Tra politica e condivisione il caso dei pannelli solari termici a Barcellona Ilaria Beretta Università Cattolica sede di Brescia
Obiettivi del presente contributo (1) Diffondere la conoscenza di una best practice In qualche modo contribuire alla penetrazione delle fonti rinnovabili in Italia (pannelli solari termici in edilizia previsti nel Decreto Romani e, in precedenza, D. lgs. 192/2005 in edilizia pubblica)
Obiettivi del presente contributo (2) Grazie agli strumenti propri dell interpretazione sociologica, rispondere alla domanda: come rendere socialmente accettabile una nuova norma (che comporti un cambiamento abbastanza radicale nelle abitudini comportamentali)?
Il Regolamento solare termico di Barcellona 1999: almeno il 60% dell H20 calda da pannelli solari termici negli edifici di nuova costruzione Edifici caratterizzati da consumo medio minimo pari a 2.000 litri (considerando una temperatura di 45 ) Tipologie d uso: abitazioni, strutture sanitarie e sportive, edifici commerciali e industriali; riscaldamento H20 piscine coperte climatizzate con un volume di H20 superiore ai 100 m3 Sono responsabili dell applicazione del Regolamento: la società di costruzione, il proprietario dell immobile, colui che progetta e dirige i lavori. In caso di inadempimento, multe da 6.000 a 60.000 euro.
Dal 2000 al 2009 1.126 progetti approvati I primi risultati per un totale di 62.819 m2 di superficie destinata a pannelli solari termici 41,98 m2 / 1000 abitanti emissioni di CO2 risparmiate annualmente: 8.836 tonnellate Inspira l elaborazione di un modello tipo a livello nazionale
La strategia(1) Il Regolamento è stato approvato dal Consiglio Comunale il 1 luglio 1999 ed è entrato in vigore il 1 agosto 2000 Ampio processo di divulgazione e consultazione sulla bozza di regolamento. In particolare: intensa attività di informazione nei confronti della cittadinanza ampio processo di negoziazione con i principali stakeholder locali (architetti, ingegneri, costruttori, installatori, società immobiliari, associazioni di promozione dell energia solare termica, associazioni di consumatori, associazioni ambientaliste) Serie di colloqui e confronti, collettivi e individuali tra, da un lato, il responsabile politico e i tecnici, dall altro, i diversi gruppi individuati.
La strategia (2) Strategia vincente (1): rivolgersi per primi e stringere alleanze con i gruppi a favore della proposta (es. ambientalisti, promotori fonti rinnovabili), e con i sottogruppi più aperti alla tematica. Es. Ordine degli architetti Strategia vincente (2): documentare quanto si afferma con dati alla mano. (Es. risposta all ordine dei costruttori) Strategia vincente (3): ricordare e documentare posizione opinione pubblica. Strategia vincente (4): organizzare ampia offerta formativa, interna ed esterna all amministrazione Interna: tecnici comunali Esterna: soprattutto installatori e architetti
La strategia (3) Strategia vincente (5): sottolineare effetti positivi in termini di creazione posti di lavoro. Es. coinvolgimento ESTIF. Strategia vincente (6): dare il buon esempio (installazione pannelli solari sugli edifici pubblici a scopo dimostrativo) Strategia vincente (7): (problema della difficile comunicabilità di certi dati e informazioni) adottare un linguaggio adeguato, ad es. servendosi di equivalenze.
Il processo di revisione Avviato nel 2005 e non ancora concluso. Si prevede: l obbligo di una certificazione delle installazioni l obbligo di un contratto di mantenimento (2 anni) innalzamento limite minimo consumo acqua calda edifici revisione di alcune eccezioni previste Processo partecipato: tavolo di lavoro cui partecipano ben 13 portatori di interesse
L interpretazione sociologica (1) L approccio ecologico (Domanda: come rendere socialmente accettabile una nuova norma che impatti sulle consuetudini?) utile come approccio base : Sì riconoscimento crisi ecologica Sì riconoscimento suoi effetti sulla società Se ci rifacciamo allo STRIPAT model, il principale impatto sulle condizioni ambientali è dato dalla tecnologia MA: Non è possibile affermare se a tutto ciò corrisponda l affermazione del Nuovo Paradigma Ecologico Tale approccio non ci permette di rispondere al quesito di base
L interpretazione sociologica (2a) L approccio relazionale (Domanda: come rendere socialmente accettabile una nuova norma che impatti sulle consuetudini?) Forse l approccio più utile: per la rilevanza delle reti e dei relativi aspetti funzionali, l importanza dei contatti Il richiamo al concetto di capitale sociale ( non abbiamo [ ] attori razionali isolati, quanto piuttosto persone in rete, i cui contatti sono preziosi per la riuscita economica del singolo come del gruppo G. Osti). In particolare: La fitte rete di relazioni messa in atto con gli operatori economici e la società civile ha rafforzato gli effetti benefici della norma
L interpretazione sociologica (2b) L approccio relazionale (Domanda: come rendere socialmente accettabile una nuova norma che impatti sulle consuetudini?) Altro elemento calzante : complementarietà dell approccio relazionale rispetto a quello istituzionale Analisi relazionale e istituzionale, insieme, possono aiutarci a comprendere la natura dei rapporti tra gli attori in gioco La costruzione di reti come possibile risposta alla nostra domanda
L interpretazione sociologica (3) L approccio cognitivo (Domanda: come rendere socialmente accettabile una nuova norma che impatti sulle consuetudini?) Approccio molto utile per: Concetto di frame, concetto di cornici cognitive che ci aiutano a inquadrare un discorso e facilitano la conversazione Il concetto di path dependency, vale a dire il rimanere fedeli a scelte (anche tecnologiche) compiute in passato, senza che continuino a sussisterne i presupposti Possibile risposta alla nostra domanda: la soluzione si trova nell analisi delle origini, delle motivazioni, delle cornici cognitive alla base dei discorsi sostenuti in opposizione alla norma stessa
L interpretazione sociologica (4) L approccio della political economy (Domanda: come rendere socialmente accettabile una nuova norma che impatti sulle consuetudini?) Approccio utile per: Il concetto di interesse, non solo economico, ma nel senso più esteso in riferimento ad altri fattori quali la cultura e il prestigio l idea delle istituzioni, non più solo subordinate ai rapporti di produzione, ma svolgenti ruolo di regolazione della vita economica MA nei suoi filoni di ricerca empirica, poco adatto all interpretazione del caso barcellonese non fornisce una risposta adeguata al nostro quesito
Tra le principali conclusioni Validità del modello adottato a Barcellona impongo e condivido Replicabile in Italia? Vantaggi per tutti: cittadini, mercato del lavoro, operatori economici Le parole chiave: reti e cornici cognitive