Fatture: imposta di bollo pari a 2 euro



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Transcript:

Fatture: imposta di bollo pari a 2 euro La Legge n. 71/2013 (pubblicata sulla GU di ieri), di conversione del D.L. n. 43/2013, ha introdotto il nuovo art. 7-bis, comma 3, il quale prevede che a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le misure dell imposta fissa di bollo attualmente stabilite in euro 1,81 e in euro 14,62, ovunque ricorrano, sono rideterminate, rispettivamente, in euro 2,00 e in euro 16,00. A cura di Stefano Setti Riferimenti normativi - D.L. 26 aprile 2013, n. 43 convertito con modifiche dalla Legge n. 71 del 24 giugno 2013 (GU n. 147 del 25 giugno 2013); - D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642. Entrata in vigore dei nuovi importi Le novità legate ai nuovi importi dell imposta di bollo producono il loro effetto a decorrere dal 26 giugno 2013. Conseguentemente le nuove misure dell imposta di bollo a decorrere da tale data passano a Euro 2,00 (fino al 25 giugno 2013 pari a Euro 1,81) e a Euro 16,00 (fino al 25 giugno 2013 pari a Euro 14,62). Si precisa che gli aumenti previsti per l imposta di bollo colpiscono esclusivamente gli atti formati a decorrere dal 26 giugno 2013; invece, risultano estranei agli aumenti gli atti stipulati in data anteriore al 26 giugno 2013 anche se, successivamente a tale data, sono presentati a pubblici uffici per eseguire particolari formalità (come ad esempio la registrazione). Sul punto risulta opportuno ricordare che mentre per gli atti pubblici e per le scritture private autenticate la data di formazione dell atto è certa, per le scritture private non autenticate e i contratti verbali occorre fare riferimento alla data di registrazione. In via generale è possibile continuare ad utilizzare le marche da bollo nei tagli precedentemente in vigore integrandole con quelle di taglio inferiore qualora sia dovuta l imposta nella nuova misura richiesta. Allo stesso modo è possibile continuare ad utilizzare la carta bollata recante un valore inferiore all imposta dovuta, a condizione che si proceda all integrazione della differenza attraverso l applicazione di marche da bollo così come previsto dall art. 4, comma 1, del D.P.R. n. 642/1972. a cura di Stefano Setti - www. omniazucchetti.it - www.mysolution.it 1

Libri e registri contabili In merito all adeguamento della misura dell imposta per i libri ed i registri contabili, stante quanto chiarito in passato dall Amministrazione Finanziaria, si ritiene che: con riferimento a quelli soggetti a bollatura (anche facoltativa) per i quali è stata già assolta l imposta all atto della bollatura (es. libri sociali obbligatori di cui all art. 2421 del codice civile) è necessario procedere all integrazione dell imposta di bollo in base alle nuove misure se i libri e i registri sono completamente inutilizzati (interamente in bianco) attraverso l apposizione sull ultima pagina numerata delle marche da bollo da annullarsi ai sensi dell art. 12 del D.P.R. n. 642/1972 o l annotazione degli estremi della ricevuta di pagamento effettuato con il mod. F23. Invece, non occorrerà procedere ad alcuna integrazione se gli stessi sono anche in parte già stati utilizzati; con riferimento a quelli non sottoposti a bollatura (come ad esempio il libro giornale e degli inventari), considerato che l imposta di bollo va assolta solo sulle pagine effettivamente utilizzate ed è dovuta per blocchi di 100 pagine o frazioni di esse (R.M. 12 marzo 2002, n. 85/E) la nuova misura dell imposta di euro 16,00 dovrà essere corrisposta per i blocchi di 100 pagine utilizzati a decorrere dal 26 giugno 2013 provvedendo eventualmente all integrazione dell imposta qualora la stessa sia già stata assolta nella misura di euro 14,62, mediante l apposizione di marche da bollo da annullarsi ai sensi dell art. 12 del D.P.R. n. 642/1972 o l annotazione degli estremi della ricevuta di pagamento effettuato con il mod. F23. Per i blocchi di 100 pagine che risultano in tutto o in parte utilizzati al 26 giugno 2013, l imposta continua ad applicarsi nella previgente misura di euro 14,62. Imposta di bollo da Euro 2,00 L imposta fissa di bollo che passa da Euro 1,81 a Euro 2,00 riguarda: le fatture, note e conti non soggetti ad IVA (art. 13, comma 1, della Tariffa, Parte I) e gli estratti conto, lettere e altri documenti di accreditamento o addebitamento (art. 13, comma 2, della Tariffa, Parte I) di valore superiore a euro 77,47; le ricevute e le lettere commerciali negoziate o presentate per l incasso presso aziende o istituti di credito quando la somma non supera euro 129,11 (art. 14 della Tariffa, Parte I). Si ricorda che in base all art. 6 della tabella allegato B al D.P.R. n. 642/1972 sono esenti (quindi, non va applicata!) dall imposta di bollo le fatture e gli altri documenti riguardanti il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad IVA. a cura di Stefano Setti - www. omniazucchetti.it - www.mysolution.it 2

Per i documenti in cui non risulta evidenziata l IVA, l esenzione è applicabile a condizione che gli stessi contengano l indicazione che trattasi di documenti emessi in relazione al pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad IVA. Tale principio di alternatività, in concreto, comporta che siano esenti dall imposta di bollo in modo assoluto: fatture, note, conti e simili documenti che recano addebitamenti o accreditamenti riguardanti operazioni soggette ad IVA; fatture riguardanti operazioni non imponibili relative ad esportazioni di merci (esportazioni dirette e triangolari) ed a cessioni intracomunitarie di beni (art. 15 della Tabella allegato B al D.P.R. n. 642/1972). Sono invece soggette all imposta di bollo, ai sensi dell art. 13 della Tariffa - parte prima - allegata al D.P.R. n. 642/1972 le fatture e i documenti di importo complessivo superiore ad euro 77,47 riguardanti operazioni: fuori campo IVA per mancanza del presupposto soggettivo, oggettivo, territoriale (rientrano anche le prestazioni di servizi di fuori campo IVA come ad esempio quelle generiche di cui all art. 7-ter del D.P.R. n. 633/1972); escluse da IVA (rientrano anche le fatture emesse dai soggetti che rientrano nel nuovo regime dei minimi); esenti da IVA; non imponibili perché effettuate in relazione ad operazioni assimilate alle esportazioni, servizi internazionali e connessi agli scambi internazionali, cessioni ad esportatori abituali (esportazioni indirette, art. 8, lett. c), D.P.R. n. 633/1972). L imposta di bollo ai sensi dell art. 13, comma 1 della tariffa allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 (imposta di bollo), è dovuta, a decorrere dal 26 giugno 2013 nella misura di euro 2,00 per fatture, note, conti e simili documenti recanti addebitamenti (...) ricevute e quietanze rilasciate dal creditore (...) quando l importo degli stessi supera euro 77,47. Le fatture emesse a fronte di più operazioni, i cui corrispettivi in parte non sono assoggettati ad IVA, sono soggette ad imposta di bollo se la somma di uno o più componenti dell intero corrispettivo fatturato non assoggettato ad IVA supera euro 77,47 (R.M. n. 98 del 3 luglio 2001). a cura di Stefano Setti - www. omniazucchetti.it - www.mysolution.it 3

In caso di debenza l imposta di bollo va applicata sull originale della fattura, del documento o di eventuali copie conformi, mentre sulla copia per uso interno occorre riportare che trattasi di copia per uso interno amministrativo o contabile e che il bollo è stato applicato sull originale (R.M. n. 415051 1 febbraio 1973). Imposta di bollo da Euro 16,00 L imposta fissa di bollo che passa da Euro 14,62 ad Euro 16,00 interessa numerosi atti e documenti. In questa sede ci si limita a richiamare quelli maggiormente di interesse per gli operatori e più nel dettaglio: gli atti rogati, ricevuti o autenticati da notaio o da altri pubblici ufficiali e i certificati, gli estratti di qualunque atto o documento e le copie dichiarate conformi all originale rilasciati dagli stessi (art. 1, comma 1, della Tariffa, Parte I); le scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, descrizioni, constatazioni e inventari destinati a far prova tra le parti che li hanno sottoscritti (art. 2, della Tariffa, Parte I); le istanze, le petizioni, i ricorsi e le relative memorie dirette agli organi, anche collegiali, dell Amministrazione dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni, tendenti ad ottenere l emanazione di un provvedimento amministrativo o il rilascio di certificati, estratti, copie e simili (art. 3, comma 1, della Tariffa, Parte I); libri sociali, repertori e registri contabili (art. 16, comma 1, lett. a della Tariffa, Parte I). Al contratto di locazione finanziaria si applica l imposta di bollo fin dall origine, e dal 26 giugno 2013 nella nuova misura fissa di Euro 16,00, indipendentemente dal numero di esemplari o copie (art. 2, nota 2 bis, Tariffa, Parte Prima, allegata al D.P.R. n. 642/1972). La predetta imposta di bollo fin dall origine si applica anche ai contratti di locazione finanziaria redatti per corrispondenza commerciale (circolare n. 149 del 10 agosto 1994). L imposta di bollo nella nuova misura fissa di Euro 16,00 (dal 26 giugno 2013) si applica anche alle garanzie ricevute da parte della società di locazione finanziaria. Il caso: documenti e corrispondenza commerciale Un problema alquanto delicato è quello della corretta applicazione dell imposta di bollo negli ordini, conferme d ordine e contratti commerciali in genere. Tali atti vengono posti normalmente mediante stampati predisposti e assoggettati alla firma delle parti contraenti. Al riguardo si deve precisare che l art. 2 della Tariffa - Allegato A - Parte I del D.P.R. n. 642/1972 esplicitamente prevede l obbligo del bollo sin a cura di Stefano Setti - www. omniazucchetti.it - www.mysolution.it 4

dall origine per tutte le scritture private contenenti convenzioni e dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, compresi, quindi, i contratti commerciali. Sui contratti a doppia firma l imposta di bollo, a decorrere dal 26 giugno 2013, è pari ad Euro 16,00 ogni cento righe o frazione di esse. L art. 22 dello stesso Allegato A (Parte II) precisa che gli atti indicati nell art. 2 citato, se predisposti sotto forma di: corrispondenza commerciale; dispacci telegrafici; anche se contengono clausole relative alle condizioni generali del contratto (art. 1341 c.c.) sono soggetti ad imposta di bollo, ma solo in caso d uso. Al fine di esonerare l obbligo del bollo da apporre sui contratti commerciali, occorre verificare che gli stessi non vengano predisposti con l apposizione della sottoscrizione di entrambe le parti contraenti, ma mediante scambio di corrispondenza commerciale, in modo che il soggetto venditore o prestatore conservi un esemplare di tali documenti con la sola firma dell acquirente o committente e che quest ultimo conservi la documentazione commerciale con la sola sottoscrizione del venditore di beni o prestatore di servizi commissionati. La corrispondenza commerciale non fa venire meno l imposta di bollo per alcune tipologie di contratto come ad esempio per i contratti di locazione. Occorre, infine, ricordare che sussiste l obbligo di conservare per ciascun affare tale documentazione in forma ordinata, quali documenti contabili, come previsto dal comma 2 dell art. 2214 c.c. per almeno un decennio dalla data della loro emissione (art. 2220 c.c.). Tali documenti possono essere oggetto di esame anche ai fini delle verifiche ed accertamenti tributari. Quesito: La procedura della corrispondenza commerciale fa venire meno l imposta di bollo sui contratti. Che requisiti deve avere un contratto per corrispondenza commerciale? Soluzione prospettata: In base alla prassi dell Amministrazione Finanziaria (R.M. n. 451384 del 28 a cura di Stefano Setti - www. omniazucchetti.it - www.mysolution.it 5

giugno 1988) i requisiti minimi previsti per la sussistenza della corrispondenza commerciale (la risoluzione parla comunque di lettera ) sono la presenza, nel documento, dell indirizzo del destinatario e della firma del solo mittente. La stessa risoluzione, tra l altro, aggiunge che non è necessaria la spedizione e quindi la lettera potrebbe essere consegnata direttamente tra le parti. Tale corrispondenza commerciale fa venire meno l applicazione dell imposta di bollo. Documento chiuso in redazione in data 26/06/2013 TUTTI I DIRITTI RISERVATI - VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE. Tutti i diritti di sfruttamento economico dell opera appartengono a Cesi Multimedia S.r.l.. L elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. a cura di Stefano Setti - www. omniazucchetti.it - www.mysolution.it 6