ARTICOLO 1 (Denominazione)



Documenti analoghi
Presidio di riabilitazione funzionale ex art. 26 L. 833/78 Struttura Privata Accreditata e Convenzionata con il S.S.R.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA QUADRIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA PSICODINAMICA AD ORIENTAMENTO SOCIO-COSTRUTTIVISTA (PPSISCO)

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

Regolamento dell Istituto di Psicologia

I.1 DIVISIONE PROCESSI FORMATIVI SCUOLE Specifiche Direzione Scuole e Formazione professionale

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

Istituto di Psicoterapia Integrata (IPI) Accordo formativo Anno 2015

Regolamento per il funzionamento dei corsi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

Capo I - PARTE GENERALE

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.

DECRETA. ART. 1 (Posti a concorso) ART. 2 (Compiti e funzione dei distaccati)

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEL CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE IN COUNSELING

Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino. Facoltà di Teologia - Pontificia Università Antonianum

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

Scuola di Lettere e Beni culturali


Master universitario di primo livello Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino Venezia Anno accademico

D.R. n IL RETTORE DECRETA

Articolo 1 Composizione

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

D. R. n IL RETTORE DECRETA

Prot. A/ Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA FINALE DI LAUREA

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

AREA DIRIGENZA MEDICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

Al dr. Daniele Livon Direttore Generale per l Università, lo Studente ed il Diritto allo studio

Oggetto: Regolamento interno delle procedure di trasferimento e di mobilita interna dei professori e ricercatori - modifica.

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Si richiamano i punti salienti del D.M. n. 850 del 27/10/2015, in allegato alla presente comunicazione:

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

All.1 UNISU UNIVERSITÀ TELEMATICA DELLE SCIENZE UMANE ISTITUITA CON D.M. 10/05/06 G.U. n. 140 SUPPL.ORD. n. 151 DEL 19/06/2006

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PIANO DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO DEL MASTER DI II LIVELLO GESTIONE DELLE POLITICHE ODONTOIATRICHE

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

PERSONE DISABILI. E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni. Anno Accademico

REGOLAMENTO INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2. Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

Progetto Formativo per lo svolgimento del Tirocinio

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

IL MINISTRO DELLA SALUTE

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n del 20 maggio 2015 ;

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Camera Penale Franco Bricola di Bologna

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

REGOLAMENTO TIROCINIO CURRICULARE CORSI DI LAUREA IN: SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA

UNI EN ISO 9001:2000. Pagina 1 di 6

DOCENTI Docenti universitari provenienti da università Statali e Pontificie; professionisti, ricercatori, esperti del settore italiani e stranieri.

(emanato con Decreto del Direttore n. 238 del , pubblicato in pari data all Albo Ufficiale on-line della SNS)

AVVISO SELEZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI DIDATTICI

Master Universitario di I livello (X edizione- I sessione)

Università degli studi di Roma La Sapienza

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

R E G O L A M E N T O R ICERCA E SELEZIONE DEL P E R S O N A L E

organizzativa di appartenenza.

II BIENNIO Corso per il conseguimento della qualifica di Esperto in Clinica Familiare, Psicoterapeuta Familiare

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA

Anno Accademico 2005/ Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Transcript:

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE QUADRIENNALE IN PSICOTERAPIA PSICOANALITICA: INTERVENTO PSICOLOGICO CLINICO E ANALISI DELLA DOMANDA (Approvato dal consiglio di amministrazione SPS s.r.l. Studio di Psicosociologia, in data 24 gennaio 2006. Approvato dal Comitato Scientifico-Didattico in data 01/03/2006) ARTICOLO 1 (Denominazione) Corso quadriennale di specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica: intervento psicologico clinico e analisi della domanda (di seguito denominato Corso ). ARTICOLO 2 (Finalità) Il presente regolamento definisce gli organi del Corso e le rispettive funzioni, i criteri di ammissione, i sistemi di valutazione intermedi e finali, nonché i criteri per l assegnazione dell attestato finale. ARTICOLO 3 (Organi del Corso) 1. Organi del Corso sono: - Il Comitato scientifico - Il Comitato scientifico-didattico - Il Direttore - Il Consiglio dei docenti e docenti ARTICOLO 4 (Il Comitato scientifico) Il Comitato scientifico presenta ogni anno al Ministero competente una relazione illustrativa dell attività scientifica e didattica svolta dall Istituto nell anno precedente e una relazione sul programma deciso dal Comitato scientifico-didattico per l anno successivo. Il programma viene trasmesso alla commissione ed approvato con richiesta di eventuali modifiche, dalla stessa. Il Comitato scientifico è composto dai seguenti esperti: prof. Renzo Carli, Ordinario di Psicologia Clinica all Università di Roma La Sapienza; prof.ssa Rosa Maria Paniccia Associato di Psicologia Clinica all Università di Roma La Sapienza; prof. Paolo Valerio ordinario di Psicologia Clinica all Università di Napoli Federico II. Il prof. Paolo Valerio non è docente del Corso. Il Comitato scientifico viene convocato due volte l anno da uno dei suoi membri, designato per un quadriennio all unanimità dal Comitato stesso, tramite convocazione con specifico ordine del giorno. 1

ARTICOLO 5 (Comitato scientifico-didattico) Il Comitato scientifico-didattico è composto dai cinque membri che hanno pensato e organizzato il Corso e che ne assumono la responsabilità di pianificazione scientifica, didattica, organizzativa e di verifica della pianificazione stessa. L individuazione degli insegnamenti viene fatta in accordo con il Consiglio dei docenti. Il Comitato scientifico-didattico è responsabile dell andamento delle attività del Corso e ne risponde al Comitato scientifico. All interno del Comitato scientifico-didattico è eletto per un quadriennio il Direttore del Corso. I cinque membri del Comitato scientifico-didattico sono: Renzo Carli, Paola Cavalieri, Anna Di Ninni, Rosa Maria Paniccia e Pietro Stampa. Il Direttore del Corso è stato eletto nella persona di Renzo Carli. Il Comitato scientifico-didattico è convocato dal Direttore del Corso. La convocazione è regolamentata da apposito ordine del giorno. ARTICOLO 6 (Il Direttore) Il Direttore ha la rappresentanza e la responsabilità giuridica del Corso. Il Direttore è eletto per un quadriennio all interno del Comitato scientifico-didattico. ARTICOLO 7 (Consiglio dei docenti e docenti) Il Consiglio dei docenti è composto da tutti i docenti del Corso e, nella sua dimensione estesa, da quattro allievi, eletti quali rappresentanti dei singoli anni di Corso. I docenti sono professori universitari e/o professionisti di area psicologica e psicoterapeutica, con comprovata esperienza didattica e lavorativa nel settore. Si tratta di colleghi interessati ad una costante rilettura dei modelli di intervento, alla luce di nuovi mandati istituzionali, nuove domande e nuove committenze per la psicologia clinica e la psicoterapia. I docenti possono provenire anche da aree non psicologiche, per un confronto tra ottiche d intervento. Compito del Consiglio è quello di confrontare l organizzazione didattica dei differenti anni del Corso, di raccogliere osservazioni, riscontri, verifiche sull efficacia della formazione, sui tirocini e sul raccordo tra formazione teorica, esperienze cliniche e monitoraggio - supervisione delle stesse. Il Consiglio dei docenti individua assieme al Comitato scientifico-didattico gli insegnamenti impartiti durante il Corso, con riferimento alle aree disciplinari di cui all articolo 8, comma 3, del decreto 11 dicembre 1998, n. 509. Ha inoltre il compito, nella sua dimensione ristretta, di valutare periodicamente i resoconti degli allievi e di formulare riscontri sull andamento della formazione per i singoli allievi, nonché di comunicare attraverso apposite Commissioni queste osservazioni e verifiche ai singoli allievi. Il Consiglio dei docenti predispone un apposito libretto di formazione, che consente all allievo e al consiglio stesso il controllo delle attività svolte per sostenere gli esami annuali e finali, ivi compresa l attività finalizzata, attraverso la promozione di una formazione personale, al conseguimento di adeguate competenze sulla conduzione della relazione interpersonale e specificatamente psicoterapeutica. Il Consiglio dei docenti del Corso stabilisce le modalità degli esami annuali e della prova finale per il conseguimento del titolo. 2

Il Consiglio dei docenti è convocato periodicamente dal Direttore del Corso, con apposito ordine del giorno. ARTICOLO 8 (Modalità di ammissione, di iscrizione, criteri di selezione, numero massimo di allievi) Sono ammessi al Corso esclusivamente allievi laureati in psicologia o in medicina e chirurgia o che abbiano conseguito i corrispondenti titoli ai sensi del nuovo ordinamento di cui al DM n. 509, del 1999 e successive modificazioni e integrazioni, iscritti nei rispettivi albi. I predetti laureati possono essere iscritti ai corsi purché conseguano l abilitazione all esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all effettivo inizio dei corsi e provvedano, nei trenta giorni successivi alla decorrenza dell abilitazione, a richiedere l iscrizione all albo. La selezione dei candidati verrà effettuata tramite colloqui di committenza. Per essere ammessi al Corso è necessario effettuare 3 colloqui di committenza. I colloqui sono volti ad accertare: - la congruenza tra gli obiettivi formativi specifici del Corso e le ipotesi di sviluppo professionale dei candidati; - la competenza dei candidati a capire la relazione tra la propria dinamica emozionale ed i contesti di riferimento, incluso quello del colloquio stesso. Ciascuno dei 3 colloqui di committenza è realizzato da un diverso componente del Comitato scientificodidattico. Gli esiti dei colloqui verranno confrontati e discussi in una apposita riunione del Comitato scientificodidattico, al fine di formulare un parere, che dovrà essere unanime, sull idoneità dei singoli candidati. I candidati che risultano idonei all ammissione, riceveranno notifica scritta e dovranno presentare domanda indirizzata al Direttore del Corso. La riunione del Comitato scientifico-didattico è indetta dalla direzione del Corso, e regolata da apposito ordine del giorno. Il numero massimo di allievi è stabilito in n. 20, per ogni annualità. ARTICOLO 9 (Criteri di valutazione intermedi) Monitoraggio: passaggio da un anno all altro del Corso Il passaggio da un anno all'altro del Corso di formazione prevede una valutazione integrata del processo formativo. Tale valutazione è realizzata a partire dall analisi: - dei periodici resoconti scritti, prodotti dai singoli allievi sia sull esperienza formativa che su quella di tirocinio; - degli incontri di monitoraggio di gruppo sui processi d apprendimento, tenuti da docenti appositamente incaricati di questo compito; 3

- dei colloqui di monitoraggio sul progetto formativo personale, che i singoli allievi avranno con i membri del Comitato scientifico-didattico per una verifica della formazione; - di un colloquio che i candidati sosterranno alla fine di ogni anno di Corso con una commissione di docenti che redigerà una relazione sul colloquio stesso. La valutazione è formulata nel corso di un incontro del Consiglio dei docenti con i membri del Comitato scientifico-didattico. Il Comitato scientifico-didattico a fine anno, sentito il parere del Consiglio dei docenti e valutati gli elementi raccolti come indicato nei punti precedenti, deciderà all unanimità, per ogni singolo allievo, l idoneità al proseguimento del Corso o la non idoneità. La valutazione di idoneità sarà integrata con l individuazione di linee di sviluppo, specifiche per i singoli allievi, convenendo con loro quali competenze approfondire. I risultati della valutazione saranno discussi con i singoli allievi e, successivamente, con il gruppo degli allievi dei diversi anni del Corso; questo confronto avrà cadenza trimestrale e una fase conclusiva a fine anno. La comunicazione e la discussione circa i criteri e gli esiti della valutazione sono componenti importanti del progetto formativo del Corso: consentono infatti agli allievi, ed al gruppo di formazione, un confronto sulle dinamiche emozionali che orientano l apprendimento e sul significato di esperienza clinica che l apprendimento stesso assume. L analisi dell apprendimento implica, nel progetto formativo del Corso, anche l analisi del contesto entro cui l apprendimento avviene; costituisce, quindi, un esempio significativo dell attenzione clinica alla relazione tra individuo e contesto. La valutazione formulata alla fine del primo anno del Corso comporta una verifica della formazione psicologica di base dell allievo; al contempo la verifica delle sue capacità di integrare le emozioni, evocate dall esperienza clinica del tirocinio e dell apprendimento, entro un pensiero utile al lavoro clinico stesso. La valutazione - in tale fase - avrà questi possibili esiti: - idoneità a proseguire e individuazione delle linee di sviluppo; - indicazione ad integrare il proprio percorso formativo con una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico, attenta alla dinamica della relazione tra individuo e contesto; - non idoneità a proseguire il Corso. La valutazione alla fine del secondo anno è orientata alla verifica della capacità, da parte dei singoli allievi, di appropriarsi dei modelli psicologico clinici proposti nella formazione. In particolare verrà verificata la competenza a costruire la committenza, elaborare un progetto psicoterapeutico, organizzare un adeguato setting per l attività psicoterapeutica e ad utilizzare, a tale scopo, i fondamenti di teoria della tecnica dell analisi della domanda. Verrà anche verificata la competenza ad integrare il metodo psicologico clinico di lettura del contesto con il metodo storico, quello antropologico e quello sociologico. La valutazione alla fine del terzo anno ha come oggetto la verifica della competenza a trasferire i modelli appresi entro i differenti contesti di intervento. In particolare verrà verificata la competenza ad analizzare la dinamica collusiva ed a proporre interventi interpretativi della dinamica stessa; a verificare l andamento del processo psicoterapeutico ed a trasmettere al paziente la competenza stessa; a pianificare l intervento psicoterapeutico in base alle caratteristiche culturali e strutturali del contesto entro cui si interviene. A tale scopo si valuterà la competenza ad individuare le dinamiche neo-emozionali che caratterizzano la relazione tra l allievo ed i contesti di tirocinio, e la sua capacità ad orientare il suo intervento in base all interpretazione delle dinamiche sperimentate. La valutazione alla fine del quarto anno ha come oggetto la verifica a leggere la domanda di psicoterapia sia nella sua dimensione individuale che nelle caratteristiche di cultura della domanda, condivisa dai clienti attuali o potenziali della psicoterapia; a costruire l intero intervento psicoterapeutico ed a verificarne il processo e gli esiti. 4

In particolare verrà verificata la competenza ad analizzare la dinamica collusiva, ovvero la cultura locale, degli specifici contesti di intervento ed a costruire, in base ad essa, setting psicoterapeutici dedicati. Verrà valutata la competenza dell allievo a individuare risorse per la costruzione di tali setting e per la manutenzione del processo psicoterapeutico, nel caso siano implicate differenti agenzie (ad esempio: DSM, scuola, famiglia, Municipio). Verrà verificata, entro questi parametri, un esperienza di psicoterapia che il singolo allievo avrà sperimentato nel corso del tirocinio; verranno in particolare valutate le metodologie di impostazione del progetto psicoterapeutico e la sua conseguente verifica. La frequenza è obbligatoria. E consentito un massimo di ore di assenza pari al 15% delle ore totali. ARTICOLO 10 (Il tirocinio) Le attività di tirocinio sono regolamentate secondo le specifiche convenzioni stipulate tra le strutture e SPS s.r.l. Studio di Psicosociologia. I tirocini sono avviati dal primo anno di Corso, secondo la normativa vigente. Le attività di tirocinio prevedono un monte ore annuo, per allievo, che va da 100 a 200 ore. ARTICOLO 11 (Criteri di valutazione finali e attestato) Verifica finale La verifica finale si basa su una valutazione complessiva del percorso formativo dei singoli allievi e su un lavoro di tesi, che ciascun allievo presenterà al termine del Corso quadriennale, una volta ottenuta l idoneità alla fine del quarto anno. La tesi consiste nel resoconto scritto di un esperienza psicoterapeutica, realizzata e portata a termine all interno della propria formazione. La tesi sarà discussa dai singoli allievi con un apposita commissione, formata da 3 docenti del Corso; due di questi docenti saranno membri del Comitato scientifico-didattico. I criteri per la valutazione del resoconto riguarderanno le competenze a: - Situare l esperienza psicoterapeutica, ed in particolare la costruzione del setting, entro le dimensioni culturali e strutturali dell organizzazione entro la quale la psicoterapia è stata condotta. - Resocontare le differenti fasi della psicoterapia utilizzando modelli e categorie attendibili e coerenti con la formazione del Corso. - Descrivere le dimensioni del cambiamento manifestatesi nel corso dell esperienza psicoterapeutica, individuando quali fattori della relazione ne abbiano facilitato la realizzazione. - Analizzare le principali dinamiche della relazione tra terapeuta e paziente, con particolare riferimento alle difese, alle resistenze, al processo di transfert, ed a quello di transfert istituzionale. Particolare attenzione verrà posta alla dinamica delle neo-emozioni ed alla loro interpretazione. - Approfondire le linee di sviluppo perseguite e realizzate con l intervento psicoterapeutico, con un confronto tra sviluppo perseguito e processo di analisi della domanda. - Descrivere le iniziative intraprese per la verifica della psicoterapia, utilizzando i modelli e la metodologia appresa ed evidenziando risultati e difficoltà incontrate. - Esplorare la cultura organizzativa entro la quale si è realizzata l esperienza psicoterapeutica, evidenziando le metodologie applicate per la sua rilevazione e conoscenza, e mettendo in evidenza la relazione tra cultura organizzativa e processo psicoterapeutico. 5

La valutazione finale, formulata dai tre docenti della Commissione di tesi, verrà espressa in trentesimi ed il punteggio minimo per il conseguimento del diploma sarà di 18/30. Al termine degli studi, e successivamente alla valutazione finale espressa dalla Commissione di tesi, il Corso rilascerà l attestato finale di abilitazione all esercizio della psicoterapia, entro lo specifico indirizzo perseguito dal Corso stesso. L attestato finale riporterà la dicitura: Diploma di specializzazione in: Psicoterapia psicoanalitica - intervento psicologico clinico e analisi della domanda. 6