COMUNITÀ EDUCATIVA. Per minori

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Transcript:

COMUNITÀ EDUCATIVA Per minori

2 Struttura La soluzione abitativa ha le caratteristiche di un appartamento di civile abitazione ed è stata organizzata per essere il più funzionale possibile alle esigenze dei minori. La Comunità Mille colori, si trova a Sondrio in via Mazzini al numero 21; la sua collocazione, in prossimità del centro città, è stata volutamente scelta per meglio favorire il rapporto e l integrazione dei minori con la rete delle opportunità presenti sul Territorio. La Comunità dispone di una superficie di 230 mq, all interno della quale vi sono: sala d attesa, ufficio della Responsabile e degli educatori, sala soggiorno con angolo gioco, ampia cucina abitabile, 4 ampie stanze da letto (2 doppie e 2 triple), 2 servizi igienici per i minori, lavanderia. La Comunità gode di un ampio terrazzo e di uno spazio all esterno, ad uso condominiale, dove i minori possono giocare all aperto. 3

4 Tipologia Di Ospiti La Comunità Mille colori accoglie minori provenienti da situazioni di disagio familiare per i quali il Tribunale per i Minorenni dispone con Decreto il collocamento temporaneo in comunità. In assenza di Decreto, per situazioni particolari, l inserimento potrà avvenire anche su richiesta del Servizio Sociale competente. La capacità ricettiva della struttura è fissata in n. 10 ospiti: bambini dai 3 anni ai 13 anni, maschi e femmine. La Comunità è aperta 365 giorni l anno. Servizi Offerti La Comunità Mille colori offre le seguenti prestazioni: - Accoglienza e soggiorno - Progetto Educativo Individualizzato Gli educatori intervengono in favore dei minori predisponendo il PEI: lo strumento di conoscenza e di lavoro cardine dell intervento in Comunità. Nel PEI si esplicitano: obiettivi da raggiungere - aree di intervento - azioni da attuare metodologie - risorse - strumenti - tempi di realizzazione e di verifica - modalità di chiusura. - Mantenimento dei rapporti con le famiglie d origine o di destinazione dei bambini ospiti - Assistenza Socio-Sanitaria - Attività di socializzazione, ricreative e cura dei rapporti con i servizi territoriali - Accompagnamento scolastico e cura dei rapporti con la scuola - Accompagnamento dei minori a colloqui presso i Servizi invianti o altre strutture - Disponibilità ad effettuare incontri protetti - Supporto psicologico - Cura dei rapporti con i Servizi Sociali e Giudiziari 5

Metodologia Operativa Modalitá di Accoglienza L ammissione in Comunità Mille colori avviene con le seguenti modalità: Verifica preliminare del Servizio Sociale o dell Autorità Giudiziaria della disponibilità all accoglienza. Tale verifica può avvenire anche via telefonica, mediante il primo contatto con la Responsabile della Comunità. Presentazione del caso alla Responsabile della Comunità con relazione di sintesi sulla situazione. Valutazione della richiesta, in relazione ai criteri di ammissibilità, da parte dell équipe educativa della Comunità e successiva comunicazione di disponibilità o meno. In caso di insufficienza di posti, la Responsabile può 6 segnalare al richiedente la possibilità di un eventuale inserimento nella lista d attesa. Inserimento del minore e raccolta del materiale (relazioni, decreto del Tribunale dei Minori, valutazione psicologica etc.). L ammissione è altresì subordinata ad una impegnativa di spesa dell Ente inviante. Conoscenza, dove possibile, del nucleo familiare d origine. La Comunità Mille colori si caratterizza secondo la filosofia della deistituzionalizzazione del minore creando un ambiente il più possibile vicino a quello familiare. L obiettivo e quello di offrire una risposta ai bisogni dei minori in difficoltà, garantendo loro un luogo sicuro e un sostegno relazionale in cui essi possano crescere e superare gli effetti negativi prodotti dal loro contesto d origine. La Comunità Mille colori si configura come luogo di passaggio e, anche se supplisce temporaneamente alla famiglia di origine, non ne prende il posto, ma anzi favorisce il riavvicinamento e il reinserimento del minore in essa: il fine è sempre il superamento della situazione di difficoltà ed il raggiungimento dell indipendenza e non la nascita di un legame di dipendenza. Il minore è costantemente supportato da una èquipe pluriprofessionale che lo aiuta a rielaborare le proprie esperienze passate, stimola e valorizza le risorse personali ed offre un modello educativo alternativo a quello fino a quel momento sperimentato, creando le condizioni per un reinserimento familiare. La metodologia educativa si fonda su due elementi fondamentali: La Quotidianità La quotidianità rappresenta il setting privilegiato dell intervento educativo in cui il bambino è soggetto attivo in due dimensioni: come essere in relazione e nel fare. Nella prima dimensione la quotidianità è intesa come allenamento a relazioni costruttive, prova di sé e occasione di elaborazione in grado di consentire ai minori di conquistare nuove strategie di azione atte a sostenere il percorso di crescita della loro identità personale. Nella seconda dimensione, la quotidianità rappresenta il luogo del fare per cambiare, dove i bambini hanno la possibilità di praticare diverse attività e sperimentarsi in un fare progettuale dentro e fuori la Comunità. Gli educatori, nella cura 7

del quotidiano, sono impegnati nella costruzione di un sistema di riferimento fatto di piccole regole, abitudini e nell organizzazione di spazi e tempi, nella personalizzazione l ambiente di vita, e nel pensare razionalmente alla funzionalità ogni singolo gesto come elementi che favoriscono nel bambino il controllo dei propri fattori emotivi. Il Territorio Nel passato la comunità per minori tendeva a configurarsi come una struttura totalmente autonoma e separata dal contesto di riferimento; oggi, invece si è diffusa la consapevolezza che essa rappresenta una risorsa all interno di una rete complementare di servizi, capace, proprio per la sua interazione con essi, di offrire ai bambini adeguate e mirate risposte ai loro bisogni. Consapevoli di ciò la Comunità Mille colori assume il ruolo di risorsa sociale della comunità in cui opera in una sorta di rete di reti costituita da tutti gli attori che ruotano attorno al minore. La Comunità Mille colori, in virtù del suo principale obiettivo, si raccorda quindi con le risorse formali e informali presenti sul territorio (istituzioni scolastiche, servizi sanitari, associazionismo, ecc.) assumendo il compito di verificare i livelli di accessibilità e la qualità del servizio offerto ed di favorirne il coinvolgimento in progetti specifici e significativi per il minore ospite volti al ri-equilibrio della personalità del bambino. Il Personale L équipe educativa multiprofessionale sarà così composta: Assistente Sociale Responsabile Psicologa Gruppo di educatori professionali Ausiliarie per le pulizie e la cucina Lavoro in équipe e supervisione Il gruppo di educatori organizza l attività comunitaria mediante l èquipe. Essa si riunisce settimanalmente per la verifica dei casi e la programmazione del lavoro, in particolare ha il compito di: organizzare le attività della Comunità; valutare l ammissione di nuovi ospiti nella struttura; stendere il PEI e verificare periodicamente il raggiungimento degli obiettivi; confrontarsi sulle problematiche relazionali ed educative. Gli educatori sono supportati costantemente dalla supervisione di una psicologa che consentirà al gruppo di parlare delle proprie emozioni, dei vissuti e di affrontare le relative dinamiche che quotidianamente potranno verificarsi. 9 8

Rapporti con Enti invianti L affido del minore accolto in Comunità è attribuito all Ente competente per territorio che rimane titolare del caso e mediante il Servizio Sociale coordina l insieme gli interventi da effettuare. La collaborazione tra l èquipe educativa e il Servizio inviante è quindi indispensabile in tutte le fasi del progetto educativo e avviene mediante: costanti contatti telefonici incontri periodici tra operatori da realizzarsi in Comunità o presso i Servizi relazioni periodiche. Rapporti con le Famiglie Il minore non é considerato soggetto isolato, ma facente parte di un complesso relazionale A questo proposito la Comunità Mille colori, che lavora principalmente con il bambino, chiede al Servizio Sociale, compatibilmente con la sua organizzazione, la possibilità di svolgere degli incontri con le famiglie, allo scopo di promuovere in esse un recupero delle risorse genitoriali e favorire una continuità affettiva tra minore e famiglia. La Comunità chiede pertanto, fin dai primi colloqui di conoscenza, la partecipazione della famiglia, al fine di ascoltare il suo pensiero e chiarire il ruolo della Comunità e gli interventi che saranno realizzati. La Comunità Mille colori è inoltre disponibile ad organizzare presso la propria struttura, o all esterno di essa, incontri protetti, osservati e monitorati fra genitori e figli in base a quanto stabilito dal Tribunale per i Minorenni e alla regolamentazione dei Servizi Sociali. La Comunità Mille colori pone particolare attenzione al monitoraggio della relazione tra i minori e le famiglie d origine. In base a quanto stabilito dal Tribunale per i Minorenni e alla regolamentazione dei Servizi Sociali, gli educatori tuteleranno gli incontri dei bambini con le rispettive famiglie e favoriranno no la ri-costruzione dei rapporti e quindi la crescita della famiglia stessa. In tale ottica, la Comunità sarà disponibile ad organizzare presso i propri spazzi, o all esterno della struttura, incontri protetti, osservati e monitorati fra genitori e figli. 11 10

COMUNITÀ EDUCATIVA Per minori SONDRIO - Via Mazzini, 21 23100 Sondrio (SO) Tel e fax 0342.350.487 alba.coop@tiscali.it info@comunitamillecolori.it