«Conseguenze dell evento sul sistema sanitario»
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- Filiberto Bettini
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1 Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana Ausiliario delle Forze Armate Ten. Col. Med. CRI Romano TRIPODI Capo Ufficio Sanità dell Ispettorato Nazionale del Corpo Militare C.R.I.
2 Gli eventi catastrofici, le crisi umanitarie e le emergenze che si sono verificate negli ultimi anni hanno coinvolto sempre più il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite. Innumerevoli sono state le missioni umanitarie in Italia e all estero che hanno visto il personale della CRI agire in prima linea in vari scenari operativi, sia a fianco delle Forze Armate (missioni in Eritrea, Iraq, Afganistan), sia su attivazione del Governo Italiano Dipartimento di Protezione Civile (Missione Arcobaleno in Albania, terremoto in Pakistan) oppure di propria iniziativa in collaborazione con il Ministero Affari Esteri (ospedale civile di Pec-Kosovo, ospedale CRI di Baghdad e terremoto di Haiti).In tutte queste situazioni il Corpo Militare della C.R.I. è intervenuto attuando una risposta sanitaria alle emergenze in linea con i principi umanitari, etici e morali del Movimento Internazionale della Croce Rossa e seguendo indicazioni e procedure della medicina delle catastrofi
3 Sono rappresentate dai danni delle persone e alle cose, dipendono dall impatto dell evento catastrofico sulla comunità colpita, dalla sua estensione, dalla sua importanza e durata. Gli effetti sulla popolazione, sulla sua organizzazione e sulle strutture sanitarie possono durare anche a lungo, mesi o anni
4 I danni sul sistema sanitario possono essere a carico sia delle strutture sanitarie sia dall organizzazione sanitaria stessa Gli effetti delle conseguenze saranno di minore o maggiore entità in rapporto al livello all efficacia e alla qualità delle risposte sanitarie.
5 Le conseguenze sul servizio sanitario determinano: danni alle infrastrutture sanitarie, ai sistemi di rifornimento di acqua potabile e smaltimento liquami interruzione della catena dei rifornimenti (farmaci, presidi medici chirurgici, attrezzature) interruzione delle vie di comunicazione, in particolare stradali, con difficoltà di accesso ai centri di cura e agli ospedali aumento delle richieste sanitarie per esposizione della popolazione a condizioni climatiche avverse
6 Gli obiettivi del SSN (Legge n. 833/1978, art.2) 1) L educazione sanitaria dei cittadini ai fini della formazione di una moderna coscienza sanitaria 2) La prevenzione delle malattie, la diagnosi e cura degli eventi morbosi, la riabilitazione degli stati di invalidità e inabilità 3) La tutela della maternità e dell infanzia e la procreazione responsabile e consapevole 4) La promozione della salute nell età evolutiva, con l attuazione della medicina scolastica e l integrazione degli handicappati 5) La tutela sanitaria delle attività sportive
7 Gli obiettivi del SSN (Legge n. 833/1978, art.2) 6) La tutela della salute degli anziani 7) La tutela della salute mentale, eliminando ogni forma di discriminazione e di segregazione dei disturbati psichici e favorendone il recupero e il reinserimento sociale 8) La salubrità e l igiene dell ambiente di vita e di lavoro, anche mediante l identificazione delle cause degli inquinamenti dell atmosfera, delle acque e del suolo 9) L igiene degli alimenti e delle bevande, la difesa sanitaria degli allevamenti animali
8 Gli obiettivi del SSN (Legge n. 833/1978, art.2) 10) La disciplina della sperimentazione, produzione, immissione e commercio e distribuzione dei farmaci e dell informazione scientifica, per assicurare l efficacia terapeutica, la non nocività e l economicità dei prodotti medicinali 11) La formazione professionale permanente del personale del SSN 12) Il superamento degli squilibri territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del Paese 13) La sicurezza del lavoro, con la partecipazione, dei lavoratori e delle loro organizzazioni
9 Come valutare l entità dei danni e organizzare una risposta adeguata ed efficace
10 Va condotta un iniziale valutazione attraverso una ricognizione sul luogo è l insieme di operazioni effettuate sul campo e finalizzate a ottenere informazioni sull evento e sulle conseguenze: Ricognizione vanno valutati il determinismo dell evento e l estensione, i limiti topografici la persistenza o meno di zone a rischio ( rischio evolutivo); valutazione dei danni materiali (edifici pubblici, ospedali, strutture sanitarie); danneggiamento opere pubbliche e vie di comunicazione terrestri e ferroviarie, danneggiamento dei collegamenti telefonici e dei sistemi vitali (linee elettriche, condutture gas ecc).
11 Ricognizione Valutazione numero morti,feriti, malati, etiologia lesioni prevalenti, situazione delle vittime (accessibili, da liberare, da disincarcerare), situazione dei profughi (presenza o assenza di panico, condizioni dell habitat, condizioni di vita) Valutazione dei mezzi di soccorso disponibili sul posto Inventario delle strutture utilizzabili nella catena dei soccorsi
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21 Pakistan: terremoto di magnitudo 7.8, oltre 78mila morti
22 Pakistan: terremoto di magnitudo 7.8, oltre 78mila morti
23 Pakistan: terremoto di magnitudo 7.8, oltre 78mila morti
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33 L Aquila - lunedì 6 aprile 2009 ore 3.32 terremoto magnitudo 6.1
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40 Risposta Identificazione delle maggiori cause di morbilità e mortalità Assicurare l accessibilità delle vittime ai servizi sanitari d emergenza Risposta curativa e preventiva.
41 Preparativi per la gestione dell evento prevenzione delle malattie e dei rischi correlati al tasso di mortalità assistenza alle vittime gestione delle condizioni climatiche e ambientali avverse
42 Preparativi per la gestione dell evento ricostituzione dei servizi sanitari e assistenziali protezione dei soccorritori protezione degli assetti medici e di salute pubblica
43 Il ciclo della gestione della catastrofe 1 fase: ISOLAMENTO 2 fase: SOCCORSI ORGANIZZATIVI catastrofe 3 fase: RICOSTRUZIONE RIABILITAZIONE 4 fase: RITORNO ALLA NORMALITA Preparativi e prevenzione
44 Grazie per l attenzione
La pianificazione della risposta sanitaria alle maxi emergenze e alle situazioni di crisi
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