LA STAMPA CON IL BAVAGLIO



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Periodico dell Associazione Culturale Albatros Anno 6 - Numero 9 OTTOBRE 2009 Pag. 5 COMPRENSORIO N. 3 EX C4 LA STAMPA CON IL BAVAGLIO Pag. 33 SI PUÒ FARE Pag. 35 ACCADEMIA BEATS

Ottobre 2009 Manifestazione 3 INFORMAZIONE: NO AL GUINZAGLIO di Ivo Santolamazza Roma, 3 ottobre 2009. Trecentomila presenze annunciate dal palco. Trecento pullman e 15mila manifestanti in arrivo da fuori Roma sono i dati forniti dal presidente della Fnsi, Roberto Natale, per la manifestazione per la libertà di stampa di del Popolo. Le adesioni alla manifestazione crescono minuto dopo minuto. Tra le tante organizzazioni ci sono Cgil, Arci, Anpi, Acli, Libertà e Giustizia, Legambiente, Unione cattolica stampa italiana, Emergency. Fra i partiti hanno aderito Pd, Idv, Pdci, Prc, Partito socialista, Sinistra democratica, Sinistra e Libertà e Bruno Tabacci dell Udc. Sono presenti i gazebo di molti giornali e associazioni: tra queste Arci, Italia dei valori, Udu, Manifesto, Articolo 21 e Repubblica. L Unità campeggia in piazza con uno striscione che raffigura Antonio Gramsci e dice: Odio gli indifferenti. Tra gli striscioni presenti, riferiti tutti a Berlusconi: Mi mangano le parole, Con infamia e senza lodo, Ho risposto alle 10 domande... ma le ho sbagliate tutte. Centinaia gli edili giunti da tutta Italia. Presenti anche palloni giganti con lunghi striscioni che richiamano i diritti costituzionali al lavoro, alla sicurezza, all informazione, alla cittadinanza. È anche il giorno del corteo nazionale dei precari della scuola. L iniziativa, organizzata contro i tagli agli organici del ministro Gelmini, partita da della Repubblica e poi confluita a del Popolo nella manifestazione per la libertà di stampa. manifestazione inizia con un minuto di silenzio per la sciagura di Messina. Sale sul palco Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, che invita il premier, a ritirare il ddl Alfano sulle intercettazioni e le cause intentate contro i giornalisti. Al premier, al Parlamento e al governo - afferma Siddi - chiediamo di cancellare le norme che vietano l esercizio del diritto di cronaca e di consentire che le indagini giudiziarie possano svolgersi secondo l indipendenza della magistratura. Al presidente del Consiglio chiediamo anche di cessare la campagna di accuse contro i giornalisti, di smetterla di additarci come farabutti e di dire finalmente la verità. Chiediamo all onorevole Berlusconi e a tutti i politici che hanno intentato azioni legali contro i giornalisti - ha insistito Siddi - di ritirare le cause. Siamo qui per dare inizio alla nostra farsa, perché non c è nessun tentativo di bavaglio, di limitare le intercettazioni, di impedire notizie sulle inchieste. Mai c è stato e non c è adesso nessun tentativo di omogeneizzare l informazione radio e tv, nessun tentativo di fare tacere i giornalisti scomodi con querele milionarie. Nessuna vendetta mediatica, nessun direttore è stato licenziato o si è dimesso per interposta persona. No, non ci siamo, non è una farsa questa. vera farsa è negare tutto. Se quello che scriviamo non piace ai potenti abbiamo la conferma che stiamo facendo bene il nostro lavoro. piazza applaude con il coro Siamo tutti farabutti. Racconteremo le responsabilità della tragedia di Messina, se ci sarà consentito farlo. Così il conduttore della giornata, il giornalista Andrea Vianello, apre la manifestazione. Ricorda il caso del premier inglese, Gordon Brown, intervistato pochi giorni fa sulle proprie condizioni di salute: Questo deve accadere anche in Italia. Il compito dei giornalisti, prosegue, è fare domande, avere risposte e dare notizie. Vorremmo continuarlo a fare. Quella di oggi non è una festa, ma una manifestazione sindacale per dire che sta accadendo qualcosa all informazione italiana. Ci dispiace per Berlusconi, ma oggi non è una farsa. Poi arriva l intervento di Roberto Saviano. Quello che sta accadendo in questi giorni dimostra che verità e potere non coincidono mai dice l autore di Gomorra. Quello che è accaduto a Messina è il frutto non della natura, ma del cemento. Se chi permette a chi scrive di farlo secondo coscienza e senza pressioni, tragedie come questa potrebbero essere evitate. Onore è una parola che la mafia ci ha rubato. Questo termine oggi è stato recuperato. Applauditissimo Saviano, che vive da anni sotto protezione, ha ricordato come la libertà di stampa sia anche la serenità di lavorare, di raccontare senza ritorsioni, senza che il proprio privato sia utilizzato come un arma per far tacere. Un emergenza particolarmente sentita in Italia, che è il secondo paese dopo la Colombia per il numero di persone che si trovano sotto protezione. Siamo qui, per dire che ogni paese ha bisogno della massima libertà di espressione. Un modo segue pag. 4

4 Manifestazione Ottobre 2009 anche per difendere la memoria dei giornalisti che sono caduti in nome della libertà di informazione. Più di 500 manifestanti a Londra per la libertà di informazione in Italia e circa 1.500 persone radunate a Milano, in piazza dei Mercanti, al presidio per la libertà di stampa. Quest ultima manifestazione è collegata con Roma mentre lo storico direttore dell Ansa, Sergio Lepri, 90 anni, infiamma del Popolo dicendo di evitare che si soffochino le voci libere. Anche la musica sul palco con Marina Rei e Simone Cristicchi che inizia il suo intervento sostenendo che in questo paese sono state censurate anche le canzoni e cantando Genova brucia, pezzo dedicato a Carlo Giuliani. Intanto il conduttore, Andrea Vianello da la notizia che nell edizione delle 13 il Tg1 e Tg5 non hanno dato notizia della manifestazione. Neri Marcorè sostiene che nei paesi democratici i comici non tacciono. Ormai quando scriviamo le nostre scene, ci studiamo prima il codice penale per non subire denunce. Dal punto di vista personale, io non riconosco nessun tipo di censura politica, il nostro giudice sarà sempre il pubblico. Quindi non serve un organo, politico o politicizzato, che controlli gli spettacoli dei comici. Fuori dal coro il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri che attacca la manifestazione. Mentre un applauso dalla piazza ha salutato l adesione del comitato di redazione del gruppo Mediaset annunciata dal palco. Il decano dei giornalisti italiani Giorgio Bocca ai microfoni di Cnr media dice che manifestazione è necessaria perché la libertà di stampa è in pericolo. Ma che sia efficace ho qualche dubbio, perché ormai il potere del presidente del Consiglio di intervenire sui mezzi di comunicazione è evidente. Penso che il rischio di un nuovo fascismo sia attuale, in Italia. E penso che, come avvenuto per il delitto Matteotti, arriverà il momento in cui questo Governo si troverà nella necessità di sopprimere davvero la libertà di stampa. Va giù pesante l avvocato Nino Marazzita: Non mi stupisco che Berlusconi non risponda. Io sono un avvocato penalista e queste cose le vedo ogni giorno: si avvalgono della facoltà di non rispondere i mafiosi, i camorristi, i terroristi e chi non ha il senso della dignità. In piazza anche i giornalisti di Rai3, che espongono un lungo striscione alla destra del palco: I farabutti di Rai3. L attrice Jasmine Trinca legge sul palco alcuni scritti di Anna Politkovskaja, la giornalista russa della Novaja Gazeta assassinata il 7 ottobre 2006. Per non dimenticare chi faceva il suo lavoro. Questura di Roma riferisce dopo le 19 che i manifestanti sono 60mila e finiti gli interventi suonano Niki Nikolai, Tete de Bois, Andrea Rivera ed Enrico Capuano. Periodico dell Associazione Culturale Albatros Vicolo Giustini, n. 10 00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849 Anno 6, n. 9 - Ottobre 2009 Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04 Direttore Responsabile: Rino Sciarretta Capo Redazione: Carla Santolamazza Redazione: Federico Chicca, Ivano Chicca, Ivano Moreschini, Ramona Pompili, Roberto Bontempi, Salvatore De Angelis Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Valentina Torella, Gualtiero Todini, Ivo Santolamazza, Elisa Livi, Enrico Grazia, Amerina Paolacci, Federico Pietropaoli Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355 Grafica ed Impaginazione: Salvatore De Angelis Stampa: Quaresima, via Empolitana km 3,400 - Castel Madama Chiuso in redazione il 17/10/2009 - Tiratura 1.500 copie SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com E-mail: lapiazzaonline@virgilio.it lapiazzacastelmadama@tiscali.it LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ DALLE ORE 18 ALLE 20 SOMMARIO Libertà di stampa pag. 3 Ex C4» 5 Intervento di Amerina Paolacci» 7 Intervento di Federico Pietropaoli» 8 Intervento di Enrico Grazia» 9 Conti sull orlo di una crisi di nervi» 11 Congresso del PD a Castel Madama» 12 Le primarie del partito democratico» 13 In futuro raccolta dei rifiuti porta a porta» 14 caduta del Muro di Berlino» 16 Scuola» 19 Vicovaro» 23 Tivoli» 26 Ricetta» 27 tinorum» 29 Riserva naturale Monte Catillo» 30 Brevi» 32 Film» 33 Cultura» 34 Accademia» 35 Ricorrenza» 36 Aborto clandestino» 38 Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli

Ottobre 2009 Urbanistica 5 EX C4: definito lo strumento urbanistico a cura di Carla Santolamazza Il 24 luglio 2009 il Consiglio comunale ha adottato con Delibera n. 37 i Piani Particolareggiati Esecutivi (P.P.E.) n.2 e n.3 ex C3 e C4. Presentiamo in questo numero il comprensorio n. 3. Abbiamo chiesto un parere sull ex C4 all Assessore all Urbanistica Amerina Paolacci, al Capogruppo della maggioranza Enrico Grazia e al Capogruppo della minoranza Federico Pietropaoli Il Piano Particolareggiato n.3, che comprende la zona tra via di Cerqua Cotta e via Battistoni (ex C4), è stato adottato con 9 voti favorevoli e nessun contrario, né astenuto, in quanto hanno abbandonato l aula due esponenti della maggioranza e i tre consiglieri di minoranza presenti. Descrizione del piano: comprende aree incluse nel comprensorio 4 del P.R.G. vigente: aree zonizzate come viabilità dal P.R.G.; area omogenea A n.5 pari a 10.549,00 mq; una parte non edificata dell area omogenea C n.4 in totale 20.670,00 mq; area omogenea S n.14 23.302,00 mq.; parte della superficie non urbanizzata dell area omogenea S n.15 in totale 15.413 mq. Nel piano particolareggiato, oltre alle aree di P.R.G. menzionate prima, sono incluse aree contigue funzionali alla saturazione delle previsioni di urbanizzazione dell area pianificata, come previsto già dalla Variante Generale adottata nel 2008. Una parte delle aree edi- Elaborato n. 13 - Planovolumetrico

6 Urbanistica Ottobre 2009 zone A3. Ogni comparto ha autonomia nell attuazione rispetto agli altri purché sia possibile l accesso alla viabilità pubblica. Nel P.P. sono individuate le tipologie edilizie. Elaborato n. 14 - Tipi Edilizi ficabili a servizi, comprese nel comprensorio 4 di P.R.G., sono state incluse precedentemente in piani attuativi (Piano di Zona 167). Questo Piano istituito con la legge 167/62, approvato definitivamente nel 1998, è stato realizzato solo in parte, e definitivamente revocato di recente. Nell attuale P.P. non sono previste zone per l edilizia residenziale pubblica. Il P.P. comprende territori residui del comprensorio 4, per i quali la Variante Generale, (adottata nel 2008), ha perimetrato la zona di intervento della pianificazione particolareggiata, includendo l area già a verde pubblico nella 167. Queste aree sono quelle a vincolo decaduto, perché non sono state espropriate prima dei 18 anni di vigenza del P.R.G. e quindi devono essere rideterminate nella destinazione d uso. procedura adottata è la stessa del P.P.E. n. 2, cioè la pianificazione particolareggiata in variante al P.R.G., contemplata dall art.4 della legge regionale n. 36 dell 87, come strumento urbanistico giuridicamente certo nel cercare soluzioni alle situazioni pregresse presenti. Infatti la perimetrazione di questi territori, compresi nella pianificazione particolareggiata, determina variante rispetto al P.R.G. vigente e variante anche rispetto a quella generale adottata nel maggio del 2008. L ampliamento del perimetro, rispetto a quanto definito dalla Variante Generale, è stato determinato dalla necessità di consentire l allaccio alla viabilità esistente delle nuove aree da urbanizzare del P.P., aree destinate a viabilità e verde pubblico, già agricole nel P.R.G. e in Variante generale. Comparti di attuazione: Il P.P. è suddiviso in 3 comparti di attuazione: 2 ad iniziativa privata (lottizzazione convenzionata); 1 ad iniziativa pubblica (realizzazione infrastruttura pubblica e verde pubblico a bosco). Il comparto a monte ad iniziativa privata comprende le aree che nel P.R.G. vigente sono indicate come zone residenziali A e C, che hanno mantenuto nel P.P. la stessa destinazione e zone a servizi pubblici e viabilità, che nel P.P. sono indicate come zone A3. Il comparto a valle ad iniziativa privata comprende le aree che nel P.R.G. vigente sono indicate a servizi pubblici e viabilità e che nel P.P. sono indicate come Dimensionamento e indici: zone residenziali ad alto indice territoriale, già fissati nel P.R.G. vigente. Zone di tipo A con indice di 2,5 mc/mq e zone di tipo C con indice di 2,6 mc/mq, applicati al 90% della superficie territoriale. Zone di tipo A3: aree destinate a servizi pubblici o alla viabilità nel P.R.G. vigente, a vincolo decaduto, sono state nel P.P. rideterminate nella destinazione d uso, in base all art. 50 della legge regionale n. 38 del 99 ed individuate ad uso residenziale estensivo, con un indice territoriale di 0,40 mc/mq da applicare sul 90% della superficie territoriale dell area omogenea, con l obbligo di cessione gratuita al comune di almeno il 60% per strade e servizi, di cui il 10% per la viabilità di distribuzione interna. Si attua quindi con questo meccanismo come nel P.P.E. n. 2, una perequazione e compensazione del beneficio. L applicazione di tale indice avviene esclusivamente con una pianificazione urbanistica attuativa di iniziativa privata (piano di lottizzazione) in base all art. 28 della legge urbanistica n. 1150 del 42. Nuova zona a verde privato: cubatura realizzabile solo quella già esistente, con possibilità di incremento del 15% di quella esistente per miglioramenti della abitatività dell alloggio. Zonizzazione del comparto: il P.P. individua all interno del comparto zone destinate alle superfici fondiarie residenziali in cui si attua la previsione insediativa residenziale e zone in cui si andranno a localizzare e pianificare la viabilità e le aree a servizio pubblico. In sede di lottizzazione di comparto è possibile che avvengano variazioni di perimetro e di configurazione delle superfici fondiarie, nel rispetto, però, delle quantificazioni previste dal piano, del rapporto tra superficie fondiaria e superfici a destinazione pubblica stabilite al 60% (servizi), 40% (edificazione) e della collocazione geografica. Non sono ammesse modifiche per le superfici destinate a viabilità pubblica, attuabili invece per le superfici a viabilità privata. Anche per le superfici a verde e servizi pubblici sono consentite modifiche nella conformazione, tenendo fermi il dimensionamento e la continuità. Iter conclusivo: il piano è rimasto in visione ai cittadini fino al 13 settembre, entro il 13 ottobre sono state presentate le osservazioni e le opposizioni, poi completato l iter con i pareri della Regione zio, il Piano sarà approvato definitivamente e diventerà attuativo.

Ottobre 2009 Urbanistica 7 Elaborato n. 11 - Zonizzazione Intervento dell Assessore all Urbanistica Amerina Paolacci Nel Consiglio Comunale del 24 luglio 2009, oltre al Piano Particolareggiato Esecutivo dell ex C3,denominato PPE2,è stato adottato anche lo strumento che regola l area che va da via di Cerqua Cotta a via Battistoni a valle dell ultima parte di via Roma. Quest ultimo piano, denominato PPE3 norma l edificabilità di una parte residua di territorio rispetto a quella prevista dal PRG del 1974. L ex Comparto 4 infatti comprendeva anche quella parte edificata con l attuazione delle previsioni del Piano di zona 167. Negli anni il nostro territorio ha visto interventi edilizi disordinati,dovuti alla mancanza di un organica programmazione urbanistica che ha determinato i gravi problemi di traffico,mancanza di parcheggi ed aree verdi che oggi scontiamo in tutta la loro drammaticità. Quanto adottato nel Consiglio Comunale del 24 luglio 2009,contempera le giuste attese dei proprietari e l interesse pubblico; accanto alle superfici che il PRG del 1974 destinava all edificabilità sono state trovate ampie zone da valorizzare a verde e a servizi in genere, con un intelligente operazione di compensazione assegnando un basso indice di cubatura (lo 0,40) alle zone precedentemente destinate a servizi, con l obbligo di cessione del 60% di tali superfici al Comune per poter ampliare la quantità degli standard destinati alla fruizione collettiva. Credo di aver dato risposta anche alle attese dei proprietari che aspettano ormai da 35 anni mentre assistevano allo sviluppo di altre zone,forse più appetibili,sicuramente più vicine agli interessi degli investitori. Mi sembra di aver fatto un buon lavoro,anche grazie alla competenza e alla professionalità dell architetto Augusto Chiaia che ha saputo interpretare le esigenze di tutti. Non posso tacere che la soddisfazione per il lavoro svolto è stata turbata dal comportamento inspiegabile di due consiglieri di maggioranza,appartenenti al mio stesso partito,che hanno preferito abbandonare l aula quando si è presentato questo punto al consiglio. Per uno di questi, Enrico Grazia,è ancora più incomprensibile se penso che lo stesso,a qualche mese dall insediamento di questa amministrazione, sollecitava taluni proprietari affinché presentassero progetti su terreni ricadenti dentro questo comparto invocando il famoso lotto intercluso. Quindi era d accordo ad edificazioni singole e in assenza di un quadro di insieme,senza miglioramenti sulla viabilità esistente e infischiandosene delle attese degli altri,mentre non vota un progetto organico che prevede la pianificazione di interi lotti dove si obbligano i proprietari a realizzare prima strade,fogne,parcheggi,verde,servizi e poi i palazzi. Non vota un piano che arricchisce il paese di standard urbanistici e che concorre,a spese dei lottizzanti,alla costruzione di una parte dell anello viario che la variante al PRG,adottata a maggio del 2008,ha tracciato per alleggerire il centro urbano dal traffico ormai insostenibile. A breve si dovrà tornare in Consiglio per discutere le osservazioni e votare le controdeduzioni poiché il termine entro il quale si potevano presentare è scaduto il 13 ottobre, poi tutto sarà consegnato in regione per l approvazione definitiva.

8 Urbanistica Ottobre 2009 Intervento del Capogruppo della minoranza Federico Pietropaoli Mi scuso in ritardo con i lettori della, ma per motivi personali non ho potuto rispondere all invito pervenutomi il mese scorso in merito all articolo sull adozione del PPE 2 (ex comprensorio C3). Comunque, senza entrare nel merito delle scelte, vorrei solo spendere due parole nel merito, ricordando che dopo tre anni e mezzo di amministrazione la maggioranza ha adottato uno strumento che ricalca fedelmente il Piano Quadro che avevamo già approvato nel lontano 2003. L unico risultato che la politica urbanistica di questa amministrazione ha prodotto è stato quello di bloccare l attività edilizia e lo sviluppo di Castel Madama, con danni irreparabili per l economia del nostro Paese. Ricordiamo solo, per dovere di cronaca, che sull ex comparto C3 erano state presentate lottizzazioni convenzionate con atto notarile del 2004, che per quattro anni sono state ignorate da questa amministrazione. Ma arriviamo a quello che è l oggetto della richiesta, ossia il PPE 3 (ex comprensorio C4). In questo caso prima di fare delle considerazioni di carattere politico, vorrei entrare nel merito del piano adottato, per evidenziare alcuni aspetti di carattere urbanistico. prima evidente differenza che si riscontra tra il PPE 3 adottato e il Piano Quadro da noi proposto nel 2006, riguarda il verde di comparto, infatti il PPE 3 non tenendo conto delle zone sature, alle quali vanno comunque assegnati gli standard urbanistici, riduce del 40% le aree a verde per una superficie di circa 16000 mq. Altra considerazione va fatta sull Edilizia Economica e Popolare, infatti pur non essendo esautorato il comparto, il PPE 3 cancella definitivamente tali aree. Molte perplessità, infine, emergono dall analisi del sistema viario, in quanto la maggior parte delle strade di piano sono state progettate con considerevoli pendenze, per non parlare del viadotto che se mai verrà realizzato, graverà con costi spropositati sui lottizzanti del comprensorio. Analizzando invece il PPE 3 dal punto di vista politico, emergono molte perplessità in merito alla dislocazione della cubatura sulle aree a verde e sulla presenza tra i lottizzanti di diversi esponenti della maggioranza, tra cui spicca quella dell Assessore all Urbanistica. A tal proposito, è bene ricordare, che nella seduta di Consiglio Comunale del 24 luglio 2009, il PPE 3 è stato approvato con soli nove voti a favore, in quanto hanno abbandonato l aula oltre ai consiglieri di minoranza anche il Presidente del Consiglio Mauro Cascini, il capogruppo di maggioranza Enrico Grazia e il Presidente della II Commissione Consiliare Edilizia-Urbanistica Giovanni Fabiani. Il Piano è stato così adottato con il voto favorevole dell Assessore Paolacci, che nonostante fosse parte in causa in quanto familiare di proprietari di un appezzamento di terreno nel comparto in questione, ha comunque garantito il numero legale e di conseguenza l adozione del Piano. A tal proposito ricordiamo quanto sancito dall art. 78 comma 2 del D. Lgs 267/2000 che recita testualmente: Gli amministratori di cui all articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado. Ci sembra questo un grave sopruso amministrativo ed è per tale ragione che abbiamo scritto al Prefetto per esprimersi sulla regolarità del voto espresso dall Assessore Paolacci nella seduta di consiglio comunale del 24/07/2008 in merito alla deliberazione n. 38, chiedendogli di adottare tutti i provvedimenti necessari nel caso in cui fossero riscontrate irregolarità nella procedura di deliberazione. ATTI VANDALICI NELLA SCUOLA ELEMENTARE Nella notte tra il 4 e 5 ottobre ignoti vandali si sono introdotti nella scuola elementare di Castel Madama ed hanno messo a soqquadro i due piani sopra la mensa dell edificio scolastico. Lunedì mattina insegnanti, bidelli ed operatori della mensa si sono trovati davanti ad un vero e proprio disastro: tutti gli estintori erano stati svuotati rendendo corridoi ed aule inagibili. Con un ordinanza del Sindaco è stata predisposta la chiusura della scuola per un giorno, al fine di ripulire tutti i locali. L Assessore Vincenzo Ascani, con delega alla scuola e al diritto allo studio, ha commentato quanto accaduto come un fatto grave ed ha ricordato che i locali interassi dagli atti vandalici sono stati appena ritinteggiati. Inoltre, tutto questo è accaduto proprio mentre l assessorato sta cercando di rendere sempre più efficienti le strutture ed i servizi: apertura in tempi record della mensa, ripulitura delle aule, adeguamento dell ingresso, realizzazione della scala antincendio. E proprio negli ultimi giorni si è concluso anche l iter per l appalto dei lavori che riguarderanno la sostituzione degli infissi presso l edificio di Via della Libertà. Ha inoltre ribadito l impegno per rendere le scuole uno spazio aperto da vivere anche fuori l orario di lezione con lo scopo di favorire l aggregazione e lo sviluppo dei talenti. E necessario un maggiore impegno da parte di tutti per educare e sensibilizzare al rispetto del bene pubblico. A tal fine oltre alla repressione si sta pensando ad un sistema di videosorveglianza e ad un progetto per la messa in sicurezza degli edifici con altri comuni aderenti alla Pit. Si studieranno anche interventi educativi mirati per contrastare i fenomeni di bullismo. Dall Ufficio Stampa del Comune di Castel Madama

Ottobre 2009 Urbanistica 9 Intervento del Capogruppo della maggioranza Enrico Grazia Debbo doverosamente premettere che non ho partecipato, per scelta concordata con gli organismi dirigenti del mio partito, alla votazione di questo comprensorio pur non avendo interessi diretti e tantomeno indiretti su questo territorio (aspetto smentite), cercherò di spiegare le motivazioni. Non è un mistero per nessuno che su questo comparto si concentrano interessi di amministratori ed ex amministratori castellani che a vario titolo si sono avvicendati nella gestione della cosa pubblica, come non è un mistero per nessuno che su questo comprensorio in particolare c è stato un dibattito articolato all interno della maggioranza consiliare ma veniamo ai fatti: È un fatto che questo comprensorio mantiene l indice di edificabilità più alto del nostro comune nonostante sia completamente libero da vincoli o pendenze, tant è che qualcuno si è affrettato a dichiarare che questi indici derivano dal piano regolatore vigente ma dimenticando di dire che per altre rilevanti porzioni del nostro comune il piano regolatore vigente è stato considerato poco più che carta straccia annullando o dimezzando gli indici. Del resto che senso ha fare una variante che non varia nulla? È un fatto che per mantenere gli indici così alti e garantire standard urbanistici, che il comune ormai al collasso economico non avrebbe mai potuto garantire, alcune zone a servizi sono state pagate con l elargizione di un po di cubatura, creando un sub comparto di serie b. Quando queste cose le faceva l assessore Luigi Augusto Monaco dai banchi della minoranza si tuonava urlando al malgoverno, qualcuno preso dalla foga gridava addirittura alla porcata, ma si sa i punti di vista cambiano. È un fatto che la strada di penetrazione al comprensorio, che rappresenta in realtà la quasi totalità della viabilità da realizzare, dopo svariate e fantasiose ipotesi tutte nella direzione di far risparmiare i poveri lottizzanti, verrà realizzata per volontà della maggioranza dal comune di Castel Madama con buona pace dei contribuenti. Fiumi di inchiostro e valanghe di parole non riusciranno a cambiare questi fatti, e per quanto mi riguarda ce n è abbastanza. BILANCIO: APPROVATO IL CONSUNTIVO DEL 2008. RISPETTATO IL PATTO DI STABILITÀ È stato approvato dal Consiglio comunale di Castel Madama il consuntivo dell anno 2008 che permette, per la prima volta, all amministrazione Salinetti di rispettare il patto di stabilità. Abbiamo approvato il consuntivo che chiude con un avanzo di amministrazione di circa 20mila euro. Un dato positivo spiega l Assessore al Bilancio, Alberto Grelli che evidenzia lo sforzo fatto da amministratori e funzionari per mantenere in equilibrio entrate ed uscite. In realtà, il consuntivo doveva essere approvato entro il mese di aprile. I ritardi prosegue l assessore non sono dovuti agli uffici comunali ma alla banca che ha fornito, con cinque mesi di ritardo, i dati relativi alla chiusura dei conti. Insieme al consuntivo il consiglio comunale castellano ha discusso anche l accertamento della permanenza degli equilibri di bilancio. Stiamo portando avanti un lavoro importante sui residui ribadisce Grelli per cercare di migliorare la situazione finanziaria del nostro paese ed incrementare le entrate. E proprio su questo fronte la giunta ha individuato tre mosse per cercare di risanare la situazione. Per prima cosa stiamo sollecitando il lavoro di Gerit Equitalia l agenzia concessionaria per le riscossioni relativo ai ruoli di acqua, Ici e Tarsu non pagati al Comune dal 1995 in poi. L altra mossa riguarda i rifiuti speciali. Applicheremo alla lettera il regolamento comunale per tutti i rifiuti delle attività produttive. Ciò ci permetterà di recuperare circa 150mila euro per gli ultimi tre anni. Una cifra importante da poter reinvestire per migliorare la raccolta e passare al porta a porta. Il terzo intervento avrà come protagonista la tassa sui rifiuti. Avvieremo un programma che ci permetterà di fare un controllo approfondito incrociando i dati presenti negli archivi comunali con quelli in possesso dal catasto. Prosegue quindi l impegno dell Amministrazione guidata da Giuseppe Salinetti alla lotta all evasione per attuare una politica che non gravi le famiglie con nuove tariffe. Ci rendiamo conto dell attuale situazione finanziaria. L euro pesa sulle famiglie ma anche sul bilancio comunale: boc, costo dei servizi e smaltimento dei rifiuti indifferenziati in discarica fanno sì che il mantenimento dell equilibrio tra entrate ed uscite sia sempre più difficile. Ormai conclude l assessore Grelli non si tratta più di tagliare le spese, che abbiamo già ridotto all osso, ma di continuare con una gestione oculata che riesca a trovare nuove entrate. Dall Ufficio Stampa del Comune di Castel Madama

Ottobre 2009 Amministrazione 11 CONTI SULL ORLO DI UNA CRISI DI NERVI di Ivano Moreschini Ma il Comune di Castel Madama è già fallito e non lo sa? situazione finanziaria è molto critica, le entrate correnti insieme a quelle sui residui, non sono sufficienti a coprire le uscite: personale, mutui e servizi con contratto assorbono interamente le risorse e i pagamenti arretrati ereditati (circa 18 mesi di arretrato sui principali servizi raccolta, conferimento in discarica, mensa e pulizia locali comunali) sono impossibili da effettuare in un mandato amministrativo. Quello che avete appena letto non è l allarmismo di un articolista, ma una frase dell Assessore al Bilancio Alberto Grelli sull approvazione del conto consuntivo 2008, pubblicato sul blog ufficiale dell Assessorato al bilancio www.castelmadama.org. È una frase sconsolata e dai contenuti piuttosto gravi: l idea che non possano bastare neanche 5 anni per pagare i buffi del Comune, come si dice in dialetto, non è propriamente di quelle che fanno sorridere. Ormai è sensazione diffusa che il bilancio comunale sia un morto che cammina. Eppure nessuno si sbraccia, nessuno sembra poterci fare nulla. Pochissima informazione filtra dal Comune sull argomento, a parte la meritoria opera in questo senso dell Assessore Grelli. Ma di trarre le conseguenze di questa situazione così grave sembra che nessuno abbia voglia. Un altro segnale di assoluta difficoltà nella gestione del bilancio è l approvazione sempre tardiva dei documenti importanti: il bilancio di previsione che arriva sempre almeno tre mesi dopo la fine dell anno; il Conto consuntivo, che da quest anno aveva scadenza al 30 aprile, con 5 mesi. Se si considera che l approvazione in tempi fissati aiuta molto una corretta programmazione, questo è senz altro un altro fattore negativo. Ma i problemi più gravi sono altri. Ne parliamo nel box sull audizione alla Corte dei Conti. E LA CORTE DEI CONTI CONTINUA IL PRESSING Il Comune di nuovo sentito dai giudici contabili Mercoledì 15 luglio, per il secondo anno consecutivo da quando alla Corte dei Conti è stato dato questo compito, il Comune di Castel Madama è stato convocato dall organo di controllo contabile per attività di verifica e di suggerimento sul conto consuntivo dell anno 2007. delegazione del Comune di Castel Madama, convocata in poco meno di 7 giorni ha dovuto offrire chiarimenti su i punti critici del consuntivo 2007 ed in particolare: mancato rispetto del patto di Stabilità; inesatta contabilizzazione dei Servizi C/terzi; conservazione di residui attivi di parte corrente di rilevante entità; gestione dei residui di parte capitale: impiego di fondi a specifica destinazione per spese di parte corrente di importo superiore al limite di cui all art. 222 del TUEL; aumento spesa del personale; Anche questo articolo lo apriamo con frasi pubblicate sul blog dell Assessorato al Bilancio (www.castelmadama.org), e quindi attribuibili all Assessore Grelli Alberto. Sullo stesso sito sono disponibili le controdeduzioni presentate dall Amministrazione Comunale. È bene chiarire il ruolo della Corte dei Conti: si chiama controllo collaborativo, introdotto dalla legge 131 del 2003. Non è il vecchio Coreco, che poteva bocciare le delibere, anche quelle di Bilancio: può solo sollecitare il Comune a mettersi in linea. Il problema però è che la situazione del Comune di Castel Madama appare piuttosto grave. In particolare il problema dei residui attivi non sembra di facile soluzione. Cosa sono i residui attivi: sono somme previste in entrata negli anni precedenti, mai entrate davvero nelle casse comunali, e quindi conservate in attesa dell incasso. Il problema di Castel Madama è che per troppi anni si sono iscritte in bilancio somme molto alte di recupero tributi, come l Ici o la Tarsu, e tali somme non sono mai state incassate. Perché si sono iscritte queste somme? Perché c erano da coprire spese correnti troppo alte. È come quando una famiglia si indebita: ma forse il Comune ha esagerato, ed ora non riesce più ad azzerare quel debito, cioè a diminuire quei residui attivi di rilevante entità. Quanto è rilevante questa entità? Sarebbe bene spiegarlo meglio ai cittadini, magari prima di dichiarare bancarotta.

12 Politica Ottobre 2009 CONGRESSO DEL PD A CASTEL MADAMA di Ramona Pompili Abbiamo chiesto un intervento di commento al Coordinatore del PD Roberto Spicciani sulle votazioni dei Delegati, ma preferisce intervenire dopo le primarie per l elezione del Segretario Nazionale di fine ottobre Questi i risultati della prima fase congressuale del Partito Democratico di Castel Madama nella scarna rappresentazione dei numeri, risultato non scontato che ribalta gli equilibri interni del più grande partito del centrosinistra, che porta alla luce alleanze sinora insospettate, che premia l unione di quelle componenti completamente avulse dal potere amministrativo castellano. domanda ora è se questi nuovi equilibri riusciranno a generare assetti politici capaci di dare un diverso e rinnovato slancio alla politica amministrativa del centrosinistra, nel poco tempo rimasto a questa amministrazione, oppure cristallizzeranno le divisioni che finora anno distinto l azione del PD o per meglio dire la non azione del PD. Per dare un nuovo corso alla politica amministrativa occorre superare le contrapposizioni legate ad un malinteso concetto di leadership, per passare ad una vera politica del dialogo e soprattutto dell ascolto, per valorizzare tutte le risorse disponibili. Gli appelli tardivi, fatti in consiglio comunale con la pretesa di chiamare a raccolta tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione, per inaugurare una reale e fattiva fase di risanamento delle finanze cittadine, non possono essere accompagnati da un costante atteggiamento di disprezzo, e del resto come si fa a chiedere aiuto a chi si considera incapace di un comportamento corretto? Personalmente ritengo molto difficile un cambio di rotta in tal senso, soprattutto osservando lo scenario politico nazionale che fa da sfondo alle situazioni locali. Per quanto riguarda me, come capolista della mozione Bersani, e quanti mi sono vicini e mi hanno sostenuto, continueremo a cercare il dialogo ed il confronto verso tutti con quello che qualcuno chiamava L ottimismo della volontà. Del resto è proprio questo lo spirito con cui ho aderito alla mozione che mi sembra meglio rappresentare le posizione pacate ma ferme di un centrosinistra moderno che vive con pragmatismo il presente, senza rinunciare alla visione di un futuro migliore ma senza dimenticare le proprie radici, e proprio per questo non chiede agli altri tali rinunce.

Ottobre 2009 Politica 13 LE PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO di Ivano Moreschini Il 26 settembre scorso si sono svolte le primarie interne, per così dire, del Partito Democratico: hanno votato gli iscritti dei circoli per i candidati alla Segreteria Nazionale, che erano sostenuti da liste diverse. I risultati che pubblichiamo a parte di per sé non dicono nulla sulle questioni interne del circolo di Castel Madama ai non addetti ai lavori. Infatti la vittoria di Bersani è più o meno in linea con i risultati nazionali, che hanno visto Bersani al 55%, Franceschini intorno al 35%. Marino è stato meno votato della media nazionale. In realtà la maggioranza locale che sostiene il coordinatore Guido Spicciani è dichiaratamente schierata con Franceschini, ed il risultato non sembra sufficiente a confermarlo come futuro Segretario di circolo. Proviamo a vedere come erano composte le liste. A sostegno di Franceschini una sola lista, con nomi giovani, e sostenuta dalla componente della ex Margherita, e dal gruppo che sostiene il Vice-Sindaco Amerina Paolacci. Questa lista, per un gioco di resti nel calcolo delle assegnazioni ha eletto due membri della Convenzione Provinciale, che si è tenuta il 5 ottobre a Roma. A sostegno di Bersani invece due liste: una promossa dall Assessore Grelli, che non ha ottenuto molti suffragi (19 voti), e quindi non ha mandato nessun rappresentante alla convenzione provinciale; una sostenuta dai consiglieri Cascini Mauro e Grazia Enrico, che invece hanno fatto il pieno di voti ed hanno inviato, sempre per il gioco dei resti, anch essi due rappresentanti alla convenzione. Infine la lista per Marino, che ha preso talmente pochi voti da far pensare che non sia stata votata neanche dai promotori. In realtà avrebbe dovuto esserci un altra lista a sostegno di Franceschini, promossa dall ex coordinatore del circolo Fabiani Domenico, ma in seguito a varie pressioni tale lista non è stata poi presentata. Il congresso a livello di zona ha ripetuto un confronto che c era già stato nelle precedenti primarie: per Bersani era schierato l ex Segretario della Federazione dei Democratici di Sinistra Andrea Ferro, mentre a sostegno di Franceschini c era l ex Sindaco di Tivoli ed attuale Assessore alla Provincia di Roma Marco Vincenzi. In questa prima fase del congresso, quella legata agli iscritti, l esito è stato molto diverso da quello di un anno e mezzo fa, quando le liste che facevano riferimento a Vincenzi prevalsero in modo chiaro su quelle a sostegno di Ferro. I sostenitori di Franceschini però puntano sulle primarie del 25 ottobre, che sono aperte anche ai non iscritti, pensando che possano ribaltare il risultato dei circoli. Non sembra quindi concluso il conflitto permanente di gruppi dirigenti che accompagna il Partito Democratico dalla sua nascita. Anche a livello locale, ciò impedisce al Partito Democratico di giocare il ruolo centrale che gli compete, ed indebolisce una Amministrazione Comunale che da parte sua non può vantare molti risultati al suo attivo, e che avrebbe bisogno di una scossa in vista delle prossime scadenze elettorali. Insieme alle regionali di marzo 2010 infatti si vota anche per l Università Agraria, e nel 2011 per il Comune.

14 Amministrazione Ottobre 2009 IN FUTURO RACCOLTA DEI RIFIUTI PORTA A PORTA a cura di Carla Santolamazza Parliamo ancora di rifiuti e di raccolta differenziata perché sono decisamente problemi prioritari e sotto gli occhi di tutti che non hanno ancora avuto soluzioni parziali o totali visibili Ultimo atto amministrativo in ordine di tempo la deliberazione di Giunta Comunale di agosto 2009 n.106 in cui sono stati approvati il progetto del sistema integrato di raccolta dei rifiuti urbani e quello sulle azioni necessarie per informare e sensibilizzare i cittadini sul tema dalla raccolta porta a porta. Il progetto relativo ai sistemi innovativi per la raccolta dei rifiuti urbani è stato redatto dall Ing. Crediano Salvati, dal Geom. Angelo Mariotti e dal P.I. Roberto Pucella in qualità di dipendenti del Comune, addetti al Settore III. Al progetto è allegato il modello di calcolo SCSI, il cui quadro economico definitivo di spesa è pari a 680.311,00 euro al netto dell IVA. Il progetto relativo alle azioni di informazione e sensibilizzazione del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani è stato redatto dal Circolo Legambiente di Tivoli, referente Sig. Gianni Innocenti. Il quadro economico di spesa è pari a 48.190,00 euro IVA compresa. Nella delibera inoltre si delega il Sindaco Giuseppe Salinetti, a richiedere all Amministrazione provinciale di Roma il finanziamento per l attivazione del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti, conforme ai progetti approvati, nelle modalità e nelle quantità previste dal bando Provinciale. Cerchiamo di ricostruire le tappe che hanno portato a questa deliberazione. Ora che è stato recintato di chi saranno i rifiuti? Era così difficile metterli dentro l area ecologica invece che fuori? Nel dicembre 2005 la Giunta Provinciale di Roma con deliberazione n.1645/48 approva un bando per la Concessione di contributi ai Comuni per la presentazione di candidature per la progettazione e la realizzazione della raccolta differenziata domiciliare con l obiettivo di stimolare i Comuni a progettare e realizzare un servizio integrato di raccolta dei rifiuti per il raggiungimento dell obiettivo minimo del 50% di raccolta differenziata, dove per servizio integrato si intende un sistema che prevede la raccolta domiciliare presso le utenze domestiche e non domestiche delle frazioni organico, carta, rifiuto residuo indifferenziato e preferibilmente anche delle frazioni vetro e plastica come illustrato nelle Linee guida per la riduzione e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati elaborate dalla Provincia di Roma. Il Comune di Castel Madama con deliberazione di Giunta n.17 del 14/02/2006 avanza la propria candidatura per partecipare al bando. Nel marzo del 2007 sempre con deliberazione di Giunta n.28 affida al responsabile del III settore Ing. Crediano Salvati, al Geom.Angelo Mariotti e al P.I. Roberto Pucella l incarico per la progettazione dei sistemi innovativi di raccolta differenziata domiciliare dei

Ottobre 2009 Amministrazione 15 rifiuti urbani. Provincia di Roma richiede anche la presentazione di un Progetto delle azioni di informazione e sensibilizzazione che descriva le modalità della campagna di comunicazione sul nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, finanziando nella misura del 90% il relativo costo. A luglio del 2009 il Comune con delibera di giunta n.99 affida al Circolo Legambiente di Tivoli l incarico per la progettazione delle azioni di informazione e sensibilizzazione, in quanto tale associazione ha condotto diverse campagne informative sul tema dei rifiuti e in particolare nell anno 2008 ha coordinato ed effettuato le azioni di informazione e sensibilizzazione relative alla realizzazione del nuovo sistema di raccolta differenziata domiciliare dell Unione dei Comuni della valle Ustica. spesa per l incarico conferito sarà ricompresa nel quadro economico del progetto per cui si richiede il finanziamento e l associazione Legambiente manifesta la disponibilità ad accettare, in caso di mancato finanziamento del progetto, la somma di 500 euro a titolo di rimborso spese. A maggio 2009 l Ufficio Tecnico Comunale, Settore III, presenta Il progetto dei sistemi innovati- vi di raccolta dei rifiuti urbani nel Comune di Castel Madama con allegato il modello di calcolo SCSI e il Circolo Legambiente di Tivoli a sua volta presenta Il progetto delle azioni di informazione e sensibilizzazione. Dopo gli esami e le verifiche del rispetto dei criteri fissati nelle Linee guida per la riduzione e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati elaborate dalla Provincia di Roma per il primo progetto e quelli fissati nelle Linee guida per la comunicazione nei sistemi di raccolta rifiuti domiciliari per il secondo progetto e stabilito che entrambi permettono il raggiungimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità previsti dal Decreto Legislativo n. 22/1997, dal Decreto Ronchi e dal Decreto Legislativo n. 152/2006, ad agosto si passa all approvazione. A oggi siamo in attesa dell approvazione del progetto e della concessione del finanziamento da parte della Provincia. Al momento dell arrivo del finanziamento, si parte con l appalto che, generalmente per un importo come quello previsto (680.000), dura almeno tre mesi. Inoltre il servizio di raccolta porta a porta è legato alla realizzazione del centro di raccolta (isola ecologica), di cui diamo notizia nel box accanto. Nel numero di settembre di questo giornale l Assessore Aldo Testi ha scritto testualmente tale servizio (porta a porta) potrà essere avviato soltanto quando sarà operativo il centro di raccolta. Per l isola ecologica ad oggi mancano l autorizzazione paesaggistica (vincolo posto nel frattempo dal PTPR) e l inoltro alla Regione per il parere urbanistico sulla Variante. A marzo 2009, infatti, è stato approvato il progetto esecutivo dell isola ecologica in località S.Quirico con contestuale adozione di variante al P.R.G.: destinazione d uso attuale dell area agricolo, da convertire a servizi. Ma negli ultimi giorni è sopravvenuto un fatto nuovo, la Strada dei Parchi, in ISOLA ECOLOGICA: UNA CHIMERA Visto con che velocità è stata recintata l area? seguito ad alcune denunce presentate per la discarica di ingombranti a cielo aperto sul terreno soprastante la galleria, ha recintato tutta l area. Sembrerebbe infatti che l'area è stata sottoposta a sequestro da parte della Magistratura di Tivoli come discarica abusiva, e che la Società Strada dei Parchi sia stata nominata custode giudiziario in qualità di proprietario dei terreni. Che cosa succederà adesso? Le previsioni di far partire i due servizi si allontanano in un futuro che non sappiamo quale sarà.

16 Attualità Ottobre 2009 LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO VENT ANNI DOPO di Ivano Moreschini Qualche giorno fa, mentre cominciavano ad uscire sui giornali le rievocazioni della caduta del muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre 1989, pensavo a voce alta con i figli: certo, sono già vent anni che è caduto il muro. Ho visto il loro sguardo del tutto indifferente: loro sono nati negli anni novanta, e nessuno si è preoccupato finora di parlare con loro del significato di quell evento. Non è la solita invettiva sulla mancanza di informazione e di cultura storica: semplicemente, era un mondo del tutto diverso da quello in cui loro sono cresciuti. caduta del Muro di Berlino, la riunificazione della Germania Ovest con la Germania Est sono stati l atto finale della seconda guerra mondiale. Termini come guerra fredda, equilibrio del terrore, mondo diviso in blocchi oggi sono lontani ed incomprensibili, mentre fino ad allora erano pane quotidiano. Le maggiori potenze uscite dalla seconda guerra mondiale, cioè gli Stati Uniti e l Unione Sovietica, continuarono per quasi cinquant anni a contendersi la supremazia mondiale: con la corsa agli armamenti nucleari, la battaglia ideologica tra democrazia e comunismo, muovendosi in modi diversi sullo scacchiere mondiale. Winston Churchill, premier inglese che condusse il suo paese alla vittoria sul nazismo accanto agli Stati Uniti ed all Unione Sovietica, dopo il 1945 disse che sull Europa era scesa una cortina di ferro. I paesi dell est, dalla Polonia all Ungheria alla Romania, erano sotto il dominio sovietico. Mai la Russia nella sua storia millenaria aveva avuto un tale potere sull Europa. Germania fu divisa in due: la geografia dell Europa dal 1945 al 1989 coincise con il punto in cui le armate sovietiche erano arrivate nella controffensiva contro Hitler. I Sovietici furono i primi ad arrivare a Berlino, la capitale del Reich, e per non essere catturato da loro Hitler si uccise nel bunker nell aprile del 1945. Dopo aver retto fino agli anni settanta la competizione con gli Stati Uniti, negli anni ottanta l impero sovietico scricchiola. Gorbaciov dal 1985 cerca di rilanciarlo, ma non ci riesce. L URSS finirà nel 1991, ma nel frattempo i paesi dell est sono stati lasciati liberi. guerra fredda è stata persa dai Sovietici, in modo rovinoso ma per fortuna senza guerre vere. L impero sovietico si smembra, la Russia, cuore dell impero, rinuncia alle sue ambizioni mondiali, si avvita in una crisi economica e politica dalla quale fatica ancora ad uscire. Germania riunificata è il cuore della nuova Europa. Un popolo umiliato e sconfitto, che ha pagato a caro prezzo di aver posto nelle mani di Hitler le proprie ambizioni di potenza, pian piano rialza la testa. Ma l Europa non è più il centro del mondo. Dal 1989 inizia un altra storia, nella quale siamo ancora tutti dentro. Per questo la caduta di quel Muro è importante. Per l Italia, ancora oggi, molto più di quell 11 settembre americano di cui ci hanno tanto parlato.

Ottobre 2009 Attualità 17 QUANDO IL MURO FU ERETTO Il cielo diviso di Christa Wolf Care concittadine, cari concittadini, noi tutti siamo inquieti. Vediamo migliaia di persone che ogni giorno lasciano la nostra terra. Noi sappiamo che la politica degli ultimi giorni ha rafforzato la sfiducia nel rinnovamento. Noi siamo consapevoli della debolezza delle parole di fronte al movimento di massa, ma non abbiamo nessun altro mezzo che le parole. Che ancora adesso mandano via, mitigano la nostra speranza. Noi vi preghiamo, rimanete nella vostra patria, rimanete da noi. Questo è lo strano, ma coerente appello della scrittrice tedesca Christa Wolf alla televisione della Germania Est il 3 novembre 1989, mentre molti tedeschi stavano fuggendo dalla morente Repubblica Socialista Tedesca. Coerente perché è stato un suo libro del 1963, Il Cielo diviso (edito in Italia dalle Edizioni E/O, recente ristampa nei tascabili) a descrivere nel modo migliore il momento in cui il Muro è stato costruito: 1961, periodo di massima tensione tra Usa e Urss. Berlino viene divisa in due dal muro, ferita e simbolo della sconfitta tedesca. Con una storia d amore delicata e dolente, la Wolf descrive la lacerazione portata dalla divisione della Germania, che entra fino nelle vite private. lettura del libro è un po straniante, l impressione è quella di un mondo, quello del socialismo reale, più distante dell Europa dell Ottocento. Ma il libro è una testimonianza del tempo in cui la Germania era ancora ferita a morte, e l amore per la propria terra e la fede per alcuni profonda nel socialismo a volte si fondevano, a volte entravano in conflitto. Il chimico Manfred, tormentato, insofferente della disciplina del Partito, insomma un po borghese, come si diceva allora, va per lavoro nella Germania Ovest poco prima della costruzione del Muro, per non tornare più. Rita, che studia da maestra elementare con una borsa di studio del Partito, ripercorre il loro amore in un letto d ospedale, soffre nel profondo dell anima, ma non lascia la sua terra. Per chi vuole capire un po meglio un mondo che non esiste più, ma che ancora ci dice qualcosa. LA GERMANIA DI OGGI Vent anni dopo il crollo del Muro di Berlino, la Germania sembra aver ripreso con decisione il suo ruolo guida nella Europa senza più la cortina di ferro. Subito dopo il 1989, e per un paio d anni, la Germania è stata alle prese con la riunificazione est-ovest. Ritiratesi le truppe sovietiche dal territorio della Germania Est, la scelta è stata quella di estendere la Legge Fondamentale (cioè la Costituzione) della Germania Ovest a tutto il paese. Così, mentre l Italia affrontava la transizione dal mondo diviso in due blocchi con una scomparsa delle forze politiche che avevano approvato la Costituzione del 1948, cioè Democrazia Cristiana, Partito Comunista e Partito Socialista, aprendo una fase confusa e tumultuosa che non si è ancora chiusa, la Germania manteneva le sue forze politiche fondamentali, cioè CDU, SPD e Liberali, e con la soglia di sbarramento al 5% lasciava spazio a nuovi ingressi. I Verdi e Die Linke ( Sinistra), che hanno avuto un consolidamento nelle recenti elezioni politiche. È stato invece frenato con uno scioglimento decretato dalla Corte Costituzionale Tedesca il risorgere del Partito Nazista, nascosto dietro una diversa sigla. Il 27 settembre 2009, dopo quattro anni di grande coalizione tra la Cdu e la Spd, la Cancelliera Angela Merkel ha portato il suo partito, la Cdu, ad uno storico successo sul suo alleato-rivale, la Spd. Il 33,8% ottenuto dalla Merkel si contrappone al 23% della Spd, con ben 11,2 punti percentuali in meno rispetto al 2005. Il successo dei Liberali, 14,6% permette di pensare ad una coalizione di centro-destra, ma ottimi risultati hanno ottenuto anche Die Linke, 11,9% e i Verdi, con il 10,7%. In sostanza la grande coalizione ha penalizzato fortemente i Socialdemocratici, che hanno perduto molti voti tra l astensione ed il rafforzamento dei partiti più vicini, cioè Die Linke e i Verdi. A tutt oggi il nuovo Governo, che sarà ovviamente guidato dalla Merkel, non è stato ancora varato. Si parla anche di una partecipazione possibile dei Verdi. Però la Germania non fa drammi nell alternanza di forze politiche, i toni non sono mai accesi come quelli italiani.un paese che con tranquillità riafferma la sua egemonia economica e politica in Europa.

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