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Transcript:

DELIBERAZIONE 12 gennaio 2015, n. 8 Approvazione schema di protocollo d intesa tra Regione Toscana, Distretto rurale vivaistico ornamentale e Organizzazioni professionali agricole regionali relativo al Programma per l autocontrollo fitosanitario delle imprese vivaistiche toscane. LA GIUNTA REGIONALE Vista la direttiva comunitaria 2002/89/CE del 28 novembre 2002 del Consiglio che modifica la direttiva 2000/29/CE concernente le misure di protezione contro l introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione; Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 (Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali); Visti i titoli III e IV del d.lgs. 214/2005 che dettano le norme per l effettuazione, da parte del Servizio fitosanitario regionale, dei controlli alla produzione e alla circolazione e, in particolare, le disposizioni inerenti le prescrizioni ufficiali riguardanti gli obblighi delle imprese vivaistiche finalizzati alla valutazione o al miglioramento della situazione fitosanitaria dell azienda e alla salvaguardia dell identità del materiale vegetale; Rilevato che l articolo 21 del d.lgs. 214/2005 detta gli obblighi cui sono tenute le imprese vivaistiche e in particolare: a) eseguire controlli visivi nel periodo vegetativo, a intervalli appropriati, secondo i tempi e i modi stabiliti dal Servizio fitosanitario regionale; b) informare il Servizio fitosanitario regionale di qualsiasi manifestazione atipica di organismi nocivi, di sintomi o di qualsiasi altra anomalia relativa ai vegetali presenti in azienda; c) ottemperare alle prescrizioni impartite dal Servizio fitosanitario regionale e collaborare con esso in ogni altro modo; Vista la legge regionale 29 novembre 2011, n. 64 (Disciplina del servizio fitosanitario regionale); Rilevato che i sempre maggiori scambi commerciali di piante e di materiale vegetale interni ed esterni alla comunità europea hanno incrementato i pericoli di diffusione di parassiti e malattie, ai quali si deve aggiungere la presenza di nuove specie nocive derivata dalla globalizzazione del commercio e dal cambiamento climatico; 97 Preso atto che la Commissione europea nella futura normativa in fase di definizione, per limitare i danni, propone di potenziare la disciplina vigente in tema di salute delle piante attraverso una maggiore attenzione ai flussi commerciali ad alto rischio provenienti da paesi terzi e un miglioramento della tracciabilità del materiale vegetale nel mercato interno, nonché, per una migliore gestione del rischio fitosanitario, l introduzione di meccanismi più efficaci di sorveglianza e di eradicazione precoce dei focolai di nuove specie di parassiti; Dato atto che per la Regione Toscana è prioritario attivare tutte le azioni possibili per tutelare il proprio settore vivaistico; Vista la legge regionale 5 aprile 2004, n. 21 (Disciplina dei distretti rurali) che prevede la costituzione di un distretto rurale mediante un accordo tra enti locali e soggetti privati che operano in modo integrato nel sistema produttivo locale al fine di consolidare e rafforzare l aggregazione e il confronto dei diversi interessi locali per lo sviluppo economico e la valorizzazione delle risorse del territorio; Visto il decreto dirigenziale n. 5001 del 26 ottobre 2006 con il quale è stato riconosciuto il Distretto rurale vivaistico ornamentale nella provincia di Pistoia; Rilevato che la Regione Toscana intende avviare un programma pluriennale per promuovere e applicare in via sperimentale un piano di autocontrollo delle imprese vivaistiche, in sinergia con il Servizio fitosanitario regionale, allo scopo di avviare un processo di cambiamento nel comparto vivaistico volto alla qualifica zione fitosanitaria, alla tracciabilità delle proprie produzioni e a una migliore gestione del rischio fitosanitario attraverso la messa a punto di poche ma efficaci azioni, quali il controllo degli acquisti, la vigilanza permanente delle proprie produzioni, l adozione di procedure atte a regolamentare comportamenti virtuosi nella gestione dei vivai; Rilevato l interesse mostrato per questa iniziativa sia dal Distretto rurale vivaistico ornamentale nella provincia di Pistoia che dalle organizzazioni professionali agricole regionali e locali; Ritenuto, pertanto, opportuno procedere alla sottoscrizione di un protocollo d intesa, allegato A al presente atto, del quale è parte integrante e sostanziale; Dato atto che il protocollo d intesa non comporta oneri a carico del bilancio regionale; Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 64 del 5 maggio 2010 relativo alla sottoscrizione di

98 21.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 accordi di programma, protocolli d intesa, convenzioni e altri accordi che prevede la delega della sottoscrizione agli assessori; Visto il parere favorevole del CTD espresso nella seduta dell 8 gennaio 2015; A voti unanimi DELIBERA - di approvare lo schema di protocollo d intesa (Allegato A) al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso; - di dare mandato al dirigente responsabile del Servizio fitosanitario regionale di porre in essere tutti gli atti con se guenti e necessari all attuazione del protocollo d intesa. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 6 della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell articolo 18 della l.r. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO

99 Allegato 1 Programma per l autocontrollo fitosanitario delle imprese vivaistiche toscane Protocollo d intesa tra Regione Toscana, con sede in Firenze via di Novoli, 26, nella persona dell'assessore Gianni Salvadori Distretto rurale vivaistico ornamentale con sede in Pistoia, nella persona del Presidente Le organizzazione professionali agricole regionali: - Confederazione Italiana Agricoltori (CIA ) Toscana nella persona del Presidente - Federazione Coldiretti Toscana nella persona del Presidente - Confagricoltura Toscana nella persona del Presidente.. Premesso che: 1. nel corso degli ultimi decenni il vivaismo ornamentale di piante da esterno ha subito un notevole sviluppo commerciale e lo scambio di materiale vegetale proveniente spesso da Paesi extraeuropei ha posto la necessità di una maggiore attenzione contro la diffusione di organismi nocivi da quarantena. 2. Come segnalato più volte dal Servizio Fitosanitario Nazionale e Regionale, l Europa, negli ultimi anni, sta subendo un attacco inarrestabile di nuovi parassiti il cui contenimento ed eradicazione divengono assai ardui se l intercettazione non avviene in tempi brevi e comunque prima del loro insediamento. 3. In Regione Toscana sono presenti circa 2500 imprese vivaistiche di cui il 50% ricadenti nel territorio della provincia di Pistoia. Di queste un gran numero aderisce al Distretto rurale vivaistico ornamentale. 4. Visti i sempre maggiori scambi commerciali di piante interni ed esterni alla comunità europea che la globalizzazione impone per rimanere competitivi sul mercato mondiale, è priorità per la Regione Toscana attivare tutte le azioni possibili per tutelare il proprio settore vivaistico. 5. In relazione al pericolo dell introduzione in Toscana di nuovi parassiti e nella consapevolezza che problemi di tale natura possano comportare non solo danni alla commercializzazione, ma anche all intero territorio, la Regione Toscana ha deciso di avviare un programma pluriennale per promuovere e applicare in via sperimentale un piano di autocontrollo fitosanitario rivolto inizialmente alle imprese vivaistiche che rientrano nel Distretto rurale vivaistico ornamentale nella provincia di Pistoia ed esteso a tutte le imprese che operano sul territorio toscano.

100 21.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 6. L'iniziativa ha lo scopo di avviare un processo di cambiamento nel comparto vivaistico volto alla qualificazione fitosanitaria, alla tracciabilità delle proprie produzioni e a una migliore gestione del rischio fitosanitario attraverso la messa a punto di poche ma efficaci azioni, quali il controllo delle piante acquistate, la vigilanza permanente delle proprie produzioni, l'adozione di procedure atte a regolamentare comportamenti virtuosi nella gestione dei vivai. 7. L azione di autocontrollo dei vivaisti, permetterà di sviluppare nuove e più efficaci sinergie con il Servizio Fitosanitario Regionale al fine di proporre verifiche sulle coltivazioni condotte sul proprio territorio più efficaci e maggiormente mirate e soprattutto per orientare e rafforzare il controllo ufficiale sul materiale vegetale proveniente dai Paesi extraeuropei. Tutto ciò premesso le parti sottoscrittrici convengono e stipulano quanto segue: Art. 1 Recepimento delle premesse 1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto. Art. 2 Impegni comuni delle parti firmatarie 1. Le parti firmatarie, per quanto di loro competenza, si impegnano a definire con atti successivi di carattere tecnico, le fasi del programma pluriennale e i contenuti del piano di autocontrollo, rivolto alle imprese vivaistiche toscane, nonché a monitorarne l applicazione e gli effetti. 2. Le parti firmatarie si impegnano, a tal fine, a organizzare specifici tavoli tecnici. Art. 3 Impegni della Regione Toscana 1. La Regione Toscana, mediante il Servizio fitosanitario regionale, inoltre si impegna a: a) fornire un supporto tecnico, informativo e formativo nelle fasi di applicazione del programma pluriennale e del piano di autocontrollo Art. 4 Impegni del Distretto rurale vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia e delle Organizzazioni professionali agricole 1. Il Distretto rurale vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia e le Organizzazioni professionali agricole inoltre si impegnano a: a) incentivare l adozione del piano di autocontrollo da parte delle imprese vivaistiche anche al di fuori del Distretto rurale vivaistico ornamentale;

101 b) mettere in atto azioni in grado di fornire assistenza tecnica alle imprese vivaistiche aderenti al piano di autocontrollo; c) mettere in atto azioni in grado di organizzare un sistema di monitoraggio e di verifica sulla corretta applicazione del programma pluriennale e del piano di autocontrollo. Art. 5 Durata e modifiche 1. Il presente atto ha validità di cinque anni dalla sua sottoscrizione e può essere rinnovato. Art. 6 Norma finale 1. I contenuti oggetto del presente atto rientrano nello svolgimento corrente delle funzioni attribuite dalla normativa alle parti firmatarie e non determinano alcun onere a carico del bilancio regionale. Firenze lì Firme Regione Toscana Distretto rurale vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia Confederazione Italiana Agricoltori (CIA ) Toscana Federazione Coldiretti Toscana Confagricoltura Toscana