LA Medicina della donazione di Organi e Tessuti. per Trapianto : in cosa consiste?

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Transcript:

II CONGRESSO NAZIONALE 18-20 Maggio 2010 Monastero di Santa Chiara Via Santa Chiara, 49 Napoli LA Medicina della donazione di Organi e Tessuti per Trapianto : in cosa consiste? Dr. Giuseppe Bozzi Resp. Sez. Medicina della Donazione di Organi e Tessuti per Trapianti, Coordinatore Locale AOU Pisa e di Area Vasta Nord Ovest - Regione Toscana -

PREMESSA I sempre più numerosi argomenti specifici da affrontare nel percorso della donazione di organi e tessuti hanno fatto sorgere il bisogno di costituire una speciale branca della medicina che prendesse in considerazione, come una specialità medica propriamente detta, il complesso di cognizioni fino ad ora maturate e acquisite DEFINIZIONE E la scienza che studia le tematiche cliniche, organizzative, statistico epidemiologiche e relazionali, connesse all attività di donazione e prelievo di organi e tessuti

AMBITI PROFESSIONALI DI COMPETENZA DELLA MEDICINA DELLA DONAZIONE ORGANIZZATIVO IN UN OTTICA DI RETE CLINICO -RELAZIONALE STATISTICO-EPIDEMIOLOGICO QUALITÀ E SICUREZZA FORMATIVO-INFORMATIVO-DIDATTICO SCIENTIFICO E DI RICERCA

ESPERIENZA E COMPETENZA SPECIFICA ASPETTI TRA LORO INTEGRATI E CONNESSI ALLA DONAZIONE, PRELIEVO E CONSERVAZIONE DI ORGANI E TESSUTI NORMATIVI CLINICI STATISTICO-EPIDEMIOLOGICI COMUNICATIVO-RELAZIONALI ORGANIZZATIVI DIDATTICI RICERCA

La Medicina della donazione come disciplina si affianca alle altre specialità e svolge attività :

PERCHÉ NASCE E DA DOVE COME CRESCE E SI SVILUPPA AMBITO DI ATTIVITÀ

FASE INIZIALE Secondo la 91/99 art 12, il Coordinatore Locale svolge una funzione individuale e non di struttura per cui si trova ad essere un professionista che si muove nell area del procurement di organi e tessuti con compiti prevalentemente operativi. Non può svolgere pienamente il proprio ruolo in un contesto di Medicina della Donazione.

FASE EVOLUTIVA Conferenza Stato regioni 21 marzo 2002 Linee Guida per Uniformare le attività di Coordinamento in ordine al reperimento di organi e tessuti in ambito nazionale 3.1,b Nel rispetto dell autonomia organizzativa Aziendale: a. assicurare la massima copertura dei bisogni di procurement, in ordine alle potenzialità aziendali, secondo di ragionevole flessibilità. criteri b. le Aziende Sanitarie sede di NCH e/o di Centri Tx dovrebbero avere una struttura di coordinamento permanente c. in detta struttura accanto alla professionalità del medico si affiancherà la professionalità infermieristica in grado di garantire un costante monitoraggio dei potenziali donatori nelle terapie intensive e una organizzazione quotidiana delle attività di procurement dei tessuti. d. la costituzione di un gruppo di lavoro che dedichi il proprio tempo alla realizzazione di una specifica progettualità aziendale sul procurement. e. la previsione e l'attribuzione di risorse finalizzate ; le risorse economiche dovrebbero essere investite sulla base delle potenzialità in termini di donazione di organi e tessuti. f i centri di coordinamento, per la complessità delle funzioni da svolgere, possono, anche, prevedere l utilizzo di risorse di natura infermieristica per integrare l azione del Coordinatore Locale. g. prevedere un coordinamento di area per permettere a più aziende e/o ospedali di utilizzare un unico servizio

Struttura di coordinamento nell ambito della quale poter praticare la Medicina della Donazione. h. 24

FASE APPLICATIVA Per utilizzare gli strumenti della medicina della donazione occorre apportare alcune importanti innovazioni all intero processo

IL PERCORSO DELLA DONAZIONE PER FASI INDIVIDUAZIONE DEL POTENZIALE DONATORE SEGNALAZIONE MANTENIMENTO ACCERTAMENTO DELLA MORTE TRAPIANTO P R E L I E V O COLLOQUIO CON I FAMILIARI FATTORI LOCALI ED ORGANIZZATIVI

IL PERCORSO DELLA DONAZIONE PER PROCESSO IN UN CONTESTO DI MEDICINA DELLA DONAZIONE INDIVIDUAZIONE Area di coordinamento Attività clinica specialisticacoordinata SEGNALAZIONE Coordinamento Locale MANTENIMENTO PRELIEVO ACCERTAMENTO MORTE RELAZIONE AIUTO FAMILIARI

LIMITI DELLO STUDIO DEL PROCESSO PER FASI Troppo orientato all'interno dell attività livello di complessità del sistema donazione / trapianto. donativa e quindi inadatto al Il miglioramento di una fase, anche se importante del processo, non è più sufficiente. L'insieme è troppo dinamico miglioramento. e articolato per tollerare ritardi nel

STUDIO DEL PROCESSO CON I CRITERI E GLI STRUMENTI DELLA MEDICINA DELLE DONAZIONE APPROCCIO SCIENTIFICO NUOVE METODICHE SIGNIFICA SVILUPPARE E ATTUARE APPROFONDIMENTO DELLA CONOSCENZA NUOVE FUNZIONI NUOVI AMBITI PROFESSIONALI E DI RICERCA SODDISFARE NUOVI BISOGNI

Formazione Corsi nazionali V Corso nazionale morte encefalica e mantenimento del potenziale donatore di organi 13-16 novembre, 2006 2 Corso di Transplat Nurse Coordination 2-5 ottobre 2006 5 Corso nazionale Donazioni, Trapianti e Mezzi di Comunicazione 19-22 giugno 2006 4 Corso nazionale Donazioni, Trapianti e Mezzi di Comunicazione 27-30 giugno 2005 IV Corso Nazionale morte encefalica e mantenimento del potenziale donatore di organi 14-17 novembre, 2005 Corsi regionali Intervento formativo in due giornate sulle abilità di comunicazione e di counselling Firenze (20-21 giugno), Siena (22-23 giugno), Pisa (24-25 giugno), 2006 Corso regionale "Il processo di donazione e di trapianto di organi e tessuti in Regione Toscana" 10-12 ottobre 2005 Corso religioni 1 incontro "La religione nella Donazione di Organi e Tessuti" 2 incontro "L'evento della morte e la manifestazione del lutto nelle Religioni" Conferenza 1 Corso di Transplat Stato Regioni Nurse 21 Coordination marzo 2002 punto 3.1 Repertorio 3-5 ottobre 2005 atti n. 1414 STRUMENTI Transplant Proc. 2004 Apr;36(3):424-5. Summary: the quality improvement program in organ donation of the Tuscany region. Bozzi G, Matesanz R, Saviozzi A, FASE2: SEGNALAZIONE ACCERTAMENTO DELLA ENCEFALICA E MORTE AZIONE Segnalazione della M.E. alla D.S. RIANIMATORE 1 INFERMIERE 2 DIREZIONE SANITARIA 3 CCORDINAMENTO 4 R I D.V./01 Segnalazione della M.E. al Coordinamento Locale R I D.V./01 Segnalazione della M.E. al I I R D.V./01 Coordinamento Regionale Convocazione del CAM. I I R I I I D.V./01 Convocazione Tecnico EEG I I I R D.V./01 Effettuazione EEG I I I R I I D.V./01 Refertazione di EEG I I I I R I D.V./01 Predisposizione di quanto necessario al CAM I R I D.V./01 Riflesso corneale I I I R I D.V./01 Riflesso fotomotore I I I R I D.V./01 Riflesso oculovestibolare I I I R I D.V./01 Riflesso carenale R I I I D.V./01 Riflesso faringeo R I I I D.V./01 Test apnea R I I I D.V./01 I I I R D.V./01 Verifica della corretta procedura di accertamento morte e compilazione relativa documentazione 1 Rianimatore componente CAM, 2 Infermiere dedicato al mantenimento o in assenza di turno, 3 Medico reperibile DMPO, 4 Coordinatore medico o infermiere, 5 Tecnico EEG reperibile o di turno, 6 Neurologo componente CAM, 7 Medico Legale componente CAM TECNICO EEG 5 NEUROLOGO 6 MEDICO LEGALE 7 DOCUMENTO

ASPETTI PRATICI E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

2008 2009 15,11 18,6 12,9 24,0 28,7 40,6 46,8 PANORAMA NAZIONALE Donatori effettivi di organi p.m.p anni 2008 e 2009 Abruzzo - Molise 11,4 9,7 Basilicata Calabria 6,0 Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte - Valle d'aosta Prov. Auton. Bolzano Prov. Auton. Trento Puglia Sardegna 6,5 9,5 12,7 32,1 27,6 33,8 36,0 20,9 18,3 30,5 21,1 18,7 24,1 18,4 33,5 31,4 26,7 20,2 18,9 37,0 11,7 10,8 19,0 15,0 Sicilia Toscana Umbria Veneto 13,7 11,7 10,9 12,4

Attività di donazione Nazionale 2000-2009* 2009* PMP Donatori effettivi EFFETTIVI 21,1 21 21,6 20,9 21,1 21,4 17,1 18,1 18,5 15,3 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 FONTEDATI: Reports CIR *Dati definitivi al 31 Dicembre 2009

Regione Toscana

% OPPOSIZIONE DONAZIONE

Donatore segnalato paziente con segni clinici di ME segnalato al coordinamento e che abbia concluso almeno la 1 prova CAM Benchmark 75 p.m.p.

L Araba Fenice Come l Araba Fenice, che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa! Pietro Metastasio ("Demetrio", atto II, scena III):