Guida alla progettazione e realizzazione di un impianto automatico di rivelazione incendio

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Transcript:

Fire Tutorial SCSLOOP-1x00 09/10/2007 Guida alla progettazione e realizzazione di un impianto automatico di rivelazione incendio PAG 1

INDICE INDICE 2 10 Normative di riferimento 3 20 Premessa3 30 Quali Aree sorvegliare 3 40 Suddivisione dell area protetta in ZONE4 50 I componenti di un sistema di rivelazione e allarme incendio4 60 Scelta del tipo di rivelatore 5 70 Criteri di installazione dei rivelatori 5 71 calore6 72 Rivelatori Puntiformi di Fumo8 73 Rivelatori Ottici lineari di Fumo13 80 Punti di segnalazione Manuale 16 90 Centrale di controllo e segnalazione 16 100 Dispositivi di allarme acustici e luminosi16 110 Alimentazioni17 120 Elementi di Connessione18 130 Verifica dei Sistemi18 140 Esercizio dei sistemi18 150 Ispezioni Periodiche19 160 Pannelli ripetitori19 PAG 2

10 Normative di riferimento UNI EN54-1 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio Introduzione UNI EN54-2 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio Centrale di controllo e segnalazione UNI EN54-3 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio dispositivi sonori di allarme incendio UNI EN54-4 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio Apparecchiatura di alimentazione UNI EN54-5 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio calore rivelatori puntiformi UNI EN54-7 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio fumo rivelatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione UNI EN54-11 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio Punti di allarme manuali UNI EN54-18 : Sistemi di rivelazione e segnalazione incendio dispositivi di ingresso/uscita UNI 9795 : Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio Direttiva Prodotti da Costruzione (CPD)89/106/CEE Norme CEI relative agli impianti elettrici dove applicabili 20 Premessa Il presente opuscolo è una guida alla progettazione ed installazione di un sistema automatico rivelazione incendio realizzato con apparecchiature INIM electronics, non può essere considerato un documento che possa in alcun modo sostituire interamente o parzialmente i testi normativi applicabili Il presente documento non tratta in maniera esaustiva tutte le problematiche relative agli impianti di rivelazione incendio, si rimanda ai testi normativi per una completa trattazione 30 Quali Aree sorvegliare Le aree sorvegliate devono essere interamente tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione Vanno sorvegliate direttamente dai rivelatori anche: Locali tecnici elevatori, ascensori, montacarichi ecc Cortili interni coperti Condotti di condizionamento dell aria, condotti di aereazione e ventilazione Controsoffitti e spazi sotto i pavimenti sopraelevati Possono NON essere direttamente sorvegliati, purchè NON contengano Materiali infiammabili, combustibili, rifiuti e cavi elettrici: Piccoli locali utilizzati per servizi igienici Condotti e cunicoli con sezione minore di 1m² a condizione che siano opportunamente protetti dall incendio e compartimentati Banchine di carico senza tetto Spazi nascosti (compreso controsoffitti e sotto i pavimenti) che abbiano : o Altezza minore di 800mm o Superficie minore di 100m², Lunghezza minore di 25m e totalmente rivestiti all interno con materiale incombustibile di classe 0 (vedi DM26/6/84), inoltre non debbono contenere cavi di sistemi di emergenza (a meno che non siano resistenti al fuoco per almeno 30 min) PAG 3

Vani scale compartimentali Vani corsa ascensori purché facciano parte di un compartimento sorvegliato 40 Suddivisione dell area protetta in ZONE Ai fini dell impianto automatico rivelazione incendio l area protetta va divisa in Zone, la divisione in zone permette di fornire indicazioni tali da consentire una localizzazione rapida ed efficace della fonte di pericolo La norma UNI9795 fornisce i criteri da utilizzare per individuare le varie Zone di rivelazione: Le zone devono essere delimitate in modo che sia possibile localizzare rapidamente e senza incertezze il focolaio di incendio Ciascuna zona non deve comprendere più di un piano ( tranne vani scala, montacarichi ecc) La sua superficie di ciascuna zona deve essere minore di 1600 m² Non possono appartenere alla stessa zona più locali a meno che: o Siano contigui, il loro numero non sia maggiore di 10, la loro superficie complessiva sia minore di 600m² e gli accessi di tutti i locali si affaccino sul medesimo disimpegno o Il loro numero non sia maggiore di 20, la loro superficie complessiva sia minore di 1000m², in prossimità degli accessi di ciascun locale siano installati dei ripetitori ripetitori ottici di allarme che consentano di individuare il locale dove è stato rilevato il focolaio Gli spazi nascosti devono costituire una zona separata e devono essere installati ripetitori ottici che indichino dove i sensori sono entrati in allarme Se una medesima linea di rivelazione serve più zone o più di 32 punti la linea deve essere ad anello chiuso e dotata di idonei dispositivi in grado di assicurare che un corto circuito o interruzione dei cavi non impedisca la segnalazione di allarme per più di una zona 50 I componenti di un sistema di rivelazione e allarme incendio Lo schema a blocchi di seguito riportato indica i vari componenti di un sistema di rivelazione ed allarme incendio secondo la classificazione stabilita nelle norme EN54 I Componenti di un sistema di rivelazione e allarme incendio (EN 54-1) C Dispositivo/i di allarme incendio A Rivelatore/i d incendio D Punto/i di segnalazione manuale B Centrale di controllo e Segnalazione E Dispositivo di trasmissione Dell allarme incendio J Dispositivo di trasmissione Dei segnali di guasto F Stazione di ricevimento Dell allarme incendio K Stazione di ricevimento Dei segnali di guasto G Comando del sistema Automatico antincendio H Sistema automatico Antincendio L Apparecchiatura di alimentazione PAG 4

60 Scelta del tipo di rivelatore La scelta del tipo di rivelatore da utilizzare in un determinato ambiente deve essere fatta tenendo conto di diversi fattori quali il tipo di materiale stoccato nel locale, il tipo di rischio di incendio, la conformazione del locale ecc La tabella di seguito fornisce delle indicazioni di massima per operare la scelta del tipo di rivelatore: Materiali Apparecchiature elettroniche cavi elettrici motori elettrici AMBIENTE Tipo di rischio Pirolisi dei cavi(fumi tossici) Archi elettrici (cause di accensione) Rischi elettrici associati Molto pulito e secco moderata Centri elaborazione dati Sistemi Aspirati fumo V200 / S200 fumo e temperatura Pulito Sporco Fumoso Sporco Umido Caldo fumoso Aria aperta Uffici, residenziale, ospedali fumo V200 / S200 fumo e temperatura Magazzini, laboratori produttivi, autofficine, magazzini con muletti diesel fumo Allevamenti bestiame, spogliatoi, lavanderie Cucine, Sale macchina fumo Lineari Stoffe, vestiti, mobili, carta e cartone, materie plastiche, segatura, scarti legnami Liquidi infiammabili, vernici, solventi, gas infiammabili Focolai covanti Fiamme, fumo, accensione piuttosto lenta seguita da forte produzione di calore V200 / S200 fumo e temperatura V350 / S400 V200 / S200 fumo e temperatura fumo V200 / S200 fumo e temperatura V350 / S400 fumo fumo fumo V350 / S400 fumo Lineari Generi alimentari, rifiuti organici, strutture in legno, combustibili solidi Fumo, fiamme, innesco lento seguito da alte temperature V200 / S200 fumo e temperatura fumo V200 / S200 fumo e temperatura V350 / S400 fumo V350 / S400 V350 / S400 Prodotti plastici, prodotti chimici, macchine utensili Il tipo di rischio va valutato in ogni singolo caso Sistemi Aspirati fumo V200 / S200 fumo e temperatura V350 / S400 fumo V350 / S400 fumo V350 / S400 fumo Lineari 70 Criteri di installazione dei rivelatori Il numero di rivelatori necessari e la loro posizione va determinata in base a: Tipo di rivelatori Superficie ed altezza del locale Forma del soffitto o della copertura Condizioni di aereazione e ventilazione del locale PAG 5

71 calore La temperatura di intervento dei rivelatori deve essere maggiore della più alta raggiungibile nel locale in condizioni normali Ciascun rivelatore può sorvegliare al massimo una superficie A max di pavimento (fare riferimento alla tabella di seguito) Superficie S in pianta m2 Locale Sorvegliato Inclinazione a del soffitto rispetto all orizzontale A max : massima superficie sorvegliata da ogni rivelatore m2 <= 40 qualsiasi 40 >40 0 < a <= 20 20 < a <= 45 45 < a 30 40 50 a La distanza tra ciascun Rivelatore e le pareti del locale non deve essere minore di 0,5 m a meno che non siano installati in cunicoli di larghezza minore di 1m Viene definita la distanza massima tra ciascun rivelatore e le pareti del locale o l area sorvegliata dal rivelatore adiacente PAG 6

Superficie S in pianta del locale sorvegliato m2 Distanza massima del rivelatore dalle pareti o dall area sorvegliata dal rivelatore adiacente m Inclinazione a del soffitto rispetto all orizzontale A <= 20 20 < a <= 45 A > 45 <= 40 > 40 5,0 4,5 5,5 5,5 6,5 7,0 a Altezza massima di montaggio rispetto al pavimento 8 m I rivelatori non devono essere direttamente investiti da flussi d aria forzata derivante da condotte ecc Nel caso l aria sia forzata nel locale tramite soffitti a pannelli forati in corrispondenza del rivelatore i fori vanno tappati nel raggio di 1m Rivelatori Puntiformi di in locali con coperture inclinate: I rivelatori vanno sempre fissati direttamente al soffitto Nei locali con soffitto inclinato con inclinazione maggiore di 20 si deve installare in ogni campata una fila di rivelatori sul colmo del soffitto Nei locali con soffitto a shed (capannone) si deve installare in ogni campata una fila di rivelatori sul colmo del soffitto (punto dove l inclinazione è minore) Nei locali con soffitto a falda trasparente si deve installare in ogni campata una fila di rivelatori sul colmo del soffitto ad almeno 1 m dalla falda verticale Rivelatori Puntiformi di in locali con Soffitti con elementi sporgenti: Il soffitto si può considerare piano se lo spazio libero (ai fini dei moti convettivi) tra il soffitto e la parte superiore degli elementi sporgenti (condotti d aria ecc) è di almeno 15cm La figura di seguito permette di individuare la modalità di installazione dei rivelatori: PAG 7

ALTEZZA LOCALE m 9 8 7 6 5 4 3 2 1 SETTORE 1 SETTORE 2 100 200 300 400 Altezza elemento sporgente mm SETTORE 1: i rivelatori vanno all interno dei riquadri delimitati dagli elementi sporgenti se la superficie di tali riquadri è superiore ad Amax, in caso contrario vanno posizionati sulla faccia inferiore degli elementi sporgenti SETTORE 2: I rivelatori devono sempre essere posti all interno dei quadri delimitati dagli elementi sporgent Se i rivelatori vanno installati all interno dei riquadri deve essere presente almeno 1 rivelatore all interno di ciascun riquadro con area maggiore di 0,6 Amax Nel caso di riquadri con area minore di 0,6 A max devono essere presenti al minimo un numero di rivelatori tale da soddisfare i requisiti in tabella: Superficie del riquadro < 0,6 A max < 0,4 Amax < 0,3 Amax <0,2 Amax Distribuzione dei rivelatroi puntiformi di calore 1 ogni 2 riquadri 1 ogni 3 riquadri 1 ogni 4 riquadri 1 ogni 5 riquadri 72 Rivelatori Puntiformi di Fumo I rivelatori di fumo non vanno posti dove la normale presenza di aereosol assume una concentrazione tale da poter causare dei falsi allarme, in tali casi bisogna fare ricorso a rivelatori di diverso tipo Ciascun rivelatore può sorvegliare al massimo una superficie A max di pavimento, il valore di Amax va definito secondo quanto riportato di seguito: PAG 8

Altezza h del soffitto m Locale Sorvegliato Superficie S m2 Inclinazione a del soffitto Area a pavimento massima sorvegliata da ogni rivelatore A max H <= 6 S <= 80 S > 80 Qualsiasi qualsiasi 80 60 H > 6 qualsiasi 0 < a <= 20 20 < a <= 45 45 < a 80 100 120 a La distanza tra ciascun Rivelatore e le pareti del locale non deve essere minore di 0,5 m a meno che non siano installati in cunicoli di larghezza minore di 1m La distanza massima tra ciascun rivelatore e le pareti del locale o l area sorvegliata dal rivelatore adiacente deve rispettare il prospetto di seguito riportato: PAG 9

Superficie S del locale sorvegliato m2 Altezza h del locale sorvegliato m Distanza massima del rivelatore dalle pareti o dall area sorvegliata da un altro rivelatore m Inclinazione a del soffitto rispetto all orizzonte A <= 20 20 < a <= 45 A > 45 S <= 80 h <= 12 6,5 7 8 S > 80 H <= 6 6< h <= 12 6 7 7 8 9 10 a L altezza massima di montaggio rispetto al pavimento è pari a 12 m, si possono tuttavia utilizzare tali rivelatori in ambienti ad altezza maggiore purché vengano installati oltre che a soffitto anche ad altezze intermedie Il prospetto di seguito riportato riporta le distanze minime e massime di installazione dell elemento sensibile dal soffitto: PAG 10

Altezza del locale m Distanza dell elemento sensibile al fumo dal soffitto in funzione della sua inclinazione rispetto all orizzonte A <= 15 15 < a <= 30 A > 30 Min cm Max cm Min cm Max cm Min cm Max cm H <= 6 3 20 20 30 30 50 6 < h <= 8 7 25 25 40 40 60 8<h<=10 10 30 30 50 50 70 10<h<=12 15 35 35 60 60 80 a I rivelatori vanno sempre fissati direttamente al soffitto Nei locali con soffitto inclinato con inclinazione maggiore di 20 si deve installare in ogni campata una fila di rivelatori sul colmo del soffitto Nei locali con soffitto a shed (capannone) si deve installare in ogni campata una fila di rivelatori sul colmo del soffitto (punto dove l inclinazione è minore) Nei locali con soffitto a falda trasparente si deve installare in ogni campata una fila di rivelatori sul colmo del soffitto ad almeno 1 m dalla falda verticale Rivelatori Puntiformi di fumo in locali con Soffitti con elementi sporgenti: Il soffitto si può considerare piano se lo spazio libero (ai fini dei moti convettivi) tra il soffitto e la parte superiore degli elementi sporgenti (condotti d aria ecc) è di almeno 15cm La figura di seguito permette di individuare la modalità di installazione dei rivelatori: PAG 11

ALTEZZA LOCALE m 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 SETTORE 3 SETTORE 1 SETTORE 2 100 200 300 400 Altezza elemento sporgente mm SETTORE 1: i rivelatori vanno all interno dei riquadri delimitati dagli elementi sporgenti se la superficie di tali riquadri è superiore ad Amax, in caso contrario vanno posizionati sulla faccia inferiore degli elementi sporgenti SETTORE 2: I rivelatori devono sempre essere posti all interno dei quadri delimitati dagli elementi sporgenti SETTORE 3: I rivelatori devono essere posti sulla faccia inferiore degli elementi sporgenti Se i rivelatori vanno installati all interno dei riquadri deve essere presente almeno 1 rivelatore all interno di ciascun riquadro con area maggiore di 0,6 Amax Nel caso di riquadri con area minore di 0,6 A max devono essere presenti al minimo un numero di rivelatori tale da soddisfare i requisiti in tabella: Superficie del riquadro < 0,6 A max < 0,4 Amax < 0,3 Amax <0,2 Amax Distribuzione dei rivelatroi puntiformi di calore 1 ogni 2 riquadri 1 ogni 3 riquadri 1 ogni 4 riquadri 1 ogni 5 riquadri Rivelatori Puntiformi di Fumo in locali dotati di impianti di condizionamento o ventilazione: Nei locali con circolazione d aria elevata, cioè al di sopra dei normali valori adottati per gli impianti di benessere, (CED, locali quadri elettrici ecc) il numero di rivelatori nel locale e nei controsoffitti va aumentato moltiplicandolo per i PAG 12

coefficienti riportati nella tabella (questo per compensare l eccessiva diluizione del fumo nell aria) : Prodotto della distanza media dei rivelatori di fumo dal pavimento per il numero di ricambi/h < 40 Coefficiente maggiorativo 3 >= 40 2 * * Nel caso di prodotto altezza media per ricambi d aria orari sia maggiore di 40 è necessario installare dei rivelatori a sorveglianza diretta di ciascun macchinario limitando così il coefficiente maggiorativo dei rivelatori a soffitto Rivelatori Puntiformi di Fumo in locali dotati di impianti di condizionamento o ventilazione: rivelatori non devono essere direttamente investiti da flussi d aria forzata derivante da condotte ecc Nel caso l aria sia forzata nel locale tramite soffitti a pannelli forati in corrispondenza del rivelatore i fori vanno tappati nel raggio di 1m Se l aria è immessa tramite bocchette i rivelatori, sempre distribuiti in modo uniforme devono essere posti il più lontano possibile dalla bocchette stesse Se la ripresa d aria è fatta tramite bocchette poste nella parte alta delle pareti in vicinanza del soffitto, i rivelatori, oltre ad essere uniformemente distribuiti, devono essere posti in modo che uno di essi si trovi in corrispondenza di ogni bocchetta di ripresa Se la ripresa d aria è fatta tramite bocchette poste a soffitto i rivelatori devono essere sempre distribuiti uniformemente a soffitto ma il più lontano possibile dalle bocchette stesse I rivelatori puntiformi di fumo devono essere posti anche all interno dei canali di immissione e di ripresa dell aria Un rivelatore deve inoltre essere installato in ciascun condotto di ripresa dell aria primaria che si immetta nel collettore principale I rivelatori posti nei vani di convogliamento dell aria degli impianti id condizionamento non possono sostituire quelli a soffitto all interno dell area sorvegliata 73 Rivelatori Ottici lineari di Fumo: I rivelatori ottici lineari di fumo devono essere conformi alla UNI EN 54-12 Un rivelatore lineare non può coprire una superficie maggiore di 1600m² e la larghezza dell area coperta non può essere maggiore di 15m Il rivelatore, nei locali con copertura piana, deve essere posizionato entro il 10% dell altezza del locale (salvo alcuni casi particolari legati a materiali stoccati nell ambiente, temperatura e polverosità dell aria ecc, in tali casi possono essere posizionati più rivelatori ad altezze diverse) PAG 13

La norma riporta una serie di regole sul posizionamento dei rivelatori lineari in caso di locali con soffitti a volta, a cupola o con elementi sporgenti PAG 14

PAG 15

80 Punti di segnalazione Manuale I sistemi fissi di rivelazione automatica d incendio devono essere completati con un sistema di segnalazione manuale costituito da punti di segnalazione manuali: In ogni zona devono essere presenti almeno 2 punti di segnalazione manuali In ciascuna zona devono essere installati un numero di punti di segnalazione tale che almeno uno possa essere raggiunto da ogni parte della zona stessa con un percorso non maggiore di 40m Alcuni dei punti di segnalazione vanno posizionati lungo le vie di esodo I pulsanti di allarme devono essere conformi alle norme EN54-11 e devono essere installati ad un altezza compresa tra 1 e 1,4m 90 Centrale di controllo e segnalazione L ubicazione della centrale va scelto in maniera da garantire la massima sicurezza di funzionamento al sistema, deve essere un luogo protetto, sempre e facilmente accessibile Il locale dove è situata la centrale deve essere sorvegliato dai rivelatori se non presidiato in modo permanente, situato possibilmente in prossimità dell ingresso principale e doatato di illuminazione di emergenza ad intervento automatico ed immediato in caso di mancanza rete 100 Dispositivi di allarme acustici e luminosi PAG 16

Facoltativi C Dispositivo/i di allarme incendio A Rivelatore/i d incendio D Punto/i di segnalazione manuale B Centrale di controllo e Segnalazione E Dispositivo di trasmissione Dell allarme incendio J Dispositivo di trasmissione Dei segnali di guasto F Stazione di ricevimento Dell allarme incendio K Stazione di ricevimento Dei segnali di guasto G Comando del sistema Automatico antincendio H Sistema automatico Antincendio Sempre Presenti L Apparecchiatura di alimentazione Come illustrato dalla figura precedente il sistema di rivelazione incendio deve essere dotato, oltre che delle segnalazioni presenti sulla centrale di controllo (cicalino, spie ecc), di opportuni dispositivi di segnalazione ottico / acustica posizionati nell area protetta dall impianto I dispositivi Acustici devono essere conformi alla norma UNI EN 54-3 I dispositivi Ottico Acustici devono essere chiaramente riconoscibili Devono evitare rischi indebiti di panico I collegamenti con i dispositivi di allarme acustici e luminosi, se non posati sotto strato di malta o sotto pavimento (secondo prescrizioni CEI64-8) devono essere realizzati con cavi resistenti al fuoco conformi alla norma CEI 20-36 o alla CEI 20-45 La norma UNI9795 non fornisce indicazioni sulla compartimentazione in zone per quanto riguarda le segnalazioni ottico acustiche Tuttavia in installazioni complesse è opportuno attivare i dispositivi di segnalazione di allarme per zone in maniera da evacuare i locali in maniera razionale Sono presenti alcune indicazioni su come compartimentare le zone di segnalazione allarme nelle norme britanniche BS5839-1 : o I confini di tutte le zone di allarme devono avere una struttura ignifuga o La sovrapposizione del segnale tra diverse zone di allarme non deve generare confusione o All interno di un edificio devono essere gli stessi segnali di allarme o Una zona di rivelazione non deve contenere diverse zone di segnalazione allarme, i confini delle zone di rivelazione e di segnalazione allarme devono coincidere, una zona di segnalazione allarme può contenere diverse zone di rivelazione 110 Alimentazioni L apparecchiatura di alimentazione del sistema deve essere conforme alla norma EN54-4 PAG 17

L alimentazione secondaria (batterie) deve assicurare il funzionamento per 72 ore nel caso di interruzione dell alimentazione primaria Tale autonomia può essere ridotta ad un tempo pari alla somma dei tempi necessari per la segnalazione, l intervento ed il ripristino del sistema, ma in ogni caso non meno di 24 ore purchè gli allarmi siano trasmessi ad una stazione ricevitrice e sia in atto un contratto di manutenzione ed una struttura interna adeguata L alimentazione secondaria (batterie) deve assicurare 30minuti di allarme 120 Elementi di Connessione La Norma UNI 9795 considera soltanto interconnessioni via cavo Per quanto riguarda i dispositivi utilizzanti connessione via radio al momento non esiste una norma pubblicata che fornisca indicazioni in materia, esiste soltanto un progetto di Norma pren50-25 Per l utilizzo di tali sistemi deve essere presentata richiesta di deroga al comando dei VVFF che dovranno rilasciare il CPI La sezione minima dei cavi di connessione dei componenti deve essere di 0,5 mm² Le connessioni possono essere eseguite : o Con cavi in tubo sotto malta o sotto pavimento (vale quanto prescritto dalla norma CEI 64-8) o Con cavi posati in tubi a vista (vale quanto prescritto dalla norma CEI 64-8) o Con cavi a vista I cavi devono essere con guaina; la posa deve garantire i cavi contro danneggiamenti accidentali Le giunzioni devono essere realizzate all interno di apposite scatole I cavi se posati con altri conduttori del sistema devono essere chiaramente riconoscibili almeno nei punti ispezionabili Non sono ammesse linee volanti 130 Verifica dei Sistemi La verifica del sistema comprende: Accertamento della rispondenza del sistema con il progetto esecutivo Controllo che i componenti siano conformi alla relativa parte delle norme EN54 Controllo della posa in opera, che sia conforme con la UNI9795, cona la CEI64-8 e con quasiasi altra nora applicabile Esecuzione di prove allarme incendio di avaria e di segnalazione fuori servizio Qualora le condizioni di realizzazione del sistema possano pregiudicarne il funzionamento, devono essere previste prove nelle condizioni reali Si dovrà fare ricorso a focolari tipo adatti alle caratteristiche dell ambiente Nella Norma UNI9795 vengono fornite le definizioni dei vari focolari tipo 140 Esercizio dei sistemi Il mantenimento delle condizioni di efficienza dei sistemi è di competenza dell utente che dev provvedere: Alla continua sorveglianza Alla manutenzione, richiedendo dove necessario, le opportune istruzioni al fornitore A fare eseguire come minimo le ispezioni di seguito specificate PAG 18

A cura dell utente deve essere tenuto un apposito registro, firmato dai resposabili, costantemente aggiornato su cui devono essere annotati : I lavori svolti nelle aree sorvegliate (ristrutturazioni ecc) Le prove eseguite I guasti, le relative cause e gli eventuali provvedimenti attuati per evitarne il ripetersi Gli interventi in caso di incendio precisando: cause, modalità ed estensione del sisnistro, numero di rivelatori entrati in funzione, punti di segnalazione manuale utilizzati ed ogni altra informazione utile per valutare l efficienza dei sistemi Si raccomanda che l utente tenga a magazzino un adeguata scorta di pezzi di ricambio 150 Ispezioni Periodiche Il datore di lavoro o titolare dell attività deve attuare la sorveglianza dei sistemi (rilevare e rimuovere qualsiasi impedimento che possa pregiudicare il corretto funzionamento dei sistemi) Ogni sistema in esercizio deve essere sottoposto ad almeno due visite di controllo e manutenzione all anno, con intervallo fra le due non minore di 5 mesi Le attività di controllo periodiche e la manutenzione devono essere eseguite da personale competente e qualificato Le operazioni di controllo e manutenzione devono essere formalizzate nell apposito registro e nel certificato di ispezione evidenziando : o Le eventuali variazioni riscontrate o Le eventuali carenze Dopo ogni guasto o intervento dei sistemi, l utente deve: o Provvedere ala sostituzione tempestiva dei componenti danneggiati o Far eseguire in caso di incendio, un accurato controllo del sistema o Ripristinare i mezzi di estinzione utilizzati 160 Pannelli ripetitori I pannelli ripetitori vanno utilizzati nel caso in cui l edificio sia dotato di diversi accessi ed i vigili del fuoco potrebbero giungere da uno qualsiasi di essi, nei casi in cui il personale addetto alla supervisione dell impianto sia dislocato lontano dalla centrale di controllo ed in tutti quei casi dove sono necessari pìu punti di segnalazione e controllo In alcune situazioni viene richiesto un pannello dotato di una spia per ciascuna zona in allarme, tale pannello consente con un colpo d occhio di valutare l entità e l estensione dell incendio In questi casi è possibile abbinare al pannello ripetitore il pannello SmartLetUSee/LCD (soltanto per i modelli di centrale SmartLoop) PAG 19