Tracciabilità automatica



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Transcript:

Tracciabilità automatica Davide Quaglia Sommario Introduzione Definizioni Problematiche I codici a barre Principio di funzionamento Standard esistenti Tag passivi o RFID Principio di funzionamento Tipologie Limiti Tag attivi Standard esistenti Lo standard EPCGlobal 2

Definizioni norma ISO 8402 e ISO 9000 dove per tracciabilità si intende: la capacità di risalire alla storia, all uso e alla localizzazione di una entità mediante identificazioni registrate 3 Definizioni Determinazione dell'evoluzione dello stato di un oggetto nel tempo Identificazione automatica di un oggetto Raccolta di dati dell'oggetto stato posizione altre informazioni dipendenti dall'applicazione (es. lotto di produzione, temperatura, ecc...) Tracciamento del cambiamento di stato importante la rilevazione dell'istante di tempo Immissione automatica in un sistema di elaborazione Eventuale validazione dell'evoluzione rispetto ad un modello 4

Definizioni (2) Terminologia internazionale Automatic Identification & Data Capture (AIDC) Real Time Location Systems (RTLS) Traceability 5 Vantaggi di AIDC Affidabilità Si evitano errori di inserimento manuale di dati Efficienza Acquisizione dati con velocità maggiore rispetto all'immissione manuale --> maggiore throughput Pervasività Il tracciamento non interferisce con le attività principali (guida, manipolazione, ecc...) Limitazione della manipolazione, ad es., per evitare contaminazione (in entrambe le direzioni) 6

Tracciabilità in laboratorio Identificazione reagenti (per non confondersi) campioni da esaminare (l'errore di associazione è il più grave) persone che accedono al laboratorio Localizzazione Furti di materiale o apparecchiature Incompatibilità tra sostanze nello stoccaggio Inventario reagenti e campioni Limitazione della manipolazione 7 Elementi di un sistema di tracciabilità automatica TRACCIABILITA' Opzionale ma fortemente consigliato Acquisizione automatica di identità e stato di un oggetto con informazioni temporali Modello della evoluzione corretta per la validazione Base dati per memorizzare stato e evoluzione temporale degli oggetti 8

Architettura di un sistema per la tracciabilità automatica oggetto Decodifica e Identificazione (codice, stato, tempo) 010001..1 Generazione del codice univoco e creazione dell'etichetta database Tabella/e indicizzata dal valore del codice Canale di comunicazione Allarmi e segnalazioni Validazione Modello di evoluzione corretta 9 Memorizzazione in base dati Modellazione delle entità e relazioni coinvolte nell'applicazione posizione tempo stato (dipendente dall'applicazione) Collegamento con il sistema informatico pre-esistente Utilizzo di codici numerici univoci identificativi Formati diversi non possono finire nello stesso archivio (si immagini codici fiscali di formato diverso) 10

Modello della evoluzione per validazione L'evoluzione reale dello stato di un oggetto dovrebbe essere confrontata con quella desiderata al fine di rilevare incongruenze Furti Errori di lavorazione Oggetti non più validi Evoluzione del semplice controllo di un parametro (ad es. Temperatura) senza nozione del tempo Notare la differenza tra queste due proprietà da verificare: L'oggetto X deve stare ad una temperatura < 4 C L'oggetto X non deve stare ad una temperatura > 4 C per più di 5 minuti Il modello potrebbe essere formalizzato mediante sistema di workflow 11 Acquisizione automatica di identità e stato di un oggetto con informazioni temporali

Metodi per acquisizione automatica di identità Scansione ottica e visione artificiale Difficile in generale Molto facile ed economica per caratteri speciali (codici a barre) Radio frequenza Tecnologia emergente Tessere magnetiche Chip card Costose Sistema molto flessibile e potente (es. Cifratura) Metodi biometrici 13 Codici a barre

Principio di funzionamento Segni di colore contrastante su uno sfondo Generabili mediante stampante o visualizzabili Leggibili mediante scansione ottica Corrispondenza tra gruppi di segni e caratteri alfanumerici Scansione ottica Un diodo o un laser emette un raggio di luce Un fotorilevatore misura l'intensità della luce riflessa e la trasforma in segnale elettrico 15 Codici a barre lineari Serie di barre di vario spessore separate da spazi e delimitate da spazi più ampi all'inizio e alla fine Corrispondenza tra gruppi di linee spesse/brevi e caratteri alfanumerici 16

Standard esistenti UPC-A: 12 numeri: 11 liberi e 1 di controllo UPC-E: 7 numeri: 6 liberi e 1 di controllo EAN-8: 8 numeri: 7 liberi e 1 controllo EAN-13: 13 numeri: 12 liberi e 1 di controllo Code 39/Code 93/Code 128/EAN-UCC 128 dati alfanumerici di lunghezza variabile; il limite dipende dallo scanner e va da 20 a 40 car Code 128 è più efficiente di Code 39 o Code 93 ed è generalmente la migliore scelta per molte applicazioni Code 39 e Code 128 sono molto più usati di Code 93 17

Lettore Lettori manuali collegati tramite RS- 232, USB, Bluetooth Lettori fissi su nastri trasportatori collegati con bus di campo (CAN, fieldbus, ecc...) 19 Stampa di codici a barre Stampa su carta Stampa su carte di plastica Stampa su etichette autoadesive 20

Codici a barre senza carta 21 Bokode 22

Radio Frequency Identification (RFID) Tag RFID Col termine tag RFID nel contesto della tracciabilità si intendono di solito etichette che trasmettono via radio una informazione ad un lettore senza contatto fisico Dà risultati simili ai codici a barre ma Maggiore distanza di lettura Maggiore velocità di acquisizione Non è necessario che il codice sia visibile Si possono leggere più tag contemporaneamente Possibilità di lettura/scrittura 24

Elementi coinvolti nella lettura/scrittura di un tag RFID 25 Processore Memoria Struttura di un tag RFID Antenna La geometria dipende dalla frequenza usata Possono esserci due antenne: una per ricevere e una per trasmettere Package esterno Flessibile Robusto per resistere in ambienti ostili Eventuale batteria o altra sorgente di energia 26

Tag RFID passivi e attivi I tag RFID si dividono in attivi e passivi I tag RFID passivi non hanno alimentazione propria I tag RFID attivi hanno alimentazione propria di solito attraverso una batteria Es. trasponder del Telepass I tag attivi costano di più dei tag passivi 27 RFID passivi Con il termine tag RFID si intendono di solito tag passivi ma (occorre stare attenti) Il tag RFID passivo è costituito da un chip con processore e memoria collegato ad una antenna a spirale di dimensioni molto grandi rispetto al chip Non c'è batteria! 28

Esempio di RFID passivo 29 Esempio di antenna per lettore di tag RFID passivo 30

Funzionamento di un RFID passivo Il lettore, attraverso l'antenna A, genera un campo elettromagnetico che induce una corrente elettrica nell'antenna B del tag La corrente, seppur debole, è sufficiente ad alimentare il processore che legge il dato dalla sua memoria interna e lo trasmette attraverso la stessa antenna B L'antenna A, e quindi il lettore, riceve il dato 31 Funzionamento di un tag RFID passivo A B 32

Manuale Lettori RFID passivi Fisso su oggetti come le obliteratrici (Mover Trasporti Veronesi) su catena di montaggio (vedi video) Gate o portale (vedi video) 33 Standard esistenti per RFID passivi Esistono diversi tipi di tag RFID passivi, alcuni dei quali normati da standard ISO Essi si suddividono in base alle frequenze usate 125/134 khz (Tag Low Frequency - LF) 13.56 MHz (Tag HF) 868/915 MHz (Tag Ultra HF - UHF) 34

125/134 khz (LF) Tracciabilità animali domestici e di allevamento, Apertura serrature (settore alberghiero e controllo accessi) 35 13.56 MHz (HF) Costo per etichetta: da 0.5 a 1 euro Distanza di lettura: decine di cm Biblioteche Lavanderie Standard ISO 15693 per la tracciabilità (alimentare, prodotti, etc), borsellini elettronici non bancari (villaggi vacanze, discoteche, etc); Standard ISO 14443 (ad alta sicurezza) per carte bancarie, tessere documenti di identità elettronici, titoli di viaggio elettronici (es. mover) 36

868/915 MHz (UHF) Distanza di lettura: metri Si possono leggere più tag contemporaneamente Logistica aziendale sia all'esterno che interna Standard ISO 18000 37 Limiti del tag RFID passivo Maggiore è la frequenza e maggiore è la perdita di segnale dovuta a liquidi polari (es. Acqua) e metalli Es. il sistema UHF, usato per la logistica, non può leggere pallet di scatolame se i tag sono messi sulle lattine Una bassa frequenza (i tag LF) però implica corto raggio di lettura e quindi, a volte, la necessità di usare lettori manuali Problema della autorizzazione alla lettura/scrittura 38

Tag RFID attivi: introduzione Stessa tecnologia delle reti wireless Chip più complessi con maggiori possibilità di calcolo Maggiori distanze di lettura Potenza maggiore grazie alla batteria Trasmissione multi-salto 39 Tag RFID attivi: protocolli IEEE 802.15.4 (parente del WLAN e Bluetooth) IEEE 802.15.4 + ZigBee IEEE 802.15.4 + 6lowpan (protocollo IP in vers. leggera) Z-Wave 40

Applicazioni dei tag RFID Laboratorio analisi (video) Industria farmaceutica Logistica Identificazione in allevamento (ISO 11784/11785) Pervasive (or Ubiquitous) computing (video) 41 Contenitore con RFID (DuPont) 42

Confronto tra metodi automatici di tracciabilità Costo Manutenzione Limiti fisici Codice a barre Bassissimo Bassa Visibilità diretta Tessera magnetica Basso Bassa Contatto Chip card Medio Bassa Contatto RFID passivo LF Medio Bassa Non funziona sui metalli, cortissimo RFID passivo HF Medio Bassa raggio Non funziona sui metalli, cortissimo RFID passivo UHF Medio Bassa raggio Non funziona sui metalli RFID attivo Alto Alta (batteria) Nessun limite particolare 43 Rilevazione della posizione

Rilevazione della posizione Assegnazione di un valore da un alfabeto pre-definito e dipendente dall'applicazione Coordinate (X,Y,Z) universali Zona all'interno dell'impianto Es. stanza, armadio, scaffale, ecc. Distanza rispetto a punti di riferimento Metodi GPS Creazione di zone sensibili e varchi tra zone dell'impianto Triangolazione di segnali radio 45 Localizzazione mediante zone sensibili RFID Area A Area B Al tempo T 0 l'oggetto X con l'etichetta RFID si trova nella Area A Al tempo T 1 c'è un evento di lettura sull'area B Al tempo T 2 l'oggetto X si trova nell'area B 46

Localizzazione mediante varchi RFID Sala A Sala B Al tempo T 0 l'oggetto X con l'etichetta RFID si trova nella Sala A Al tempo T 1 c'è un evento di lettura al varco AB Al tempo T 2 l'oggetto X si trova in Sala B 47 Considerazioni generali su acquisizione automatica di identità e stato Metodo di lettura/scrittura compatibile col trattamento automatico Quanto mi costa? Quante volte si guasta o devo gestirlo (manutenibilità)? Quali sono i suoi limiti fisici di lettura/scrittura? Metodo di generazione di un riferimento temporale affidabile 48

EPCGlobal Descrizione EPC = Electronic Product Code EPCGlobal = Ente di standardizzazione EPC EPCIS = EPCGlobal Information Service Identificazione univoca tramite codici elettronici (codici a barre, tag, ecc...) Standardizzazione di Eventi applicabili all'oggetto tracciato API di lettura e interrogazione Meccanismi di sicurezza Versione 1.0 Aprile 2007 50

Caratteristiche Indipendente dal produttore dei tag e dell'hw/sw per usarli Indipendente dall'ente utilizzatore Es: diverse industrie produttrici di sostanze chimiche usano lo stesso formato di codici Presenza di profili specifici per specifiche tipologie di utenti Es. Healthcare & Life Sciences (HLS) Estendibile per nuove esigenze 51 Identificatore EPC Lunghezza: 96 bit 2 96 ~10 32 possibilità Solo tag RFID e certi tipi di codici a barre possono contenerlo Identificazione della singola istanza di prodotto e non soltanto del tipo come coi codici a barre Formato gerarchico Assegnamento univoco mediante singola autority 52

Supporti possibili per l'identificatore di prodotto RFID passivo - UHF Gen 2, HF Codici a barre Lineari e 2D Tag attivi Numeri direttamente leggibili 53 Eventi EPCIS: risposta a 4 domande Che cosa? EPC number Dati di produzione (lotto, scadenza) Dati di transazione (Spedizione, fattura, ecc...) Dove? posizione Quando? Istante dell'evento Istante di registrazione Perché? Fase della filiera - es. spedizione Stato del prodotto - es. disponibile Condizione del prodotto - es. temperatura 54

Interfaccia dei lettori EPCIS definisce una interfaccia applicativa standard (API) per Leggere codici Scrivere codici Eliminare codici canali di comunicazione: es. Seriale, TCP/IP I produttori di reader dovrebbero uniformarsi a tale standard per garantire interoperabilità 55 Elementi di un sistema di tracciabilità automatica TRACCIABILITA' Acquisizione automatica di identità e stato di un oggetto con informazioni temporali Modello della evoluzione corretta per la validazione Base dati per memorizzare stato e evoluzione temporale degli oggetti 56

Architettura di un sistema per la tracciabilità automatica oggetto Decodifica e Identificazione (codice, stato, tempo) 010001..1 Generazione del codice univoco e creazione dell'etichetta database Tabella/e indicizzata dal valore del codice Canale di comunicazione Allarmi e segnalazioni Validazione Modello di evoluzione corretta 57 Modello dell'evoluzione corretta per la validazione

Automi a stati finiti (Finite State Machines - FSM) Metodo formale di specifica di un processo Grafo orientato Stati Transizioni S Ingressi/uscite sulle transizioni Ingressi / Uscite 59 Automi a stati finiti (2) Stato iniziale S Stato finale (non sempre presente) S Ingresso = espressione booleana Se vera allora la transizione può avvenire Uscita = insieme di azioni Si compiono allo scattare della transizione 60

FSM per la modellazione dei processi Ingressi = espressione booleana di Condizioni su campi del database Eventi esterni Lettura di tag (evento asincrono) Time out di un timer (evento sincrono) Evento ambientale (es. superamento soglia di temperatura) (evento asincrono) Ingresso nullo: - Uscite Scritture su tabelle e campi del database Creazione di timer Segnalazioni di anomalie Azione nulla: - 61 Esempio Processo di preparazione di lievito in polvere Coltura del lievito in termostato incubatore a temperatura costante per 2 giorni Centrifuga per 30 min per separare la parte solida dal brodo di coltura 62

Esempio: eventi Antenne RFID nello sportello dell'incubatore e della centrifuga Etichette RFID sulle provette Eventi generati dal passaggio della provetta attraverso gli sportelli PI = passaggio dallo sportello dell'incubatore PC = passaggio dallo sportello della centrifuga NOTA: il passaggio non dice se la provetta entra o esce! 63 Esempio: database Tabella POSIZIONE ID provetta Tempo Evento CN73 t0 PI CN73 t1 PI CN73 t2 PC CN73 t3 PC......... 64

Esempio: azioni ScriviDB : aggiunge una riga nella tabella POSIZIONE con l'istante di tempo e il tipo di varco attraversato dalla provetta avente etichetta ID Segnala : segnalazione di una anomalia 65 Esempio: FSM S1 PI / scrividb S2 PI AND (now - t0)==2gg / scrividb S3 now t0 < 2gg / - PI / segnala PC / scrividb PC / segnala (PI AND (now t0) < 2gg) OR (now t0) > 2gg / segnala now t2 < 30min / - S4 NOTA: now è una variabile che contiene il tempo corrente E (PC AND (now t2) < 30min) OR (now t2) > 30min / segnala PC AND (now t2)==30min / scrividb OK 66