Corso di Aggiornamento Professionale DIAGNOSTICA E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI. IL CONTRIBUTO DEL GEOLOGO 9 maggio 2011 Bocciodromo del Centro Tecnico Federale CONI Via Fiume Bianco (zona Torrino), Roma 18 maggio 2011 Basilica di San Paolo Fuori le Mura Roma
Finalità del corso Nel Paese delle testimonianze storiche ed archeologiche per eccellenza, il lavoro del geologo nel campo dei beni culturali non è molto diffuso o, forse, soltanto non molto conosciuto. Eppure l immenso patrimonio di opere d arte presenti in tutte le regioni italiane potrebbe costituire il presupposto per lo sviluppo del settore di mercato professionale della diagnostica e del restauro che attualmente è di nicchia, ma che in futuro potrebbe avere grandi potenzialità di espansione. Il corso prende in rassegna i materiali da costruzione utilizzati nelle diverse epoche storiche nella città di Roma, da quelli reperiti in loco a quelli importati, il loro riuso, i fenomeni naturali, e non, responsabili della loro alterazione. Sono quindi descritte le principali rocce ornamentali utilizzate nella Roma Antica, le loro caratteristiche e provenienza. Nel pomeriggio sono illustrate le tecniche diagnostiche usate nel campo della salvaguardia dei beni culturali, le strumentazioni utilizzate, le differenti metodologie. Si passa infine all esposizione di casi di studio riguardanti la diagnosi e il restauro di materiali ceramici, materiali lapidei diversi, affreschi, malte e intonaci. Modalità di iscrizione L iscrizione al corso è gratuita e deve essere fatta compilando la scheda online al sito www.geologilazio.it Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento del limite di capienza della sala. Sono stati richiesti n. 8 crediti formativi APC per la giornata del 9 maggio e n. 3 crediti per la visita del 18 maggio. L attestato di partecipazione sarà rilasciato in base all effettiva frequenza al corso. Segreteria Ordine dei Geologi del Lazio Via Flaminia, 43 00196 Roma Tel. 06 36000166 Fax 06 36000167 e mail: corsi@geologilazio.it La foto sul frontespizio è del Tempio di Serapide di Pozzuoli (NA)
PROGRAMMA DEL CORSO Lunedì 9 maggio 2011 Centro Tecnico Federale CONI Torrino 8.30 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.00 9.15 Dott. Geol. Roberto Troncarelli Presidente dell Ordine dei Geologi del Lazio Saluti e comunicazioni 9.15 10.45 Prof. Ciriaco Giampaolo Università Roma TRE I materiali da costruzione della città di Roma: contesto storico 10.45 11.15 Prof. Ciriaco Giampaolo Università Roma TRE Principali cause di degrado delle rocce 11.15 11.30 Pausa 11.30 13.30 Dott. Maurizio Mariottini Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro Marmi romani: quid sit marmor? 13.30 14.30 Pausa 14.30 16.30 Dott. Giolj F. Guidi Consorzio Caput Mundi Tecniche Diagnostiche sui Materiali edilizi (Lapidei, Malte, Intonaci e Pitture) Casi di Studio 11.15 11.30 Pausa 16.45 18.15 Dott. Geol. Domenico Poggi Artelab Srl Casi di studio: alcuni esempi di indagini in sito ed analisi di laboratorio su beni e manufatti presenti o rinvenuti nell area romana 18.15 19.00 Discussione 19.00 Rilevazione presenze Mercoledì 18 maggio 2011 Basilica di San Paolo Fuori le Mura 10.00 13.00 Visita della Basilica con illustrazione dei fenomeni di alterazione e di degrado dei materiali lapidei e delle relative tecniche diagnostiche e di restauro.
RELATORI PROF. GEOL. CIRIACO GIAMPAOLO Professore presso l Università degli Studi di Roma TRE, è docente di Petrologia sperimentale, Petrografia regionale, Petrografia e Laboratorio di Petrografia, Petrografia Applicata, Mineralogia delle argille e Laboratorio di Ottica mineralogica. Già membro del Consiglio Direttivo del Gruppo Italiano AIPEA (2004 2010), è dal 2006 membro eletto del Consiglio di Amministrazione dell Ateneo ROMA TRE. Per il campo della ricerca è "Visiting Scientist" presso Earth Sciences Department University of Cambridge (UK), vincitore di borsa dell Accademia Nazionale del Lincei in accordo con la Royal Society e vincitore di borsa NATO. Esperto di diversi metodi analitici (diffrazione a raggi X (XRD), microscopia ottica, microscopia elettronica di scansione (SEM), fluorescenza a raggi X (XRF), analisi termodifferenziale, assorbimento atomico, microsonda elettronica), ha creato una procedura per l analisi quantitativa tramite XRD di minerali argillosi su preparati orientati, procedura adottata come metodica standard ufficiale. Autore di oltre 120 pubblicazioni, nella sua carriera ha affrontato temi di ricerca riguardanti la petrografia applicata alle rocce ornamentali e ai beni culturali e ambientali, la mineralogia delle argille, l alterazione delle rocce, l interazione sperimentale acqua roccia, i campi di stabilità di minerali, i giacimenti minerari. Ha creato il sito web ITALITHOS (www.italithos.uniroma3.it) sulle rocce ornamentali utilizzate in Italia sin dall epoca romana. DOTT. GEOL. MAURIZIO MARIOTTINI Collaboratore in progetti di ricerca GEOLAZIO dell Università di Roma e GEODINAMICA nel sottoprogetto Modello Strutturale Tridimensionale d Italia e Risorse Minerarie attivati alla fine degli anni 70 dal CNR, poi cartografo e disegnatore per l I.G.M., dal 1982, in qualità di esperto scientifico del Ministero BB.CC.AA., ha svolto attività di docenza in Mineralogia e Petrografia per gli allievi della Scuola dell Istituto Centrale del Restauro (I.C.R.) ed ha partecipato a diversi gruppi di normativa Opere d'arte per stabilire metodi unificati per lo studio delle alterazioni dei materiali lapidei e per il controllo dell'efficacia dei trattamenti conservativi dei manufatti di interesse storico artistico, le cui norme tecniche sono attualmente gestite dall'uni. Attualmente in ambito europeo partecipa ai lavori del Task Groups 04 del CEN per la normativa dei materiali lapidei impiegati nei beni culturali. Ha partecipato alla stesura della "Carta del Rischio del patrimonio culturale italiano" (Legge 84/90) interessandosi a problemi d'alterazione di pietre monumentali con pellicole pittoriche (Foro Romano, Arco del Castello d'aragona in Napoli, tombe della Necropoli di Cerveteri e della Tomba dell Orco presso Tarquinia, studi preliminari sul bronzi del "Marco Aurelio" e Riace). Ha partecipato al progetto nazionale di ricerca "Origini ed evoluzioni di formazioni con componenti argillose nell'ambito di bacini sedimentari", presso l'università "La Sapienza" di Roma ed ha avviato collaborazioni scientifiche con i Centri C.N.R. di Pavia, di Padova, di Roma, la Cattedra di Protostoria Europea dell'università di Roma, il Laboratorio della Scuola Archeologica Britannica di Atene ed il Laboratorio Scientifico della Soprintendenza per i Beni AA.SS. di Venezia. Presso l'i.c.r., ha svolto studi di carattere archeometrico e conservazione di terrecotte e si è occupato della caratterizzazione mineralogica di materiali di notevole rilevanza archeologica, quali le tavolette cuneiformi di Tell Mardik (Ebla). Nel novembre 1994 ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel D.S.T.N. (Sezione Litomineralogica del Museo ex S.G.I.), dal 2003 al 2005 presso l Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) del Ministero dell Ambiente, operando per il riordino e lo studio delle collezioni museali con particolare riguardo alle ricerche sui marmi usati in antico. Curatore di mostre patrocinate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avviato collaborazioni scientifiche riguardanti lo studio di collezioni litologiche antiche (Oxford
University Museum, University of Southampton, University of Georgia, Univ. Toledo Hohio). Dal 2006 è rientrato in ruolo presso l I.C.R. Ha quindi partecipato, anche in qualità chairmain, al Workshop on Conservation and Restoration of Pasargadae, per la presentazione delle attività di restauro del sito di Pasarghad. Ha partecipato a numerosi congressi archeometrici e di conservazione dei materiali lapidei in Italia e all'estero, in particolare in qualità di docente per la Scuola di Alta Formazione dell IsCR. E socio dell'associazione "ASMOSIA" e dell Associazione Nomentana di Storia e Archeologia, onlus che pubblica gli Annali riguardanti in particolare i ritrovamenti e lo studio della storia ed archeologia nel territorio tiburtinonomentano. E autore di oltre 50 pubblicazioni oltre a decine di report e raccomandazioni per la normativa MiBAC. DOTT. GEOL. GIOLJ F. GUIDI Geologo e archeometrista, ha lavorato dal 1970 al 1978 presso l Istituto di Mineralogia e Petrografia dell Università degli Studi La Sapienza di Roma e dal 1978 al 2005 presso l Unità Salvaguardia del Patrimonio Artistico (INN ART) del Dipartimento Innovazione Tecnologica dell ENEA di Roma Casaccia. Dal 1998 al 2009 è stato professore a contratto di Mineralogia Applicata, Geologia Applicata e Scienza e Tecnologia dei Materiali alla Facoltà di Lettere dell Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dal 2000 al 2005 è stato consulente dell Istituto per il Commercio Estero (ICE) per la promozione all estero delle attività dell ENEA nel settore della Conservazione e Salvaguardia dei Beni Culturali. Dal 2008 è presidente della Società Consortile Caput Mundi Servizi Tecnologici per i Beni Culturali, Ambiente e Sviluppo Sostenibile, che opera nei settori del restauro dei beni mobili ed immobili, indagini geologiche, scavo e restauro di siti archeologici, interventi museali, diagnostica, rilievo e documentazione grafica, studio del territorio e GIS, realtà virtuale, formazione e diffusione, progetti nazionali ed internazionali. È inoltre consulente dell Istituto Italiano per l Africa e l Oriente (IsIAO) per la quale ha partecipato alle attività di diagnostica della Missione Archeologica dell UNIBO in Persepoli (Iran) (caratterizzazione chimico fisica e mineralogica dei materiali lapidei) ed al Progetto di Cooperazione Italiana nel Curdistan Iracheno Preservation of Cultural Heritage of the Kurdish Region in Iraq (prospezioni geofisiche mediante GPR e diagnostica e conservazione della Rashid Agha House nella Cittadella di Irbil). DOTT. GEOL. DOMENICO POGGI Geologo, svolge la sua attività professionale prevalentemente nell ambito della diagnostica per la conservazione ed il restauro di edifici, manufatti, beni ed opere d arte. Laureato in Scienze Geologiche nel 1992 discutendo la tesi Studio sui materiali da costruzione del Portico D Ottavia e del loro stato di conservazione, dal 1993 al 1995 ha lavorato per la Carta del rischio del patrimonio culturale italiano, progetto diretto dall'istituto Centrale per il Restauro (www.uni.net/aec/riskmap/italian.htm#c6). Geologo specializzato nel campo dei Beni Culturali per il consorzio METIS e per il consorzio ARCAD, ha collaborato con l ICR (oggi ICSR), l ICCROM (International Centre for the Study of the Preservation and the Restauration of Cultural Property) e con diverse società private specializzate nella diagnostica beni culturali. Nello stesso periodo ha eseguito studi, indagini in sito e di laboratorio per ditte ed imprese di restauro e per alcune Soprintendenze. Dal 2000 fa parte dell Artelab s.r.l. di Roma, del cui laboratorio di diagnostica è direttore tecnico scientifico. Nell ambito della diagnostica per la conservazione ed il restauro di beni ed opere d arte svolge attività di consulenza e ricerca, coordinando staff di professionisti di diversa estrazione culturale, e collabora con imprese, soprintendenze italiane (Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma) e straniere (Diputacion Foral de Alava), Università (Dipartimento Scienze Storiche Archeologiche e Antropologiche dell Antichità), enti pubblici italiani (ISIAO) ed internazionali (ICROOM).