Regione Piemonte PROGETTO LUPO PIEMONTE (1999 28) CENTRO CONSERVAZIONE E GESTIONE GRANDI CARNIVORI Il ritorno naturale del lupo sulle Alpi Occidentali Dott.Francesca Marucco Dott.Elisa Avanzinelli Regione Piemonte PROGETTO LUPO PIEMONTE Il lupo in Piemonte: azioni per la conoscenza e la conservazione della specie, per la prevenzione dei danni al bestiame domestico e per l attuazione di un regime di coesistenza stabile tra lupo ed attività economiche AZIONI PRINCIPALI del PROGETTO LUPO PIEMONTE 1 Monitoraggio del lupo 2 Predazioni sui domestici e sistemi preventivi 3 Ricerca 4 Comunicazione VCO Azioni condotte in ogni Provincia della Regione Piemonte TO CN AL Regione Piemonte Distribuzione del lupo sulle ALPI Costituzione di un NETWORK operativo sul territorio Svizzera Polizia Provinciale? Parchi Naturali Francia?? Italia Corpo Forestale dello Stato Wolf Alpine Group (WAG) Legend Wolf Occurrence Wolf packs 75 15 Km 1
Regione Piemonte Regione Piemonte DISPERSIONE SVIZZERA DISPERSIONE Germania F46 Svizzera Austria FRANCIA F43 F19 F31 ITALIA Francia Italia Km 52 M1 F8 M25 M66 M15 F3 M1 F3 Investimento da auto Regione Piemonte DISTRIBUZIONE IN REGIONE PIEMONTE 26-27 Legend Wolf packs Regione Piemonte Valle d Aosta Francia Svizzera Lombardia Gran Bosco Bardonecchia Val Chisone Val Germanasca Queyras-VP Regione Piemonte I metodi Val Borbera Varaita Marcarolo Stura Alta Stura Bassa Pesio Mollieres-Gesso Casotto Sabbione-Roya Tanaro-Roya ± METODI METODI Regione Piemonte Analisi della Dieta Lavaggio e successivo filtraggio dei resti macroscopici (ossa e peli) contenuti negli escrementi Collezione fatte 2
METODI Analisi di Laboratorio (Reynolds and Aebischer 1991) Identificazione microscopica dei peli delle prede Medulla METODI Predazioni Canide CUTICOLA Mustelide MEDULLA Blind test Insettivoro Collezione fatte Predazioni Ungulati Selvatici Predazione di Lupo Predazione di Lupo Predazione di Lupo Predazione di Lupo 3
Regione Piemonte Analisi del midollo degli ungulati selvatici predati ritrovati in inverno Valutazione dello stato nutrizionale dell animale in relazione alla di grasso contenuta nel midollo delle ossa della zampa posteriore (Watkins et al., 1991; Holand 1992) Livelli al di sotto del 7-85% indicano condizioni generali di denutrizione (Mech et al. 1995). Predazione di Cane Predazione di Volpe Predazione di Volpe Predazioni sui Domestici 4
Stambecco Lepre Marmotta Microroditore Ovini Bovino Variazioni zonali e inter-branco Variazioni stagionali Variazioni annuali Variazioni zonali e inter-branco Variazioni stagionali Variazioni annuali La Dieta del Lupo in Italia DIETA (Alta IN Valle PIEMONTE Susa-TO) 9% 8% 16% 54% 13% Marucco 22 Domestici 12% 18% Camosci 4,6% 2,3% Ovini 6,% Camosci 1,5% 48,7% 34,2% Stambecco Lepre Marmotta Microroditore Ovini Bovino 36% 15% 5% 14% Ciucci 1994 Domestici 25% 64,6% 69% 2% Tosoni 22 4% DIETA IN PIEMONTE Inverno 23-24 Francavilla DIETA Bisio Borghetto di Borbera IN PIEMONTE Tassarolo Stazzano S.Cristoforo Montaldeo Parodi Ligure Serravalle Scrivia Cantalupo Ligure PROVINCIA DI ALESSANDRIA Vignole Borbera Rocchetta Ligure Albera Ligure Cane Grondona AL3 AL3 AL3 Gavi Arquata Scrivia AL3 Roccaforte Ligure Cabella Ligure Carrosio AL3 Bosio 7% 1% 1% Francia Alpes Maritimes Italia Provincia di Cuneo 91% 9% 8% 16% Domestici 2% 15% 13% 25% 58% 11% 54% 64% 9% 16% Mornese Casaleggio Boiro Mongiardino Ligure PROVINCIA DI ALESSANDRIA 24/26 - frequenza occorrenze 3% Parco delle Capanne di Marcarolo AL-M2 AL-7 2% AL-8 1% ± 6% 5% 4% CM3 % CM7 CM9 CM4 CM11 CM5 1 2 4 6 Km CM1 CM2 CM6 Voltaggio AL-M2 AL-M2 Fraconalto VAL BORBERA CM1 Legenda Parco delle Capanne di Marcarolo Transetti Marcarolo CAPANNE DI MARCAROLO Transetti Val Borbera-Curone Escrementi AL-4 AL-5AL-4 pecora Carrega Ligure capriolo cervo cinghiale daino capra mucca AL-6 lepre 5
DIETA IN PIEMONTE AREE DI STUDIO Frequenza di occorrenza Categorie accessorie Alta Valle Area (TO) VC-VG VG Area (TO) Pesio-Corsaglia Area (CN) Stura-PAM Area (CN) 6,6% ungulati domestici 2,6% roditori 82,2% ungulati selvatici 1,4% lepre 1,7% frutta e vegetali Percentuale di occorrenza Stagioni invernali (21-23) Domestici Altri (**) Pesio-Corsaglia- Casotto-Tanaro (n=321) 36,8 9,8,5 42,2 8,7,6 Stura -Gesso (n=24) 9,7 77,,4,4 6,6,8 Alta Valle Susa (n=323) 42,4 6,5 42,1,3 3, 2,4 VC-VG VG (n=66) 39,4 27,3 28,8,,, (**) Altri: muflone, stambecco, roditori, lepre, canide % di occorrenza delle specie più importanti di ungulati selvatici consumati dal lupo Percentuale 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Pesio Stura Alta Valle Susa VC-VG Variazioni zonali e inter-branco Variazioni stagionali Variazioni annuali 7 62.2 6 5 43.2 39.9 4 3 25.6 2 9.8 1 7.6 % Occorrenza % Biomassa.7.1 1.2.3 3.2 Inverno (novembre-aprile) I cervidi rappresentano la principale fonte alimentare (% Occ = 83,1 ; % Bio = 87,8 ) 1% 9% 8% Frequenza occorrenze (%) - Branchi: inverno 2/3 Alpi Liguri e Marittime Alte variazioni stagionali 6% 5% Frequenza occorrenze (%) - Branchi: estate 23 domestico stambecco muflone cinghiale camoscio capriolo cervo 7 6 5 4 3 2 1 25.4 domestico stambecco muflone cinghiale camoscio capriolo cervo Alta Valle Susa: variazioni stagionali 7% 6% 4% 32.5 28.9 17.7 15.6 1.8 1.3.3 1.5.3 19 34.7 Estate (maggio-ottobre) L utilizzo dei cervidi decresce notevolmente mentre cresce quello del domestico (% Occ = 19 ; % Bio = 34,7%) 5% 4% 3% 2% 1% % Casotto Pesio Marittime Stura-Bassa Stura-Alta Domestici 3% 2% 1% % Navette Pesio Marittime Stura-Bassa Stura-Alta Domestici 6
1% 9% 8% 7% Alpi Liguri e Marittime Alte variazioni annuali Frequenza occorrenze (%) - Branchi: inverno 2/3 Frequenza occorrenze (%) - Branchi: inverno 3/4 8% 7% 6% 5% 6% Variazioni zonali e inter-branco 5% 4% 4% 3% Variazioni stagionali 3% 2% 2% 1% Variazioni annuali 1% % Casotto Pesio Marittime Stura-Bassa Stura-Alta % Navette Casotto Pesio Marittime Stura- Bassa Stura-Alta Domestici Domestici Frequenza occorrenze Frequency of occurrence,8,7,6,5,4,3,2,1 Variazioni annuali: il caso del Branco dell Alta Valle Pesio 95% Bootstrap CI?²=74.1, df=8, P<.1 Roe deer Chamoix Red deer Wild boar Cane Dog Goat/Sheep Pecora\capra Smallmammals Piccoli mammiferi Winter Inverno2 Winter Inverno21 Winter Inverno22 PRECISIONE Necessario un campione più grande del 1-15% della popolazione di escrementi Standard Error 6 5 4 3 2 1 1 6 11 16 21 26 31 36 41 46 51 56 61 Red deer in Winter 2 66 71 Sample size 76 81 86 91 96 11 Roedeer Chamoix Reddeer Wildboar Inverno 2 16 111 116 121 126 95 % Monte Confidence Carlo Confidence interval Interval 131 2 4 6 8 1 2 4 6 8 1 12 Person- Days of Effort Sample size Effort necessario: 25 persone giorni di lavoro 3 25 2 15 1 5 1 Effort 25 4 55 7 85 1 N scats 115 13 145 16 Winter1 Winter 2 Winter 3 175 19 Percentuale Confronto della dieta del lupo stimata tramite escrementi analizzati e predazioni di ungulati selvatici ritrovate 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Pesio Stura Alta Valle Susa VC-VG INVERNO 21-2323 Percentuale 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Pesio (n=29) Stura (n=11) Alta Valle Susa (n=34) VC-VG (n=8) BIAS Gruppi di escrementi raccolti contemporaneamente, o lungo alla stessa traccia, o ad una kill site, possono creare un bias nel campione perché: 1. I campioni non sono indipendenti 2. Possono causare pseudo-replicazione (Hulbert 1984) Escrementi Carcasse 7
METODO ADDITIVO Traccia di lupo Predazione Predazione Collezione di escrementi Predazione Collezione di escrementi Escremento La Selezione della preda da parte del lupo METODI - Utilizzo della preda Analisi fatte, Predazioni - Disponibilità relativa della preda Transetti, censimenti - Selezione della preda Manly (1974) Indice?, Indice di Ivlev 1 Manly's alpha value.7.6.5.4.3.2.1 La Selezione della Dieta del Lupo 1 2 3 4 5 8 6 4 2 1 8 6 4 2 % ungulati selvatici presenti nell area di studio 36 37 27 cervo capriolo camoscio Dieta del lupo - carcasse (n = 7) 51 4 9 1 8 6 4 2 47 * Branco di Salbertrand Dieta lupo escrementi lupo (n = 54) 43 11 * Branco Valle Pesio Winter Inverno 21 Winter Inverno 22 cervo capriolo camoscio cervo capriolo camoscio Indice di D=.43 (+) D=.19 (=) D= -.81 (-) Ivlev, 1974 D=.4 (+) D=.14 (=) D= -.66 (-) 5 Stato nutrizionale di 14 cervi e 11 caprioli predati da lupo FATTORI CHE INFLUENZANO L ECOLOGIA ALIMENTARE 4 3 2 N. INDIVIDUI PER BRANCO 1 % individui 5 4-25% 26-5% 51-75% 76-1% Stato nutrizionale di 11 caprioli predati e 15 caprioli investiti. PREFERENZE ALIMENTARI RICCHEZZA e DENSITÁ DELLE SPECIE-PREDAPREDA 3 2 1-25% 26-5% 51-75% 76-1% % di grasso Carente stato nutrizionale Buono stato nutrizionale Mann Whitney test U = 42; p =.128 ATTIVITÁ ANTROPICHE (presenza di domestici) AMBIENTE e FATTORI CLIMATICI Gazzola etal., 25 8
L Impatto del Lupo sulle Popolazioni di Ungulati Selvatici: la Dinamica preda-predatorepredatore L Impatto del Lupo sulle Popolazioni di Ungulati Selvatici: la Dinamica preda-predatorepredatore Risposta Numerica del Lupo Risposta Numerica del Lupo Prelievo venatorio Risposta Funzionale del Lupo (Tassi di Predazione ) Prelievo venatorio Risposta Funzionale del Lupo (Tassi di Predazione ) Risposta Numerica della Preda Mortalità additiva o compensatoria Risposta Numerica della Preda Mortalità additiva o compensatoria Variabili ambientali Valore riproduttivo della preda (chi viene predato?) Variabili ambientali Valore riproduttivo della preda (chi viene predato?) CATTURA E MARCATURA DI LUPO con RADIOCOLLARI GPS CONCLUSIONI Il lupo è un predatore adattabile e la dieta è molto variabile Difficile quantificare la dieta e la predazione Obiettivi Studio tasso di predazione e dinamica preda-predatore Studio dell efficacia dei sistemi di prevenzione Necessità di studi in Italia per determinare il tasso di predazione Fondamentale per determinare l impatto sugli ungulati selvatici e dinamiche preda-predatorepredatore, informazioni fondamentali per una corretta gestione Pubblicazioni recenti Gazzola, A. 25. The trophic ecology of wolves (Canis lupus) ) and their predatory role in the ungulate community of two mountainous areas of Italy. Dissertation, University of Sassari, Sassari. AA.VV. 25. Il lupo in Piemonte: azioni per la conoscenza e la conservazione della specie, per la prevenzione dei danni al bestiame domestico e per l'attuazione di un regime di coesistenza stabile tra lupo ed attività economiche. Piemonte Parchi, Relazione finale 25, Torino. Marucco, F., E. Avanzinelli, S. Dalmasso, L. Orlando, and A. Tropini. 27. Rapporto annuale 27 -. Regione Piemonte. Marucco, F., D. H. Pletscher, and L. Boitani. 28. Accuracy of scat sampling for carnivore diet analysis: wolves in the Alps as a case study. Journal of Mammalogy 89:665-673. 673. 9