LABORATORIO DI METALLURGIA. Prof. Oddone Ruggeri Ing. Alessandro Morri Dott. Fabrizio Tarterini

Documenti analoghi
METALLOGRAFIA determinazioni metallografiche Tipologia di materiale Diagrammi di equilibrio

ANALISI METALLOGRAFICA

Metallografia. Per ottenere un campione metallografico le operazioni da eseguire sono: accurata ispezione della superficie esterna; prelievo del

Corso di Metallurgia I Tutorato didattico a.a Strumenti e tecniche di indagine metallografica. Ing. Chiara Soffritti

Percorso di istruzione di II livello, indirizzo Meccanica Meccatronica ed Energia articolazione Meccanica Meccatronica

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3.

I DIAGRAMMI DI STATO. DIAGRAMMI DI STATO diagrammi di equilibrio

Analisi metallografica di leghe ferrose e non ferrose

Metallurgia I Diagramma di fase Fe - C

Metallurgia I. Metallurgia estrattiva. Francesco Iacoviello

Materiali e Metallurgia

o I I I I I I UTET LIBRERIA

Dott. Ing. Ramona Sola Tel.:

Comportamento meccanico di leghe ferrose e non

Mtll Metallurgia Diagramma di fase Fe - C

Mtll Metallurgia Metallurgia estrattiva

La Qualità Todesco Trattamenti Termici Todesco UNI EN ISO 9001.

Corso di Laurea in Ingegneria Edile. Materiali metallici e leghe metalliche. Leghe del ferro: acciai e ghise.

Studio dei trattamenti termici per acciai speciali

Corso di Laurea in Ingegneria Edile

BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ON LINE

SCHEDA DI RILEVAZIONE

MODELLAZIONE DI PROCESSO, PREVISIONE DI MICROSTRUTTURA E PROPRIETA' MECCANICHE DI GHISE SFEROIDALI COLATE IN SABBIA

PATRIZIA CINELLI LEZIONE V

Ghise. LEGHE Fe-C ( %); Leghe da fonderia (contengono Si fino al 3%); Basso costo.

Indice. Capitolo 4 Elementi sulla struttura cristallina Introduzione Reticoli cristallini Indici di Miller...

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Metallurgia I. Introduzione al corso. Francesco Iacoviello

IL PRELIEVO E L OSSERVAZIONE DI REPLICHE METALLOGRAFICHE

MATERIALE DI CONSUMO PER LA PREPARAZIONE DEI CAMPIONI METALLOGRAFICI

Verifica dei Concetti 11.1

I materiali. I materiali. Introduzione al corso. Tecnologia di produzione. I materiali. La misura della durezza

ISTITUTO SUPERIORE ENRICO FERMI. PROGRAMMAZIONE DEL GRUPPO DISCIPLINARE a.s. 2015/2016 INDIRIZZO SCOLASTICO: ORE SETTIMANALI: 5(4) TOTALE ANNUALE :165

Piano di Lavoro. Di TECNOLOGIA MECCANICA E DI PROCESSO. Primo Biennio / Secondo Biennio/Classe quinta -

MATERIALE DI CONSUMO PER LA PREPARAZIONE DEI CAMPIONI METALLOGRAFICI

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI

PROVE DI QUALIFICAZIONE PER GLI ACCIAI DA CARPENTERIA

CAPITOLATO MATERIALE FORGIATI. ACCIAIO INOSSIDABILE LEGA X5CrNiMo (1.4401, AISI 316)

THIXOESTRUSIONE DI LEGHE DI ALLUMINIO

Diagrammi di equilibrio delle leghe non ferrose

Milano, 21 maggio 2010 Prot. n. Art. 4 e 6 D.P.R. 416/74 Art. 3 D.P.R. 417/74 PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DAL DOCENTE

Linea guida raccomandata per la valutazione della vita residua di componenti esercìti in regime di scorrimento viscoso. Repliche Metallografiche

OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO TERMICO DI SOLUBILIZZAZIONE ED INVECCHIAMENTO DELLA LEGA TI-6AL-4V

MATERIALI. Perché così tanti materiali diversi?

TITANIO E SUE LEGHE. TRATTAMENTI TERMICI Ti 6Al 4V

Valutazione microstrutturale del degrado di tubazioni in acciai basso legati al Cr/Mo esercite in regime di scorrimento viscoso.

CAPITOLO 9 Materiali metallici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione

Nella figura è dato il diagramma di stato di una lega Cu-Be (zona ricca in Cu).

I.T.I.S. A. ROSSI - Dipartimento di Meccanica

DUROMETRI E DUREZZE (MICRO E MACRO) PENDOLO CHARPY PER RESILIENZA ALTRE PROVE (FATICA, TRIBOLOGIA, ELETTROPULITURA)

RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE GHISE SFEROIDALI IN ACQUA DI MARE SINTETICA

prof. ing. Vincenzo Sapienza

I METALLI. SCUOLA SEC DI PRIMO GRADO CORSO DI TECNOLOGIA Prof. Giovanni Lucchin

Norme in Vigore. pag. 1/5

CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI

Domanda: È più stabile la microstruttura perlitica o quella sferoiditica? Perché?

4. Descrivere il fenomeno della fatica.

A. s PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Classe 4 B

FOCUS GROUP Materiali per la progettazione meccanica MATERIALI METALLICI. Focus Group InnovaBologna

METALLOGRAFIA. (versione giugno 2001 revisione dicembre 2002)

Tecniche avanzate di microscopia elettronica e spettroscopia meccanica nell ambito dei beni culturali

Rif. Bibliografico: Giusti/Santochi Tecnologia meccanica cap.9

Niplate 500 Nichelatura chimica alto fosforo

MAPPA DELLE COMPETENZE INTERDISCIPLINARI (DIPARTIMENTALI) A.SC MECCATRONICA CODICE ASSE:PROFESSIONALE QUINTO ANNO

A.s Programma svolto Classe 1 A Od.

CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI

Niplate 600 Nichelatura chimica medio fosforo

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO. Tecniche di produzione e organizzazione. Classe 3PMA

RASSEGNA SULLE TECNOLOGIE MECCANICHE

TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

Matrici metalliche innovative per utensili da taglio diamantati ed in metallo duro

Lavorazioni non convenzionali

Tempra laser di acciai sinterizzati basso-legati

INFLUENZA DELLA GRAFITE CHUNKY SULLE

MATERIALI METALLICI. Piombo ( Pb ) Nichel ( Ni ) al carbonio o comuni

CORROSIONE DELL ACCIAIO NEGLI AMBIENTI NATURALI

Corso di Laurea in Ingegneria Edile

INDICE. Premessa, 1. Parte I Introduzione ai materiali

MAPPA DELLE COMPETENZE a.sc CODICE ASSE: PROFESSIONALE TERZO ANNO QUARTO ANNO

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

GETTI DI GHISA GRIGIA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO. Tecnologia meccanica e applicazioni. Classe 4 MT A.S

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA' DI INGEGNERIA

Programmazione modulare

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine

Trattamenti di modificazione microstrutturale

PROVA DI DUREZZA PROVA DI TENACITA' ALL'URTO. Brinell HB Vickers HV Rockwell HR Knoop HK Charpy

Discipline meccaniche e Tecnologia. Meccanica, meccatronica ed energia. Classe:

Lab. Laboratorio Controllo Qualità

PROVE MECCANICHE E FISICHE

I materiali metallici sono perfetti?

Matteo Gastaldi, Pietro Pedeferri. Introduzione ai materiali per architettura ../ . ' ---- ,-, I LL.l~.L&...I. e 11 Il lli\:h UTET LIBRERIA

Presentazione del MATMEC

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura

Global Test ACCREDIA UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Global Test

Programmazione modulare a.s _

YOUR BUSINESS START NOW!

Transcript:

LABORATORIO DI METALLURGIA Prof. Oddone Ruggeri Ing. Alessandro Morri Dott. Fabrizio Tarterini

Obiettivi del Corso Fornire le conoscenze di base relativamente: alle tecniche per la caratterizzazione microstrutturale e meccanica dei materiali; alle strumentazione di laboratorio. Comprendere le correlazioni tra: microstruttura e trattamenti termici microstruttura e proprietà meccaniche per acciai e ghise

Obiettivi del Corso (a) (b) Le proprietà meccaniche dipendono dalla struttura cristallina

Obiettivi del Corso Lega di Titanio Acciaio Ghisa Compositi Lega di Alluminio Le proprietà meccaniche dipendono dalla microstruttura

Obiettivi del Corso Proprietà Struttura Processo

Obiettivi del Corso Essere in grado di valutare e scegliere: i materiali; i trattamenti termici a cui questi devono essere sottoposti; in funzione dell applicazione per cui questi devono essere utilizzati

Programma del corso Strumentazione di Laboratorio: Carte abrasive e Lappatrici Forno per trattamento termico Microscopi (stereo, ottico) Software acquisizione ed analisi immagine Macchina di trazione Microdurometro Abilità da conseguire: Preparazione dei campioni metallografici Riconoscimento delle microstrutture di acciai e ghise Esecuzione della prova di trazione Esecuzione della prova di microdurezza

Modalità del corso Durata 7 lezioni dalle ore 14.30 alle ore 18 I Modulo In aula (preparazione alle esperienze di laboratorio) II Modulo Laboratorio Valutazione Relazione scritta sulle esperienze svolte (consegnate 7 giorni prima della data dell esame orale). Esame orale

Ricevimento Modalità del corso Prof. O. Ruggeri (tel. 051 2093465 e-mail rug@bomet.fci.unibo.it) : Mercoledì 10,00 12,00 Venerdì 11,00 12,00 Ing. A. Morri (tel. 051 2093469 e-mail alessandro.morri@bomet.fci.unibo.it) Lunedì 11,00 13,00 Dott. F. Tarterini (tel. 051 2093469 e-mail fab@bomet.fci.unibo.it) Martedì 11,00 12,00 SITO http://bomet.fci.unibo.it

Modalità del corso Bibliografia consigliata: Dispense del Corso di Metallurgia Dispense del Corso del Laboratorio di Metallurgia

METALLOGRAFIA La Metallografia è la branca della Metallurgia che si propone di caratterizzare strutturalmente i materiali metallici. Gli scopi fondamentali sono: La comprensione delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche La previsione del comportamento dei materiali metallici nelle condizioni d esercizio Il controllo della corrispondenza del materiale alle specifiche richieste nel progetto Il riconoscimento di eventuali anomalie e l individuazione delle cause responsabili di danneggiamenti

METALLOGRAFIA Per poter effettuare delle determinazioni metallografiche è necessaria la conoscenza e correlazione con: Tipologia di materiale (acciai al carbonio, legati, ghise ecc) Diagrammi di equilibrio della lega analizzata

SELEZIONE E PRELIEVO DEI CAMPIONI Il campione scelto deve essere rappresentativo del manufatto Il prelievo deve essere effettuato in maniera da non alterare strutturalmente il materiale.

SELEZIONE E PRELIEVO DEI CAMPIONI E bene prelevare piu campioni dallo stesso pezzo.

INGLOBATURA IN RESINA A B I provini metallici, sono di norma inglobati in formelle di resina al fine di bloccarli efficacemente durante le operazioni di spianatura e lucidatura. l inglobatura a freddo l inglobatura a caldo

INGLOBATURA IN RESINA a freddo resine che polimerizzano a T ambiente preferite per leghe a bassa T fusione

INGLOBATURA IN RESINA a caldo T=160 180 C 10 15 min

SPIANATURA La prima spianatura viene eseguita mediante tornio, mole o carte abrasive Gli scopi della spianatura sono: Rimozione di eventuali strati alterati dalle operazioni di taglio Preparare il materiale alla successiva lappatura. Precauzioni devono essere tenute per evitare alterazioni strutturali causate da: Deformazioni plastiche Alterazioni termiche

SPIANATURA MANUALE ~150 1200 grit Passaggio su carte o panni abrasivi a granulometria progressivamente più fine.

SPIANATURA MECCANICA

LUCIDATURA FINALE La lucidatura finale è eseguita su lappatrici a piatti rotanti. Si utilizzano dischi di tessuto, con una sospensione di polveri abrasive o paste o spray contenenti granuli di diamante. L operazione è eseguita in progressione, partendo da abrasivi con granulometria di 5 6 µm sino a 0,20 0,10 µm

LUCIDATURA ELETTROCHIMICA Attrezzatura: cella elettrolitica. il campione funge da anodo il catodo è solitamente costituito da acciaio inossidabile. Anodo e catodo sono immersi in una soluzione acquosa acida

LUCIDATURA ELETTROCHIMICA Principio di funzionamento: per effetto del passaggio preferenziale di corrente in corrispondenza delle porzioni in rilievo della rugosità, queste ultime si dissolvono più rapidamente delle gole della superficie. Parametri da controllare: Tensione, Corrente, Composizione della soluzione. La lucidatura elettrolitica si applica su quelle leghe che sono difficilmente lappabili per via meccanica. Non si presta invece per la lucidatura di strutture con più fasi.

ATTACCO DELLE SUPERFICI LUCIDATE L attacco chimico o elettrochimico delle superfici metalliche lucidate, permette di evidenziare la struttura cristallina per effetto della corrosione selettiva operata dai reattivi sulle zone superficiali dotate di maggiore energia.

ATTACCO DELLE SUPERFICI LUCIDATE 1) ossidante e/o complessante nei confronti di aree con maggiore contenuto energetico: irregolarità cristalline, bordi di grano, fasi non coerenti, zone incrudite, inclusioni, etc. 2) lisciviante verso i prodotti d'ossidazione allo scopo di staccarli ed allontanarli dalle superfici corrose. La composizione dei reattivi chimici è formulata in base alla natura della lega metallica o delle fasi da mettere in risalto.

PRINCIPALI REATTIVI CHIMICI PER LEGHE FERROSE Denominazione convenzionale Composizione chimica Modalità d uso Nital 2 2 cm 3 HNO 3, 98 cm 3 C 2 H 5 OH (alcol etilico). D'uso generale per leghe ferrose. Per acciai a bassa % di C. Picral 4 Cloruro ferrico 4 g ac. picrico, 96 cm 3 C 2 H 5 OH (etanolo). 10 g FeCl 3, 30 cm 3 HCl, 120 cm 3 H 2 O. Per leghe ferrose: attacca la martensite e le strutture sferoidizzate. Adatto per ghise ad eccezione di quelle ferritiche. Per acciai inossidabili, ottoni e bronzi.

MICROSCOPIO OTTICO METALLOGRAFICO Il microscopio ottico è utilizzato per l osservazione micrografica della struttura dei metalli e delle leghe. L osservazione micrografica viene effettuata illuminando i provini per riflessione. I limiti sono: Uno scarso potere risolutivo, inferiore a 0,2 micron. Impossibilità di mettere a fuoco dettagli posti su piani differenti (profondità di campo).

STRUTTURE METALLOGRAFICHE DI ACCIAI Fig. 7 Ferrite 500X Fig. 8 Ferrite e perlite, 0,16%C 500X

Fig. 9 Ferrite e perlite, 0.45% C 500X Fig. 10 Perlite, 0.85% C 500X

Fig. 11 Perlite e Cementite secondaria,1,5% C 500X Fig. 12 Austenite 12%Mn 500X

STRUTTURE METALLOGRAFICHE DELLA LEGA DI TITANIO TI-6AL-4V Fig. 13 Struttura di Widmanstaetten Fig. 14 Martensite alfa primo Fig. 15 Struttura duplex dopo ricottura Fig. 16 Struttura duplex dopo tempra ed invecchiamento

STRUTTURE METALLOGRAFICHE G-Al Si 17,5 Ni 1,2 Mg 1 Cu 1 Ti 0,14 Fig. 16 Struttura di un getto in conchiglia non modificato Fig. 17 Struttura di un getto in conchiglia modificato

STRUTTURE METALLOGRAFICHE G-Al Si 7Mg 0,3 Cu 1 Ti 0,15 Mg2 Si - Fe Mg3 Si6 Al8 Fe Mg3 Si6 Al8 Si Mg2 Si Fig. 18 Struttura di un getto in sabbia non modificato