Proposte per lo Sviluppo della Pesca ed Acquacoltura In Sardegna Punti Qualificanti : 1) Nuova riorganizzazione sul rilascio delle concessioni sulle acque interne : le nuove concessioni devono prevedere la costituzione di Organismi costituiti da : Enti di ricerca, cooperative di pescatori, cooperative di vigilanza e la presenza nei collegi sindacali degli enti locali per il controllo gestionale. Le lagune sarde non possono piu essere i Feudi di alcuni che in tutti questi decenni ha fatto si che anziche essere produttive ed esportatrici di prodotti, hanno solamente assorbito migliaia di lire prima di euro ora per calamita naturali e quan altro E paradossale che la Regione Sardegna importi ben il 65% di prodotti Ittici dall esterno causando un danno all immagine dell economia Sarda e alla qualita del prodotto che non puo avere nessuna rintraccia bilita soprattutto se importato da paesi al di fuori dell UE dove non vigono le stesse regole di sicurezza alimentare e sui controlli 2) La Figura del Biologo Marino, Ittiopatologo, Naturalista ecc.. deve Essere funzionale nell attivita ittica e non piu stare ai margini delle Imprese che gestiscono la pesca ed acquacoltura ; ogni impresa o cooperativa deve avere queste caratteristiche : o all interno della propria Impresa oppure sottoscrivere degli accordi di collaborazione con coop o 1
enti di ricerca, non e pensabile che migliaia di laureati esistenti in sardegna con elevata preparazione tecnica e formazione nelle migliori Facolta italiane ed estere ( es i Master and Back) debbano emigrare Per trovare lavoro.la Ricerca deve essere al servizio delle Imprese,e Creare opportunita di lavoro e di sviluppo,ma questo e possibile solo Se si crea una sinergia di conoscenze, di fiducia e collaborazione tra Impresa ed Enti di Ricerca. 3) L Avvio in concreto dei Distretti di Pesca istituiti geograficamente dalla Legge 3/2006, primo fra tutti con estrema urgenza il Distretto del Tonno della Provincia Carbonia Iglesias, questa sarebbe la prima Filiera Pilota del Tonno in Italia visto che il ns Consorzio attraverso il suo partner (Universita di Bari) e riuscito ad ottenere per la prima volta al mondo nel 2008 la riproduzione del tonno in cattività, inoltre siamo impegnati nella ricerca sull alimentazione del tonno cosi da poter avere in futuro Un prodotto di alta qualita come il selvatico. La Sardegna e sito ambientale ideale per continuare su questa strada di sviluppo della riproduzione del tonno. A questo proposito occorre Rinegoziare con lo Stato le quote di pesca del tonno assegnate: e assurdo che la Sardegna abbia solo l 1% contro il 50% della Regione Campania; soprattutto Dopo dopo questi risultati ottenuti nella Ricerca Scientifica, considerando che la Regione Sardegna insieme alla Sicilia e Calabria puo essere sito ideale per la riproduzione e quindi il ripopolamento. Si deve rinegoziare con lo Stato un riequilibrio delle Quote assegnate Alle Regioni alla luce di queste nuove scoperte.l urgenza di tale Provvedimento e dettata anche dal fatto che L UE continua a diminuire Di anno in anno la quantita di pescato da catturare e che addirittura 2
Inseriranno il Tonno tra le specie da proteggere perche in via di estinzione. 4) Creazione di aree di tutela biologica e ripopolamento di specie autoctone presenti in Sardegna: Sogliola (solea volgaris) Astice (hommarus gammarus), aragosta, Cernia bruna ect ) all interno dei distretti di pesca in collaborazione tra le coop di pescatori e gli Enti di ricerca,queste sono aree molto importanti perche creano delle vere e proprie zone in cui il pesce si riproduce e si accresce per poi spostarsi e ripopolare anche le zone limitrofe incrementando cosi la qualita e la quantita del pescato. Cio non deve essere visto dai pescatori come un Handicap o un limite imposto per vietare la pesca in alcune zone, ma come una vera e propria risorsa che se gestita e fruttata nel giusto modo puo aiutare questo settore che da anni sta attraversando un periodo di decremento delle catture e una diminuizione della qualita del pescato soprattutto nella taglia. 5) Concessioni demaniali per la Maricoltura off shore: per la richiesta di queste concessioni la Regione Sardegna dovrebbe prendere esempio da altre Regioni; e incaricare le Universita e gli enti di ricerca attraverso una Gara di evidenzia pubblica per lo studio e la realizzazione di un Piano di gestione di 20/30 aree in tutta la sardegna all interno dei Distretti di pesca,in modo che chi volesse realizzare impianti di Maricoltura off shore possa usufruire direttamente di queste aree e non Dover sostenere i costi elevati circa 70/80.000 euro che oggi un impresa Deve spendere per gli studi ambientali e di fattibilita per il rilascio Della Concessione.Tenendo presente che la stessa Regione puo avvalersi dei Fondi FEP per poter realizzare questa Carta delle 3
Aree idonee alla Maricoltura Off-Shore. 6) Abbandono definitivo del sistema della cosidetta stagnicoltura per chi voglia realizzare un allevamento di gamberi coltura: allego foto di cosa avviene chi porta avanti questo sistema, ormai e appurato che questo sistema e fallimentare, il ns Consorzio anche qui ha una tecnologia innovativa che intende realizzare nel Sarrabus,via via in altre realtà in modo che poi si possa rilevare l avvannotteria di Carloforte e Riportarla cosi all attivo. 7) Avvio dei progetti per il Parco del Molentargius : da troppo tempo (2006) tutto e fermo.qui noi abbiamo presentato un programma di alta Innovazione: (Artemia Salina-Alghe per usi Farmaceutici ecc..) la domanda di Artemia Salina nel Mondo e cresciuta a dismisura in quanto Questo prodotto e la base, catena principale per la creazione di un avvannotteria per la rproduzione ittica, oggi al mondo esiste una sola Azienda mondiale che e la Salt Creek della California che la produce dal suo grande lago salato, ma non riesce pero a soddisfare la domanda crescente: un vasetto di appena 20 gr costa ben 400 euro a Molentargius ne abbiamo in grandi quantita naturale, unica.. capite cosa significherebbe questo? 8) Diversificazione e valorizzazione delle nuove specie ittiche che il mercato oggi richiede.. in sardegna oggi abbiamo impianti che Producono solo orate, spigole nella maricoltura.. ed in impianti a terra Muggini ( qui noi vogliamo sviluppare un progetto che tuteli la specie sarda da Bottarga ) la bottarga prodotta in sardegna in realta proviene da uova importate dall estero, alcuni allevamenti di anguille, invece 4
oggi si possono allevare : saraghi, dentici, pagelli, ricciole, ombrine, ecc.. da una ricerca che abbiamo fatto risulta che il 70% delle strutture turistiche sarde : alberghi, ristoranti ecc.. offrono prodotti importati in quanto non trovano produttori locali che sottoscrivano con loro accordi.. Per questo noi Nel Sarrabus a Villaputzu realizzeremmo tutta una Filiera Ittica con una plurarita di specie per fornire tutti gli alberghi e ristoranti della Costa e non solo ( Villasimius, Muravera,Ogliastra ecc..) un esempio su tutti :L hotel Timi Ama serve nel suo ristorante pesce importato dalla Grecia questo e semplicemente assurdo!!.. 9) Molluschicoltura : Chiediamo che la Laguna di S.Gilla sia il Polo d eccellenza per la molluschicoltura per tutelare le specie auctotone sarde cioe creare una rete regionale in modo che gli altri allevamenti sardi si forniscano del seme a S.gilla e non acquistino piu seme importato dall esterno in quanto vedi Olbia- Arborea,sta avvenendo un imbastardimento della specie Sarda che invece e unica a S.Gilla Il Direttore Generale Dr.ssa Daniela Cacciuto 5
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