Bollettino delle valanghe e altri prodotti dell SLF

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Transcript:

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Indice: 1. Introduzione... 5 2. Cos è un bollettino delle valanghe?... 5 3. Destinatari... 6 4. Redazione, frequenza e validità... 6 4.1 Redazione... 6 4.2 Frequenza e validità... 7 5. Informazioni su cui si basa l elaborazione del bollettino delle valanghe... 8 6. Contenuto e forme di rappresentazione del bollettino delle valanghe... 9 6.1 Contenuti del bollettino delle valanghe... 9 6.2 Il bollettino delle valanghe interattivo in internet e nell app (iphone e Android)... 11 6.3 Bollettini delle valanghe da stampare... 12 6.4 Bollettini delle valanghe in estate e autunno... 13 6.5 Carta delle icone... 13 7. Opportunità e limiti del bollettino delle valanghe... 13 8. Terminologia usata per descrivere il pericolo di valanghe... 14 8.1 Definizione del pericolo di valanghe... 14 8.2 Schema dei gradi di pericolo... 15 8.3 La scala europea del pericolo valanghe... 15 9. Spiegazioni sui singoli gradi di pericolo... 17 9.1 Generalità... 17 9.2 Debole pericolo di valanghe (grado 1)... 19 9.3 Moderato pericolo di valanghe (grado 2)... 19 9.4 Marcato pericolo di valanghe (grado 3)... 20 9.5 Forte pericolo di valanghe (grado 4)... 20 9.6 Pericolo di valanghe molto forte (grado 5)... 20 10. Spiegazioni sui punti pericolosi... 21 10.1 Generalità... 21 10.2 Inclinazione del pendio... 21 10.3 Esposizione del pendio... 21 10.4 Altitudine... 22 10.5 Altri termini usati per descrivere parti di terreno particolarmente critiche... 22 10.6 Uso nel bollettino delle valanghe... 22 10.7 Rappresentazione grafica sulla carta del pericolo di valanghe di parti di terreno particolarmente critiche... 23 11. Indicazioni e raccomandazioni supplementari per i singoli gruppi di destinatari... 24 11.1 Generalità... 24 11.2 Raccomandazioni permanenti... 25 11.3 Raccomandazioni riferite alla situazione in corso... 25 12. Espressioni geografiche... 25 13. Prodotti supplementari... 26 13.1 Carte della neve fresca... 26 13.2 Carta delle altezze del manto nevoso... 27 13.3 Altezza del manto nevoso a 2000 m o 2500 m... 27 13.4 Altezza del manto nevoso rispetto alla media pluriennale... 27 13.5 Carta di stabilità del manto nevoso... 27 13.6 Resoconto settimanale (in tedesco e francese)... 28 13.7. Icone... 28 14. Canali di distribuzione e possibilità di accesso a tutti i prodotti... 29 15. Feedback sul pericolo di valanghe... 30 16. Note conclusive... 30 3

Appendice 1: Scala europea del pericolo valanghe con raccomandazioni... 33 Appendice 2: Tabella della scala europea del pericolo di valanghe... 34 Appendice 3: Esempio di un bollettino delle valanghe in internet: carta del pericolo di valanghe con descrizione del pericolo... 35 Appendice 4: Esempio di un bollettino delle valanghe in internet: manto nevoso e condizioni meteo... 36 Appendice 5.1: Esempio di un bollettino delle valanghe completo (da stampare)... 37 Appendice 5.2: Esempio di un bollettino delle valanghe completo (da stampare)... 38 Appendice 5.3: Esempio di una carta regionale del pericolo di valanghe (da stampare)... 39 Appendice 6: Esempio di una carta delle icone... 40 Appendice 7: Rete delle stazioni di confronto dei dati nivo-meteo del slf... 41 Appendice 8: Stazioni IMIS (e SwissMetNet) (stazioni nivologiche)... 41 Appendice 9: Espressioni geografiche: le unità più piccole: le 123 zone di avviso... 42 Appendice 10: Espressioni geografiche I: versante nordalpino e sudalpino... 43 Appendice 11: Espressioni geografiche II: regioni politico-geografiche principali... 43 Appendice 12: Espressioni geografiche III: regioni politico-geografiche secondarie 1... 44 Appendice 13: Espressioni geografiche IV: regioni politico-geografiche secondarie 2... 44 Appendice 14: Espressioni geografiche VI: Cresta Principale delle Alpi, Cresta settentrionale delle Alpi e regioni alpine interne... 45 Appendice 15: Esempio di una carta della neve fresca (1 giorno)... 45 Appendice 16: Esempio di una carta delle altezze del manto nevoso... 46 Appendice 17: Esempio di una carta dell'innevamento a 2000 m... 46 Appendice 18: Esempio di un carta con altezza del manto nevoso rispetto alla media pluriennale... 47 Appendice 19: Esempio di una carta della stabilità del manto nevoso... 47 Appendice 20: Tipiche situazioni di pericolo (modelli)... 48 4

1. Introduzione Il WSL Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF pubblica i bollettini delle valanghe dal 1945. Il Supporto interpretativo, la cui pubblicazione è iniziata nel 1985, contiene la descrizione del bollettino delle valanghe e di altri prodotti supplementari e agevola la loro interpretazione da parte dell utente. Dal 1985 sono state pubblicate diverse riedizioni (1993, 1994, 1998, 1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, 2008 e 2012) che illustravano le modifiche intercorse durante gli anni: nuovi formati e variazioni negli orari di pubblicazione del bollettino delle valanghe, così come dei diversi prodotti supplementari. L'ultima edizione 2012, completamente rielaborata, è stata pubblicata in occasione di una radicale modifica del bollettino delle valanghe. Nella presente edizione 2014 sono stati effettuati solo piccoli adeguamenti. Tutti i prodotti di servizio di avviso valanghe dell SLF si basano sulla scala del pericolo valanghe, valida dal 1993/94 in tutta Europa, con i suoi cinque gradi di pericolo. Questa scala si è affermata, con piccole variazioni, anche oltreoceano (Canada, USA). Non sono incluse nel Supporto interpretativo le piattaforme per i servizi di sicurezza come IFKIS- InfoManager (Sistema intercantonale di preallerta e d informazione in caso di crisi) e GIN (Piattaforma d informazione comune sui pericoli naturali), né i prodotti speciali riservati ivi contenuti. La formazione di questi utenti viene svolta durante i corsi per i responsabili della sicurezza organizzati dall SLF (per ulteriori informazioni vedere: www.slf.ch/dienstleistungen/events/index_it). Ad avere carattere vincolante è esclusivamente l ultima versione del Supporto interpretativo, disponibile sul sito web dell SLF all indirizzo www.slf.ch. Le descrizioni di persone, funzioni e professioni contenute nel seguente Supporto interpretativo si riferiscono per principio a entrambi i sessi, a meno che dal senso del testo non risulti diversamente. Il termine "valanga dello sciatore", diventato ormai di uso comune, viene utilizzato anche nel seguente Supporto interpretativo. Esso include non solo le valanghe che interessano in senso stretto gli sciatori, ma anche tutte quelle il cui distacco è stato provocato dagli appassionati di sport invernali (ad es. anche dagli snowboarder e dagli escursionisti con racchette da neve). 2. Cos è un bollettino delle valanghe? Con il bollettino delle valanghe (e altri prodotti supplementari), il WSL Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF comunica al pubblico informazioni su innevamento e pericolo di valanghe sulle Alpi svizzere. Il contenuto del bollettino delle valanghe presenta le caratteristiche tipiche di un avviso. Durante la stagione invernale, esso viene pubblicato due volte al giorno. L informazione principale contenuta al suo interno è una previsione del pericolo di valanghe per le Alpi svizzere, il Liechtenstein ed eventualmente il Giura. Il bollettino delle valanghe comprende inoltre informazioni sui fenomeni meteorologici che possono influire sulla formazione di valanghe nonché sulle caratteristiche del manto nevoso. Queste informazioni fungono da base per la valutazione da parte dell utente. Le informazioni contenute nel bollettino delle valanghe non possono tuttavia sostituire una valutazione indipendente e locale sul posto poiché esse, basandosi su dati limitati, sono troppo generiche sotto questo profilo. Durante la stagione invernale, il bollettino delle valanghe ha sempre la stessa struttura. I suoi contenuti sono strutturati secondo la "piramide dell informazione" (cfr. Figura 1): prima vengono le informazioni più importanti (grado di pericolo), poi quelle sui punti pericolosi (zone principali), la descrizione del pericolo e le informazioni sul manto nevoso e sulle condizioni meteo. Infine è anche possibile accedere ai dati rilevati dalle stazioni meteo. Una terminologia unificata semplifica la comprensione e l applicazione. 5

Fig. 1: I contenuti del bollettino delle valanghe sono strutturati secondo la piramide dell informazione: l importante innanzitutto. Con i livelli successivi, aumenta il dettaglio dell informazione. 3. Destinatari Il bollettino delle valanghe si rivolge a tutte le persone che durante lo svolgimento della loro professione o nel loro tempo libero sono esposti al pericolo di valanghe e/o sono responsabili per la sicurezza di altre persone. Tra queste rientrano ad esempio: Personale dei servizi di avviso valanghe e delle commissioni valanghe dei comuni e del Genio Civile, nonché dei servizi di sicurezza degli impianti di risalita Personale dei servizi di salvataggio, della polizia e dell esercito Guide alpine, maestri di sci e capi-comitiva Residenti nei centri abitati in montagna Sciatori e snowboarder Scialpinisti, escursionisti con racchette da neve Alpinisti e appassionati di arrampicate su ghiaccio Altri appassionati di sport invernali In Svizzera, la media pluriennale (20 anni) delle vittime da valanga è di 22 persone/anno. Le analisi degli incidenti da valanga dimostrano che la maggior parte delle vittime viene travolta nelle "zone fuoripista", per lo più durante la pratica di sport invernali con gli sci o lo snowboard, durante l arrampicata o attività simili. Nel periodo che va dalla stagione 2002/03 alla stagione 2011/12, la loro percentuale sul numero totale di vittime è stata di oltre il 90%. A provocare la valanga è stato circa il 90% di queste vittime, oppure è stata provocata da un altro membro dello stesso gruppo. Quando la situazione nivologica e valanghiva è relativamente stabile, gli avvisi rivolti ad es. agli scialpinisti sono più dettagliati rispetto a quelli rivolti ai servizi locali di avviso valanghe. A partire dal grado di pericolo 3 (marcato pericolo di valanghe), aumentano anche le raccomandazioni per i servizi di sicurezza, che raggiungono la massima estensione soprattutto in caso di pericolo di valanghe molto forte (grado 5), quando la pratica di sport invernali nelle zone fuoripista è comunque molto limitata. 4. Redazione, frequenza e validità 4.1 Redazione Il bollettino delle valanghe svizzero viene redatto presso il WSL Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF di Davos. Il responsabile della redazione è il servizio di avviso valanghe. 6

4.2 Frequenza e validità Il servizio di avviso valanghe segue le condizioni meteo, nivologiche e valanghive lungo tutto l anno. La frequenza d emissione e i contenuti del bollettino delle valanghe dipendono dalle circostanze stagionali 4.2.1 Inverno In inverno, il bollettino delle valanghe è formato da due parti: 1. Carta del pericolo di valanghe con descrizione del pericolo: Questa parte del bollettino delle valanghe viene pubblicata due volte al giorno in quattro lingue (tedesco, francese, italiano, inglese). L edizione delle ore 17:00 contiene le previsioni del pericolo di valanghe per le successive 24 ore, cioè fino alle ore 17:00 del giorno successivo. Al mattino alle ore 08:00 viene pubblicata una nuova previsione, anch essa in quattro lingue (tedesco, francese, italiano, inglese), valida sino alla sera alle ore 17:00. Sostanzialmente, la pubblicazione di una valutazione del pericolo di valanghe è possibile anche in altri momenti della giornata. Solo raramente, tuttavia, si fa ricorso a questa possibilità. 2. Informazioni su manto nevoso e condizioni meteo: Questa parte del bollettino delle valanghe viene pubblicata solo alla sera, più precisamente alle ore 17:00 in tedesco e circa alle ore 18:00 in francese, italiano ed inglese. Essa è valida sino alle ore 17:00 o 18:00 del giorno successivo. 4.2.2 Periodi a margine dell inverno Di norma il bollettino con carta del pericolo di valanghe viene pubblicato sino a quando le fonti di informazione sulle quali lo stesso si basa (cfr. Capitolo 5) sono sufficienti per permettere una valutazione dettagliata del pericolo (gradi di pericolo inclusi). Durante i periodi di transizione, cioè tra l autunno e l inverno (solitamente dalla fine di novembre all inizio di dicembre) e tra la primavera e l estate (solitamente dalla fine di aprile all inizio di maggio), il bollettino delle valanghe viene pubblicato solo alla sera. Il formato e i contenuti sono identici a quelli del periodo invernale. Il bollettino delle valanghe può essere valido per diversi giorni, in questo caso fino alle ore 17:00 dell ultimo giorno di validità. La pubblicazione di bollettini con carta del pericolo di valanghe e la frequenza di pubblicazione dipendono soprattutto dai seguenti fattori: Densità delle informazioni: gli osservatori SLF sono in azione quotidianamente dal 1 novembre al 30 aprile. Nel restanti mesi le osservazioni sul territorio sono più scarse, anche perché di solito sono anche presenti meno appassionati di sport invernali in montagna. In questi casi, le informazioni vengono generalmente richieste telefonicamente in base alle necessità e alle possibilità. Una parte degli osservatori può inoltre entrare servizio solo dopo il 1 novembre con l apertura degli impianti di risalita, oppure deve interromperlo prima del 30 aprile quando la stagione finisce. Alla rete di stazioni automatiche è invece possibile accedere anche d estate. Necessità: un buon innevamento in ampie zone delle Alpi svizzere o l apertura stagionale degli impianti di risalita aumentano la necessità di un bollettino delle valanghe quotidiano. 4.2.3 Estate e autunno Dall inizio dell estate all autunno inoltrato, un bollettino delle valanghe specifico viene pubblicato solo in caso di forti nevicate, in formato testo e di solito senza indicazione dei gradi di pericolo. In autunno inoltrato i bollettini vengono pubblicati in base alla situazione nivologica e alle informazioni disponibili. In questo caso, i bollettini delle valanghe vengono pubblicati alla sera alle 7

ore 17:00 (in tedesco, circa alle ore 18:00 in francese, italiano e inglese) e sono validi per diversi giorni, cioè fino alle ore 17:00 dell ultimo giorno di validità. I criteri per la pubblicazione di un bollettino sono soddisfatti quando le previste quantità di neve fresca per ciascun evento meteo (nei casi normali 1 3 giorni) raggiungono uno dei seguenti valori: 20 cm a 2000 m o 40 cm a 2500 m o 60 cm a 3000 m o 80 cm a 3500 m I suddetti valori sono valori indicativi, che possono variare in funzione di vento, temperatura, ampiezza e proprietà del manto nevoso pre-esistente. L evento nevoso deve interessare almeno un intero massiccio. Nevicate locali, causate ad es. da isolate celle temporalesche, non vengono considerate. 4.2.4 Caso speciale Giura (e Sottoceneri) Diversa rispetto alle Alpi è la situazione nel Giura, dove un maggiore pericolo di valanghe si registra solo pochi giorni all'anno e in poche località, ma non dovrebbe comunque essere sottovalutato. Nel bollettino delle valanghe quotidiano, per il Giura verrà quindi pubblicato un grado di pericolo solo se valutato "marcato" (grado 3) o superiore. Una situazione simile si verifica in circa cinque giorni nel corso di un inverno. La regione del Sottoceneri viene invece valutata con tutti e cinque i gradi di pericolo. Quando però non è (più) presente neve, non viene pubblicato nessun grado di pericolo. 5. Informazioni su cui si basa l elaborazione del bollettino delle valanghe Per l elaborazione del bollettino, il servizio di avviso valanghe si basa su diverse fonti di informazione: Circa 210 osservatori, dotati di svariati programmi di rilevamento (misura, osservazione, valutazione), che hanno l obbligo di trasmettere i rilevamenti svolti ogni mattina tra le ore 06:00 e le ore 08:00 (a volte anche al pomeriggio). Circa 100 stazioni meteo automatiche facenti parte del Sistema intercantonale di misurazione e informazione (IMIS), così come altre circa 80 stazioni SwissMetNet, la rete di rilevamento automatica di MeteoSvizzera. Circa 40 profili stratigrafici su terreno pianeggiante e su pendio, aggiornati ogni due settimane, gli ultimi con relativo test di stabilità. Prodotti di previsione di MeteoSvizzera e altri servizi meteo. Segnalazioni di distacchi di valanghe da parte di scialpinisti e simili (cfr. Capitolo 15). Feedback sulla valutazione del pericolo di valanghe da parte di scialpinisti e simili (cfr. Capitolo 15). I tipici gruppi di osservatori si dividono in "osservatori delle stazioni comparative", "osservatori regionali", "osservatori mavalanche" e "osservatori delle stazioni di rilevamento". Presso le "stazioni comparative" (cfr. Appendice 7), gli osservatori rilevano le principali condizioni meteo (tra cui precipitazioni, nuvolosità) e, su un campo di rilevamento fisso, le caratteristiche della neve (neve fresca, altezza complessiva del manto nevoso, profondità di sprofondamento, densità della neve fresca, caratteristiche superficiali del manto nevoso). Gli "osservatori regionali" rilevano, all interno della loro area di competenza, gli stessi parametri, ma senza campo di rilevamento fisso. I rappresentanti di entrambi questi gruppi trasmettono inoltre le osservazioni (ad es. distacchi di valanghe, segnali di allarme) e una valutazione del pericolo di valanghe. Gli "osservatori mavalanche" sono guide alpine che trasmettono al servizio di avviso valanghe, entro le ore 15:00, le osservazioni e valutazioni fatte durante le loro escursioni con i clienti. Queste informazioni, che 8

vengono inserite in un app e poi trasmesse, includono principalmente osservazioni su neve fresca, segnali di allarme, valanghe ecc., così come una valutazione aggiornata del pericolo di valanghe. Contrariamente a tutti gli altri, questi osservatori si muovono liberamente in qualsiasi regione alpina svizzera. Presso le "stazioni di rilevamento" vengono misurate solo la neve fresca e l altezza del manto nevoso. Questi dati vengono usati principalmente per fini climatici e idrologici (serie pluriennali di misure). Gli osservatori sono dislocati in tutte le regioni alpine svizzere e i loro siti di rilevamento/osservazione si trovano per lo più ad altitudini comprese tra i 1000 e i 2700 m s.l.m.; soprattutto gli osservatori mavalanche si muovono anche ad altitudini più alte, mentre alcune stazioni di rilevamento si trovano anche ad altitudini più basse. Anche le misure aggiornate ogni ora o ogni mezz ora e trasmesse dalle "stazioni nivologiche automatiche" della rete IMIS (Sistema intercantonale di misurazione e informazione), gestite in collaborazione con gli uffici responsabili dei cantoni alpini, nonché dalle stazioni automatiche SwissMetNet di MeteoSvizzera, sono di grande utilità per la valutazione del pericolo di valanghe (Appendice 8: Carta delle stazioni SwissMetNet/IMIS). Oltre ai dati quotidiani, un altra importante fonte di informazione è rappresentata dai circa 40 profili stratigrafici su terreno pianeggiante e su pendio, che vengono rilevati ogni 14 giorni in tutte le regioni alpine svizzere. Essi vengono rilevati dagli osservatori sui campi di rilevamento pianeggianti oppure su pendii di prova significativi con relativo test di stabilità (test del blocco di slittamento). Per la valutazione dell evoluzione a breve termine delle condizioni meteo sono disponibili svariati "prodotti di previsione" di MeteoSvizzera e del Centro europeo per la previsione a media scadenza (ECMWF), così come ulteriori prodotti di altre fonti consultabili quando necessario. Per una migliore valutazione nelle regioni di confine, vengono inoltre scambiate periodicamente informazioni con i servizi di avviso valanghe dei paesi vicini. 6. Contenuto e forme di rappresentazione del bollettino delle valanghe Il bollettino delle valanghe è ottimizzato per i principali canali di distribuzione internet e smartphone ed è inoltre disponibile in diverse versioni stampabili. Le parti intitolate "Flash" e "Pericolo di valanghe" vengono compilate con l aiuto di una biblioteca di frasi predefinite e sono quindi disponibili immediatamente in tutte le lingue. Ciò permette di aggiornare questi contenuti in tutte le lingue anche al mattino. 6.1 Contenuti del bollettino delle valanghe Qui di seguito vengono descritti i contenuti del bollettino delle valanghe invernale. I bollettini estivi vengono descritti al punto 6.4. 6.1.1 "Flash" Nella parte intitolata "Flash" vengono spiegate in poche parole le caratteristiche essenziali della situazione valanghiva. 6.1.2 Pericolo di valanghe La descrizione del pericolo di valanghe è il contenuto più importante del bollettino delle valanghe. Essa contiene la previsione valida per il relativo periodo. Le regioni interessate dallo stesso grado di pericolo e dalle stesse parti di terreno particolarmente critiche (zone principali, cfr. Capitolo 10.6), vengono riunite nello stesso gruppo. Le regioni interessate dallo stesso grado di pericolo ma con differenti zone principali (ad es. diversa altitudine o esposizione) vengono invece differenziate. Il "pericolo di valanghe" può essere ulteriormente specificato con termini come pericolo di 9

"valanghe asciutte", pericolo di "valanghe bagnate nel corso della giornata" o pericolo di "valanghe da reptazione". La designazione del pericolo di valanghe comprende: Grado di pericolo Per descrivere i gradi di pericolo viene usata la scala europea del pericolo valanghe divisa in cinque gradi (cfr. Appendice 1): debole (grado 1), moderato (grado 2), marcato (grado 3), forte (grado 4) e molto forte (grado 5). Modelli (cfr. Appendice 20) La situazione valanghiva è ricondotta a uno o più "modelli", che favoriscono l orientamento e facilitano l individuazione del "problema principale" a cui prestare attenzione. Nel bollettino delle valanghe vengono utilizzati i seguenti modelli: - Neve fresca - Neve ventata (neve trasportata dal vento) - Neve vecchia (frattura all interno del manto di neve vecchia) - Neve bagnata, che può essere ulteriormente suddivisa in: - valanghe bagnate - valanghe bagnate nel corso della giornata - valanghe da reptazione - situazione favorevole (non uno altro modello, grado 1 (debole)) Punti pericolosi, zone principali Nella maggior parte dei casi, i punti particolarmente critici, cioè le parti di terreno dove il pericolo è particolarmente pronunciato, vengono rappresentati in forma grafica (anche sulla carta del pericolo di valanghe) e descritti in una parte di testo. Informazioni più dettagliate sui punti pericolosi e sulle zone principali sono contenute nel Capitolo 10. Descrizione del pericolo In questa parte viene descritto dettagliatamente il pericolo illustrato nella carta del pericolo di valanghe. Tra le altre cose, la descrizione del pericolo può includere informazioni sulla probabilità di distacco e sulle dimensioni delle potenziali valanghe o sulla struttura del manto nevoso e sulla posizione degli strati fragili all interno dello stesso. Se necessario, in questa parte vengono fornite avvertenze speciali (cfr. Capitolo 11) per i vari gruppi di utenti. Altri pericoli Se necessario, sotto al pericolo principale può essere descritto un altro pericolo. Quando ad es. oltre alle valanghe asciutte sono previste anche valanghe bagnate, in questa parte è presente un ulteriore avvertenza. Tuttavia, nei casi in cui la fonte principale di pericolo è costituita da valanghe bagnate, il pericolo di valanghe bagnate compare sia nella carta del pericolo di valanghe, sia nella descrizione del pericolo. In questo caso, il pericolo di valanghe asciutte può ad es. essere citato nella parte "Altri pericoli". Fatta eccezione per l assenza di una rappresentazione grafica dei punti particolarmente critici, la descrizione dell ulteriore pericolo segue lo stesso schema della descrizione del pericolo principale. Nelle carte doppie (cfr. Capitolo 9), per ciascuna carta del pericolo di valanghe viene descritto solo il pericolo principale. Note La parte intitolata "Note" permette di trasmettere, se necessario, ulteriori informazioni agli utenti, come ad es. un altra fonte di pericolo o un evoluzione meteo particolarmente incerta. 6.1.3 Manto nevoso e meteo, tendenza Il manto nevoso è il fattore che contribuisce in modo più determinante alla formazione di valanghe. Nella parte intitolata "Manto nevoso" vengono descritte le proprietà che caratterizzano la struttura del manto. La descrizione è di carattere generale e nella maggior parte dei casi include sia la struttura che la stabilità del manto nevoso. La struttura del manto nevoso viene determinata 10

dalla stratificazione del manto e dalle proprietà strutturali dei singoli strati (forma dei grani, dimensione dei grani, durezza). La stabilità del manto nevoso è un parametro che indica il grado di facilità con cui può distaccarsi una valanga, sia in modo provocato che spontaneo. La struttura del manto nevoso determina la sua stabilità. In questa parte viene descritta eventualmente anche l attività valanghiva osservata. Le condizioni meteo influiscono sul manto nevoso e quindi in modo diretto e determinante anche sull evoluzione del pericolo di valanghe. Nella parte intitolata "Condizioni meteo" vengono descritti i fattori rilevanti per l evoluzione del pericolo di valanghe. Tipicamente essi sono la neve fresca (o la pioggia), la temperatura dell aria, il vento e anche le condizioni di nuvolosità. Nel primo paragrafo vengono descritte le condizioni meteo del passato recente (almeno per il giorno in corso), nel secondo l evoluzione delle condizioni meteo per il periodo di validità del bollettino delle valanghe. La valutazione del pericolo si basa su queste condizioni meteo. Se l evoluzione prevista non si verifica, ciò può ripercuotersi anche sul pericolo di valanghe. Nella parte intitolata Tendenza viene valutata, sulla base delle previsioni meteo a media scadenza, l evoluzione approssimativa del pericolo di valanghe per i due giorni che seguono il periodo di validità. 6.2 Il bollettino delle valanghe interattivo in internet e nell app (iphone e Android) Dal momento che il funzionamento in internet e nell app è molto simile, la seguente descrizione vale per entrambi i canali di distribuzione (le azioni necessarie nell app sono racchiuse tra parentesi). 6.2.1 Titolo Il titolo contiene informazioni sulla validità (giorno, ora dell aggiornamento, aggiornamento successivo) e il "Flash". 6.2.2 Carta interattiva del pericolo di valanghe La carta interattiva del pericolo di valanghe, che si trova nella scheda "Pericolo di valanghe", contiene la valutazione del pericolo di valanghe per le Alpi svizzere, il Liechtenstein ed eventualmente per il Giura. La valutazione è formata dal grado di pericolo e dalla rappresentazione grafica dell esposizione e dell altitudine delle zone particolarmente critiche. Per facilitare l orientamento, la carta è zoomabile. Tenendo premuto il pulsante del mouse (trascinando il dito sullo schermo), è possibile spostare la carta zoomata. Attraverso la carta interattiva del pericolo di valanghe è possibile accedere alle descrizioni del pericolo. Spostando il cursore sulla carta (toccando la carta), viene evidenziata a colori la valutazione attiva, mentre tutte le altre passano in secondo piano. Facendo clic sulla carta (toccando "Dettagli"), si apre una finestra con la descrizione completa del pericolo (grado di pericolo, punti pericolosi se presenti e descrizione del pericolo), altri pericoli (se presenti) e note (se presenti). Il bollettino delle valanghe può contenere una o due carte del pericolo di valanghe. Se sono presenti due carte (ad es. in caso di aumento del pericolo di valanghe nel corso della giornata), questa procedura deve essere ripetuta per entrambe le carte. Alla fine della descrizione del pericolo si trova un avviso che richiama l attenzione sulla presenza di un altra carta. Nelle carte che si riferiscono a valanghe bagnate e valanghe da reptazione, come pure in generale quando il pericolo di valanghe è debole (grado 1), generalmente sulla carta non compare nessuna indicazione sull esposizione né sull altitudine. 6.2.3 Manto nevoso e meteo Selezionando la scheda "Manto nevoso e meteo" si accede ai contenuti descritti nel Capitolo 6.1.3. A causa del tempo necessario per la traduzione, per le lingue francese, italiano e inglese trascorre 11

circa un ora dal momento in cui viene pubblicata la carta/descrizione del pericolo di valanghe a quello in cui viene invece pubblicata la parte "Manto nevoso e meteo". Durante questo intervallo di tempo, questa parte viene sostituita da un simbolo riempitivo. Se necessario, è possibile consultare nell archivio i dati degli ultimi bollettini delle valanghe. 6.2.4 Barra dei link Attraverso la barra dei link di colore blu sulla destra della pagina internet si accede a ulteriori contenuti che completano e supportano le informazioni del bollettino delle valanghe. Tra le altre cose, da qui si accede anche ai "Prodotti stampabili" (cfr. Capitolo 6.3). 6.3 Bollettini delle valanghe da stampare Dal momento che il bollettino interattivo non è adatto per essere stampato, vengono creati diversi prodotti stampabili: Carta del pericolo in Svizzera Regioni singole, inclusa descrizione del pericolo Manto nevoso e meteo Bollettino delle valanghe completo Carte regionali del pericolo valanghe I prodotti stampabili vengono creati sulla base dei contenuti del bollettino delle valanghe interattivo. Su tutti i prodotti stampabili sono indicati l ora e la data di validità, di pubblicazione e di aggiornamento (update), così come il "Flash". I singoli prodotti sono strutturati come segue: 6.3.1 Carta del pericolo di valanghe La carta del pericolo di valanghe raggruppa tutte le regioni interessate dallo stesso grado di pericolo e fornisce informazioni grafiche sulle esposizioni e le altitudini nelle quali il pericolo è particolarmente pronunciato. Con l opzione "Regioni singole", è possibile stampare la carta del pericolo di valanghe per una determinata regione, inclusa la descrizione del pericolo. Se il bollettino delle valanghe è formato da due carte del pericolo, è necessario stamparle entrambe. 6.3.2 Manto nevoso e meteo I contenuti relativi al manto nevoso e alle condizioni meteo descritti nel Capitolo 6.1.3 possono essere stampati separatamente dalle carte del pericolo di valanghe. A causa del tempo richiesto dalla traduzione, alla sera la parte "Manto nevoso e meteo" in lingua francese, italiano e inglese viene pubblicata circa un ora dopo la carta del pericolo di valanghe, cioè circa le ore 18:00. 6.3.3 Bollettino delle valanghe completo Con l opzione "Bollettino delle valanghe completo" è possibile stampare l intero bollettino delle valanghe, formato dalla carta del pericolo di valanghe Svizzera, dalle descrizioni del pericolo in tutte le regioni e dalle informazioni su manto nevoso e condizioni meteo. A causa del tempo necessario per la traduzione della parte intitolata "Manto nevoso e meteo", alla sera il bollettino delle valanghe completo in lingua francese, italiana e inglese viene pubblicato circa un ora dopo la carta del pericolo di valanghe, cioè circa le ore 18:00. Al mattino, il "Bollettino completo" viene invece pubblicato contemporaneamente in tutte le lingue alle ore 08:00. 6.3.4 Carta regionale del pericolo di valanghe La "carta regionale del pericolo di valanghe" (cfr. Appendice 5.3), che sostituisce i "bollettini regionali delle valanghe" pubblicati sino alla stagione invernale 2011/12, è particolarmente indicata ad es. per essere esposta nelle aree di informazione (freeride-checkpoint) degli impianti di risalita. Su una carta è possibile selezionare la sottozona desiderata (l unità più piccola della suddivisione 12

regionale). Il prodotto stampabile contiene poi la carta relativa alla regione selezionata (Alpi Friborghesi e Bernesi, versante nordalpino centrale, Basso Vallese e Alpi Vodesi, Alto Vallese, nord e centro dei Grigioni, Ticino e Moesano, Engadina e valli meridionali, Giura), considerando che viene stampata anche la descrizione del pericolo che interessa la regione selezionata. I gradi di pericolo delle regioni confinanti sono visibili, ma non descritti nel dettaglio. Coloro che devono scaricare regolarmente la carta del pericolo di valanghe per la stessa sottozona (ad es. rifugi e comprensori sciistici), possono salvare l indirizzo tra i Preferiti del browser ( istruzioni Seleziona sempre la stessa regione ). 6.4 Bollettini delle valanghe in estate e autunno In estate e autunno i bollettini delle valanghe vengono pubblicati in funzione della situazione e senza carta del pericolo di valanghe (cfr. Capitolo 4.2.3). Anche in estate vengono pubblicati prodotti stampabili oltre alla versione online. Il bollettino può essere valido per uno o più giorni. Il periodo di validità viene sempre specificato. I contenuti previsti sono descritti ai paragrafi seguenti. 6.4.1 Titolo Nel titolo sono presenti l ora e la data di validità, di pubblicazione e di aggiornamento (update), così come il "Flash". 6.4.2 Pericolo di valanghe In questa parte viene descritta in generale la situazione valanghiva. In estate non vengono di regola pubblicati i gradi di pericolo, perché le informazioni disponibili non sono sufficienti per effettuare una valutazione dettagliata. 6.4.3 Manto nevoso e meteo I contenuti della parte "Manto nevoso e meteo" corrispondono sostanzialmente a quelli descritti nel Capitolo 6.1.3, considerando che le informazioni sulla struttura del manto nevoso sono meno dettagliate di quelle invernali. 6.4.4 Tendenza La parte intitolata "Tendenza" descrive in forma concisa l evoluzione delle condizioni meteo e del pericolo di valanghe per i due giorni che seguono il periodo di validità. 6.4.5 Informazioni Nella parte "Informazioni" possono essere presenti informazioni generali come ad es. le istruzioni per abbonarsi al servizio SMS "SLF Sommer" (cfr. Capitolo 14). 6.5 Carta delle icone Per una vista d insieme più semplice e chiara, destinata principalmente ai mezzi di comunicazione su carta stampata o alle pagine web, è disponibile la carta delle icone (Appendice 6). Quando vengono usate due carte del pericolo di valanghe, nella carta delle icone viene sempre rappresentato il pericolo più alto. Il caso più frequente è la situazione primaverile, considerando che nella maggior parte dei casi il grado di pericolo più alto viene raggiunto nel pomeriggio. 7. Opportunità e limiti del bollettino delle valanghe Sia le previsioni del tempo che quelle del pericolo valanghe, che in parte si basano sulle prime, possono sostanzialmente contenere errori: tale eventualità risiede nella natura stessa della previsione. Il nesso tra grado di pericolo regionale, possibile attività valanghiva e relativi effetti (comprese le eventuali misure da adottare) deve essere stabilito sul posto dall utente 13

del bollettino delle valanghe. Con condizioni meteo che cambiano bruscamente non è possibile prevedere completamente l evoluzione del pericolo di valanghe, né dal punto di vista territoriale né da quello temporale. Le formulazioni contenute nel bollettino delle valanghe sono di carattere generale. Le condizioni locali non possono essere valutate nel bollettino, tanto meno un singolo pendio. Per la valutazione locale, gli appassionati di sport invernali e i responsabili della sicurezza devono quindi basarsi anche sui loro metodi di analisi personali. Tra questi rientrano ad es. osservazioni nivometeorologiche locali, analisi del manto nevoso, studio delle carte, valutazione del pendio sul posto, così come considerazioni individuali sul pericolo. I servizi di sicurezza possono eventualmente ricorrere anche ai risultati dei distacchi artificiali di valanghe. In qualsiasi decisione devono sempre confluire tutte le informazioni disponibili. In tale contesto assumono un peso particolare le informazioni che lasciano presupporre condizioni instabili. Nel bollettino delle valanghe vengono descritte esclusivamente le condizioni presenti al di fuori delle zone protette dai servizi di sicurezza delle funivie locali, cioè al di fuori delle discese e delle piste controllate. Nel bollettino delle valanghe possono essere specificate le zone del pendio in cui sono previsti punti particolarmente critici. Con l aiuto delle fonti di dati esistenti, è tuttavia possibile prevedere esclusivamente il pericolo di valanghe regionale. Informazioni dettagliate riguardanti zone circoscritte non possono essere fornite. Occorre inoltre tenere presente che la densità di informazioni è massima per le quote medie e alte, mentre è minima per l alta montagna. Le indicazioni fornite sulle zone d alta montagna richiedono dunque una verifica particolare. L SLF si riserva espressamente la facoltà di modificare e cancellare in tutto o in parte i contenuti, così come di interromperne temporaneamente la pubblicazione, senza alcun preavviso. 8. Terminologia usata per descrivere il pericolo di valanghe 8.1 Definizione del pericolo di valanghe Con il termine "pericolo" si intende in linea di massima il potenziale verificarsi di un processo pericoloso da cui si teme che possa derivare grave danno, come ad es. un terremoto, un maremoto, una colata detritica o appunto una valanga. Questo pericolo o processo pericoloso viene descritto specificando la probabilità che l evento si realizzi e le sue dimensioni previste. Il termine "pericolo" non implica tuttavia che questo processo si verificherà effettivamente e che, nel caso specifico, provocherà realmente dei danni personali o materiali. L effettivo verificarsi di un danno dipende dalla presenza o meno, nel momento in cui si manifesta il "processo pericoloso", di persone o cose nel suo raggio d azione (in questo caso: nella traiettoria della valanga). In riferimento al pericolo di valanghe descritto del bollettino, ne deriva la seguente definizione: con il "pericolo di valanghe" viene descritta la probabilità di distacco e la possibile entità di una valanga in una regione, considerando che non è possibile determinare con precisione né il momento esatto in cui si verificherà il distacco, né le effettive superfici di frattura. Il termine "rischio", inteso come la probabilità che si verifichi un danno, presuppone da un lato l esistenza di un pericolo e, dall altro, anche la presenza di beni potenzialmente in pericolo. Sebbene nel bollettino delle valanghe venga descritto il pericolo e non il rischio di valanghe, cogliamo l occasione per spiegare brevemente la differenza: Quando una valanga si stacca in un isolata valle alpina priva di vegetazione, nella quale non si trovano persone né cose di valore, esiste certamente un pericolo di valanghe, ma nessun rischio. Se la stessa valanga si stacca invece in una valle alpina abitata, minacciando persone e cose di valore, in questo caso oltre al pericolo di valanghe esiste anche un alto rischio valanghe. 14

Con "pericolo di valanghe" si intende sostanzialmente la possibilità che si verifichi un evento valanghivo potenzialmente dannoso. In primo piano viene sempre messo il potenziale processo pericoloso. Il fatto che sussista o meno un rischio, così come le sue eventuali proporzioni, dipende dalle condizioni locali e dal comportamento umano. Le valanghe hanno inoltre una particolarità: diversamente da un maremoto o terremoto, il "processo pericoloso" della valanga può essere provocato dall uomo. Quando si attraversa un pendio pericoloso, questo sovraccarico artificiale può aumentare notevolmente la naturale tendenza a distaccarsi della valanga (oltre il 90% degli appassionati di sport invernali vittime di seppellimento da valanga avevano provocato in prima persona la "loro" valanga di neve a lastroni). 8.2 Schema dei gradi di pericolo Sin dall inizio, cioè dal 1945, nei bollettini il pericolo di valanghe è sempre stato classificato con espressioni quali: "È previsto un forte pericolo di valanghe", o "Attualmente il pericolo di valanghe e debole". Il grado di pericolo dipende da svariati fattori: dalla stabilità del manto nevoso, che viene determinata, tra le altre cose, dalla resistenza dei singoli strati di neve e dalla possibilità di propagazione della frattura; dalla probabilità di distacco, che dipende dalla naturale stabilità del manto nevoso e può aumentare sotto l azione dell uomo (appassionati di sport invernali, esplosioni, ecc.). Se la stabilità del manto nevoso è alta, la probabilità di distacco (e quindi il pericolo di valanghe) è bassa. Per contro, la probabilità di distacco è alta quando la stabilità del manto nevoso è bassa; dalla diffusione superficiale, ovvero dalla frequenza dei pendii critici; dalle dimensioni e dal tipo di valanghe previste, ovvero dallo spessore degli strati di neve interessati dal distacco (volume della valanga). Durante la valutazione del pericolo di valanghe occorre quindi prendere in considerazione la probabilità di distacco, cioè la probabilità che si verifichi un potenziale processo pericoloso, e l entità prevista della valanga. Numerose colate bagnate con ridotto spessore della frattura che si staccano da un pendio roccioso esposto a sud rappresentano di norma un pericolo più basso rispetto a una singola valanga a lastroni di neve asciutta di medie dimensioni con frattura alta un metro. 8.3 La scala europea del pericolo valanghe 8.3.1 Origine e sviluppo Nell aprile del 1993 i servizi di avviso valanghe dei paesi europei che si affacciano sulle Alpi hanno deciso di adottare una scala europea del pericolo valanghe unica, divisa in cinque gradi. Prima di quella data, ogni paese aveva la sua scala del pericolo di valanghe con un numero diverso di gradi (ad es. in Svizzera 7 gradi e in Francia 8 gradi) e una diversa definizione dei singoli pericoli. A partire dal quel momento, i destinatari di tutti i paesi hanno potuto finalmente basarsi sugli stessi gradi di pericolo: un enorme vantaggio per la pratica degli sport invernali nelle zone di confine o all estero. Dopo una fase pilota, nel maggio del 1994 sono ancora state apportate alcune modifiche minori nelle varie lingue: a partire da questa data, dunque, si è iniziato a lavorare sulla base di una soluzione unica, che teneva conto anche delle diverse sensibilità linguistiche. Con l obiettivo di precisare ulteriormente le informazioni nel quadro delle possibilità, il gruppo di lavoro dei servizi europei di avviso valanghe hanno poi deciso di definire con più precisione i termini utilizzati più frequentemente. Le definizioni sono state approvate durante l incontro dei servizi di avviso valanghe nel maggio del 2003 e, da allora, costantemente aggiornate. Esse vengono in parte illustrate nel successivo capitolo e pubblicate in un glossario separato disponibile in internet (www.avalanches.org). 15

8.3.2 Termini utilizzati Nell Appendice 1 (Scala europea del pericolo valanghe con raccomandazioni) è riportato nelle prime quattro colonne il testo della scala del pericolo valanghe valida a livello europeo. La scala europea del pericolo valanghe è formata da cinque gradi di pericolo che aumentano in maniera più o meno esponenziale: debole - moderato - marcato - forte - molto forte. Questi gradi di pericolo vengono descritti dalla stabilità del manto nevoso, dalla probabilità di distacco di valanghe, dalla diffusione dei punti pericolosi, dalle dimensioni delle valanghe e dall attività valanghiva. La "stabilità del manto nevoso" è il rapporto tra la resistenza del manto nevoso e le tensioni alle quali è sottoposto. La stabilità del manto nevoso rappresenta l informazione essenziale si cui si basano le previsioni del pericolo di valanghe, perché influisce direttamente sulla probabilità di distacco. Occorre inoltre considerare: che il manto nevoso si trasforma sotto l effetto degli agenti atmosferici e dei processi di metamorfosi e che quindi anche la stabilità varia; che, anche se il manto nevoso presenta una variabilità più o meno forte, gli strati fragili sono spesso presenti lungo una superficie più ampia e rilevante per la formazione di valanghe e ne determinano la stabilità. La valutazione della stabilità del manto nevoso dipende quindi dai metodi di estrapolazione e di previsione, ad es. dai già citati dati provenienti dai campi di rilevamento, dai profili stratigrafici, dalle osservazioni nivo-meteorologiche e dai test di stabilità del manto nevoso. In via del tutto generale, si può affermare che quando la stabilità del manto nevoso è buona, cioè quando la resistenza di quest ultimo è alta, il pericolo di valanghe è debole. Al contrario, quando la stabilità del manto nevoso è bassa, cioè quando gli strati di neve hanno una bassa resistenza, il pericolo di valanghe è maggiore. Per questioni di chiarezza, nel bollettino delle valanghe è di norma possibile indicare solo la stabilità del manto nevoso nelle parti di terreno particolarmente critiche. Ciò significa che le informazioni su altitudine, esposizione o forma del terreno si limitano alle zone particolarmente pericolose. La "probabilità di distacco di valanghe" è una misura di probabilità che dipende direttamente dalla stabilità del manto nevoso. Nella scala europea del pericolo valanghe, i singoli gradi di pericolo vengono definiti più dettagliatamente con la relativa probabilità di distacco. Questa descrive sia lo stato senza influssi esterni (per distacchi spontanei di valanghe), sia il grado di probabilità di distacco in caso di sovraccarico (esercitato dagli appassionati di sport invernali, da esplosioni, ecc.). Nello specifico, esiste una differenza tra forte e debole sovraccarico. Per forti e deboli sovraccarichi si intendono ad es. quelli specificati nella Tabella 1. Tab. 1: Sovraccarichi Debole sovraccarico Forte sovraccarico Singolo sciatore o snowboarder, che effettua curve dolci, senza cadere Gruppo che mantiene le distanze di alleggerimento (in salita almeno 10 m, in discesa di più) Singolo escursionista con racchette da neve Due o più sciatori/snowboarder che non mantengono le distanze di alleggerimento (ad es. anche in un punto di raduno o in una caduta) Mezzo battipista, cariche esplosive, caduta di ghiaccio dai ghiacciai Queste valori devono essere considerati valori indicativi e non devono essere presi in considerazione in via esclusiva o in misura eccessiva durante la valutazione. A questo proposito occorre osservare in particolare i seguenti punti: Il pericolo di valanghe non dipende solo dalla probabilità di distacco, ma anche dalla diffusione dei punti pericolosi. 16

La profondità degli strati fragili nel manto nevoso e le proprietà degli strati sovrapposti hanno almeno la stessa importanza del sovraccarico esercitato. Il sovraccarico esercitato dallo sciatore può quindi essere diverso da quello esercitato da un escursionista a piedi. Mentre lo sciatore sollecita una superficie più ampia, l escursionista a piedi tende a sprofondare nel manto. A seconda della situazione, sarà più sfavorevole uno o l altro tipo di sovraccarico. Per la descrizione delle dimensioni delle valanghe vengono usate le classi specificate nella Tabella 2 (sulla base delle classificazione canadese delle dimensioni delle valanghe). Tab. 2: Dimensioni delle valanghe Classificazione/ Classe di grandezza Classificazione del potenziale di danno Classificazione di avanzamento Lunghezza e volume tipici Grandezza 1 Grandezza 2 Grandezza 3 Grandezza 4 "Colata" (valanga di piccolissime dimensioni) Valanga di piccole dimensioni Valanga di medie dimensioni Valanga di grandi dimensioni Relativamente innocua per le persone, seppellimento improbabile (eccetto quando la zona di deposito è sfavorevole, attenzione al pericolo di caduta sui pendii estremi). Si ferma su un pendio ripido. Circa 10 m - 30 m100 m 3 Può seppellire, ferire o causare la morte di persone. Può seppellire e distruggere automobili, danneggiare autocarri. Può distruggere piccoli edifici e piegare alberi isolati. Può seppellire e distruggere autocarri pesanti e vagoni ferroviari. Può distruggere edifici più grandi e parti del bosco. Può raggiunge il piede del pendio. Può percorrere terreni pianeggianti (nettamente inferiore a 30 ) per una distanza inferiore ai 50 m. Circa 50-200 m 1000 m 3 Diverse centinaia di metri 10 000 m 3 Percorre terreni a ridotta inclinazione (nettamente inferiore a Circa 1-2 km, 30 ) per una distanza superiore ai 50 100 000 m 3 metri e può raggiungere il fondo valle. Grandezza 5 Valanga di dimensioni molto grandi Può devastare il paesaggio, ha un potenziale distruttivo catastrofico. Raggiunge il fondovalle e le massime dimensioni note. Circa 3 km > 100 000 m 3 Secondo questa definizione, le tipiche "valanghe dello sciatore" sono piccole valanghe che possono però raggiungere dimensioni considerevoli: in media sono lunghe complessivamente 150 m e, con una superficie fratturata di 50 m per 80 m e uno spessore medio della frattura di circa 50 cm, hanno una cubatura di circa 2000 m 3, pari a circa 400 tonnellate. Con pericolo di valanghe forte e molto forte, in determinati casi possono verificarsi isolati distacchi di valanghe di dimensioni grandi e molto grandi anche su terreno poco ripido, cioè sui pendii con inclinazione poco sotto ai 30 gradi. Questa classificazione serve principalmente a descrivere l attività valanghiva. 9. Spiegazioni sui singoli gradi di pericolo 9.1 Generalità Nella scala del pericolo valanghe, il pericolo aumenta di grado in grado in maniera più o meno esponenziale, considerando che la stabilità del manto nevoso diminuisce (cfr. Figura 2) e il numero dei punti pericolosi aumenta. In generale, il sovraccarico necessario per provocare un distacco diminuisce con i gradi superiori, mentre le dimensioni e il numero delle valanghe aumentano con l aumentare del grado di pericolo. 17

Fig. 2: Distribuzione della stabilità con i grado di pericolo da debole (grado 1) a marcato (grado 3). Con l aumentare del grado di pericolo aumenta la percentuale di punti con scarsa stabilità. Notare anche la percentuale di punti scarsamente stabili con grado moderato (grado 2). Quando il grado di pericolo varia nel corso della giornata alla quale si riferisce la previsione, ciò viene espressamente indicato nel bollettino delle valanghe con le seguenti espressioni (esempi): "Il grado di pericolo marcato (grado 3) verrà raggiunto solo nel corso del pomeriggio." "Il grado di pericolo forte (grado 4) verrà raggiunto già nel corso della mattinata." "Con l aumento del pericolo di valanghe nel corso della giornata, a partire da mezzogiorno saranno di nuovo possibili valanghe bagnate al di sotto dei 2400 m circa." Nella descrizione del pericolo di valanghe è possibile una distinzione tra "descrizione del pericolo" e "altri pericoli". In caso di variazione del grado di pericolo nel corso della giornata, i gradi di pericolo specificati nel bollettino delle valanghe e nella descrizione del pericolo si riferiscono alla situazione prevista al mattino. L ulteriore evoluzione (di norma un aumento) viene descritta nella parte intitolata "Altri pericoli". Dal momento che la maggior parte delle valanghe catastrofiche è costituita da valanghe a lastroni di neve asciutta, in generale nel bollettino delle valanghe viene riservato più spazio alla descrizione di questo pericolo. Nella tipica "situazione primaverile", cioè nei giorni in cui è previsto un netto aumento del pericolo di valanghe nel corso della giornata, tramite due carte viene rappresentata sia la situazione più favorevole al mattino, sia quella meno favorevole dovuta all aumento diurno del pericolo di valanghe bagnate (cfr. Appendice 5). Se si prevede un pronunciato pericolo di valanghe da reptazione, nettamente più alto di quello di valanghe di neve a lastroni, attraverso due carte viene rappresentato sia il pericolo di valanghe di lastroni asciutti, sia il pericolo di valanghe da reptazione. In questo caso, occorre tenere presente che il pericolo di valanghe da reptazione non è soggetto a un ciclo giornaliero. Di conseguenza, lungo tutta la giornata (anche al mattino presto) sono possibili sia valanghe a lastroni di neve asciutta, sia valanghe da reptazione. La frequenza dei gradi di pericolo previsti durante gli inverni dal 1997/98 (anno di introduzione del bollettino quotidiano con la previsione per il giorno successivo) al 2011/12 è rappresentata nella seguente Figura 3: 18