Giovanni Falcone Ambra, Linda e Sabrina 3^C
Biografia Giovanni Falcone nacque nel 1939, a Palermo, da Arturo e Luisa Bentivegna. La sua prima infanzia la trascorse con le sue sorelle Maria e Anna. Il padre, era direttore del Laboratorio chimico provinciale. La madre lo voleva medico, lui però si arruolò in Marina. Il padre lo immaginava magistrato, per questo, lo iscrisse a Legge. Si laureò con lode a 22 anni e a 25 vinse un concorso di magistratura, fu pretore1 a Lentini, poi venne sostituto come procuratore a Trapani, dove restò fino al 1979. 1 Pretore = "Che parla per primo" Pubblica accusa, è il primo che viene informato su un reato, e dispone di un processo.
Biografia. Nel 1980 fu incaricato da Rocco Chinnici di seguire i misteri finanziari del capo mafia Rosario Spatola. Nel 1983, Giovanni Falcone diede il via alla stagione del pool antimafia. Falcone accettò di trasferirsi a Roma con un incarico al ministero della Giustizia ma, il posto apparentemente defilato2 era una sorta di copertura, da dove avrebbe potuto continuare la sua battaglia a Cosa nostra. 2 = Nascosto alla vista altrui.
Gli anni del pool Caponnetto, creò un pool 3 di pochi magistrati che, così come sperimentato contro il terrorismo, potessero occuparsi dei processi di mafia, esclusivamente e a tempo pieno, col vantaggio sia di favorire la condivisione delle informazioni tra tutti i componenti e minimizzare così i rischi personali. 3 = Gruppo di persone che operano assieme per uno stesso fine o in uno stesso settore come in questo caso l antimafia.
Gli anni del pool Nello scegliere i suoi uomini, Caponnetto pensò subito a Falcone per l'esperienza ed il prestigio già da lui acquisiti, ed a Giuseppe di Lello e pupillo di Chinnici. Falcone suggerì poi l'introduzione di Borsellino, mentre la scelta dell'ultimo membro ricadde sul giudice più anziano Leonardo Guarnotta.
Gli anni del pool Ma una vera e propria svolta epocale alla lotta alla mafia fu impressa con l'arresto di Tommaso Buscetta, il quale, dopo una drammatica sequenza di eventi, decise di collaborare con la Giustizia. Il suo interrogatorio, iniziò a Roma nel luglio 1984.
Biografia Il 29 luglio 1983 il consigliere Chinnici, a capo del team di magistrati di cui fanno parte Falcone, Barrile e Paolo Borsellino, viene ucciso con la sua scorta in via Pipitone; lo sostituisce Antonino Caponnetto, il quale riprende l'intento di assicurare agli inquirenti le condizioni più favorevoli nelle indagini sui delitti di mafia.
La sua morte Il 23 maggio del 1992, egli saltò in aria con sua moglie e la sua scorta a Capaci, così morì. I suoi assassini erano: Totò Riina e. Giovanni Brusca. Qualcuno dice di non considerare eroi Falcone e Borsellino, ammazzato cinquanta giorni dopo, ma semplicemente uomini normali che facevano il loro dovere.
La sua morte La Barbera, un complice, durante l attentato, sentì la terra tremare e guardò indietro. Vide un enorme nuvola di fumo alzarsi nel cielo e prendere la forma di un fungo, come quella della bomba atomica. Arrestarono l assassino dieci mesi dopo, la sua voce incisa su un nastro inchiodò lui e gli altri assassini di Falcone: «Ddocu... a Capaci... unni ci fici l attentatuni»4 4 = A capaci, facciamo l attentato (continuazione)
La sua morte «Io ero impressionato dalla determinazione che avevo sentito nei discorsi. Ricevuto l incarico domandai: -"Ma se accanto alla macchina del giudice c è un pullman di gente qualunque, oppure un autobotte carica di benzina, che faccio? Rinviamo, no?". -"Neanche per sogno", mi risposero, "tu avvertici quando vedi la Croma bianca, al resto pensiamo noi"».
La morte Sono trascorsi 19 anni dalla strage successa il 23 maggio 1992. Voglio ricordarlo con le parole che Marcelle Padovani dedica al magistrato come nota introduttiva all edizione del 1995 di Cose di Cosa Nostra: Non avrebbe voluto diventare un eroe, Giovanni Falcone. Perché era convinto che uno Stato tecnicamente attrezzato e politicamente impegnato potesse sconfiggere il crimine organizzato facendo a meno di tanti sacrifici individuali. - Scritto nel Corriere della Sera
Giovanni Falcone Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano. Assassinato insieme alla moglie dalla mafia, è considerato un eroe italiano, come Paolo Borsellino, di cui fu amico e collega. Giovanni Falcone Paolo Borsellino «La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.» Giovanni Falcone
Paolo Borsellino Paolo Borsellino nato nel 19 gennaio 1940, è stato un importante magistrato Italiano. Anche lui vittima della mafia, è ritenuto un eroe, è morto il 19 luglio del 1992. «Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore solo una volta.» - Paolo Borsellino Paolo Borsellino
Onorificenze A Giovanni Falcone, dedicarono una medaglia d oro al Valore civile, per la sua operazione contro la mafia. Pur sapendo alla fine di cui poteva andare incontro, continuò a lottare contro la mafia.
Onorificenze <<Magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, consapevole dei rischi cui andava incontro quale componente del 'pool antimafia', dedicava ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la sfida sempre più minacciosa lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico. Proseguiva poi tale opera lucida, attenta e decisa come Direttore degli Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia ma veniva barbaramente trucidato in un vile agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificando la propria esistenza, vissuta al servizio delle Istituzioni.>> -Palermo, 5 agosto del 1992
Onorificenza Volantini recanti una citazione del giudice Falcone: "Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".
Onorificenze L'albero davanti il palazzo dove abitava Falcone.
Onorificenze In commemorazione venne creato questo francobollo, per onorare i due importanti giudici Italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Onorificenza Per onorare la morte di Falcone, il 23 maggio 2009 c e stato un moto-raduno con itinerario tra Capaci ed Isola delle Femmine. Lì persero la vita, oltre a Giovanni Falcone, alcuni membri della QS15, nome in codice della sua scorta. 20
Onorificenze "E' come un ritorno di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella loro casa, dove hanno lottato e sofferto tanto, ma dove hanno portato avanti anche tante indagini che hanno risollevato la lotta alla mafia". Così Maria Falcone ha commentato l'esposizione nell'atrio del palazzo di Giustizia di Palermo di due statue in gesso a grandezza naturale dei due magistrati uccisi nel 1992. Le sculture realizzate dall'artista Tommaso Domina furono collocate in via Libertà lo scorso luglio e danneggiate proprio alla vigilia della commemorazione dell'anniversario della strage di via D'Amelio. "Le statue sono tornate a casa - ha detto Rita Borsellino - qualcuno aveva pensato di distruggere il loro progetto di giustizia, come aveva fatto con Paolo, addirittura prendendo a calci due simulacri, invece la tenacia li ha riportati a casa, in un luogo in cui si amministra la giustizia". 21
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Sondaggi Il 26% di studenti, siciliani, friulani e lombardi, pensano che Falcone e Borsellino siano degli illusi ; Il 32%, ha ammesso che, al loro posto non avrebbero fatto assolutamente nulla contro la mafia; Il 10% degli intervistati considera i boss Riina e Provenzano uomini d onore ; Il 32% pensa che la mafia sia un invenzione, se non addirittura un bene. Questi dati hanno sconvolto moltissime persone, e hanno fatto riflettere sul nostro futuro che ora è nelle mani proprio dei ragazzi. 23
Sondaggio su Falcone & Borsellino 24
Frasi L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa.altrimenti non è più coraggio, è incoscienza! 25
Frasi Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. 26
Frasi La mafia non è affatto invincinbile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. 27
Un murales rappresentante i magistrati Falcone (a sinistra) e Borsellino.
Lavoro svolto da Ambra,Linda e Sabrina