INCIDENTI STRADALI IN CAMPANIA Anno 2014

Documenti analoghi
INCIDENTI STRADALI IN ABRUZZO Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN CALABRIA Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN TOSCANA Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN MOLISE Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN VENETO Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN LOMBARDIA Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN SICILIA Anno 2014

INCIDENTI STRADALI NELLE MARCHE Anno 2014

INCIDENTI STRADALI NEL LAZIO Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN SARDEGNA Anno 2014

INCIDENTI STRADALI IN EMILIA-ROMAGNA Anno 2014

GLI INCIDENTI STRADALI IN UMBRIA

GLI INCIDENTI STRADALI IN MOLISE Anno 2012

Variazioni percentuali 2011/2010 Incidenti stradali ,7 Morti ,6 Feriti ,5

INCIDENTI STRADALI NELLE MARCHE Anno 2015

Anno 2011 GLI INCIDENTI STRADALI IN UMBRIA

INCIDENTI STRADALI IN MOLISE

INCIDENTI STRADALI IN VENETO Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN CAMPANIA Anno 2015

INCIDENTALITA STRADALE IN LOMBARDIA. Quadro conoscitivo GIORNATA REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE 14 novembre 2011

INCIDENTI STRADALI IN CALABRIA Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN LOMBARDIA Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN LIGURIA Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN PUGLIA Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN ABRUZZO Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN EMILIA-ROMAGNA

INCIDENTI STRADALI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN BASILICATA

INCIDENTI STRADALI IN SICILIA Anno 2015

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Lodi nel 2015

INCIDENTI STRADALI IN PIEMONTE E VALLE D AOSTA Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN ABRUZZO Anno 2015

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Bergamo nel 2015

INCIDENTI STRADALI IN ABRUZZO

L incidentalità sulle strade della provincia di Monza e della Brianza nel 2015

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Brescia nel 2015

INCIDENTI STRADALI IN PUGLIA

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Como nel 2015

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Cremona nel 2015

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Bergamo

SCHEDA 7. Elaborazione da fonte: ISTAT 6, dati pubblicati il 6 novembre 2013 (anno di riferimento 2012)

INCIDENTI STRADALI NELLE MARCHE

Lombardia Statistiche Report

Sicurezza stradale in città Vincenzo Leanza Automobile Club d Italia

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Sondrio

Rilevazione degli incidenti stradali Lombardia

INCIDENTI STRADALI IN SICILIA

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Cremona

GLI INCIDENTI STRADALI IN UMBRIA Anno 2012

Incidenti, morti e feriti per provincia - Regione Sicilia - Anno 2009

L incidentalità sulle strade della provincia di Monza e della Brianza

INCIDENTI STRADALI IN CAMPANIA

Incidenti stradali in Basilicata Anno Antonella Bianchino

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Como

Incidentalità stradale: NUMERI, NORME, PREVENZIONE

INCIDENTI STRADALI IN BASILICATA

INCIDENTI STRADALI. Anno novembre 2011

L informazione statistica: un contributo al contrasto dell incidentalità stradale La rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone

INCIDENTI STRADALI IN UMBRIA

ANALISI DELL INCIDENTALITA REGISTRATA NELLA PROVINCIA DI CROTONE STRADA STATALE 106

INCIDENTI STRADALI NEL LAZIO Anno 2015

INCIDENTI STRADALI IN ITALIA

INCIDENTALITA STRADALE IN PROVINCIA DI COMO. Quadro conoscitivo GIORNATA REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE 14 novembre 2011

Incidenti stradali in Italia nel 2014

INCIDENTI STRADALI IN PROVINCIA DI BRESCIA

capitolo 9 trasporti

RAPPORTO SUGLI INCIDENTI STRADALI NELLA PROVINCIA DI FERRARA

INCIDENTI STRADALI NELLA PROVINCIA DI VICENZA

Anno Incidenti Morti Feriti Costo sociale (d) mortalità (a) lesività (b) gravità (c)

Anno Incidenti Morti Feriti Costo sociale (d) mortalità (a) lesività (b) gravità (c)

Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno 2012

Focus Incidentalità stradale 2012 Alberto Ceriani Éupolis Lombardia

RILEVAZIONE STATISTICA DEGLI INCIDENTI STRADALI ISTAT. Angelo Cortellazzi Provincia di Mantova

Silvia Bruzzone Istat

Incidenti stradali. Anno Prospetto 1 - Incidenti stradali, morti e feriti Anni (valori assoluti e variazioni percentuali)(a)

Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno 2012

AREM Agenzia regionale per la Mobilità nella Regione Puglia

Anno 2011 INCIDENTI STRADALI IN CAMPANIA

INCIDENTI STRADALI IN BASILICATA

INCIDENTI STRADALI. Elaborazione dati ISTAT della Provincia di Biella ANNO 2013

INCIDENTI STRADALI IN TOSCANA Anno 2015

AREM Agenzia regionale per la Mobilità nella Regione Puglia

Agenzia Regionale per la Mobilità nella regione Puglia

Anno 2011 INCIDENTI STRADALI NELLE MARCHE

Anno 2011 INCIDENTI STRADALI

Gli incidenti stradali a Bologna nel 2014

Incidenti, morti, feriti nella provincia di Vicenza. Anni Indice di mortalità (a)

INCIDENTI STRADALI IN CAMPANIA

INCIDENTI STRADALI. Rapporto sugli incidenti stradali avvenuti su strade di competenza della Provincia di Biella ANNO 2013.

Analisi degli incidenti in bicicletta dal 2005 al 2014 Statistiche riferite a persone e infrastrutture

Servizio Monitoraggio e Sicurezza Stradale

TRAFFICO ED INCIDENTI

Incidenti stradali. Anno 2009

PROVINCIA DI CATANIA INCIDENTI STRADALI - ANNO 2009

Incidenti stradali. Anno 2008

Gli Utenti deboli della strada

DATI SULL INCIDENTALITA STRADALE E INTERVENTI PIANIFICATI DELLA POLIZIA LOCALE DI MILANO

STATISTICHE SULL INCIDENTALITÀ STRADALE

CONTIENE il report sul LAVORO DOMESTICO 2015 per la Liguria

Transcript:

13 novembre 2015 INCIDENTI STRADALI IN CAMPANIA Anno 2014 Nel 2014 si sono verificati in Campania 9.182 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 233 persone e il ferimento di altre 13.980. Rispetto all anno precedente si registra un lieve incremento degli incidenti (+0,9%) e dei feriti (+0,9%), in controtendenza rispetto alle variazioni rilevate nell intero Paese (rispettivamente 2,5% e 2,7%). Il numero delle vittime della strada, invece, diminuisce del 14,7% 1 a fronte di un calo in Italia dello 0,6% (Prospetto 1). PROSPETTO 1. INCIDENTI STRADALI, MORTI E FERITI PER PROVINCIA. CAMPANIA. Anni 2013 e 2014, valori assoluti e variazioni percentuali PROVINCE 2014 2013 Variazioni % 2014/2013 Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Caserta 1.331 41 2.186 1.359 50 2.213 2,1 18,0 1,2 Benevento 325 15 534 338 12 551 3,8 25,0 3,1 Napoli 4.757 92 6.8 4.647 98 6.637 2,4 6,1 2,6 Avellino 502 16 819 485 55 817 3,5 70,9 0,2 Salerno 2.267 69 3.631 2.274 58 3.636 0,3 19,0 0,1 Campania 9.182 233 13.980 9.3 273 13.854 0,9 14,7 0,9 Italia 177.031 3.381 251.147 181.660 3.401 258.093 2,5 0,6 2,7 Posizionamento della Campania rispetto agli obiettivi europei Il Terzo e il Quarto Programma d azione europeo per la sicurezza stradale, rispettivamente per i due decenni 200120 e 20112020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidenti stradali con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili. La regione Campania si posiziona tra quelle che hanno conseguito una diminuzione inferiore alla media nazionale: tra il 2001 e il 2014 i decessi si sono ridotti del 34,7% (Italia 52,4%, Cartogrammi in allegato). Nel primo periodo di attuazione del Quarto programma (202014) in Campania le vittime della strada si riducono dell 8,3% (17,8% in Italia). Fra il 20 e il 2014 l indice di mortalità passa da 2,3 a 2,5 nel territorio regionale mentre nel complesso del Paese si mantiene stabile (1,9). In Campania, nel 2014, l incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale, complessivamente considerati, risulta inferiore alla media nazionale (Campania 40,8%, Italia 46,1%), con una differenza di circa punti percentuali per la classe degli ultrasessantacinquenni (Campania 21,5%, Italia 31,2%). Riguardo agli utenti vulnerabili per ruolo (conducenti/passeggeri dei veicoli a due ruote e pedoni) che hanno perso la vita, il peso relativo sul totale dei deceduti misurato nella regione (circa il 50%) è simile a quello nazionale. Da segnalare, infine, la crescita tra il 20 e il 2014 del peso relativo di pedoni deceduti, molto più marcata in Campania (da 12,2% a 19,3%) che nel resto del paese (da 15,1% a 17,1%) (Figura 1). 1 Nel 2013 si era registrato un gravissimo incidente sull autostrada Napoli Bari, nel tratto in provincia di Avellino, che aveva causato il decesso di 40 persone.

FIGURA 1. UTENTI VULNERABILI PER ETÀ E RUOLO E UTENTI NEL COMPLESSO MORTI PER INCIDENTE STRADALE IN CAMPANIA E IN ITALIA. Anni 20 e 2014, valori percentuali Italia 2013 Italia 20 Campania 2014 Campania 20 0% 20% 40% 60% 80% 0% Bambini (0 14) Giovani (15 24) Anziani (65+) Altri utenti Italia 2014 Italia 20 Campania 2014 Campania 20 0% 20% 40% 60% 80% 0% Conducenti e passeggeri di ciclomotori Conducenti e passeggeri di mo tocicli Conducenti e passeggeri di velocipedi Ped oni Altri utenti Il rischio di incidente stradale Tra il 2013 e il 24 l indice di lesività rimane stabile (circa 152 feriti ogni 0 incidenti) a fronte di una lieve diminuzione dell indice di mortalità (da 3,0 a 2,5). La pericolosità rimane alta lungo l Asse mediano (ex SS 162 NC) e lungo l ex SS 162 Dir (del Centro Direzionale), nei comuni a nord di Napoli fino al litorale domizio (Figura 2). L indice di mortalità cresce nei comuni di Benevento e Avellino, in alcuni comuni dell area vesuviana e lungo l autostrada SalernoReggio Calabria: nell insieme di queste aree i decessi sono passati da 7 del 2013 a 22 del 2014 (Figura 3). FIGURA 2. INCIDENTALITÀ STRADALE CAMPANIA. Anno 2014, indicatori 2

FIGURA 3. INDICE DI LESIVITÀ E DI MORTALITÀ CAMPANIA. Anni 20132014, variazioni percentuali Nel 2014 il maggior numero di incidenti (6.840, il 74,5% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 115 morti (49,4% del totale) e 9.937 feriti (71,1%). Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane (5,9 decessi ogni 0 incidenti) e sulle autostrade (3,1). Rispetto all anno precedente i sinistri aumentano del 2,3% in ambito urbano, diminuiscono del 5,6% sulle autostrade e del 2% sulle strade extraurbane (Cartogrammi in allegato). La quota più elevata di incidenti avviene lungo un rettilineo sia sulle strade urbane (54,4% del totale) sia su quelle extraurbane, comprensive delle autostrade (54,7%). In ambito urbano gli incidenti che si verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il 23% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (9,5%) e in curva (8,7%). Nelle strade extraurbane il 24,4% degli incidenti si verifica in curva, l 8,5% in corrispondenza di una intersezione (Figura 4). FIGURA 4. INCIDENTI STRADALI CON LESIONI A PERSONE PER CARATTERISTICA DELLA STRADA E AMBITO STRADALE, CAMPANIA. Anno 2014, valori percentuali (a) Strade Urbane Incrocio 23,0% Intersezione Rotatoria 9,5% 2,7% Strade Extraurbane Curv a 24,4% Altro 2,7% Rotatoria Incrocio 1,9% 7,9% Intersezione 8,5% Altro 1,7% Curv a 8,7% Rettilineo 54,4% Rettilineo 54,7% (a) La categoria "Altro" include: passaggio a livello, dosso, pendenza e galleria. 3 I mesi e le ore più a rischio Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è più elevata, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano 4.028 incidenti (il 43,9% degli incidenti dell anno) in cui hanno subìto lesioni 6.169 persone (44,1%) e 112 sono decedute (48,1%, Figura 5). Circa il 74% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3 e le 4 della notte (11,4 morti ogni 0 incidenti) e tra la mezzanotte e l una del mattino (7,6), con valori di molto superiori alla media giornaliera (2,5) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano oltre il 42% sia degli incidenti notturni che delle vittime e il 45% dei feriti. L indice di mortalità degli incidenti notturni è in media pari a 4,6 decessi ogni 0 incidenti, contro 2,5 registrato in totale. Il valore massimo della mortalità è raggiunto il sabato notte, con 5,9 decessi ogni 0 incidenti (11,1 per le sole strade extraurbane).

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre FIGURA 5. INCIDENTI STRADALI, MORTI E FERITI PER MESE, CAMPANIA. Anno 2014, composizioni percentuali FIGURA 6. INCIDENTI STRADALI CON LESIONI A PERSONE PER ORA DEL GIORNO, CAMPANIA. Anno 2014, valori percentuali FIGURA 7. INCIDENTI STRADALI CON LESIONI A PERSONE PER ORA DEL GIORNO, CAMPANIA. Anno 2014, indice di mortalità 12% % 8% 6% 4% 2% 0% Incidenti Morti Feriti 24 8% 1 2 23 22 6% 21 4% 20 2% 19 18 17 16 15 0% 14 13 12 3 4 5 9 11 6 7 8 22 21 20 19 18 17 16 23 15 2412 1 2 8 6 4 2 14 13 12 3 11 4 5 6 7 8 9 Gli incidenti stradali nelle aree urbane, intermedie e periferiche In Campania il 54,7% degli incidenti stradali è concentrato nei poli urbani (Poli e Poli intercomunali) 2 ; considerando anche le Aree di Cintura, si arriva all 88,9% del totale. Nei Comuni delle Aree interne, pertanto, gli incidenti rappresentano l 11,1% del totale regionale. Nei Centri complessivamente considerati il numero delle vittime è in calo del 20,9% rispetto al 2013. La contrazione dei decessi è più accentuata nei Poli intercomunali e nelle Aree di Cintura (26,3% e 22,1%). È da rilevare l incremento di decessi nei Comuni Periferici (+50%) e più complessivamente nelle Aree interne (+14,6%) (Prospetto 2). PROSPETTO 2. INCIDENTI STRADALI, MORTI E FERITIPER TIPOLOGIA DI COMUNE, CAMPANIA. Anno 2014, valori assoluti e variazioni percentuali Variazioni % 2014 TIPOLOGIA DI COMUNE 2014/2013 Numero comuni Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Polo 15 3.795 55 5.459 1,4 15,4 2,5 Polo intercomunale 25 1.231 28 1.903 2,2 26,3 2,9 Cintura 240 3.137 95 4.906 2,8 22,1 0,2 Totale Centri 280 8.163 178 12.268 1,3 20,9 0,7 Intermedio 161 735 37 1.280 5,6 2,8 0,9 Periferico 6 278 18 420 4,5 50,0 4,2 Ultra periferico 3 6 0 12 0 200 Totale Aree interne 270 1.019 55 1.712 2,8 14,6 2,1 Campania 550 9.182 233 13.980 0,9 14,7 0,9 Anche gli indicatori statistici di mortalità e gravità evidenziano una situazione critica nelle Aree interne, dove si registrano valori pari a circa il doppio della media regionale. Il valore più elevato dell indice di mortalità (6,5) si rileva ancora nei Comuni Periferici, superiore di 4 punti alla media regionale. Nelle stesse Aree Periferiche si registra il più elevato rapporto percentuale tra il numero dei morti e il complesso degli infortunati (4,1) (Tavola 12 e Cartogrammi in allegato). Rispetto all anno precedente gli indici di mortalità e di gravità diminuiscono nei Centri, passando rispettivamente da 2,8 a 2,2 e da 1,8 a 1,4. Sostanzialmente stabile resta invece nella stessa macro area il rapporto tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti (all incirca 150151 feriti ogni 0 incidenti). 2 In Campania si contano 40 comuni che, caratterizzandosi come centri di offerta di servizi, sono classificati come Polo o Polo intercomunale. In questi comuni risiede circa il 43% della popolazione. Nelle aree di Cintura ricadono 240 comuni con circa il 42% della popolazione regionale. Nelle Aree interne (comuni classificati come Intermedio, Periferico o Ultra periferico) ricadono 270 comuni nei quali abita il 15% dei residenti nella regione. 4

I comportamenti a rischio e le persone coinvolte La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (71%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontalelaterale (2.947 casi, 42 vittime e 4.828 feriti), seguita dal tamponamento (1.591 casi, 26 decessi e 2.633 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (6,3 decessi ogni 0 incidenti), seguono la fuoriuscita o sbandamento del veicolo e l urto con ostacolo accidentale (ambedue con il 4,4). Gli incidenti a veicoli isolati sono più rischiosi con una media di 3,6 morti ogni 0 incidenti, contro i 2,1 morti degli incidenti tra veicoli. Nell ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocità troppo elevata e la mancata distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente circa il 40% dei casi. Sulle sole strade extraurbane la guida distratta incide per il 19,3%, la velocità troppo elevata per il 17,5% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per il 15% (Tavola 14 in allegato). Il tasso di mortalità standardizzato è più alto fra i giovani 1529enni (5,9 per centomila abitanti) e gli ultrasessantacinquenni (5 per centomila). Il 63,5% delle vittime e il 61,6% dei feriti in incidenti stradali è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti; le persone trasportate rappresentano il 17,2% dei morti e quasi il 30% dei feriti; i pedoni sono il 19,3% dei deceduti e l 8,6% dei feriti. La metà dei pedoni rimasti vittime di incidente stradale è costituita da ultrasessantacinquenni e il 30% dei feriti appartiene alla fascia di età 4564 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 464,8 per la classe di età 1529 anni e a 291,6 per la classe 3044 anni (Figure 811) (b). FIGURA 8. MORTI PER GENERE, CLASSE DI ETÀ (asse sinistro, valori assoluti) E TASSO DI MORTALITÀ STANDARDIZZATO (asse destro, valori per 0.000 abitanti), CAMPANIA. Anno 2014 80 70 60 50 40 30 20 0,8 5,9 3,9 3,8 5,0 fino a 14 1529 3044 4564 65 + Maschi Femmine Tasso mortalità standardizzato 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 FIGURA 9. PIRAMIDE DELLE ETÀ DEI MORTI PER GENERE E CATEGORIA DI UTENTE DELLA STRADA. CAMPANIA. Anno 2014, valori assoluti 65 + 4564 3044 1529 fino a 14 Maschi 60 50 40 30 20 0 20 Conducenti Passeggeri Pedoni Femmine FIGURA. FERITI PER GENERE, CLASSE DI ETÀ (asse sinistro, valori assoluti) E TASSO DI LESIVITÀ STANDARDIZZATO (asse destro, valori per 0.000 abitanti), CAMPANIA. Anno 2014 FIGURA 11. PIRAMIDE DELLE ETÀ DEI FERITI PER GENERE E CATEGORIA DI UTENTE DELLA STRADA, CAMPANIA. Anno 2014, valori assoluti 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 464,8 291,6 70,2 194,0 118,5 fino a 14 1529 3044 4564 65 + 500 450 400 350 300 250 200 150 0 50 Maschi Femmine 65 + 4564 3044 1529 fino a 14 4.000 3.000 2.000 1.000 0 1.000 2.000 3.000 4.000 Maschi Femmine Tasso lesività standardizzato Conducenti Passeggeri Pedoni (b) Nelle figure è stata eliminata la modalità "età imprecisata", riferita ai passeggeri morti o feriti sugli altri veicoli coinvolti oltre il terzo. Per questi individui, dei quali si conosce solo l esito e la numerosità, non si rilevano, infatti, le caratteristiche anagrafiche, tra cui l età. 5

Glossario Ciclomotore: Veicolo a motore a due o tre ruote, di cilindrata inferiore o uguale a 50 cc, se termico, e con capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 km/h. Classificazione delle Aree: al fine di individuare le aree interne del Paese, il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica ha classificato i comuni italiani in funzione del loro ruolo nell organizzazione del territorio, definendo 6 aree funzionali all analisi dei flussi di traffico e dell incidentalità: Polo, Polo intercomunale, Cintura, Intermedio, Periferico e Ultra periferico. In linea generale, il Polo è individuato nel comune (o in più comuni contigui: Polo intercomunale) che offre un insieme di servizi essenziali (istruzione superiore, servizi sanitari e servizi di trasporto ferroviario), capaci di generare bacini di utenza e fungere da attrattori e quindi anche di generare flussi di traffico. I restanti comuni vengono classificati in 4 fasce, a seconda dei diversi livelli di perifericità, determinati sulla base delle distanze degli stessi dai poli di attrazione. Quindi: Cintura comuni che hanno una distanza non superiore a 20 minuti dal Polo più vicino Intermedi Comuni che distano tra i 21 ed i 40 minuti Periferici Comuni che distano tra i 41 ed i 75 minuti Ultra periferici Comuni che distano oltre i 75 minuti Feriti: le persone che hanno subito lesioni, di qualsiasi gravità, al proprio corpo a seguito dell incidente. Non esiste a oggi una definizione unica, adottata da tutti i Paesi Ue, per i feriti gravi ; la Commissione europea ha proposto l utilizzo dell esistente scala dei traumi Maximum Abbreviated Injury Scale (MAIS). Il ferito grave si rileva con un livello MAIS>=3. Incidente stradale: gli incidenti compresi nell universo oggetto di analisi sono quelli che si verificano in una strada aperta alla circolazione pubblica, in seguito ai quali una o più persone sono rimaste ferite o uccise e nei quali almeno un veicolo è rimasto implicato. Indice di gravità o pericolosità (IG): rapporto tra il numero dei decessi e il numero totale dei decessi e dei feriti, x 0. Indice di lesività (IF): rapporto tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti, x 0. Indice di mortalità (IM): rapporto tra il numero dei decessi e il numero degli incidenti, x 0. Morti: le persone decedute sul colpo (entro le 24 ore) o quelle decedute dal secondo al trentesimo giorno, a partire da quello dell incidente compreso. Motociclo: Motoveicolo a motore a due ruote di cilindrata superiore a 50 cc, destinato al trasporto di persone, in numero non superiore a due compreso il conducente. Tasso di mortalità standardizzato: media ponderata dei tassi specifici di mortalità. La standardizzazione per età è effettuata utilizzando come popolazione tipo la popolazione italiana al censimento 2011, ripartita in classi di età quinquennali, con l ultima classe aperta (85 e oltre). Tasso di lesività standardizzato: media ponderata dei tassi specifici di lesività. La standardizzazione per età è effettuata utilizzando come popolazione tipo la popolazione italiana al censimento 2011, ripartita in classi di età quinquennali, con l ultima classe aperta (85 e oltre). Velocipede: veicoli con due o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta e, infine, interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. 6