Le cinture di sicurezza in Italia *



Documenti analoghi
I COMPORTAMENTI PREVENTIVI GENERALI PER LA SICUREZZA SULLA STRADA. Franco Taggi

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Il settore moto e il credito al consumo

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

VINCERE AL BLACKJACK

Andrea Milanese. I comportamenti corretti per la salute del bambino quando viaggia in auto e non solo. Crescere bambini ecologici

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili

Le basi della Partita Doppia in parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Trascrizione completa della lezione Lezione 002

Il poggiatesta ti protegge.

Da dove nasce l idea dei video

BAMBINI IN AUTO ecco come trasportarli in modo sicuro

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

GRAMMATICA IL MODO CONGIUNTIVO - 1 Osserva i seguenti esempi:

Il concetto di Dare/Avere

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@ .

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi

Anno 16, n. 3 - MARZO/APRILE Edizioni OCD Roma - Sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n 46, Comma 2) DCB - Filiale di

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Büchler & Partner AG Ingegneria elettronica, Zurigo

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

La truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante.

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

REPUBBLICA - SOMEDIA INDAGINE SU LA DIFFUSIONE E L AFFERMAZIONE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE. Roma, 27/03/ RS.

Il funzionamento di prezzipazzi, registrazione e meccanismi

COMUNE DI RAVENNA Area Infrastrutture Civili Servizio Pianifi cazione Mobilità NORME E CONSIGLI PER I CICLISTI

INTRODUZIONE AI CICLI

4. Conoscere il proprio corpo

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Autismo e teoria della mente

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

Mario Basile. I Veri valori della vita

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

TECNICA E TATTICA VOLLEY

risulta (x) = 1 se x < 0.

SERVIZIO DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE ON LINE (SERVIZIO ATTIVO IN TUTTA ITALIA)

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

Sostegno A Distanza (SAD): indagine esplorativa sul pubblico

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

Tatsiana: possiamo finalmente superare molti pregiudizi nei confronti degli altri, che sono diversi solo apparentemente

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

Piano Economico VAI COL VERDE. Trading Sulle Opzioni Binarie

Attività Descrizione Materiali utilizzati

..GLI ARGOMENTI DEL GIORNO..

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Innanzitutto andiamo sul sito ed eseguiamo il download del programma cliccando su Download Dropbox.

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

1. LA MOTIVAZIONE. Imparare è una necessità umana

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

Primo contatto. Come rispondere alle richieste di contatto e preventivo su Internet e avere successo: linee guida per il professionista

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

A SCUOLA IN BICICLETTA

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

Attraversando il deserto un cammino di speranza

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS

Dr. Siria Rizzi NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Come fare una scelta?

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

Roberto Farnè Università di Bologna


Tasso di interesse e capitalizzazione

Porta Blindata Italia King s Bay di Galleani Lorenzo

Sistema di sorveglianza Passi

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

LE MEDIE MOBILI CENTRATE

IL PREVENTIVATORE UNICO RC AUTO

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Guida Strategica per gli Imprenditori

I dubbi relativi all emissione della polizza

NB: la classe ha scelto il titolo REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO

Alunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A. A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera. video intervista con cellulare

Transcript:

27. LIBRO (202-207) JO4 06-01-2006 15:46 Pagina 202 Le cinture di sicurezza in Italia * Il dr. Giordano Biserni, presidente ASAPS e direttore de Il Centauro, intervista Franco Taggi sull uso e sull utilità delle cinture di sicurezza D. L Osservatorio Nazionale Ambiente e Traumi (ONAT), da lei coordinato, ha recentemente pubblicato un rapporto sull uso del casco e delle cinture di sicurezza in Italia: come responsabile di questa ricerca, che ne pensa dei risultati relativi all uso delle cinture? Le cose vanno bene o male? R. Direi che vanno molto bene; tuttavia, come le accennai in una analoga intervista a proposito dell uso del casco, le cose possono e debbono andare ancora meglio. La situazione degli ultimi anni è riassunta dalla sottostante tabella: Prevalenza d uso delle cinture di sicurezza in Italia in area urbana prima e dopo l introduzione della patente a punti (3.500.000 osservazioni in tutte le Regioni) (Dati dell Osservatorio Nazionale Ambiente e Traumi (Sistema Ulisse/ISS) ) Prima della Dopo la Patente apunti (%) Patente a Punti (%) Cinture di sicurezza Nord 39,9 84,2 Centro 25,5 67,3 Sud 19,2 53,6 Come si vede, l effetto Patente a Punti è stato determinante, e in base ai dati in possesso dell ONAT per il 2005 - continua a permanere: il Nord è addirittura sopra la media europea, assai prossimo alla percentuale d uso del Regno Unito, che per quanto riguarda la sicurezza stradale rappresenta in Europa il Gold Standard, l esempio da seguire. Ma se il Nord sta puntando all eccellenza, al Centro e al Sud c è ancora da fare per giungere a valori accettabili per gli obiettivi di riduzione degli incidenti stradali e della loro gravità che gli Stati dell UE si sono dati per il 2010. D. Ma, detto in termini molto schietti, le cinture di sicurezza sono davvero così utili? In altre parole, quello che intendo chiederle è se il loro uso ha un u- * La presente intervista è stata rilasciata nell ambito delle attività di Comunicazione ed Educazione previste rispettivamente dalla Linea 8 e dalla Linea 10 del progetto DATIS2, coordinato dall Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Intervista pubblicata su Il Centauro. 202

27. LIBRO (202-207) JO4 06-01-2006 15:46 Pagina 203 LE CINTURE DI SICUREZZA IN ITALIA tilità generica oppure è fondamentale per la nostra sicurezza? R. Direi, senza esitazione, che l uso della cintura di sicurezza è fondamentale per la nostra salute: può rappresentare, in tante situazioni, la differenza tra un futuro sereno e in buona forma e un futuro che viene a mancare (perché si muore) o che si prospetta doloroso per le gravi conseguenze invalidanti dei traumi riportati. D. Comunque, per chi ha una guida prudente, la cintura non sembra poi così importante R. Tutt altro. Per quanto si sia prudenti, sulla strada ci sono anche gli altri; e magari hanno anche bevuto un po troppo, o sono particolarmente aggressivi per aver litigato col capoufficio o con la suocera. In certi casi, a fronte di comportamenti scriteriati di altri conducenti, l incidente è inevitabile. La prudenza alla guida serve molto per evitare di incorrere in un incidente stradale; ma se l incidente si realizza, può aiutarci la cintura, non la prudenza, che evidentemente non è bastata. D. Come funzionano le cinture? R. Per dirla in maniera semplice, scaricano l energia di moto (energia cinetica) in modo che questa ci danneggi il meno possibile; e ci evitano contatti spiacevoli con le strutture dell abitacolo. Ad esempio, quando dobbiamo arrestare improvvisamente la nostra auto (e freniamo), se non abbiamo la cintura, per il principio di inerzia noi continuiamo a muoverci alla velocità che il veicolo aveva inizialmente, e andiamo a colpire volante, cruscotto, parabrezza, e altro ancora. Questo fenomeno (l inerzia) non è confinato nei laboratori di fisica, ma fa parte della nostra esperienza di vita quotidiana: ad esempio, quando un tram rallenta bruscamente, siamo proiettati improvvisamente in avanti. La cosa deriva dal fatto che il tram ora si muove ad una velocità minore, mentre noi continuiamo a muoverci alla velocità di prima. Non a caso nei mezzi pubblici figura ripetutamente la scritta Sorreggersi agli appositi sostegni. Va sottolineato poi, per completezza, il fatto che, tenendoci, la cintura ci impedisce la fuoriuscita dal veicolo. E questa un eventualità non infrequente, le cui conseguenze sono nella grandissima parte dei casi a dir poco disastrose. E vero che ogni tanto si legge sui giornali che un tale a cui questo è successo è rimasto illeso, ma si tratta della mosca bianca: nessuno vi racconterà mai degli altri 1000 che, proprio perché proiettati fuori dal veicolo, sono morti sul colpo o successivamente in seguito alle gravi lesioni riportate. D. Lei è certamente molto convincente. Ma, parliamoci chiaro, se l autoveicolo dopo un urto si incendia, o se precipita in acqua, non è peggio se si indossa la cintura? R. La domanda non è banale perché, a prima vista, sembrerebbe di sì. Ma così non è: molto meglio averla. Il problema centrale, in questi casi, è che se non si è cinturati la probabilità di perdere i sensi in seguito alle eventuali lesioni prodotte dall incidente è molto elevata. Con la cintura questo avviene più raramente e si è quindi con maggiore probabilità nelle condizioni idonee per tirarsi fuori dai guai, che si tratti di acqua o di fuoco, o altro. Detto questo, capisco che molta gente abbia timore di rimanere intrappolata 203

27. LIBRO (202-207) JO4 06-01-2006 15:46 Pagina 204 SICUREZZA STRADALE: VERSO IL 2010 nell abitacolo per via della cintura allacciata: più che sentirsi protetta, una persona di questo tipo si sente legata. E allora, visto che l ansia fa male e che dobbiamo far di tutto per eliminarla dalla nostra vita quando possibile, invece di non mettere la cintura (che non è scelta razionale) possiamo: convincerci, dati alla mano, che il meccanismo aggancio-sgancio della cintura è uno dei più affidabili che esista; comprarci, in qualunque negozio di accessori per auto, una di quelle cesoie per tagliare mai dovesse essere necessario la cintura (in genere, poi, l attrezzo serve anche per rompere i vetri, nel caso dopo l urto si blocchino le portiere dell auto). E, se vogliamo, una sorta di assicurazione psicologica: ma che c è di male? Staremo più tranquilli e ad un costo irrisorio. D. Quali sono i maggiori vantaggi che si hanno portando la cintura? R. A parte il solito o la vita o la morte, che però riguarda incidenti particolarmente gravi, e quindi meno frequenti, la cintura è in grado di proteggerci il viso. Non ci si pensa mai, ma anche per urti a bassa velocità (che sono i più comuni) la possibilità di venire proiettati contro il parabrezza e di impattare con la propria testa, non è per nulla remota. Certo, poi ci sono altre lesioni gravi, quali quelle del torace, ed altre ancora: ma la faccenda del viso, a mio avviso, dovrebbe essere considerata per prima, specie dai giovani. E vero che, alle perse, c è la chirurgia plastica: ma i chirurghi sono solo valenti e straordinari operai. I miracoli li fanno i santi. E il viso, la nostra espressione, il nostro sorriso, è tutto basato su un hardware complicatissimo: se non ricordo male, il viso nasconde più di 200 muscoli! Una volta che il viso viene danneggiato, non sempre il tutto ritorna come prima. Peraltro, con la cintura c è anche protezione degli occhi: credo che a tutti sia sommamente cara la propria vista. E tutto questo può avvenire, come detto, a velocità d impatto ragionevolmente basse. Salendo con la velocità, e quindi con l energia in gioco al momento dell urto, credo che il maggior vantaggio che la cintura possa assicurarci sia, oltre ovviamente alla protezione del viso, di abbattere in modo sostanziale (mediamente del 50%) il rischio di incorrere in un trauma cranico, anche grave. Questo fatto è importante, perché gli effetti del trauma cranico sulla qualità di vita degli infortunati (e dei loro famigliari) sono quanto mai spiacevoli: non si danneggia solo l hardware, ma anche il nostro software che ha sede, come noto, nel cervello. D. Certo, però, con le cinture i vestiti si spiegazzano R. Quello che mi piace di lei, dott. Biserni, è che pur operando attivamente per la sicurezza stradale, non ha un approccio fondamentalista al problema. Lei cerca di considerare sempre tutti gli aspetti, anche quelli che possono a prima vista sembrare minori. Mi viene da pensare che nel suo petto, accanto ad un cuore romagnolo, batta anche quello di un razionalista: ed è quasi una contraddizione. Spero mi perdonerà questa battuta scherzosa, ma era un modo per dirle che mi piace il suo approccio a 360 : è la chiave per capire meglio come stanno le cose. Rispondo, perciò, volentieri a questa sua domanda 204

27. LIBRO (202-207) JO4 06-01-2006 15:46 Pagina 205 LE CINTURE DI SICUREZZA IN ITALIA minore. I vestiti si spiegazzano? E vero: qualche seccatura c è, senza dubbio; ma è una questione di gusti, di priorità, di scelte. Per come la vedo io, meglio un vestito spiegazzato che un viso spiegazzato. Forse, a proposito del trauma cranico, potremmo dire: meglio che sia in disordine il vestito, che la nostra testa. La cintura, lo si è detto, può evitare lesioni deturpanti della faccia e del maxillo-facciale (fratture della mandibola, perdita traumatica di denti, ad esempio), che sono molto comuni in chi non la porta, anche se l urto avviene a bassa velocità. Ma può anche evitare di peggio. Il vestito si può stirare o portare in tintoria; per la nostra faccia, o per il nostro cervello, le cose sono un poco più complicate. Tuttavia, non sarebbe male se coloro che fabbricano cinture cercassero di migliorare il dispositivo anche da questo punto di vista: in fondo, non vedo perché sicurezza ed eleganza non debbano andare di pari passo. D. Oggi, una percentuale consistente dei veicoli del parco circolante dispone di airbag. Se l auto è equipaggiata con airbag, che senso ha usare la cintura? R. Ottima domanda, peraltro assai opportuna in quanto almeno per quello che mi è dato conoscere sta girando tra la gente una sorta di leggenda metropolitana: è inutile mettere la cintura, tanto c è l airbag. Questa affermazione è completamente falsa: l airbag senza cintura può essere pericoloso in quanto quello europeo è stato concepito con uso congiunto della cintura: quindi esce meno velocemente rispetto a quelli in dotazione negli USA, che sono più rapidi e più grandi in quanto progettati per proteggere anche senza cintura; ma tutto si paga, perché questi airbag sono anche più pericolosi. Negli Usa stanno infatti cercando di ridurne la potenza. Detto questo, è importante sottolineare che l abbinamento dei due dispositivi è particolarmente vantaggioso: gli studi epidemiologici svolti al proposito mostrano che l accoppiata cintura-airbag fornisce una protezione eccezionale (riduzioni della gravità dei traumi dell ordine del 70%). L airbag sarà pure letteralmente un sacco d aria: ma quando entra in funzione, esplode. Se non si è cinturati, può provocare danni anche non banali. A questo proposito, sarebbe indispensabile che i concessionari spiegassero bene il tutto agli acquirenti. Per quanto mi riguarda, le ultime due auto che ho comprato avevano entrambe l airbag (e all interno c erano scritte in inglese che ricordavano la necessità di allacciare la cintura); ma nessun addetto alla vendita mi ha mai detto nulla al proposito. Le cinture sono utili anche ad alta velocità? R. Se tutti gli incidenti avvenissero a 300 km/h, non saremmo qui a parlare di cintura, ma di paracadute, tipo quelli che certi aerei usano per frenare su piste brevi, o quelli per le auto che cercano di battere record di velocità sulla piana del Lago Salato negli Stati Uniti. Maggiore è l energia al momento dell urto, minore è l utilità della cintura. L energia cresce con il quadrato della velocità, non dimentichiamolo mai. Comunque, quale che sia la velocità di impatto, sempre meglio avere la cintura che non averla. Diciamo che ognuno di noi può fare molto per la propria protezione, guidando con costante attenzione e moderando in ogni caso la velocità del proprio veicolo: prima si capisce come stanno andando le cose, prima si frena (o si evita l ostacolo) e meno energia 205

27. LIBRO (202-207) JO4 06-01-2006 15:46 Pagina 206 SICUREZZA STRADALE: VERSO IL 2010 che può danneggiarci resta in ballo al momento dell eventuale urto. E paradossale, ma uno slogan appropriato al proposito potrebbe essere: Aiutiamo le cinture a proteggerci. D. Come mai ci sono delle esenzioni dall obbligo d uso? R. Difficile darle una risposta. Sono scelte, dettate da ragioni molteplici. Comunque, un fatto è certo: categorie esentate in alcuni paesi, non lo sono in altri. D. Possiamo tentare di sintetizzare in un decalogo quanto è di maggior interesse conoscere sull uso della cintura? R. Proviamo. 1) le campagne di informazione della popolazione, da sole, sono inefficaci per il raggiungimento di una soddisfacente proporzione di utilizzazione delle cinture di sicurezza; 2) l uso delle cinture di sicurezza aumenta con la severità della relativa legislazione; 3) l uso delle cinture di sicurezza riduce consistentemente il numero di morti e feriti in incidenti stradali, nonché il numero di accessi al Pronto Soccorso, in quanto molti soggetti pur essendo incorsi in incidente non riportano lesioni di rilievo; 4) le cinture sono utili non solo fuori città, ma anche e soprattutto in città, dove avviene il maggior numero di incidenti. In città, le velocità sono in genere più contenute e l efficacia delle cinture è allora massima; tuttavia, si tenga sempre presente che le energie in gioco possono raggiungere già livelli tali da produrre lesioni gravi o mortali (come spesso si suole ricordare, un urto a 50 km/h è equivalente ad una caduta dal terzo piano); l evidenza epidemiologica, tuttavia, mostra che le cinture possono essere utili anche a velocità elevate; 5) l uso delle cinture aumenta la probabilità di rimanere coscienti dopo un incidente stradale, fatto determinante per salvarsi la vita in alcune situazioni specifiche (incendio dell auto, caduta in acqua, ecc.); 6) le eventuali lesioni provocate dalle cinture sono una minima parte delle lesioni che si avrebbero non portandole; 7) le cinture evitano in particolare traumi molto gravi (per es., al torace per urto contro il piantone dello sterzo, al cranio) o assai drammatici per la qualità di vita dell individuo (es., lesioni deturpanti del viso); 8) le cinture sono utili anche posteriormente: molte lesioni sono provocate agli occupanti dei posti anteriori dai trasportati nei posti posteriori che vengono sbalzati loro contro al momento dell impatto; 9) le cinture proteggono con efficacia anche le donne in stato di gravidanza; 10) le cinture migliorano l efficacia dell airbag: la triade cinture-airbag-poggiatesta è, insieme ad una guida difensiva e responsabile, la migliore assicurazione sulla vita che si possa stipulare. D. Da quello che lei ci ha detto, decalogo compreso, sembra che l uso della cintura comporti soltanto aspetti altamente positivi. Ma se le cose stanno così, 206

27. LIBRO (202-207) JO4 06-01-2006 15:46 Pagina 207 LE CINTURE DI SICUREZZA IN ITALIA come mai sono passati tanti anni prima che la cintura si affermasse definitivamente. R. Buona domanda. Credo, però, che la risposta potrà dargliela meglio il sociologo che verso il 2050 studierà il problema. D. Per concludere, possiamo dare qualche consiglio speciale ai nostri lettori, non necessariamente in relazione all uso della cintura? R. Sì. E lo faremo raccontando una storia, questa. Nel mondo dei dispositivi di sicurezza, erano tutti nobili. La corte del re Guida Sicura vantava la regina Cintura, il principe Airbag, il duca Casco, il marchese Seggiolino, e tanti altri. Solo un tapino non figurava in alcun elenco dei nobili: il signor Poggiatesta. Ma un giorno il re Guida Sicura, dopo aver a lungo riflettuto sulle lontane origini del signor Poggiatesta e sulle sue virtù, disse ai cortigiani: Non abbiamo capito niente!. E lo fece conte. Il conte Poggiatesta. E vissero tutti felici e contenti. Fine. Se la favola è finita (e c è pure il lieto fine ), le cose invece stanno come stanno: non bene. Nel mondo reale in cui viviamo, il poggiatesta è una sorta di oggetto misterioso, che sta lì magari serve anche a qualcosa. Il fatto è che il poggiatesta non è un accessorio d arredo, bensì uno dei pilastri della nostra sicurezza in auto, particolarmente importante in caso di incidente per la sicurezza del nostro collo. Tutti dovrebbero saperlo, e invece non è raro vedere anche tra conoscenti chi il poggiatesta lo tiene all altezza del collo, o anche più in basso. Sarebbe opportuno operare per far sì che questa situazione cambi in meglio. Il poggiatesta sta dove sta per ricevere se malauguratamente capita la testa, come peraltro suggerisce il suo nome. E deve essere posizionato in alto, sopra l altezza della nostra nuca: se è all altezza del collo, in caso d urto riceverete proprio sul collo una sorta di shuto, con tutte le conseguenze del caso (lo shuto è il colpo di taglio che si dà col bordo della mano nel karate). Quindi: occhio al poggiatesta, sistematelo adeguatamente, perché è la chiave di volta per la protezione del vostro collo, specie nei tamponamenti. 207