LE NOSTRE RISPOSTE Organizzazione dei vegetali: Dopo una bella discussione, decidiamo di organizzare il nostro giardino come una testimonianza dei vari ambienti presenti nel paese. Vogliamo creare all interno del nostro giardino tante stanze che rappresentino i vari ambienti di Merone: il lago, le colline, le montagne, il prato I vegetali velenosi: Il Maggiociondolo, la berretta del prete, ecc. Avevamo deciso di mettere le piante velenose nel nostro giardino segnalandole con dei cartelli di pericolo, ma poi ci abbiamo ripensato e abbiamo deciso di toglierle perché potrebbero essere troppo pericolose per bambini piccoli o distratti che non leggono i cartelli che segnalano il pericolo. Inoltre, su consiglio di Andrea, abbiamo scelto di non mettere piante tipiche del nostro territorio sensibili a malattie (come l olmo) al fine di avere tante piante sane e quindi poco costose da mantenere per il Comune di Merone. I vegetali spinosi: La rosa, il lampone, il biancospino, ecc. Vorremmo mantenere nel giardino i vegetali spinosi segnalandoli con dei cartelli per fare attenzione quando ci si avvicina. I vegetali spinosi non sono molto pericolosi perché provocano solo delle punture o dei graffi che, disinfettati, guariscono subito.
Il salice piangente: Abbiamo deciso di inserire nel nostro progetto il salice piangente, anche se non appartiene alla storia di Merone, perché nei giardini del nostro paese, oggi, ce ne sono tanti. Non lo metteremo però dentro l'ecomuseo, ma all esterno, vicino all entrata, creando un posto tutto per lui. Sotto il salice vorremmo mettere una panchina di legno a forma circolare, in modo tale che chi si siederà potrà godere dell ombra della sua chioma.
Il prato fiorito: Abbiamo pensato di non creare dei larghi sentieri e delle pavimentazioni nel giardino perché impedirebbero di seminare il prato e renderebbero il nostro ecomuseo meno naturale. Preferiamo avere tutto prato "calpestabile" e un piccolo prato fiorito, colorato e ricco di piccoli insetti. A scuola abbiamo fatto l esperienza di allevare bruchi di farfalle della specie Vanessa delle ortiche. È stata un esperienza bellissima e abbiamo deciso di creare nel nostro giardino un prato attrattivo per bruchi e farfalle. Metteremo siepi ed erbe con foglie che potranno essere cibo per i bruchi che, quando si trasformeranno in farfalle, potranno trovare cibo nei fiori del prato. Il pergolato: Abbiamo capito che un pergolato, grande quanto basta per contenere una classe intera, ha bisogno di un grande spazio e ruberebbe terreno al prato. Non inseriremo nel nostro giardino alcun pergolato, ma utilizzeremo le chiome degli alberi come riparo dal sole. I tavoli di appoggio saranno sistemati sotto gli alberi che, crescendo, avranno la chioma più grande. Sempre perché occuperebbe troppo spazio e non ci permetterebbe di mettere tante altre cose, abbiamo deciso di non inserire il labirinto che inizialmente alcuni di noi avevano proposto.
Arco fiorito: Invece di costruire per ogni porta del nostro ecomuseo un arco sul quale far crescere delle piante rampicanti, abbiamo pensato di piantare delle coppie di alberi da frutto coltivati, un tempo, a Merone così, quando saranno grandi, le loro chiome si uniranno e,con i ram, formeranno un arco fiorito in primavera e ricco di frutti in estate e in autunno. Le sedute: Decidiamo di inserire degli elementi naturali che possono essere usati come sedute o come gioco. Per evidenziare la diversità di paesaggio, tra quello di lago e quello collinare-montuoso,decidiamo di inserire,nello spazio dedicato al lago, sassi dalla forma levigata che ricordano quelli che si trovano immersi o sono in prossimità dell'acqua panchine con tavoli in legno che rappresentino i cerchi concentrici creati dal movimento dell'acqua. Nello spazio dedicato alla collina-montagna, decidiamo, invece, di inserire grossi massi a forma di parallelepipedo con superficie grossolana, come quelli estratti dalla cava, ma, come suggerisce Andrea, con gli spigoli smussati per essere più sicuri panchine con i tavoli di legno che rappresentino i fiori
Chiederemo, inotre, all Amministrazione Comunale di cercare un masso erratico, nei terreni vicini alla scuola, da sistemare nel nostro giardino, per ricordarci le origini antichissime del nostro territorio. La fontanella: Per dedicare più spazio al verde, abbiamo deciso di non mettere una fontana grande, come piaceva a molti di noi, ma una fontanella tipo vedovella, all entrata del giardino, nella zona del salice piangente. Sarà una fontanella di piccole dimensioni perché non servirà per abbellire il giardino, ma servirà agli alunni e alle persone che verranno a visitare il nostro giardino per bere o per lavarsi le mani. Lungo il perimetro del nostro ecomuseo abbiamo pensato di mettere tre cestini per i rifiuti perché vorremmo il nostro giardino sempre pulito. Questi cestini saranno di materiale naturale come il legno.
All entrata del museo decidiamo di inserire anche una bacheca esplicativa di aiuto per tutti i visitatori. All interno dell ecomuseo ci saranno dei cartelli con i nomi dei vari vegetali o che indicano particolari pericoli, come la presenza di spine.