ISTITUTO COMPRENSIVO «Don G. Dossetti» Cavriago (RE) I ragazzi della classe 3B presentano IL DUOMO DI REGGIO EMILIA A cura della prof.ssa Patrizia Acquatici a.s. 2015/16
LA STORIA I primi documenti che attestano l'esistenza della cattedrale risalgono alla metà del IX secolo, tuttavia essa già doveva sorgere nel 451, anno in cui il vescovo di Reggio Favenzio partecipò ad un sinodo a Milano. A causa delle ripetute incursioni dagli Ungari, che avevano causato la morte del vescovo Azzo, l'imperatore Ludovico III concesse al vescovo Pietro la costruzione di mura attorno al palazzo episcopale ed alla cattedrale. Il 26 dicembre 1228 crollò la torre campanaria, perciò nel 1268, sotto il vescovado di Guido da Fogliano, fu costruito il tiburio ottagonale, ossia l'attuale torre campanaria e all'abside venne data una forma curvilinea. Nel 1522 venne collocata sul tiburio l'enorme statua in rame a sbalzo della Madonna col Bambino, opera di Bartolomeo Spani.
LA FACCIATA L'attuale facciata si presenta incompiuta, con un rivestimento cinquecentesco progettato da Prospero Sogari detto Il Clemente al primo livello. La parte inferiore è costituita da lesene incornicianti nicchie con le statue dei quattro santi Grisante, Venerio, Daria e Gioconda, protettori della città. La parte superiore della facciata di impronta romanica, è probabilmente frutto del cosiddetto restauro Malaguzzi e risale all'anno 1275 circa. Sul portale principale sono poste due statue, di ispirazione michelangiolesca, raffiguranti Adamo ed Eva, opera di Bartolomeo Spani. Al di sopra della facciata il tiburio accoglie la grande statua cinquecentesca in bronzo dorato della Madonna con Gesù Bambino ed i committenti, i coniugi Fiordibelli anch'essa è opera di Bartolomeo Spani ed è datata 1522.
ADAMO ED EVA
L'INTERNO L'interno è a croce latina, a tre navate, con arcate a tutto sesto su pilastri. Tre sono le absidi semicircolari, le due cupole minori sorgono sulle cappelle absidali. Il transetto poggia sulla cripta sottostante. Al centro della croce si erge la grande cupola.
LA CUPOLA CENTRALE La cupola è opera del canonico Messori. Nei quattro pennacchi i rilievi in stucco degli Evangelisti, sono opera di Antonio Traeri del 1700 ca. L interno della cupola già affrescata su progetto dello scenografo reggiano Francesco Fontanesi nel 1779, è stata ridipinta con angeli recanti gli strumenti della passione da Fermo Forti e aiuti (1885).
L ALTARE L altare è in marmo grezzo e rugoso diviso in due blocchi quadrati con una scritta di epoca Romana. E opera di Claudio Parmiggiani ed è stato trovato in un magazzino della cava di marmo di Carrara dove andava a rifornirsi Michelangelo
L ABSIDE E IL CORO Nell abside semicircolare il bellissimo coro ligneo intagliato dalla scuola di Giovanni da Baiso risale al XV sec. Accoglieva un tempo i numerosi canonici e mansionari per la preghiera liturgica, per la quale erano utilizzati preziosi codici miniati, collocati sul badalone. La cimasa del badalone presenta le immagini lignee della Madonna con Bambino e dei coniugi Fiordibelli benefattori della cattedrale.
LA PALA DELL ASSUNZIONE DI MARIA Il dipinto originale di Carracci, è stato trasferito al Musée des Beaux-Arts di Rouen, in Francia nel 1700. Quello attuale è una riproduzione dipinta da Federico Zuccari.
LA CAPPELLA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO Sul transetto nord si apre la settecentesca cappella del Santissimo Sacramento, con al centro un tempietto marmoreo a pianta centrale, realizzato nel 1577 dal Clemente e dai suoi allievi su disegno di Orsi. L opera è stata promossa in un momento in cui la Riforma Protestante negava la verità della transustanziazione. Al vertice è una statua bronzea di Gesù risorto, mentre più in basso gli Evangelisti testimoniano con i loro scritti che Cristo si è veramente donato per la salvezza dell Uomo. Sulla porta del tabernacolo e sulle altre finte porte sono riportati episodi dell Antico e del Nuovo Testamento.
LE CAPPELLE LATERALI L edificio orientato liturgicamente, presenta una pianta cruciforme. Una serie di pilastri di ordine dorico dividono la navata centrale da quelle laterali, sulle quali si affacciano 5 cappelle a destra e 5 a sinistra.
IL PULPITO A metà della navata centrale sul lato nord, si trova il pulpito che è stato realizzato nel 1790 su disegno di Francesco Fontanesi con il riuso di quattro formelle con gli Evangelisti, opera dello Spani.
CAPPELLA FIORDIBELLI Cappella Fiordibelli realizzata a partire dal 1624, era destinata ad accogliere i resti mortali dei coniugi Fiordibelli benefattori della fabbrica del duomo. Gli stucchi della volta sono stati eseguiti da Nicola Sampolo e dal Besenzi, mentre la pala d altare con la Madonna Assunta e i santi Pietro e Girolamo è di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino.
CAPPELLA TOSCHI La Cappella Toschi, voluta dal card, Domenico Toschi e progettata dall arch. Girolamo Rainaldi. Rivestita di marmi policromi intarsiati, accoglie dipinti di artisti che operavano a Roma: la Visitazione del 1604 sull altare maggiore di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d Arpino. L Annunciazione a Maria, la Fuga in Egitto e l Assunzione della Vergine tutti del 1606, di Domenico Cresti detto il Passignano. La Natività della Vergine (1605) è di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio. L Adorazione dei pastori è di Pietro Sorri.
CAPPELLA RUGGERI BRAMI La Cappella Ruggeri Brami, contiene nella bella ancona marmorea, la tela con la Pietà di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane. Nella volta sono i dipinti su tela raffiguranti gli Apostoli copia di opere realizzate da Lazzaro Baldi nel Palazzo Comunale di Spoleto. Alle pareti i monumenti funerari di Bonifacio Ruggeri Canossa e Camilla Ruggeri Brami
I MONUMENTI DI CHERUBINO SFORZANI E ORAZIO MALAGUZZI Presso l ingresso nord si trova il monumento funerario di Cherubino Sforzari, celebre orologiaio, con la grande clessidra in marmo bianco, del Clemente. A sud il monumento funebre di Orazio Malaguzzi, realizzato su disegno del Clemente, dai suoi collaboratori.
I QUADRI DI ORAZIO TALAMI Salendo le rampe di scale si accede al transetto dove vi sono i grandi quadri del reggiano Orazio Talami, raffiguranti la Cacciata di Eliodoro dal tempio di Gerusalemme del 1686 e Gesù che scaccia i mercanti dal tempio del 1682 e quattro statue raffiguranti San Prospero, San Massimo, San Sebastiano, Santa Caterina d Alessandria opere del Clemente e della sua bottega, destinate al ornare la facciata.
LA CRIPTA È presumibilmente con l arrivo a Reggio delle reliquie dei martiri Crisante e Daria, donate da re Berengario II nel 946, che si rende necessaria la realizzazione di una prima cripta che si sviluppa su un area già occupata da una domus, di epoca imperiale di particolare importanza come provano i mosaici. L ambiente è diviso in 3 cappelle. Nella cappella centrale l altare seicentesco in marmo, racchiude l urna con i corpi dei Santi, dietro il quale si trova il coro ligneo intarsiato.
I MOSAICI DELLA DOMUS ROMANA Sotto la cripta sono stati ritrovati durante l ultimo restauro, resti del pavimento musivo di una antica Domus Romana di epoca imperiale.
I RAGAZZI DELLA CLASSE 3 B Realizzato dal gruppo della cl. 3 B che ha curato la ricerca : FERRARI FEDERICO OCCULTO NICOLA ALUSHAJ NICOLAS ADAMU RIDHA FERRARI CECILIA BEGHI FEDERICA