Il sistema per la gestione delle emergenze : La Scorta Nazionale Antidoti

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Transcript:

Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Il sistema per la gestione delle emergenze : La Scorta Nazionale Antidoti Dott. Virgilio COSTANZO (v.costanzo@sanita.it) La Rete Regionale per la Gestione degli Antidoti Giovedì 9 giugno 2016

RDL 1.5.1925 n.582 Nascita della OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO

Legge 10 dicembre 1925 Costituzione dell Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI) «la protezione e l'assistenza della maternità, la protezione dell'allattamento materno, l'igiene sociale della prima infanzia, la profilassi antitubercolare infantile, l'igiene scolastica, l'educazione fisica, la protezione igienica del fanciullo nel lavoro, la repressione degli abusi della patria potestà, la protezione sociale del fanciullo nella vita, la repressione degli abusi e dei delitti contro l'infanzia, l'educazione dei fanciulli anormali, l'assistenza e la protezione dei fanciulli materialmente o moralmente abbandonati, la prevenzione della mendicità, del vagabondaggio e della criminalità dei minorenni, la rieducazione dei fanciulli traviati, il trattamento dei delinquenti.» (Atti Parlamentari, Senato del Regno, Legisl. XXVII, Documenti, Disegni di legge e Relazioni, doc. N. 79.)

Legge 10 dicembre 1925 Costituzione dell Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI) «le funzioni della maternità: la gravidanza, il parto, il puerperio e l'allattamento [...] e l'infanzia la quale non si limita al tempo dell'allattamento e al secondo anno di vita, come si crede da alcuni, ma distinta dai fisiologi, nei tre periodi, prima, seconda e terza infanzia, si estende negli anni successivi all'età prescolastica e scolastica sino alla pubertà conclamata nella quale dall'adolescenza si entra nella giovinezza.»(atti Parlamentari, Senato del Regno, Legisl. XXVII, Documenti, Disegni di legge e Relazioni, doc. N. 79-A.)

O.N.M.I. attività di vigilanza su : Tutela della maternità delle lavoratrici (RDL 22.3.1934 n.654); Assistenza e tutele degli illegittimi abbandonati (RDL 8.5.1927 n.798 e RD 29.12.1927 n.2822); Mutualità scolastica (L. 3.1.1929 n. 7); Tutela del lavoro della donna e del fanciullo (L. 26.4.1934 n. 653); Agevolazioni fiscale per le famiglie numerose (L.14.6.1928 n.812);

Lotta alla Tubercolosi Costituzione dei Consorzi Provinciali Antitubercolari (L. 23.6.1927 n.1276) La assistenza e ospedalizzazione era gratuita e obbligatoria per i centri preposti e svolta indipendentemente dalla competenze territoriali delle strutture

Lotta a Vaiolo, Malaria, Pellagra e Rabbia

1927-1930 Riconoscimento giuridico alle prime Casse Mutue di Malattia INFPS e INFAIL

Legge n. 847 del 3 giugno 1937 costituzione degli Enti Comunali di Assistenza (ECA) La decisione del governo rientrava in un progetto di ammodernamento e razionalizzazione del sistema assistenziale italiano, che era basato sulla presenza di troppi istituti obsoleti e non coordinati nelle loro attività.

Legge 13 marzo 1958 n. 296 Istituzione del Ministero della Sanità Organi periferici : - Ufficio del Medico Provinciale - Ufficiale Sanitario Comunale - Uffici Sanitari di confine, di Porto ed Aeroporto

Legge 23 dicembre 1978 n. 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale

Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria

11 settembre 2001

2001-2003 EMERGENZA ANTRACE COMMISSIONE INTERMINISTERIALE PIANO DI DIFESA NAZIONALE SETTORE SANITARIO SCORTA NAZIONALE ANTIDOTI E VACCINI STAZIONI DI DECONTAMINAZIONE FORMAZIONE

28 ottobre 2001

PIANO DI DIFESA NAZIONALE Settore Sanitario (2003)

RESPONSABILITA DEL MINISTERO DELLA SALUTE - Iniziative presso governi e paesi alleati poste in atto per lo scambio di informazioni e per la stipula di accordi ; - Incremento delle attività di Intelligence ; - Verifica della corretta informazione specifica da parte dei media; - Preparazione predisposizione di risorse per fronteggiare emergenze bioterroristiche; - Risorse chimiche e farmaceutiche; - Identificazione fabbisogno e criteri dislocazione topografica risorse per difesa contro il bioterrorismo - Gestione controllo e rotazione degli stockpile; - Inventario nazionale / internazionale della produzione, commercializzazione distribuzione delle risorse per la difesa contro il bioterrorismo; - Programmazione, predisposizione delle risorse economiche per l adeguamento delle capacità di difesa nazionale contro il bioterrorismo - Promozione e valutazione di iniziative di ricerca e sviluppo tecnologico nello specifico settore; - Creazione di reti epidemiologiche di rilevamento sanitario e ambientale di possibili attacchi bioterroristici; - Predisposizione innalzamento e mantenimento di capacità di risposta nazionali standardizzate ed aggiornate nonché di correlati protocolli procedurali Dual Use; - Profilassi primaria in caso di crisi a favore di rappresentanti di organi costituzionali e di categorie di lavoratori professionalmente esposti; - Formazione ed addestramento del personale.

PECULIARITA Conoscenza dell aggressivo Previsione dello scenario Protezione individuale Bonifica dei colpiti ed ambientale Conoscenza degli Antidoti

FATTORI CHE CONDIZIONANO L EFFICACIA DELLA RISPOSTA COMPETENZA PROFESSIONALE MODELLI ORGANIZZATIVI EFFICACI E CONDIVISIBILI LOGISTICA COMUNICAZIONI

PROTEZIONE CIVILE / DIFESA CIVILE Non coincidenza del modello organizzativo A livello internazionale Difesa Civile e Protezione Civile hanno le stesse Autorità di riferimento Protezione Civile Attiene alla salvaguardia al soccorso all assistenza della popolazione e alla tutela e al recupero dei beni a fronte di calamità naturali/antropiche Sistema aperto oggetto di decentramento In Italia i due sistemi sono distinti Difesa Civile Attiene alla sicurezza dello Stato comprendendo tutte le situazioni emergenziali che derivano da atti definibili di aggressione alla nazione Sistema protetto sottratto al decentramento

CENTRI ANTIVELENI

CRONOLOGIA 2003 2007 ATTUAZIONE DEL PROGETTO TRASFERITA AL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE RESTITUZIONE DELLE COMPETENZE AL MINISTERO DELLA SALUTE 2007 CENSIMENTO DEI DEPOSITI CENSIMENTO DEI DEPOSITI DEPOSITI REGIONALI : 21 PREVISTI 21 PRESENTI DEPOSITI PROVINCIALI : 153 PREVISTI 78 PRESENTI

ALCUNE CRITICITA NON CONSAPEVOLEZZA DEL PROBLEMA MANCANZA DI PROTOCOLLI ASSENZA DI REPERIBILITA SGANCIAMENTO DAI PIANI PROVINCIALI TRASPORTO IN EMERGENZA ASSENZA DI ESERCITAZIONI COMPETENZA PROFESSIONALE DISINTERESSE / DEMOTIVAZIONE

Le caratteristiche minime di ogni Deposito afferente alla Scorta Nazionale Antidoti (SNA) devono essere, le seguenti, così come previsto dal DPR 14 gennaio 1997 : 1) Locale posto all interno di area ad accesso controllato e limitato e presidiato h/24/365gg; 2) Locale accessibile facilmente con mezzo gommato; 3) Superficie utile non inferiore a 20 mq; 4) Locale mantenuto pulito ed asciutto ed in condizioni adeguate di temperatura (8 25 C); 5) Registrazione della temperatura del locale; 6) Pavimento e pareti lavabili fino a 2 metri; 7) Protezione del locale da animali quali roditori, insetti volanti e striscianti: la protezione può essere ottenuta con reti, lampade insetto-killer e trappole. 8) Area di carico / scarico protetta da agenti atmosferici (tettoia); 9) Idonee scaffalature e palletts; 10) Frigoriferi farmaceutici per complessivi 1.100 litri collegati anche a gruppo elettrogeno; 11) Gruppo elettrogeno per continuità controllo temperatura; (*) 12) Impianto di illuminazione interna con sistema di emergenza a carica continua; 13) Impianto di illuminazione esterna con sistema di emergenza a carica continua zona carico/scarico; 14) Disponibilità di Bagno con WC, lavandino e doccia; (*) 15) Disponibilità di Spogliatoio con armadio; (*) 16) Disponibilità Postazione da lavoro con PC collegato in rete, stampante, scanner; 17) Apparecchio telefonico, eventuale apparato radio (specificare); 18) Fax. (apparato reso facoltativo dalla normativa vigente); 19) Disponibilità di Muletto o altro sistema di movimentazione della merce; (*) 20) Armadio per archivio (*) (*) La risorsa può anche non essere ubicata all interno del Deposito ma in luogo funzionalmente collegato.

MAGAZZINO FARMACEUTICO

I DEPOSITI ALL ESTERO

I DEPOSITI ALL ESTERO

RISPOSTA SANITARIA LA MOBILIZZAZIONE DELLE RISORSE PRESUPPONE LA SOLUZIONE DI PROBLEMI LOGISTICI ED ORGANIZZATIVI A CUI IL SSN NON E SEMPRE PREPARATO

CAPACITA DI RISPOSTA

CORPO NAZIONALE

CORPO NAZIONALE?

Il nuovo assetto organizzativo della Scorta Nazionale Antidoti (SNA) prevede: 1) una Rete di Depositi gestiti ciascuno dalle singole Regioni per un totale di 20 distribuiti sul territorio nazionale (SNA R da 1 a 20) 2) una rete di Depositi gestiti direttamente dallo Stato per un numero di 14 (SNA S da 21 a 34)

SNA S 29 NAPOLI

DEPOSITI STATALI SIGLA DEPOSITO SNA S 21 SNA S 22 SNA S 23 SNA S 24 SNA S 25 SNA S 26 SNA S 27 SNA S 28 SNA S 29 SNA S 30 SNA S 31 SNA S 32 SNA S 33 SNA S 34 UBICAZIONE CAV PAVIA SCFM FIRENZE BASE AEROMOBILI GUARDIA COSTIERA CATANIA CAPITANERIA DI PORTO TRIESTE MINISTERO DELLA SALUTE. ROMA SCFM FIRENZE CAPITANERIA DI PORTO RAVENNA CAPITANERIA DI PORTO GENOVA CAPITANERIA DI PORTO NAPOLI 7 RGT NBC CIVITAVECCHIA 6 CENTRO MOBILITAZIONE CORPO MILITARE CRI BOLOGNA OSPEDALE MARINA MILITARE TARANTO INFERMERIA MARINA MILITARE ROMA 14 CENTRO MOBILITAZIONE CORPO MILITARE CRI CAGLIARI

ASSETTO 2016 AMILE NITRITO FL 1ML ATROPINA SOLFATO FL 1 MG 1 ML ACETILCISTEINA FL 5 MG 25ML 1% BLU DI METILENE FL DMSA SUCCICAPTAL 15 CPR (3750 gen 15-21255 lug 15) FISOSTIGMINA FL 1 MG IDROSSICOBALAMINA 2 FL 2,5 G (*) UNITHIOL DIMAVAL DMPS FL NALOXONE CLORIDRATO FL 0,4 MG 1 ML SODIO TIOSOLFATO FL 1000 MG 10 ML (10%) POTASSIO IODURO CPR 65 MG PRALIDOSSIMA CONTRATHION 10 MG 200 ML BLU DI PRUSSIA - RADIOGARDASE 30 CPR 0,5 GR DITRIPENTAT - CALCIO PENTETRATO BISODICO 5 AMP 5 ML DIMERCAPROLO - BAL FL 100 MG 2 ML 10 FL

CLOSTRIDIUM BOTULINUM NEWS PAVIA BOLOGNA FIRENZE ROMA TARANTO PALERMO

NEWS SIERO ANTIDIFTERICO

flessibilità operativa TrasferimentI temporanei IODURO DI POTASSIO

UN PROBLEMA DI SANITA PUBBLICA IODOPROFILASSI

Grazie Thank you (v.costanzo@sanita.it)