Nuove Prospettive. Nuove Prospettive New Perspectives



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Nuove Prospettive el corso della Milano Design Week 2014 e nell ambito della mostra-evento INTERNI FEEDING NEW IDEAS FOR THE CITY torna l appuntamento con i big dell architettura in una serie di incontri promossi da Italcementi presso Nil centro ricerca e innovazione i.lab a Bergamo. Tema conduttore di questo terzo ciclo di conferenze con il mondo del costruire la ricerca di un nuovo approccio al progetto, l attenzione al paesaggio e al rapporto uomo/luogo in quanto ricerca di una diversità rispetto a certa iconicità architettonica intesa come esibizione muscolare. 84 Lecture: ENtreePIC verso Palazzo Italia di Expo 2015 Nemesi&Partners Architecture, studio autore del progetto architettonico di Palazzo Italia per Expo 2015 ha voluto darne un racconto e un anticipazione attraverso l installazione ENtreePIC presentata nel corso della mostra-evento INTERNI. L installazione è una composizione scultorea che evoca un sistema vegetale connotato da una trama ramificata, il cui disegno frammentato e caotico genera un sistema entropico-morfico. Tale sistema è realizzato con materiali innovativi e tecnologie messi a punto da Italcementi, in collaborazione con Styl-Comp, partners di Nemesi per il progetto Expo. L intrecciarsi di linee e frammenti genera alternanze di luci e ombre, vuoti e pieni, e dà vita a un architettura naturale, come a immaginare una foresta, una selva, nella quale perdersi o ritrovarsi. Un pezzo di architettura e di paesaggio artificiale, anticipazione e primo tassello del grande mosaico che andrà a comporre l atteso Palazzo Italia. Abbiamo cercato di pensare a un architettura-paesaggio, un architettura che condensasse dentro di sé la possibilità di diventare una sorta di foresta pietrificata, di essere un opera che allude al mondo della natura senza rinunciare però ad essere un opera tecnologica, un opera del nostro tempo, un opera anzi quasi futuribile, che però allo stesso tempo potesse richiamare l idea stessa della nostra identità. Nuove Prospettive New Perspectives Modellare il mondo MILLENNIUM INCONTRI CON L ARCHITETTURA Shaping The World MILLENNIUM MEETINGS WITH ARCHITECTURE Le tracce della memoria Traces Of Memory Rendering di Palazzo Italia, Expo Milano 2015 Rendering of the Palazzo Italia complex, Milan Expo 2015 Rendering dell atrio di ingresso di Palazzo Italia Rendering of the Palazzo Italia entrance lobby

New Perspectives D uring Milan Design Week 2014, as part of the exhibition-event INTERNI FEEDING NEW IDEAS FOR THE CITY, a series of lectures by the top names in architecture was held at i.lab, the Italcementi research and innovation center in Bergamo. This third series of meetings with architecture looked at the search for a new project approach, a focus on settings and on the man/location relationship in the quest for a new perspective, in contrast to a sort of iconicity where architecture becomes an exhibition of muscular strength. Lecture: ENtreePIC towards the Italian Pavilion for Expo 2015 Nemesi&Partners Architecture, the architectural firm that designed the Italian Pavilion for Expo 2015, offered a description and preview with the ENtreePIC installation presented during the INTERNI exhibition-event. The sculptural installation with its web of branches evokes a vegetable system, whose fragmented and chaotic design generates an entropic-morphic system. The sculpture was built with innovative materials and technologies developed by Italcementi, together with Styl-Comp, who partner Nemesi on the Expo project. The interwoven lines and fragments create an alternation of light and shadow, solids and hollows, a natural architecture, as if the designer had imagined a forest or wood, a place in which to lose or find oneself. A piece of architecture, an artificial landscape, a preview and the first piece in the great mosaic that will form the Italian Pavilion. We wanted to create a landscape architecture, an architecture embodying the possibility of becoming a sort of petrified forest, a work that would allude to nature but remain a technological creation, a work of our time, almost a futuristic creation, which, at the same time, would refer to the very idea of our identity. 85 Michele Molè è titolare con Susanna Tradati di Nemesi&Partners, società di servizi integrati di architettura. Fondato nel 2008, lo studio Nemesi ha sede a Roma, nel quartiere di Pietralata, all interno dell ex Lanificio Luciani, riconvertito in una cittadella dell arte e dell architettura. Attualmente lo studio conta 25 professionisti e vanta partecipazioni e vittorie a importanti concorsi internazionali. Nel corso del 2014 saranno aperte due nuove sedi di Nemesi a Milano e a Shanghai. Tra i progetti più recenti: il Padiglione Italia Expo Milano 2015 (Milano, in costruzione); il nuovo centro direzionale Eni, concorso internazionale vinto, progetto architettonico in partnership con Morphosis Architects (Milano); l Harbin International Airport, concorso internazionale (Harbin, Cina); la musealizzazione e riqualificazione urbana dei Mercati Traianei (Roma); il centro polifunzionale e religioso Santa Maria della Presentazione (Roma). Michele Molè ha ottenuto nel 2009 la Medaglia d Oro in rappresentanza dell architettura italiana con il progetto Atasehir Masterplan/Istanbul al World Triennial of Architecture-Interarch di Sofia (Bulgaria); nel 2003 è stato decorato con la Medaglia al Benemerito della Cultura e dell Arte dalla Presidenza della Repubblica Italiana. Installazione ENtreePIC per INTERNI 2014 nel Cortile d Onore dell Università Statale di Milano Installation ENtreePIC in the cour d honneur of Milan s State University at the INTERNI 2014 exhibition Michele Molè is the principal, together with Susanna Tradati, of Nemesi&Partners, an integrated architectural services firm. Founded in 2008, the firm is based in Rome s Pietralata district, inside the former Lanificio Luciani, a wool mill converted into a citadel of art and architecture. It has a team of 25 professionals and has taken part in and won many international tenders. Two new Nemesi offices will be opened in 2014 in Milan and Shanghai. Recent projects include the Italian Pavilion for Milan Expo 2015 (Milan, ongoing); the new ENI head offices, an international tender, in partnership with Morphosis Architects (Milan); the Harbin International Airport, an international tender (Harbin, China); the urban renewal and museum project for the Trajan Markets (Rome); the Santa Maria della Presentazione multifunctional and religious center (Rome). In 2009, Michele Molè won the Gold Medal for Italian architecture with the Atasehir Masterplan/Istanbul project, at the World Triennial of Architecture-Interarch in Sofia (Bulgaria); in 2003, he received the Medal for Merit in the Arts and Culture from the President of the Italian Republic.

86 Lecture: Potere del Luogo Power of Place, questo il titolo dell intervento, evidenzia l importanza del connubio tra vecchio e nuovo per creare un nuovo tipo di spazio che dia origine a un nuovo stile di vita. Kengo Kuma è un architetto mondiale, sicuramente all interno della rosa dei riferimenti internazionali nel campo della progettazione. Tuttavia, la sua architettura è in qualche modo antagonista rispetto all uniformità dell architettura della globalizzazione. A differenza di molti edifici contemporanei autoreferenziali e altamente iconici, le opere di Kengo Kuma sono fortemente contestuali, costruite ascoltando lo spirito dei luoghi, di cui ogni volta sembrano riproporci un racconto nuovo. Dal suo paese, il Giappone, Kuma recupera la tradizione costruttiva, la memoria dei materiali e della loro lavorazione. Ma la tradizione non è mai un fattore stilistico, non c è mai sapore vernacolare nei suoi lavori, l appropriazione della storia è in realtà per Kuma uno strumento di conoscenza per agire nel presente e per essere moderno in modo diverso e consapevole. Kuma afferma: Per quanto riguarda la mia architettura, non ho esigenza di fare l opera unica. Lavoro piuttosto pensando che possa sparire. Anche se non arrivo a cancellare completamente l architettura ritengo che un atteggiamento che rispetti la morbidezza, l uomo, l ambiente e la natura abbia comunque esiti differenti. Kengo Kuma, master in architettura presso l Università di Tokio, fonda nel 1990 Kengo Kuma & Associates. Ha insegnato alla Keio University, all Università dell Illinois e alla Facoltà di Architettura dell Università di Tokyo. Tra le sue opere principali: l Osservatorio Kiro-san, la guesthouse Water/Glass (AIA Benedictus Award), il Noh Stage in Forest del Toyoma Center for Performance Arts (Architectural Institute of Japan Annual Award), il Museo d Arte Nakagawa-machi Bato Hiroshige (Murano Prize). Tra le opere più recenti in Giappone: il Museo d Arte Suntory, il Museo Nezu, il Museo Yusuhara Wooden Bridge, il Centro Informazioni Turistiche e Culturali Asakusa, il Nagaoka City Hall Aore e il teatro Kabukiza. In Francia ha realizzato il Centro Artistico e Cité de la Musique di Besançon e il Frac (Fond Regional d Art Contemporaine) di Marsiglia. Numerosi i grandi progetti in corso all estero, tra cui l edificio del nuovo Victoria & Albert Museum di Dundee (Scozia) e il Politecnico EPFL di Losanna (Svizzera). È International Fellow del RIBA nel Regno Unito e Honorary Fellow dell AIA-Usa. Daici Ano Kengo Kuma, a graduate in architecture at the University of Tokyo, established Kengo Kuma & Associates in 1990. He taught at Keio University, at the University of Illinois, and at the Graduate School of Architecture, University of Tokyo. Kuma s major works include the Kiro-san Observatory, the Water/Glass guesthouse (AIA Benedictus Award), the Noh Stage in Forest at the Toyoma Center for Performance Arts (Architectural Institute of Japan Annual Award), the Nakagawa-machi Bato Hiroshige Museum of Art (The Murano Prize). Recent works in Japan include the Suntory Museum of Art, the Nezu Museum, the Yusuhara Wooden Bridge Museum, the Asakusa Culture Tourism Information Center, the Nagaoka City Hall Aore, and the Kabukiza theater. In France, Kuma designed the Besançon Art Center and Cité de la Musique and the FRAC (Fond Regional d Art Contemporaine) in Marseille. He is working on a number of major international projects, including the new Victoria & Albert Museum in Dundee (Scotland) and the EPFL Institute of Technology in Lausanne (Switzerland). He is an International Fellow of the RIBA in the UK and an Honorary Fellow of the AIA in the USA. Museo e Centro di Ricerca GC Prostho di Aichi (Giappone) costruito con il sistema di giunti Cidori GC Prostho Museum Research Center in Aichi (Japan), a construction inspired by the cidori system of wooden sticks Installazione Stone Forest per INTERNI 2014 nel Cortile dei Bagni dell Università Statale di Milano Stone Forest installation in the Cortile dei Bagni courtyard of Milan s State University at the INTERNI 2014 exhibition

Lecture: Power of Place The Power of Place lecture stressed the importance of the alliance between old and new to create a new type of space for a new life style. Kengo Kuma is a world-famous architect, certainly one of the top international names in the design field. Yet in some ways, his architecture is an antagonist of architectural uniformity in the age of globalization. Unlike many self-referential and highly iconic contemporary buildings, Kengo Kuma s works are strongly linked to their surroundings; they listen to the spirit of the place and are themselves a narration of it. From his homeland, Japan, Kuma retrieves the construction tradition, the memory of the materials and the way they are worked. However, tradition is never a stylistic element, his works never have a vernacular feel, for Kuma the appropriation of history is a source of knowledge for action in the present and for a different, meaningful modern approach. Kuma says: With my architecture, I don t need to create a unique work. When I work, I tend to think the building could disappear. Although I don t completely eliminate architecture, I believe that an attitude that respects softness, man, environment and nature leads to different outcomes. 87 Museo del Design Victoria & Albert a Dundee, Scozia Victoria & Albert Museum of Design in Dundee, Scotland Rendering della stazione ferroviaria internazionale di Susa, Italia Rendering of the Susa international train station, Italy

88 Lecture: Il Non-Specialista Ines Lobo fonda la propria esperienza umana e professionale sul concetto di non-specialista, in quanto non depositario di certezze, ma convinto assertore della relatività della conoscenza e dell importanza che essa venga acquisita e ampliata senza assolutismi e rigidità. Ho chiamato questa conferenza il non specialista perché continuo a credere che l architetto sia un non-specialista. È forse tra le poche professioni che negli ultimi cento anni continua a sopravvivere alla tendenza contemporanea di diventare specialisti di qualcosa. L architetto è un coordinatore di conoscenze, è colui che compie la sintesi, è colui che si pone, inventa, le domande e si obbliga a dare le risposte. Ogni progetto è sempre una nuova area di ricerca e il processo di ricerca è sempre fondamentale per reinventare costantemente questa professione e costruire città che siano il luogo di tutti, e non scatole vuote senza voci umane. Un attenzione permanente, questa di Ines, a creare e dar forma al rapporto uomo/luogo che si integra con gli altri tre temi fondamentali della sua opera: il sacro rispetto per il disegnare il vuoto, ovvero lo spazio prima dell intervento architettonico, vuoto e di nessuno; il riutilizzo inteso come ricostruzione della memoria dei luoghi, degli edifici, degli oggetti; e il costruire senza spreco, in quanto giusto rapporto tra trasformazione e costi. Ines Lobo, laureata all Università Tecnica di Lisbona (FAULT, 1989), ha fondato il suo studio nel 2002. All attività progettuale unisce l insegnamento all Università Autonoma di Lisbona. Tra i suoi progetti, principalmente rivolti al settore pubblico in Portogallo, spicca la Facoltà di Arte e di Architettura di Évora; la Scuola Joaquim Carvalho (Figueira da Foz); la Scuola Francisco Rodrigues Lobo (Leiria); la Scuola Avelar Brotero (Coimbra); le casette del Resort Bom Sucesso (Óbidos); l Ambasciata Portoghese a Berlino e il Teatro delle Azzorre (Ponta Delgada) in partnership con Pedro Domingos; gli uffici Boa Vista delle Costruzioni Ferreira, dove è riuscita a realizzare un perfetto connubio tra l esistente, il verde circostante e il nuovo fabbricato. Ines Lobo è una professionista molto competente nell uso dei materiali e nelle loro combinazioni, in edifici che uniscono un approccio radicale a un apparenza di sobrietà, sostenuta da un estremo rigore geometrico. Vanta partecipazioni e vittorie a importanti concorsi internazionali tra cui: l arcvision Prize 2014, l IHRU Prize 2013 (Facoltà di Arte e Architettura dell Università di Évora), e le nomination per il Premio Mies van der Rohe nel 2011 e 2005. Ines Lobo, a graduate of the Technical University of Lisbon (FAULT, 1989), established her own practice in 2002. She combines her professional work with teaching at the Autonomous University of Lisbon. Among her projects, many of which are in the public sector in Portugal, is the Art and Architecture Faculty in Évora; the Joaquim Carvalho High School (Figueira da Foz); the Francisco Rodrigues Lobo High School (Leiria); the Avelar Brotero High School (Coimbra); the Row-Houses in Bom Sucesso Resort (Óbidos); the Portuguese Embassy in Berlin and the Azores Theater (Ponta Delgada) in partnership with Pedro Domingos; the Boa Vista office building for Ferreira Construction, where she has achieved a perfect balance between the existing building, the surrounding green spaces and the new construction. Ines Lobo is a professional very skilled in her use and combination of materials, and the seemingly understated buildings are extremely powerful in terms of geometry and radical in their approach. She participates, often victoriously, in many international competitions, among which the arcvision Prize 2014, the IHRU Prize 2013 (Art and Architecture Faculty, Évora University), and the nominations for the Mies van der Rohe Prize in 2011 and 2005. Uffici Boa Vista delle Costruzioni Ferreira a Porto, Portogallo. Dettaglio della scala vista dall alto Ferreira Construction Boa Vista office in Porto, Portugal. Detail of the staircase seen from above Facoltà di Arte e Architettura di Évora, Portogallo. Il dialogo tra il vecchio e il nuovo edificio Évora Art and Architecture Faculty, Portugal. The dialogue between the old and the new buildings Leonardo Finotti Leonardo Finotti

Lecture: The Non-Specialist Ines Lobo bases her human and professional experience on the concept of non-specialist : she is not a depositary of certainties, but a convinced exponent of the relativity of knowledge and the importance of acquiring and amplifying knowledge free from absolutisms and rigidities. I ve called this lecture the non-specialist because I believe that the architect is a non-specialist. Architecture is perhaps one of the few professions that in the last one hundred years has withstood the contemporary tendency to become a specialist in something. Architects are coordinators of knowledge, they condense everything, they pose and invent questions, and force themselves to find the answers. Each project is always a new area for research, and the research process is always fundamental for a continuous reinvention of the profession and the development of cities that are places for everyone, rather than empty boxes without human voices. A constant concern for Ines is to create and give form to the man/place relationship, integrated with the three other core themes of her work: utmost respect for designing the void, that is the empty space before the architecture, which belongs to no one; re-utilization in the sense of reconstruction of the memory of places, buildings, objects; and construction without waste, as a correct balance between transformation and cost. 89 Scuola Secondaria Francisco Rodrigues Lobo a Leiria, Portogallo Francisco Rodrigues Lobo High School in Leiria, Portugal Leonardo Finotti Leonardo Finotti Le casette del Resort Bom Sucesso a Óbidos, Portogallo Row-Houses in Bom Sucesso Resort in Óbidos, Portugal

90 Lecture: Landmark Sostenibili È una visione quella di Archea che affronta l architettura in un processo di ricerca a varie scale dove il paesaggio e la città considerata nelle sue diverse trame assumono ruolo di valori guida. Edifici fortemente integrati con l ambiente naturale, dove l architettura si sposta verso la dimensione della Land Art annullando quasi il costruito, per far sì che la commistione tra paesaggio e spazio funzionale diventi totale. In questo senso anche il discorso sulla sostenibilità, tradizionalmente legato alle prestazioni dell edificio e all efficienza della struttura costruita, in realtà per Archea si sposta oltre le dimensioni tecnologico-funzionali e diventa attenzione/desiderio di ascoltare i luoghi, i materiali locali, la cultura. Un atteggiamento di tipo umanistico, forse, che porta poi a creare quelli che sono landmark sostenibili. I progetti di Archea partono dalla voglia di fare del nostro mestiere una passione e quindi dalla voglia di riuscire a fare dei piccoli segni, dei piccoli gesti, delle architetture nelle quali non conta la dimensione, ma conta il riuscire a dare un contributo significativo al paesaggio. Creare, come dice il titolo della presentazione, dei Sustainable Landmarks. Segni sostenibili, dove la sostenibilità non è, o meglio non è soltanto, tecnologia, pure fondamentale, ma è prima di tutto compatibilità di un progetto, di un architettura, con un paesaggio, che sia questo a scala urbana o a scala naturale. Giovanni Polazzi è tra i soci fondatori dello studio Archea che, nato a Firenze nel 1988, è oggi un network di oltre 80 architetti, operativi a Firenze, Milano, Roma, Pechino, Dubai e San Paolo. Gli interessi e le attività di ricerca di Archea muovono dal paesaggio alla città, dall edificio al design. Oltre alla ricerca in ambito progettuale, ogni associato dello studio svolge una parallela attività nelle facoltà di architettura di Firenze e Genova. Lo studio è invitato a importanti concorsi in Italia e all estero, risultando vincitore, tra gli altri, del concorso per gli uffici Pirelli ex-ansaldo a Milano, del concorso per il Museo Archeologico sull autostrada Salerno-Reggio Calabria e del concorso a inviti per la realizzazione di una torre multifunzionale alta oltre 90 metri a Tirana, attualmente in costruzione. Tra i progetti più significativi, la Biblioteca Comunale di Nembro (Bergamo), la trasformazione dell ex magazzino vini del porto di Trieste, la nuova Cantina Antinori a San Casciano (Firenze), il Centro diurno disabili di Seregno (Monza Brianza), l Ubpa B3-2 Pavilion al Shanghai Expo 2010, il Green Energy Laboratory per la Jiao Tong University di Shanghai e la Città della Ceramica presso Li Ling in Cina. Giovanni Polazzi is one of the founding partners of the Archea firm founded in Florence in 1988 and now a network of more than 80 architects working in Florence, Milan, Rome, Beijing, Dubai, São Paulo. The interests and research activities of Archea range from the landscape to the city, from buildings to design. Besides research on projects, each partner in the studio conducts research in the schools of architecture of Florence and Genoa. The studio has been invited to take part in important design competitions in Italy and abroad, winning among others the competitions for the Pirelli office building in the former Ansaldo factory in Milan, for the Archaeological Museum on the Salerno-Reggio Calabria motorway and for a multifunctional tower over 90 meters high in Tirana, now under construction. Outstanding projects include the Nembro Municipal Library (Bergamo), the conversion of the former wine warehouse at the port of Trieste, the new Antinori Winery at San Casciano (Florence), the Daytime Center for the disabled in Seregno (Monza Brianza), the Ubpa B3-2 Pavilion at the Shanghai Expo 2010, the Green Energy Laboratory for Jiao Tong University in Shanghai and the Ceramics City at Li Ling in China. Rinnovamento e ampliamento della clinica Le Terrazze a Cunardo, Italia Renovation and expansion of the Le Terrazze clinic in Cunardo, Italy Installazione Feeding the Earth per INTERNI 2014 nel Cortile d Onore dell Università Statale di Milano Feeding the Earth installation in the cour d honneur of Milan s State University at the INTERNI 2014 exhibition

Lecture: Sustainable Landmarks The Archea vision sees architecture as a research process on different scales, where the landscape and the city in its various guises take on the role of guiding values. Its buildings are closely integrated with the natural environment, where the architecture moves into the dimension of Land Art and almost annuls the construction, so that the fusion between landscape and functional space becomes total. In this sense, sustainability, which traditionally concerns the performance of the building and the efficiency of the construction, moves beyond the technological and functional into sensitivity and a desire to listen to places, local materials, culture. This humanistic attitude creates sustainable landmarks. Archea projects begin from the desire to work with passion, to make small marks, small gestures, architectures where what is important is not size, but making a significant contribution to the landscape. Creating what the title of the presentation calls Sustainable Landmarks. Where sustainability is not, or, better, is not just technology, which is of course fundamental, but above all the compatibility of a project, of an architecture, with a landscape, whether this is on an urban scale or a natural scale. 91 Albergo e Museo della ceramica a Li Ling, Cina Hotel and ceramic art museum in Li Ling, China Leonardo Finotti Veduta esterna della Cantina Antinori a San Casciano, Italia External view of the Antinori Winery at San Casciano, Italy

Modellare il mondo MILLENNIUM INCONTRI CON L ARCHITETTURA Shaping The World MILLENNIUM MEETINGS WITH ARCHITECTURE 92 Patrick Tighe S econdo appuntamento della nuova serie di Incontri Millennium, le lectures organizzate da Italcementi, dove i grandi protagonisti dell architettura contemporanea incontrano quelli che saranno gli architetti di domani. L obiettivo degli Incontri Millennium è di declinare la qualità tecnologica del prodotto cemento con la dimensione estetica di grandi progettisti internazionali e dei giovani studenti italiani. Italcementi ha coinvolto in questa iniziativa, avviata nel 1997, le più importanti facoltà universitarie di architettura e le realtà professionali del settore. Dopo una riflessione dedicata alla poetica di Alvar Aalto, Incontri Millennium ha via via percorso negli anni i mondi progettuali e la poetica di Richard Meier, Enric Miralles, Dominique Perrault, Steven Holl, Raimund Abraham, Nicholas Grimshaw, Mario Botta, Juan Navarro Baldeweg, Kjetil Trædal Thorsen, Frank O. Gehry, Peter Eisenmann, Eric Owen Moss e Boris Podrecca. Sono stati più di 10.000 gli studenti e i progettisti che, grazie agli Incontri Millennium, hanno potuto confrontarsi con la cifra culturale e il segno dei più grandi maestri contemporanei. della figura dell architetto. I progetti, grandi o piccoli, pubblici o privati, residenziali o sociali, coinvolgono il pubblico in modo significativo lasciando una traccia duratura sul territorio. Ogni lavoro è influenzato da una profonda esplorazione di problemi sociali, culturali, politici e tecnologici. Per un architettura lungimirante è fondamentale impegnarsi in una continua ricerca di soluzioni innovative, analisi dettagliate e implementazione di nuove tecnologie, nuovi metodi di fabbricazione, nuovi mezzi di costruzione, nuovi materiali e una sempre maggiore attenzione al contesto. Il portfolio dello studio Tighe è estremamente vario: i progetti spaziano da installazioni che vedono convergere tecnologia robotica e nuovi materiali a strutture in muratura, cotto o pietra, costruite seguendo classiche tecniche artigianali: dagli studi di post-produzione di Hollywood alle case prefabbricate nei boschi del Maine; da installazioni di piccola scala a interventi urbani e master plan che coinvolgono interi distretti e città in America, in Cina o in Nord Africa; dalle commesse di istituzioni o importanti personalità come Sua Altezza lo Sceicco Sultano Bin Zayed Al Nahyan, fino ai progetti di alloggi popolari per persone disabili e per i malati di HIV, situati nel centro di Los Angeles. SIERRA BONITA AFFORDABLE HOUSING, West Hollywood, California, Usa Il progetto si sviluppa all angolo fra Santa Monica Boulevard e Sierra Bonita Avenue a West Hollywood, in California, e comprende una serie di alloggi popolari, a uso misto, disposti su cinque piani, che accolgono persone con disabilità. L intero complesso è stato commissionato dal distretto di West Hollywood e dalla West Hollywood Community Housing Corporation, un organizzazione no-profit che realizza e gestisce progetti di edilizia sostenibile sul territorio. L edificio contiene 42 unità abitative organizzate intorno a una corte interna che va a costituire un vero e proprio nucleo di giardini verticali sviluppati su cinque piani. Il progetto prevede sia zone per uso pubblico, come l ampio spazio verde esterno (la foresta di bambù) che favorisce un microclima temperato, sia zone ad uso dei residenti, come gli ampi giardini che danno accesso alle unità abitative. Lungo il Santa Monica Boulevard sono presenti inoltre una Giovedì 30 gennaio 2014 alla Casa dell Architettura di Roma, si è svolta la conferenza dell architetto statunitense Patrick Tighe. Sono intervenuti Livio Sacchi, Presidente Ordine Architetti di Roma, e Fortunato Zaffaroni, Direttore Marketing e Global Sales di Italcementi Group. Nel corso dell incontro, che ha visto la folta partecipazione di studenti, professori universitari, architetti e imprenditori, Patrick Tighe ha presentato lo studio Patrick Tighe Architecture, noto per la sua edilizia sostenibile, illustrandone la missione attenta all aspetto sociale e consapevole e alle responsabilità Un dettaglio dei pannelli di alluminio laminato degli appartamenti Sierra Bonita A detail of the laser-cut aluminum panels at the Sierra Bonita apartments

93 Piccole dimensioni e semplicità dal look sofisticato Small scale and simplicity together with an air of sophistication L ingresso di OUT OF MEMORY The OUT OF MEMORY entrance zona commerciale e due parcheggi a livello stradale e sotterraneo. OUT OF MEMORY con Ken Ueno, compositore, Istituto di Architettura della California del Sud OUT OF MEMORY è un esperienza in cui convergono tecnologia robotica, suono, forma, luce e nuovi materiali. L installazione è accompagnata da una composizione site-specific del musicista di fama mondiale Ken Ueno. Il paesaggio sonoro è parte integrante dell esperienza ed è utilizzato come veicolo per esplorare la spazializzazione del suono all interno dei confini fisici della galleria. Il progetto propone una nuova materialità strutturale utilizzando schiuma di poliuretano rinnovabile per l assemblaggio dell intero edificio. Realizzate attraverso sei assi di fresatura robotica Machineous, le forme sono ispirate alle onde sonore che si diffondono all interno dell installazione. La superficie interna della struttura parabolica è una rappresentazione tridimensionale della composizione di Ueno. La geometria della camera a spirale e il materiale acusticamente assorbente enfatizzano la spazialità e l aura del luogo. Tracce dell ambiente e visioni del passato si combinano come in una cosa sola e le percezioni del visitatore vengono alterate e amplificate. Patrick Tighe (Lowell, Massachusetts 1966) è titolare dello studio Patrick Tighe Architecture. Fin dalla sua istituzione nel 2001, lo studio è stato autore di un architettura attenta ai valori della tecnologia, della sostenibilità e dell innovazione e può contare su un corpus consistente e diversificato di progetti, che comprendono affordable housing, cioè abitazioni popolari, ma anche edifici commerciali, progetti ad uso misto, installazioni e progetti di arte civica. Patrick Tighe Architecture ha prodotto più di 30 edifici residenziali nei diversi distretti dell area metropolitana di Los Angeles e progetti in fase di realizzazione in Marocco, Cina e Medio Oriente. Recentemente, il lavoro dello studio nel settore dell affordable housing ha ricevuto molta attenzione e visibilità da parte dei media, con numerosi riconoscimenti (tra cui l American Architecture Award 2012). Nel 2011 Tighe ha progettato un installazione site-specific denominata OUT OF MEMORY per la SCI-Arc Gallery. L opera ha riscosso numerosi riconoscimenti a livello internazionale (National AIA Award 2012, American Architecture Award 2011, Prague Quadriennial e Buenos Aires Biennale, Argentina). Lo studio ha inoltre completato la sede di Los Angeles per la società inglese di post-produzione The Moving Picture Company (2011 National AIA Award). Nel 2007 lo studio ha ricevuto il Rome Prize in Architecture dell American Academy di Roma e nel 2013 ha partecipato alla MOCA Exhibition Showcasing Contemporary Architecture di Los Angeles. www.tighearchitecture.com

as well as ground-level and subterranean parking. 94 Particolare dello spazio interno di OUT OF MEMORY Detail of the interior space of OUT OF MEMORY S econd date in the new series of Millennium Meetings, the lectures organized by Italcementi, where leading names in contemporary architecture meet the architects of tomorrow. The aim of the Millennium Meetings is to inflect the technological qualities of cement with the aesthetic dimension of great international designers and young Italian students. Italcementi launched the initiative in 1997, involving the leading architecture faculties and top professionals. After a debate on the poetics of Alvar Aalto, over the years Millennium Meetings has investigated the creative worlds and poetics of Richard Meier, Enric Miralles, Dominique Perrault, Steven Holl, Raimund Abraham, Nicholas Grimshaw, Mario Botta, Juan Navarro Baldeweg, Kjetil Trædal Thorsen, Frank O. Gehry, Peter Eisenmann, Eric Owen Moss and Boris Podrecca. Thanks to the Millennium Meetings, more than 10,000 students and designers have had the opportunity to explore the cultural dynamic and work of our greatest contemporary architects. On Thursday January 30, 2014, the Casa dell Architettura in Rome hosted a lecture by US architect Patrick Tighe. Other speakers were Livio Sacchi, President of the Rome Order of Architects, and Fortunato Zaffaroni, Italcementi Group Marketing & Global Sales Director. During the meeting, attended by large numbers of students, university professors, architects and entrepreneurs, Patrick Tighe presented Patrick Tighe Architecture, a practice known for its sustainable building, illustrating the firm s mission focus on social issues and awareness and on the architect s responsibilities. Big or small, public or private, high-end or low-income, the firm s projects all involve the public in a meaningful way and leave a lasting impression. Each work stems from an intense exploration of social, cultural, political and technological issues. For long-sighted architecture, commitment to a continuous search for innovative solutions is fundamental, together with detailed analyses and implementation of new technologies, new fabrication methods, new means of construction, new materials and extensive examination of the context of each project. The Tighe firm has a highly varied portfolio: its projects range from installations combining robotics and new materials to structures in masonry, terracotta or stone, constructed with traditional techniques. They include post-production studios in Hollywood, prefabricated houses in the woods in Maine, small-scale installations, urban projects and master plans involving whole districts and cities in America, China or North Africa, commissions from institutional clients or distinguished figures like His Highness Sheikh Sultan Bin Zayed Al Nahyan, or affordable housing projects for disabled people and HIV sufferers in central Los Angeles. SIERRA BONITA AFFORDABLE HOUSING, West Hollywood, California, USA The five-story project, located at the corner of Santa Monica Boulevard and Sierra Bonita Avenue in West Hollywood, California, offers mixed-use affordable housing for people living with disabilities. The complex was commissioned by the City of West Hollywood and the West Hollywood Community Housing Corporation, a non-profit organization that builds and manages sustainable building projects. It contains 42 living units organized around an internal courtyard expressed as a five-story organic garden lattice. The project offers areas for public use, like the broad outdoor space (bamboo forest) providing a temperate microclimate, and a garden for residents with access to the housing units. Commercial and retail space is located along Santa Monica Boulevard, OUT OF MEMORY with Ken Ueno, composer, Southern California Institute of Architecture OUT OF MEMORY is an experience at the convergence of robotics, sound, form, light and new materials. The installation is accompanied by a site-specific composition by world-renowned composer Ken Ueno. The soundscape is integral to the experience and used as a vehicle to explore the spatialization of sound within the physical boundaries of the gallery. The installation proposes a new structural materiality using renewable polyurethane foam as a total building assembly. Realized through Machineous six-axis robotic milling, the sonic contours are derived from the sound contained within the installation. The interior surface of the parabolic structure is a three-dimensional representation of Ueno s composition. The chamber s spiraling geometry and acoustically absorptive material magnify the spatial and the aural. Traces of the ambient and visions of the past combine to create a whole that alters and heightens the visitor s awareness. Patrick Tighe (Lowell, Massachusetts 1966) is the principal of Patrick Tighe Architecture. Since its inception in 2001, the firm has been committed to creating architecture informed by technology, sustainability and building innovation, and has realized a strong and diverse body of projects including affordable housing, commercial buildings, mixed-use projects, civic art and installations. Patrick Tighe Architecture has produced more than 30 residential buildings within the various communities of the greater Los Angeles area and has projects in development in Morocco, China and the Middle East. Recently, the firm s work in the Affordable Housing sector has garnered much attention and media coverage, receiving many awards (including the 2012 American Architecture Award). In 2011, Tighe designed a site-specific installation entitled OUT OF MEMORY for the SCI-Arc Gallery. The piece won international recognition (2012 National AIA Award, 2011 American Architecture Award, Prague Quadriennial and Buenos Aires Biennale, Argentina). The firm also completed the US headquarters for the UK-based post-production company The Moving Picture Company in Los Angeles (2011 National AIA Award). In 2007, it was awarded the Rome Prize in Architecture by the American Academy in Rome and in 2013 it took part in the MOCA Exhibition Showcasing Contemporary Architecture in Los Angeles. www.tighearchitecture.com

artvision Le tracce della memoria Traces Of Memory aria Elisabetta Novello (Vicenza, 1974) ha trovato Mnella cenere, componente materica che sta alla base del suo lavoro, il linguaggio stilistico della sua poetica ricerca artistica. Opera con segni precari, minimi, di memoria antropologica. Accumula il materiale in vari modi e lo restituisce, nel silenzio, dandogli una nuova identità, una nuova immagine, per lo più altamente meditativa. Con la cenere crea ricami che spariscono nelle sue performance, linee, orizzonti, accumuli, sedimentazioni e micro-formazioni. La sua cenere è in costante movimento e trasformazione, attraversa il ricordo, la memoria, ma si adegua ad altre esistenze acquistando una nuova fisicità. La cenere è anche colore, pittura, è variazione sul tono: dal nero della fuliggine al grigio chiarissimo della polvere derivante da combustioni cartacee. Nei suoi lavori procede per minime variazioni, lavorando sull assenza. Non vi è oggetto, ma un soggetto, la cenere appunto, che cancella la rigidità dell opera e talvolta nega la sua esistenza. La polvere viene di volta in volta rielaborata e adeguata a nuove esperienze in un fluire controllato dei pensieri. La forma è presente, ma libera da costrizioni, un concetto, un pensiero, una sospensione. Le sue teche, le provette, i merletti, le trine, rappresentano una continua ri-declinazione del già accaduto, attraverso il ri-adeguamento della polvere, di qualcosa che si trasforma in qualcosa d altro. Il lavoro di Maria Elisabetta Novello attraverso la cenere, suo unico e assoluto medium linguistico scrive Martina Cavallarin, critica d arte e curatrice che segue il lavoro dell artista fin dagli esordi rapporta e trasporta codici e microinformazioni che moltiplicano quelle funzioni, dimenticanze, sogni e dubbi. Un lavoro basato su percorsi di memoria e piccoli indizi che rendono l opera un complesso di riferimenti che, in modo diacronico e sincronico, attraversano luoghi e tempo. L organicità del lavoro di Novello risiede nella sostanziale fisicità irrisolta della cenere, polvere in costante trasformazione, che attraversa il ricordo per rapportarsi con un presente sospeso in una visione ibrida, enigma sostanziale che perde la sua organicità originaria per generare nuove forme e rivelare altre esistenze. Si tratta sempre di una sublimazione di ciò che è parziale e sfuggente, mantenendosi l opera come luogo positivo dell alternativa, inspirazione ed espirazione a ritmo costante di segni e ambivalenze, presenze e assenze, stupore e rassicurazione. Nelle grandi teche, in cui la cenere viene deposta a strati per formare Indefinito. 2009. Cenere, musica e danza. Installazione-performance in collaborazione con Lo Studio Arearea e Martina Bertoni Indefinite. 2009. Ash, music and dance. Installation-performance in cooperation with Lo Studio Arearea and Martina Bertoni Vuoti 2012. Tubi di vetro contenenti cenere, 150x150 cm Vacuums 2012. Glass tubes containing ash, 150x150 cm livelli differenti tra cromie e sfumature, la percezione si concentra al massimo come in uno sforzo atletico costante e incessante per cogliere l attimo in cui la prestazione è all eccellenza. Memoria e passione fuggono al destino entropico della distruzione per accendersi sotto altre combinazioni, attraverso l atto dell arte che tra realtà diverse produce sempre una nuova, inaspettata visione. La fantasia di Novello è basata su una struttura individuale con resistenze stratificate, ovvero un continuo rimando a passaggi già codificati ai quali l artista aggiunge la sua propria trasgressione e strategia per mantenere il centro, suggellando un patto atletico-mentale tra opera e codici contenuti in essa in modo da tenere aperto la scambio tra presente e passato, e tra avvenuto e avvenire. La sua zona privilegiata scrive ancora Martina Cavallarin non è quindi solo un territorio di bellezza e rarefazione, di silenzi e curve sinuose, ma un azione che copre le parti più intime con pudore per esprimere spazi di vita e vissuto, la motivazione del proprio essere e quella del mondo, l espansione dell immaginazione personale in moduli universali. Partendo da una matrice estremamente estetizzante e intimista, il lavoro di Novello si rapporta quindi con contenuti concettuali nascosti che si basano sul ruolo della donna, i retaggi familiari, i ricordi rielaborati e riflessi in un tempo sempre dilatato e imprevedibile. L artista, che vive e lavora tra Milano, Venezia e Udine, non ha ancora 40 anni ma ha già al suo attivo una nutrita attività espositiva. Collabora con importanti gallerie e attualmente è in mostra al Mart di Rovereto. Nel 2009 ha preso parte alla collettiva di artisti internazionali La seduzione nel segno, in occasione della 53a Biennale di Venezia. Nel 2010 ha partecipato alla mostra Il segreto dello sguardo, presso la Galleria San Fedele a Milano e a Memento a La Giarina Arte Contemporanea di Verona. Nel 2011 è stata invitata a Round the Clock, evento collaterale della 54a Biennale di Venezia e alla collettiva Passato- Presente. Dialoghi d Abruzzo al Museo d Arte Contemporanea di Genazzano. Nel 2012 ha messo in scena una spettacolare personale multimediale alla Galleria Fumagalli di Bergamo dal titolo Liridi. Nel 2013 si è aggiudicata il Blumm Prize, il premio d arte contemporanea 95

96 organizzato dall agenzia Blumm presso l ambasciata italiana di Bruxelles. Tra le sue ultime importanti mostre, personali e collettive, nel 2014 Impercettibili variazioni tattili, a cura di Federico Sardella presso la Galleria Cardi di Pietrasanta. Un suo lavoro di grandi dimensioni è esposto alla BAG dell Università Bocconi di Milano. È la protagonista del Progetto Arte Italcementi 2014. Giuliano Papalini aria Elisabetta Novello (Vicenza, 1974) has found M a stylistic language for her poetical artistic research in ash, the substance that forms the basis of her work. Her creations are precarious, minimal signs, anthropological memories. She collects the ash in various ways and returns it, in silence, investing it with a new identity, a new generally highly meditative image. With the ash, she creates embroidery that disappears in her performances, lines, horizons, mounds, sedimentations and micro-formations. Her ash moves and changes constantly, it draws on recollection and memory, but it adapts to other existences by acquiring a new physicality. Her ash is also color, painting, tonal variations: from the black of soot to the pale gray of the powder left by burnt paper. In her creations, Novello proceeds through minimal variations, working on absence. There is no object, but a subject the ash, which eliminates the rigidity of the work and sometimes denies its existence. At each step, the powder is re-formulated and adapted to new experiences in a controlled flow of thought. Form is present, but free from constrictions, a concept, a thought, a suspension. Her display cases and test-tubes, her lace and filigree are continual inflexions of past events through the modification of the ash, of something that is transformed into something else. According to art critic and curator Martina Cavallarin, who has followed the artist throughout her career, Maria Elisabetta Novello s work in ash, her only and absolute linguistic medium, links and transports codes and micro-information that multiply those functions and oversights, dreams and doubts. It is based on memory trails and small clues that turn it into a body of references crossing through time and space diachronically and synchronously. The organicity of Novello s work lies in the substantial unresolved physicality of the ash, a constantly changing powder that crosses memory into a present suspended in a hybrid vision, a substantial enigma that loses its 11.687 grammi circa, collezione di cenere, 2009. Sacchetti contenenti cenere, 250x350 cm Approximately 11.687 grams, collection of ash, 2009. Bags containing ash, 250x350 cm Vasi comunicanti, 2013. Antichi vasi di vetro, cenere, dimensioni ambientali. 1 Premio BLUMM PRIZE. Ambasciata Italiana, Bruxelles Communicating vessels, 2013. Ancient glass vases, ash, environmental dimensions. Winner, BLUMM PRIZE. Italian Embassy, Brussels original organicity to generate new forms and reveal other existences. It is always a sublimation of something partial and elusive, where the work is maintained as a positive place of the alternative, inhalation and exhalation at a constant rhythm of signs and ambivalences, presences and absences, astonishment and reassurance. In the large cases where the ash is arranged in layers to form different levels of color and nuance, perception reaches maximum concentration in a constant, incessant athletic effort to capture the moment when performance achieves excellence. Memory and passion elude the entropic destiny of destruction to re-ignite in other combinations, through the act of art, which, from different realities, always produces a new and unexpected vision. Novello s fantasy is based on an individual structure with stratified resistances, in other words, a continuous reference to already encoded transitions to which the artist adds her own transgression and strategy to hold the center, sealing a mental athletic pact between the work and the codes it contains in order to keep communication open between present and past, between history and future. Her preferred area, adds Martina Cavallarin, is therefore not just a land of beauty and rarefaction, of silences and sinuous curves, but an action that modestly covers the most intimate parts to express spaces of life and experience, the motivation of one s being and that of the world, the expansion of personal imagination into universal modules. Starting from a highly intimist and beautifying matrix, Novello s work therefore relates to hidden conceptual content based on the role of women, family connections, memories that have been processed and reflected in an always dilated and unpredictable time. The artist, who lives and works in Milan, Venice and Udine, is not yet 40 but has already exhibited widely. She cooperates with important galleries and is currently showing at the Mart in Rovereto. In 2009, she exhibited in the international collective La seduzione nel segno at the 53rd Biennale in Venice. In 2010, Novello took part in Il segreto dello sguardo at the San Fedele Gallery in Milan and in Memento at La Giarina Arte Contemporanea in Verona. In 2011, she was invited to Round the Clock, a side event at the 54th Biennale in Venice and to the collective Passato- Presente. Dialoghi d Abruzzo at the Contemporary Art Museum in Genazzano. In 2012, she organized a spectacular multimedia solo at the Fumagalli Gallery in Bergamo, entitled Liridi. In 2013, she was awarded the Blumm Prize, the contemporary art prize organized by the Blumm agency at the Italian embassy in Brussels. Her most recent important shows solo and collective include, in 2014 Impercettibili variazioni tattili, curated by Federico Sardella at the Cardi Gallery in Pietrasanta. One of her large-scale works is shown at the BAG at the Bocconi University in Milan. She is the protagonist of the Italcementi 2014 Art Project. Giuliano Papalini