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Provvedimento n. 36 del 19 gennaio 2001 SAN PAOLO-IMI/BANCO DI NAPOLI LA BANCA D ITALIA VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO il regolamento CEE del Consiglio n. 4064/89 del 1989 e successive modifiche e integrazioni; VISTO il d.p.r. 30 aprile 1998, n. 217; VISTE le ulteriori informazioni fornite da SanPaolo-IMI S.p.A., pervenute il 5 ottobre 2000, in esito alla richiesta del 7 luglio 2000; VISTA la comunicazione inviata da SanPaolo-IMI S.p.A. ai sensi dell art. 16 della legge 287/90, pervenuta il 9 agosto 2000; VISTO il proprio provvedimento n. 125/A del 4 novembre 2000 ( SANPAOLO-IMI/BANCO DI NAPOLI ); SENTITI il 7 dicembre 2000 i rappresentanti delle parti SanPaolo IMI S.p.A. e Banco di Napoli S.p.A.; VISTA la memoria di SanPaolo IMI S.p.A. del 14 dicembre 2000, con la quale sono stati forniti ulteriori elementi di valutazione; VISTO il parere espresso dall Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai sensi dell art. 20, comma 3, della legge n. 287/90, pervenuto il 16 gennaio 2001. CONSIDERATE le seguenti circostanze: I. LE PARTI 1. SanPaolo IMI S.p.A. (di seguito anche SanPaolo-IMI) è la banca posta a capo dell omonimo gruppo bancario, che comprende altre 69 società, delle quali 11 banche italiane e estere, 48 finanziarie e 10 strumentali. Il gruppo opera in tutto il territorio nazionale con 1.383 sportelli. Il fatturato da considerare ai sensi dell art. 16, commi 1 e 2, della legge n. 287/90 ammonta, al 30 giugno 2000, a circa 10,9 miliardi di euro. 2. Banco di Napoli S.p.A. (di seguito anche Banco di Napoli) è la banca posta a capo del gruppo bancario omonimo, che comprende altre 11 società, delle quali due banche, 8 società finanziarie e una strumentale. Il gruppo opera prevalentemente nell Italia centro-meridionale con 731 sportelli. Il fatturato da considerare ai sensi dell art. 16, commi 1 e 2, della legge n. 287/90 ammonta, al 30 giugno 2000, a circa 3,1 miliardi di euro.

II. DESCRIZIONE DELL OPERAZIONE 3. SanPaolo-IMI ha comunicato un operazione di concentrazione che si realizza attraverso l acquisizione del 51% del capitale di Banco di Napoli Holding, società detentrice del 56% del capitale ordinario del Banco di Napoli. L operazione prevede la scissione parziale della partecipazione detenuta dall Istituto Nazionale Assicurazioni S.p.A. nel Banco di Napoli Holding, conferita a SanPaolo-IMI. Per effetto della scissione parziale e della successiva offerta pubblica di acquisto sulle azioni del Banco di Napoli detenute da altri azionisti, SanPaolo IMI potrà detenere la totalità delle azioni rappresentative del capitale ordinario del Banco di Napoli. III. QUALIFICAZIONE DELL OPERAZIONE 4. L operazione in esame configura una concentrazione ai sensi dell art. 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90, in quanto comporta l' acquisizione del controllo di un impresa. Essa rientra nell' ambito di applicazione della legge 287/90, dato che non ricorrono le condizioni previste dall art. 1 del regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all obbligo di comunicazione preventiva previsto dall art. 16, commi 1 e 2, della legge 287/90, essendo superiore a 368,75 milioni di euro il decimo dell attivo realizzato a livello nazionale dall insieme delle imprese interessate. 5. Al fine di verificare se l operazione determina in alcuni mercati la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante, la Banca d Italia ha aperto il 4 novembre 2000 una procedura istruttoria ai sensi dell art. 16, comma 4, della legge 287/90 con riferimento ai mercati provinciali della raccolta di Napoli e di Caserta. L istruttoria non riguarda l impatto dell operazione sul mercato degli impieghi bancari né sui mercati dei prodotti e dei servizi finanziari - quali il risparmio gestito, la negoziazione di valori mobiliari per conto terzi, il leasing, il factoring, il credito al consumo, i servizi di finanza aziendale per i quali la Banca d Italia ha ritenuto che, sulla base delle quote di mercato non rilevanti detenute dalle parti, non possa determinarsi la costituzione di una posizione dominante tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza. IV. DEFINIZIONE DEI MERCATI RILEVANTI 6. I mercati oggetto dell istruttoria sono quelli della raccolta bancaria. Sotto il profilo merceologico, il mercato della raccolta comprende i depositi in conto corrente e a risparmio, liberi e vincolati, nonché i certificati di deposito e i buoni fruttiferi; tale mercato presenta rilevanza territoriale a livello provinciale. V. I RISULTATI DELL ISTRUTTORIA Il mercato provinciale della raccolta di Napoli 7. Nel mercato provinciale dei depositi di Napoli, il Banco di Napoli è il primo operatore con una quota di mercato pari al 32,21% e 209 sportelli sui 724 complessivamente presenti nella provincia; i principali competitori sono il Gruppo Intesa (con una quota pari all 11,71% e 85 sportelli), la Banca di Roma (con una quota dell 8,16% e 75 sportelli) e il Monte dei Paschi (con una quota dell 8,15% e 44 sportelli). SanPaolo-IMI è il sesto operatore con una quota pari al 6,9% e 48 sportelli. L indice di Herfindhal-Hirschman (HHI) è pari a 1500. 2

Mercato dei depositi della provincia di Napoli: quote di mercato (e sportelli) dei principali concorrenti al 30 giugno 2000 (totale sportelli n. 724) Altri (185 sportelli) 19,17% Banco di Napoli (209 sportelli) 32,21% UniCredito (48 sportelli) 6,57% San Paolo-IMI (48 sportelli) 6,90% BNL (29 sportelli) 7,13% Monte dei Paschi (44 sportelli) 8,15% BancaRoma (76 sportelli) 8,16% Intesa (85 sportelli) 11,71% 8. L operazione determinerebbe un incremento del 7% circa della quota del primo operatore, che passerebbe da 32,21% a 39,11%, accrescendo il divario la già consistente con le quote degli altri concorrenti. L indice HHI si porterebbe sul valore di 1929 punti, con un aumento di 429 unità. 9. Nel periodo giugno 98-giugno 2000 la quota di mercato del Banco di Napoli si è rivelata in lieve crescita (passando dal 31,78% al 32,21%), a fronte della flessione di quella di SanPaolo IMI, passata dal 7,38% al 6,90%. I principali concorrenti hanno generalmente mantenuto le loro quote, con l eccezione del Gruppo Intesa, la cui quota ha mostrato un significativo incremento, dovuto principalmente alla concentrazione con la Banca Commerciale Italiana. 10. L analisi dei tassi passivi nominali 1 nella provincia di Napoli ha messo in evidenza che nell ultimo anno il Banco di Napoli ha applicato condizioni di tasso sui depositi lievemente superiori alla media del mercato, mentre SanPaolo-IMI ha offerto tassi più bassi. Nel complesso, l andamento dei tassi praticati dalle parti coinvolte nell operazione appare coerente con quello del complessivo mercato provinciale di riferimento. 1 I tassi passivi nominali sono i tassi di interesse passivi calcolati ponderando i tassi presunti (corrispondenti ai tassi concordati, al lordo della ritenuta fiscale, con i clienti) con l ammontare, alla fine del periodo di riferimento, dei depositi cui gli stessi si riferiscono. 3

Tassi di interesse passivi nominali: mercato provinciale dei depositi di Napoli 2,5 2 1,5 1 0,5 2,23 2,21 1,84 2,06 1,95 1,82 1,8 1,7 1,69 1,79 1,59 1,53 1,66 1,57 1,52 1,46 1,34 1,43 1,91 1,8 1,67 mercato San Paolo- IMI Banco di Napoli 0 dic-98 mar-99 giu-99 set-99 dic-99 mar-00 giu-00 Date 3 Tassi di interesse passivi nominali: confronto Italia, Campania, provincia di Napoli 2,5 2 1,5 1 0,5 2,55 2,28 2,21 2,03 1,95 1,69 1,66 1,59 1,59 1,53 1,79 1,63 1,57 1,87 1,71 1,66 2,19 1,85 1,8 Italia Campania Provincia di Napoli 0 dic-98 mar-99 giu-99 set-99 dic-99 mar-00 giu-00 Date 4

11. Disaggregando i dati a livello comunale, si riscontra che nella provincia di Napoli le parti presentano sovrapposizioni territoriali in 30 comuni. In particolare, nei comuni di Boscoreale, Cercola e Terzigno la concentrazione determinerebbe una situazione di monopolio locale, dal momento che le parti sono, allo stato attuale, gli unici operatori presenti con un solo sportello in ciascuno nei tre comuni. Quote di mercato delle parti nei tre comuni della provincia di Napoli nei quali non vi sono altri competitori (31.12.99) 90 80 76,27 77,98 78,39 70 60 50 40 30 23,73 22,02 21,61 20 10 0 Boscoreale Cercola Terzigno Banco Napoli San Paolo-IMI Il mercato provinciale della raccolta di Caserta 12. Nella provincia di Caserta, Banco di Napoli è il primo operatore con una quota di mercato pari al 30,15% e 69 sportelli a fronte dei 183 complessivamente presenti sul mercato. I principali concorrenti sono la Banca di Roma (con una quota pari al 13,50% e 29 sportelli), il Gruppo Intesa (con una quota del 12,33% e 12 sportelli), il Monte dei Paschi (con una quota del 9,25% e 12 sportelli). SanPaolo-IMI è l ottavo operatore con una quota pari al 2,65% e 4 sportelli. L indice HHI risulta pari a 1439. 5

Mercato dei depositi della provincia di Caserta: quote dei principali concorrenti: situazione al 30 giugno 2000 Altri 26,13% Banco di Napoli 30,15% San Paolo-IMI 2,65% BNL 5,99% Monte dei Paschi 9,25% Banca Intesa 12,33% BancaRoma 13,50% 13. La quota di mercato del Banco di Napoli ha mostrato una lieve flessione nel periodo giugno 98-giugno 2000 (dal 31,8% al 30,15%), mentre quella di SanPaolo IMI è cresciuta (da 1,93% a 2,65%). Nel complesso, quindi, la quota congiunta delle parti ha mostrato un andamento stabile, mentre alcuni dei principali concorrenti hanno registrato una crescita della rispettiva quota di mercato. La quota del Gruppo Intesa, in particolare, ha mostrato un rilevante incremento, dovuto anche in questo caso alla concentrazione con la Banca Commerciale Italiana. 14. L analisi dei tassi passivi nominali nella provincia di Caserta ha messo in evidenza che il Banco di Napoli pratica condizioni di tasso sostanzialmente allineate alla media del mercato. Nel complesso, le condizioni applicate dalle parti risultano coerenti con quelle medie del mercato provinciale. 6

Tassi di interesse passivi nominali nella provincia di Caserta 2,5 2 1,5 1 2,22 1,62 1,58 2,08 2,05 1,76 1,64 1,57 1,15 1 1,08 1,63 1,6 1,62 1,32 1,05 1,73 1,63 Provincia di Caserta San Paolo- IMI 0,5 Banco di Napoli 0 dic-98 mar-99 giu-99 set-99 dic-99 mar-00 giu-00 Date 3 Tassi di interesse passivi nominali: confronto Italia, Campania e provincia di Caserta 2,5 2 1,5 2,55 2,28 2,22 2,08 2,03 1,69 1,66 1,59 1,57 1,79 1,63 1,63 1,87 1,71 2,19 1,85 1,73 Italia Campania 1 0,5 Provincia di Caserta 0 dic-98 mar-99 giu-99 set-99 dic-99 mar-00 giu-00 Date 7

Audizione delle parti 15. I rappresentanti delle parti hanno sostenuto quanto segue. La provincia di Napoli è caratterizzata da una notevole dinamica concorrenziale e dall assenza di significative barriere all entrata: ne sarebbero conferma sia la forte crescita, registrata nell ultimo biennio, del numero complessivo di sportelli (da 694 a 724) e di banche (da 26 a 32) sia l arrivo di nuovi competitori esteri. In tale contesto, il Banco di Napoli, pur disponendo di una ragguardevole quota di mercato, non dovrebbe essere considerato in posizione dominante: il livello dei tassi passivi nominali si mantiene, infatti, costantemente al di sopra di quello medio del mercato. L elevata quota detenuta dal Banco nel mercato dei depositi è imputabile principalmente a un operatività di tipo tradizionale, in cui è non è ancora completamente maturato il processo di trasformazione della raccolta diretta in raccolta indiretta e gestita; anche per questo motivo, la quota è destinata a ridursi a vantaggio dei concorrenti. Con specifico riferimento al mercato provinciale dei depositi di Caserta, le parti hanno sottolineato che la concentrazione determina un incremento solo marginale della quota del Banco. La memoria e le misure proposte dalle parti 16. Nella memoria del 14.12.2000 le parti, con riferimento al mercato provinciale di Napoli, hanno rilevato che, in seguito all aggregazione, la quota del primo operatore resterebbe inferiore alla soglia del 40% e l indice HHI al di sotto dei 3000 punti. L analisi condotta a livello comunale (sulla base dei dati di dicembre 1999) mette inoltre in evidenza che, nell ambito della provincia, solo in 23 comuni si realizza una sovrapposizione di rilievo. Inoltre, in quasi la metà di questi comuni la quota apportata da SanPaolo-IMI resta inferiore al 10% e in buona parte di essi la quota del Banco di Napoli si mantiene al di sotto del 30%. Anche in comuni maggiori e nello stesso comune di Napoli, il contributo di SanPaolo-IMI in termini di quota di mercato non appare particolarmente significativo. Le parti hanno anche segnalato che nella provincia di Napoli i comuni risultano contigui, caratteristica che renderebbe l analisi della situazione dei comuni scarsamente significativa. 17. Per ciò che concerne il mercato provinciale di Caserta, secondo le parti la sovrapposizione determina un rafforzamento marginale della quota detenuta dal Banco di Napoli. Esse sottolineano altresì che SanPaolo-IMI è presente soltanto in tre comuni, nei quali la quota congiunta è mediamente al di sotto del 30%. Il lieve superamento della soglia del 30% che si determina a livello provinciale è dovuto essenzialmente ad altri comuni nei quali non si registra alcuna sovrapposizione. 18. Le parti, consapevoli della peculiarità della situazione strutturale della provincia di Napoli, hanno formulato proposte per contenere gli effetti della sovrapposizione delle rispettive quote di mercato su tale mercato. Le proposte consistono: a) nella cessione di uno sportello in ciascuno dei comuni di Boscoreale, Cercola e Terzigno; b) nella chiusura di ulteriori 7-9 sportelli, ubicati in piazze nelle quali sono presenti altri operatori; c) nell impegno a non aprire nuovi sportelli per un periodo di 18 mesi. Il parere dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato 19. Il 16 gennaio 2001 l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fatto pervenire il proprio parere sull operazione in esame. Sulla base dell analisi delle quote di mercato, l Autorità ritiene che l operazione presenti aspetti problematici per il mantenimento di una concorrenza effettiva in due province limitrofe. Essa infatti rafforza in misura significativa la posizione già consistente del Banco di Napoli, determinando un assetto strutturale del mercato sbilanciato a favore dell operatore maggiore. Sotto il profilo comportamentale, l Autorità rileva che 8

dall osservazione dei tassi d interesse vigenti nelle due province e praticati dalle parti si ottengono indicazioni non univoche. In ordine agli impegni che le parti hanno proposto di assumere, l Autorità ritiene che, seppur limitata, la riduzione quantitativa delle quote di mercato ad essi conseguente potrebbe essere anche considerata adeguata laddove si tenga conto che l analisi dell andamento dei tassi non ha mostrato evidenza dell esercizio di un significativo potere di mercato dell operatore maggiore. Secondo l Autorità, le misure correttive devono produrre l effetto di redistribuire ai concorrenti le quote di mercato attribuibili agli sportelli oggetto degli impegni; tale risultato potrà essere conseguito soltanto attraverso la cessione di tutti gli sportelli interessati a favore di uno o più istituti di credito in grado di esercitare un effettiva pressione concorrenziale. VI. CONCLUSIONI 20. Nel corso dell istruttoria è stato rilevato il rafforzamento della presenza competitiva delle parti sui mercati della raccolta delle province di Napoli e di Caserta. Nella provincia di Napoli, l operazione determina un incremento significativo della quota del primo operatore, che aumenta del 6,9% accrescendo ulteriormente il divario con gli altri concorrenti; ne aumenta anche il numero degli sportelli del 23%. L indice HHI, attualmente a 1500, in seguito all operazione crescerebbe a 1929, aumentando di 429 punti. Questi elementi inducono a ritenere che l aggregazione possa ostacolare il pieno dispiegarsi delle forze concorrenziali nel mercato in esame. 21. Nella provincia di Caserta, l operazione determina un incremento della quota di mercato del primo operatore del 2,65%, con un incremento di 4 unità della rete sportellare. L indice HHI, pari a 1439, in seguito all operazione cresce lievemente, ragguagliandosi a 1598. Va inoltre considerata la diminuzione registrata dalla quota di mercato del Banco di Napoli nel periodo giugno 98-giugno 2000 (-%), nonché la presenza di un concorrente di rilevanza nazionale in possesso di una quota significativa, che rappresenta un fattore di equilibrio concorrenziale. Pertanto, tenuto conto del limitato impatto strutturale e degli altri elementi che attenuano gli effetti della concentrazione sulla situazione concorrenziale, essa non sembra in grado di determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante. 22. Con riferimento al mercato provinciale dei depositi di Napoli, la Banca d Italia ritiene necessaria l adozione di misure compensative che attenuino il grado di lesività della concentrazione. La Banca d Italia ritiene di autorizzare la concentrazione a condizione che alcuni sportelli siano ceduti ad altre banche in grado di esplicare un efficace pressione concorrenziale; in particolare, dovrà essere ceduto uno sportello nei comuni dove l aggregazione può condurre a situazioni di monopolio locale. Inoltre, il gruppo risultante dall aggregazione dovrà astenersi dall apertura di nuove dipendenze nella provincia di Napoli per un congruo periodo. TENUTO CONTO dei predetti elementi AUTORIZZA ai sensi dell art. 6, comma 2, della legge 287/90, la concentrazione tra SanPaolo-IMI e Banco di Napoli a condizione che il gruppo risultante dall aggregazione: a) ceda, entro un anno dalla notificazione del presente provvedimento, 10 sportelli nella provincia di Napoli, dei quali uno in ciascuno dei comuni di Boscoreale, Cercola e Terzigno; 9

b) si astenga dall aprire nuovi insediamenti nella provincia di Napoli finché non siano completate le cessioni disposte dalla precedente lettera a) e per un ulteriore periodo di due anni dalla data di realizzazione dell ultima di esse; c) con periodicità annuale, a far tempo dalla notificazione del presente provvedimento, e comunque alla completa attuazione delle misure previste dalle lettere precedenti, presenti una relazione illustrativa in ordine al rispetto delle misure stesse. Le cessioni dovranno essere attuate attraverso procedure competitive trasparenti e non discriminatorie. La Banca d Italia si riserva di verificare l attuazione delle misure citate, nonché la situazione competitiva esistente nei mercati di riferimento al fine di adottare i provvedimenti che si rendessero necessari anche modificando la portata delle misure previste alle lettere precedenti. legge. Il presente provvedimento sarà notificato ai soggetti interessati e pubblicato ai sensi di Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ai sensi dell art. 33, comma 1, della legge n. 287/90, entro il termine di sessanta giorni dalla data di notifica del provvedimento. IL GOVERNATORE Antonio Fazio 10