PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITA DI VOLONTARIATO SVOLTA DA MIGRANTI TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, LA COOPERATIVA

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PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITA DI VOLONTARIATO SVOLTA DA MIGRANTI TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, LA COOPERATIVA TEMPUS E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, LE ASSOCIAZIONI CULTURALI E LE APS

PREMESSO che: - gli importanti flussi migratori che stanno interessando l Italia hanno determinato una significativa presenza sul territorio di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti protezione internazionale; - il sistema di accoglienza prevede che i migranti, al termine della fase del soccorso e della prima accoglienza, vengano collocati nello SPRAR (Sistema unico di accoglienza delle persone richiedenti o titolari di protezione internazionale) ovvero, nel caso in cui la relativa capienza risulti insufficiente o non immediatamente fruibile, in strutture temporanee appositamente individuate in ciascun ambito provinciale, sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale. DATO ATTO che: - la Prefettura di Venezia ha avviato diverse procedure di gara per la selezione degli operatori economici ai quali affidare la prima accoglienza e la gestione dei servizi connessi per i cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale assegnati alla provincia; - le procedure si sono concluse e sono state sottoscritte le convenzioni con gli operatori aggiudicatari del servizio; - le suddette convenzioni prevedono, tra l altro, la realizzazione di un processo di integrazione socio-culturale degli stranieri ospitati. CONSIDERATO che: - la condivisione dei valori e delle regole fondative di una comunità, della solidarietà, dell identità e dello spirito di appartenenza ricoprono estrema importanza nella crescita e nello sviluppo di ogni individuo; - da più parti è stato evidenziato che una delle criticità connesse all accoglienza è quella relativa all inattività dei migranti; - è opportuno porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di passività dei migranti ospitati, anche attraverso l individuazione di attività di volontariato di pubblica utilità che assicurino ai cittadini stranieri coinvolti maggiori prospettive di integrazione nel tessuto sociale; - le attività volontarie di pubblica utilità possono essere svolte esclusivamente dai richiedenti asilo o da coloro che sono in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa adottata dalla competente Commissione territoriale, in quanto per i titolari di protezione internazionale sono previsti altri percorsi di inserimento lavorativo; - per poter svolgere attività di volontariato, gli stranieri devono aderire, in maniera libera e volontaria, ad una associazione e/o ad una organizzazione di volontariato; - le attività volontarie devono essere svolte esclusivamente su base gratuita e vanno finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo; - deve essere sottoscritta una adeguata copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie connesse allo svolgimento dell attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi; - deve essere assicurata una formazione adeguata alle attività che saranno svolte dai migranti, anche sotto il profilo della sicurezza sul lavoro ed, in particolare, dell utilizzo degli eventuali dispositivi di protezione individuale.

VISTI: - gli artt 14 e ss del codice civile recanti disposizioni sulle associazioni, riconosciuti e non, sulle fondazioni e sui comitati; - la legge 11 agosto 1991 n. 266 recante Legge quadro sul volontariato e successive modifiche; - il decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286 recante Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, e successive modifiche; - la legge 8 novembre 2000 n. 328 recante Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e successive modifiche; - il decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 142, "Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale"; - la circolare del Ministero dell Interno-Dipartimento per le Libertà Civili per l immigrazione e l Asilo, prot. 14290 del 27.11.2014. TRA LA PREFETTURA DI VENEZIA, nella persona del dirigente reggente dell Area IV. IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI, C.F. e P.I 03129420273, nella persona del Dott. Cristiano Nardin, responsabile dei servizi sociali del Comune, il quale agisce ai sensi dell art. 107 del D. Lgs. n. 267/18.08.2000 in nome e per conto dell Amministrazione Comunale rappresentata in esecuzione della deliberazione della Giunta comunale n. del 06/10/2016; L OPERATORE ECONOMICO AL QUALE E STATA AFFIDATA L ACCOGLIENZA E LA GESTIONE DEI SERVIZI PER I MIGRANTI DEL TERRITORIO OVVERO COOPERATIVA SOCIALE TEMPUS ONLUS, Cod. Fisc. P.I. 01174800258, con sede legale in Fonzaso (BL) via G. Marconi, 115, rappresentanta dal sig. ORSINI Mario nato a Mel (BL) il 12.05.1958, in qualità di Presidente,,Ente Attuatore dei Servizi di accoglienza, integrazione e tutela a favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale nel Comune di Cavallino- Treporti, 2016/2017 L UNIONE ITALIANA LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE (U.I.L.D.M), C.F. 80011140276, con sede in via Orsini n. 11 30175 Marghera Venezia, iscritta nel Registro regionale delle associazioni di volontariato al n. VE0038, nella persona del Presidente LUCIANO FAVRETTO e/o IN SUA VECE IL Vice Presidente Gianfranco Bastianello LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, LE ASSOCIAZIONI CULTURALI E LE APS: SI CONVIENE QUANTO SEGUE ART.1 (Finalità)

Obiettivo del presente protocollo è quello di definire percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale ospitati nel territorio che permettano loro di conoscere il contesto sociale, anche attraverso attività di volontariato a favore della collettività ospitante e che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione. ART. 2 (Destinatari) Le attività previste potranno essere svolte esclusivamente dai cittadini stranieri che: - hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale; - siano ospiti di strutture di accoglienza all interno del programma di soccorso e accoglienza coordinato dalla Prefettura di Venezia; - hanno sottoscritto il patto di volontariato - hanno aderito ad un associazione e/o organizzazione di volontariato e/o una associazioni culturali e/o una APS, secondo le regole indicate dai rispettivi Statuti e/o atti organizzativi interni, ovvero risultino iscritte negli albi delle associazioni presso il Comune di Cavallino-Treporti, ART.3 (Contenuto delle prestazioni) Il migrante si impegna a rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppo, per il perseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale dell associazione e/o organizzazione cui aderisce, secondo le indicazioni del Sindaco del Comune di Cavallino-Treporti; In particolare, le attività svolte dal migrante dovranno rientrare tra quelle di carattere civile nell ambito dei servizi alla collettività individuate secondo le capacità, attitudini, professionalità e intenzioni dell interessato. Il volontario potrà essere impiegato in prevalenza nelle attività svolte dall associazione e/o organizzazione cui aderisce e pertanto non potrà essere impiegato da altri soggetti che svolgono attività economiche per conto dell ente locale. Tali attività dovranno essere svolte sotto supervisione di un operatore sociale o di un tecnico, anche al fine di garantire la piena realizzazione delle potenzialità educative-formative del progetto. ART.4 (Impegni del Comune) Il Comune approva le attività di volontariato e di interesse collettivo che potranno essere svolte dai cittadini stranieri. Il Comune, attraverso i propri servizi incaricati ed in accordo con gli operatori economici aggiudicatari del servizio di accoglienza ed assistenza, programma le attività di volontariato di interesse per la collettività. Il Comune provvede ad individuare dei tutor interni all'amministrazione per il coordinamento delle attività, in accordo con i tutor degli operatori economici.

Il Comune si impegna a sostenere eventuali spese per la fornitura dei materiali necessari alla realizzazione delle attività di volontariato di interesse comunale e qualora non forniti con altre modalità. Per i migranti coinvolti in ciascuna progettualità, il Comune, è tenuto a verificare: - che l associazione e/o organizzazione e/o APS cui i migranti hanno aderito abbia assolto gli obblighi in materia di assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali connessi allo svolgimento dell attività prestata, nonché per la responsabilità civile verso terzi, anche facendo ricorso alle misure previste dalla normativa vigente; - la dotazione di un idoneo strumento di riconoscimento del migrante impiegato nell attività di volontariato. ART. 5 (Impegni degli operatori economici aggiudicatari del servizio di accoglienza ed assistenza) Gli operatori economici aggiudicatari dei servizi di accoglienza ed assistenza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale impiegati nelle attività di volontariato previste dal presente protocollo si impegnano ad assicurare agli interessati l informazione, la formazione e l addestramento in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare riguardo all uso dei dispositivi di protezione individuale necessari in relazione allo svolgimento dei compiti assegnati. ART. 6 (Modalità di collaborazione tra il Comune di, i soggetti gestori dell accoglienza e le associazione e/o organizzazione di volontariato e/o culturali e/o APS) In relazione a ciascun progetto di volontariato proposto dal Comune e/o condiviso dal Comune su altrui proposta e avviato, il Comune, i soggetti gestori dell accoglienza e le associazioni e/o organizzazioni di volontariato e/o culturali e/o APS cui i migranti aderiscono, concorderanno le relative modalità attuative e gli eventuali, ulteriori, oneri reciproci, anche assicurativi, informandone la Prefettura di Venezia. ART. 7 (Impegni della Prefettura di Venezia) La Prefettura di Venezia svolgerà un azione di raccordo tra il Comune ospitante, i soggetti gestori dell accoglienza e le associazioni e/o organizzazioni di volontariato e/o APS. ART. 8 (Durata) Il presente protocollo ha la durata di un anno, a far data dalla sua sottoscrizione, ed è tacitamente rinnovabile alla scadenza per il medesimo periodo. ART. 9 (Ulteriori adesioni) Il Protocollo è aperto alla sottoscrizione da parte di altri enti ed operatori i quali dovranno farne richiesta formale al Comune di Cavallino-Treporti che ne valuterà la congruità. Il Comune di Cavallino-Treporti informerà la Prefettura di Venezia e gli altri sottoscrittori del Protocollo delle ulteriori adesioni.

PER LA PREFETTURA DI VENEZIA PER IL COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI PER ENTE GESTORE: IL PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA SOCIALE TEMPUS IL PRESIDENTE DELL ASSOCIAZIONE U.I.L.D.M IL PRESIDENTE DELL ASSOCIAZIONE IL PRESIDENTE DELL ASSOCIAZIONE