ASL - Benevento. Le Vaccinazioni

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REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE VACCINI

Italia 95,46 95,44 95,54 95,43 95,20 95,01 94,15 94,07 94,12 46,73 87,77 91,98 9,88 16,52 47,12 33,16

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Dipartimento di Prevenzione E & P ASL - Benevento Bollettino Epidemiologico n. 84 Servizio Epidemiologia e Prevenzione ( 0824-308 284-5-6-9 FAX 0824-308 302 e-mail: sep@aslbenevento1.it Le Vaccinazioni Le vaccinazioni rappresentano la sfida lanciata più di 200 anni fa dalla scienza medica alle malattie infettive i cui risultati sono evidenti a tutti. Dopo l'acqua potabile hanno costituito il più importante intervento di sanità pubblica nella storia, avendo salvato milioni di vite ed evitato centinaia di milioni di morti. Ogni vaccinazione non deve essere considerata solo negli aspetti relativi al raggiungimento della protezione del singolo individuo ma anche e soprattutto per i benefici che porta alla collettività. La tipologia dei vaccini da inserire nei programmi nazionali di vaccinazione, le dosi ed i tempi di somministrazione vengono predisposti in base all'incidenza ed alla gravità delle malattie da combattere, alla efficacia e sicurezza dei relativi vaccini, alla situazione immunitaria della popolazione bersaglio e, non ultimo per importanza, alle contingenti disponibilità economiche e logistiche. Dall'obbligo vaccinale alla scelta consapevole Negli ultimi tempi in alcune regioni italiane, il Veneto in testa, e quindi a livello nazionale è iniziato un intenso dibattito sulla opportunità di mantenere l'obbligatorietà delle vaccinazioni, ritenendo anacronistico imporre con una legge uno strumento di prevenzione attiva quali sono le vaccinazioni. In Italia quattro vaccinazioni (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) sono obbligatorie per legge, cinque (pertosse, morbillo, rosolia, parotite ed Hemofilus Influenza e) sono raccomandate da tempo, mentre altre tre (meningite B, infezione da pneumococco e varicella) sono state introdotte dal Piano Nazionale Vaccini con offerta differenziata per Regione. Il fatto che il nostro sistema sanitario preveda la coesistenza di vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni non obbligatorie non comporta che le prime siano più importanti delle seconde. Il vaccino contro il morbillo, per esempio, anche se rientra tra le non obbligatorie, riveste un'importanza fondamentale nella lotta a una malattia che, solo quattro anni fa, ha provocato nel nostro Paese la morte di otto persone. L'obiettivo è comunque ottenere il consenso dei genitori alla somministrazione del vaccino ai propri figli attraverso una informazione attenta e puntuale. Lo scopo di questo bollettino è far giungere ai genitori quello che è l'opinione della ASL di Benevento sulle strategie vaccinali. Il Servizio Epidemiologia e Prevenzione ha coordinato un gruppo di lavoro costituito dai Pediatri di Libera Scelta e dai Responsabili delle Unità Operative Materno infantili per la stesura del Protocollo vaccinale per l'infanzia dell'asl BN1, allo scopo di uniformare le procedure in campo vaccinale in tutta la provincia. Il documento, che comprende tutte le notizie relative ai vaccini in uso in età pediatrica, le categorie a cui sono consigliati e le modalità di somministrazione, è stato stilato sulla base della normativa e delle più recenti acquisizioni in campo vaccinale tratte dalla letteratura internazionale. 1

Il calendario vaccinale e gli intervalli tra le somministrazioni, viene costantemente aggiornato tenendo conto dell evoluzione della norma, delle conoscenze scientifiche e della situazione epidemiologica delle diverse malattie. Rappresenta il risultato di una condivisione di intenti tra i vari soggetti istituzionali che lavorano per la tutela della salute dei bambini. Nella definizione delle strategie locali ispiratori sono comunque i documenti ufficiali, quali il Piano Nazionale e quello regionale sulle Vaccinazioni ma anche la letteratura scientifica e i pareri di organi tecnico scientifici quale l Istituto Superiore di Sanità. La recente introduzione di nuove vaccinazioni e conseguentemente le nuove acquisizioni derivanti dagli studi sul campo sono alla base di possibili modifiche delle schede tecniche e di variazione degli intervalli di somministrazione. Il Servizio Epidemiologia e Prevenzione che si occupa della programmazione in campo vaccinale, le Unità Operative Materno Infantili che gestiscono i Centri vaccinali, i Pediatri che rappresentano il punto di riferimento fondamentale per i genitori, hanno rinnovato quell'alleanza che negli anni ha già dato eccellenti risultati. 2

Protocollo Vaccinale per l'età evolutiva dell'asl BN1 Il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l età evolutiva vigente nella ASL BN 1 è quello riportato in tabella. Vaccino nascita 3 mese 4 mese 5 mese 6 mese 11 mese 12 mese 15 mese 3 anni 5-6 anni 11-12 anni 14-15 anni DTPa DTPa DTPa DTPa DTPa dtpa IPV IPV IPV IPV IPV¹ IPV² HB HB³ HB HB HB 1) 2) Hi b Hib Hib Hib MPR MPR MPR recupero PCV PCV PCV PCV Men C Men C Var Var Legenda: DTPa: Vaccino difto tetanico-pertosse acellulare pediatrico dtpa: Vaccino difto tetanico-pertosse acellulare per adolescenti ed adulti IPV : Vaccino antipolio inattivato HB : Vaccino antiepatite B Hib: Vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b PVC: Vaccino pneumococcico coniugato eptavalente Men C: Vaccino meningococcico C coniugato 3

2. Protocollo di esecuzione delle vaccinazioni Vaccinazione antidifterica tetanica- pertossica Nei nuovi nati il programma attuale di vaccinazione (decreto 7 aprile 1999; circolare esplicativa n.5 del 1999) prevede 3 dosi nel primo anno di vita (ciclo primario) seguite da 1 dose di rinforzo a distanza di 4-5 anni dall ultima dose del ciclo primario di vaccinazione (DPR 7 novembre 2001, n. 464); i successivi richiami vengono eseguiti a periodi intervallari di dieci anni con vaccino difterico tetanico per adulti (dt o dtpa). Il ciclo primario, con qualsiasi tipo di vaccino combinato, va iniziato nel corso del terzo mese di vita e completato entro e, possibilmente non oltre, il dodicesimo mese di vita al fine di garantire la protezione immunitaria nei confronti della pertosse nella fascia di età maggiormente esposta alle complicazioni di questa malattia. Per Terzo mese di vita si intende il periodo che intercorre dal compimento del sessantunesimo giorno di vita fino al novantesimo giorno di vita, ovvero dal compimento della ottava settimana di vita fino alla dodicesima settimana di vita. La somministrazione della prima dose di richiamo all età di 5-6 anni è effettuata utilizzando vaccino DTPa, riservando l uso del vaccino dtpa (antidiftotetano pertosse per adolescenti e adulti) ai casi che effettuano in ritardo il 1 richiamo (a partire dal compimento del 7 anno). Vaccinazione antipoliomielite In base al decreto 18 giugno 2002 è prevista la somministrazione esclusiva di vaccino antipolio inattivato (IPV) con 3 dosi nel corso del 1 anno di vita e una dose di richiamo in età prescolare. Le dosi del ciclo primario sono somministrate secondo il calendario di seguito specificato: - Prima dose di IPV nel corso del terzo mese di vita (a partire dal compimento dell ottava settimana); - Seconda di IPV nel corso del quinto mese e comunque non prima che siano trascorse sei settimane dalla somministrazione della prima dose; - Terza dose di IPV in periodo di tempo compreso tra 11 e 12 mese. Richiami: Come previsto dal Piano nazionale vaccini 2005-2007 e dal decreto 15 luglio 2005, la 4ª dose di vaccino antipolio è somministrata al 5-6 anno di vita in concomitanza della somministrazione della quarta dose DTPa e della seconda dose MPR e, comunque, non prima che siano trascorsi dodici mesi dalla somministrazione della terza dose. Tale modifica è applicata ai bambini nati nel 2004 che saranno vaccinati per la 4ª dose a decorrere del 1 gennaio 2009. Per i nati prima dell anno 2004 si applica la precedente schedula vaccinale ovvero si somministra la 4ª dose al 3 anno. Vaccinazione antiepatite B Il calendario della vaccinazione antiepatite B è diversificato a seconda che i bambini siano nati da madri positive o negative per l HBsAg. - Nati da madre HBsAg negativa: il ciclo di base prevede 3 dosi da somministrare al terzo, quinto e undicesimo mese di vita contemporaneamente alle altre vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. 4

- Nati da madre HbsAg positiva: prima dose alla nascita (entro le prime 12-24 ore di vita), con contemporanea somministrazione, in altra sede corporea, di immunoglobuline specifiche antiepatite B; questa somministrazione dovrebbe essere garantita dal punto nascita; seconda dose a distanza di quattro settimane dalla prima; terza dose subito dopo il compimento dell 8 settimana, in concomitanza delle altre vaccinazioni obbligatorie e raccomandate; quarta dose all undicesimo mese di vita in concomitanza delle suddette vaccinazioni. Una volta completato il ciclo primario di vaccinazioni non sono necessarie dosi di richiamo Soggetti di età inferiore ai 16 anni appartenenti ai gruppi a rischio e adolescenti della coorte dell obbligo: si somministrano tre dosi di vaccino a dosaggio pediatrico secondo lo schema di somministrazione 0,1,6 mesi. Una volta completato il ciclo primario non sono necessarie dosi di richiamo. Vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae B. Per tutti i nuovi nati è previsto un ciclo di 3 dosi nel primo anno di vita. Per i bambini che hanno ricevuto tre dosi nel primo anno di vita non sono necessarie dosi di rinforzo negli anni successivi. Attualmente il ciclo primario della vaccinazioni obbligatorie garantito con vaccino esavalente per tutte le dosi. e raccomandate viene Vaccinazione antimorbillo- rosolia e parotite - Nuovi nati: somministrazione di due dosi di vaccino MPR. La prima dose è somministrata a 12 mesi di vita compiuti e comunque entro il 15 mese. Seconda dose a 5-6 anni contemporaneamente alla somministrazione della quarta dose di vaccino DTPa e IPV. - Suscettibili in età scolare: Offerta attiva di una dose MPR ai ragazzi mai vaccinati in precedenza secondo le occasioni opportune di recupero e secondo le indicazioni del Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita cui si rimanda. Vaccinazione antipneumococcica eptavalente Le infezioni invasive da pneumococco sono più frequenti in pazienti con condizioni patologiche di base, per tale motivo la vaccinazione con vaccino coniugato eptavalente è offerta gratuitamente alle categorie di seguito elencate: Offerta gratuita del vaccino coniugato alla popolazione infantile di età <5 anni a rischio clinico I bambini con età inferiore a 5 anni affetti da patologie croniche hanno diritto ad avere gratuitamente la somministrazione di vaccino antipneumococcico. Lo stato di rischio per patologia è attestato dal pediatra o dal medico di medicina generale. La gratuità della vaccinazione antipneumococcica è garantita anche per le specificate. categorie di seguito 5

Offerta gratuita del vaccino coniugato alla popolazione infantile di età < 5 anni a rischio sociale per particolari condizioni di disagio socio-economico: - minori di 5 anni appartenenti a nuclei familiari di 6 o più persone; - minori di 5 anni a carico di famiglie a cui è stato riconosciuto dai Comuni il Reddito di Cittadinanza*; - minori di 5 anni ospitati in strutture di accoglienza residenziale e/o semiresidenziale(es. casa famiglia, istituti socioeducativi); - minori di 5 anni figli di stranieri temporaneamente presenti sul territorio nazionale, anche se irregolari. * In assenza di pubblicazione delle graduatorie per il reddito di cittadinanza, andrà considerato come reddito che dà diritto alla gratuità lo stesso che è previsto come requisito per l'accesso alle graduatorie: euro 5000. Offerta gratuita del vaccino coniugato alla popolazione infantile di età < 36 mesi a maggiore rischio per frequenza di asili nido e precoce inserimento in comunità infantili L appartenenza alle categorie che danno acceso alla gratuità deve essere documentata. opportunamente I centri vaccinali possono somministrare il vaccino antipneumococcico a bambini non appartenenti alle categorie a rischio con la modalità del co-payment. La quota di rimborso dovuta dall utenza alla ASL è pari al prezzo aziendale del vaccino. Schedula vaccinale: - Nuovi nati: si somministrano tre dosi a 3,5,11-12 mesi contemporaneamente all esavalente; - Bambini tra 6 mesi compiuti e 24 mesi: 2 dosi ad un intervallo di almeno 2 mesi tra le dosi; - Bambini di età superiore ai 24 mesi: 1 dose. Richiami: - non sono previsti richiami con vaccino eptavalente; - i bambini che hanno praticato la vaccinazione eptavalente a causa di una patologia, possono ricevere un richiamo con vaccino antipneumococcico 23 valente in età superiore ai 2 anni e comunque ad un intervallo di almeno 8 settimane dall ultima dose di eptavalente. Vaccinazione antimeningococco C La vaccinazione è disponibile gratuitamente nei casi di seguito elencati: Offerta gratuita della vaccinazione ai soggetti con condizioni di salute che presentano particolare rischio per la meningite meningococcica: pazienti splenectomizzati; malattie con alterazione della fissazione del complemento; Lo stato di rischio per patologia è attestato dal pediatra o dal medico di famiglia. 6

Profilassi dei contatti stretti e/o conviventi, specialmente se bambini piccoli, di un caso accertato di meningite meningococcica C, contatti scolastici asili nido e scuole materne. In aggiunta alle suddette categorie la vaccinazione antimeningococcica è offerta gratuitamente anche a soggetti a rischio socioeconomico. I gruppi a rischio socio economico sono quelli specificati nel paragrafo precedente. Anche il vaccino antimeningococcico può essere somministrato a bambini non appartenenti alle categorie a rischio con la modalità del co-payment. La quota di rimborso dovuta dall utenza alla ASL è pari al prezzo aziendale del vaccino. Schedula vaccinale: - bambini da 3 a 12 mesi: 2 dosi con un intervallo di almeno 2 mesi fra le dosi; - bambini di età superiore all anno e adolescenti : 1 singola dose. Richiami: E raccomandata una dose di richiamo solo nei bambini che abbiano iniziato la vaccinazione prima dell anno di età. Fra la seconda dose e la terza (il richiamo) deve passare un intervallo almeno 6 mesi. Vaccinazione antivaricella La vaccinazione è offerta gratuitamente agli adolescenti sani, con anamnesi negativa per varicella, di età compresa tra 11 anni compiuti e 15 anni compiuti. Prima della somministrazione del vaccino non è necessario la ricerca di anticorpi antivaricella nei bambini e negli adolescenti in quanto il dato anamnestico è sufficientemente adeguato per la valutazione di suscettibilità. Schedula vaccinale: - bambini da 1 a 12 anni compiuti: somministrazione di 1 sola dose di vaccino; - persone al di sopra di 12 anni compiuti : somministrazione di 2 dosi con un intervallo di 4-8 settimane; Richiami: Non sono attualmente considerati necessari. I centri vaccinali possono somministrare il vaccino antivaricella con la modalità del co-payment. La quota di rimborso dovuta dall utenza alla ASL è pari al prezzo aziendale del vaccino. Dieci fatti importanti che spiegano perché i professionisti della salute raccomandano le vaccinazioni (dal NIV, Network Italiano Vaccinazioni) I Le vaccinazioni sono una delle cose più importanti che i genitori possono fare per proteggere i loro figli da molte gravi malattie infettive. 7

II Le vaccinazioni sono estremamente sicure, grazie ai progressi della ricerca medica e la crescente attenzione di medici, ricercatori e operatori di sanità pubblica alla qualità ed alla sicurezza dei vaccini. III I bambini e gli adulti che non sono stati immunizzati hanno un rischio estremamente maggiore di venire infettati, o di subire seri danni a causa di importanti malattie infettive che potrebbero essere prevenute grazie alle vaccinazioni. IV I neonati e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili alle malattie infettive; è per questo che è essenziale che siano protetti con le vaccinazioni. V Nonostante non sia possibile escludere un certo rischio associato con ogni vaccinazione, la probabilità, per i bambini e gli adulti di subire danni a causa delle malattie è di gran lunga maggiore. VI La ragione per cui i bambini ora ricevono più vaccinazioni risiede nel fatto che oggi noi siamo in grado di proteggerli per molte più malattie gravi che nel passato. VII Le persone che non sono immunizzate aumentano la probabilità che anche altri siano colpiti dalle malattie. Le malattie infettive si diffondono tra le persone che non sono state vaccinate, e in quella piccola percentuale di persone nelle quali la vaccinazione non ha funzionato. VIII Le vaccinazioni agiscono aiutando il sistema immunitario a diventare più forte. IX Non ci sono reali alternative per proteggersi contro alcune importanti malattie infettive. X Senza le vaccinazioni, le malattie per cui ora siamo protetti possono tornare a far ammalare, e anche ad uccidere, molti neonati, bambini e adulti. Molti di quelli che sopravvivono alle malattie possono soffrirne le conseguenze per il resto della loro vita. Dipartimento di Prevenzione Servizio Epidemiologia e Prevenzione Via Mascellaro - 82100 Benevento ( 0824 308 284-5-6-9, fax 308 302 e-mail sep@aslbenevento1.it Diffusione interna E& Novembre 8