Progetto Libere di parlare

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Transcript:

Procedura per la gestione di fenomeni di violenza e maltrattamento in ambito familiare, a danno di adulti/minori afferenti al dea ospedale San Pietro Fatebenefratelli Progetto Libere di parlare (N.B.: in caso di violenza sessuale accertata o riferita, si deve fare riferimento esclusivamente alla Istruzione operativa per la gestione dei casi di riferita violenza sessuale attiva in azienda.) Strutture coinvolte: U.O. Pronto Soccorso, U.O. Santa Giovanna Antida, U.O. San Benedetto Menni, U.O. S. Maria Goretti, U.O. San Carlo Solventi, Servizio di Assistenza Sociale, Servizio di Psicologia Personale coinvolto: personale medico del Pronto Soccorso; personale e di coordinamento delle UU.OO. Pronto Soccorso, Santa Giovanna Antida, San Carlo Solventi; Santa Maria Goretti, San Benedetto Menni. Pool ristretto di riferimento: 1. medico d urgenza in turno al P.S. 2. dott. Alessandro Perrone coord. inf.co U.O. Santa Giovanna Antida (referente del progetto) 3. dott.ssa Marzia ROSSI Coord. Inf.co UTIR 4. dott.ssa Cristina CIARI Ostetrica Ostetrico 5. dott.ssa Antonietta CODELLA Coord. Inf.co Nido 6. dott.ssa Francesca Romana VALOROSI infermiera Nido 7. Sr Jubi THADATHIL Infermiera U.O. Santa Giovanna ANTIDA a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 1

All arrivo in la presunta vittima di violenza domestica sarà inserita nel seguente percorso: SITUAZIONE 1 ADULTI Responsabilità fase Attività Motivazione Compilazione scheda di triage specificando, in caso di aggressione, il grado di parentela o quale legame intercorra tra le persone coinvolte 1 nell accaduto (obbligo di referto all autorità giudiziaria in caso di violenza reiterata anche se prognosi inferiore ai 20 giorni) 4 2 3 5 attribuzione codice di triage situazionale GIALLO (se parametri vitali stabili, in caso contrario attribuire codice colore ROSSO). Verifica di ulteriori episodi già presenti nello storico dell utente e estrapolazione della documentazione; se presente una reiterazione, effettuare comunicazione all Autorità Giudiziaria. visita medica accurata da parte del medico di Pronto Soccorso con descrizione dettagliata delle lesioni (ove possibile documentazione fotografica, previo consenso, in allegato, da parte della vittima) eventuali consulenze specialistiche ove necessarie (ginecologica, se sospetto di violenza sessuale, chirurgica, ortopedica, ecc.); le consulenze vengono attivate dal medico di medicina d Urgenza colloquio preliminare con la psicologa della struttura; se l evento avviene al di fuori dell orario di funzionamento del servizio di psicologia, la procedura verrà attivata nella fascia oraria di attività dal medico di reparto. Solo se strettamente necessario, effettuare consulenza psichiatrica presso A.O. San Filippo Neri Permette un accesso ufficiale in una struttura di ; da questo momento inizia la presa in carico del soggetto. L obiettivo è: attivare un sistema di protezione La sovrastima del codice di triage permette di inserire in maniera rapida il soggetto. In caso di reiterazione di un maltrattamento è possibile una procedura d ufficio da parte dell Autorità Giudiziaria È necessario avere un unico referente della procedura, quindi è stato identificato il medico di urgenza. Fornire prove documentali e diagnosi. Migliora il quadro diagnostico; fornisce ulteriori prove documentali Il servizio di psicologia si attiva al fine di identificare situazioni di disagio, a tutela del paziente e del nucleo familiare. È importante dare una priorità al servizio di psicologia interno, al fine di rafforzare il senso di tutela. Il coinvolgimento del servizio di psichiatria deve essere considerato esclusivamente come ultima ratio, in quanto dalla bibliografia disponibile si evince che l invio al a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 2

o coord. inf.co U.O. Pronto Soccorso o S. G. Antida Servizio Sociale 8 Medico d urgenza/ginecologo, 9 Servizio Sociale, 6 7 10 Definizione dell'indice di Letalità; allertamento del servizio sociale ospedaliero (tel. 0633582554) se in orario di attività o comunicazione al reparto di degenza per l attivazione in fascia oraria di attività: sostegno e orientamento ai servizi consultoriali e territoriali competenti. - dimissione dal con codice di chiusura sindrome dell adulto maltrattato 995.81 - nelle note di dimissione indicare riferimenti dei consultori: via Cassia; Labaro; Cesano - inviare referto alla ASL attivazione di ricovero protettivo (anche con soluzione barella ) presso le seguenti UU.OO., in ordine di priorità: A) U.O. Medicina d urgenza (santa Giovanna Antida) B) U.O. San Carlo Solventi C) U.O. Benedetto Menni (ostetricia/ginecologia); la responsabilità clinica nelle UU.OO. a e b è affidata al medico d urgenza, nell U.O. c è affidata al ginecologo; la responsabilità assistenziale è affidata al, durante la degenza, attivazione della rete (CF municipio 19 o 20, Centri antiviolenza, Autorità Giudiziaria). servizio di psichiatria è motivo di abbandono delle procedure da parte della vittima. L'indice di Letalità determina il rischio di letalità per la vittima e orienta le azioni da intraprendere (invio presso il proprio domicilio o attivazione del sistema di protezione). È importante coinvolgere il servizio sociale, in quanto esperto delle risorse territoriali e gestore primario della rete sul territorio Codifica sanitaria necessaria e definizione della situazione della paziente per l attività successiva dell autorità giudiziaria È importante evitare che la paziente esca dall ambiente protetto ; si predilige il ricovero in ambiente generale, e non ginecologico, per evitare situazioni di stress psicologico Le procedure di tutela devono essere condivise dal punto di vista clinico e assistenziale/organizzativo. Avere un unico referente in grado di comunicare la situazione complessiva del paziente a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 3

SITUAZIONE 2 MINORI Responsabilità fase Attività Motivazione compilazione scheda di triage specificando, in caso di aggressione, il grado di parentela o quale legame intercorra tra le persone coinvolte 1 nell accaduto (obbligo di referto all autorità giudiziaria in caso di violenza reiterata anche se prognosi inferiore ai 20 giorni) 2 3 attribuzione codice di triage situazionale GIALLO (se parametri vitali stabili, in caso contrario attribuire codice colore ROSSO) visita medica accurata da parte del medico e del Pediatra di Pronto Soccorso con descrizione dettagliata delle lesioni (ove possibile documentazione fotografica, previo consenso, in allegato, da parte genitore o di chi ne fa le veci) Permette un accesso ufficiale in una struttura di ; da questo momento inizia la presa in carico del soggetto. L obiettivo è: attivare un sistema di protezione La sovrastima del codice di triage permette di inserire in maniera rapida il soggetto. È necessario avere, oltre al referente naturale del, una figura esperta di clinica pediatrica, sia per l approccio clinico che psicologico. Fornire prove documentali e diagnosi. 4 eventuali consulenza specialistiche ove necessarie (ginecologica, se sospetto di violenza sessuale, chirurgica, ortopedica, ecc.); le consulenze vengono attivate dal medico di medicina d Urgenza Migliora il quadro diagnostico; fornisce ulteriori prove documentali 5 colloquio preliminare con la psicologa della struttura; se l evento avviene al di fuori dell orario di funzionamento del servizio di psicologia, la procedura verrà attivata nella fascia oraria di attività dal medico di reparto. Solo se strettamente necessario, effettuare consulenza psichiatrica presso A.O. San Filippo Neri Definizione dell'indice di Letalità; allertamento del servizio sociale Il servizio di psicologia si attiva al fine di identificare situazioni di disagio, a tutela del paziente e del nucleo familiare. È importante dare una priorità al servizio di psicologia interno, al fine di rafforzare il senso di tutela. Il coinvolgimento del servizio di psichiatria deve essere considerato esclusivamente come ultima ratio, in quanto dalla bibliografia disponibile si evince che l invio al servizio di psichiatria è motivo di abbandono delle procedure da parte della vittima. L'indice di Letalità determina il rischio di letalità per la vittima e orienta le azioni da a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 4

o coord. inf.co U.O. Pronto Soccorso o S. G. Antida servizio sociale 6 ospedaliero (tel. 0633582554) se in orario di attività o comunicazione al reparto di degenza per l attivazione in fascia oraria di attività 7 8 9 10 dimissione dal con codice di chiusura sindrome del bambino maltrattato 995.5 attivazione di ricovero protettivo (anche con soluzione barella ) presso le seguenti UU.OO., in ordine di priorità: a) U.O. Pediatria b) U.O. San Carlo Solventi la responsabilità clinica nelle UU.OO. a e b è affidata al pediatra, la responsabilità assistenziale nelle UU.OO. a e b è affidata al durante la degenza, attivazione della rete (CF municipio 19 o 20, Centri antiviolenza, Autorità Giudiziaria). intraprendere (invio presso il proprio domicilio o attivazione del sistema di protezione). È importante coinvolgere il servizio sociale, in quanto esperto delle risorse territoriali Codifica sanitaria necessaria e definizione della situazione della paziente per l attività successiva dell autorità giudiziaria È importante evitare che il minore esca dall ambiente protetto ; si predilige il ricovero in ambiente pediatrico, come prima variante, o in ambiente protetto se presenza di più minori (camera singola) Le procedure di tutela devono essere condivise dal punto di vista clinico e assistenziale/organizzativo. Avere un unico referente in grado di comunicare la situazione complessiva del paziente a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 5

SITUAZIONE 3 ADULTO CON MINORE Responsabilità fase Attività Motivazione compilazione scheda di triage specificando, in caso di aggressione, il grado di parentela o quale legame intercorra tra le persone coinvolte 1 nell accaduto (obbligo di referto all autorità giudiziaria in caso di violenza reiterata anche se prognosi inferiore ai 20 giorni) 2 3 4 5 attribuzione codice di triage situazionale GIALLO (se parametri vitali stabili, in caso contrario attribuire codice colore ROSSO) visita medica accurata da parte del medico di Pronto Soccorso con descrizione dettagliata delle lesioni (ove possibile documentazione fotografica, previo consenso, in allegato, da parte della vittima) eventuali consulenza specialistiche ove necessarie (ginecologica, se sospetto di violenza sessuale, chirurgica, ortopedica, ecc.); le consulenze vengono attivate dal medico di medicina d Urgenza colloquio preliminare con la psicologa della struttura; se l evento avviene al di fuori dell orario di funzionamento del servizio di psicologia, la procedura verrà attivata nella fascia oraria di attività dal medico di reparto. Solo se strettamente necessario, effettuare consulenza psichiatrica presso A.O. San Filippo Neri Permette un accesso ufficiale in una struttura di ; da questo momento inizia la presa in carico dei soggetti. L obiettivo è: attivare un sistema di protezione La sovrastima del codice di triage permette di inserire in maniera rapida il soggetto. È necessario avere, oltre al referente naturale del, una figura esperta di clinica pediatrica, sia per l approccio clinico che psicologico. Fornire prove documentali e diagnosi. Da questo momento la priorità viene data, a parità di condizioni cliniche, al minore Migliora il quadro diagnostico; fornisce ulteriori prove documentali Il servizio di psicologia si attiva al fine di identificare situazioni di disagio, a tutela del paziente e del nucleo familiare. È importante dare una priorità al servizio di psicologia interno, al fine di rafforzare il senso di tutela. Il coinvolgimento del servizio di psichiatria deve essere considerato esclusivamente come ultima ratio, in quanto dalla bibliografia disponibile si evince che l invio al servizio di psichiatria è motivo di abbandono delle procedure da parte della vittima. a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 6

o coord. inf.co U.O. Pronto Soccorso o S. G. Antida 8 d urgenza, 9 servizio sociale 6 7 10 Definizione dell'indice di Letalità; allertamento del servizio sociale ospedaliero (tel. 0633582554) se in orario di attività o comunicazione al reparto di degenza per l attivazione in fascia oraria di attività; sostegno e orientamento ai servizi consultoriali e territoriali competenti. dimissione dal con codice di chiusura sindrome del bambino maltrattato 995.5 e sindrome dell adulto maltrattato 995.81 - nelle note di dimissione indicare riferimenti dei consultori: via Cassia, S. Maria della Pietà, Labaro, Cesano. - inviare referto alla ASL attivazione di ricovero protettivo (anche con soluzione barella ) presso le seguenti UU.OO., in ordine di priorità: U.O. Santa Caterina Solventi U.O. Pediatria la responsabilità clinica nelle UU.OO. a e b è affidata al medico d urgenza, la responsabilità assistenziale nelle UU.OO. a e b è affidata al durante la degenza, attivazione della rete (CF municipio 19 o 20, Centri antiviolenza, Autorità Giudiziaria). L'indice di Letalità determina il rischio di letalità per la vittima e orienta le azioni da intraprendere (invio presso il proprio domicilio o attivazione del sistema di protezione). È importante coinvolgere il servizio sociale, in quanto esperto delle risorse territoriali Codifica sanitaria necessaria e definizione della situazione della paziente per l attività successiva dell autorità giudiziaria L attività di protezione riguarda tutti i soggetti, quindi è importante, anche al fine di garantire una maggiore tranquillità, adottare una soluzione che permetta di non dividere i soggetti coinvolti. Le procedure di tutela devono essere condivise dal punto di vista clinico e assistenziale/organizzativo. Avere un unico referente in grado di comunicare la situazione complessiva del paziente Gli operatori manterranno i contatti con le strutture attraverso le riunioni bimestrali di follow up dei casi condivisi REDAZIONE APPROVAZIONE Cognome e nome Firma Cognome e nome Firma Dott. A. Perrone Dott.ssa M. Rossi Dott.ssa C. Ciari Dott.ssa A. Codella Dott.ssa F.R. Valorosi Dott. F. Sabetta Inf. Sr. Juby Thadathil Revisione 2 10/06/15 a cura di: Dott. Alessandro PERRONE 7