2 Novembre : Commemorazione dei defunti

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Transcript:

2 Novembre : Commemorazione dei defunti In questo giorno di commemorazione dei defunti siamo invitati a meditare la resurrezione di Gesù perchè i nostri defunti sono stati redenti da questo evento. La Pasqua non è un fatto isolato ma il punto di arrivo del lungo cammino che Dio ha compiuto con l uomo, è la chiave per comprendere con chiarezza l agire di Dio e il suo amore per noi. Le apparizioni di Gesù risorto rendono possibile ai discepoli credere nella risurrezione, infatti chi appare non è un fantasma ma Gesù che aveva trascorso con loro tre anni. Queste apparizioni sono degli autentici incontri tra alcune persone e Gesù glorificato. In questi incontri il discepolo esce radicalmente trasformato in vista di una missione da compiere. I discepoli di Emmaus, gli Undici, Pietro, Maria di Magdala, Paolo, sono pienamente convinti e attestano di essere veritieri quando affermano di aver visto il Signore. L atteggiamento dei discepoli, prima della Pasqua e dopo l annuncio delle donne, è quello della paura e dello scetticismo. Ciò comporta che per essi la resurrezione è stato un evento inaspettato e incredibile che ha reso possibile un radicale cambiamento di vita. Hanno riconosciuto la nuova opera creativa di Dio, che renderà possibile l incontro definitivo ed eterno con Dio in Paradiso. E un evento unico e singolare perchè determina 1

una risposta definitiva al vero problema dell uomo: l angoscia della morte. La morte non è più solo l evento terribile, drammatico, la fine di tutto, perchè è stata vinta da qualcuno, Cristo. Di fronte alla morte si può reagire dimenticandola evitando di pensarci e rifugiandosi in appigli senza speranza oppure affrontarla nella fede per riconoscerne l esistenza e dare ad essa il giusto valore. La morte ci insegna che non saremo qui per sempre ma che potrebbe dare più senso e valore al tempo che viviamo su questa terra. Allora può diventare preziosa e importante la nostra storia e il progetto vocazionale che Dio ci affida. Nè i giudei, che fecero la richiesta che i crocifissi venissero tolti dal Golgota prima della celebrazione della Pasqua ( Gv 19,30) nè Pilato, che si meravigliò della già avvenuta morte di Gesù ( Mc 15,43-45) hanno avuto dei dubbi sulla morte reale di Cristo. A conferma di questo viene in aiuto una disposizione giuridica dell epoca che ordinava di spezzare le ossa delle gambe dei condannati per accellerare la loro morte. Giovanni narra che Gesù era morto nel momento in cui vengono spezzate le ossa agli altri due crocifissi. Invece per avere un idea di che cosa può essere accaduto nei discepoli possiamo leggere questo brano tratto dalle Omelie sulla prima lettera ai Corinti di Giovanni Crisostomo... Come poteva venire in mente a dodici poveri uomini, e per di più ignoranti, che avevano passato la loro vita sui laghi e sui fiumi, di intraprendere una simile opera? Essi forse mai erano entrati in una città o in 2

una piazza. E allora come potevano pensare di affrontare tutta la terra? Che fossero paurosi e pusillanimi l afferma chiaramente chi scrisse la loro vita senza dissimulare nulla e senza nascondere i loro difetti, ciò costituisce la miglior garanzia di veridicità di quanto asserisce. Costui, dunque, racconta che quando Cristo fu arrestato dopo tanti miracoli compiuti, tutti gli apostoli fuggirono e il loro capo lo rinnegò. Come si spiega allora che tutti costoro, quando il Cristo era ancora in vita, non avevano saputo resistere a pochi giudei, mentre poi, giacendo lui morto e sepolto e, secondo gli increduli, non risorto, e quindi non in grado di parlare, avrebbero ricevuto da lui tanto coraggio da schierarsi vittoriosamente contro il mondo intero? Non avrebbero piuttosto dovuto dire: E adesso? Non ha potuto salvare se stesso, come potrà difendere noi? Non è stato capace di proteggere se stesso, come potrà tenderci la mano da morto? In vita non è riuscito a conquistare una sola nazione, e noi, col suo nome, dovremmo conquistare il mondo? Non sarebbe da folli non solo mettersi in simile impresa, ma perfino solo pensarla?e evidente perciò che non lo avessero visto risuscitato e non avessero avuto una prova inconfutabile della sua potenza, non si sarebbero esposti a tanto rischio... Certamente nella sua predicazione terrena Gesù aveva preparato i discepoli a comprendere gli eventi pasquali ma la risurrezione per loro è stato sicuramente un fatto sconvolgente e umanamente inpensabile. L annunciare a tutti che il Crocifisso è ritornato in vita, è stato l elemento fondamentale che ha determinato la missione apostolica.( Mt 28,16-20; Lc 24,46-52). 3

Domandiamoci se quell annuncio ha cambiato la nostra esistenza di uomini e donne Ritorniamo al giorno di Pasqua che fonda la nostra fede nella resurrezione. Le Donne si recano alla tomba di Gesù e che cosa vedono? Vedono la pietra rimossa dal sepolcro e non trovano il corpo di Gesù. Di fronte al sepolcro vuoto le donne non sanno spiegarsi questo fatto. Nasce in loro un interrogativo però non sanno trovare una risposta e non pensano alla resurrezione di Gesù. Anche la reazione degli apostoli di fronte a quello che gli viene detto come quella delle donne è di dubbio e incredulità. Pietro con coraggio desidera capire di più. Notiamo che nella differenza delle reazioni c'è una grande collaborazione tra i discepoli e le donne per capire. Ciascuno di loro comunica all'altro quello che hanno visto, è bellissima questa collaborazione nella ricerca dei segni della presenza di Gesù. E' bellissimo questo aiutarsi a vicenda nelle loro diversità nella ricerca di Gesù. Quindi Pietro va al sepolcro per rendersi conto di persona. E' stupenda questa coraggiosa ricerca di Pietro che va al sepolcro. Dovremmo lasciarsi coinvolgere dalla meraviglia di Pietro che è insieme stupore e domanda. La meraviglia è un sentimento che sorge nel suo cuore perchè si lascia interrogare da quello che ha visto. Quello che ha visto è inatteso, incredibile e inspiegabile. Pietro come le donne si interroga ma non trova una spiegazione. Di fronte al sepolcro vuoto ci sono dubbi e interrogativi perchè l'evento della resurrezione non era atteso da nessuno e nessuno 4

vedento la tomba vuota pensa alla resurrezione. Il sepolcro vuoto suscita tante domande ma non trovano nessuna risposta certa. Dove trovare la risposta di fronte all'assenza del corpo di Gesù? L'unica risposta diventa la Parola di Dio e le apparizioni di Gesù risorto agli apostoli e alle donne. Ricordiamo che in tutti i vangeli viene messo in evidenza che c'è voluto l'apparizione del Gesù Risorto e la comprensione della Scrittura per credere nella resurrezione. quindi è necessaria una interpretazione divina per spiegare l'assenza del corpo di Gesù.La fede nella resurrezione di Gesù nasce perché il Cristo risorto incontra i discepoli però addirittura c è Tommaso che dubita della testimonianza degli apostoli sulle apparizioni del Cristo risorto e anche per lui diventa necessaria l apparizione di Gesù Risorto. Sulla resurrezione di Gesù e sulle sue apparizioni c è la testimonianza concorde di tutti gli scritti del Nuovo Testamento. Per esempio ne parlano i vangeli, le lettere di Paolo e gli Atti degli Apostoli. E interessante sottolineare chi sono coloro che per primi hanno annunciato. Le donne sono le prime che hanno annunciato la resurrezione di Gesù. Questo annuncio è sorprendente perché storicamente le donne non avevano nessuna considerazione sociale e addirittura nei processi la testimonianza della donna non era considerata valida. Questo fatto ci fa comprendere che 5

nell annuncio della resurrezione di Gesù non è importante colui che l annuncia ma è importante la grandezza dell evento. Infine la resurrezione di Gesù non è un semplice ritornare in vita come Lazzaro ma è una condizione nuova di Gesù ( eterna e gloriosa ) che rende possibile anche oggi la presenza in mezzo a noi e renderà possibile la nostra resurrezione. E' indispensabile la rivelazione di Dio per spiegare il sepolcro vuoto. La Parola di Dio è la chiave per aprire il nostro cuore alla comprensione della Resurrezione di Gesù. Il risorto è la verità di Dio sul nostro futuro. Essere Risorto non significa che Gesù è tornato alla vita di prima ma che Gesù vive una nuova dimensione cioè una permanente condizione d'eternità, vive per sempre per salvarci. Quindi è la fede nella resurrezione di Gesù che rende possibile pregare per i nostri fratelli defunti. 6