Il welfare state moderno è un invenzione europea. I diversi sistemi di welfare hanno origine alla fine del XIX secolo, e si sviluppano alla fine del XX secolo a seguito dei problemi sociali sollevati dall industrializzazione e dall inurbamento di grandi masse di popolazione.
Il cancelliere tedesco Otto Von Bismarck pose le basi per lo stato sociale. Bismarck fece votare al parlamento del Reich una serie di provvedimenti a favore dei lavoratori.
La legge sull'assistenza sanitaria (1883) un'assicurazione obbligatoria contro le malattie attraverso la costituzione di casse speciali alimentate per i due terzi dagli operai e per un terzo dai datori di lavoro.
La legge sugli incidenti sul lavoro (1884) che istituisce un'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, a carico dei datori di lavoro.
La legge sull'invalidità e sulla vecchiaia(1889). In questo caso il finanziamento e la gestione del fondo erano alla pari fra lavoratori e datori con un piccolo contributo dello stato. Per l'inabilità la persona riceveva i due terzi del salario. In caso di morte invece la vedova riceveva il 60% del salario percepito dal marito
Per la prima volta uno stato diede vita a una previdenza pubblica, ovvero a un sistema di assicurazioni sociali obbligatorie che mettevano i lavoratori al riparo dai rischi di malattia, infortunio, invalidità e vecchiaia. Il provvedimento, però, era rivolto solo ai lavoratori di sesso maschile.
Bismarck promosse le sue riforme sociali non certo per amore dei lavoratori tedeschi. L obiettivo era di rendere i lavoratori meno scontenti o, per usare un espressione più dura, più ubbidienti. «Chiunque abbia una pensione per la vecchiaia» dichiarò nel 1881 «è molto più soddisfatto e malleabile di chi è privo di tale prospettiva».
Il modello bismarckiano ha ispirato la maggior parte dei sistemi di welfare dell Europa continentale dando vita al cosiddetto sistema di welfare fordista, che conobbe il suo massimo sviluppo negli anni Sessanta del Novecento. È chiamato fordista, perché è principalmente rivolto ai lavoratori occupati in grandi aziende ispirate all americana Ford.
Questo sistema è costituito da tre istituzioni principali: 1. Il mercato del lavoro 2. La famiglia 3. Il welfare state assicurativo
Il welfare state fordista si rivolge in primis al lavoratore dipendente, occupato con continuità nel corso della vita, offrendo il pacchetto classico delle assicurazioni sociali (inforntunio, malattia, pensione di anzianità) ; poco o nulla viene offerto in termini di servizi pubblici di assistenza e di cura, che vengono lasciati quasi interamente alla famiglia.
La famiglia è fondata su una divisione di genere dei ruoli: L uomo rappresenta il capofamiglia lavoratore (male breadwinner) La donna ha il compito di portare avanti l attività di cura e l offerta di servizi personali ai membri della famiglia.
Nuove prospettive Profondi cambiamenti stanno intervenendo sui pilastri di questo sistema: Non esiste più la piena occupazione (flessibilizzazione del lavoro, alta disoccupazione); La famiglia sta cambiando la sua struttura e fa sempre più richiesta di servizi di cura esterni(es. famiglie monogenitoriali ); Ci sono nuovi rischi che le classiche assicurazioni non arrivano a coprire (es. disoccupazione, malattia di lunga durata ).
BIBLIOGRAFIA Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Elementi di sociologia, Bologna, il Mulino, 2004 M. Palazzo, M. Bergese, Clio magazine, ed La scuola, 2006 Massimo Paci, Nuovi lavori, nuovo welfare. Sicurezza e libertà nella società attiva, Bologna: Il Mulino, 2005. Franz Herre, Bismarck, il grande conservatore, Arnoldo Mondadori Editore, 1994 Lothar Gall, Bismarck, il cancelliere di ferro, Rizzoli, 1982 Adele Maiello, Sindacati in Europa, storia, modelli, culture a confronto, Rubettino, 2002 Grande Enciclopedia Universale, Rizzoli-Larousse