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1 RIFIUTI SOLIDI URBANI Rsu = tutto quanto risulta di scarto o avanzo alle più svariate attività umane Rifiuti domestici; Rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad altri usi assimilati ai rifiuti urbani; Rifiuti provenienti dalla pulitura delle strade; Rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche, sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; Rifiuti vegetali provenienti da aree verdi,; Rifiuti provenienti da attività cimiteriale.

2 SMALTIMENTO dei R.S.U. Vi sono varie possibilità : Discarica incontrollata Discarica controllata Incenerimeto Utilizzazione agricola immediata Riciclaggio Biostabilizzazione compostaggio La normativa italiana attuale punta integralmente al riciclaggio con recupero di materie prime ed energia

3 DISCARICA CONTROLLATA È un impianto di smaltimento dei rifiuti in cui il materiale viene accumulato e coperto da strati di terreno, in modo che si inneschi un processo di fermentazione anaerobica con modesto aumento della temperatura e produzione di gas ( metano e anidride solforosa )

4 Ogni giorno i rifiuti scaricati vengono compressi, o meglio triturati e compattati; Essi si sistemano in strati di max 2 metri d altezza; Si ricopre, a fine giornata, con almeno 25 cm di terra sulla parte superiore ed almeno 15 cm di terra sul fronte d avanzamento. Controlli ambientali su una discarica Analisi del percolato Valutazione delle caratteristiche biologiche del percolato e ricerca di sostanze tossiche e nocive Controllo delle acque di falda Dai pozzi circostanti la discarica, oppure da pozzi spia sottostanti alla discarica; vanno ricercate quelle sostanze tossiche e nocive che sono sicuramente presenti nel percolato, e che, ritrovate nella falda indicherebbero una fuga

5 BIOGAS La fermentazione anaerobia produce biogas, composto da metano, idrogeno solforato ed altre forme gassose. Il biogas può essere una potenziale fonte di incendio oltre che di cattivi odori e di danno potenziale alla salute. Esso, pertanto, va allontanato, mediante una rete di tubazioni impiantate nella massa dei rifiuti, che raccolgono il gas e lo convogliano a bruciatori o torri di dispersione. COMPOSTAGGIO E un insieme di processi naturali di decomposizione dei materiali organici. In natura questi processi avvengono nei boschi dove il lavorìo di molti organismi conduce alla decomposizione della sostanza organica ed alla sintesi di una famiglia di composti chiamati comunemente "humus". Dalla fermentazione aerobia dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata della frazione organica condotta presso mercati, supermercati, mense scolastiche, locali di ristorazione e utenze domestiche della città, secondo un procedimento industriale, si ottiene un concime naturale chiamato compost.

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7 Processi Biochimici I rifiuti solidi urbani sono un habitat naturale di numerosi microrganismi di cui alcuni anche patogeni. Le famiglie dei microrganismi maggiormente presenti in discarica sono i batteri. E stata dimostrata l esistenza di una correlazione tra la composizione batterica e l età delle discariche, è importante ricordare che la sopravvivenza dei batteri è inibita dalle alte temperature e dai bassi valori del ph. La degradazione dei rifiuti organici alla quale si associa la produzione di biogas, viene operata da una flora batterica anaerobica che si sviluppa naturalmente entro l ammasso di rifiuti il cui contenuto di ossigeno è prossimo a zero.

8 E implicito che nel breve periodo che segue la collocazione del rifiuto in discarica, la presenza di ossigeno intrappolato nel materiale, fa si che la degradazione aerobica sia predominante su quella anaerobica. I componenti dei rifiuti suscettibili della biodegradazione sono essenzialmente: carboidrati, grassi e proteine, che subiscono le trasformazioni. Come si è visto le trasformazioni biochimiche portano alla produzione di acidi volatili inseguito convertiti a metano e anidride carbonica. Dalla degradazione dei materiali proteici si ha anche la formazione di piccoli quantitativi di gas indesiderati quali NH 3, H 2 S ed altri che si accompagnano al biogas prodotto.

9 L acqua che si infiltra nell ammasso di rifiuti e giunge dopo averlo saturato fino al fondo della discarica costituisce il percolato. Le caratteristiche qualitative del percolato subiscono variazioni nel corso del tempo per effetto delle diverse reazioni chimiche che avvengono nel corpo della discarica.

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12 Trattamento biologico, ideale per i percolati provenienti da discariche relativamente giovani, cioè ricchi di sostanza organica facilmente biodegradabile, sostanzialmente acidi volatili, è quasi sempre presente negli schemi di trattamento del percolato. Possono essere applicati sia i processi di tipo aerobico che di tipo anaerobico. In entrambi i casi possono tuttavia presentarsi delle limitazioni della crescita batterica per effetto della scarsa presenza di fosforo, che deve pertanto essere aggiunto. I processi anaerobici forniscono la possibilità di effettuare un recupero energetico

13 RIFIUTI LIQUIDI O LIQUAMI Sono le acque che si sono inquinate o contaminate dopo l uso. Definite anche come acque reflue o liquami si distinguono in : Domestiche Agricole Di allevamenti Industriali Acque reflue domestiche o urbane (liquami), sono costituite da : Acque Nere Alto contenuto organico Acque Bianche Basso contenuto organico L allontanamento dei LIQUAMI può avvenire mediante : Fognature Statiche o pozzi neri Fognature dinamiche Per lo smaltimento la legge N 319 del 1976 ha stabilito siamo utilizzati i DEPURATORI

14 FASI DI UN DEPURATORE Trattamento Primario o Meccanico mediante mezzi Fisici Chimici a) Filtrazione Triturazione b) Aggiunta di Tensioattivi c) Sedimentazione Da cui si ottengono I FANGHI PRIMARI Trattamento Secondario o Ossidativo a) Sistema a fanghi b) Sistema a letti attivi percolatori c) Sistema a dischi biologici SEDIMENTAZIONE Trattamento Terziario Per la rigenerazione dell ACQUA

15 PROCESSI BIOLOGIGI DIGESTIONE ANAEROBICA (in assenza di O 2 e ambiente umido) Si parte da sottoprodotti di cultura: culture acquatiche e ortive; reflui zootecnici; acque dei frantoi (C/N 16-30). Si trattano con batteri differenziati a seconda della temperatura di lavoro (25-45 C). Prodotti principali: gas CH 4, CO 2, C n H 2n+2, H 2 S, fanghi mineralizzati. Ambiente di lavoro: digestori in cui la massa liquida (umidità>50%) è separata dall O 2.

16 Fasi di lavoro: idrolisi della cellulosa, dei lipidi, degli zuccheri e degli amminoacidi formazione di acidi grassi (principalmente acido acetico) metanizzazione CH 3 COOH CH 4 + CO 2 Prodotti: gas (potere calorifico Kcal/Nm 3 ) Liquidi chiarificato (usato per diluire, riciclato) Fanghi ricchi di N; P; K (fertilizzanti)

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