Pianificazione e progetto di reti geografiche

Documenti analoghi
CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI

Riflessioni sulle manutenzioni norma UNI 11224

SEMINARIO TECNICO. Sistemi fissi di rivelazione automatica. La nuova normativa UNI9795. Il suo presente e futuro e TS EN Ing. Sergio Sanfratello

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

IMPIANTI DI SORVEGLIANZA TVCC PER APPLICAZIONI DI SICUREZZA (VIDEOSORVEGLIANZA)

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

CEI 79-3: Struttura della norma e confronto con (Novembre 2012)

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

DATI IDENTIFICATIVI CEI COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI INFORMAZIONI EDITORIALI 3680 C:

QUALITÀ, ASSISTENZA, MANUTENZIONE... UNA RICETTA PER SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DEI CLIENTI.

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Natale Mozzanica. Padova, 27 novembre 2014

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

LA NUOVA NORMA UNI 9795

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

prodotti tecnologie Argus Security, sistemi wireless certificati a livello europeo

IMPIANTI DI RIVELAZIONE INCENDIO. Ing. PAOLO MAURIZI Corso 818/84

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

NOVITÀ SYSTEM RF ANTIFURTO RADIO MAGGIO ITALIANO

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

UNI EN Sistemi di rivelazione e di segnalazione d incendio Parte 11: Punti di

Comune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

ACCESSORI INDICE SHEET TECNICI - ACCESSORI ACCESSORI. UPS ALIMENTATORE STABILIZZATO - Mod. PWS 200/5 PWS200/10 AC030 5

CARTA INTESTATA PREMESSA

Firenze A. Colzani - L. Rota. 01/12/2013 Servizio Acquisti

SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DOMOTICA Linee guida e compiti in fase di progettazione Privacy

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco

DT PIR INTELLIGENTE ANTI INTRUSIONE

SICUREZZA FRACARRO. Soluzioni per la protezione degli impianti fotovoltaici

RLD404X Sirena da interno

Via Convento Aguzzano Orzinuovi (BS) Tel: Fax:

7.2 Controlli e prove

Il Progetto Formazione

SENSORE MAGNETICO WIRELESS ANTENNA ESTERNA MC001A Manuale

Sistema di Sorveglianza e Ambient Intelligence per Residenze Sanitarie Assistenziali

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw

Città di Rho - Provincia di Milano - Area 3 Servizi a Rete COMUNE DI RHO

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Il ruolo di GAUDI. Delibera 8 marzo /2012/R/eel Delibera 7 agosto /2014/R/eel

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

Descrizione generale del prodotto

Le novità della Norma CEI 64-8

Ingegneria dei sistemi di sicurezza. La Tua Security, il nostro progetto.

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio Visti:

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI

SISTEMA 3D-MBS (Three Dimensional Multi Band System)

Città di Melegnano (Provincia di Milano)

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

BROCHURE QUADRO ABE_1200 CON ANALIZZATORE FISSO ABE_1000. Istruzioni operative

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA RESPONSABILITA DEFINIZIONI...

Guida Tecnica. Protezione esterna tramite Sensori a Doppia Tecnologia

IL RUOLO DELLE IMPRESE SPECIALIZZATE: REALIZZAZIONE, CERTIFICAZIONE E MANUTENZIONE

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

La norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio

POLITECNICO DI TORINO

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare

VE1000/1100 Rivelatori di movimento a tecnologia vettoriale Guida Introduzione Prodotto

SOLUZIONI PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA DELL ARIA NEGLI AMBIENTI CHIUSI

LO SMART METERING NEL MONDO KNX

>SISTEMA WIRELESS STAND ALONE

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto.

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Il Sistema di Gestione

DaiGate R I C E V I T O R E I N T E R F A C C I A R A D I O P E R S I S T E M I F I L A R I

HOME AUTOMATION Antintrusione in radiofrequenza

Modulo DISPOSITIVI DI SICUREZZA E RIVELAZIONE

Linea antincendio wireless Dispositivi via radio per la rivelazione incendio

MR 8000 Mega Italia. è unico. è sicurezza. è alta tecnologia. è flessibilità. - completamente senza fili - doppia assicurazione

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del

PROGRAMMAZIONE MODULARE

Modulo DISPOSITIVI DI SICUREZZA E RIVELAZIONE

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

La sicurezza elettrica nel condominio

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI

INFORMAZIONI GENERALI

ATEX ed Ambienti Confinanti DCS Safety System Sistemi di Sicurezza e Controllo in ambienti a rischio esplosione

IMPRESA SICURA s.r.l.

sicuraziendaonline piattaforma sicurezza ed automazione sorveglianza video anti intrusione

Aggiornamento delle procedure per la certificazione energetica degli edifici in attuazione della l.r. n. 23/2012

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

La Videosorveglianza e la Salvaguardia degli ambienti

Reti Idranti Antincendio

LA GIORNATA DELLA SICUREZZA 2013 Roma Palazzo Altieri. relatore: Ivo Braga, Vice President Sales

Nuovi Riferimenti Normativi e Revisioni di Sistemi anticaduta

SISTEMA A FIBRA OTTICA SNAKE PERIMETER

Transcript:

Pianificazione e progetto di reti geografiche 9 Tecnologie della sicurezza 1

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 2

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 3

Leggi e normative di riferimento Storia Nel 1968 viene emanata la legge 186 che stabilisce il principio della regola dell'arte. La norma CEI viene considerata come regola d'arte. Con la legge 46/90, per la prima volta in Italia è stato regolamentato il settore con l'introduzione di una nuova figura del professionista Il D.M. 37/08 sostituisce la legge 46/90 4

Leggi e normative di riferimento Legge 1 marzo 1968, n. 186 (G.U. 23-3-1968, n. 77) Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici. Art. 1 - Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte. Art. 2 - I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte. 5

Leggi e normative di riferimento Dalla legge 46/90 al D.M. 37/08 Il nuovo D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 è in vigore dal 27 marzo 2008 Sostituisce la legge 46/90 Viene ampliato il campo di applicazione a tutti gli edifici, indipendentemente dalla destinazione d uso Per gli impianti antintrusione non ci sono differenze sostanziali Si rimanda a testo del Decreto per maggiori dettagli Decreto legge del 25 giugno 2008, n. 112 sopprime l Art. 13 del D.M. 37/08 (riguardante la dichiarazione di conformità o rispondenza degli impianti) successivamente convertito in legge n. 133 del 21 agosto 2008 (G.U.192) Gli impianti antintrusione sono soggetti all applicazione del D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 (Art. 1, lettera b) Impianti a regola d arte Rispetto delle norme tecniche UNI (Ente Italiano di Unificazione) e CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) 6

Leggi e normative di riferimento Norme CEI La conformità alle norme CEI viene comunemente considerata come la regola d arte (http://www.ceiuni.it, http://www.uni.com/it ) CEI 79-2: Norme particolari per le apparecchiature I, II, III livello - Maggiore è il livello, maggiore è la prestazione. Ad esempio per i contenitori: I livello: protezione antiapertura II livello: protezione antiapertura + antirimozione III livello: protezione antiapertura + antirimozione + antiperforazione CEI 79-3: Norme particolari per gli impianti I, II, III livello - Maggiore è il livello, maggiore è la prestazione. Il livello di un impianto viene calcolato in considerazione di vari fattori tra cui: Tipologie di protezione Quantità di locali protetti Livello CEI 79-2 dei componenti utilizzati 7

Leggi e normative di riferimento Norma antintrusione serie EN 50131 e CEI 79/2-3 Siamo in fase di transizione Una volta approvate dovranno essere recepite Alcune differenze: Norme di prodotto (CEI) e norme di sistema e di prodotto (EN) 4 gradi di sicurezza invece di 3 8

Leggi e normative di riferimento Norma antintrusione serie EN 50131 Parte 1 Prescrizioni generali di un sistema antintrusione Parte 2-2 Requisiti per rivelatori Infrarossi passivi Parte 2-3 Requisiti per rivelatori Microonda Parte 2-4 Requisiti per rivelatori DT PIR-MW Parte 2-5 Requisiti per rivelatori DT PIR-Ultrasuoni Parte 2-6 Requisiti per contatti magnetici Parte 2-7 Rivelatori rottura vetro Parte 3 Centrali antintrusione Parte 4 Avvisatori acustici Parte 5 Connessione radio Parte 6 Alimentatori Parte 7 Guida applicativa (CEI 79/3) Parte 8 Antirapina a nebbia (security fog device) 9

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 10

Leggi e normative di riferimento Videosorveglianza e privacy Principio di liceità Necessità di attenersi alle norme che disciplinano la materia in campo civile, penale ed amministrativo. Principio di necessità Corretto rapporto tra le finalità da raggiungere e lo strumento utilizzato. Modalità di raccolta e cancellazione delle immagini. Principio di proporzionalità Rapporto tra gli scopi perseguiti e impiego di telecamere. Sono insufficienti altri sistemi di controllo? Principio di finalità Pertinenza dell utilizzo delle immagini. I dati raccolti non devono essere eccedenti rispetto alla finalità. 11

Leggi e normative di riferimento Il decalogo del Garante (29 novembre 2000) 1. individuare le finalità della sorveglianza e la compatibilità della stessa con le norme di settore vigenti 2. rispettare i principi di correttezza e liceità del trattamento 3. effettuare, se dovuta, la notificazione al Garante 4. fornire agli interessati una chiara e completa informativa 5. non violare il divieto di controllo a distanza dei dipendenti sancito nello statuto dei lavoratori 12

Leggi e normative di riferimento Il decalogo del Garante (29 novembre 2000) 6. registrare le sole immagini indispensabili per perseguire lo scopo dichiarato, evitando, per quanto possibile, immagini dettagliate o ingrandite 7. individuare il periodo massimo di conservazione delle immagini 8. nominare i soggetti responsabili ed incaricati del trattamento 9. non utilizzare i dati raccolti per altri scopi 10. per le telecamere situate agli accessi dei centri storici, o delle zone a traffico limitato, rispettare le disposizioni contenute nel D.P.R. 250/1999 13

Leggi e normative di riferimento altre leggi correlate Codice Penale: Interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis C.P.) Legge n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) art. 4 Testo Unico (D.Lgs. 196 del 30-06-2003) Codice in materia di protezione dei dati personali Diritto di accesso ai dati acquisiti mediante impianti di videosorveglianza (19.12.2001) Videosorveglianza Raccolta di impronte digitali associate ad immagini per l accesso in banca (28.2.2001) Installazione di alcune telecamere in luogo pubblico (Comune di Milano) Videosorveglianza in banca ripresi solo i piedi. Precisazioni del Garante (27.12.2002) 14

Leggi e normative di riferimento altre leggi correlate Provvedimento generale sulla videosorveglianza del 29 aprile 2004 Decreto Legge n.11 del 23 Febbraio 2009 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2009) ora Legge 23 Aprile 2009, n.38, relativa alle "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori introduce una sostanziale novità, contenuta nell'art. 6, punti 7 e 8 Enti pubblici possono far installare sistemi video ad alta tecnologia e mantenere le registrazioni per 7 giorni Valgono tutte le restrizioni del Garante in materia 15

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 16

Leggi e normative di riferimento Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Cavi elettrici per sistemi di sicurezza (CEI 46-7) Prove sui cavi elettrici sottoposti al fuoco Parte 1: Prova di non propagazione della fiamma sul singolo cavo verticale (CEI 20-35) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 Vca e 1500 Vcc (CEI 64-8) Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto. Norme particolari per le apparecchiature (N.B. per TVCC vedere Append. A e B) (CEI 79-2) Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto. Norme particolari per impianti antieffrazione e antintrusione (per TVCC vedere Cap. 6 requisiti-, 8 collaudo-, 9 manutenzione) ( CEI 79-3-V1) 17

Leggi e normative di riferimento Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Telecamere B/N (rit. 2005) (CEI EN 50132-2-1) Monitor B/N (rit. 2005) (CEI EN 50132-4-1) Sistemi di trasmissione video (in rev.) (CEI EN 50132-5) Guide di applicazione (CEI EN 50132-7) Centralizzazione delle informazioni di sicurezza Requisiti di sistema (CEI 79-11) 18

Leggi e normative di riferimento EN 50132-1:2009 CCTV System requirements Fa parte delle EN 50132 ed è composta da: Parte 1: System requirements Parte 5: Video transmission Parte 7: Application guideline Prevede 4 classi ambientali e gradi di sicurezza 19

Leggi e normative di riferimento EN 50132-1:2009 CCTV System requirements 20

Leggi e normative di riferimento EN 50132-1:2009 CCTV System requirements I 4 GRADI DI SICUREZZA riguardano tra l altro: Archiviazione Backup Log di sistema Controllo delle interconnesioni Manomissione Livelli di accesso Le 4 CLASSI AMBIENTALI: Classe 1: Interni (da +5 a +40 C) Classe 2: Interni a temperatura non controllata (da -10 a +40 C) Classe 3: Esterno con apparecchiatura non direttamente esposta (da -25 a +50 C) Classe 4: Esterno (da -25 a +60 C) 21

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 22

Leggi e normative di riferimento Obbligo installazione sistema rilevazione incendi Attività soggetta alla richiesta di CPI DPR 12.01.98 n.37 Impianto soggetto al DM37 gennaio08 Insediamento sottoposto a DM o DL In forma volontaria Locali pubblico spettacolo DL 19.09.96 Scuole... Oltre 100 presenti DM 26.08.92 Edifici pregevoli... DM 20.05.92 n.569 Alberghi... oltre 25 posti letto DM 9.04.96 Strutture sanitarie... DM 18.09.02 Edifici destinati ad uffici... DM22.02.06 23

Leggi e normative di riferimento Progetto di un sistema rilevazione incendi insediamento soggetto alla richiesta di CPI Impianto soggetto al DM37 gennaio08 Rinnovo CPI Insediamento sottoposto a DM o DL In forma volontaria Iscrizione legge 818 Professionista iscritto ad albo prof. =/+ di 10 rivelatori - di 10 rivelatori rinnovo Diploma con qualifica coerente laurea progetto Responsabile tecnico installatore 24

Leggi e normative di riferimento Le norme UNI9795, EN54-xx e TS54-14 UNI9795 EN 54 - xx prodotti EN54-xx CPD Specifiche di progetto TS(EN)54-14 25

Leggi e normative di riferimento La normativa europea EN54 EN 54-2:1997/A1:2006 EN 54-2:1997/A1:2006 - EN 54-2:1997/A1:2006 - Fire detection and fire alarm systems - Part 2: Control and indicating equipment 01/01/2008 01/08/2009 EN 54-3:2001/A1:2002 EN 54-3:2001/A2:2006 EN 54-3:2001/A1:2002 - Fire detection and fire alarm systems - Part 3: Fire alarm devices - Sounders EN 54-3:2001/A2:2006 - EN 54-3:2001/A2:2006 Fire detection and fire alarm systems - Part 3: Fire alarm devices - Sounders 01/04/2003 30/06/2005 01/03/2007 01/06/2009 EN 54-4:1997/A2:2006 EN 54-5:2000/A1:2002 EN 54-7:2000/A1:2002 EN 54-7:2000/A2:2006 EN 54-10:2002/A1:2005 EN 54-11:2001/A1:2005 EN 54-4:1997/A2:2006 - EN 54-4:1997/A2:2006 Fire detection and fire alarm systems - Part 4: Power supply equipment EN 54-5:2000/A1:2002 - Fire detection and fire alarm systems - Part 5: Heat detectors - Point detectors EN 54-7:2000/A1:2002 - Fire detection and fire alarm systems - Part 7: Smoke detectors - Point detectors using scattered light, transmitted light or ionization EN 54-7:2000/A2:2006 - EN 54-7:2000/A2:2006 Fire detection and fire alarm systems - Part 7: Smoke detectors - Point detectors using scattered light, transmitted light or ionization EN 54-10:2002/A1:2005 - EN 54-10:2002/A1:2005 - Fire detection and fire alarm systems - Part 10: Flame detectors - Point detectors EN 54-11:2001/A1:2005 - EN 54-11:2001/A1:2005 - Fire detection and fire alarm systems - Part 11: Manual call points 01/06/2007 01/08/2009 01/04/2003 30/06/2005 01/04/2003 30/06/2005 01/05/2007 01/08/2009 01/09/2006 01/09/2008 01/09/2006 01/09/2008 26

Leggi e normative di riferimento La normativa europea EN54 EN 54-12:2002 EN 54-12:2002 - Fire detection and fire alarm systems - Part 12: Smoke detectors - Line detectors - Line detectors using an optical beam EN 54-16:2008 EN 54-16:2008 - Fire detection and fire alarm systems - Part 16: Voice alarm control and indicating equipment EN 54-17:2005 EN 54-17:2005 - Fire detection and fire alarm systems - Part 17: Short-circuit isolators EN 54- EN 54-17:2005/AC:2007 - EN 54-17:2005/AC:2007-17:2005/AC:200 Fire detection and fire alarm systems - Part 17: Shortcircuit 7 isolators EN 54-18:2005 EN 54-18:2005 - Fire detection and fire alarm systems - EN 54-18:2005/AC:200 7 Part 18: Input/output devices EN 54-18:2005/AC:2007 - EN 54-18:2005/AC:2007 - Fire detection and fire alarm systems - Part 18: Input/output devices EN 54-20:2006 EN 54-20:2006 - Fire detection and fire alarm systems - Part 20: Aspirating smoke detectors EN 54-21:2006 EN 54-21:2006 - Fire detection and fire alarm systems - Part 21: Alarm transmission and fault warning routing equipment EN 54-24:2008 EN 54-24:2008 - Fire detection and fire alarm systems - Part 24: Components of voice alarm systems - Loudspeakers EN 54-25:2008 EN 54-25:2008 - Fire detection and fire alarm systems - Part 25: C omponents using radio links 01/10/2003 31/12/2005 01/01/2009 01/04/2011 01/10/2006 01/12/2008 01/01/2009 01/01/2009 01/10/2006 01/12/2008 01/01/2008 01/01/2008 01/04/2007 01/07/2009 01/03/2007 01/06/2009 01/01/2009 01/04/2011 01/01/2009 01/04/2011 27

Leggi e normative di riferimento La manutenzione: norma UNI11224 La norma UNI11224 definisce il controllo iniziale e la manutenzione nei sistemi di rivelazione incendi Scopo della norma è descrivere le procedure per il controllo iniziale, quello periodico e la manutenzione dei sistemi di rivelazione automatica. In particolare : Fasi e periodicità Documentazione Condizioni ambientali di prova Strumentazione e documentazione Metodologia di controllo Registrazione delle prove 28

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - fasi e periodicità Tempistiche da rispettare (obbligatorie attualmente secondo DM 10 marzo 1998 punto 6.4 allegati VI): fase periodicità circostanza controllo iniziale occasionale prima della consegna di un nuovo sistema o nella presa in carico di un sistema in manutenzione sorveglianza almeno ogni 30 giorni secondo il piano di manutenzione programmata del responsabile di sistema controllo periodico almeno ogni 6 mesi secondo il piano di manutenzione programmata del responsabile di sistema manutenzione ordinaria occasionale secondo esigenza per riparazione di lieve entità manutenzione straordinaria occasionale secondo esigenza per riparazioni di particolare importanza revisione sistema almeno ogni 10 anni secondo indicazioni normative e legislative in funzione delle apparecchiature impiegate o delle istruzioni dei costruttori delle apparecchiature 29

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - documentazione Documentazione da produrre: fase controllo iniziale sorveglianza controllo periodico manutenzione ordinaria manutenzione straordinaria revisione sistema documenti da produrre e riportare nel registro rapporti di prova e liste di riscontro e controllo funzionale come minimo secondo quanto indicato nell'appendice A semplice registrazione conforme al piano di manutenzione programmata dal responsabile del sistema registrazione delle attività e dei controlli su formato stabilito dal responsabile del sistema registrazione del documento di intervento sottoscritto dal personale tecnico qualificato incaricato della manutenzione registrazione del documento di intervento sottoscritto dal personale tecnico qualificato incaricato della manutenzione rapporti di prova e liste di riscontro e controllo funzionale conformi come minimo a quanto indicato nell'appendice A 30

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - condizioni ambientali di prova Vengono definite le condizioni operative ambientali di prova riferite alle varie situazioni funzionali quali: A - Condizioni durante la fase di controllo iniziale B - Condizioni durante la fase di sorveglianza C - Condizione durante il controllo periodico, la manutenzione e la fase di revisione D - Condizioni di sicurezza durante operazioni in aree pericolose In particolare per A e C assicurarsi che tutte le persone raggiunte da segnalazioni di allarme siano state preventivamente informate dello stato di prova del sistema Per D prima di operare sulle apparecchiature verificare che non sussistano condizioni di pericolo 31

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - strumentazione e documentazione Vengono definiti gli strumenti da utilizzare per la verifica dei parametri funzionali siano essi di tipo e metrologia adeguati alle prove da effettuare (un multimetro, un oscilloscopio o analizzatore, un fonometro ecc.) che predisposti dal produttore per specifiche esigenze (p.e. programmi software per centrali) 32

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - strumentazione e documentazione Per strumentazione si intende anche definire strumenti atti alla verifica funzionale dei dispositivi, ad esempio: bombolette di fumo artificiale per la prova dei rivelatori di fumo filtri di oscuramento per la prova di rivelatori lineari di fumo dispositivi termici o piezoeletrici per la prova dei rivelatori termici speciali utensili per la prova di allarme dei rivelatori manuali Apparecchiature di simulazione per dispositivi attuatori dei sistemi di estinzione per gli altri sistemi, una metodologia di prova indicata dal produttore o dall installatore secondo le indicazioni del progettista 33

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - strumentazione e documentazione Viene definita la modulistica di supporto necessaria alle verifiche funzionali, per esempio: manualistica (schemi e manuali) relativa alla centrale e alle apparecchiature installate disegni e documentazione di progetto norme di riferimento applicabili procedure di prova definite dai produttori 34

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - metodologia di controllo iniziale La procedura per il controllo preliminare corrisponde alla verifica visiva sul sistema effettuata da personale qualificato da svolgere prima di passare alla fase esecutiva delle prove E una verifica obbligatoria in conformità alle norme UNI9795 e CEI64-8 Vengono richiesti : L accertamento di rispondenza del sistema al progetto esecutivo Il controllo visivo dei collegamenti elettrici e meccanici compresa l apertura delle cassette di giunzione e l ispezione dei punti nascosti I collegamenti di messa a terra 35

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - metodologia di controllo iniziale La procedura per il controllo funzionale corrisponde alla verifica funzionale del sistema obbligatoria sia nella fase di controllo iniziale che periodica (parziale) Quanto indicato nella noma non entra nel dettaglio specifico ma vuole fornire solo delle indicazioni per uniformare le prove essenziali che devono essere effettuate In particolare viene indicato che: Il controllo iniziale deve prevedere una verifica funzionale di tutti i rivelatori, contatti, pulsanti e azionamenti del sistema La verifica della compatibilità delle logiche richieste dal cliente rispetto ai documenti di progetto La verifica dell efficacia dei comandi su ogni dispositivo interessato (alimentazioni, ventilazione, ecc.) La verifica che gli effetti delle prove non producano situazioni di pericolo Porre in sicurezza le apparecchiature di comando verso sistemi di spegnimento 36

Leggi e normative di riferimento UNI11224 - registrazione delle prove Le prove ed i controlli devono essere formalizzati mediante la compilazione di appropriati documenti Esempi di liste di controllo indicate in appendice A (controllo iniziale, consegna impianto o controllo iniziale presa in manutenzione) o B (Controllo periodico, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria) È prevista la sottoscrizione dei documenti come minimo da : il tecnico che ha effettuato le prove persona delegata dal datore di lavoro 37

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 38

Protezioni perimetrali esterne 39

Barriere a raggi infrarossi attivi Una barriera si compone di una coppia di TX e RX L interruzione dei raggi provoca l allarme Montaggio in colonna Portate da 50, 100, 200 metri Attenzione alla nebbia! 40

Barriere a microonde Oggetti che attraversano il campo RF vengono rilevati Tipica forma a sigaro Incrocio per eliminare zone d ombra Portate da 50, 100, 200 metri Attenzione a cosa c è intorno! 41

Protezione per reti metalliche Principio di funzionamento: cavo microfonico Rileva tentativi di taglio e scavalcamento Facile da installare Non è sensibile agli eventi atmosferici, grazie all analisi a doppio canale Ideale per recinzioni alte 42

Protezioni perimetrali Contatti magnetici Barrierine ad infrarosso interno/esterno Sensori a fune per tapparelle 43

Sensori di rottura vetro Sensori piezoelettrici Sensori audio Sensori a doppia tecnologia Sensori inerziali La scelta della tecnologia dipende dal tipo di vetro 44

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 45

Rivelatori volumetrici: tecnologie per la rivelazione INFRAROSSO PASSIVO Un elemento piroelettrico passivo riceve la radiazione infrarossa dall ambiente MICROONDA Sfrutta il principio del radar, trasmette un segnale ad alta frequenza e analizza il segnale riflesso dall ambiente 46

Rivelatori ad infrarosso passivo Tipologie: Lente di Fresnel A specchio 47

Rivelatori ad IR passivo - Tecnologia specchio Pro Costo di produzione Semplicità di costruzione Dimensioni del rivelatore Contro Rivelazione non costante nel tempo Rivelazione non uniforme 48

Rivelatori ad IR passivo - Tecnologia specchio Pro Rivelazione costante nel tempo Rivelazione uniforme Diverse coperture con un unico sensore Contro Costo di produzione Elevato know how di produzione Dimensioni del rivelatore 49

Tende integrali a focale continua Lo specchio è sagomato in modo mettere sempre a fuoco l intruso a qualunque distanza Il 100% dell intruso viene visto indipendentemente dalla distanza dal sensore La dimensione della tenda è costante a qualsiasi distanza entro la portata del sensore 50

Rivelatori a microonde Sfruttano l effetto Doppler Esistono tre diverse tecnologie per generare il segnale: Cavità Antenna planare Doppie antenne contrapposte 51

Rivelatori a microonde Cavità Antenna planare Doppie antenne contrapposte Pro Segnale stabile Portata Frequenza elevata Pro Consumi Costi di produzione Pro Consumi Qualità del segnale Potenza irradiata molto contenuta Contro Consumi Elevati costi di produzione Durata Contro Rilevazione non uniforme (effetto sigaretta) Portata Contro Costi di produzione 52

Bande di frequenza Lo spettro delle microonde è definito solitamente nell'intervallo di frequenza compreso tra 1 GHz e 1000 GHz La tabella elenca la suddivisione in bande secondo la Radio Society of Great Britain (RSGB) Banda Frequenza GHz L 1 2 S 2-4 C 4-8 X 8 12 K u 12 18 K 18 26 K a 26-40 53

La rivelazione a microonde ad effetto doppler Un sensore a microonda convenzionale utilizza l effetto Doppler per rilevare il movimento nell area di protezione 54

La tecnologia a microonde Range Controlled Radar La tecnologia RCR misura la distanza tra il sensore e gli oggetti in movimento Questo sensore funziona come un sonar, trasmette un impulso verso l ambiente e ne analizza il segnale riflesso lungo lo stesso percorso Oggetti che si trovano fuori dall area protetta vengono ignorati Il sensore riconosce gli oggetti calcolandone la distanza 55

Rivelatori a doppia tecnologia Uniscono le due tecnologie: infrarossi passivi e microonde Facendo lavorare insieme due tecnologie riducono sensibilmente i falsi allarmi 56

Copertura di un sensore a raggi Le aree di rivelazione corrispondono alle aree di Fresnel VICINO LONTANO Molto sensibile Poco sensibile 57

Sensore convenzionale Non è possibile ridurre la portata altrimenti i raggi vicini al sensore non raggiungerebbero il pavimento. 58

Protezioni perimetrali esterne Ostacoli temporanei possono oscurare completamente alcuni raggi 59

Sensore convenzionale SALE TODAY Un cartello può oscurare i raggi I sensori tradizionali non sono adatti per l installazione in ambienti soggetti a variazioni nelle disposizione degli arredi. 60

Il concetto della tenda integrale La tenda è continua, non ci sono spot VICINO LONTANO Rivelazione costante per tutta la portata 61

La copertura a tenda integrale Il sensore vede interamente l intruso, indipendentemente dalla distanza 62

La copertura a tenda integrale Ostacoli temporanei oscurano solo parzialmente. 63

La copertura a tenda integrale SALE TODAY Un cartello oscura solo parzialmente il campo Rilevazione ottimale in qualsiasi ambiente! 64

La compensazione di temperatura Un rivelatore convenzionale regola la sua sensibilità in base alla temperatura ambientale, per cercare di mantenere una temperatura differenziale di circa 2 C 65

La compensazione di temperatura Al crescere della temperatura, il rivelatore aumenta la sua sensibilità in base alla temperatura del sensore, non quella a livello del pavimento dove deve avvenire la rivelazione. La temperatura differenziale può scendere fino a 0.5 C CONCLUSIONE: Il rivelatore diventa eccessivamente sensibile, bastano piccole variazioni di temperatura, per generare facilmente falsi allarmi 66

La compensazione di temperatura Grazie alla raffinata ottica a specchio unita al concetto delle tende integrali a focale continua, i rivelatori GE vedono sempre la figura completa dell intruso. Non è quindi necessario alcun circuito di compensazione della temperatura. CONCLUSIONE: rivelazione stabile in ogni condizione. 67

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 68

Funzionamento di un sensore microfonico Test Canale di Integraz. oscillatore per test VVT interno 11 10 Libero Test Accelero - metro Canale di conteggio Uscita d allarme tamper 9 8 7 Sabotaggio Sabotaggio Libero Canale di esplosione 6 5 Relè d allarme Relè d allarme Elaborazione del segnale 4 3 Test point LED remoto Sensibilità Alimentaz. 2 1-9-15 Vcc + 69

Sensore microfonico - Canale d integrazione Rileverà tutti i tipi di apparecchiature rotanti e termiche Non rileverà rumori di fondo Cinque livelli di sensibilità Ritornerà gradualmente a livello base Frequenza = 6-20 khz Ampiezza Accelerazione = >0,1 m/s² Tempo = max 40 sec Livello d allarme Durata segnale 70

Sensore microfonico - Canale di conteggio Rileverà tutti i tipi di apparecchiature rotanti e termiche Rileva tutti gli attacchi da attrezzi meccanici quali: martelli, martinetti idraulici,ecc. Attiverà un allarme dopo 5 impulsi Tempo di reset 3 minuti Sensibilità pre impostata di fabbrica Frequenza = 1-20 khz Accelerazione = >10 m/s² Tempo = 5 reali impulsi Ampiezza Allarme Durata segnale 71

Sensore microfonico - Canale esplosione Rileva tutte le esplosioni Attiva un allarme dopo un limite pre impostato Sensibilità 100 volte più bassa di un sensore d impatto Frequenza = 1-20 khz Ampiezza Accelerazione = > 400 m/s² Tempo = 20 Milli sec Livello d allarme Durata segnale 72

Indice Leggi e normative di riferimento Sistemi antintrusione Sistemi di videosorveglianza Norme CEI per gli impianti di videosorveglianza Sistemi di Rilevazione Fumi Tecnologie dei sistemi di sicurezza Protezioni perimetrali Rilevatori volumetrici Sensori microfonici Videosorveglianza Rilevazione fumi 73

Telecamera standard E il formato più classico delle telecamere Necessita di staffa di montaggio o di custodia Necessita di un obiettivo Tuttavia fornisce prestazioni e qualità di immagini superiori alle telecamere compatte, soprattutto in ambienti esterni 74

Telecamera compatta (bullet) Tutto in uno economico e pratico da installare Telecamera, obiettivo e custodia in un contenitore sigillato Generalmente hanno anche un illuminatore IR integrato Le prestazioni, soprattutto la sensibilità alla luce, però sono inferiori a quelle delle telecamere classiche 75

Telecamere bianco e a compatta (minidome) Un altro tutto in uno economico e pratico da installare Telecamera, obiettivo e custodia in un contenitore a forma di cupola Esteticamente attraenti, la loro struttura le rende impossibili da disorientare Le prestazioni, soprattutto la sensibilità alla luce, però sono inferiori a quelle delle telecamere classiche 76

Videoregistratori digitali Sono preposti alla registrazione delle immagini riprese dalle telecamere Registrano su hard disk Trasmettono sulla rete dati le immagini dal vivo e registrate Controllano il brandeggio delle telecamere PTZ Eseguono analisi dei flussi video 77

Matrici video Utilizzate per sistemi di grandi dimensioni Capacità fino a molte decine di telecamere e monitor Sistema compatto (1 operatore) o multiplo (più di 1) Associazione di qualunque sequenza o immagine fissa a qualunque monitor Capacità di controllare le telecamere PTZ Attivazione automatica di azioni programmate in funzione di eventi d allarme Controllo del sistema da postazioni multiple Programmi temporizzati 78