente su un diagramma termodinamico Pressione/Entalpia il ciclo con eiettore di fig.3. La pressione di aspirazione del compressore 36 bar nell esempio - è più elevata di quella di evaporazione 30 bar ovvero circa -6 C -, dato che il vapore in uscita dall evaporatore è compresso dall eiettore fino alla pressione del ricevitore. In 56

un ciclo semplice, il vapore in uscita dall evaporatore dovrebbe essere compresso direttamente in alta pressione. Le linee tratteggiate rappresentano la compressione del vapore nei due casi. In fig. 6 è riportato invece, sempre qualitativamente, sul diagramma Pressione/Entalpia il ciclo ottenuto dalla combinazione di eiettore e compressore ausiliario. Quest ultimo elabora anche una certa portata di vapore pre-compressa dall eiettore. Con A e B sono indicate rispettivamente la frazione di vapore (il titolo) e di liquido all uscita dell eiettore. Assumendo, ai fini dell esempio che segue, che la portata totale circolante al gas cooler M T sia unitaria (1 kg/s, ad esempio), i valori numerici di A e B rappresentano anche le due portate, di vapore di flash e di liquido destinato ad alimentare gli evaporatori, espresse nella stessa unità di misura. Si ha ovviamente M T =A+B. L effetto dell eiettore è di comprimere una certa portata di vapore, indicata nel grafico con C, dalla bassa pressione fino alla pressione del ricevitore. COP in funzione della temperatura dell aria esterna utilizzata per il raffreddamento del condensatore GENERATORI DI GAS OSSIDRICI per brasare Rame, Ottone, Alluminio, Acciaio ECOLOGICI Non inquinano, perchè il prodotto della combustione è vapore acqueo. SICURI Eliminati i rischi legati all utilizzo di bombole contenenti gas ad alta pressione. Contattaci per una dimostrazione www.oweld.com - info@oweld.com Contatto diretto: sales@oweld.com ECONOMICI Il costo di utilizzo è ridotto al solo consumo di energia elettrica e acqua distillata. 57

Centrale frigorifera per refrigerante di tipo booster con potenza frigorifera 250 kw a -10 C di evaporazione In tal modo aumenta, e si può indicare con A+C, la frazione da comprimere a partire dalla pressione più elevata. La portata ai compressori principali si riduce di conseguenza a B-C. In totale è richiesto ovviamente un minore lavoro di compressione di quanto sarebbe richiesto se la compressione di tutta la portata evaporata avvenisse a partire dalla pressione minima del ciclo, ma anche un lavoro di compressione inferiore al caso in cui la sola portata di flash fosse ricompressa dalla pressione del ricevitore intermedio, ovvero la situazione con la semplice ri-compressione del vapore dal ricevitore. Efficienza del ciclo migliorato con eiettore ed economizzatore Nel grafico seguente di fig.7 sono riportati i valori di COP di sistemi frigoriferi semplici al variare della temperatura dell aria esterna con 3 diversi refrigeranti R404A, R134a e, oltre al COP di un impianto con refrigerante modificato con eiettore e compressione del vapore di flash dal ricevitore intermedio. Lo schema considerato in questo caso è leggermente diverso da quanto sopra descritto, ed è quello adottato su prodotti commerciali. Si fa riferimento a un sistema frigorifero destinato al raffreddamento di utilizzatori a 0 C, ad esempio celle refrigerate. Nel confronto sono stati utilizzati parametri progettuali correnti ( differenza tra temperatura di condensazione e aria ambiente 10K per i sistemi con HFC mentre per i sistemi con si è considerato un approach differenza di temperatura tra aria all ingresso dello scambiatore e fluido frigorigeno all uscita di 3K in condizioni transcritiche e di 7K in condensazione). Va detto per completezza che quando si confrontano in questo modo sistemi diversi sarebbe necessario considerare un altro elemento fondamentale di valutazione, ovvero il costo, soprattutto il cosiddetto LCC - Life Cycle Cost. Evidentemente c è una mutua influenza tra costo ed efficienza: per esempio il dimensionamento degli scambiatori, e quindi il loro costo, incide sensibilmente sull efficienza. Non è neppure possibile, in tali confronti, tenere conto di tutti i fattori che influenzano il consumo, ad esempio le perdite di carico nelle tubazioni. Si nota come i normali sistemi con come refrigerante siano più efficienti dei sistemi frigoriferi più utilizzati con HFC (R404A) al di sotto di una temperatura esterna di 15 C. Questo è in linea con le ormai molte misure effettuate su impianti reali. Considerato anche il miglior comportamento dei sistemi a nei riguardi del recupero di calore quanto sopra spiega il successo dei sistemi cosiddetti transcritici nell Europa del nord e contemporaneamente dimostra che in pratica che questi, nella versione convenzionale, non sono energeticamente conveniente in climi caldi, a meno di non usare soluzioni quali il raffreddamento adiabatico alle condizioni di picco. Il vantaggio della nuova soluzione è evidente. Applicazioni pratiche Anche se il problema teorico, come si è visto, è abbastanza semplice, l applicazione pratica ha richiesto un notevole lavoro di sperimentazione e ottimizzazione, anche per risolvere alcuni problemi pratici quali la regolazione del sistema e la gestione dell olio lubrificante. Il risultato è un prodotto caratterizzato, oltre che da maggiore efficienza, anche da una superiore affidabilità rispetto ai sistemi normali con come refrigerante. Le soluzioni descritte sono attualmente disponibili per tutta la gamma di capacità richiesta per le applicazioni commerciali - normalmente da 15 a 250 kw - ma naturalmente sono applicabili anche per capacità superiori nel settore industriale. Conclusioni Da quanto esposto sopra si vede come, adattando il ciclo frigorifero alle caratteristiche del fluido, sia possibile ottenere miglioramenti tali da rendere un sistema frigorifero a competitivo con i migliori refrigeranti sintetici. Gli impianti che utilizzano il migliore, secondo una analisi semplice, tra i fluidi di tipo HFC, R134a, sembrano avere dei vantaggi energetici alle condizioni di picco, con temperature ambiente più elevate. Si noti però che questo fluido è poco utilizzato in refrigerazione commerciale, perché, avendo un volume specifico elevato, comporta dei costi elevati per i compressori e per le tubazioni. Comunque il confronto energetico sopra riportato non tiene conto dell influenza sul rendimento di tutti gli aspetti impiantistici, ad esempio le perdite di carico nelle tubazioni. Il fluido di elezione per la refrigerazione commerciale oggi è R404A o l equivalente R507, e si vede come il beneficio di un impianto con come refrigerante, se realizzato adeguatamente, permette di ottenere, oltre a vantaggi ambientali, anche un risparmio energetico rispetto alla attuale soluzione impiantistica di riferimento nelle condizioni climatiche tipiche dell Italia. RIPRODUZIONE RISERVATA 58