1 OGGETTO ASSICURAZIONE PER RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE QUESITO (posto in data 8 luglio 2013) Nella mia azienda sta per scadere il contratto assicurativo aziendale. Cosa può succedere alla luce del decreto Balduzzi? Possono già obbligarci ad una nostra assicurazione, oltre a quella per colpa grave? Oppure risponde l'azienda in proprio? RISPOSTA (inviata in data 9 luglio 2013) L obbligo di stipulare una polizza assicurativa per la copertura di eventuali danni arrecati al cliente nell esercizio della propria attività professionale è sancito dal comma 1 dell articolo 5 del DPR 3 agosto 2012, n. 137, con cui è stata emanata la riforma degli ordinamenti professionali in applicazione del comma 5 dell articolo 3 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138. Il comma 3 dell articolo 5 del citato DPR 137/2012 stabilisce che l obbligo di copertura assicurativa acquista efficacia decorsi dodici mesi dall'entrata in vigore del DPR stesso, ovvero dal 15 agosto 2013. Il successivo decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, il cosiddetto decreto Balduzzi, ha ripreso il tema della responsabilità professionale del medico dedicando ad esso l intero articolo 3. Il comma 2 di tale articolo 3 fissa al 30 giugno 2013 il termine per l adozione di un decreto del presidente della repubblica cin il quale al fine di agevolare l'accesso alla copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie, sono disciplinati le procedure e i requisiti minimi e uniformi per l'idoneità dei relativi contratti. Considerato che l obbligo della copertura assicurativa è fissato da una norma antecedente quella con la quale si prevede l adozione di un DPR che disciplina le procedure ed requisiti minimidei contratti assicurativi, a rigore questo obbligo sussiste.
2 La questione è comunque controversa, ed è stata affrontata anche nell ambito dell incontro che il 4 luglio scorso del Ministro della Salute con una delegazione della quale facevano parte il Presidente e il vice Presidente dell AOGOI, il Presidente della SIGO ed il segretario della Commissione Affari Sociali della camera. Nell articolo pubblicato in data 9 luglio su Quotidiano Sanità si legge Tra i temi affrontati nel corso dell incontro, uno spazio particolare hanno avuto le problematiche assicurative. L avvicinarsi della scadenza del 13 agosto, data in cui scatterà l'obbligo di copertura assicurativa degli esercenti le professioni sanitarie, preoccupa fortemente la nostra categoria hanno detto i ginecologi chiedendo una proroga di questo termine e l impegno del Ministero a risolvere il problema assicurazioni. Conosco bene la gravità delle problematiche assicurative e siamo all opera per trovare una soluzione, ha assicurato il Ministro. È un problema grave per tutti i medici, e in particolare per le categorie più a rischio, come i ginecologi e gli ortopedici. Abbiamo aperto dei tavoli su responsabilità professionale e assicurazioni, con l ANIA, e inoltre sono al vaglio delle strutture ministeriali competenti una serie di misure per colmare varie lacune anche con il coinvolgimento del Ministero per lo sviluppo economico. Il Ministero inoltre ha avviato dei contatti anche con alcuni broker assicurativi stranieri specializzati in RC sanitaria e sta valutando alcune esperienze positive di altri Paesi che potrebbe fungere da modello di riferimento. Un rinvio dei termini appare sempre più probabile. Le Associazioni di categoria dei professionisti stanno consigliando i loro iscritti di non sottoscrivere polizze assicurative finché il quadro normativo non sarà compiutamente definito.
3 RIFERIMENTI NORMATIVI DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011, n. 138 Articolo 3 comma 5 e) a tutela del cliente, il professionista e' tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti; 5.1. Limitatamente agli esercenti le professioni sanitarie, gli obblighi di cui al comma 5, lettera e), si applicano decorso un anno dalla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica di cui all'alinea del medesimo comma 5, e comunque non oltre l'entrata in vigore di specifica disciplina riguardante la responsabilità civile e le relative condizioni assicurative degli esercenti le professioni sanitarie.
4 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 agosto 2012, n. 137 Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.189 del 14 agosto 2012 entrato in vigore il 15 agosto 2012) articolo 5 Obbligo di assicurazione 1. Il professionista è tenuto a stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall'esercizio dell'attività professionale comprese le attività di custodia di documenti e valori ricevuti dal cliente stesso. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza professionale, il relativo massimale e ogni variazione successiva. 2. La violazione della disposizione di cui al comma 1 costituisce illecito disciplinare. 3. Al fine di consentire la negoziazione delle convenzioni collettive di cui al comma 1, l'obbligo di assicurazione di cui al presente articolo acquista efficacia decorsi dodici mesi dall'entrata in vigore del presente decreto.
5 DECRETO LEGGE 13 settembre 2012, n.158 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Articolo 3 Responsabilità professionale dell'esercente le professioni sanitarie 1. L'esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l'obbligo di cui all'articolo 2043 del codice civile. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo. 2. Con decreto del Presidente della Repubblica, da emanare entro il 30 giugno 2013, su proposta del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze, sentite l'associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA), la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, nonché le Federazioni nazionali degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle categorie professionali interessate, anche in attuazione dell'articolo 3, comma 5, lettera e), del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, al fine di agevolare l'accesso alla copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie, sono disciplinati le procedure e i requisiti minimi e uniformi per l'idoneità dei relativi contratti, in conformità ai seguenti criteri: a) determinare i casi nei quali, sulla base di definite categorie di rischio professionale, prevedere l'obbligo, in capo ad un fondo appositamente costituito, di garantire idonea copertura assicurativa agli esercenti le professioni sanitarie. Il fondo viene finanziato dal contributo dei professionisti che ne facciano espressa richiesta, in misura definita in sede di contrattazione collettiva, e da un ulteriore contributo a carico delle imprese autorizzate all'esercizio dell'assicurazione per danni derivanti dall'attività medico-professionale, determinato in misura percentuale ai premi incassati nel precedente esercizio, comunque non
6 DECRETO LEGGE 13 settembre 2012, n.158 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Articolo 3 Responsabilità professionale dell'esercente le professioni sanitarie superiore al 4 per cento del premio stesso, con provvedimento adottato dal Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, nonché le Federazioni nazionali degli ordini e dei collegi delle professioni sanitarie; b) determinare il soggetto gestore del Fondo di cui alla lettera a) e le sue competenze senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica; c) prevedere che i contratti di assicurazione debbano essere stipulati anche in base a condizioni che dispongano alla scadenza la variazione in aumento o in diminuzione del premio in relazione al verificarsi o meno di sinistri e subordinare comunque la disdetta della polizza alla reiterazione di una condotta colposa da parte del sanitario accertata con sentenza definitiva. 3. Il danno biologico conseguente all'attività dell'esercente della professione sanitaria è risarcito sulla base delle tabelle di cui agli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, eventualmente integrate con la procedura di cui al comma 1 del predetto articolo 138 e sulla base dei criteri di cui ai citati articoli, per tener conto delle fattispecie da esse non previste, afferenti all'attività di cui al presente articolo. 4. Per i contenuti e le procedure inerenti ai contratti assicurativi per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività professionale resa nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto di convenzione, il decreto di cui al comma 2 viene adottato sentita altresì la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Resta comunque esclusa a carico degli enti del Servizio sanitario nazionale ogni copertura assicurativa della responsabilità civile ulteriore rispetto a quella prevista, per il relativo personale, dalla normativa contrattuale vigente.
7 DECRETO LEGGE 13 settembre 2012, n.158 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute. Articolo 3 Responsabilità professionale dell'esercente le professioni sanitarie 5. Gli albi dei consulenti tecnici d'ufficio devono essere aggiornati con cadenza almeno quinquennale, al fine di garantire, oltre a quella medico legale, una idonea e qualificata rappresentanza di esperti delle discipline specialistiche dell'area sanitaria, anche con il coinvolgimento delle società scientifiche tra i quali scegliere per la no-mina tenendo conto della disciplina interessata nel procedimento. 6. Dall'applicazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica