Sibilla Aleramo e il suo editore: una lettura dei Diari

Documenti analoghi
Il mio universo, mia mamma

Giornalino della II E: Intervista a Niccolò Ammaniti

ALESSANDRO BASTARI Il 20 ottobre non mi ha trovato: assente. Il 21 ottobre non mi ha trovato: assente.

La maschera del cuore

Paola Olestini PENSIERI SCIOLTI

19-25 giugno. #WomenMW

1.2. Inserisci nel testo le parole che hai trovato con il cruciverba. Le parole sono elencate qui sotto in ordine alfabetico.

La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1

LietoColle Michelangelo Camelliti. pordenonelegge Gian Mario Villalta ~ 7 ~ Gian Mario Villalta, Telepatia, pordenonelegge.

ANNA MARCHESINI È arrivato l arrotino

Spagna VALENCIA LA CREATIVITÀ FATTA A CITTÀ CITY

riikka Pulkkinen L armadio dei vestiti dimenticati romanzo

10 Non provo più interesse o piacere in qualche attività che prima mi piaceva fare (se ti succede, specifica nel diario quali attività)

Dal 15 al 21 Marzo 2014

Il coraggio e l audacia

Lorenzo Montano e il Novecento europeo

Un incontro fraterno passo-passo (Non tutte le tecnologie vengono per nuocere Parte 2)

DAL 22 al 28 Febbraio 2014

Io sono andato in comune a vedere la mostra.

Il Neorealismo movimento culturale Italia fine Seconda Guerra Mondiale problemi bisogni rappresentazione realtà Verismo

Dal 13 al 19 Settembre 2014

I frutti della terra. e altri alla Galleria d arte moderna di Palazzo Pitti. s i l l a b e. Galleria d arte moderna di Palazzo Pitti

Concita De Gregorio: "Sognavo di diventare come Oriana Fallaci"

Argomentazione A braccia aperte S. Ferrari. Alice

Amministratore di Sostegno

Bibliografia. I. Opere di carattere generale. AA. VV., Il mito dell U.R.S.S.. La cultura occidentale e l Unione Sovietica, Roma, Franco Angeli, 1990 ;

Scintille d amore... Come può il mondo continuare a vivere senza Cristina?

Un solo sogno diventare mamma

Vincolo esterno e inflazione: lo strano caso di Australia, Nuova Zelanda e Turchia. (di Marco Cavedon, postato il 13/05/2014).

1 Copertina 2 Indice 3 Clemente Rebora: la storia 4 Canti anonimi 5 Dall immagine tesa una poesia dai Canti anonimi 6 Sitografia e Bibliografia

L autore LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA. Uno spunto creativo di Guido Quarzo

Costruiamo un attività in proprio

COGNOME: Soviano NOME: Rachele ETÀ: 50 anni CITTADINANZA: Italiana RESIDENZA: Segreta STATO CIVILE: Evolutivo PROFESSIONE: Scrittrice

CRAIG WARWICK. Il libro delle RISPOSTE. degli ANGELI

ITALIA, UNA GRANDE E INDIMENTICABILE ESPERIENZA DI VITA

Progetto di Servizio Civile Accudire la maternità. OLP Dr. A. Capodilupo. Volontari Servizio Civile M. Coletta A. Giffenni A. Protano L.

Fondo Mladen Machiedo. Conservatore del Fondo: dott.ssa Chiara Martinoli

Io nella tua anima, tu nella mia.

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI DELL EMILIA ROMAGNA. Verbale n. 3/2016 del Revisore unico

A proposito di Cristina Gianni Brunoro con la collaborazione di Antonio Guida

Nasce un nuovo gruppo che copre oltre il 35% del mercato trade, il 25% del settore scuola e il 65-70% dei tascabili.

ho letto sui giornali di questa lettera che 600 docenti universitari hanno scritto per denunciare il fatto che i ragazzi non sanno più scrivere.

«La Cronaca musicale» di Pesaro ( ) rivista del Liceo Gioachino Rossini

La COOLtura narrativa PRIMA EDIZIONE. L Associazione culturale LA COOLtura. al fine di promuovere la cultura letteraria e dare la possibilità

L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Liberamente tratto da: Luigi Giussani, Il senso religioso! !!!

IRS Istituto per la ricerca sociale

Renzo Paris, Scongiuro (1969) con 7 disegni di Giordano Falzoni

Il Marketing editoriale di Iperborea

L INDAGINE TECNOBORSA 2008 LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE Transazioni e mutui

IN VISTA DEL DOCUMENTO DI SINTESI: APPUNTI DI VIAGGIO RELATIVI AL BILANCIO DI COMPETENZE DI. Documento per il consulente di bilancio

Io non temo il tema!!!!

avvenuta casualmente, come tante cose nella mia vita, per quanto riguarda la scrittura. Un giorno ho cominciato a raccontare a un amico

COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si

Figliol prodigo L incontro è iniziato leggendo la parte del racconto in cui il figlio, ormai senza più nulla, prende atto della propria situazione e

SCAMBIO CULTURALE CON IL LICEO PETERSGASSE DI GRAZ (AUSTRIA) 23 FEBBRAIO 2 MARZO 2014 CLASSE :3CL COORDINATRICE : PROF.

Bambini Nel Tempo. L Italia, l infanzia e la TV. di Maria Pia Ammirati, Roberto Faenza, Filippo Macelloni

A. M. Cirese IL CORDOGLIO RITUALE DEGLI INDIGENI AUSTRALIANI. Parigi-Roma-Freiburg

In copertina: Versione riveduta della traduzione di Irma Brandeis di Bassa marea

INTERVISTA A DUE RAGAZZI IMMIGRATI IN ITALIA

Roma, 21 febbraio 2013 Casa delle Letterature in Roma Conferenza stampa di presentazione della VI edizione di Libro: che Spettacolo!

SINTESI DI UN PENSIERO

Il mio uomo meraviglioso. Seduzione e

QUESTIONARIO STUDENTE - Scuola Primaria - Classe Quinta

Come creare il tuo valore di Libero Professionista in 3 passi

Massimo Matarozzo Sono o non sono un poeta. Proprietà letteraria riservata Massimo Matarozzo Phasar Edizioni, Firenze.

F O R M A T O E U R O P E O

Stefania Stracuzzi Salmeri LETTERE D AMORE DAL FUTURO. Experiences

portfolio Tanti tempi, una storia Antonio Brancati Trebi Pagliarani La Nuova Italia Progetto grafico e copertina: Mediastudio, Firenze

CAPITOLO 4. Abitudini di lettura nel territorio Italiano 1. Prima di iniziare l analisi specifica del caso particolare di Soriano nel

Magi in mezzo agli agi

ha tanto da fare qui come ha avuto tanto da fare là, Perché voi lo state facendo nella vostra dimensione,

03 giugno giugno 2013 TERZO CENTENARIO DELLA MORTE DELL AVV. FRANCESCO MIULLI, FONDATORE DELL OSPEDALE DI ACQUAVIVA d.f.

IL MIO PIANO D AZIONE A FAVORE DI ASc UNA MIGLIORE CONCILIAZIONE. Allegato n.

FRASI A. Prof, mi sono appena storto la caviglia sui gradini. Posso rimanere in classe durante la ricreazione?

X AGOSTO. Giovanni Pascoli

La nostra Biblioteca. Le riviste giuridiche.

Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti Gabinetto G.P. Vieusseux FONDO EMILIO CECCHI. taccuini. a cura di Margherita Ghilardi

IO PER TE... TU PER NOI. Daniela Maria Tortorici

CANTO di NATALE. A Christmas Carol di Charles Dickens. Laboratorio di Lettura Svolto dalla classe 1 F a.s.2014/2015

Caro Lettore, Gustavo Pietropolli Charmet

Paola Pámpana. Tra toga e politica. Un avvocato racconta. Edizioni ETS

Sommario Rassegna Stampa

LA COGNIZIONE DEL DOLORE

I SEI ANNI CHE HANNO CAMBIATO LA LIBRERIA

Violetta di campo. È il canto della violetta, non lasciamolo solo il dolore dell uomo

Sicurezza è una benda oculare

TRATTATIVE DECENTRATE

PRESENTAZIONE ESTATE RAGAZZI Associazione Culturale Artemide

DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE UFFICIO III

Prima della lettura. Non si dimentica il primo amore, dice Ginevra. Sei d accordo con questa affermazione?

Cosa scrivere su un blog aperto da tempo

QUATTRO PERCORSI UNA META

Maria Rosa Zazzano RACCOLTA POESIE

Intervento Giuseppe Recchi, Presidente Telecom Italia

NONNI INDIMENTICABILI

DAL 15 al 21 Febbraio 2014

La nuova poesia di Montale. Lezioni d'autore

Introduzione alla storia lezione n. 2. Prof. Marco Bartoli

Transcript:

Sibilla Aleramo e il suo editore: una lettura dei Diari Fonti Sibilla Aleramo, oggi presente nel catalogo Feltrinelli con alcune delle sue opere più note, primo fra tutti il romanzo Una donna, è riconosciuta come una delle maggiori scrittrici del nostro Novecento: inquieta, itinerante, autrice di narrativa, di prose e di poesia. Scrittrice nota per aver fatto di due pratiche di scrittura private - diari e lettere - un capitolo importante non solo del proprio percorso biografico e intellettuale ma anche della costruzione di un immagine di sé, resa pubblica attraverso la pubblicazione delle pagine dei suoi Diari, così ricche - fra ritratti, annotazioni, quadri descrittivi, pensieri e ricordi - anche di trascrizioni di sue lettere. Ed è proprio attraverso le pagine dei suoi Diari, affiancate a lettere variamente edite 1, che è possibile ricavare da una parte il quadro della relazione per più versi significativa come quella che ha legato Sibilla Aleramo al suo «trentennale editore», Arnoldo Mondadori, così come la storia del suo passaggio alla Feltrinelli, dall altra lo stimolo a lavorare sui carteggi della scrittrice ai suoi editori, attualmente inediti e disseminati in vari archivi 2. Il rapporto con Mondadori risale alla metà degli anni 20. Le prime edizioni di alcune delle sue opere più significative trovano accoglienza presso diverse case editrici, fra cui Sten (Una donna, 1906), Treves (Il passaggio, 1919) e Bemporad (Momenti, 1921; Andando e stando, 1921; Trasfigurazione, 1922). Opere quasi tutte poi accolte (alcune, come Una donna, con un discreto successo 3 saldo nel tempo) nel catalogo mondadoriano, alle quali si aggiungeranno Amo dunque sono (1927), Poesie (1912-1928) (1929), Gioie d occasione (1930), Il frustino (1932), Sì alla terra. Nuove poesie (1928-34) (1934), Orsa minore (1938), Selva d amore (1947) e Gioie d occasione e altre ancora (1954). 1 Faccio qui riferimento esclusivamente a materiali editi. Presentano, infatti, indicazioni e note relative al rapporto fra Aleramo e i suoi editori, S. ALERAMO, Dal mio diario (1940-1944), Roma, Tumminelli, 1945, ripubblicato nella versione ampliata Diario di una donna. Inediti 1945-1960, a cura di A. MORINO, Milano, Feltrinelli, 1978, che accoglie il materiale rimasto inedito nella precedente edizione, Un amore insolito. Diario 1940-1944, Milano, Feltrinelli, 1979. Sono rintracciabili indicazioni utili anche nel romanzo di S. Aleramo Amo dunque sono, Milano, Mondadori, 1927; nella biografia Sibilla Aleramo e il suo tempo. Vita raccontata e illustrata, a cura di B. CONTI e A. MORINO, Milano, Feltrinelli, 1981; nelle pagine riguardanti la scrittrice raccolte in A. MONDADORI, Lettere di una vita (1922-1975), a cura di G.C. FERRETTI, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori-Arnoldo Mondadori, 1996. 2 È proprio la pregnanza dei riferimenti fino ad ora editi, infatti, a rivelare la ricchezza della documentazione inedita, conservata soprattutto presso l archivio della Fondazione Istituto Gramsci di Roma ove sono versate le carte di Aleramo, e presso gli archivi delle case editrici con le quali ella fu in rapporto. Primo fra tutti, anche per la consistenza del materiale documentario esistente, come risulta da una prima indagine, l archivio storico della Mondadori, conservato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano. Sto conducendo un ampia ricognizione dei documenti ai fini della mia ricerca su Lettere all editore. Ritratto di scrittrici (dottorato in Storia delle scritture femminili, Università La Sapienza di Roma). 3 «Con due edizioni in un anno, per diecimila copie, si poté considerare un consistente successo anche Una donna della Aleramo, apparso nel 1931»: E. DECLEVA, Arnoldo Mondadori (1988), Milano, Garzanti, 1998, p. 162.

Mondadori accoglierà la sua opera, con prime edizioni, nuove edizioni e ristampe, fino agli anni 50, quando l editoria legata ai partiti di sinistra 4 accoglierà le sue ultime raccolte di poesie, Aiutatemi a dire. Nuove poesie (1948-1951) e Luci della mia sera. Poesie (1941-1946), pubblicate rispettivamente dalle Edizioni di cultura sociale nel 1951 e da Editori Riuniti - nata dalla fusione delle Edizioni Rinascita con quelle di Cultura sociale - nel 1956, mentre l Associazione Italia-Urss, all indomani del primo viaggio in Russia di Aleramo, pubblicherà nel 1953 Russia altro paese. Al 1950 risale, inoltre, il passaggio di Una donna, con una prefazione di Emilio Cecchi, dal catalogo Mondadori all «Universale Economica» della Colip (Cooperativa del Libro popolare), collana rilevata pochi anni dopo da Feltrinelli. Queste le tappe fondamentali di quello che può essere letto come un lento distacco di Aleramo dalla casa editrice di Arnoldo Mondadori (e da tutto quello che la sigla Mondadori rappresentava all epoca) verso un editoria di sinistra: distacco che quindi riflette le sue scelte politiche che erano culminate, nel 1946, con l iscrizione al PCI. Questi anni sono ricostruiti nei suoi due Diari, attraverso le cui pagine è possibile ricostruire le tappe di un significativo capitolo della biografia della scrittice: la relazione di Sibilla Aleramo con Mondadori, il distacco da questi e il legame, nei suoi ultimi anni, con Feltrinelli. Sotto certi aspetti, anzi, è proprio il Diario a fare da tramite al passaggio di Aleramo fra l una e l altra casa editrice, passaggio che è anche frutto di una rottura, e di una scelta politica utile anche a ripercorrere le scelte editoriali delle case editrici milanesi. La storia del rapporto - così come ci è tramandato dalle annotazioni e dalle lettere attualmente edite, alcune delle quali trascritte dalla stessa Aleramo nelle pagine dei Diari - fra Aleramo e la Mondadori è, in parte, la difficile storia della relazione fra l ex tipografo, ricco fondatore della casa editrice milanese, e una scrittrice presto famosa per le sue opere e le sue scelte di vita, scelte che la porteranno spesso - in una vita dedicata esclusivamente alla scrittura - a rasentare l indigenza, nella preoccupazione continua di guadagnare il necessario per vivere. Le indicazioni che costellano, quindi, le pagine dei suoi Diari in corrispondenza del nome Mondadori riportano l indicazione di cifre, compensi («Attendo da Mondadori 5.000 lire di percentuali del mio conto semestrale, ma anch esse sfumeranno prestissimo») 5, richieste di anticipi («Mondadori non risponde in merito a quel poco denaro che dovrebbe versarmi per Note di taccuino») 6, ma anche di aiuti - al di fuori dei compensi e- ditoriali - offerti indirettamente da Alberto Mondadori alla scrittrice («E l inverno è giunto, come lo affronterò? Alberto Mondadori ha promesso di proporre al banchiere Mattioli, un mecenate che ha aiutato fra altri Saba e Montale, l acquisto d uno dei miei manoscritti (Passaggio o Donna). Ma se anche si otterrà, la cosa non varrà ad assicurarmi che altri due mesi di vita, al più. E dopo?») 7. In parallelo a queste annotazioni, corrono continue nelle pagine dei Diari le richieste di informazioni e di attenzioni per le sue opere, con un impazienza verso ri- 4 Cfr. il quadro tracciato in N. TRANFAGLIA-A. VITTORIA, Storia degli editori italiani, Roma- Bari, Laterza, 2000, pp. 445-51. 5 S. ALERAMO, Un amore insolito, cit., 25 maggio 1943, p. 254. 6 Ivi, 13 novembre 1937, p. 124. La frase è riportata in una lettera trascritta, il 25 novembre 1941, nelle pagine del Diario. 7 EAD., Diario di una donna, cit., 26 ottobre 1947, p. 162.

tardi e promesse non mantenute tali da sollecitare all editore una lettera dai toni tanto schietti quanto insoliti nello stile di Arnoldo Mondadori: Milano, 7 marzo 1927 Gentile Amica, non abbiatevene a male se Vi scrivo una parola schietta. Voi dunque, da quando il Vostro romanzo [Amo, dunque sono] è in stampa, ci state letteralmente tempestando di lettere, di avvertimenti, di proteste, di raccomandazioni, di sollecitazioni, di rimproveri se Vi facessi vedere la Vostra pratica da qualche mese in qua, Voi stessa rimarreste esterrefatta di aver tanto scritto. C è tutto il copione di un altro romanzo: Storia di un Autrice impaziente!. Ora io comprendo benissimo il Vostro stato d animo: ma anche Voi dovete cercar di capire che il Vostro romanzo rappresenta per la nostra Casa una piccola parte della sua attività, e che se tutti gli Autori ci scrivessero tanto, dovrei lavorare giorno e notte solo per leggere ed evadere le loro missive. [ ] Vi ripeto, dunque, non voletemene per queste schiette parole, e state tranquilla 8. Con gli anni le lettere di Aleramo restano sempre pressanti e continue, soprattutto in relazione al suo desiderio di ottenere ristampe delle sue opere. Richieste, queste, dettate probabilmente dal suo stato di perenne necessità economica ma che rispondono anche a un forte legame con le proprie opere, in un attaccamento che l accompagnerà nel corso degli anni, diventando sempre più radicato. Aleramo, infatti, è continuamente assorta dalla rilettura della sua scrittura, in un impegno che spesso si riflette nei suoi Diari - «L altro giorno ho ripreso in mano il mio romanzo Il frustino, che Alberto Mondadori ha intenzione di ristampare in una nuova collezione popolare (ma lo farà? E me ne verrà qualcosa?) L ho riletto per intero [ ]. Non lo ricordavo, e mi ha turbata e commossa» 9 - o ancora è occupata nella continua stesura di lettere, tessendo le fila di carteggi che l avrebbero accompagnata per tutta la vita, da lei stessa raccolti in due bauli che era solita portarsi dietro in ogni suo spostamento. La richiesta delle ristampe, quindi, è praticamente incessante negli anni: «Ora il libro [Andando e stando] è nuovamente introvabile, e ignoro se Mondadori manterrà la promessa di farne una nuova edizione entro il 1948» 10, si lamenta la scrittrice nel dicembre del 1947. La risposta, a questa come ad altre richieste, sarà perentoria, come si deduce dalle parole di Alberto Mondadori: Relativamente a quanto riguarda le Sue tre ristampe, dopo aver con il Presidente esaminata la situazione nell intento di superare ogni ostacolo di carattere materiale preoccupandoci in questo esame di far parlare più il sentimento che la ragione, nonostante ogni nostra migliore volontà, abbiamo riscontrato l assoluta impossibilità di dar corso alla pubblicazione del «PASSAGGIO» [ ]; e nemmeno si può parlare di ristampa di «ANDANDO E STANDO», che pure si fa possibilista verso una riedizione, mai realizzata, de Il frustino. Il tono è rammaricato e fa appello, in questo come in molti casi analoghi, all aria di «crisi» della vita editoriale, a cui non è possibile sempre opporsi con scelte di valore: Lei forse non può credere quanto dolore e quale dispiacere abbiano causato al Presidente 8 Sibilla Aleramo e il suo tempo, cit., p. 217. 9 S. ALERAMO, Diario di una donna cit., 14 aprile 1948, p. 190. 10 Ivi, 7 dicembre 1947, p. 169.

e a me queste decisioni che abbiamo dovuto prendere non solo contro il nostro cuore, ma soprattutto contro la nostra stessa volontà non di aiutarla soltanto ma di rendere omaggio a una scrittrice come Lei che con la Sua opera e con la Sua vita ha onorato e onora le nostre Lettere: per somma disgrazia di tutti noi viviamo in tempi calamitosi, nei quali si impone ferreamente la legge del cervello contro le più profonde ragioni del sentimento 11. Non un accenno alla giacenza delle sue opere, al loro insuccesso di pubblico, tale che in quel periodo la scrittrice, non appena ricevuto il resoconto delle vendite, arriva a esclamare sarcasticamente: «son state vendute ben 203 copie di Una donna, 159 di Amo dunque sono e 131 di Selva d amore! Per cui io mi trovo in debito con Mondadori di L. 76.600. Allegria!» 12. Su invito dello stesso Arnoldo, Aleramo è infine invitata a disporre delle sue opere presso un altro editore. Come era già avvenuto in passato, quando un suo volume, il Diario, «alle viste» in Mondadori 13, era infine stato pubblicato nel 1945 presso Tumminelli: inutili i tentativi di Aleramo di far rilevare ad Arnoldo le giacenze presso la casa editrice romana, quasi un epilogo di quella che la scrittrice stessa definì «una delle mie più sfortunate vicende editoriali» 14. La scrittrice, nonostante l invito a considerare altri editori, i rari incontri con Arnoldo Mondadori - di cui Aleramo si lamenta in più occasioni - e la sensazione di un sempre più netto divario apertosi tra loro, sembra aver espresso ad Alberto Mondadori «evidenti desideri di rimanere con la Mondadori» 15. Nel 1954 un incontro con Arnoldo sembra gettare luce sulla lontananza che Aleramo sente ormai fra lei e il suo editore: Alle diciotto, ieri, andai all appuntamento fissatomi da Arnoldo Mondadori, presidente della casa editrice colla quale sono in rapporto da trent anni ormai. Non immaginavo un accoglienza quale ho avuto. Assolutamente imprevedibile. Dopo essersi dichiarato felice di rivedermi (a distanza di quattro o cinque anni) ha detto che si permetteva di farmi un piccolo omaggio, in nome dell antica amicizia, e mi ha porto un assegno di cinquantamila lire, non in acconto di percentuali sui miei libri, ma proprio in dono. Non m ero riavuta dallo stupore, che si è messo a parlarmi della situazione di ripresa grandiosa della sua casa, di tutto quanto egli ha fatto dalla guerra in poi, per cui, ha detto, la sua coscienza è tranquilla ed egli può morire sereno e soddisfatto. Ho compreso che il discorsetto era rivolto alla comunista, caso mai io giudicassi lui un capitalista da condannare. E tutto questo era piuttosto buffo 16. Questa la percezione dell Aleramo: la generosa donazione e la disponibilità del suo editore le sembrano frutti di un calcolo preciso. Il rapporto fra i due, dunque, a tratti segnato tanto dallo scontro quanto dall attrazione tra un «capitalista» e una ormai dichiarata «comunista», si risolve nel distacco. In quello stesso anno, infatti, Aleramo otterrà - grazie all intermediazione e all insistenza di Alberto Mondadori - l ultima ristampa mondadoriana di una delle sue opere: Gioie d occasione e altre ancora (1954) riunirà, infatti, le sue prose apparse in «tre esauritissimi» volumi: Gioie 11 Lettera di Alberto Mondadori, 21 giugno 1948, in Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondo Arnoldo (FAR), fasc. Sibilla Aleramo, pubblicata in A. MONDADORI, Lettere di una vita, cit., pp. 302-303. 12 S. ALERAMO, Diario di una donna, cit., 19 febbraio 1948, p. 183. 13 E. DECLEVA, Arnoldo Mondadori, cit., p. 295. 14 S. ALERAMO, Diario di una donna, cit., 8 agosto 1953, p. 333. 15 Alberto Mondadori a Sibilla Aleramo, 13 dicembre 1949, in A. MONDADORI, Lettere di una vita, cit., p. 353. 16 S. ALERAMO, Diario di una donna, cit., 20 maggio 1954, p. 345.

d occasione, Andando e stando, Orsa minore. Sarà, questa, l ultima nuova edizione mondadoriana di una sua opera. Né riuscirà a ottenere, in vita, altre ristampe. E questo nonostante una lunga, accorata lettera da lei inviata al suo «trentennale editore», la cui importanza è testimoniata dal fatto che Aleramo ha voluto inserirne la minuta nel suo diario destinato a essere pubblicato postumo. È una lettera dura, che suona come un rimprovero e «un ultimatum», ma che al tempo stesso è anche un implorazione. Alla vigilia dei suoi ottant anni chiede per l occasione, come prova del rispetto che le si dovrebbe in quanto «la sola donna poeta oggi nel paese», la ristampa delle sue opere. È un moto d orgoglio, dettato non da necessità economiche, pur presenti e pressanti, ma dal desiderio - vivo soprattutto negli ultimi anni, tormentati dalla preoccupazione di essere dimenticata - di veder vivere le sue opere: Al mio trentennale editore Arnoldo Mondadori: il 14 corrente io compio ottanta anni. Stanotte mi sono destata sognando che vi scrivevo: doveva essere una bella lettera, ma non ebbi la forza d alzarmi e di stenderla. Vi dicevo che se io fossi nata in un qualunque altro paese, avrei in quest occasione, onoranze nazionali. Perché sono un poeta [ ]. E dicevo, a voi che avete stampato la maggior parte dei miei libri, che essendo io italiana mi accade invece questo: che voi rifiutate di ristampare in quest occasione alcuni dei miei libri esauriti (fra i migliori): non solo, svendete e mandate al macero la raccolta delle mie poesie e l altra raccolta delle mie prose migliori. Modo esemplare di festeggiarmi! Vi dicevo che non pensavo al fatto economico: oggi, come sempre, vivo, non con le quattro o cinquemila lire semestrali che i libri mi rendono, ma di elemosina, ossia con una povera pensione della Cassa assistenza scrittori, né me ne lagno. [ ] Che cosa altro vi dicevo nella lettera sognata stanotte? Non so più bene. Forse vi prospettavo un ultimatum: o voi, Mondadori, capite l enormità del vostro comportamento verso di me (senza nessuna ragione personale!) e mi telegrafate il pentimento, e date ordine che i miei tre libri siano rimessi in circolazione a prezzo di copertina, e, immediatamente, decidete anche di mandare in tipografia e far uscire per ottobre il volume propostovi Il Passaggio, Il Frustino, Endimione e Trasfigurazione, come omaggio agli ottant anni dell autrice. Oppure, oppure, illustre editore, rassegnatevi al fatto che, fra altri cinquant anni, quando qualcuno leggerà nel mio diario postumo che questa mia lettera non fu da voi compresa, si farà un idea pochissimo edificante di voi, siate o no, miliardario Io ho dinanzi a me il futuro, anche se voi non lo credete 17. Ecco, quindi, la natura dell ultimatum: nella profonda coscienza del proprio valore, presente e futuro, Aleramo promette di diffondere, attraverso la pubblicazione di questa lettera, la notizia del mancato riconoscimento, da parte di Arnoldo Mondadori, del valore della sua arte, e di quella che è da lei sentita come una mancanza di rispetto. La lettura e l interpretazione che diamo di questa lettera, quindi, quasi in un gioco metanarrativo, diventa la prova dell esito di quest ultimatum. Aleramo ha voluto, quasi con e per dispetto, consegnare ai posteri attraverso le pagine del suo secondo Diario questa immagine del suo editore. Ripercorrere le vicende editoriali di quest opera significa seguire l ultimo incontro editoriale di Sibilla Aleramo. Su suggerimento di Palmiro Togliatti, infatti, con il quale la scrittrice aveva stretto un rapporto di stima e di amicizia, alla ricerca di un editore (e un approccio era stato tentato anche con Einaudi) e anche di un assegno di 17 Ivi, 5 agosto 1956, p. 416.

mantenimento per i suoi ultimi anni, dopo alcune esitazioni Aleramo si rivolge a Giangiacomo Feltrinelli, allora agli inizi della sua attività editoriale, che si presenta alla scrittrice come un «uomo serio, di parola, malgrado i suoi miliardi e i suoi soli ventotto anni (cinquanta meno di me!)» 18. L accordo sarà raggiunto nell estate del 1955: Aleramo cederà le pagine manoscritte del suo Diario a Feltrinelli, quelle già edite, quelle già scritte e, alla fine del mese di giugno di ogni anno, quelle che scriverà, in cambio di un vitalizio di trenta mila lire mensili. Il «miliardario» ma - a differenza del «grande» Arnoldo - comunista Feltrinelli viene, dunque, incontro all autrice che ha scelto di dedicarsi al Partito e al suo Diario, coronandone l ultima fatica. Gli ultimi anni vedono, infatti, Aleramo molto attenta alla sorte di questa sua opera, la cui pubblicazione è progettata, già in fase di scrittura, come postuma. Ne seguirà le vicende costantemente: la consegna della valigia del manoscritto del diario («non è più qui, l ho consegnata poco fa al fattorino della sede romana dell editore Feltrinelli») 19, il laborioso lavoro di copiatura condotto in casa editrice, la rilettura graduale delle annate del suo Diario finalmente dattiloscritte - «Data una scorsa alle due annate (1941-1942) del diario, integrali, ricopiate a macchina da una dattilografa e finalmente consegnatemi ieri da Feltrinelli [ ]: le altre quattordici annate, chissà mai quando le avrò, se le avrò. Feltrinelli, cortese, ma non m ha promesso affatto di far accellerare il lavoro di copiatura» 20. Le sue preoccupazioni per il progredire lento dei lavori in Feltrinelli rispecchiano l ansia per la sua fortuna e la paura di essere dimenticata, ora che sente vicina la fine, il timore che le sue carte - dalle quali si è separata solo per necessità economiche, ma che ha con tenacia custodito - vadano disperse. Feltrinelli, che è andato incontro alle sue necessità economiche e ha accettato - laddove molti avevano opposto rifiuti - l insolito patto editoriale proposto dalla scrittrice, sarà l unico editore italiano ad avere i diritti dei Diari 21 ed è oggi riconosciuto come l editore di Sibilla Aleramo. Tutto il resto della sua scrittura, quelle stesse opere che lei, nonostante il prestigio ormai acquisito, faticava a far accogliere nel catalogo del maggior editore dell epoca, Mondadori, sarà ceduta non a un suo editore né ai suoi eredi, ma al PCI. SABINA CIMINARI Dottorato di ricerca in Storia delle scritture femminili, La Sapienza Roma 18 Ivi, 26 settembre 1954, p. 348. 19 Ivi, 8 novembre 1955, p. 400. 20 Ivi, 13 giugno 1956, p. 413. 21 Queste informazioni e altre preziose indicazioni sull archivio di Sibilla Aleramo e sulle vicende editoriali dei suoi Diari in B. CONTI, Due bauli. Le carte dell Archivio e A. MORINO, I diari e la biografia di Sibilla Aleramo: un avventura editoriale, in Sibilla Aleramo. Coscienza e scrittura, a cura di F. CONTORBIA, L. MELANDRI e A. MORINO, Milano, Feltrinelli, 1986, pp. 13-26 e 27-36; cfr. anche Svelamento. Sibilla Aleramo: una biografia intellettuale, a cura di A. BUTTAFUOCO e M. ZANCAN, Milano, Feltrinelli, 1988, e R. CAVIGIOLI, La fatica di iniziare il libro. Problemi di autorità nel diario di Sibilla Aleramo, Alessandria, Edizioni dell Orso, 1995.