IL PATRIMONIO ARBOREO DEL COMUNE DI BOLOGNA

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IL PATRIMONIO ARBOREO DEL COMUNE DI BOLOGNA ALBERI PUBBLICI 61.392 esemplari in aree verdi e 17.880 in alberate stradali Totale 79.280 Agli alberi censiti singolarmente si devono aggiungere quelli ricompresi in boschi, boschetti e gruppi arborei: le 1.567 formazioni di questa tipologia occupano una superficie complessiva di 113 ha, all'interno dei quali si stima siano presenti circa 40.000 alberi.

IL PROGETTO GAIA E' UNO DEI 49 PROGETTI ITALIANI APPROVATI NEL 2009 Nome del progetto Green Areas Inner-city agreement Beneficiario Comune di Bologna Partner IBIMET Impronta Etica Unindustria Bologna Cittalia Durata (30 mesi) dall' 01-10-2010 al 30-04-2013

LA DISTRIBUZIONE DEI BOSCHI NEL TERRITORIO COMUNALE La distribuzione di queste formazioni arboree si concentra soprattutto nel territorio collinare e nelle aree lungo i corsi d'acqua (fiume Reno, torrente Savena e canale Navile).

GLI SPAZI VERDI IN FREGIO AL NASTRO DELLA TANGENZIALE

LE FASCE BOSCATE ESISTENTI La fascia boscata di via dell'arcoveggio: superficie 3 ha a prevalenza di bosco; presenti circa 500 alberi.

LE FASCE BOSCATE ESISTENTI La fascia boscata di via Zanardi: superficie 2 ha, di cui 1.1 a bosco; presenti circa 300 alberi.

IL PARCO NORD NELLA ICONOGRAFIA STORICA 1850 1941

IL PARCO NORD NELLA ICONOGRAFIA STORICA 1949 1958

IL PARCO NORD NEGLI ANNI '70 1958 1971

IL PARCO NORD NEL 1989 1958

IL PARCO NORD OGGI

ALCUNI DATI SUL PARCO NORD L'area si estende su una superficie complessiva di poco superiore a 20 ha (203.493 mq), di cui quasi 11 ha (109.606 mq) risultano pavimentati. La superficie permeabile occupa oggi 93.887 mq. Spicca l'ampia zona asfaltata localizzata in posizione centrale e alla quale confluiscono i percorsi di accesso; le aree prative sono invece dislocate lungo il perimetro. All'interno del Parco sono stati censiti 195 esemplari arborei, organizzati prevalentemente in filari (spesso relitti di vecchie piantate) o a sottolineare elementi della viabilità interna. Tra le specie botaniche presenti prevalgono aceri campestri (albero tipico dei filari di vite maritata, che richiama gli assetti rurali dell'immediato dopoguerra), bagolari, frassini e pioppi, a cui si aggiungono altri esemplari appartenenti a specie tipiche della vegetazione spontanea: tigli, mirabolani, noci. Nella porzione settentrionale dell'area, spicca la fascia perifluviale che accompagna il corso dello scolo Savena Abbandonato, nella quale sono riconoscibili specie ruderali quali robinie e pioppi ibridi, che si alternano però a sporadiche querce e olmi. Sono ancora esistenti gli antichi nuclei rurali del podere Gomito e del podere Dozza, a cui si sono aggiunti ampi edifici più recenti, adibiti a spettacoli e mostre.

STUDIO DI FATTIBILITA' PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO BOSCO Sulla base dello stato di fatto è stata ipotizzata la creazione di un nuovo bosco all'interno del Parco Nord, da realizzare per fasi successive. Per questo motivo, sono state individuate le aree che possono essere rimboschite e che non necessitano di interventi di deimpermeabilizzazione e quelle nelle quali, per contro, si ipotizza l'eliminazione della superficie permeabile in modo da consentire la messa a dimora di esemplari arborei. La proposta progettuale, che è da considerarsi una prima bozza di lavoro, ha anche preso in considerazione gli aspetti economico finanziari di un intervento di forestazione in un'area fortemente antropizzata, in modo da valutare la sostenibilità economica di una operazione agronomica complessa e per certi versi innovativa. Nella rappresentazione schematica sono state individuate 15 aree di intervento che consentirebbero di incrementare di 4,5 ha la superficie permeabile presente. Complessivamente, la superficie che si prevede di rimboschire supera gli 11 ha e la superficie permeabile passerà dal 45% a oltre il 60%.

LE AREE OGGETTO DI FORESTAZIONE Le aree di intervento sono state pertanto accorpate, in funzione della realizzazione di tre differenti tipologie di bosco: a fianco dell'asse della tangenziale è prevista la realizzazione di un bosco planiziale con specie prevalentemente mesofile; lungo il tracciato dello scolo Savena Abbandonato è ipotizzato il recupero e l'ampliamento della fascia perifluviale mediante la realizzazione di formazioni igrofile le scarpate che delimitano l'arena saranno rivestite da specie prevalentemente arbustive e arboree rustiche, legate al paesaggio agrario.

LE FORMAZIONI FORESTALI PROPOSTE Bosco planiziale Alberi: acero campestre (Acer campestre), carpino bianco (Carpinus betulus), ciliegio selvatico (Prunus avium), amarena o marasca (P. cerasus), corniolo (Cornus mas), farnia (Quercus robur), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), frassino ossifillo (Fraxinus oxycarpa), olmo campestre (Ulmus minor), rusticano (Prunus cerasifera), sorbo domestico (Sorbus domestica) Arbusti: berretta da prete (Euonymus latifolius), ligustro (Ligustrum vulgare), nocciolo (Corylus avellana), pallon di maggio (Viburnum opulus), prugnolo (Prunus spinosa), sambuco (Sambucus nigra), sanguinello (Cornus sanguinea) Bosco igrofilo Alberi: ontano nero (Alnus glutinosa), pioppo bianco (Populus alba), pioppo nero (Populus nigra), pioppo cipressino (Populus nigra italica), pioppo tremulo (Populus tremula), salice bianco (Salix alba), salicone (Salix capraea) Arbusti: salice da vimini (Salix alba var. vitellina), salice rosso (Salix purpurea) Specie rustiche di interesse agrario Cotogno (Cydonia oblonga), gelso bianco (Morus alba), gelso nero (Morus nigra), melo selvatico (Malus sylvestris), nespolo (Mespilus germanica), noce (Juglans regia), pero corvino (Amelanchier ovalis), pero selvatico (Pyrus pyraster)

GLI SCHEMI DI INTERVENTO Sono stati messi a punto schemi di intervento, per ogni tipologia di formazione, che possono essere replicabili sull'intera superficie da forestare.

IL VOLUME DEL BOSCO Complessivamente, l'intervento di forestazione proposto porterà alla messa a dimora di circa 4.000 nuovi alberi, a cui si devono aggiungere numerosi arbusti. L'idea è quella di restituire fin dalle prime fasi di impianto la fisionomia di un vero e proprio bosco, con piano dominante, piano dominato e specie arbustive. Per questo motivo non è stato considerato il ricorso a postime forestale, bensì la messa a dimora di esemplari arborei che, seppur giovani, abbiano già una altezza minima compresa fra 2 e 2,5 m.

IL NUOVO PARCO NORD Il nuovo aspetto che il Parco Nord potrà assumere una volta realizzati gli interventi di forestazione è quello di una vasta area boscata perimetrale al centro della quale è localizzato un ampio piazzale da destinare a manifestazioni temporanee. La fruibilità e il controllo dell'area, peraltro, saranno garantite da un percorso ciclo-pedonale perimetrale che potrà assumere anche una valenza didattico divulgativa. A fronte della realizzazione di nuove e complesse formazioni arboree e all'eventuale risanamento dello scolo Savena Abbandonato, l'intera area potrebbe essere parzialmente dedicata, oltre allo svago, allo svolgimento di programmi di educazione ambientale.

IL BOSCO NORD