GLYPHEA RIGOI N. SP. (CRUSTACEA, DEC APODA) DELLA DOLOMIA DI FORNI (NORICO, TRIASSICO SUPERIORE) DELLA CARNIA (UDINE, NE ITALIA)

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A. GARASSINO GLYPHEA RIGOI N. SP. (CRUSTACEA, DEC APODA) DELLA DOLOMIA DI FORNI (NORICO, TRIASSICO SUPERIORE) DELLA CARNIA (UDINE, NE ITALIA) GLYPHEA RIGOI N. SP. (CRUSTACEA, DECAPODA) OF THE DOLOMIA DI FORNI (NORIAN, UPPER TRIASSIC) OF CARNIA (UDINE, NE ITALY) Estratto da: GORTANI A Atti del Museo Friulano di Storia Naturale volume 22 - Udine 2000

GORTANIA - Atti Museo Friul. di Storia Nat. 22(2000) 59-64 Udine, 30.XI.2000 ISSN: 0391-5859 A. GARASSINO GLYPHEA RIGOIN. SP. (CRUSTACEA, DECAPODA) DELLA DOLOMIA DI FORNI (NORICO, TRIASSICO SUPERIORE) DELLA CARNIA (UDINE, NE ITALIA) GLYPHEA RIGOI N. SP. (CRUSTACEA, DECAPODA) OF THE DOLOMIA DI FORNI (NORIAN, UPPER TRIASSIC) OF CARNIA (UDINE, NE ITALY) Riassunto breve - La dettagliata descrizione della fauna a crostacei decapodi della Dolomia di Forni (Norico, Triassico superiore), viene qui completata dalla segnalazione di una nuova specie di crostaceo decapode macruro. Anche se la sua presenza era già stata segnalata in precedenza, non fu possibile darne una approfondita descrizione a causa della frammentarietà degli esemplari che furono attribuiti a Glyphea, mancando i caratteri morfologici sufficienti per l'attribuzione specifica. La conservazione dell'esemplare recentemente scoperto ha permesso di osservare alcuni caratteri che non solo confermano la precedente attribuzione generica, ma giustificano l'istituzione di Glyphea rigoi n. sp.. Questa segnalazione conferma la comparsa di Glyphea VON MEYER, 1835 a partire dal Triassico superiore. Parole chiave: Crustacea, Decapoda, Triassico superiore, NE Italia. Abstract - The detailed study ofthe decapod crustacean assemblage of Dolomia di Forni (Norian, Upper Triassic) is completed hy the description of a new species. Even if its presence was already reported in the previous study, a deeper analysis was not possible hecause ofthe had state ofprese rvation ofthe specimens that were simply ascribed to Glyphea, since the inaiti morphologic characters far a specific ascription were lacking. The state of preservation of the recenti}' discovered specimen has allowed to observe some characters that not only confirm the previous generic ascription, but justify then institution O/Glyphea rigoi n. sp.. This discovery confirms the occurence o/glyphea VON MEYER, 1835 with certainty since the Upper Triassic. Key words: Crustacea, Decapoda, Upper Triassic, NE Italy. Premessa La Dolomia di Forni (MATTAVELLI & RIZZINI, 1974) è una unità litostratigrafica affiorante in Carnia (Friuli-Venezia Giulia, NE Italia), lungo il corso superiore del fiume Tagliamento tra i paesi di Tolmezzo e Forni di Sotto. I resti fossili di crostacei decapodi (GARASSINO et al., 1996) sono stati rinvenuti in piccoli affioramenti localizzati a diversi livelli nell'ambito della Dolomia di Forni, in particolare nel membro inferiore. Anche se la maggior parte degli esemplari proviene dalla Valle del Rio Seazza, vicino al paese di Preone, livelli particolarmente ricchi di crosta-

GAMFSNU22 (2000) GLYPHEA RIGOI N. SP. DELLA DOLOMIA DI FORNI (NORICO, TRIAS. SUP.) DELLA CARNIA G] cei sono stati anche scoperti sul versante settentrionale del Monte Auda o nella Frana di Borta, vicino al paese di Caprizzi. Modalità di conservazione e materiali L'esemplare risulta appiattito e la sua preparazione è stata quanto mai difficile a causa della forte consistenza della matrice. L'esemplare, che appartiene alle collezioni paleontologiche del Museo Friulano di Storia Naturale (MFSN), è stato attribuito a Glyphea rigoi n. sp. (famiglia Glypheidae ZITTEL, 1885). A questo si aggiungono i 5 esemplari studiati da GARASSINO et al. (1996) e attribuiti semplicemente a Glyphea sp. a causa della frammentarietà degli stessi. Acronimo = MFSN: Museo Friulano di Storia Naturale Infraordine Palinura LATREILLE, 1803 Famiglia Glypheidae ZITTEL, 1885 Genere Glyphea VON MEYER, 1835 Glyphea rigoi n. sp. Fig.l Diagnosi: carapace subrettangolare; rostro corto privo di denti sopra- sottorostrali; solchi cervicale e branchiocardiaco profondi; pereiopode I subchelato; esopodite con dieresi (?). Derivatio nominis: dedicata al sig. Roberto Rigo che ha consegnato l'esemplare in esame. Olotipo: MFSN 22976 Materiale: sei esemplari in discreto stato di conservazione e in norma laterale Località tipo: Frana di Borta (Caprizzi, Socchieve, Udine) Età geologica: Norico (Triassico superiore) Paratipi: MFSN 1414a-b, 1953,1954,16095 a-b, 16182 L'istituzione di questa nuova specie permette di stabilire che gli esemplari precedentemente studiati (GARASSINO et al., 1996) si possono considerare come paratipi della stessa. Descrizione Si tratta di un glifeide di grandi dimensioni, a esoscheletro robusto e fortemente tubercolato, di lunghezza totale pari a circa 20 cm. Carapace. Il carapace, in norma laterale, ha forma subrettangolare e si restringe debolmente verso il margine anteriore per la debole curvatura del margine ventrale. Il margine dorsale è Fig. 1 - Glyphea rigoi n. sp., es. 22976 MFSN, foto e ricostruzione. - Glyphea rigoi n. sp., es. 22976 MFSN, photo and reconstruction.

62 A. GARASSINO GAMFSNU 22 (2000) rettilineo, mentre quello posteriore ha andamento sinuoso. Il margine dorsale si prolunga in un rostro corto privo di denti sopra- sottorostrali. L'incisione oculare è stretta e poco profonda e gli angoli antennale e pterigostomiale risultano poco pronunciati. Sulla superficie del carapace si osservano i solchi cervicale e branchiocardiaco. Addome. I somiti, parzialmente conservati, hanno lunghezza uniforme e possiedono pleure di forma triangolare i cui margini sono rinforzati da una fila di piccole spine. Il telson ha forma subrettangolare e non presenta una particolare ornamentazione. L'esopodite, percorso da una carena mediana longitudinale, presenta una dieresi (?) subarrotondata. L'endopodite non possiede ornamentazione. Gli uropodi hanno la stessa lunghezza del telson. Appendici cefaliche. Parzialmente conservate. Si osservano solo i flagelli delle antennule e i lunghi flagelli antennali. Appendici toraciche. Non si osserva il III massillipede. Il pereiopode I possiede un propodus corto e particolarmente robusto a cui si articola un dactylus corto e tozzo. I pereiopodi II-V sono parzialmente conservati. Appendici addominali. I pleopodi sono formati da un sottile simpodite subrettangolare a cui si articolano due lunghi flagelli multiarticolati. Osservazioni Quattro generi appartengono alla famiglia Glypheidae ZITTEL, 1885: Glyphea VON MEYER, 1835, Litogaster VON MEYER, 1847, Paralitogaster GLAESSNER, 1969 (nome sostitutivo prò Aspidogaster ASSMANN, 1927; cfr. FORSTER, 1967), e Trachysoma BELL, 1858. Anche SCQUAYLE (1987) considera Trachysoma BELL, 1858 come sinonimo di GlypheaV ON MEYER, 1835, ritengo che Trachysoma BELL, 1858, conosciuto grazie ad un solo esemplare incompleto, necessiti di una attenta revisione, in quanto lo scarso campione disponibile è insufficiente per una sicura attribuzione a questa famiglia. WOODS (1925-31 ) sottolinea i caratteri principali di Glyphea VON MEYER, 1835: carapace subcilindrico fortemente tubercolato, rostro corto privo di denti sopra- sottorostrali, due o tre carene tubercolate nella regione gastrica, solco cervicale profondo che si unisce ai solchi epatico e antennale nella regione pterigostomiale, solchi branchiocardiaco e epatico, solco postcervicale che si unisce al quello branchiocardiaco, pereiopode I subchelato, pereiopodi II-V a dactylus terminale, esopodite con dieresi. I caratteri principali di Glyphea VON MEYER, 1835 si riscontrano nell'esemplare esaminato che viene perciò attribuito a questo genere. Grazie a numerosi lavori (WÒHRMANN & KOREN, 1892; VAN STRAELEN, 1925; WOODS, 1925; BEURLEN, 1933; KUHN, 1952; WOODS, 1957; FELDMANN &MCPHERSON, 1980; FELDMANN, 1981; FORSTER & BRONISLAW, 1986; DAMBORENEA & MANCENIDO, 1987; FELDMANN et al., 1993 e

GAMFSNU 22 (2000) GLYPHEA RìGOi N. SP. DELLA DOLOMIA DI FORNI (NORICO, TRIAS. SUP.) DELLA CARNIA 53 FELDMANN & GAÌÌDZICKI, 1997) si conoscono finora più di 40 specie attribuibili a questo genere, distribuite dal Carnico (Triassico superiore) all'eocene (La Meseta Formation - Seymour Island, Antartide). Tuttavia, questo genere non è stato mai oggetto di una attenta revisione ed è quindi possibile che molte specie siano sinonime sulla base di alcuni caratteri, quali l'andamento dei solchi, il numero di carene sul carapace e il primo paio di pereiopodi. In base alle conoscenze attuali, l'unica specie di glifeide databile al Triassico è Glyphea tantalus WÒHRMANN, 1892 del Carnico di Raibl. I pochi esemplari finora rinvenuti e attribuiti a questa specie, risultano quanto mai frammentari da quanto si evince dai lavori di WÒHRMANN & KOREN ( 1892, pag. 211, tav. X, figs. 7, 8) e FORSTER ( 1967, pag. 166, tav. 9, fig. 4). A questo proposito, la mancanza di alcuni caratteri indispensabili per una precisa analisi sistematica, quali il rostro e il carapace, solleva dei dubbi sulla reale esistenza di questa specie, ancora oggi fonte di discussione. Anche se il confronto tra G. rigoi n. sp. e G. tantalus WÒHRMANN, 1892 risulta quanto mai difficile per la mancanza in quest'ultima di alcuni caratteri necessari per una possibile analisi comparativa, si giustifica l'istituzione di G. rigoi n. sp. sulla base della diversa struttura del periopode I che risulta più corto e tozzo nella specie friulana. Se la comparsa di Glyphea VON MEYER, 1835 nel Carnico risulta ancora oggi alquanto dubbia, si può invece affermare, grazie al rinvenimento di G. rigoi n. sp., che questo genere è sicuramente già presente nel Norico e che la specie friulana ne rappresenta quindi la sua testimonianza certa più antica. Ringraziamenti Manoscritto pervenuto il 19.XI. 1999. Desidero ringraziare il sig. Roberto Rigo che ha consegnato l'esemplare studiato al Museo Friulano di Storia Naturale, contribuendo così ad approfondire le conoscenze carcinologiche del Mesozoico italiano. Inoltre, ringrazio il dott. Giuseppe Muscio, Conservatore della Sezione Geo-Paleontologica del Museo Friulano di Storia Naturale, per avermi consentito lo studio dell'esemplare descritto nel presente lavoro. Bibliografia BEURLEN K., 1933 - Crustacea Decapoda aus den Tendagura-Schichten. Palaeontographica, Stuttgart, Supp. 7, 2 (2): 87-94. DAMBORENEA S.E. & MANCENIDO M.O., 1987 - Primer Glypheidae (Crustacea, Decapoda) de America del Sur en el Toarciano de la Provincia de Mendoza, Argentina. Notas del Museo de la Piata, La Piata, 21 (106): 49-65. FELDMANN R.M., 1981 - Palaeobiogeography of North America lobsters and shrimps (Crustacea, Decapoda). Géobios, Lione, 14 (4): 449-468. FELDMANN R.M. & MCPHERSON C.B., 1980 - Fossil decapod crustaceans of Canada. Papers Geol. Surv. Can., Ontario, 79 (16): 1-20. FELDMANN R.M., TSHUDY D.M. & THOMSON M.R.A., 1993 - Late Cretaceous and Paleocene Decapod Crustaceans from James Ross Basin, Antarctic Peninsula. Mem. J. Pai, 28 (67): 1-41. FELDMANN R.M. & GaiiDZiCKi A., 1997 - A new species of Glyphea (Decapoda: Palinura) from the La

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