Psicologia sociale delle religioni 0-Presentazione del corso (secondo semestre) vers. 0.2 (3 marzo 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2012-2013 G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 1 / 16
Introduzione Introduzione Questo corso si intitola Psicologia sociale delle religioni In questo titolo c è un errore e una delimitazione Errore: delle religioni dovrebbe invece essere della religione perché riguarda la religione dell individuo La psicologia della religione si occupa di studiare l essere umano in relazione alle credenze religiose. In breve, la psicologia della religione cerca di comprendere i diversi modi in cui le credenze di una persona influenzano il suo mondo (studiando il loro comportamento e gli atteggiamenti) Delimitazione: affronteremo in particolare gli aspetti sociali della psicologia della religione (ma dovrò fare forzatamente accenni anche a parti della PdR non propriamente sociale ) G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 2 / 16
Programma Introduzione al corso Introduzione Il corso introduce ai temi principali: cos è la psicologia della religione la religione (o religiosità) e la spiritualità sviluppo religioso (infanti -> adulto) e ruolo della socializzazione/educazione le organizzazioni e i gruppi religiosi la moralità i pregiudizi come misurare le credenze e i comportamenti sulla religione e le ricerche psicologiche sulla religiosità (credenza, pratica e impegno religioso, l orientamento religioso e lo sviluppo del sentimento religioso nell individuo) il rapporto tra la religiosità e la personalità G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 3 / 16
Introduzione Come contattarmi/avere informazioni Durante l orario di ricevimento: giovedì dalle 15.30 alle 17.30 (U6, III piano, stanza 3130) Tramite posta elettronica: germano.rossi@unimib.it Tramite il mio sito web http://www.germanorossi.it/mi/psirel.php G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 4 / 16
Introduzione e-mail Quando usate la posta elettronica per scrivermi: Usate un indirizzo e-mail in cui compaia il vostro cognome e nome (non necessariamente quello di campus) Non usate userid criptiche senza aver aggiunto un nome identificativo (ad es. bimbabella@hotmail.com, zialella@gmail.com) Usate un oggetto (o subject) che mi indichi cosa vi serve Mi riservo di ignorare le Mail senza oggetto Firmate il testo della lettera con il vostro nome, cognome e matricola Nella mail inserite tutte le informazioni (cdl, anno, insegnamento) che mi permettano di capire di cosa state parlando e cercate anche di spiegare chiaramente cosa mi state chiedendo (ho due corsi!) G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 5 / 16
Introduzione Testi d esame Bibliografia: Testo base : Hood, Hill e Spilka (2009). The psychology of religion. (4. ed.) New York-London: Guilford (cap. 1-2, 4-6, 9-10, 12) oppure Hood, Spilka, Hunsberger e Gorsuch (1996). Psicologia della religione. Torino: Centro Scientifico Editore (trad. it della 2a ed, cap. 1-4, 6, 9-10) [ma solo per i frequentanti che integrano con appunti delle lezioni]. Alcuni articoli (molti in inglese) a scelta tematica che saranno indicati a lezione. G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 6 / 16
Introduzione Modalità d esame L esame consisterà in una prova scritta seguita da una prova orale Prova scritta: 4 domande aperte da scegliere fra una serie di domande (2 per capitolo) a cui rispondere brevemente (da mezza a 1 facciata) La prova scritta potrà essere sostituita da una tesina di 10/15 pagine su un argomento a vostra scelta (ma concordato con il docente). L orale verterà su tutto quello che è stato affrontato a lezione, iniziando con un argomento a scelta. G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 7 / 16
Breve definizione Introduzione al corso In senso etimologico, il termine psicologia deriva da due parole greche: psiche (psyché) e logia (lógos) in termini contemporanei: studio del comportamento umano in senso lato e di ciò che il comportamento sottintende... La psicologia è lo studio scientifico del comportamento umano nel suo contesto immediato (Gorsuch, 2007, p. 7) la psicologia si occupa sempre dell individuo e dei suoi comportamenti in senso lato (considerati come manifestazione della psiche ) quando si parla di comportamenti in modo generale, si intendono tutti quei processi che portano l individuo ad agire in un determinato modo... anche dei processi di pensiero (consapevoli o inconsapevoli) che sottostanno e/o gestiscono, guidano, controllano il comportamento dell individuo. G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 8 / 16
Psicologia di... termini come psicologia dell organizzazione o psicologia della musica, psicologia della salute (e altri tipi di psicologia di qualcosa) non si riferiranno mai alle organizzazioni, alla musica, alla salute in sé si riferiscono ai comportamenti umani che hanno a che fare con gruppi di individui organizzati (e non con le organizzazioni stesse) o con gli individui che ascoltano, fruiscono, eseguono, inventano la musica o, ancora, con gli esseri umani quando hanno a che fare con la salute (propria o altrui) G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 9 / 16
Psicologia di... la psicologia della religione non studia e non deve studiare la religione in sé è quella parte della psicologia che si occupa dei comportamenti religiosi, in senso lato. Ovvero, come la religione e/o la fede religiosa (o la loro mancanza) influenzano i comportamenti dell uomo o meglio influenzano il modo di pensare e quindi di agire G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 10 / 16
allo psicologo della religione, che l oggetto della credenza (ad esempio Dio) esista realmente oppure no, non deve importare affatto l importante è che un determinato individuo ci creda (o non ci creda) e che di conseguenza il suo comportamento (in senso lato) possa essere influenzato da ciò che crede (o non crede) In realtà, l esclusione di Dio (o di ogni e qualunque divinità, semi-divinità o altre entità che vanno oltre, come fate, maghi o alieni) nella psicologia della religione deriverebbe comunque dai normali principi scientifici G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 11 / 16
Esclusione del trascendente In tutta la scienza vige un principio fondamentale che possiamo riassumere con le parole di Flournoy (1902) proprio pensate per la PdR: esclusione metodologica del trascendente non si possono usare spiegazioni della realtà che facciano riferimento al trascendente: Dio, miracoli, magia, fantasmi, folletti, alieni... la psicologia della religione non deve cercare spiegazioni che facciano uso del trascendente, ovvero qualcosa che vada oltre la realtà conoscibile dalla scienza G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 12 / 16
Esclusione del trascendente Dobbiamo ricordare che le teorie della scienza sono solo modelli interpretativi allo stato attuale... delle informazioni che abbiamo allo stato attuale... sulla realtà, in modo che le nostre conoscenze seguano uno schema che ci sembra logico applicando questo principio della scienza alla psicologia della religione: che Dio esista o non esista, alla psicologia della religione non importa affatto. Quello che importa è soltanto che esista almeno un essere umano ci creda. Sarebbe quindi più appropriato parlare di psicologia della religiosità o della credenza religiosa G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 13 / 16
Perché psicologia della religione? psicologia religiosa: è il termine prevalentemente usato in Italia nella prima metà del XX secolo (in particolare in ambito ecclesiastico). Ora ha un accezione negativa, indicando una visione religiosa della psicologia, oppure quella parte della psicologia che può essere utile per spiegare la fede (non come processo di arrivo, ma di partenza) e favorire la fede nell individuo. psicologia delle religioni: dovrebbe studiare le implementazioni istituzionali delle varie denominations G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 14 / 16
Perché psicologia della religione? psicologia della religione: Può suggerire che la psicologia intenda spiegare la religione in quanto tale ma enuncia chiaramente l obiettivo e l ambito empirico di questa psicologia (Vergote, 1993/2010, p. 209) psicologia della religione e della spiritualità: stessa cosa della precedente, ma riconosce che il trascendente non è necessariamente una divinità e non dev essere necessariamente istituzionalizzato psicologia della religiosità: a mio parere, è più appropriata, perché si orienta chiaramente all individuo. Non viene usata perché non c è accordo su religiosità e si fa fatica a capire che include anche la non credenza. G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 15 / 16
Riferimenti bibliografici Flournoy, T. (1902). Les principes de la psychologie religieuse. Archives de Psychologie, 2, 33-57. Trad. it. titolo (pp. ). Psicologia religiosa. Pavia: Mattei, Speroni e C., 1910. Gorsuch, R. L. (2007). Integrating psychology and spirituality?. Pasadena, CA: Fuller Seminary Press. Vergote, A. (1993). What the psychology of religion is and what it is not. The International Journal for the Psychology of Religion, 3, 73-86. Trad. it. La psicologia della religione: che cosa è, che cosa non è (pp. 209-221). In M. Aletti (2010), Percorsi di psicologia della religione alla luce della psicoanalisi. Roma: Aracne. G. Rossi (Dip. Psicologia) PsiSocRel 2012-2013 16 / 16