PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E

Documenti analoghi
REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

INDICE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI CAPO II SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI

REGOLAMENTO I.S.E.E.

C O M U N E D I B R U I N O

REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI DETERMINAZIONE E I CAMPI DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) AI SERVIZI ED ALLE PRESTAZIONI AGEVOLATE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DI COLORO CHE RICHIEDONO PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

COMUNE DI BIANDRATE REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL'INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

Regolamento comunale sui criteri applicativi dell indicatore della situazione economica equivalente (I.S.E.E.) - testo coordinato

COMUNE DI BORGOMANERO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)

Regolamento comunale attuativo. dell indicatore della situazione. economica equivalente (I.S.E.E.)

Comune di Serravalle Scrivia Provincia di Alessandria

COMUNE DI NAVE. Provincia di Brescia. Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente

ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

PER L ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI PER I SERVIZI ALLA PERSONA

REGOLAMENTO COMUNALE GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL I.S.E.E.

COMUNE DI CALDERARA DI RENO Provincia di Bologna

IL CONSIGLIO COMUNALE. Su relazione dell'assessore alle Politiche Educative Dott.ssa Piera Emili;

DISCIPLINA DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.

CITTA DI GIAVENO Provincia di Torino Via Francesco Marchini n. 1 COD. AVV. POST

ANNO SCOLASTICO. Cognome Nome. nato a il / / Codice Fiscale. PEC. Residente 3 : Comune via n. / CAP. Domiciliato 4 : Comune via n.

(approvato con deliberazione consiliare n.5 del , successivamente modificato con deliberazione G.C. n. 11 del

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI ARVIER

REGOLAMENTO Per le prestazioni sociali e per l applicazione dell I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente)

REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.) PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI AGEVOLATE

REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

COMUNE DI MEOLO (PROVINCIA DI VENEZIA) REGOLAMENTO GENERALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE I.S.E.E.

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2016 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

Art. 1 Riferimenti Normativi

MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti DISCIPLINARE DELLE TARIFFE DEL SERVIZIO ASILI NIDO COMUNALI

Unità organizzativa: Comune di Castellina in Chianti\\Ufficio Personale\\Servizi sociali

REGOLAMENTO DESTINATO A DISCIPLINARE LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN FAVORE DI FAMIGLIE CON BAMBINI ISCRITTI AGLI ASILI NIDO DI AVIANO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE E PER L APPLICAZIONE DELL I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente)

PROTOCOLLO D INTESA MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI SAINT-OYEN

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN MARIGNANO Provincia di Rimini REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA

Ambito Territoriale DISTRETTO 5 di Melzo. Comuni di Cassano d Adda, Inzago, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Vignate

COMUNE DI VALENTANO. Provincia di Viterbo. Prot. n

REGOLAMENTO PROVINCIALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI SOCIALI IN FAVORE DI NUCLEI CON FIGLI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE

COMUNE DI VICENZA *****************

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONI E DI ATTO DI NOTORIETA (Art. 46 e 47, D.P.R. 28 dicembre 2000, n 445) Il/la sottoscritto/a...

REGOLAMENTO PER LA EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE CALCOLO INDICATORE SITUAZIONE ECONOMICA (I.S.E.)

Regolamento attuativo per le agevolazioni tariffarie per utenze deboli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TELESOCCORSO

COMUNE DI BRIGNANO GERA D ADDA Provincia di Bergamo

Regolamento per l attribuzione delle agevolazioni a sostegno delle utenze deboli.

REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO DISABILI TITOLO I PRINCIPI GENERALI. Art. 1 Definizione

COMUNE DI RHO. REGOLAMENTO PER L ACCESSO A PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE Trasporto persone con patologie invalidanti e malati oncologici

COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.

C I T TA DI C A P R I Provincia di Napoli. Regolamento per il funzionamento del servizio di Mensa Scolastica

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI CONTRASTO DELLE POVERTA ESTREME LINEA 1 (FINANZIAMENTO 2012)

nato/a a.. il. residente in.cap. via... n. Codice Fiscale.. Premesso che

COMUNE DI CASSANO VALCUVIA PROVINCIA DI VARESE

EROGAZIONE DI CONTRIBUTI AGLI INQUILINI MOROSI INCOLPEVOLI TITOLARI DI CONTRATTI SUL LIBERO MERCATO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DI SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

Ambito Territoriale DISTRETTO 5 di Melzo

Ambito di Carate Brianza Comune di Lissone

COMUNE DI CAMPO CALABRO Provincia di Reggio Calabria. DOMANDA DI CONTRIBUTO PER L AFFITTO ANNO 2010 I_ sottoscritt_. nat_ a (Prov. di ) il...

Indice. ART. 1 - Oggetto del Regolamento. ART. 2 Applicazione. ART. 3 Criteri per l individuazione del nucleo famigliare

REGOLAMENTO ISEE (INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE)

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore

Comune di Olbia - Assessorato ai Servizi Sociali Servizio Igiene e Sanità. tel. 0789/52172

REGOLAMENTO UNICO DEL COMUNE DI AVEZZANO PER L'ACCESSO

COMUNE DI SANTA MARIA LA CARITA (Provincia di NA)

Regolamento sui criteri applicativi dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.)

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI LIMBIATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Il/la sottoscritto/a nato/a a (Prov. ) il / / residente a Bonnanaro in via n. Codice fiscale tel In qualità di DESTINATARIO DEL BENEFICIO

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI

Regolamento sui criteri applicativi dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.)

(Facsimile) ASSEGNO DI CURA TIPO A (supporto alla famiglia che presta direttamente assistenza al proprio familiare non autosufficiente)

Regolamento comunale per l erogazione delle prestazioni sociali agevolate previsto dal Decreto Legislativo 109/98 ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI Provincia Ogliastra REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI SAN MANGO PIEMONTE Provincia di Salerno AVVISO PER BANCO ALIMENTARE ANNUALITA' 2017 IL RESPONSABILE DEL SETTORE POLITICHE SOCIALI

COMUNE DI PECETTO DI VALENZA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Giunta DELIBERA N. 4 DEL 05/02/2010

AMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE

Deliberazioni della Giunta regionale n. 758 del 27 agosto 2012 e n. 194 del 25 marzo 2013 TESTO COORDINATO

SERVIZIO CIVICO COMUNALE ANNO ( Programma 2015)

REGOLAMENTO INIZIATIVE A FAVORE DELLA VITA E DELLA FAMIGLIA

REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI TASSE E CONTRIBUTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

COMUNE DI BOLGARE COMUNI ASSOCIATI: BOLGARE, CALCINATE, CASTELLI CALEPIO, CHIUDUNO, GRUMELLO DEL MONTE, MORNICO AL SERIO, PALOSCO, TELGATE

COMUNE DI CIVO PROVINCIA DI SONDRIO REGOLAMENTO BONUS BEBE

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

COMUNE DI ROTTOFRENO Provincia di Piacenza

COMUNE DI BOTTANUCO CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO

APPLICAZIONE DEI CRITERI UNIFICATI DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA (ISEE) DEI SOGGETTI CHE RICHIEDONO PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

COMUNE DI MATTIE. CAPO 1: Principi generali

REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI PASTI CALDI

Comune di Monte San Vito Provincia di Ancona

COMUNE DI MARTIS Provincia di Sassari

Provincia di Imperia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI AI SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990, N.241.

Transcript:

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.) NELL ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DI SERVIZI IN CAMPO SOCIO-ASSISTENZIALE E SOCIO-EDUCATIVO

INDICE Articolo 1 Finalità ed ambito di applicazione Articolo 2 Servizi disciplinati Articolo 3 Destinatari dei servizi Articolo 4 Caratteri e finalità del sistema tariffario Articolo 5 Criteri generali per la determinazione delle tariffe Articolo 6 Determinazione della tariffa Articolo 7 Definizione di nucleo familiare Articolo 8 Definizione di reddito Articolo 9 Definizione di patrimonio Articolo 10 Criteri per la determinazione della situazione economica Articolo 11 Procedure applicative Articolo 12 Controlli Articolo 13 Revoca dei benefici concessi [Articolo 14 Decorrenza] Il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali di Moncalieri, Trofarello, La Loggia, (di seguito C.I.S.S.A.) in qualità Ente delegato dai Comuni consorziati di Moncalieri, Trofarello La Loggia, ai sensi dell art. 31 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e dell'art. 9 della L. R. 1/2004 è Ente gestore delle funzioni assistenziali ai sensi delle leggi nazionali e regionali, svolge compiti di organizzazione e gestione di servizi socio-assistenziali ed educativi, nell intento di perseguire l obiettivo fondamentale di garantire alle persone il diritto al pieno sviluppo della propria personalità nell ambito della comunità locale, prevenendo e rimuovendo le cause che possono provocare situazioni di emarginazione. In questo ambito, è fondamentale assicurare la fruibilità delle strutture, dei servizi e delle prestazioni, secondo modalità che garantiscano la libertà e la dignità personale, realizzando l eguaglianza di trattamento e il rispetto delle specificità delle esigenze degli utenti. Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione Il presente regolamento, adottato in via sperimentale, disciplina l accesso e la partecipazione al costo, relativi alle attività che il C.I.S.S.A. esplica nell ambito dei servizi socio-assistenziali e socioeducativi, al fine di concorrere all eliminazione di situazioni che determinano nell individuo uno stato di bisogno e di emarginazione. Il presente regolamento definisce i criteri per la determinazione della situazione economica degli utenti, al fine di definire l accesso a determinati interventi e i criteri relativi alle tariffe dei servizi, sulla base dei costi, differenziando la misura della contribuzione tra i vari soggetti e stabilendo in quali casi si ha diritto a prestazioni sociali agevolate. Si applicano le disposizioni previste nel D. Lgs. 109/1998 e nei relativi provvedimenti attuativi (D.P.C.M. 221/1999, D.P.C.M. 305/1999, D.M. 306/1999, D.M. 29 luglio 1999, D. Lgs. 130/2000 e successive modificazioni ed integrazioni) e si richiama la legge 449/1997, art. 59 comma 51.

Art. 2 Servizi disciplinati Allo scopo di consentire a ciascuna persona di disporre di prestazioni che ne facilitino l integrazione sociale, il C.I.S.S.A. attiva gli interventi indicati nel Piano Programmatico dei Servizi Socio Assistenziali a domanda individuale. Art. 3 Destinatari dei servizi I servizi come sopra descritti sono messi a disposizione della comunità, per consentire il raggiungimento di pari opportunità, e sono altresì finalizzati alla prevenzione di situazioni di svantaggio e di bisogno. Fermo restando il diritto per tutti di usufruire delle prestazioni e dei servizi, l accesso è regolato da un esp ressa domanda dell utente ed è comunque collegato, nella misura e nel costo, a determinate situazioni economiche. Coloro che usufruiscono dei servizi sono tenuti, secondo un criterio di capacità economica, a contribuire al costo dei servizi stessi, attraverso il pagamento di una tariffa. Art. 4 Caratteri e finalità del sistema tariffario La tariffa onnicomprensiva si configura come controprestazione a titolo di concorso agli oneri del servizio. L accesso ai servizi comporta per gli utenti un beneficio in termini di agevolazione economica sul costo complessivo a carico della comunità. Per ragioni di equità, l agevolazione concessa è diversificata in relazione alle condizioni economiche effettive degli utenti. Tenuto conto delle finalità dei servizi e della necessità di assicurare il rispetto delle percentuali di copertura previste dalle norme di legge, il Consiglio di Amministrazione approva ogni anno il costo effettivo del servizio, la percentuale del costo riferita ad ogni servizio che determina la tariffa massima, le soglie del servizio derivanti dal calcolo I.S.E.E. come stabilite all art. 6 e le modalità operative per la concessione di benefici secondo i principi e i criteri previsti nel presente Regolamento. Art. 5 Criteri generali per la determinazione delle tariffe La partecipazione degli utenti al costo del servizio è determinata sulla base dei seguenti principi: - gradualità della contribuzione secondo criteri di equità e solidarietà in relazione alle condizioni economiche effettive; - adozione di metodologie di valutazione delle condizioni economiche imparziali e trasparenti; - definizione di procedure semplici per la richiesta delle agevolazioni da parte dei cittadini che si avvalgono dell autocertificazione e realizzazione di azioni di supporto e di informazione da parte del C.I.S.S.A.

Il sistema tariffario prevede le seguenti fasi: 1) analisi dei costi, come definita dalla normativa vigente relativa ai servizi pubblici a domanda individuale; 2) individuazione da parte del C.I.S.S.A. della percentuale di copertura dei costi per i singoli servizi, nel rispetto della percentuale complessiva prevista dalle norme di legge; 3) differenziazione della contribuzione da parte degli utenti, mediante l individuazione di una tariffa massima e la concessione di agevolazioni, fino al raggiungimento di una tariffa minima, in relazione alla condizione economica effettiva dei beneficiari del servizio, valutata sulla base della natura e dell ammontare del reddito e del patrimonio, nonché della consistenza numerica del nucleo familiare; verranno inoltre definiti i requisiti per usufruire dell esenzione. Partendo dall analisi dei costi, come previsto dalla normativa vigente, per individuare la percentuale di copertura dei costi stessi, si rende necessario tenere conto delle finalità dei singoli servizi e dei benefici in termini sociali delle prestazioni. Occorre elaborare un sistema che, in rapporto al finanziamento da parte dell Ente delle spese del servizio e in relazione alle condizioni economiche effettive del nucleo familiare, secondo le disposizioni di legge, determini l ammontare massimo e minimo della contribuzione a carico dell utente sulla base di principi di: - gradualità - equità - imparzialità - solidarietà Art. 6 Determinazione della tariffa La tariffa agevolata viene concessa all utente con le seguenti modalità: - presentazione della domanda corredata dell autocertificazione relativa al reddito e al patrimonio, di cui all art. 11, sulla base dell apposita modulistica predisposta dal C.I.S.S.A.; - determinazione della tariffa sulla base dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente del richiedente, come risultante dalla certificazione. Il calcolo della tariffa viene effettuato dopo aver determinato i seguenti parametri: - costo del servizio effettivo; - tariffa massima, ossia percentuale del costo applicata a chi non presenta l autocertificazione e a chi supera la soglia massima derivante dal calcolo I.S.E.E.; tale tariffa, in linea generale, è applicata anche a coloro che non risultano residenti presso i Comuni consorziati, fatte salve eventuali diverse disposizioni stabilite per l accesso ai singoli servizi; - soglia massima derivante dal calcolo I.S.E.E. La determinazione della tariffa viene attuata mediante la seguente proporzione: soglia massima derivante dal calcolo I.S.E.E. : retta massima = I.S.E.E. utente : X (tariffa) retta massima x I.S.E.E. utente Tariffa = ------------------------------------------------------------------------------ soglia massima derivante dal calcolo I.S.E.E. La tariffa viene arrotondata ai 50 centesimi di euro inferiori. Viene infine individuata una soglia minima al di sotto della quale viene concessa la tariffa con la massima agevolazione.

Art. 7 Definizione di nucleo familiare Al fine di tenere conto adeguatamente della effettiva condizione economica degli utenti, si procede alla definizione del nucleo familiare convenzionale. A tal proposito si precisa che, la composizione del nucleo familiare corrisponde a quella dettata dal D. Lgs. 109/1998 e s. m. ed i., così come modificato dal D. Lgs. 130/2000 e s. m. ed i. e dal DPCM 4 aprile 2001, n. 221 Limitatamente alle prestazioni sociali agevolate assicurate nell ambito dei percorsi assistenziali integrati di natura sociosanitaria, erogate a domicilio o in ambiente residenziale a ciclo diurno o continuativo, per i soggetti portatori di handicap grave, di cui alla legge 104/1992, art. 3 comma 3, e per gli ultrasessantacinquenni la cui non autosufficienza fisica o psichica sia stata accertata dalle Aziende Sanitarie Locali, ai fini della valutazione della situazione economica, si fa riferimento a quanto disposto dall art. 3 comma 2 ter del D. Lgs. 109/1998, così come modificato dal D. Lgs. 130/2000, evidenziando la situazione economica del solo assistito, al fine di favorire la permanenza dello stesso presso il nucleo familiare di appartenenza. Art. 8 Definizione di reddito La situazione reddituale è determinata sulla base dei criteri fissati dalla Tabella 1, Parte I, del D. Lgs. 109/1998 e s. m. ed i. Art. 9 Definizione di patrimonio La situazione patrimoniale è compresa nel calcolo dell I.S.E.E. ed è determinata sulla base dei criteri fissati dalla Tabella 1, Parte II del D. lgs. 109/1998 e s. m. ed i. Art. 10 Criteri per la determinazione della situazione economica La situazione economica equivalente si ottiene sommando la situazione reddituale e patrimoniale, come previsto all art. 9 del presente regolamento e dividendo tale valore per un parametro variabile in base alla composizione del nucleo familiare, come definito all art. 7 del pres ente regolamento, secondo la scala di equivalenza definita dalla Tabella 2 del D. Lgs. 109/1998 e s. m. ed i. Art. 11 Acquisizione e trattamento dei dati personali L'acquisizione e il trattamento dei dati personali relativi alle dichiarazioni ISEE devono avvenire nel pieno rispetto del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. Il Consiglio di Amministrazione ed i Responsabili di Servizio, per quanto di competenza, adottano linee giuda e misure organizzative per la corretta gestione delle pratiche ISEE, contenenti dati personali e sensibili. Lo scambio di dati personali con soggetti esterni, in relazione alla formalizzazione delle dichiarazioni ISEE, dovrà essere regolato da specifici protocolli di intesa.

Art. 12 Procedure applicative In linea generale, chi non richiede agevolazioni e dichiara di accettare la quota massima di contribuzione, non è tenuto a compilare il modulo di autocertificazione, né a produrre altra documentazione a corredo della domanda di accesso al servizio. All utente, al momento della richies ta di prestazioni agevolate, deve essere garantita l assistenza necessaria per una corretta compilazione della dichiarazione sostitutiva ed un efficace informazione sulle modalità di accesso a tali servizi. Le richieste di agevolazione tariffaria sono presentate avvalendosi della facoltà di autocertificazione a norma del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato con D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. Il richiedente dichiara, ai sensi dell art. 4 comma 2 del D. Lgs 109/1998, di avere conoscenza che, nel caso di corresponsione della prestazione, possono essere eseguiti controlli diretti ad accertare la veridicità delle informazione fornite. Le modalità di presentazione della dichiarazione sostitutiva sono regolate dal disposto dell art. 4 del D. Lgs. 109/1998 e ss.mm.ii. Il richiedente ha facoltà di comunicare eventuali e rilevanti cambiamenti della sua situazione socioeconomica, sopravvenuti dopo la presentazione della dichiarazione sostitutiva allegando tutta la documentazione atta a rappresentare nel modo migliore possibile l attuale capacità economica. L Amministrazione stabilirà, per ogni singolo servizio, la decorrenza degli effetti di tale nuova dichiarazione. In caso di rilevante variazione della situazione economica (recente disoccupazione, nuovo lavoro, decesso del coniuge, separazione legale, ecc. ), verificatasi successivamente al periodo cui è riferita l ultima dichiarazione dei redditi presentata, verrà presa in considerazione l effettiva condizione risultante al momento della richiesta della prestazione agevolata. Art. 13 Controlli Ai fini dell accertamento della veridicità delle dichiarazioni fornite dagli utenti, ai sensi dell art. 4, comma 7 del D. Lgs. 109/1998, il C.I.S.S.A. effettua controlli anche a campione, interessando annualmente almeno il 20% dei beneficiari, avvalendosi delle informazioni in proprio possesso e di quelle di altri Enti della Pubblica Amministrazione, nonché predispone appositi accertamenti tramite gli uffici preposti (Ufficio Anagrafe, Ufficio ICI, Polizia municipale, ecc.). Potranno essere richieste idonee documentazioni atte a dimostrare la completezza e la veridicità dei dati dichiarati, anche al fine della correzione di errori materiali e di modesta entità. Ai sensi dell art. 4, comma 8 del D. Lgs n. 109/1998 e s. m. ed i., il C.I.S.S.A. potrà avvalersi dell operato della Guardia di Finanza per garantire, a campione e in caso di ragionevoli dubbi circa la veridicità dei dati dichiarati, controlli sostanziali delle posizioni reddituali e patrimoniali. I tempi previsti per le verifiche e i controlli sullo stato economico dei soggetti saranno approvati con apposito atto amministrativo. Art. 14 Revoca dei benefici concessi In caso di accertamento di non veridicità sostanziale dei dati dichiarati, il C.I.S.S.A. segnala d ufficio il fatto all Autorità Giudiziaria per le sanzioni penali e procede alla revoca dei benefici concessi ed al recupero della quota parte dei benefici economici indebitamente ricevuti dal dichiarante.