Importante novità nel campo delle protesi mammarie Nella mastoplastica additiva si possono utilizzare differenti tipi di protesi. Fondamentale è che il chirurgo davvero abbia conoscenza di tutti i tipi di protesi e che sappia perciò proporre ed utilizzare la migliore protesi per ciascun caso differente, in poche parole non esiste una protesi valida per tutte le stagioni. Il chirurgo che impianta sempre e solo quel tipo di protesi non ha una chiara visione dell' intervento. In base alla situazione pre-operatoria di ciascuna paziente si deve stabilire ciò che è possibile realizzare con un intervento e contemporaneamente recepire le esigenze del paziente che potrà esprimersi sulla taglia e sul tipo di forma che desidera ottenere. In base a tutto ciò, si decide il tipo di protesi, il volume da impiantare e che tecnica utilizzare. Le protesi mammarie utilizzate possono essere rotonde o anatomiche, a basso, medio o alto profilo, tutte riempite di gel coesivo di silicone, di superficie testurizzata, cioè rugosa, oppure rivestite di poliuretano. Queste ultime sono quanto di più sicuro nei confronti della rara complicanza di capsula da contrazione. Tecnica: La tecnica di elezione che utilizziamo nella maggioranza dei casi è la tecnica dual-plane che consiste nell'inserimento della protesi sotto al muscolo pettorale, a sua volta separato dalla ghiandola mammaria. L'incisione cutanea di accesso di 4.5 cm migliore è quella periareolare, ma non può essere effettuata se l'areola è di dimensioni troppo piccole per poter consentire l'accesso della protesi, in tal caso la cicatrice casca a livello del solco sottomammario. Nei casi di mammelle con un buon parenchima ghiandolare e con associata ptosi, si può utilizzare la tecnica sottoghiandolare che permette di sollevare maggiormente la mammella. An che in questo caso la nostra scelta è quella di utilizzare sempre la protesi rivestita di poliuretano per minimizzare il rischio di capsula di contrazione. Il vantaggio della tecnica dual-plane consiste nel minimizzare il rischio di capsula di contrazione al massimo e di formazione del fenomeno di rippling (onde) che si potrebbe creare nel polo superiore della mammella con protesi sottoghiandolari. Ferita chirurgica: La ferita chirurgica potrà essere in regione periarolare inferiore o nel solco sottomammario, sarà suturata con tecnica intradermica e apparirà, già alla prima medicazione dopo 7 giorni, come un segno di biro. Dopo la rimozione completa degli steri strip dopo e dei punti, alla paziente verrà prescritto un gel di silicone per ottenere la miglior cicatrice possibile. Materiale protesico: Le protesi che utilizziamo sono di produzione SILIMED. SILIMED è presente in oltre cinquanta paesi e può vantare la più ampia gamma di dispositivi in silicone presente sul mercato; tutti i prodotti sono realizzati in silicone di grado medicale registrato presso l FDA e rispondono ai più elevati standard di qualità. Il processo di produzione SILIMED è conforme alle Buone Pratiche di Fabbricazione determinate 1 / 5
dalla ANVISA e dall FDA, mentre il Sistema di Gestione della Qualità è certificato conformemente alle norme ISO 9001:2000 ed ISO 13485:2003. Tutti i prodotti sono provvisti di marchio CE. Ogni impianto presenta inciso il numero di serie, il marchio SILIMED e la misura, rendendone possibile l identificazione in qualunque momento. Il numero di serie individuale consente alla di offrire garanzia di piena tracciabilità e controllo non solo sugli articoli impantati, ma anche sui materiali ed i processi di produzione. Tale accorgimento rispecchia la serietà e la professionalità che contraddistinguono Silimed. Gel Biodesign Il gel Biodesign, gel ad alto rendimento e con caratteristiche low bleed di SILIMED, si è affermato perché ne sono state calibrate le caratteristiche in base alle diverse aree del corpo, per le quali vengono prodotti vari tipi di protesi. In questo modo la protesi si adatta perfettamente al sito di impianto e risponde alle necessità individuali. Estremamente morbido al tatto, questo gel è in grado di riprodurre fedelmente la consistenza del parenchima ghiandolare o della massa muscolare, promuovendo l adesione dell impianto ai tessuti. Il principale obiettivo del gel-biodesign è quello di modellare il corpo preservando il suo aspetto naturale. Inoltre l alto rendimento del gel-biodesign concorre a determinare livelli minimi di trasudazione del gel. La coesività delle molecole, proprietà distintiva del gel-biodesign, promuove l allungamento e la memoria della forma 2 / 5
dell impianto in silicone, oltre ad impedire al gel di disperdersi in caso di rottura dell impianto. Durezza consistenza Il gel ad alto rendimento degli impianti SILIMED è prodotto in diversi gradi di coesività per ottenere il risultato estetico e funzionale migliore in base alle necessità specifiche. La durezza è la proprietà di un materiale di resistere alla penetrazione. SILIMED produce impianti con durezza (consistenza) adeguata alla regione anatomica cui sono destinati. È importante sottolineare che non si deve confondere la durezza con l elevata coesività: un gel ad alta coesività non necessariamente deve essere duro. Il grado di durezza (consistenza) del gel Biodesign viene valutato con un apposito strumento che valuta la profondità di penetrazione nel gel di uno specifico meccanismo di riferimento. Ad ogni grado di durezza viene attribuito un numero che corrisponde al livello di penetrazione in ciascun tipo di gel, come risulta dalla tabella che segue: Grado di penetrazione Tipo di Impianto 3 / 5
2,5 mm Mammario Tesaurizzato e Rivestito di Poliuretano 7,3 mm Mammario liscio 7,0 mm Polpaccio, Gluteo, Pettorale e Testicolare 4 / 5
Aumento al Dott. poiluretano. Domenico del seno De con Fazio protesi - Modena 5 / 5