PROGETTO DEL VERDE RELAZIONE DI PROGETTO

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2 COMUNE DI SAN GIOVANNI IN MARIGNANO PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO C2.4 PROGETTO DEL VERDE RELAZIONE DI PROGETTO Allegati: Esempi di attrezzature per aree gioco Esempi di attrezzature per fitness Dicembre 2011 Dott. For. Marco Magalotti Gian Luca Sebastiani Arch. Natascia Tassinari Marzo 2011

3 SOMMARIO Premessa... 2 Inquadramento territoriale... 2 Vegetazione esistente... 2 Inquadramento fitoclimatico... 2 Idea progetto... 3 Le componenti del progetto... 4 Impianto generale... 4 Caratterizzazione e riconoscibilità del luogo e degli accessi al parco... 4 Luoghi di incontro... 5 Aree gioco... 5 Area servizi... 6 Aree dedicate all arte e cultura... 6 Aree per la pratica sportiva... 6 Area di sgambamento riservata ai cani... 6 La grande duna vegetata... 7 Il sistema delle siepi alberate filtro... 7 Fasce arboreo - arbustive ripariali... 8 I grandi spazi a prato... 9 Il biolago... 9 La funzione carbon sink Fruizione del parco: la rete dei percorsi Arredi e illuminazione Riepilogo arredi Riepilogo illuminazione Impianti tecnici Riepilogo delle specie arboree ed arbustive, suddivise per ambito di impiego Descrizione del materiale vegetale da utilizzare e sesti di impianto Descrizione del materiale vegetale da utilizzare e sesti di impianto Indicazioni per la realizzazione delle alberature stradali e del verde privato del nuovo intervento edilizio Pag.1

4 Premessa Il progetto del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica Comparto C2.4 prevede la realizzazione di un grande parco urbano, dell estensione di circa 7 ettari. Inquadramento territoriale L area interessata dal Piano Particolareggiato si trova nel territorio del Comune di San Giovanni in Marignano (RN), a breve distanza dal centro storico del Comune in direzione Est rispetto al centro stesso. L estensione dell intera area è di poco inferiore ai 18 ettari. Si tratta di un area pianeggiante, con una leggera pendenza in direzione est-sud est. L area è inserita in un contesto paesaggistico in cui vengono a contatto diversi ambiti: su due lati si è a confine con l edificato urbano residenziale, su di un lato, Sud, il paesaggio agricolo con residui di sistemazioni agrarie tradizionali, piantate, filari alberati, e dominato da colture erbacee seminative, su di un altro lato, Est, è presente ed incombente una zona produttiva artigianale. Nell area è inoltre presente un viale, via Spesso che presenta ancora un filare alberato di querce con un alto valore paesaggistico. Si tratta perciò di un area con connotazioni paesaggistiche contrastanti, ma con un grande valore potenziale per la sua elevata estensione e proprio per la sua posizione e funzione di cerniera tra diversi ambiti. Vegetazione esistente L area è occupata da coltivi terreni ex coltivi attualmente incolti. Sono presenti alcuni filari di acero campestre e gelso. Alcuni esemplari di gelso sono di dimensioni notevoli. Le alberature dei filari sono in gran parte avvolte da vegetazione infestante di rovo e vitalba. Lungo la via Spesso è presente un filare di querce secolari. Si tratta di roverelle, o ibridi di roverella e rovere. Anche in questo caso le dimensioni degli alberi è notevole. Inquadramento fitoclimatico Dal punto di vista fitoclimatico, a scala territoriale, l area oggetto di studio è situata nel piano basale, orizzonte sub-mediterraneo. Come fascia fitoclimatica, si può far riferimento al Castanetum caldo, a contatto con il Lauretum freddo come definiti da Pavari. La vegetazione, forestale di riferimento è costituita, perciò, da formazioni caducifoglie submediterranee con elementi sempreverdi e di specie erbacee termofile. Tra le specie arboree: Quercus robur, Quercus ilex, Quercus pubescens, Carpinus orientalis, Carpinus betulus, Fraxinus ornus. E tra gli arbusti, anche sempreverdi: Phillyrea angustifolia, Ruscus aculeatus, Asparagus acutifolius, Osyris alba. Pag.2

5 Idea progetto Il progetto del Parco nasce dalla considerazione delle funzioni che esso dovrà avere: spazio di incontro; spazio di svago, sia fisico che psichico (gioco, attività sportiva, relax, meditazione, arte, ecc.); funzione di aula didattica all aperto; funzione filtro, sia visiva che fisica (nel senso di barriera antirumore e anti inquinamento); funzione di collegamento tra il centro e nuove abitazioni aumento della biodiversità; funzione di miglioramento delle condizioni microclimatiche urbane: produzione di ossigeno, riduzione delle escursioni termiche, con effetto rinfrescante nelle stagioni più calde, controllo della velocità del vento, miglioramento della qualità dell aria grazie al trattenimento dei particolati e delle polveri, ecc.; funzione di carbon-sink, nell ottica di una riduzione della concentrazione dell anidride carbonica e quindi una riduzione del riscaldamento globale; funzione di riduzione del tempo di corrivazione delle acque di pioggia. Dall analisi delle funzioni attese nasce l idea del progetto che si sviluppa intorno a questi temi principali: caratterizzazione e riconoscibilità del luogo e degli accessi al parco; spazi di svago adatti a diverse età: bambini da 3 a 5 anni, bambini fino a 10 anni, adolescenti, adulti; spazi dedicati alla pratica dello sport ampi spazi di fruizione libera spazi dedicati ai servizi spazi dedicati all arte e cultura luoghi di incontro, piazze punti di interesse naturalistico e scenografico creazione di una grande duna vegetata collegamento con il paesaggio agricolo circostante e memoria di quello precedente naturalità e cromatismo con l alternanza delle stagioni sistema di bacini di laminazione un grande lago fitodepurato. Pag.3

6 Le componenti del progetto Impianto generale Il parco si snoda lungo due assi principali, con andamento NW-SE, che attraversano tutta l area fino a raggiungere l attuale via Spesso, che al termine dei lavori, verrà integrata all interno del parco. Questi percorsi principali dall andamento sinuoso intercettano le vie laterali e le varie piazze e piazzette distribuite in tutto il parco. Il disegno ottenuto con la vegetazione evidenzierà questo andamento, e rappresenterà una cornice lungo i margini del parco verso le nuove residenze. Un punto importante del progetto è il mantenimento della vegetazione arborea esistente, in particolare l alberata di querce lungo la via Spesso e le alberate di acero campestre e gelso. Un fulcro importante del nuovo parco sarà il biolago, lago fitodepurato, in cui si raccoglieranno le acque dei bacini di laminazione, ed in cui sarà sempre presente l acqua. Al margine meridionale del parco sarà realizzata una grande duna che affiancherà la nuova viabilità prevista e separerà da essa, fisicamente e visivamente, il parco ed il centro abitato. Il parco, con la sua forma ad H, diventerà componete di un estesa rete ecologica, che dal territorio agricolo arriva, con il contributo dei spazi verdi esistenti, sino al centro dell abitato di San Giovanni. Caratterizzazione e riconoscibilità del luogo e degli accessi al parco Affinché il Parco possa essere vissuto e riconosciuto come parte integrante del tessuto urbano da parte dei cittadini è importante che si possa segnalare e riconoscere rispetto al resto, e possa essere identificato, anche da lontano. A questo scopo gli ingressi del parco verranno evidenziati con morbidi movimenti terra, a pianta circolare, poco pronunciati (dell altezza max di 1,20 m), sui quali saranno messi a dimora dei tigli. Tale specie è state scelta come rimando alla presenza della stessa nel centro storico, in un parco adiacente allo stesso centro ed in modo più diffuso nelle aree verdi già esistenti. Inoltre il tiglio si caratterizza per una forma, architettura, molto elegante, per la colorazione autunnale del fogliame molto caratteristica, una fioritura tardo primaverile/estiva con una profumazione intensa e gradevole. Ad ogni accesso è stato dunque assegnato, come suggestione, caratterizzazione e riconoscibilità, un nome che è stato mediato dai punti cardinali, oppure da luoghi vicini od in connessione visiva o solo ideale. Quindi si avranno: porta Tramontana, a Nord; porta di Marina in direzione del mare; porta di Gabicce, in direzione del promontorio; porta di Mezzogiorno; porta di Montelupo; porta di Ponente. Pag.4

7 Così come agli ingressi principali, anche alle due piazze principali sono stati assegnati dei nomi: Piazza dei Granai, quella posta nella porzione occidentale; Piazza di Marina quella posta nella porzione orientale. Il richiamo ai granai ipogei di San Giovanni in Marignano viene fatto riportando la forma circolare degli stessi nelle aree gioco e area servizi, ed anche nel lago. Così come si è inteso caratterizzare gli ingressi con piantate di tiglio, i percorsi vedranno l utilizzo di gelso bianco (pianta che fino a pochi anni fa era ben presente lungo i campi ed fossi) a memoria di vecchi filari presenti nell area e testimoniato da due esemplari esistenti. Mentre per il tratto di percorso che collega centralmente le direttrici principali, l olmo è la specie scelta sia per le sue capacità di adattamento, quanto per la dimensione a cui possono arrivare e quindi il maggior beneficio che ne può trarre l intera area Le vie laterali, ovvero tutte le strade che dai vari comparti abitativi permettono di entrare nel parco, vedranno l utilizzo di filari alberati con Acero campestre (ed il recupero delle piante già esistenti a confine con l abitato), come segno e testimonianza delle piantate di acero campestre, maritato con vite, presente nella pianura circostante. Luoghi di incontro All interno del parco sono state previste alcune piazze idonee allo stare, alla sosta, all incontro. La piazza situata più a ovest, sarà dotata di una pergola in metallo, con sedute lineari in cemento e legno al di sotto della pergola stessa. Il nome di questa piazza sarà Piazza dei granai, in ricordo degli antichi granai presenti nel centro storico di San Giovanni in Marignano. Le piazze principali, ovest ed est, saranno dotate di una fontana, gioco d acqua, che potrà migliorare il microclima, raffrescando e riducendo le polveri sospese. Altre piazze, di minori dimensioni, saranno dislocate lungo il percorso trasversale (con andamento Est Ovest) a creare altri punti di incontro dove le vie si incrociano, mentre un altra sarà realizzata nelle vicinanze degli impianti per la pratica sportiva, con funzione di collegamento e luogo di incontro per i fruitori di quegli impianti. Tutte le piazze saranno dotate di sedute lineari in cemento e legno. In tutte le piazze saranno posti a dimora alberi, di media taglia, capaci di fornire ombreggiatura ma anche caratterizzati da fioritura e colorazione autunnale del fogliame di alto valore ornamentale. (Pyrus calleriana chanticleer). Aree gioco Il parco sarà dotato aree gioco dedicate a bambini e pensate per diverse fasce di età, questo perché nelle diverse età le esigenze e le capacità motorie sono differenti. Vi sarà una area dedicata ai bimbi di età compresa tra i 3 e 6 anni (scuola infanzia); ed un area per i bambini di età compresa tra 6 e 10/11 anni (scuola elementare). Le aree saranno attrezzate con giochi capaci di stimolare le differenti abilità dei bambini, con adeguate pavimentazioni antitrauma. I giochi che Pag.5

8 saranno posti in opera saranno realizzati in materiale metallico e plastico ad elevata resistenza. Nell allegato alla relazione sono illustrati esempi dei giochi che si intende installare. Le aree gioco saranno realizzate in prossimità della Piazza dei granai. Avranno una forma circolare, per ricordare i granai ipogei presenti nel centro storico di San Giovanni in Marignano. Saranno realizzate con movimenti terra che le racchiuderanno, lasciando una sola apertura per l accesso. All interno delle aree gioco si prevede anche la realizzazione di alcune sedute addossate al terreno che cingerà le stesse aree. Nella porzione di parco situata a est opposta a quella della piazza dei granai, in prossimità degli impianti sportivi e del centro giovani, saranno lasciate alcune grandi aree a prato, libere da attrezzature dedicate alle attività spontanee, di libera aggregazione tipiche dei giovani adolescenti. Area servizi Il progetto prevede anche di riservare un area da dedicare, in futuro, alla realizzazione di un chiosco ristoro. Aree dedicate all arte e cultura Immediatamente in adiacenza con l ingresso Porta del centro, si prevede la realizzazione di un anfiteatro. Tale spazio potrà essere adibito a luogo per eventi culturali di vario genere. Si prevede una pavimentazione nella porzione più bassa, mentre le gradonate avranno una copertura a prato. In questo modo l area sarà integrata con il parco, non sembrerà un corpo estraneo ad esso. L anfiteatro, sarà contornato da un alberata di mandorli, capaci di fioriture estremamente attraenti nel tardo inverno. Aree per la pratica sportiva Nella porzione nord-orientale del parco, nelle vicinanze del centro giovani, è prevista la realizzazione di un campo da tennis ed uno da basket. I campi saranno recintati ed illuminati per una fruizione anche serale/notturna. All interno del parco sarà realizzato un percorso Fitness, percorso vita, costituito da diversi attrezzi ginnici dislocati in diverse piazzole, 14, che saranno distribuite su di un ampia porzione del parco, in adiacenza ai percorsi. È stata prevista una nuova tipologia di attrezzi, capace di dare tonicità a diverse aree del corpo e sviluppare forza, agilità, equilibrio e tonificare il sistema cardiovascolare. Si tratta di una nuova generazione di attrezzi ginnici realizzati in materiale metallico e plastico ad elevata resistenza e durata, specifici per l esterno e già utilizzati in altri paesi europei ed anche in città italiane. Esempi di quelli previsti nel parco sono illustrati nell allegato specifico. Ovviamente il riferimento alla ditta produttrice non è assolutamente vincolante. Area di sgambamento riservata ai cani È stata prevista un apposita area, recintata, in cui poter portare i cani e lasciarli liberi da guinzaglio. Si prevede la suddivisione dell area in due spazi, uno per cani di piccola e media taglia ed uno per cani di grande taglia. L area per un maggiore confort dei possessori dei cani e benessere degli animali sarà dotata di panche e punti acqua potabile (fontanelle). Pag.6

9 La grande duna vegetata Lungo l intero margine meridionale del parco, a contatto con la nuova infrastruttura viaria prevista dal Piano Particolareggiato, sarà realizzata una duna con funzione di filtro/barriera. La duna avrà un altezza massima di 3/3,5 metri. Sulla duna è prevista anche la realizzazione di un sentiero in terra battuta, e di un punto panoramico con vista verso Gradara. Saranno poste a dimora specie arbustive ed arboree. Tale vegetazione sarà concentrata lungo il pendio rivolto verso il parco, mentre verso la strada sarà preminente la copertura a prato, per facilitare gli interventi di manutenzione. Si utilizzeranno molte specie, sia arboree che arbustive, per dare il massimo di naturalità e garantire una forte variabilità delle tonalità di fogliame nelle diverse stagioni dell anno, fioriture e frutti con colorazioni e profumi differenti. Si prediligerà la copertura con specie arbustive, dalle quali si ergeranno piccoli gruppi di specie arboree. Per le arbustive vi sarà prevalenza di specie a fogliame persistente o semipersistente, mentre per le arboree vi sarà prevalenza di specie caducifoglie. Per le specie, arboree ed arbustive, a fogliame non persistente si tratta di piante autoctone, quindi adatte al clima locale. Le specie sempreverdi sono in parte autoctone ed in parte sono comunque naturalizzate ed adatte a vivere nei nostri ambienti. Si tratta di specie tipiche della macchia mediterranea ma anche presenti in stazioni vicine, quali le pinete ravennati ed il vicino Monte San Bartolo. Le specie arboree utilizzate saranno: Acero minore, Carpinella, Cipresso, Leccio, Melo selvatico, Nespolo, Orniello, Pero selvatico, Roverella, Sorbo domestico, Tamerice. Le specie arbustive saranno: Agazzino, Alaterno, Corbezzolo, Coronilla, Crespino, Fillirea, Ginestra odorosa, Lentaggine, Lentisco, Ligustro, Olivello spinoso, Rosa canina, Rosa di San Giovanni, Scotano, Spin cervino. Il sistema delle siepi alberate filtro Lungo i margini del parco a contatto con residenze si prevede la formazione di un sistema di siepi alberate, ad andamento sinuoso che rappresenteranno un serbatoio di naturalità, un filtro visivo, sonoro e paesaggistico. Le siepi saranno polispecifiche, costituite da arbusti e alberi. In queste siepi si prediligeranno le specie caducifoglie, sia arboree che arbustive. Le specie sempreverdi saranno poste a dimora in maniera da poter funzionare da schermo verso gli edifici di maggiore dimensione. La funzione filtrante potrà comunque essere svolta in maniera efficace anche dalle specie caducifoglie nei periodi invernali, in quanto si realizzeranno siepi pluristratificate e su più file, in modo tale che si venga a creare una maglia filtrante costituita dall intrecciarsi dei rami. Pag.7

10 La polispecificità garantirà la presenza di fogliami, fioriture e fruttificazioni differenti nei diversi periodi dell anno, sottolineando in questo modo anche l alternanza delle stagioni. In particolare saranno poste a dimora specie con fioriture e fogliazione scalari, effetti cromatici autunnali molto evidenti. Altro effetto paesaggisticamente rilevante sarà il movimento dovuto alle diverse dimensioni degli alberi utilizzati, saranno utilizzati alberi di I, II e III grandezza. Molte delle specie fruttificano, in questo modo rappresenteranno una risorsa di nutrimento per diverse specie di uccelli e piccoli mammiferi, che troveranno rifugio e luogo di nidificazione all interno di queste siepi. Le diverse fioriture favoriranno anche la presenza di insetti pronubi ed in particolare le farfalle. Si utilizzeranno in particolare specie autoctone, con l inserimento di alcune specie più tipicamente ornamentali naturalizzate nei nostri climi. Le specie arboree utilizzate saranno: Acero campestre, Bagolaro, Carpino bianco, Ciliegio da fiore, Ciliegio selvatico, Farnia, Frassino ossifillo, Leccio, Olmo campestre, Orniello, Pino d Aleppo, Roverella, Sorbo domestico, Tamerice. Le specie arbustive saranno: Abelia, Ciliegio canino, Corniolo, Lentaggine, Ligustro, Lillà, Marruca, Melograno, Nocciolo, Pado, Pallon di maggio/palla di neve, Pero corvino, Prugnolo, Rose, Sanguinello, Scotano, Spino cervino, Spiree, Lantana. Una porzione del parco sarà destinata ad accogliere un piccolo lembo di bosco planiziario, per incrementare il tasso di naturalità. Questo bosco sarà costituito dalle seguenti specie: Acero campestre, Bagolaro, Carpino bianco, Ciliegio selvatico, Farnia, Frassino maggiore, Frassino ossifillo, Olmo campestre, Olmo siberiano, Pioppo bianco, Sorbo domestico. La presenza di un grande numero di alberi sia isolati che in gruppo, la ricchezza in arbusti, favorirà la presenza di chirotteri che saranno un utile strumento per la lotta, biologica, agli insetti molesti quali zanzare. Fasce arboreo - arbustive ripariali Saranno realizzate anche fasce di vegetazione arborea e arbustiva parallele ai percorsi, con andamento nord-sud, che avranno sempre funzione di filtro in direzione delle residenze realizzate al centro dell intero comparto. Le specie che verranno impiegate per queste fasce, saranno riconducibili a quelle tipiche delle sponde dei corsi d acqua. Si intende richiamare in questo modo il corso sinuoso di un torrente o di un fiume. Le specie che si utilizzeranno saranno, per gli arbusti: Frangola, Fusaggine, Salice da ceste, Salice ripaiolo, Salice rosso, Salicone, Sambuco, Sanguinello Per gli alberi: Frassino ossifillo, Pioppo bianco, Pioppo nero cipressino, Salice bianco, Salice da vimini. Pag.8

11 I grandi spazi a prato Tutti gli spazi non occupati da vegetazione arborea od arbustiva, saranno destinati a prato. In questi spazi la fruizione sarà libera. Si tratta di ampie porzioni del parco tutte in collegamento tra di loro. I prati saranno differenziati in maniera tale da avere spazi dall aspetto naturale, prato naturalistico, ricco di fioriture e sfalciati con una frequenza minore, e spazi a maggiore fruizione con sfalci più frequenti e quindi meno naturalistici. Questa differenziazione porterà ad una riduzione degli interventi di manutenzione e perciò dei costi di gestione. Tutte le aree a prato, cosi come la duna, saranno modellate in maniera tale che le acque meteoriche in eccesso verranno naturalmente convogliate in fossetti di regimazione debitamente posizionati. Il biolago Si prevede la realizzazione di un grande lago fitodepurato, biolago, in cui confluiranno le acque di laminazione prima di essere convogliato alla fognatura. Nel lago vi sarà una presenza costante dell acqua, con una profondità massima di 0,8 1,00 metri. È previsto il mantenimento di uno spazio adeguato ad accogliere anche le acque provenienti dal sistema di raccolta delle acque bianche del nuovo insediamento residenziale. Si prevede il mantenimento di uno spazio utile per il contenimento di ulteriori 3070 metri cubi. Il lago avrà forma sub circolare. Le sponde avranno una pendenza massima del 25%, quindi assolutamente praticabili e non pericolose. A contorno del lago saranno messi a dimora gruppi di alberi tipici di ambienti ricchi di acqua: pioppi cipressini, salice bianco, pioppo bianco, frassino ossifillo. Sarà quindi possibile passeggiare lungo le sponde del lago e sostare all ombra di grandi alberi. Lungo le sponde, in contatto diretto con l acqua sarà piantata la vegetazione fitodepurante, costituita da erbacee acquatiche, elofite (Cannuccia, Mazzasorda, Salcerella, Carice, ecc.) ed idrofite (Ninfee, Morso di rana, Lenticchia d acqua ecc.). Il biolago, sarà un sistema autosufficiente, che non necessiterà di impianti di depurazione. Una pompa con fontana galleggiante ossigenerà l acqua ed al contempo favorirà la sua circolazione. Per impedire il prosciugamento del lago è prevista l impermeabilizzazione del fondo con argilla. Inoltre è previsto un sistema, controllato attraverso una elettrovalvola collegata ad un galleggiante che richiamerà acqua, dalla rete idrica, nel caso il livello del lago si abbassi oltre una soglia critica. In questo modo nel lago potranno vivere senza problemi, pesci quali carpe erbivore e gambusie. Le prime in grado di controllare l eccessivo sviluppo della vegetazione le seconde capaci di limitare lo sviluppo di zanzare in quanto costituenti parte della loro dieta. La costante presenza d acqua favorirà lo sviluppo di una comunità di anfibi capaci anche essi di controllare il proliferare degli insetti dannosi. Pag.9

12 La funzione carbon sink Le piante sono grandi utilizzatrici di anidride carbonica, utilizzandola per la fotosintesi clorofilliana. Gli alberi e gli arbusti in quanto piante perenni, utilizzano CO2 e la immobilizzano nei fusti, rami e radici (parti legnose); si comportano come veri e propri serbatoi di CO2 e quindi contribuiscono alla riduzione della sua concentrazione in atmosfera. La creazione di un parco urbano in cui la superficie coperta da alberi ed arbusti raggiunge la superficie di un ettaro circa potrà contare su di un assorbimento pari a circa 5 t/anno di anidride carbonica. Fruizione del parco: la rete dei percorsi La fruizione del parco sarà garantita da una rete di percorsi che si fonda su due assi principali con andamento Nord Sud che si innestano sull asse di Via Spesso, posta sul limite meridionale del parco. Sarà inoltre realizzato un percorso con andamento Est- Ovest, di collegamento tra i due assi principali. Per quanto riguarda la Via Spesso, questa sarà mantenuta, saranno ovviamente mantenute le querce secolari presenti lungo il suo percorso. Si prevede la posa a dimora di altre querce per rendere continua l alberata. I viali principali saranno accompagnati da un alberata di gelso bianco, posti a 15 metri di distanza l uno dall altro su di un unico lato del viale. Il viale trasversale sarà accompagnato da olmo bianco, posto a dimora con un sesto di 15 metri, alternati su entrambi i lati del viale. I viali di accesso al parco provenienti dai comparti residenziali saranno accompagnati da alberate di acero campestre, posto a dimora con un sesto di 8 metri. Tutti i percorsi di nuova realizzazione saranno pavimentati con materiale drenante (asfalto in conglomerato non bituminoso), posto in opera direttamente su massicciata in materiale grossolano. La stratigrafia prevista per la realizzazione dei percorsi prevede: una massicciata in pietrame e pietrisco per sottofondi stradali dello spessore complessivo di 15 cm, previo scavo di idoneo cassonetto, rullata e compattata; si dovrà aver cura di costipare la massicciata con materiale più fine per ottenere un piano di posa omogeneo. Sul piano così ottenuto verrà appoggiata una geogriglia, in materiale sintetico, dello spessore di 1 cm; sopra la geogriglia verrà posato tessuto non tessuto e poi uno strato di 1 cm di conglomerato non bituminoso, addizionato di resine stabilizzanti. Si prevede la posa in opera di cordonature in cemento per il contenimento laterali dei materiali. I percorsi saranno a utenza mista, pedonale e ciclabile. I principali avranno una larghezza di quattro metri, mentre quelli di accesso laterali avranno una larghezza di 2,5 metri. Pag.10

13 Sarà realizzato un percorso in terra battuta della larghezza di 1,5 metri circa, sulla duna vegetata, sul versante rivolto verso il parco. Tutti i percorsi principali saranno realizzati in maniera tale da permetterne la percorrenza e la fruizione a tutti gli utenti, anche diversamente abili. La pavimentazione delle piazze sarà realizzata con lo stesso materiale utilizzato per i percorsi, con colorazione differente. Inoltre si prevede una stratigrafia differente per garantire la carrabilità. In particolare si prevede una massicciata più spessa, 20 cm. Sulla massicciata sarà appoggiata la geogriglia in materiale sintetico dello spessore di 1,5 cm, poi steso tessuto non tessuto, ed infine il conglomerato con uno spessore di 1,5 cm. Arredi e illuminazione Si prevede la posa in opera dei seguenti arredi: sedute lineari realizzate in cemento armato e seduta in legno nelle piazze; panche in metallo e legno lungo i percorsi; cestini raccogli rifiuti distribuiti in punti strategici e raggruppati in zone a maggiore frequentazione; fontanelle con acqua potabile. Per favorire una frequentazione sicura in orari serali e notturni si prevede l illuminazione dei percorsi e delle piazze. Lungo i percorsi saranno installati lampioni con palo in acciaio zincato e corpi illuminanti dell altezza di circa 3,5 metri (modello i-tekra marca I Guzzini). Nelle piazze saranno inoltre installate colonnine illuminanti (modello i-way marca I Guzzini). Riepilogo arredi Nel complesso si prevede la posa in opera del seguente numero di arredi: 20 panchine in legno e metallo 25 sedute in cemento armato e legno 10 cestini porta rifiuti 8 rastrelliere porta biciclette 7 fontanelle Le panchine e i cestini porta rifiuti verranno dislocate lungo i percorsi in zone concentrate come evidenziato sulla specifica tavola del progetto del verde (tav. 32) Riepilogo illuminazione Nel complesso si prevede la posa in opera di 79 lampioni e 15 colonnine illuminanti tutti dotati di sistema Syra ultima generazione per il controllo in remoto delle accensioni. Impianti tecnici Per quanto riguarda l impiantistica, escludendo l illuminazione di cui si è detto in precedenza, essa si concentra sugli impianti legati alla gestione delle acque. È previsto un impianto di irrigazione per le aree impiantate ad arbusti ed alberi. Non viene previsto un impianto di irrigazione per le superfici a prato. Per le alberature poste lungo i percorsi, o isolate rispetto alle aree arbustate, si prevede il posizionamento, in fase di piantagione dell albero, di un Pag.11

14 tubo corrugato sotterrato (lasciando allo scoperto l imboccatura) attraverso il quale somministrare manualmente l acqua alla pianta. L impianto di irrigazione sarà automatico del tipo a goccia. Per l irrigazione si utilizzerà acqua piovana immagazzinata in cisterne di cls posizionate sotto terra. L impianto sarà dotato di pompe elettriche sommerse. L impianto utilizzerà acqua piovana raccolta nelle cisterne, sarà inoltre collegato con la linea dell acquedotto, nel caso dovesse esaurirsi l acqua piovana. Gli interventi di irrigazione saranno limitati a quelli strettamente necessari, in maniera tale da ottimizzare il consumo d acqua. Nelle due piazze principali saranno realizzate due fontane, giochi d acqua. Queste funzioneranno con acqua di ricircolo, contenuta in cisterna realizzata sotto alla pavimentazione delle piazze. Il gioco d acqua sarà alimentato da pompe sommerse. L acqua sarà quindi sempre recuperata. Il calo dell acqua, dovuto all evaporazione e perdite fisiologiche, sarà reintegrato con acqua dell acquedotto. Pag.12

15 Riepilogo delle specie arboree ed arbustive, suddivise per ambito di impiego Nel complesso saranno messi a dimora 750 alberi, saranno realizzati mq di superfici arbustate, e mq di prato. Di seguito l elenco delle specie arboree ed arbustive impiegate. Grande Duna ALBERI Nome italiano Leccio Roverella Orniello Acero minore Pero selvatico Melo selvatico Sorbo domestico Nespolo Tamerice Cipresso Carpinella ARBUSTI Alaterno Fillirea Corbezzolo Lentaggine Lentisco Ligustro Ginestra odorosa Olivello spinoso Crespino Coronilla Rosa di San Giovanni Rosa canina Scotano Spin cervino Agazzino Nome scientifico Quercus ilex Quercus pubescens Fraxinus ornus Accer monspessolanum Pyrus pyraster Malus sylvestris Sorbus domestica Mespilus germanica Tamarix gallica Cupressus semprevirens Carpinus orientalis Rhamnus alaternus P. angustifolia P. latifolia Arbutus unedo Viburnum tinus Pistacia lentiscus Ligustrum vulgare Spartium junceum Hippophae rhamnoides Berberis vulgaris Coronilla emerus Rosa sempervirens Rosa canina Cotinus coggygria Rhamnus catharticus Pyracantha coccinea Pag.13

16 Fasce arboreo arbustive ripariali ALBERI Nome italiano Pioppo bianco Pioppo nero cipressino Salice bianco Salice da vimini Frassino ossifillo ARBUSTI Salice da ceste Salice ripaiolo Salice rosso Salicone Sambuco Sanguinello Fusaggine Frangola Nome scientifico Populus alba Populus nigra Italica Salix alba Salix viminalis Fraxinus angustifolia Salix triandra Salix eleagnos Salix purpurea Salix caprea Sambucus nigra Cornus sanguinea Euonimus europaeus Frangola alnus Pag.14

17 Macchie arboreo arbustive di filtro ALBERI Nome italiano Roverella Farnia Orniello Carpino bianco Frassino ossifillo Bagolaro Sorbo domestico Ciliegio selvatico Ciliegio da fiore Olmo campestre Leccio Tamerice Pino d Aleppo ARBUSTI Scotano Melograno Prugnolo Rose Abelia Nocciolo Sanguinello Corniolo Marruca Pallon di maggio/palla di neve Viburno lantana Lentaggine Ligustro Spiree Pero corvino Spino cervino Pado Lillà Ciliegio canino Nome scientifico Quercus pubescens Quercus robur Fraxinus ornus Carpinus betulus Fraxinus angustifolia Celtis australis Sorbus domestica Prunus avium Prunus serrulata Kanzan Ulmus minor Quercus ilex Tamarix gallica Pinus halepensis Cotinus coggygria Punica granatum Prunus spinosa Rosa spp. Abelia floribunda Corylus avellana Cornus sanguinea Cornus mas Cornus alba Cornus stolonifera Paliurus spinachristi Viburnum opulus Viburnum lantana Viburnum tinus Ligustrum vulgare Spirea spp. Symphoricarpos spp. Amelanchier ovalis Rhamnus catharticus Prunus pado Syringa vulgaris Prunus mahaleb Pag.15

18 Biolago ALBERI Nome italiano Nome scientifico Pioppo cipressino Populus nigra Italica AREA FITODEPURANTE ERBACEE ACQUATICHE: ELOFITE (Phragmites, Typha, Lythrum, Carex) IDROFITE (Nymphaea, Nuphar, Hydrocharis, ecc.) CANNETO Cannuccia di palude Phragmites australis Miscanthus spp Molinia cerulaea Typha spp. Area boscata planiziaria ALBERI Nome italiano Farnia Carpino bianco Frassino ossifillo Frassino maggiore Bagolaro Sorbo domestico Ciliegio selvatico Olmo campestre Olmo siberiano Pioppo bianco Nome scientifico Quercus robur Carpinus betulus Fraxinus angustifolia Fraxinus excelsior Celtis australis Sorbus domestica Prunus avium Ulmus minor Ulmus pumila Populus alba Ingressi parco Nome italiano Tiglio Nome scientifico Tilia cordata Alberate dei viali VIALI DIREZIONE NORD-SUD Nome italiano Nome scientifico Gelso bianco Morus alba VIALI DI ACCESSO DIREZIONE EST-OVEST Nome italiano Nome scientifico Acero campestre Acer campestre VIALE CENTRALE ANDAMENTO EST-OVEST Nome italiano Nome scientifico Olmo bianco Ulmus laevis VIA SPESSO Roverella Quercus pubescens Piazze Pero da fiore Pyrus calleriana chanticleer Pag.16

19 Descrizione del materiale vegetale da utilizzare e sesti di impianto Il materiale vegetale utilizzato dovrà essere di tipo certificato secondo le normative vigenti (D.Lgs. 383/2003 e L.R. 10/2007). Dimensioni del materiale vegetale impiegato. Descrizione del materiale vegetale da utilizzare e sesti di impianto Alberature Specie Zolla o contenitore Circonferenza fusto cm Accer monspessolanum zolla 12/14 Acer campestre zolla 16/18 Carpinus betulus zolla H 300/400 Carpinus orientalis zolla 8/10 Celtis australis zolla 16/18 Cupressus semprevirens zolla H 300/400 cm Fraxinus angustifolia zolla 16/18 Fraxinus ornus zolla 12/14 Malus sylvestris zolla 8/10 Mespilus germanica zolla 8/10 Morus alba zolla 12/14 Pinus halepensis zolla H 300/400 cm Populus alba zolla 8/10 Populus nigra Italica zolla 8/10 Prunus avium zolla 12/14 Prunus dulcis zolla 12/14 Prunus serrulata Kanzan zolla 12/14 Pyrus calleryana chanticleer zolla 16/18 Pyrus pyraster zolla 8/10 Quercus ilex zolla 16/18 Quercus pubescens zolla 16/18 Quercus robur zolla 16/18 Salix alba zolla 8/10 Salix viminalis zolla 8/10 Sorbus domestica zolla 12/14 Tamarix gallica zolla 8/10 Tilia cordata zolla 20/25 Ulmus minor zolla 16/18 Ulmus pumila zolla 16/18 I sesti di impianto saranno variabili. Per le alberate lungo i percorsi i sesti sono già stati descritti: alberate di gelso 15 metri; alberate di acero campestre 8 metri; alberata di olmo 15 metri; infoltimento alberata di querce lungo la via spesso circa 20 metri. Nelle piazze le alberate avranno sesto di 5 metri. Negli ingressi, i tigli saranno piantati ad una distanza di 8 metri, con sesto a quinconce. L alberata di mandorli dell anfiteatro avrà un sesto di 8 metri. Nelle altre aree, più naturali, si utilizzeranno sesti variabili e irregolari, per garantire l effetto di naturalità. Gli alberi saranno posti a dimora a distanze variabili tra 5 e 8 metri. Pag.17

20 La messa a dimora prevede lo scavo di buca adeguata alla dimensione della zolla, l apporto di terriccio da mescolare al terreno di riempimento, un sacco da 80 l per pianta, e tutoraggio con pali in legno di conifera impregnato. Per gli interventi di irrigazione di soccorso alle alberature si prevede l inserimento, al momento della messa a dimora, di tubi corrugati forati in vicinanza della zolla che permettono una corretta irrigazione. Arbusti Specie Zolla o contenitore Dimensioni diametro cm Abelia floribunda vaso 18 Amelanchier ovalis vaso 18 Arbutus unedo vaso 18 Berberis vulgaris vaso 18 Cornus alba vaso 18 Cornus mas vaso 18 Cornus sanguinea vaso 18 Cornus stolonifera vaso 18 Coronilla emerus vaso 18 Corylus avellana vaso 18 Cotinus coggygria vaso 18 Euonimus europaeus vaso 18 Frangola alnus vaso 18 Hippophae rhamnoides vaso 18 Ligustrum vulgare vaso 18 Phillyrea angustifolia vaso 18 Phillyrea latifolia vaso 18 Paliurus spinachristi vaso 18 Pistacia lentiscus vaso 18 Prunus mahaleb vaso 18 Prunus pado vaso 18 Prunus spinosa vaso 18 Punica granatum vaso 18 Pyracantha coccinea vaso 18 Rhamnus alaternus vaso 18 Rhamnus catharticus vaso 18 Rosa canina vaso 18 Rosa sempervirens vaso 18 Rosa spp. vaso 18 Salix caprea fitocella Salix eleagnos fitocella Salix purpurea fitocella Salix triandra fitocella 18 Sambucus nigra vaso 18 Spartium junceum vaso 18 Spirea spp. vaso 18 Symphoricarpos spp. vaso 18 Syringa vulgaris vaso 18 Viburnum lantana vaso 18 Viburnum opulus vaso 18 Viburnum tinus vaso 18 Pag.18

21 Gli arbusti saranno posti a dimora con sesto a quinconce a distanze variabili da 0,8 a 1,5 metri. La messa a dimora prevede la realizzazione di buca adeguata alle dimensioni del pane di terra e l apporto di terriccio da mescolare al terreno di riempimento. Dopo la messa a dimora si dovrà provvedere a stendere uno strato di pacciamatura costituito da scortecciato di conifera. Si prevede la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia per garantire un apporto d acqua durante i primi anni di vegetazione e facilitare l attecchimento e l affermazione della vegetazione. Erbacee area fitodepurante del biolago Specie Zolla o contenitore Dimensioni diametro cm Nymphaea spp. vaso 18 Nuphar spp. vaso 18 Hydrocharis spp. vaso 18 Phragmites australis rizomi Typha spp. rizomi Lythrum salicaria vaso 18 Carex spp. vaso 18 Iris spp. vaso 18 Pag.19

22 Indicazioni per la realizzazione delle alberature stradali e del verde privato del nuovo intervento edilizio Alberature stradali I viali di pertinenza del nuovo intervento edilizio saranno dotati di alberature. Le specie arboree scelte per questi viali sono: Acero campestre e orniello, da utilizzare sui viali di accesso e di servizio al comparto residenziale. Mentre per le aree destinate a piazza si prevede l utilizzo di Pyrus calleryana chanticleer e Prunus serrulata Kanzan. La messa a dimora prevede la realizzazione di aiuole della dimensione di 6 mq. È previsto il tutoraggio con pali in conifera impregnata e per l irrigazione sarà posto in opera un tubo corrugato in vicinanza della zolla, con imboccatura affiorante dal terreno, attraverso il quale sarà somministrata manualmente l acqua. Indicazioni per il verde privato Per la realizzazione delle aree verdi private si fanno le seguenti prescrizioni. Distanze di impianto: dovranno essere rispettate le distanze dai confini previste dal codice civile, ed in particolare per le alberature non meno di 3 metri e per le siepi non meno di 50 cm. le alberature dovranno essere piantate a non meno di 8 metri dagli edifici Scelta delle specie: la scelta delle specie da impiantare dovrà ricadere, sia per le arbustive che per le arboree, preferibilmente su quelle utilizzate nella realizzazione del parco ed in generale su specie autoctone o naturalizzate preferire alberature di II e III grandezza limitare al massimo l impianto di Pinus pinea sono da evitare o tra le arboree: Prunus cerasifera pissardi, tutto il genere Cedrus, Cupressus arizonica, specie esotiche del genere Pinus, Liriodendrum tulipifera, Liquidambar spp., x Cupressocyparis leylandii, Quercus suber, Acer saccharinum, Acer negundo o tra gli arbusti: Photinia spp, Prunus laurocerasus o palme in genere. Pag.20

23 Esempi di attrezzature previste per area gioco fino a 6 anni Allegato giochi e attrezzature fitness

24 Allegato giochi e attrezzature fitness

25 Allegato giochi e attrezzature fitness

26 Allegato giochi e attrezzature fitness

27 Esempi di attrezzature previste per area gioco oltre i 6 anni Allegato giochi e attrezzature fitness

28 Allegato giochi e attrezzature fitness

29 Allegato giochi e attrezzature fitness

30 Esempi di Attrezzature previste nel percorso Fitness Allegato giochi e attrezzature fitness

31 Allegato giochi e attrezzature fitness

32 Allegato giochi e attrezzature fitness

33 Allegato giochi e attrezzature fitness

34 Allegato giochi e attrezzature fitness

35 Allegato giochi e attrezzature fitness

36 Allegato giochi e attrezzature fitness

37 Allegato giochi e attrezzature fitness

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