COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI AREZZO

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Transcript:

Titolo Soggetto proponente Introduzione I paradigmi del Design for All e la progettazione Inclusiva Corso professionale di aggiornamento organizzato in due moduli COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI AREZZO Esistono una serie di principi che convergono verso l obiettivo dell eliminazione delle barriere architettoniche che costituisce sfida di grande importanza per la costruzione di una società a misura di persona con disabilità : - Le libertà di movimento e di autodeterminazione sono diritti inviolabili della persona e i progettisti devono operare per rimuovere gli ostacoli, di qualunque natura, che le inibiscono o le limitano. - L accessibilità dell ambiente è uno strumento di valorizzazione della persona e una risorsa collettiva, perché amplia le possibilità di ognuno di dare un contributo personale alla crescita della propria comunità. - L accessibilità si raggiunge mediante la cooperazione tra tutti i soggetti, pubblici e privati, presenti in una data realtà territoriale. - L accessibilità dell ambiente esige politiche spazio-temporali coerenti alle diverse scale (da quella di dettaglio a quella territoriale). - L accessibilità dell ambiente non è un dato di fatto sancito da una legge, ma un processo in evoluzione che deve essere guidato da un programma di intervento dispiegato nel medio-lungo periodo. Nonostante siano passati oltre 20 anni dalla pubblicazione del testo normativo fondamentale per il superamento delle cosidette barriere architettoniche (legge 13 del 1989) ancora oggi ci troviamo di fronte ad ostacoli ed impedimenti che inibiscono o limitano la persona nell interazione con lo spazio architettonico, urbano e sociale limitando nella libertà, nell autonomia, negli spostamenti e dell autodeterminazione della propria esistenza, restituendo una condizione di minorazione che oltre a creare disagio nella persona accresce il costo nella società nella quale interagisce. Secondo questa impostazione, le barriere architettoniche non sono solo fisiche ma possono essere anche percettive, comunicative, organizzative e interessano la scala del dettaglio edilizio ma anche degli spazi urbani, della rete dei trasporti, fino alla capacità di ospitalità del personale che deve accogliere gli utenti. In questa ottica le barriere architettoniche possono essere oggetti materiali, cose, che limitano o impediscono l autonomia nella fruizione di spazi o attrezzature, ma anche comunicative la dove si generano situazioni nelle quali i fruitori non sono in grado di ricevere le informazioni necessarie per orientarsi e muoversi in autonomia, comfort e sicurezza. A chi è rivolto il corso: La formazione continua impone la presa d atto di sviluppare e approfondire tematiche, non solo emergenti, ma ad impatto cogente nella realtà pubblica e privata con un attenzione particolare alle esigenzialità di un target che, sempre più, identifica le proprie necessità con gli obiettivi di inclusione sociale e di consapevolezza del rispetto di tematiche come quella dell accessibilità

dei luoghi costruiti e delle loro componenti, della vivibilità degli spazi urbani, della fruizione di servizi pubblici e/o aperti al pubblico, degli stessi PEBA (piani di eliminazione delle barriere architettoniche) e dei servizi che le P.A. devono garantire alla generalità di tutti i cittadini, in qualsiasi condizione di SALUTE si trovano. Il corso è stato progettato con una articolazione di due moduli principali. Il primo che si occupa delle normative di riferimento e delle tecniche di progettazione riferite ai sistemi di unità ambientali, il secondo della pianificazione e del monitoraggio degli interventi del superamento delle barriere architettoniche verificando alcune tipologie di edifici paradigmatici per complessità, concludendosi con uno sguardo ai problemi della sicurezza e della comunicazione all utenza. Titolo Programma I modulo: dalla normativa di riferimento al progetto accessibile, unità ambientali e loro componenti. II modulo: L Accessibilità e la sicurezza d uso - Le strutture pubbliche complesse - Il controllo dell Accessibilità Urbana. Ogni modulo è suddiviso in 8 Steep equivalenti a circa 50 minuti di lezione 1 Modulo Fruibilità, accessibilità e sicurezza - La normativa di riferimento, dal concetto di barriera architettonica al concetto accessibilità integrata. Soluzioni Conformi e buone prassi nella verifica e progettazione delle unità ambientali. Normativa e soluzioni conformi, errori e buone prassi 1 Steep > Le normative transazionali: Principi dell Universal Design, ICF, La convenzione ONU sulle persone con disabilità. Le normative nazionali: dalla Costituzione al DPR 503 del 1996. Dal concetto di minorato al concetto di disabilità come rapporto uomo-ambiente. 2 Steep > Ambiti di applicazione delle norme, accessibilità, fruibilità, adattabilità e sicurezza d uso. Aspetti normativi con riferimento ai casi regionali piu significativi e agli strumenti di controllo e verifica del progetto. 3 Steep > I profili di utenza. L analisi dell Accessibilità, adattabilità, visitabilità e Sicurezza 4 Steep > Le unità ambientali. Principali metodi di verifica utilizzati nelle analisi qualitative dei progetti. Continuità dei percorsi e facilità d uso di ambienti ed attrezzature. 5 Steep > Le unita ambientali: Spazi pedonali marciapiedi, aree di sosta e attraversamenti 6 Steep > Le unita ambientali: Accessi, Connettivi Orizzontali e Verticali, spazi di sosta ed aree di attesa 7 Steep > Le unita ambientali: Rampe e Servizi igienici. 8 Steep > Le unita ambientali: Spazi dedicati, sport, educazione e tempo libero. 2 Modulo L accessibilità Urbana Pianificazione del superamento delle barriere architettoniche in ambienti complessi. Dai PEBA ( piani di superamento delle barriere architettoniche) ai sistemi integrati per l informazione urbana relativa alle persone con bisogni speciali.

L ambito urbano 1 Steep > I piani di superamento delle barriere architettoniche, identificazione del tema e principali casi studio di riferimento, metodologia di approccio dalla fase di predisposizione alla fase di pubblicazione dei dati e di adozione del piano 2 Steep > Metodologie per la valutazione dell accessibilità degli ambiti urbani e delle strutture complesse. Progetto di ambiti urbani e di edifici pubblici, il concetto di accessibilità e la sostenibilità economica 3 Steep > La gestione del piano, strumenti informatici e progetti per il superamento delle condizioni di conflitto rilevate 4 Steep > Metodologie per l analisi ambientali, (eventuali prove d uso). 5 Steep > La progettazione degli spazi urbani: strade e piazze - parchi e giardini accessibili 6 Steep > Gli edifici complessi: scuole, ospedali, sistemi museali 7 Steep > Introduzione alle tematiche sul WayFinding - Accessibilità e sicurezza barriere comunicative. 8 Steep > La comunicazione dei dati come primo ausilio al superamento delle barriere architettoniche, le mappe dell accessibilità e i dati accessibili via web Obiettivi formativi primo modulo Il primo modulo è articolato in due sezioni: La prima introduce una breve disamina delle leggi vigenti con l intento specifico di evidenziare ed approfondire gli aspetti controversi anche in relazione alle altre normative. Il modulo affronterà la normativa verificando il quadro legislativo internazionale, inquadrando le tematiche del concetto dell accessibilità universale. Da questo quadro di riferimento sarà verificata l evoluzione della normativa italiana, concludendo con una verifica delle metodologie per il controllo e la presentazione dei progetti presso le pubbliche amministrazioni, affrontando anche le tematiche che riguardano le normative della sicurezza d uso degli edifici e relative alla sicurezza antincendio La seconda parte del modulo è dedicato alla tematica del progetto e delle soluzioni conformi in rapporto alle diverse categorie di utenza e cluster ambientali. In tal senso saranno illustrate soluzioni emblematiche sia per tipologia di progetti che per unità ambientali. Si illustreranno cosi, le specifiche soluzioni quali ad esempio, ingressi, spazi aperti, connettivi, aule, bagni etc adottate in ambiti edilizi relativi ad ambienti pubblici o privati aperti al pubblico, nelle loro componenti edilizio strutturali ed impiantistiche. L obbiettivo principale e quello, attraverso una ampia carrellata di esempi pratici, di stimolare il confronto tra i partecipanti, valutando anche i cosi detti errori comuni e le buone prassi che spesso esulano dalle strette indicazioni normative. In particolare saranno esplorate quelle soluzioni equivalenti che non riportano le indicazioni normative, ma che comunque sono considerate come soluzioni auspicabili specie in particolari contesti ambientali. Eventualmente il modulo potrà essere coadiuvato da persone in condizione di disabilità, in particolare alle persone su sedia a ruote, alle persone cieche e ipovedenti. Tali esperti saranno di ausilio alla discussione e al confronto

diretto con i partecipanti al corso. secondo modulo. Il secondo modulo è articolato in due sezioni: Il primo è dedicato alla tematica della pianificazione del superamento delle barriere architettoniche in ambito urbano, illustrando le metodologie e gli strumenti per la realizzazione dei PEBA. In particolare si illustreranno le fasi principali della formazione dei piani di superamento delle barriere architettoniche, la fase di lettura ovvero di rilievo ambientale, la fase di analisi e standardizzazione dei dati, verificando i supporti informatici usati, la fase di valutazione, con i rapporti di intervento e l adozione dei piani negli strumenti urbanistici comunali, e la fase di restituzione dei dati con la realizzazione dei sistemi informativi sulla accessibilità dei servizi, ad uso delle pubbliche amministrazioni. A conclusione della prima parte del secondo modulo è prevista ( se logisticamente possibile) una verifica funzionale di alcuni percorsi e servizi campione da parte degli iscritti al corso. La seconda parte del secondo è dedicata alle tipologie di progetti cosi detti complessi. In particolare saranno affrontate le tematiche della progettazione a scala urbana, dei casi studio particolarmente significativi di sistemazione di ambiti quali strade piazze giardini, realizzati tenendo in considerazione anche i temi della progettazione universale e di edifici pubblici quali scuole, ospedali, uffici etc... Materiale didattico Numero di ore Compendio normativo con breve commento delle principali norme di riferimento trattate nel corso. Copia delle slides proiettate durante il corso. Compendio dei casi studio illustrati nel corso della lezione. Bibliografia di riferimento e glossario ragionato. 2 Moduli da 8 ore ciascuno: (4+4 ). Otto ore nella medesima giornata, o in alternativa 4 giorni di 4 ore. Ogni Modulo può essere gestito separatamente. Docenti e qualifica della Docenza con indicazione curriculare di massima Laureato in Architettura presso l'ateneo di Firenze, con una tesi che si occupava della pianificazione dell abbattimento delle barriere architettoniche nel contesto urbano, dottore di ricerca nel 2008 con una tesi che si è interessata ai sistemi di pianificazione dell accessibilità in ambito sanitario, è Iscritto all Ordine degli Architetti della Provincia di Arezzo dal 1996. Ha 1. Arch. Luca Marzi svolto l attività di consulenza e di progettista per varie amministrazioni pubbliche sul tema dell accessibilità e fruibilità urbana. Redigendo piani per l abbattimento delle barriere architettoniche, per aziende sanitarie quare l AOU di Careggi (fi) e AOU di Le Scotte (Si), oltre che per le città di Viareggio, Pisa, Portoferraio, Cascina, Arezzo, San Sepolcro oltre ad una serie di piccoli

comuni della Toscana. Si è occupato dei temi riguardanti i sistemi di gestione delle informazioni sull accessibilità urbana realizzando supporti informativi, digitali e cartacei, in particolare per la città di Firenze, Prato, Arezzo e Pisa. Dal 2005 al 2008 ha svolto attività didattica nel ciclo di corsi organizzato dalla regione Toscana persone reali e ambiente costruito, in particolare del VI modulo dal titolo: dal rilievo ambientale ai Piani di abbattimento delle barriere architettoniche. Nel 2006 è Membro della commissione indetta dalla regione toscana per il regolamento di attuazione della legge quadro regionale n 1 del 2005 per la sezione Barriere Architettoniche, mobilità e spazi urbani. Dal 2011 fa parte della commissione ITACA relativamente alla stesura delle linee guida per l edilizia scolastica, occupandosi della sezione relativa agli indicatori sociali ed in particolare dei metodi di verifica del superamento delle barriere architettoniche e, relativamente al protocollo di Sostenibilita Urbana della sezione riguardante la fruibilità e l accessibilità. Si è occupato di Segnaletica e WayFinding lavorando per azienda opspedaliera di Arezzo per l Università degli studi di Firenze. Dal 2000 svolge attività di ricerca presso il dipartimento DIDA, dell Università degli studi di Firenze. Docente a contratto presso il Corso di Laurea di Disegno Industriale nel 2003-2005, corso di Progettazione Ambientale, dal 2009 è docente Incaricato nel corso di tecnologia dell architettura di scienze dell Architettura di Firenze. Ha partecipato al PRIN 2010-13 dal titolo: ricomposizione territoriale e valorizzazione sostenibile degli spazi urbani e rurali, occupandosi in maniera specifica dell analisi del sistema di accessibilità e fruibilità dei parchi naturalistici. Ha partecipato al progetto Europeo Accessit, rilevazione dei sistemi paesaggistici e museali della regione Toscana, occupandosi dei rapporti di intervento e dei metodi di valutazione dei dati. Ha svolto numerose docenze relative alle tematiche del superamento delle barriere architettoniche per conto del CESVOT, delle province di Livorno ed Arezzo, di aziende sanitarie, e di master universitari di perfezionamento per conto delle università di Roma, Milano, Catania, inoltre ha fatto interventi a convegni nazionali sul tema specifico della pianificazione e superamento delle barriere architettoniche in ambito urbano. L impianto del presente progetto di corso è stato tenuto presso l Ordine degli architetti della provincia di Arezzo, l Azienda Universitaria-Ospedaliera di Careggi a Firenze ed è in corso di realizzazione presso il Collegio dei Geometri della provincia di Arezzo.