Giorgio Gollo Provincia di Torino Servizio Pianificazione sviluppo sostenibile e ciclo integrato dei rifiuti 1. Organico Gli impianti di compostaggio in provincia di Torino 1.1 Il recupero dell organico Il recupero dell organico può avvenire essenzialmente attraverso due strade: Il compostaggio (metodo più largamente praticato); La digestione anaerobica. Il processo di compostaggio, che consiste nella decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (ad es. residui di potatura e scarti di cucina) da parte di macro e microrganismi (es. insetti, lombrichi e funghi) in condizioni particolari quali presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione. Il processo industriale può essere riassunto in queste fasi: 1. stoccaggio, miscelazione delle diverse frazioni (organico, cippato, verde) e triturazione 2. disposizione del materiale in cumuli e avvio della bio-ossidazione, con consumo di ossigeno, innalzamento della temperatura (sino a 60-70 C) e conseguente eliminazione degli organismi patogeni. La massa deve essere periodicamente rivoltata ed areata per garantire una adeguata disponibilità di ossigeno. Segue una fase di stagionatura, al termine del quale si ottiene un compost cosiddetto maturo, ricco di humus e biologicamente stabile. 3. successive fasi di vagliatura garantiscono l allontanamento degli scarti e la raffinazione del compost. Il compost di qualità ottenuto dalla raccolta differenziata dell'organico può venire convenientemente sfruttato in agricoltura avvantaggiandosi in tal modo di un fertilizzante naturale ed evitando il ricorso a concimi chimici a pieno campo. La digestione anaerobica è un processo biologico complesso, per mezzo del quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas (o gas biologico), costituito principalmente da metano e anidride carbonica. La percentuale di metano nel biogas varia a seconda del tipo di sostanza organica digerita e delle condizioni di processo, da un minimo del 50% fino all 80%. Il potere calorifico del gas ottenuto varia a seconda del contenuto di metano. Un valore medio può essere posto pari a 23.000 kj/nm3. Il biogas così prodotto viene trattato, accumulato e può essere utilizzato come combustibile per alimentare caldaie a gas accoppiate a turbine per la produzione di energia elettrica o in centrali a ciclo combinato o motori a combustione interna. Il processo di digestione avviene in un ambiente confinato e coibentato definito solitamente digestore o reattore anaerobico. La temperatura ottimale di processo è intorno ai 35 C, se si opera con batteri mesofili, o intorno a 55 C, se si utilizzano batteri termofili. La reazione richiede da 15 a 35 giorni secondo la temperatura dell impianto (tempi più brevi se si opera a temperature più alte). Il sottoprodotto del processo di estrazione del biogas è rappresentato da materiale organico ancora sufficientemente ricco, che viene normalmente sottoposto ad un successivo ciclo di compostaggio per la produzione di fertilizzante naturale. 1
1.2 Analisi dei flussi Il flusso di organico raccolto nel 2007 è stato trattato in Provincia per il 66% e per il resto inviato fuori Provincia. La quota di organico trattato in Provincia è cresciuta leggermente rispetto al 2006 (61%). Gli impianti di riferimento provinciale sono di tipo pubblico: AMIAT SpA e ACEA SpA. AMIAT gestisce l impianto di Borgaro che in novembre 2005 è stato chiuso per revamping, svolgendo fino a dicembre 2007 la sola attività di stoccaggio finalizzato al trasferimento della FORSU a trattamento in impianti ubicati fuori provincia. L impianto, attualmente in fase di collaudo, riprenderà l attività a pieno regime (53.000 t/anno di cui 40.000 di FORSU e 13.000 di strutturante) entro fine anno per cui il quantitativo di organico da avviare a trattamento in impianti fuori provincia è destinato a ridursi ulteriormente negli anni a venire. ACEA gestisce l impianto di Pinerolo costituito da: Ø un impianto di digestione anaerobica della FORSU della potenzialità di 55.000 t/anno; Ø un impianto di compostaggio che riceve in ingresso rifiuti organici, digestato e materiali lignocellulosici (potenzialità 20.000 t/anno); Flussi di organico avviati a recupero* * Sono stati rappresentati i flussi superiori a 1000 t 2005 2006 2007 [t] % [t] % [t] % ORGANICO TRATTATO IN PROVINCIA 67.321 85% 39.953 39% 42.280 34% ORGANICO TRATTATO FUORI PROVINCIA 12.186 15% 62.463 61% 81.407 66% TOTALE 79.508 100% 102.416 100% 123.686 100% Principali operatori provinciali Impianto quantità [t] % mercato riferimento AMIAT (piattaforma di trasferimento verso altri impianti) 68.807 55,6% 1 ACEA SpA 40.723 32,9% 2 2
Flussi di organico ad impianti di recupero Consorzio Impianto di recupero Comune Prov. Quantitativi 2007 [t] ACEA ACEA Pinerolese Ind. PINEROLO TO 2.623 Bacino16 AMIAT BORGARO T.SE TO 18.550 AMIAT (ex PUBLIREC) COLLEGNO TO 69 CADOS gestione ACSEL AMIAT BORGARO T.SE TO 4.000 CADOS gestione CIDIU CCA- gestione SCS CCA- gestione A.S.A. CCS ACEA Pinerolese Ind. PINEROLO TO 9.115 ACSR S.p.a. BORGO SAN DALMAZZO CN 1.600 AGROFERT s.r.l. ISOLA DELLA SCALA VR 1.078 AIMAG SPA FOSSOLI di CARPI MO 185 CIDIU S.p.A. PIANEZZA TO 248 EAL COMPOST SRL TERRANOVA PASSERINI LO 103 ECOPI S.R.L. CASALCERMELLI AL 2.658 LUCRA 96 SRL VILLANOVA SILLARO LO 47 AMIAT (ex PUBLIREC) COLLEGNO TO 265 S. CARLO s.r.l. FOSSANO CN 1.089 SECIT SPA MEZZANI PR 199 ACEA PINEROLO TO 233 AMIAT BORGARO T.SE TO 7.346 AMIAT BORGARO T.SE TO 1.225 ASA Discarica Vespia CASTELLAMONTE TO 975 ACEA Pinerolese Ind. PINEROLO TO 5.574 SAN CARLO SRL Fossano CN 5.641 CISA AMIAT BORGARO T.SE TO 5.121 COVAR 14 ACEA Pinerolese Ind. PINEROLO TO 20.914 TORINO ACEA PINEROLO TO 2.265 AMIAT BORGARO T.SE TO 32.565 Provincia di Torino 123.809 In grassetto gli impianti di proprietà pubblica 1.3 Esito del trattamento Nel 2007 sono state raccolte in Provincia di Torino 123.809 tonnellate di organico. Di queste 40.724 sono state trattate presso l impianto di compostaggio di Acea; il resto è stato trasferito fuori Provincia a causa della chiusura nel novembre 2006 dell impianto Panelli di Strambino di proprietà privata (19.960 t di organico e verde trattati nel 2006) e del fermo attività dell impianto di Borgaro. Quest ultimo, gestito da AMIAT SpA, è stato chiuso nel novembre 2005 e riaperto in gennaio 2008 a conclusione delle opere di revamping. Nel 2006 e 2007 il gestore ha svolto la sola attività di trasferimento della frazione organica ad impianti fuori provincia. Lo studio Progetto Recupero della Regione stima una percentuale di recupero del materiale organico del 70%, ovvero una percentuale del 30% di materiali estranei presenti e non compostabili (scarti). Nel caso di Acea la percentuale di scarti ammonta a circa il 40%; non si dispone del dato di Borgaro perché l impianto è ancora in fase di collaudo. In generale da un impianto di compostaggio, fatto 100 il rifiuto in ingresso si ottiene in uscita il 30 40% di compost: le perdite del processo di biodegradazione ammontano a circa il 30%, la plastica al 10% e il sovvallo legnoso, che può essere ricircolato in testa al processo, al 30%. 3
Recupero effettivo di organico anno 2005, Progetto Recupero Regione Piemonte Tipologia di rifiuto Kg ab/anno raccolti Kg ab/anno recuperati % recuperata organico 32.3 22.7 70% 2. Verde e ramaglie 2.1 Il recupero di verde/ramaglie Il recupero del verde avviene attraverso il processo di compostaggio. A seconda della tipologia di scarti utilizzata per la produzione del compost si ottengono diversi tipi di compost, aventi diverse caratteristiche agronomiche; i più comuni sono: Compost verde: proveniente dai rifiuti organici di natura vegetale, cioè: scarti di aree verdi pubbliche e private (potature, sfalci, foglie), rifiuti mercatali (cassette, scarti di frutta e verdura, fiori), scarti della lavorazione del legno e della carta. Compost da matrice organica selezionata: è il compost prodotto tramite l attivazione di specifiche raccolte differenziate (scarti organici domestici, di mense e ristoranti, dei mercati, degli orti), fanghi di depurazione dei reflui civili, reflui zootecnici, rifiuti delle industrie agroalimentari. Compost misto: è prodotto a partire da miscele di materiali di diversa tipologia e provenienza. Tutti i compost, anche se aventi caratteristiche agronomiche diverse, sono degli ottimi ammendanti organici. Il processo di compostaggio del verde si articola nelle seguenti fasi: stoccaggio e miscelazione delle frazioni compostabili triturazione disposizione in cumuli e rivoltamento periodico degli stessi maturazione vagliatura finale per uniformare la pezzatura ed eliminare le eventuali impurità. 4
2.2 Analisi dei flussi Il flusso di verde/ramaglie raccolto nel 2007 è stato trattato per il 78% in Provincia. Circa il 55% di tale flusso (24.200 tonnellate) è finito ad operatori privati. Si ricorda che il flusso di verde e ramaglie risulta funzionale all attività di trattamento/recupero dell organico in quanto materiale strutturante per il processo di compostaggio. Il primo operatore è CIDIU SpA (società pubblica), che nell impianto di Collegno Cascina Gaj effettua compostaggio di solo verde: l impianto ha trattato 12.036 tonnellate pari al 20.6% del quantitativo raccolto nel 2007 in Provincia di Torino. L altro operatore pubblico è ACEA, che utilizza la frazione verde nell impianto di compostaggio di Pinerolo che, a valle del bioreattore anaerobico, produce compost a partire anche dal digestato. Flussi di verde/ramaglie avviati a recupero* * Sono stati rappresentati i flussi superiori a 500 t 2005 2006 2007 [t] % [t] % [t] % VERDE TRATTATO IN PROVINCIA 47.129 98% 40.358 80% 45.457 78% VERDE TRATTATO FUORI PROVINCIA 1.089 2% 10.164 20% 12.908 22% TOTALE 48.219 100% 50.521 100% 58.365 100% Principali operatori provinciali Impianto quantità [t] % mercato riferimento CIDIU 12.036 20,6% 1 VEOLIA S.A.S.U. 11.325 19,4% 2 ITALCONCIMI 8.428 14,4% 3 ACEA PINEROLESE-COMPOSTAGGIO 8.140 13,9% 4 VERNANTE STUARDI & C. s.n. 4.459 7,6% 5 ROFFINO 818 1,4% 6 5
Flussi di verde e ramaglie ad impianti di recupero Consorzio Impianto di recupero Comune Prov. Quantitativi 2007 [t] ACEA ACEA SpA PINEROLO TO 3.307 Bacino16 CIDIU S.p.A. COLLEGNO TO 56 ITALCONCIMI TORINO TO 4.937 VEOLIA S.A.S.U (ex SARM) VINOVO TO 1.225 CADOS- gestione ACSEL OLMO MAGLIANO ALFIERI CN 5.102 CADOS- gestione CIDIU CCA- gestione SCS ACEA SpA PINEROLO TO 99 Az. Agricola Fauda SAN GILLIO TO 116 CIDIU S.p.A. COLLEGNO TO 9.579 ITALCONCIMI TORINO TO 202 S. CARLO s.r.l. FOSSANO CN 77 ROFFINO ALBIANO TO 818 VEOLIA S.A.S.U (ex SARM) VINOVO TO 4.862 CCA - gestione A.S.A. CIDIU S.p.A. COLLEGNO TO 2.401 CCS C.R VERNANTE DI STUARDI G. RIVA PRESSO CHIERI TO 4.440 CISA ITALCONCIMI TORINO TO 3.288 COVAR 14 ACEA SpA PINEROLO TO 4.734 AMIAT S.p.a. TORINO TO 135 C.R VERNANTE DI STUARDI G. CHIERI TO 19 VEOLIA S.A.S.U (ex SARM) VINOVO TO 5.238 TORINO OLMO MAGLIANO ALFIERI CN 7.729 Provincia di Torino 58.365 In grassetto gli impianti di proprietà pubblica 2.3 Esito del trattamento Il campione di aziende considerato nell analisi non può ritenersi adeguatamente rappresentativo del sistema provinciale di trattamento di verde e ramaglie derivanti da raccolta differenziata (le aziende che hanno trasmesso i dati trattano 22% del rifiuto raccolto in Provincia). Dall analisi dei dati trasmessi emerge, come già detto, che le aziende effettuano esclusivamente compostaggio, ma non è stato possibile, per mancanza di informazioni, quantificare gli scarti di materiale in uscita dagli impianti. Si può comunque affermare che il tipo di raccolta tende ad intercettare un materiale piuttosto pulito con ridotte percentuali di scarto. Per il verde/ramaglie anche il Progetto Recupero della Regione non ha preso in esame tale specifico flusso, probabilmente comprendendolo nella precedente frazione organico. Rappresentatività del campione Raccolta verde/ramaglie [t] 58.365 Rifiuto trattato nelle aziende campione [t] 12.819 Rappresentatività campione a livello provinciale 22% 6