L ADROTERAPIA Maria Rosaria Masullo

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Transcript:

L ADROTERAPIA Maria Rosaria Masullo INFN Sezione di Napoli 15/03/2010 1

Acceleratori nel mondo NNel mondo vi sono circa 15000 acceleratori di cui circa il97% impiegati in medicina e per applicazioni tecnologiche. Gli acceleratori oggi sono negli ospedali, nelle industrie, uilizzati per indagini sui materiali, per i beni culturali. 15/03/2010 2

Radioterapia convenzionale Circa la metà di 240000 malati di tumore vengono oggi curati in Italia con la radioterapia con raggi X. Essi sono prodotti da elettroni (di energie dai 6 MeV ai 20 MeV) che, accelerati da acceleratori lineari, colpiscono bersagli di tungsteno. Terapia efficace e poco costosa: circa il 40% dei pazienti curati in tal modo dopo 5 anni non presenta più alcun sintomo...ma rischiamo di colpire anche i tessuti (organi) vicini non malati. Non si può aumetare la dose (energia per unità di massa)... 15/03/2010 3

La nascita della protonterapia La protonterapia fa uso di fasci di protoni veloci (dal 20% al 50% della velocità della luce) le cui energie rientrano nell intervallo 62MeV-240MeV. In tale intervallo di energia i protoni possono raggiungere una profondità nei tessuti che va dai 3 cm ai 25 cm. Quando, Dove e Perché? 15/03/2010 4

140MeV Proton Bragg Peak Il valore medico del picco di Bragg è stato per la prima volta intuito nel 1946 dal Dr. Bob Wilson; il grafico mostra l effetto ionizzante di un fascio di protoni in funzione della profondità raggiunta nel tessuto. Research Laboratory of Physics, Harvard University Cambridge, Massachusetts 15/03/2010 5

Obiettivo della radioterapia Il suo principale obiettivo è il controllo locale del tumore con risparmio dei tessuti sani. L ottimizzazione di questo approccio terapeutico si ottiene massimizzando la finestra terapeutica, definita come la differenza tra la dose necessaria per ottenere l effetto terapeutico e la dose che determina effetti lesivi indesiderati gravi ed irreversibili. 15/03/2010 6

I protoni rilasciano la dose massima (picco di Bragg) ad una profondità che dipende dall energia del fascio stesso..più in dettaglio La radioterapia convenzionale utilizza elettroni e raggi X. Problemi: Gli elettroni non penetrano in profondità I raggix rilasciano alte dosi prima del bersaglio, e dosi basse anche dopo Entrambi hanno alta dispersione laterale 15/03/2010 7

15/03/2010 8

15/03/2010 9

La formula di Bethe β 15/03/2010 10

Struttura di traccia e struttura del bersaglio C-ions α-particles γ-rays 0.3 MeV. Protons 1 MeV 3 MeV charged particles γ-rays Radiazioni non-densamente ionizzanti riparabili Radiazioni densamente ionizzanti difficilmente riparabili 15/03/2010 11

Picco di Bragg integrato unidirezionale 15/03/2010 12

Picco di Bragg integrato 2D (da S. Rossi 11-09-2002) 15/03/2010 13

Vantaggi della protonterapia Valori più alti del rapporto (Dose Curativa) / (Dose Indebita), che permette di aumentare la dose curativa rilasciata per sessione di cura; questo implica: a) la decrescita esponenziale della sopravvivenza delle cellule colpite b) la diminuzione della dose totale assorbita dal paziente. 15/03/2010 14

La protonterapia è venuta alla luce in centri di ricerca di fisica nucleare, entrando per la porta di servizio. In questi centri erano infatti disponibile, saltuariamente, linee di fascio di protoni. Dopo questa fase di arrangiamento, alcuni centri si sono equipaggiati in modo da fornire un uso sistematico dei fasci di protoni e un adeguata accoglienza ai pazienti. Altri centri hanno preferito interrompere l attività e sono stati quasi tutti sostituiti da centri progettati ad hoc per la protonterapia. 15/03/2010 15

Solo recentemente ci si è orientati a curare particolari patologie tumorali anche con ioni carbonio (adroterapia). Le statistiche epidemiologiche sono ancora incomplete per il numero ancora esiguo dei casi trattati. I sistemi di accelerazione in questo caso sono molto più costosi e ingombranti poiché c è bisogno di energie molto più elevate rispetto ai protoni per raggiungere le stesse profondità. Esempio: per raggiungere 25 cm è necessario fornire un energia di 240MeV ai protoni mentre per gli ioni carbonio hanno bisogno di circa 400MeV/u. 15/03/2010 16

15/03/2010 17

Patient Statistics (for the facilities in operation end of 2009): WHERE WHAT FIRST PATIENT 2008 2009 DATE OF TOTAL Canada Vancouver (TRIUMF) p 1995 (137) 145 Dec-09 China Wanjie (WPTC) p 2004 (767) 997 Dec-09 England Clatterbridge p 1989 (1803) 1923 Dec-09 France Nice (CAL) p 1991 (3690) 935 Dec-09 France Orsay (CPO) p 1991 (4497) 4811 Dec-09 Germany Berlin (HMI) p 1998 (1227) 1437 Dec-09 Germany Munich(RPTC) p 2009 (0) 78 Dec-09 Italy Catania (INFN-LNS) p 2002 (151) 174 Mar-09 Japan Chiba (HIMAC) C ion 1994 (4504) 4504 Feb-09 Japan Kashiwa (NCC) p 1998 (607) 680 Dec-09 Japan Hyogo (HIBMC) p 2001 (2033) 2382 Nov-09 Japan Hyogo (HIBMC) C ion 2002 (454) 638 Nov-09 Japan Tsukuba (PMRC, 2) p 2001 (1367) 1586 Dec-09 Japan WERC p 2002 (56) 56 Dec-08 Japan Shizuoka p 2003 (692) 852 Dec-09 Korea Ilsan, Korea p 2007 (330) 519 Dec-09 Russia Moscow (ITEP) p 1969 (4024) 4162 Jul-09 Russia St. Petersburg p 1975 (1327) 1353 Dec-09 Russia Dubna (JINR, 2) p 1999 (489) 595 Dec-09 South Africa ithemba LABS p 1993 (503) 510 Dec-09 Sweden Uppsala (2) p 1989 (929) 929 Dec-08 Switzerland Villigen PSI (72 MeV-Optis) p 1984 (5076) 5300 Dec-09 Switzerland Villigen PSI (230 MeV) p 1996 (426) 542 Dec-09 CA., USA UCSF - CNL p 1994 (1113) 1200 Dec-09 CA., USA Loma Linda (LLUMC) p 1990 (13500) 14000 Oct-09 IN., USA Bloomington (MPRI, 2) p 2004 (632) 890 Dec-09 MA., USA Boston (NPTC) p 2001 (3515) 3515 Oct-08 TX, USA Houston p 2006 (1000) 1700 Dec-09 FL, USA Jacksonville p 2006 (988) 1847 Dec-09 IN GRIGIO 2008 61260 Total thereof 5142 C-ions 56118 protons 15/03/2010 ALL FACILITIES (IN OPERATION AND OUT OF OPERATION) 18 61260 + 14270 = 75530 Grand Total

RPTC, Munich* Germany p PSI, Villigen* Switzerland p UPenn* USA p 250 SC cyclotron 250 SC cyclotron 230 cyclotron Med-AUSTRON Austria p, ion synchrotron Trento Italy p CNAO, Pavia* Italy p, ion Heidelberg/GSI Darmstadt* Germany p, ion ithemba Labs South Africa p RPTC, Koeln Germany p WPE, Essen* Germany p CPO, Orsay* France p PTC, Marburg* Germany p, ion Res.Institute, W. Chicago, IL USA p 230 cyclotron 430/u synchrotron 430/u synchrotron 230 cyclotron 250 SC cyclotron 230 cyclotron 230 cyclotron 430/u synchrotron 250 accelerator 4 gantries, with scanning, Additional gantry, 2D 4 gantries 1 horiz. 2 gantries? 1-2 horiz. 1 gantry 1 horiz. 1 gantry? 3 horiz. 1 vert 1 gantry 2 horiz. 4 gantries 1 horiz. 3 gantries 1 horiz. 1 gantry, 4 fixed beams 2-3 gantries, 1-2 horiz. 5 2008 3 2007/08 (OPTIS2/ Gantry2 ) 5 2009 3-4?? 2 2010? 3-4 2009? 3 2008 3? 5? 4 2009 3 2010 4 2010 4 2011 15/03/2010 Kiel Germany p, ion 430/u synchrotron 19 beam 3 2012

Categoria A Tutti i tumori nei quali l uso della protonterapia è acclarato essere vantaggioso, essendo questa l unica via per dare la dose curativa al volume bersaglio minimizzandone l incidenza di gravi effetti collaterali Category B Una grande varietà di tumori caratterizzati principalmente da evoluzione locale, con una limitata probabilità di proliferazione locale, e quindi potenzialmente curabili se si raggiunge un controllo locoregionale Prof. R. Orecchia seminar on 2/12/03, Naples 15/03/2010 20

In Italia Tipologia dei pazienti per anno della Categoria A Categoria A Uveal Melanoma Chordoma of the Base of Skull Chondrosarcoma of the Base of Skull Spinal Tumours Meningioma of the Base of Skull Schwannoma of Cranial Nerves Pituitary Tumours Total Nuovi pazienti/anno 310 45 90 140 250 300 750 1.880 Elettivi per PT 310 (100%) 45 (100%) 90 (100%) 140 (100%) 125 (50%) 45 (15%) 75 (10%) 830 (44%) 15/03/2010 21

In Italia Tipologia dei pazienti per anno della Categoria B Category B New patients/year Treatable by PT Neuroephitelial brain tumours Brain metastases Head and neck cancers Undifferentiated cancer of thyroid NSCLL Thymomas Oesophageal cancers Biliary tract tumours Liver tumours Pancreatic cancers Cervix uteri cancer Bladder cancers Prostate cancers Pelvic recurrences after surgery Pediatrics tumours Non neoplastic pathologies MAV Retinal macular degeneration Total 2.600 1.000 6780 100 31.000 110 2.800 4.300 13.340 22.330 520 (20%) 100 (10%) 1.017 (15%) 50 (50%) 1.500 (5%) 11 (10%) 142 (5%) 430 (10%) 40 (30%) p.m. 15/03/2010 22 > 114.490 15.023 (13%) 9050 3.990 16.950 500 970 130 p.m. 1.334 (10%) 1810 (20%) 598 (20%) 1.695 (10%) 5.582 (28%) 250 (50%) 144 (15%)

Attualmente sono stati curati circa 76.000 pazienti (dati aggiornati a Dicembre 2009). L incremento annuo dei pazienti trattati è di circa il 12% 15/03/2010 23

In Italia: CATANA Il Progetto CATANA Scopo del Progetto: Usare un fascio di protoni di 62 MeV proveniente dal ciclotrone superconduttivo dei Laboratori Nazionali del Sud (LNS) dell INFN di Catania Irradiare tessuti fino ad una profondità di 3cm, tipica delle patologie oculari. 15/03/2010 24

In Italia: CATANA 15/03/2010 25

In Italia: CATANA CATANA al Giugno 2009 Sono stati trattati circ170 pazienti in 8 sessioni Trattamento del melanoma coroidale Trattamento delle degenarazioni maculari 15/03/2010 26

In Italia: il CNA (Centro Nazionale di Adroterapia) Centro Nazionale di Adroterapia (CNA) The CNA was born from the studies performed for Progetto CNAO. The Government announces the selected site on 20 January 2003. This site is in Pavia on land belonging to the Commune, close S. Matteo Hospital. 15/03/2010 27

In Italia: il CNA (Centro Nazionale di Adroterapia) 15/03/2010 28

In Italia: il CNA O(Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) Si prevede che il CNA possa trattare 3400 pazienti/anno (850 dei quali tramite protoni) principalmente utilizzando ioni Carbonio (2600). Il primo trattamento previsto per il 2007, si dovrebbe avere nel 2010. Si è scelto di utilizzare come acceleratore un sincrotrone. 15/03/2010 29

In Italia In sintesi, attualmente vi sono solo due iniziative italiane che potrebbero trattare pazienti nel 2010 : CATANA, che rappresenta un centro ancillare dei LNS, e il CNA, che al più potrà trattare 3.800 pazienti; questo a fronte di un fabbisogno nazionale di circa 16.000 pazienti da trattare con protoni (la maggior parte) o con ioni carbonio. 15/03/2010 30

In Italia La produzione dei radionuclidi In aggiunta alla carenza di centri per la protonterapia, in Italia vi è anche un deficit di produzione di radionuclidi utili sia per diagnostica per immagini, sia per terapia, sia per ricerca farmacologica e industriale. Ciò riguarda soprattutto i radionuclidi che possono essere prodotti con energie comprese tra 18MeV e 30MeV 15/03/2010 31

In Italia The use of radionuclide Thallium 201 and Indium 111, used for PET and SPECT in cardiology and oncology Gallium 67 used for scintigraphy Indium 111 is also utilised in the experimental pharmacology. The production in loco of radionuclides allows: Production of short and very short life radionuclides, which implies: 1) possibility of R&D 2) industrial applications 3) lucrative opportunity 15/03/2010 32

Una proposta innnovativa: l iniziativa PALME-LIBO L iniziativa PALME-LIBO: un centro combinato per protonterapia e produzione di radionuclidi Questa iniziativa nasce in seno ad una collaborazione tra: Università e Sezione INFN di Napoli Università e Sezione INFN di Milano Università e Sezione INFN di Bari Responsabile nazionale dell iniziativa è l Università e la Sezione INFN di Napoli 15/03/2010 33

Una proposta innovativa: l iniziativa PALME-LIBO System overview The number of modules is some units smaller than reality 15/03/2010 34

Una proposta innovativa: l iniziativa PALME-LIBO A COMBINED CENTRE FOR PROTONTHERAPY AND FOR RADIONUCLIDE PRODUCTION Goal of the Centre: The proposed system will combine the advantages of protontherapy and radionuclide production The proton beam energy will allow non-deep protontherapy (max 3cm, eye pathologies) and deep protontherapy (up to 25cm) The beam may be available for specific R&D programs and even for possible industrial applications 15/03/2010 35

Una proposta innovativa: l iniziativa PALME-LIBO Peculiarity of the Centre Compactness of the system, with respect to the analogous ones having similar performances, to fit in hospital sites Cost reduction overall services being equal (radiotherapy + radionuclide production) 15/03/2010 36

Che tipo di acceleratore? Tralasciamo gli acceleratori elettrostatici, inadatti per questi scopi. Si ricorre a cavità risonanti ad alto fattore di merito e ad alta frequenza. Più alta è la frequenza maggiore è il campo sostenibile senza che avvengano scariche, minore sarà la lunghezza dell acceleratore. Nel nostro caso si è scelto un LINAC di tipo Side-Coupled (SCL) alimentato a 3 GHz. 15/03/2010 37

L acceleratore lineare tipo Side-Coupled Per ragioni di compattezza si utilizza un solo alimentatore per un numero molto grande di cavità (circa 50) che si parlano attraverso le fenditure (confine giallo-bianco) Fascio Cavità di accoppiamento Cavità di accelerazione Rame massiccio 15/03/2010 38

15/03/2010 39

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Il primo modulo di ACLIP appena sfornato 15/03/2010 41