NON TUTTO VIEN PER NUOCERE

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Transcript:

NON TUTTO VIEN PER NUOCERE Anche l anno 2013 sta chiudendo i battenti, portando ancora con sè la crisi economica che ormai perdura da anni. A mio avviso, però, a differenza degli anni precedenti, quest anno la crisi ci porterà una sorpresa per Natale: cambia l ordine delle priorità nel calendario del Santo Natale. Mi sembra, infatti, che in questo periodo le persone stiano mettendo al primo posto delle loro priorità alcune domande come dove passiamo il giorno di Natale, a casa mia o casa tua?, e ancora Ci siamo tutti?. Questo ci fa capire quale sia il giusto valore da dare al grande Evento: stare in Famiglia, stare insieme, stare uniti. Non che i regali non siano importanti: anzi, danno il giusto corredo alla Festa, ma credo che questi abbiano perso il primo posto nella scala dei valori da dare al Natale; peraltro, come è giusto che sia. Forse, questa è una delle poche ricadute positive che la Crisi ci ha portato e, se vogliamo essere onesti, siamo contenti! Siamo contenti di riscoprire i valori fondanti, quelli che hanno fatto l uomo, senza i quali la nostra società non potrebbe crescere. Spero dunque che tutti i nostri lettori possano rivivere le emozioni di una volta, risentire i sapori e i profumi delle Feste in famiglia, di quando si era bambini, e vivere pienamente il valore autentico del Santo Natale. Auguro di cuore Buone Festività Natalizie. > DR

Editore SOMMARIO EDIZIONI ERBIA SRL via Serio, 2/A Albino (BG) Direttore Responsabile TIZIANO PIAZZA tizianopiazza@edizionierbia.it Segreteria info@edizionierbia.it Tel. +39 035.755210 LA BERGAMO... 04 GEPI 10 CREOLE S 12 IL MUSEO DEL PRESEPIO Stampa Edizioni Erbia srl Hanno collaborato: Matteo Alborghetti, Stefania Barcella, Federico Biffignandi, Enzo De Canio, Federico Errante, Paolo Ghisleni, Francesca Grassi, Claudia Patelli, Cesare Solimbergo. Impaginazione Grafica: Fabio Imberti Fotografi: Archivio CAI Bergamo, Genuine Seriate, Museo del Presepio Dalmine, Marco Quaranta Nembro, Cesare Solimbergo, Mauro Visconi, linolmostudio (Castione della Presolana), Danilo Sechi. Foto di copertina: Cesare Solimbergo COPYRIGHT BERGAMÈ: TESTI ED IMMAGINI DELLA PRESENTE PUBBLICAZIONE NON POSSONO ESSERE RIPRODOTTI CON MEZZI GRAFICI, MECCANICI, ELETTRONICI O DIGITALI SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELL EDITORE. OGNI VIOLAZIONE SARA PERSEGUITA A NORMA DI LEGGE BERGAMÈ, PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIO- NE LOCALE ISCRIZIONE PRESSO TRIBUNALE DI BERGAMO N 15 DEL 2012 IL 15/06/12 Crediti fotografici: Per le immagini senza crediti, l Edizioni Erbia ha cercato di rintracciare i titolari dei diritti fotografici, senza riuscire a reperirli. Ovviamente, è a disposizione per l assolvimento di quanto occorre nei loro confronti. 16 MONS. GIULIO DELLAVITE 20 NATALE IN BOLIVIA 24 MARTINÌ 26 WALTER GADDA 32 ELLEDI 38 STOCKHOLM 42 CESARE PISONI 51 TELAIO DELL ANGELO 60 VIVEKA ASSEMBERGS 64 TEATRO PROVA 71 FIORELLO LORENZI 87 ALESSANDRO FABIANI 20 ASSOCIAZIONE ARTIGIANI 46 PROMOSERIO 56 CLUB ALPINO ITALIANO 68 SAI LA TV 76 MOTOCLUB BERGAMO 80 CONI BERGAMO 84 TARFÙ 92 SAGRE E FESTE

LA PERSEVERANZA E DEI VINCENTI Quando le cose si fanno oscure e sembra che non ci sia alcuna ragione di continuare, quando tutto sembra portare a rinunciare, a non continuare a tentare, è proprio allora che si distinguono gli uomini vincenti dagli uomini cedevoli. Se si ha la forza di percorrere ancora qualche altro metro ed andare avanti, l orizzonte si schiarirà e si comincerà a vedere i primi segni di quell abbondanza che è dei vincenti, perché hanno avuto il coraggio di perseverare. Ecco, la perseveranza è la differenza tra successo e fallimento. Questa è la qualità che più di ogni altra limita la maggioranza delle persone nelle grandi realizzazioni; esse vorrebbero intraprendere qualche impresa ma, non appena il cammino si fa arduo, si arrendono. Essi mancano di perseveranza. La perseveranza ha un motore a due cilindri : forza di volontà e desiderio. Se ben combinati, formano una coppia irresistibile. E con la perseveranza si raggiunge il successo. E, poi, la perseveranza fortifica l essere umano, gli rimpolpa le ossa. A volte, la salita è durissima, quasi insostenibile, si pensa di mollare, ma a piccoli passi ci si rilancia. Merito di Qualcuno che ci affianca nel cammino difficile, Qualcuno che da lassù ci aiuta: basta riconoscerlo in tutte le nostre azioni quotidiane, basta dare un senso a quello che facciamo. Questa motivazione ci dà la carica giusta per perseguire con entusiasmo e costanza tutti gli obiettivi prefissati. Ogni passo nella giusta direzione è un passo verso una gioia maggiore. La perseveranza, quindi, è sinonimo di grandezza. Quelli che riescono a riprendersi dopo uno scoraggiamento, e continuano a provare, finiscono per arrivare alla meta, e allora tutti grideranno Bravo! lo sapevo che ci saresti riuscito. > Tiziano Piazza

LA BERGAMO CHE LAVORA E PRODUCE Un azienda leader nel mercato delle coibentazioni, con una competenza e conoscenza tecnica d avanguardia. GEPI srl, ALTA TECNOLOGIA PER L ISOLAMENTO TERMOACUSTICO Grazie ad un esperienza ventennale, ha acquisito clienti e commesse sempre più importanti. La sua strategia imprenditoriale si basa su ricerca, qualità e sicurezza. Le certificazioni di qualità come valore aggiunto. Il settore edile ha subìto una vera e propria evoluzione nel corso degli anni, grazie all introduzione di materiali di nuova concezione, capaci di rivestire ogni ambiente, evitando al contempo dispersioni di calore, oltre a isolare acusticamente la zona interessata. La società GEPI di Torre Boldone ha perfettamente compreso l importanza di queste novità di settore e, per questo motivo, si è specializzata nell installazione di isolanti termoacustici e impermeabilizzanti, contro la dispersione di calore e di frigorie, ma anche nella posa di compartimentazioni EI, offrendo servizi di mappatura, progettazione, certificazione e garanzia. Ormai, sono vent anni che la società GEPI opera nel mercato degli isolamenti termoacustici, diversificando i suoi ambiti d intervento e spaziando in tutto il mondo. 4

LA STORIA Era il 1992, quando Roberto Ghilardi e Ubaldo Pacati diedero il via alla loro avventura imprenditoriale, la GEPI isolamenti termoacustici. Amici d infanzia, entrambi 43enni, rintracciarono la loro prima sede in un garage di via Rotone, a Nembro. Uno spazio che misurava poco meno di 50 metri quadrati, ma la passione, la dedizione e la determinazione hanno fatto sì che la piccola azienda crescesse costantemente. Furono anni pionieristici, di grande vitalità e dinamicità, tanto che già quattro anni dopo, nel 1996, l attività fu trasferita in via Milano, ad Albino, in una sede più ampia e più consona ai nuovi traguardi raggiunti dai due GEPI. In pochi anni, Roberto Ghilardi e Ubaldo Pacati hanno portato la società, con una crescita continua e costante, ad essere una consolidata realtà produttiva del territorio bergamasco, forte e apprezzata anche in tutta Italia, in Europa e anche Oltreoceano (Caraibi). Il segreto di GEPI è semplice: tanta voglia di lavoro e forte verve imprenditoriale; ma anche graduale rinnovamento e alta personalizzazione dei propri prodotti e dei servizi offerti. E così, nel 2003, sull onda lunga di un attività sempre in crescita, la società è obbligata a Centrale elettrica EDF (Martinica) 5

rintracciare nuovi spazi, più grandi e più funzionali, trovati in via delle Industrie 17, a Torre Boldone, l attuale sede. LO STAFF OPERATIVO Forte di un esperienza ventennale, la società GEPI opera per committenti di ogni tipo, come soggetti privati, società ed enti, prestando un accurato servizio, applicabile anche nei più moderni contesti immobiliari. Questa capillare capacità d intervento è possibile unicamente per mezzo di uno staff tecnico composto da oltre 30 dipendenti, fra cui ingegneri e abili professionisti, per i rispettivi settori di competenza, attenti e disponibili, sempre in costante aggiornamento tecnico, appartenenti a una struttura direzionale altamente qualificata. Nello specifico, lo staff è composto da un team di progettazione delle soluzioni, tutte realizzate nel pieno rispetto delle normative in materia, e da una squadra specializzata per la messa in opera e l assistenza post-vendita. Sono i collaboratori che fanno grande una società spiega Ubaldo Pacati - La meticolosa ricerca dei migliori tecnici e la continuativa formazione del nostro staff operativo garantiscono standard qualitativi elevati per qualunque problematica ed esigenza relativa all isolamento. Un personale attento e disponibile, sempre a disposizione dei clienti per rispondere a tutte le richieste e suggerire soluzioni con competenza e serietà. Ma rigore ed efficienza sono espressi anche dalle strutture e dai magazzini dell azienda, sempre in perfetto ordine, come se fossero 6

un mercato competitivo come quello attuale, basta vedere la vasta gamma di ambiti d intervento: isolamenti e coibentazioni per impianti civili, cementerie e acciaierie, industrie chimiche e farmaceutiche, caldaie e impianti di cogenerazione, ospedali e industrie di prodotti alimentari, cantieri navali, condotte e cabine insonorizzate. Ma anche centri commerciali, edilizia pubblica, luoghi di culto, aree sportive, parchi divertimento. Tante e grandi le opere realizzate in questi anni. Fra le più significative, il termovalorizzatore di Grugliasco (TO), la centrale a biomassa di Rivarolo Canavese (TO), la sede di Intesa San Paolo, a Torino, la cementeria Holcim di Merone (CO); mentre all estero è da segnalare la centrale elettrica EDF di Bellefontaine, in Martinica. Sede Intesa S. Paolo - Torino pronti in qualsiasi momento ad affrontare una nuova sfida. INTERVENTI DI RILIEVO Traguardi importanti quelli raggiunti da GEPI, che però si devono basare anche su materie prime di indubbia qualità. L utilizzo delle tecnologie più avanzate è importante continua Roberto Ghilardi Ma grande attenzione è da dare ai materiali. Solo una approfondita selezione di quelli più performanti può offrire soluzioni certificate e garantite nel tempo. Per questo scegliamo partners di primaria importanza mondiale, che impiegano materie prime eccellenti, con processi di fabbricazione innovativi ed un controllo rigoroso delle fasi di produzione, nel rispetto dell ambiente: da qui, l ottima qualità dei prodotti GEPI. Questa caratteristica, associata all eccellente servizio logistico, ci ha permesso di essere oggi una delle primarie aziende italiane nel settore degli isolanti termoacustici. Per comprendere questi successi, peraltro in Holcim - Merone (Co) 7

Termovalorizzatore - Grugliasco (To) CANTIERI APERTI Per la società GEPI i traguardi non sono punti di arrivo, ma di ripartenza, sempre su strade segnate da ricerca, qualità, sicurezza, per adattarsi alle nuove esigenze del mercato, con investimenti atti ad accrescere la competitività, garantire lo sviluppo e migliorare la redditività. Attualmente, infatti, sono una ventina i cantieri operativi, in Italia e all estero. Si sta lavorando al delfinario di Genova, al Cosmo Hotel di Milano, all Esselunga di Calco (LC), al Politecnico di Lecco, agli ospedali di Massa Carrara, Pinerolo (TO), Paderno Dugnano (MI), Candiolo (TO), Monselice-Este (PD) e San Giovanni Bosco di Torino. Inoltre, la GEPI sta lavorando alla realizzazione del nuovo hotel della catena alberghiera low cost B&B di Sesto San Giovanni (MI), in quella che era la torre sospesa di Sesto Marelli. E cantiere aperto anche in Germania, precisamente a Berlino, dove si sta lavorando presso l azienda Novelis, che realizza prodotti laminati di alluminio. Sede Banca di Credito - Milano 8

Ospedale - Monselice-Este (Pd) ATTESTAZIONI DI QUALITA Con la qualità non si discute. Così, negli anni, la società GEPI ha acquisito importanti certificati di garanzia, che comprovano il possesso dei requisiti di efficacia ed efficienza nella realizzazione del prodotto e nell erogazione dei servizi. Sulle pareti della sede direzionale di via delle Industrie fanno bella mostra diverse certificazioni. Per esempio, l attestazione ISO 9001 e l attestazione SOA. Quest ultima è necessaria a comprovare la capacità tecnica ed economica dell impresa di eseguire (direttamente o in subappalto) opere pubbliche con importi superiori a 1.500.000 euro. Da segnalare, infine, che la sede della società GEPI si qualifica come esempio di ecosostenibilità, disponendo di un officina completamente automatizzata, ma soprattutto autonoma a livello energetico, grazie ad una copertura con pannelli solari. > C.P. GEPI srl Via delle Industrie, 17 24020 - Torre Boldone (BG) Tel. 035.344656 Fax. 035.4124456 info@gepi.it www.gepi.it 9

LA BERGAMO DEL FASHION CONCEPT STORE NATALE... DA CREOLE S Ultime corse per i regali natalizi? Da Creole s trovi sicuramente ciò che fa per te! Splendidi alberelli segnaposti in perle e Swarovski, in abbinamento perfetto col centrotavola coordinato. Cuori di ceramica colorati con frasi augurali. Portacandele, vasetti e lampade in raffinatissima pietra leccese. Ma non è tutto... Foulard e sciarpe gioiello, giuste per ogni occasione! Bracciali elastici con miniature e strass, braccialetti e cinture in pelle e strass, oppure collarini murano oro tutti ricamati a mano by Neli (prodotti in esclusiva per Creole s). E ancora, preziosi orecchini pendenti in argento, articoli vintage che spaziano dai bracciali al girocollo e, infine, non poteva mancare il must: unici fermacapelli gioiello con raso e Swarovski, per essere semplicemente perfetta in queste feste. Creole s - Via Roma, 67 - Grumello del Monte (Bergamo) - tel 035 831415 - info@creoles.it 10

Collezione autunno/inverno 2013/14 via Roma 67, Grumello del Monte (BG), tel 035 831415 - info@creoles.it - www.creoles.it orari: 9.00-12.30, 15.30-19.30 chiuso domenica e lunedì mattina 11

LA BERGAMO DELLA TRADIZIONE POPOLARE Un attrattiva culturale in grado di suscitare una forte occasione di richiamo da tutto il mondo. IL MUSEO DEL PRESEPIO, ESEMPLARI DAI 5 CONTINENTI Aperto da circa 40 anni, raccoglie, conserva e valorizza una collezione unica al mondo, che ruota attorno al tema della natività. Intanto, fervono i preparativi in vista del Convegno Internazionale del presepio, che si terrà a Bergamo, nel 2016. L obiettivo è rendere la città Capitale del Presepio. Fiore all occhiello della Bergamasca, il Museo del Presepio di Dalmine ospita oltre 900 presepi, tra i quali spiccano presepi antichi ed esemplari delle migliori scuole presepistiche italiane ed europee. Divenuto un centro di studio per i presepisti ma anche per i semplici appassionati, è uno dei musei più visitati di tutta la provincia. Per conoscere meglio questa realtà, ecco l intervista al Conservatore del Museo del Presepio, la Dott.ssa Barbara Crivellari. Come è nato il museo? Il museo è stato fondato nel 1974 per iniziativa di don Giacomo Piazzoli, primo parroco di Brembo di Dalmine, appassionato collezionista e presepista. A gestire la struttura è la locale associazione Amici del Presepio (fondata nel 1966), il cui presidente è Claudio Danesi e il segretario è Angelo Sorti. Nel periodo natalizio, il museo è aperto tutti i pomeriggi, dalle 14 alle 18, e i festivi, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19, mentre dal mese di febbraio, vi si può accedere il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica. Che tipi di presepi si possono trovare al museo? Il museo raccoglie e conserva presepi che hanno una spiccata rilevanza storico-artistica. La collezione spazia da bellissimi presepi napoletani del Settecento a quelli bergamaschi, con le tradizionali statue in gesso, che risalgono a fine Ottocento inizio Novecento. 12

Molto prezioso è anche un presepio ligure di gesso, anch esso del Settecento, opera dello scultore genovese Garaventa, in cui è possibile osservare anche la figura del committente. Con quali materiali sono realizzati i presepi della collezione? Sono i più svariati: dal legno al gesso, dalla carta alla terracotta, fino alla carta stagnola dei pacchetti di sigarette con cui sono costruiti i presepi tradizionali di Cracovia, in Polonia. Un bellissimo esemplare in terracotta, di scuola siciliana, invece, ci è stato donato da Papa Giovanni Paolo II, in occasione della Pasqua successiva alla sua visita a Bergamo, nel 1981. Non mancano, poi, esemplari curiosi, come uno dei più piccoli, contenuto nel guscio di un pistacchio, che si può osservare con la lente di ingrandimento. Come è cambiato nel tempo il presepio? L allestimento del presepio ha alle proprie spalle una storia plurisecolare. Si tratta di un arte antica, di facile lettura, che consente a tutti di ritrovare elementi familiari da riconoscere. I più piccoli adorano gli animali e, nel presepio, oltre alle greggi e a tutti gli animali da cortile, ci sono cani, gatti, cammelli, elefanti. I meno giovani rimangono incantati dalla ricostruzione degli interni d epoca e soprattutto dalle statue che ricordano gli antichi mestieri, come l arrotino o l ombrellaio. Oltre al valore religioso, un presepio fornisce informazioni preziose su un determinato luogo o paese: ne abbiamo diversi molto caratterizzati, tipici del paesaggio dell appennino tosco-emiliano, di quello francese o di quello spagnolo. 13

Qual è il percorso-tipo che un visitatore può compiere al museo? Il percorso museale si articola su due piani il primo piano e il piano interrato - e ospita presepi differenti per epoca, provenienza, dimensione e materiale. Ci sono presepi che raffigurano l immagine della Natività, ma anche scene ad essa collegate, come la visita di Maria a Elisabetta e l adorazione dei Magi. Il percorso inizia al primo piano, dove si possono ammirare i presepi napoletani, del Settecento, secolo d oro del presepio artistico. Il più imponente è una realizzazione del presepista Antonio Greco, un vero e proprio scoglio napoletano di oltre 20 mq, con oltre 130 statue a comporre tre grandi scene e numerose piccole scenette di vita quotidiana. Sempre al primo piano, nelle teche centrali, trovano posto presepi artigianali di Asia, Africa e America Latina. Accanto ai presepi di grande fattura, abbiamo una collezione di piccole statue, che venivano utilizzate per l allestimento dei presepi nelle case. È interessante notare la duplice dimensione del mondo del presepio: alcuni sono vere e proprie opere d arte, mentre altri sono parte della dimensione domestica e casalinga di ciascuno. Al museo, infatti, è possibile osservare anche statuine simili a quelle che utilizzavano i nostri nonni per preparare il presepio. Al primo piano vi è anche la ricostruzione di una bottega artigiana bergamasca, vero? Esatto, una bottega artigianale ottocentesca bergamasca, realmente esistita, attiva fino agli anni Sessanta del Novecento, che realizzava statue in gesso e che operava per la produzione di presepi: era la Bottega del Guelfo, situata a Bergamo, all inizio di via Sant Alessandro. Si trattava di una fiorente bottega che, nei suoi periodi di maggior splendore, impiegava anche una trentina di lavoranti, ragazze che si occupavano delle finiture delle statue, dipingendone i particolari. Il Museo sta eseguendo studi sul presepio bergamasco ed è particolarmente interessato alla produzione tradizionale di statue in gesso e in legno. Quali sono le scuole di presepio più rappresentate? Quelle siciliana, pugliese, sarda, ligure e trentina, mentre tra quelle europee spiccano i meravigliosi presepi della Spagna e della Polonia. Di rara maestria sono i diorami di prese- 14

pisti come Antonio Pigozzi, Pierluigi Bombelli e Umberto Palazzo, con statue di figurinai del calibro di Giuseppe Criscione, Raffaele De Angeli e Angela Tripi. Molto belli anche i presepi di carta Si, sono molto particolari. Attualmente il museo ne conta oltre 200 esemplari: una ventina sono esposti, mentre gli altri sono conservati in biblioteca. Ci sono presepi di carta costituiti partendo da stampe ritagliate e poi collocate su cartoncino o legno ed esemplari realizzati a teatrino. Recentemente, i presepi di carta sono stati oggetto di studio all interno del progetto SIRBeC, un progetto di Regione Lombardia per la catalogazione dei beni culturali. La prima parte della catalogazione si può già consultare on-line sul sito internet del Museo del Presepio www.museodelpresepio. com, con l obiettivo di condividere la conoscenza. Molto interessante anche il piano interrato del museo Qui, si può ammirare una splendida collezione di figure in cartapesta pugliesi, realizzata nei primi del Novecento e completamente restaurata. Inoltre, il presepio in gesso di Garaventa, i diorami italiani e spagnoli e un maestoso presepio biblico. Inoltre, si può trovare anche un presepio elettronico, che ha una significativa funzione didattica. All interno dell archivio del museo, infine, è custodito tutto il materiale riguardante il Natale e la Natività: musiche, cartoline, francobolli e santini a tema. Anche la biblioteca del museo è molto fornita E consultabile, su prenotazione, una biblioteca specializzata per lo studio del presepio: contiene un vasto archivio costituito da tutto il materiale inerente il presepio e, più in generale, il Natale, le sue tradizioni, la sua storia, i suoi usi e costumi. In tutto, un migliaio di volumi, ma siamo sempre a caccia di volumi rari. L idea è quella di rendere la biblioteca un vero e proprio centro-studi sul presepio, un luogo in cui organizzare anche convegni, incontri e seminari per studiosi e appassionati. E il book-shop? Al termine della visita, il visitatore può contare sulla presenza di un fornito book-shop, che soddisfa la curiosità dei presepisti o dei semplici amatori, con ogni genere di oggetto per costruire o arricchire il proprio presepio. Anche gli stessi presepisti professionisti vengono al book-shop del museo per acquistare statue e statuine. Infine, Bergamo si prepara a un appuntamento internazionale, conferma? Sì. Il Museo del Presepio si è fatto promotore di iniziative e di eventi internazionali, presentando la candidatura e ottenendo il mandato per l organizzazione del XX Congresso Internazionale UN.FOE.PRAE, Bergamo 19-25 ottobre 2016 (Congresso Internazionale delle Associazioni Presepistiche), con cadenza quadriennale: un evento che viene riportato in Italia dopo 30 anni e che arriva a Bergamo per la prima volta. L iniziativa richiamerà da tutto il mondo un migliaio di persone, tra presepiologi, studiosi del presepio, presepisti e semplici appassionati. Il comitato organizzatore si chiama Venite adoremus Bergamo 2016 ed è composto dalle sezioni bergamasche di Brembo di Dalmine, Ponte San Pietro e Cividino-Quintano di Castelli Calepio della Associazione Italiana Amici del Presepio. Per l occasione, stiamo preparando diverse iniziative, incontri e mostre, che renderanno Bergamo Capitale del Presepio. Museo del Presepio Via XXV Aprile, 179 24044 Dalmine (Bergamo) Telefono e fax: 035.563383 info@museodelpresepio.com www.museodelpresepio.com > Paolo Ghisleni 15

LA BERGAMO CHE VIVE IL NATALE Il Natale provoca sempre in ognuno di noi tante domande. IL DUBBIO, IL PROTAGONISTA DEL PRESEPIO Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo e se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa. (Bob Marley). Ognuno di noi, dentro di sé, vorrebbe prendere in mano la sua vita e vederla luminosa, colorata, splendente, come sono le nostre strade e le nostre città a Natale. Vorremmo una vita ordinata, pulita, bella, ricca, buona, come sono le nostre case e le nostre tavole a Natale. Vorremmo una vita sorridente, generosa, disponibile, attenta, come sono le facce nelle nostre famiglie a Natale. Ma c è qualcosa in tutto questo che non funziona. Anche in quella notte di Betlemme c era uno spazio così, bello, caldo, ricco, lucente, tranquillo: la reggia di Erode. Gesù non ha voluto un palazzo, ma ha scelto una stalla. Disordinata, poco pulita, fredda, non troppo accogliente. Ma non sono queste le caratteristiche della nostra vita? Abbiamo un cuore apparecchiato da tante cose, da tanti desideri, da tanti sogni, ma anche da tante preoccupazioni e da un po di lacrime segrete. Noi vorremmo un cuore scintillante come una reggia, ma sotto sotto ci ritroviamo poveri, semplici, disordinati, e nel segreto anche un po sporchi. 16

Come una stalla. Ma qui Dio sceglie di nascere. Questa è la Buona Notizia del Natale: che la paglia resta paglia, ma con Dio sopra; che la stalla resta stalla, ma con Dio dentro. Così questo Dio, cucciolo di uomo, non cambierà la nostra vita, non trasformerà le nostre miserie in ricchezza, non metterà in ordine i nostri disordini, ma ci nascerà sopra, ci si appoggerà dentro. È il segreto del presepio. Se stiamo bene attenti, i sentieri con la ghiaia bianca, i ponti che fanno attraversare i laghetti di specchio alle strette strade ripide tra le montagne accartocciate, portano tutti verso la grotta, perché lì deve arrivare il vero protagonista di ogni presepe, che è il dubbio. Per quella strada giunge alla grotta il dubbio di Maria che guarda al suo bambino di cui conosce il Mistero, ma si domanda che cosa sarebbe successo di lui. È il dubbio sul futuro e ci insegna il segreto dell esistenza che è vivere con semplicità, ma pensare con grandezza, perché l essenziale non è comprendere la vita, ma gustarla. Per quella strada giunge alla grotta il dubbio di Giuseppe che guarda la donna che ama e non solo si fida ma si affida, scommettendo con coraggio sul loro amore al di là di tutto. 17

È il dubbio sull amore che ci insegna che se e quando non si ama troppo, non si ama abbastanza. Per quella strada giunge alla grotta il dubbio di Erode che si logora nei sospetti e nella gelosia. È il dubbio del chissà magari che ci insegna che la distanza è la vera prova dell amore, ma è anche ciò che più di tutto fa capire quanto si ama. Per quella strada giunge alla grotta il dubbio dei Pastori: Se è il figlio di Dio, perché Dio nasce in una stalla?. È il dubbio sulla fede che ci insegna che ognuno di noi può scegliere quello che vuole seminare, ma sarà obbligato a mietere solo quello che avrà piantato. Per quella strada giunge alla grotta il dubbio dei Magi che si domandano ma dove sto andando? ma cosa faccio?. È il dubbio sul futuro che ci insegna a non chiederci solo cosa voglio dalla vita?, ma anche di imparare a chiederci cosa vuole la vita da me. La Natività - Lorenzo Lotto 18

Per quella stessa strada giunge alla grotta il nostro dubbio: il dubbio sulla nostra vita e sul nostro amare, il dubbio su quello che vogliamo dagli altri e da noi stessi. Per quella strada giunge alla grotta anche il dubbio di Dio, perché lui, il Creatore, si trova senza casa nella sua casa. Siamo abituati a guardare la scena con un buonismo dolciastro, ma se ci pensiamo bene è un momento tremendo per Dio. Non c è posto per lui, se non una stalla. Dio non ha paura di bussare e non pretende di avere le chiavi. Proprio per questo Dio prende per mano ogni dubbio e lo conduce davanti al bambino appena nato, così ci insegna a guardare in basso per vedere il cielo. Come? L ho capito in questi giorni per strada. Nel caos di una via stracolma di gente accalcata per negozi, un bambino tirava la giacca chiamando il suo papà che stava in un faticoso equilibrio di pacchi di Natale. Sbuffando gli ha detto: Ti ho preso i giochi per la Wii che volevi, poi ti ho preso i Gormiti, che cosa vuoi ancora adesso? Cosa dovrei prenderti?. Prendimi la mano!, gli ha risposto il suo bambino. Così è Dio: non si trova al termine di ragionamenti o pretese, ma si trova dentro i piccoli gesti normali di amore vero. Oggi, Dio è il bambino e noi il padre del nostro futuro. Oggi, Dio non pretende, ma semplicemente ci chiede prendimi la mano. Prendere la mano a un Dio bambino significa capire che anche se il dubbio è il protagonista della nostra vita, anche se spesso tu non credi in Dio, Dio crede in te Sempre, comunque e nonostante tutto, Dio crede in te e ti dice: prendimi la mano. Mons. Giulio Dellavite Segretario Generale Curia diocesana di Bergamo 19

LA BERGAMO DELLE ALTRE ETNIE La comunità boliviana che vive a Bergamo rappresenta una realtà sempre più significativa nel panorama culturale della città. IL NATALE IN BOLIVIA I boliviani a Bergamo sono donne e uomini coraggiosi che, con malinconia e determinazione, hanno abbandonato la loro terra e le loro famiglie per emigrare in cerca di un luogo dove preparare un futuro migliore per i propri figli. Un popolo che vive a 11.000 km dalla propria casa e che in questo periodo natalizio sente ancora più forte la nostalgia dell hogar, il focolare che hanno lasciato e tutti gli affetti che abitavano la loro casa. La festa del Natale, in Bolivia, ha un sapore speciale, perché viene vissuta come il principale momento dell anno, in cui tutta la famiglia si riunisce e festeggia la gioia del ritrovarsi insieme. Trascorrere il Natale lontano dal proprio Paese amplifica il senso di lontananza e solitudine che i boliviani emigrati provano tutti i giorni. Raccontare come si festeggia la natività in Bolivia vuole essere un modo per far sentire loro un po meno distante la loro terra e far conoscere ai bergamaschi la tradizione religiosa di una cultura che vive e cresce con noi e in mezzo a noi. In Bolivia i festeggiamenti hanno inizio nel pomeriggio del 24 dicembre, con la celebrazione della Messa. I bambini di ogni famiglia sono elettrizzati, perché hanno un compito importante: spetta a loro l incarico di portare in chiesa la statuina di Gesù Bambino che, allo scoccare della mezzanotte, riporranno nel presepe di casa. Arrivano in chiesa emozionati e depongono con cura il bambinello ai piedi dell altare che, in poco tempo, si riempie di decine e decine di statuine colorate, avvolte nella paglia di una culla, e aspettano che il sacerdote le benedica. Al termine della celebrazione, sono impazienti di tornare a casa, perché sanno che troveranno le mamme indaffarate nella preparazione dei buñuelos, frittelle dolci, fumanti e profumatissime, cosparse di miele. Una volta cotti, vengono impacchettati, e le mamme insieme ai figli più grandi li portano al mercato e nelle zone più degradate della città, dove le offrono ai bambini più poveri, insieme a una tazza di latte caldo con il cacao, alle bambole di pez- 20