MODENA PROVINCIA DI MODENA PRODUZIONE, RACCOLTA DIFFERENZIATA E GESTIONE DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI MODENA. 12 a relazione annuale anno 2004

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PROVINCIA DI MODENA Osservatorio Provinciale Rifiuti MODENA PRODUZIONE, RACCOLTA DIFFERENZIATA E GESTIONE DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI MODENA 12 a relazione annuale anno 2004 settembre 2005

PRODUZIONE, RACCOLTA DIFFERENZIATA E GESTIONE DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI MODENA 12 relazione annuale anno 2004 Settembre 2005

Pubblicazione curata da: Rita Nicolini Francesca Lugli Sara Adani Marco Grana Castagnetti Mario Ori Tiziano Villani Provincia di Modena Dirigente del Servizio Pianificazione Ambientale Provincia di Modena Servizio Pianificazione Ambientale Provincia di Modena Servizio Pianificazione Ambientale ATO n.4 di Modena Direttore ATO n.4 di Modena Servizio Gestione Rifiuti ATO n.4 di Modena Servizio Gestione Rifiuti La Sezione Dati Fisici dell Osservatorio Provinciale sui Rifiuti e sulle Raccolte Differenziate della Provincia di Modena, istituito con D.G.P. n. 209 del 29/05/2001 e ss.mm.ii. Hanno collaborato: Amministrazione provinciale: Daniela Maria Ori, Paolo Zanoli, Matteo Toni, Simone Ugolini Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena - Gianni Cavallini I tecnici dei Comuni di Finale Emilia, Formigine, Mirandola, Modena I tecnici delle Aziende di gestione dei servizi della provincia di Modena: AIMAG, GEOVEST, META e SAT Si ringraziano inoltre: I Comuni della Provincia di Modena, Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo Esauste e Rifiuti Piombosi, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, Emiliana Rottami, Osservatorio Demografico della Provincia di Modena Progetto grafico: Marco Lugli Provincia di Modena U.O. Grafica e centro stampa Assessorato all Ambiente e Difesa del Suolo, Protezione Civile e Politiche Faunistiche Assessore Alberto Caldana Area Ambiente e Sviluppo Sostenibile Direttore Mira Guglielmi

Indice Premessa...3 1 La Produzione dei Rifiuti Urbani...5 1.1 Cosa influisce sulla produzione di Rifiuti Urbani - in Italia...5 1.2 Quantità di RU prodotti a Modena...5 1.3 L incidenza delle diverse frazioni raccolte in maniera differenziata...8 1.4 La destinazione dei rifiuti urbani raccolti...9 1.5 Le caratteristiche del territorio della provincia di Modena...11 2 La Raccolta Differenziata...12 2.1 Analisi a livello comunale...12 2.1.1 Fonti dei dati...12 2.1.2 Indicatori del sistema di raccolte differenziate in provincia di Modena...13 2.1.3 La raccolta differenziata per Comune...14 2.2 Tipologie di rifiuti, modalità di raccolta e destinazioni finali...22 2.2.1 VETRO...24 2.2.2 CARTA E CARTONE...26 2.2.3 ORGANICO...28 2.2.4 PLASTICA...30 2.2.5 LEGNO E POTATURE...32 2.3 Altre raccolte differenziate...34 2.3.1 Avviate al Recupero...34 2.3.2 Avviate a smaltimento...35 2.4 La raccolta finalizzata e l Accordo di Programma sui rifiuti agricoli...35 3 RD: Iniziative in atto e in progetto...38 3.1 Stazioni Ecologiche Attrezzate...38 3.2 Il Compostaggio Domestico...42 3.2.1 Cosa Compostare...43 3.2.2 Come Compostare...44 3.2.3 Gli Incentivi...44 3.3 Iniziative della Provincia di Modena...45 3.3.1 Interventi finanziati per favorire la raccolta differenziata... 45 3.3.2 Accordo con la Grande Distribuzione Organizzata...48 3.4 Iniziative sui territori comunali...52 3.4.1 Comune di Formigine: il porta a porta nella frazione di Corlo... 52 3.4.2 Comune di Mirandola: il porta a porta in centro storico... 53 3.4.3 Comune di Modena: la riorganizzazione del sistema di raccolta... 54 3.4.4 Comune di Finale Emilia: l incremento più significativo di RD rispetto al 2003... 55 3.5 Iniziative dei gestori nei sotto ambiti...56 3.5.1 AIMAG...56 3.5.2 GEOVEST...56 3.5.3 META...57 3.5.4 SAT...58 4 Il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti e gli strumenti di monitoraggio...59 4.1 Il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti approvato (PPGR)... 59 1

4.2 Gli strumenti di monitoraggio a supporto della pratica attuazione del Piano... 62 4.2.1 L Osservatorio Provinciale sui Rifiuti e sulle Raccolte Differenziate: ruolo e competenze...62 4.2.2 La Cabina di Regia: composizione e competenze... 64 4.2.3 Il Tavolo Permanente di Garanzia: ruolo e percorso di costituzione... 65 5 L Agenzia d Ambito Territoriale di Modena...67 5.1 Il ruolo dell Agenzia d Ambito per i servizi pubblici...67 5.2 La regolamentazione del servizio...68 5.3 Il passaggio da tassa (TARSU) a tariffa (TIA)...69 Allegati: 1 Raccolta Differenziata di rifiuti avviati al recupero in provincia di Modena anno 2004 2 Raccolta Differenziata di rifiuti avviati allo smaltimento in provincia di Modena anno 2004 3 Raccolta finalizzata di rifiuti in provincia di Modena anno 2004 4 Riepilogo raccolte di rifiuti in provincia di Modena anno 2004 5 Rifiuti smaltiti presso impianti in provincia di Modena anno 2004 2

Premessa L ampio decentramento delle funzioni in materia rifiuti, che ha investito Regioni, Province e Comuni in seguito all entrata in vigore del Decreto Ronchi (1997), ha determinato l esigenza di istituire a livello locale organismi capaci di adattarsi alle nuove competenze. In quest ottica sono nati gli Osservatori Provinciali Rifiuti e in questa ottica è nato anche l Osservatorio Rifiuti della Provincia di Modena. La Legge 93/2001, Disposizioni in Campo Ambientale, ne ha previsto ufficialmente l istituzione in ambito nazionale al fine di realizzare un modello a rete basato su nodi territoriali connessi orizzontalmente tra loro e verticalmente con l Osservatorio Nazionale. L Amministrazione provinciale di Modena si è così dotata nel 2001 del proprio Osservatorio sui Rifiuti e sulle Raccolte Differenziate, che svolge funzioni di monitoraggio e di supporto rispetto all'attuazione delle attività previste dalla pianificazione provinciale e rappresenta il centro di elaborazione e di promozione delle attività dell'amministrazione Provinciale nella gestione delle politiche dello smaltimento dei rifiuti. La relazione annuale è strumento attraverso il quale l Osservatorio si pone l'obiettivo di comunicare l attività svolta riportando in particolare i dati quantitativi del sistema di raccolta, trattamento e smaltimento, nonché informazioni sulla qualità ambientale degli impianti. Secondo gli impegni assunti dal Consiglio Provinciale, il documento, elaborato in collaborazione con l Agenzia d Ambito Modenese sintetizza quindi, come ogni anno, i dati riguardanti la produzione, la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati sul territorio provinciale per l anno 2004. Il documento però oggi assume una particolare importanza poiché lo scorso mese di maggio è stato approvato dal Consiglio Provinciale il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, in adempimento alle Direttive Comunitarie. Il ruolo dell Osservatorio, della sua relazione annuale di monitoraggio sull attuazione delle politiche previste dal piano rifiuti nonché i rendiconti periodici sull andamento della raccolta differenziata, diventano quindi più che mai importanti. Il PPGR, infatti, si pone alcuni obiettivi essenziali ed importanti tra cui il contenimento della produzione e della pericolosità dei rifiuti, l elevata percentuale di raccolta differenziata e recupero (fissata al 55% nell anno 2005), l autosufficienza del sistema gestionale dei Rifiuti Urbani ed assimilati, l incentivo di forme di recupero di materia ed energia per il trattamento dei Rifiuti Urbani, riservando allo smaltimento finale in discarica un ruolo marginale (al 2008 in discarica solo il 3% dei Rifiuti Urbani ed assimilati prodotti). Il Piano ha dunque individuato nel potenziamento della raccolta differenziata e nel progressivo abbandono dell utilizzo delle discariche, gli elementi essenziali su cui impostare le scelte programmatiche ed indirizzare gli sforzi che l Amministrazione provinciale stessa, gli Enti Locali e le Aziende di Gestione stanno mettendo in campo da alcuni anni a questa parte. Queste politiche necessitano di un intensa attività di monitoraggio e verifica ed è per questo che più che mai l attività dell Osservatorio Rifiuti diventa strumento per il raggiungimento degli obiettivi, il perseguimento di correttivi e il potenziamento di politiche virtuose. Dall analisi dei dati sui rifiuti registrati nell anno 2004 si evince il raggiungimento dell importante traguardo del 35,2% di rifiuti raccolti in maniera differenziata, anche se ancora lontano dagli obiettivi fissati dalla pianificazione provinciale. Il lavoro da svolgere nel corso dell anno 2005 deve essere perciò forte e significativo. Ritengo che siano ancora molti gli sforzi da richiedere non solo alle pubbliche amministrazioni e agli enti gestori, ma anche ai cittadini, per continuare nel percorso di una corretta gestione integrata dei rifiuti. 3

L Amministrazione provinciale ha continuato a finanziare interventi rivolti al potenziamento della raccolta differenziata, in termini quantitativi e qualitativi, indirizzando a progetti di isole ecologiche attrezzate o di riorganizzazione dei sistemi di raccolta più di due milioni di euro nell arco di un anno. Importante risultato è poi stato conseguito con la firma di un accordo per la riduzione dei rifiuti incentivando forme di riutilizzo e riciclo, siglato tra l Amministrazione Provinciale, l ATO, la Grande Distribuzione Organizzata, le Associazioni di Categoria, ed alcuni comuni modenesi, lo scorso mese di maggio. In quest ottica poi il Consiglio Provinciale, contestualmente all approvazione del PPGR, ha ritenuto opportuno provvedere all istituzione di alcuni strumenti funzionali alla corretta gestione ed applicazione del Piano, quali la Cabina di Regia ed il Tavolo Permanente di Garanzia. Il primo sarà la sede interistituzionale di valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti dal PPGR e di individuazione delle eventuali azioni di mitigazione che dovessero rendersi necessarie per garantire una corretta gestione dei rifiuti, coinvolgendo direttamente i diversi attori che hanno, in questo settore un ruolo attivo. Il tavolo Permanente di Garanzia, invece è stato pensato quale strumento di collaborazione tra pubblica amministrazione, strutture tecniche ed una rappresentanza della cittadinanza, in un ottica di gestione integrata del rifiuto ed in linea con gli indirizzi europei di compartecipazione e condivisione dei processi decisionali. Questi strumenti di cui si è dotata la Provincia, si avvarranno dell Osservatorio Provinciale sui Rifiuti e sulle Raccolte Differenziate, per effettuare un costante monitoraggio dell attuazione del Piano. Altra importante novità è la realizzazione del primo numero del NOTIZIARIO dell Osservatorio Provinciale Rifiuti, che affianca la presente relazione riportandone i contenuti essenziali. Lo scopo principale è quello di garantire la divulgazione delle informazioni in materia di gestione dei rifiuti che riguardano il territorio provinciale, in maniera semplice e sintetica, permettendo la trasparenza e la conoscenza dei dati di produzione rifiuti e raccolta differenziata che sono alla base delle scelte pianificatorie. L intenzione dell Amministrazione è di affidare al Notiziario, accanto alla specifica sezione già attiva sul sito web della Provincia, il compito di diffondere le principali informazioni in materia di rifiuti: dati, attività del Tavolo Permanente di Garanzia, decisioni assunte dalla Cabina di Regia, novità in campo normativo, iniziative in ambito locale e provinciale ecc. In definitiva ritengo che siano stati messi in campo utili strumenti funzionali ad una corretta gestione dei rifiuti affidando all Osservatorio il compito di un costante monitoraggio dello stato di attuazione del Piano approvato, al Tavolo di Garanzia l importante funzione di condivisione tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione integrata dei rifiuti (dai cittadini alle istituzioni) di risultati ed esperienze ed alla Cabina di Regia la responsabilità di valutare eventuali azioni di mitigazione che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi fissati. Inoltre, a queste attività saranno affiancate iniziative educative e di informazione ai cittadini, mirate alle diverse fasce d utenza (scolastiche, commerciali, ricreative, famigliari, ecc.), con l intento di contribuire a rispondere agli interrogativi di coloro che sono già attenti ad una corretta raccolta differenziata ed incentivare la messa in pratica di stili di vita sostenibili anche in termini di gestione dei rifiuti. Alberto Caldana Assessore all Ambiente e Difesa del Suolo, Protezione Civile, Politiche Faunistiche Provincia di Modena 4

1 La Produzione dei Rifiuti Urbani 1.1 Cosa influisce sulla produzione di Rifiuti Urbani - in Italia La produzione di rifiuti risente di molti e diversi influssi, che in prima analisi possono sembrare non strettamente collegati. In realtà se si riflette attentamente è facilmente intuibile come fattori quali numero di abitanti e relativa situazione economica siano collegati con la quantità di rifiuti prodotta. Per avere un idea della quantità di rifiuti prodotta annualmente sul territorio italiano, basti pensare che tutto ciò che acquistiamo o utilizziamo ogni giorno porta alla produzione di una certa quantità di rifiuti: in primo luogo imballaggi, scarti alimentari, rifiuti urbani provenienti da attività domestiche, lavorative, fino ad arrivare alle enormi quantità di rifiuti speciali prodotti dalle ditte e smaltiti come tali. Nel 2003 sono stati prodotti in Italia 30.038.079 t di rifiuti urbani, pari a 524 Kg pro-capite (fonte: APAT) e si riscontra un trend in crescita rispetto agli anni precedenti della produzione totale di rifiuti. In un indagine ARPA della Regione Emilia Romagna, inoltre, la produzione pro-capite di rifiuti risulta strettamente collegata alla ricchezza della popolazione residente e, di conseguenza all evoluzione del comportamento delle famiglie verso il consumo. Per dimostrare questa affermazione sono stati presi come riferimenti PIL e spese effettuate dalle singole famiglie, dati che forniscono la misura della ricchezza della popolazione, e sono stati messi in relazione con la produzione di RU. Dalle analisi effettuate risulta che ad un aumento della ricchezza corrisponde un aumento della produzione di rifiuti urbani. Altri fattori che influiscono sulla produzione di rifiuti urbani sono eventuali presenze turistiche e la scelta dei criteri di assimilazione, affidata alle Amministrazioni Comunali dal D.Lgs. 22/97 e successivamente alle Agenzie di Ambito Territoriale dalla L.R. 25/99 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo 5). L affidamento all ATO della predisposizione del Regolamento di gestione del servizio, contenente i criteri di assimilazione, che avrà valenza per l intero ambito territoriale, porterà inevitabilmente ad una maggiore omogeneizzazione sul territorio provinciale con conseguenti variazioni sui dati di produzione totale di rifiuti. Importante è il contributo dei cosiddetti rifiuti assimilati, cioè rifiuti di origine non domestica, intercettati comunque nel circuito dei rifiuti urbani, in quanto conferiti ai servizi urbani di raccolta. Si tratta di rifiuti provenienti da attività artigianali e commerciali, che da stime effettuate risulta possano contribuire per il 30-50% alla quantità totale di rifiuti urbani prodotta. Risulta infatti che la diversità nei criteri di scelta implica notevoli differenze sui dati di produzione registrati. I dati analizzati e riportati nella presente relazione si riferiscono ai cosiddetti rifiuti urbani ed assimilati di seguito denominati RU. 1.2 Quantità di RU prodotti a Modena Nel 2004 la produzione di rifiuti urbani e assimilati nella provincia di Modena ha raggiunto le 409.154 T, pari a 620 Kg per abitante/anno. Nella Tabella sottostante è riportato l andamento della produzione dei rifiuti urbani negli ultimi 5 anni sul territorio provinciale. 5

Produzione Totale Raccolta Differenziata Raccolta Indifferenziata Anni Popolazione (t/a) (Kg/ab-a) (t/a) (Kg/ab-a) % (t/a) (Kg/ab-a) 2004 659.858 409.154 620 143.929 218 35,2 265.225 402 2003 651.920 391.230 600 126.752 194 32,4 264.478 406 2002 644.289 385.924 599 109.448 170 28,4 276.476 429 2001 639.315 372.336 582 99.283 155 26,7 273.053 427 2000 632.625 367.482 581 95.441 151 26,0 272.041 430 Tab. 1: Produzione rifiuti in provincia di Modena - anni 2000/2004 secondo la D.G.R. 1620/2001 e ss.mm.ii. Fonte dei dati: Provincia di Modena Pubblicazioni sulla Raccolta Differenziata Da una prima analisi dei dati contenuti in tabella 1, si evince in termini di produzione di rifiuti un aumento sia in termini totali che pro-capite. Si registra inoltre il raggiungimento dell importante traguardo del 35% di quantitativi raccolti in maniera differenziata e una ulteriore riduzione del quantitativo pro-capite conferito in modo indifferenziato. Per una maggiore analisi circa i risultati di raccolta differenziata si rimanda al capitolo 2, mentre di seguito si riportano alcune considerazioni relative alla produzione totale di rifiuti. Il superamento delle 400.000 tonnellate totali è da imputare sicuramente all aumento di popolazione che tra il 2003 e il 2004 ha registrato un incremento dell 1,3%, maggiore rispetto alle stime dello 0,8% utilizzate per l elaborazione del Piano Provinciale di Gestione Rifiuti (PPGR). In termini di produzione pro-capite, si registra un notevole incremento rispetto all anno precedente ma rapportando il dato registrato alle stime effettuate dal PPGR, si evince che il valore risulta in linea con le tendenze di produzione degli ultimi anni. Di seguito si riporta il grafico che confronta il dato registrato con le stime effettuate: RU (ton/anno) 520.000 500.000 480.000 460.000 440.000 420.000 400.000 380.000 360.000 340.000 320.000 451.660 produzione totale registrata anno 2004 419.443 512.018 475.496 300.000 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 RU totale - situazione attuale RU totale (Hp 2) RU totale (Hp 3) RU totale (Hp 1) 1 Fig 1: Confronto dato di produzione rifiuti registrato nell anno 2004 con le stime effettuate dal PPGR 6

Dallo stesso grafico si evince un altra considerazione: il dato registrato nel 2003 si pone al di sotto della linea di tendenza stimata e risulta essere anomalo considerando un periodo di riferimento di alcuni anni; inoltre lo stesso confronto tra l anno 2003 e 2002, in termini pro-capite, registra una differenza di 1 kg/ab, mette maggiormente in evidenza questa anomalia. Le ragioni sono da ricercare nella particolarità dell anno 2003 in cui si registrò una eccezionale crisi idrica con relativa dichiarazione di stato di emergenza per tutte le regioni del Nord Italia, compresa l Emilia Romagna, colpite dalla siccità. In termini di produzione di rifiuti una delle conseguenze fu la ridotta produzione di materiale organico e di potature e sfalci. Analizzando i dati relativi a queste frazioni registrati nell anno 2003 si riscontrano valori ampiamente al di sotto di quelli stimati, molto simili e persino inferiori a quelli dell anno precedente. Al fine di chiarire le considerazioni sopraesposte riportiamo l andamento negli ultimi anni dei quantitativi di potature e sfalci avviati a recupero all interno del servizio pubblico: 50.000 45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 Sfalci e Anni potature [t] 1999 22.270 2000 28.753 2001 32.964 2002 36.592 2003 36.520 2004 43.591 15.000 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Fig. 2: Andamento dei quantitativi di sfalci e potature raccolti in maniera differenziata in provincia di Modena dal 1999 al 2004 in rosso evidenziato il dato dell anno 2003 ampiamente al di sotto della linea di tendenza L analisi dell andamento evidenziata dal grafico dimostra un costante aumento della frazione in oggetto, imputabile, tra l altro, alla maggior diffusione della relativa raccolta negli ultimi anni, ma il dato del 2003 non trova giustificazione se non nella effettiva riduzione di questo tipo di rifiuto in un anno di particolare crisi idrica. Questo esempio contribuisce ad evidenziare come l andamento della produzione dei rifiuti vada meglio valutato in relazione ad una serie di anni di dati; comunque il valore registrato nell anno 2004 conferma le previsioni effettuate dal PPGR (stima di 409.965 t nell ipotesi di minima e 425.000 in quella di massima). Si riporta, poi il confronto tra i dati registrati in provincia di Modena e quelli di altre realtà provinciali dell Emilia Romagna, sempre relativamente all anno 2004 (tabella 2). La produzione di rifiuti risulta in linea con le caratteristiche economiche e territoriali comuni anche alle zone limitrofe, dove si è registrato un aumento delle tonnellate prodotte paragonabile, se non superiore, a quello della provincia di Modena. 7

Produzione Totale Raccolta Differenziata Raccolta Indifferenziata Provincia (t/a) (Kg/ab-a) (t/a) (Kg/ab-a) (t/a) (Kg/ab-a) Parma 257.756 624 80.469 195 177.287 429 Reggio E. 372.499 765 166.958 343 205.541 422 Bologna 553.425 586 141.827 150 411.598 436 Modena 409.154 620 143.929 218 265.225 402 Tab. 2: Confronto tra la produzione di rifiuti in provincia di Modena e in altre province dell Emilia Romagna nell anno 2004 (dati provvisori al 31/07/2005). Fonte dei dati: Osservatori Rifiuti Provinciali 1.3 L incidenza delle diverse frazioni raccolte in maniera differenziata Dai dati forniti da Comuni e gestori in merito alle quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata durante l anno 2004, è possibile ricavare l incidenza delle diverse tipologie di rifiuto sulla produzione totale. La composizione merceologica dei rifiuti prodotti nel nostro territorio provinciale è riportata nella seguente tabella: Frazioni Tonnellate Raccolte Percentuale sul Totale di rifiuti prodotti Percentuale sul Totale di RD RIFIUTO INDIFFERENZIATO 265.225 64,8% RACCOLTA DIFFERENZIATA CARTA/CARTONE 23.905 5,8% 16,6% PLASTICA 4.782 1,2% 3,3% VETRO 16.917 4,1% 11,8% ORGANICO 14.872 3,6% 10,3% LEGNO/POTATURE/SFALCI 43.591 10,7% 30,3% METALLO 5.287 1,3% 3,7% ACCUMULATORI AL PIOMBO 577 0,1% 0,4% INERTI 10.418 2,5% 7,2% ALTRE RACCOLTE 23.579 5,8% 16,4% Tab. 3: Composizione merceologica dei rifiuti raccolti in provincia di Modena nell anno 2004. Fonte dei dati: Comuni e gestori della provincia di Modena Occorre precisare che nella voce altre raccolte è compresa una certa quantità di rifiuti conteggiata a tutti gli effetti come raccolta differenziata (ai sensi della D.G.R. n. 1620/2001) che va necessariamente avviata a smaltimento per la frazione non recuperabile, ad esempio rifiuti ingombranti, pile, ecc. Di questa frazione è comunque garantito lo smaltimento in condizioni di sicurezza. Nel grafico successivo viene evidenziato quanto incide la RD a smaltimento sulla RD totale ed inoltre la percentuale di ciascuna frazione raccolta in maniera differenziata ed avviata al recupero: per l anno 2004 è stato registrato un 10% circa di RD a smaltimento. 8

16,6% 3,3% 30,3% 11,8% 10,0% 6,4% 0,4% 7,2% 3,7% 10,3% allo smaltimento carta-cartone legno-potature-sfalci metalli batterie vetro plastica bottiglie frazione organica inerti altre raccolte Fig. 3: Percentuali relative alle diverse frazioni di RD avviate a recupero ed incidenza della frazione avviata a smaltimento sulla RD totale 1.4 La destinazione dei rifiuti urbani raccolti Nell anno 2004 sono state raccolte complessivamente sul territorio della Provincia di Modena 409.154 T di rifiuti urbani, di cui 143.929 T (pari al 35.2%) in modo differenziato e 265.225 T (pari al 64.8%) in modo indifferenziato. I rifiuti raccolti in modo indifferenziato sono stati conferiti all impianto di termovalorizzazione modenese e a discariche per rifiuti non pericolosi ubicate sia all interno del territorio provinciale che al di fuori (in virtù di accodi tra le Province di Modena e Bologna previsti dalla normativa regionale); i rifiuti raccolti in modo differenziato sono stati invece avviati per la maggior parte a recupero ed in minima parte a smaltimento per le frazioni non recuperabili. Il dettaglio della destinazione dei rifiuti prodotti avviati a smaltimento presso gli impianti ubicati in provincia di Modena è riportato nell Allegato 5 (elaborato sulla base dei dati forniti dai gestori). Di seguito si riportano le destinazioni finali con relative percentuali dei rifiuti raccolti in provincia di Modena. 9

Raccolta Differenziata (35,2%) Recupero (20%) Compostaggio (11,7%) Smaltimento (3,5%) Produzione Totale 409.154 t Termovalorizzatore (25,1%) Selezione e compostaggio (6%) Discarica (33,7%) In Provincia (29,1%) Fuori Provincia (4,6%) 20,0% 25,1% 11,7% 6,0% 3,5% 4,6% 29,1% Termocombustore Discariche fuori Provincia Selezione e compostaggio Discariche in Provincia RD smaltimento RD al compostaggio RD al recupero Fig. 4: Destinazioni finali dei rifiuti in provincia di Modena e relative percentuali anno 2004 Fonte dei dati: Comuni e gestori della provincia di Modena 10

Di seguito si riporta il dettaglio del sistema impiantistico attivo nel territorio provinciale per l anno 2004: compostaggio e selezione: impianto di Carpi gestito da Aimag; termovalorizzazione: impianto di Modena (via Cavazza) gestito da Meta; smaltimento finale in discariche per rifiuti non pericolosi: discariche di Carpi (Fossoli) e Mirandola gestite da Aimag; discariche di Modena (Via Caruso), Montefiorino e Zocca gestite da Meta; discariche di Fanano e Pievepelago gestite dai rispettivi Comuni. La discarica di Medolla seppure attiva, non ha ricevuto conferimenti nell anno 2004 in quanto soggetta ad interventi di manutenzione. Anche l impianto di selezione di Sassuolo (gestito da Sat) non ha operato nell anno 2004. In provincia sono presenti altre tre discariche non attive: Finale Emilia, Carpi (San Marino) e Pavullo. Dai dati riportati si evince la diminuzione del ricorso allo smaltimento finale in discarica, cui è stato avviato il 33,7% dei rifiuti indifferenziati prodotti rispetto al 38,7 dell anno 2003, ed un incremento della termovalorizzazione (25,1% rispetto 22,7 del 2003). In base agli obiettivi fissati dal PPGR la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati in provincia di Modena dovrà incentivare, oltre alla raccolta differenziata, l utilizzo della termovalorizzazione come forma di recupero di energia, riservando allo smaltimento finale nelle discariche ubicate entro l Ambito modenese (obiettivo dell autosufficienza) solo una parte residuale. 1.5 Le caratteristiche del territorio della provincia di Modena La provincia di Modena si estende lungo una fascia territoriale che comprende diversi tipi di paesaggio, che in base a vari fattori influenzano notevolmente anche la gestione dei rifiuti in termini di produzione e modalità di raccolta degli stessi (basti pensare che nei comuni montani viene incentivata la diffusione del compostaggio domestico in sostituzione della raccolta della frazione organica proprio per le peculiarità del territorio). Ai fini di questa trattazione risulta più agevole raggruppare il territorio in 4 fasce principali, che possono essere considerate omogenee 1 : 1) MONTAGNA, che comprende alta, media e bassa montagna, e quindi i Comuni di Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Prignano, Riolunato, Serramazzoni, Sestola, Zocca. 2) ALTA PIANURA che comprende i Comuni pedecollinari e collinari, cioè Castelvetro, Fiorano Modenese, Maranello, Marano, Sassuolo, Savignano sul Panaro e Vignola. 3) BASSA PIANURA, che comprende alta e media pianura, e quindi i Comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Formigine, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Ravarino, San Cesario sul Panaro, Soliera, Spilamberto. 4) BASSA, che comprende i Comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero. 1 La suddivisione in fasce del territorio provinciale è stata modificata rispetto agli anni precedenti per considerare zone più omogenee. 11

2 La Raccolta Differenziata 2.1 Analisi a livello comunale 2.1.1 Fonti dei dati I dati di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e di raccolta finalizzata, vengono forniti alla Provincia di Modena dai Comuni o, per essi, dai gestori dei servizi che operano sul territorio, cioè AIMAG S.p.A., GEOVEST s.r.l., META S.p.A., SAT S.p.A. Questi dati vengono comunicati in adempimento all art. 16 della L.R. 27/94 e ss.mm.ii di seguito riportato: Art. 16 (L.R. 27/94) Riscontri e divulgazione dei risultati 1. I Comuni, o per essi l'ente gestore del servizio, trasmettono alla Regione e alla Provincia, entro il 28 febbraio 2 di ciascun anno, un rendiconto dei risultati conseguiti tramite il servizio di raccolta differenziata specificando per ciascuna frazione i quantitativi raccolti, le modalità con cui è svolto il servizio, le quantità e i valori medi dei prezzi di collocamento delle materie recuperate. 2. I rendiconti di cui al comma 1 sono accompagnati da una valutazione economica dei costi sostenuti per le attività di raccolta differenziata, dei ricavi derivanti dalla vendita o dall'utilizzo diretto delle materie e dell'energia recuperate, compresa una valutazione comparativa rispetto ai costi sostenuti per i rifiuti smaltiti nelle forme ordinarie e al miglioramento delle condizioni ambientali locali. 3. I Comuni danno informazione ai cittadini, nelle forme opportune, dei risultati quantitativi ed economici della raccolta differenziata, dei dati consuntivi. Per la trasmissione dei dati viene utilizzato un modello appositamente predisposto dalla Regione Emilia Romagna, denominato Rendiconto annuale dei risultati conseguiti dai servizi di raccolta differenziata e finalizzata (approvato con Delibera di Giunta Regionale n.1620 del 31/07/2001 e successivamente modificato ed integrato con Delibera di Giunta Regionale n. 407 del 08/03/2004). Questo modello, già utilizzato per la trasmissione dei dati relativi agli anni precedenti, è stato confermato anche per i dati relativi all anno 2004 (cui si riferisce questa relazione), tramite Delibera di Giunta Regionale n. 76 del 24.01.2005. Altri dati utilizzati all interno di questa relazione sono: - dati relativi agli impianti di trattamento e smaltimento, provenienti da AIMAG S.p.A., META S.p.A., SAT S.p.A. e dai Comuni di Fanano e Pievepelago, in quanto gestori degli impianti attivi presenti in provincia di Modena (discariche, termovalorizzatore, impianti di selezione, compostaggio, area di travaso); - dati di raccolta differenziata di vetro e lattine, forniti, oltre che dai Comuni, anche da Emiliana Rottami di S. Cesario sul Panaro, in quanto ha in gestione raccolta e recupero delle frazioni considerate per conto dei gestori/comuni su tutto il territorio provinciale; - dati di popolazione aggiornati al 31/12/2004, forniti dall Osservatorio Demografico della Provincia di Modena. In linea con quanto svolto anche per i dati relativi all anno 2003, per il calcolo della Raccolta Differenziata e valutazione delle percentuali, ci si è attenuti alle indicazioni fornite dalla Regione Emilia Romagna con Delibera di Giunta Regionale n. 1620 del 31/07/2001 Approvazione 2 La scadenza del 28 febbraio è stata posticipata al 30 aprile a seguito delle modifiche introdotte dalla D.G. della Regione Emilia Romagna n. 1620/2001 12

dei criteri ed indirizzi regionali per la pianificazione e la gestione dei rifiuti e ss.mm.ii, in modo da uniformare, a livello regionale, la lettura e la rendicontazione dei dati. Come da specifiche regionali, inoltre, sono stati compresi nei rifiuti raccolti in modo differenziato anche rifiuti inerti provenienti da piccole demolizioni domestiche, avviati a recupero e conferiti presso stazioni ecologiche. Sono infine considerati come raccolta finalizzata i rifiuti agricoli conferiti presso Stazioni Ecologiche Attrezzate, sulla base dell Accordo di Programma per la Raccolta dei Rifiuti dell Attività Agricola. I quantitativi di rifiuti raccolti in questo modo sono stati comunicati alla Provincia di Modena dal Consorzio Fitosanitario Provinciale di Modena, che si occupa di curare la pratica attuazione di quanto definito dall accordo. 2.1.2 Indicatori del sistema di raccolte differenziate in provincia di Modena Nella tabella seguente riportiamo i principali indicatori di raccolta differenziata relativa all anno 2004 per quanto riguarda la provincia di Modena, confrontati con gli stessi relativi al 2003, allo scopo di effettuare utili valutazioni circa le modalità di gestione dei rifiuti. Indicatore Produzione totale RU annua Produzione RU pro-capite annua Raccolta Differenziata totale annua Raccolta Differenziata procapite annua RU Indifferenziato procapite annua Unità misura Anno 2003 Anno 2004 Variazione sul 2003 t 391.230 409.154 4,6% Kg/ab. 600 620 3,3% t 126.752 143.929 13,6% Kg/ab. 194 218 12,2% Kg/ab. 406 402-0,9% Percentuale di R.D. 32,4% 35,2% Quantità pro-capite di F.O.R.S.U. annua Quantità pro-capite di legno-potature e sfalci annua Quantità pro-capite di vetro annua Quantità pro-capite di carta-cartone annua Quantità pro-capite di plastica bottiglie annua Quantità R.D. avviata al recupero annua Kg/ab. 16,3 22,5 37,9% Kg/ab. 56,0 66,1 17,9% Kg/ab. 24,4 25,6 5,2% Kg/ab. 32,9 36,2 10,2% Kg/ab. 6,5 7,2 11,1% t 112.491 129.583 15,2% Tab. 4: Indicatori di raccolta differenziata anno 2004 provincia di Modena Dalla tabella si rileva come la raccolta differenziata totale sia aumentata di 2,8 punti percentuali, arrivando ad un valore complessivo di 35,2% sul territorio provinciale. Si deve però 13

registrare contestualmente un aumento della produzione totale di rifiuti del 4,6% e un aumento della produzione pro-capite annua del 3,3%. La quantità di rifiuti raccolta in modo indifferenziato risulta pressoché uguale all anno 2003, con un lieve decremento di 0,9% sulla produzione pro-capite e la quantità di rifiuti raccolta in modo differenziato risulta in aumento del 12,2% in termine pro-capite. Tra le tipologie di rifiuti raccolte in modo differenziato, è importante sottolineare un forte incremento della quantità pro-capite annua raccolta di F.O.R.S.U. (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), con un +37,2%. Significativo risulta anche l incremento del 17,9 % della raccolta pro capite di sfalci e potature, nonostante il valore registrato nell anno 2003 risentisse fortemente delle conseguenze imputabili alla crisi idrica (vedi cap. 1). Infine è giusto evidenziare come la quantità di materiale raccolto in modo differenziato avviato a recupero nell anno 2004 abbia raggiunto le 129.583 t, pari a +15,2% rispetto all anno scorso. 2.1.3 La raccolta differenziata per Comune Nelle tabelle seguenti è riportata, per ogni Comune della provincia di Modena, la quantità complessiva di rifiuti urbani e assimilati raccolti in modo differenziato, distinguendo le quantità avviate a recupero da quelle avviate a smaltimento, rispetto al totale dei rifiuti prodotti. Si è ritenuto opportuno predisporre due tabelle di analisi: la prima è costruita considerando la suddivisione in fasce territoriali omogenee descritta nel paragrafo 1.5, la seconda tiene conto dei sotto ambiti definiti conformemente a quanto esposto nel piano di prima attivazione del servizio di gestione rifiuti urbani nell ATO n. 4 di Modena e ripresi nelle Convenzioni siglate tra l Agenzia e i gestori nell anno 2005. Si riportano inoltre alcuni grafici per consentire un analisi di dettaglio circa i risultati conseguiti da ciascun comune, in termini di raccolta differenziata e di percentuali della stessa avviate a recupero o a smaltimento. La cartina finale pone in evidenza la distribuzione territoriale dei suddetti risultati. 14

Comune Popolazione residente al 31/12/2004 (1) Totale rifiuti urbani e assimilati prodotti Totale raccolte differenziate Kg/ab Kg/ab % % % t anno (2) t anno (2) recupero smaltimento totale Camposanto 3.061 2.274 743 1.028 336 41,0% 4,2% 45,2% Cavezzo 7.072 5.295 749 2.278 322 40,8% 2,2% 43,0% Concordia 8.765 6.426 733 2.491 284 36,7% 2,0% 38,7% Finale Emilia 15.354 10.311 672 5.186 338 44,2% 6,1% 50,3% Medolla 5.901 4.544 770 1.648 279 34,5% 1,7% 36,2% Mirandola 22.847 16.109 705 5.809 254 29,4% 6,7% 36,1% San Felice 10.453 6.786 649 2.561 245 36,5% 1,3% 37,8% San Possidonio 3.761 2.933 780 1.063 283 35,5% 0,8% 36,3% San Prospero 5.087 3.247 638 1.152 226 32,9% 2,5% 35,4% Tot. Bassa 82.301 57.925 704 23.217 282 36,1% 4,0% 40,1% Bastiglia 3.555 2.033 572 612 172 27,3% 2,8% 30,1% Bomporto 8.274 4.531 548 1.220 147 22,2% 4,8% 27,0% Campogalliano 8.044 5.377 669 1.866 232 29,7% 5,0% 34,7% Carpi 63.766 40.669 638 15.168 238 33,9% 3,4% 37,3% Castelfranco 27.324 14.056 514 2.906 106 16,2% 4,5% 20,7% Castelnuovo 12.724 8.969 705 4.132 325 41,8% 4,2% 46,0% Formigine 30.893 18.620 603 8.991 291 48,2% 0,1% 48,3% Modena 180.110 106.989 594 31.422 174 26,8% 2,6% 29,4% Nonantola 13.509 7.993 592 4.871 361 49,6% 11,3% 60,9% Novi di Modena 10.849 6.992 644 3.425 316 41,7% 7,3% 49,0% Ravarino 5.900 3.050 517 1.265 214 33,0% 8,5% 41,5% San Cesario 5.608 2.981 532 660 118 15,3% 6,9% 22,2% Soliera 14.051 7.811 556 3.175 226 37,1% 3,5% 40,6% Spilamberto 11.376 5.868 516 1.719 151 20,6% 8,7% 29,3% Bassa Pianura 395.983 235.939 596 81.432 206 31,0% 3,5% 34,5% Castelvetro 10.278 5.072 493 1.186 115 19,7% 3,7% 23,4% Fiorano 16.433 10.738 653 5.074 309 47,1% 0,1% 47,2% Maranello 16.216 12.458 768 5.589 345 44,8% 0,1% 44,9% Marano 3.870 2.137 552 459 119 17,1% 4,4% 21,5% Sassuolo 41.746 28.149 674 12.304 295 43,3% 0,4% 43,7% Savignano 8.746 4.739 542 1.249 143 22,8% 3,6% 26,4% Vignola 22.351 13.728 614 4.261 191 24,1% 7,0% 31,1% Alta Pianura 119.640 77.020 644 30.124 252 37,1% 2,0% 39,1% Tot. Pianura 515.623 312.960 607 111.556 216 32,5% 3,2% 35,7% 15

Comune Popolazione residente al 31/12/2004 (1) Totale rifiuti urbani e assimilati prodotti Totale raccolte differenziate Kg/ab Kg/ab % % % t anno (2) t anno (2) recupero smaltimento totale Fanano 2.999 2.138 713 236 79 11,0% 0,0% 11,0% Fiumalbo 1.335 901 675 123 92 11,9% 1,7% 13,6% Frassinoro 2.137 1.344 629 254 119 14,4% 4,6% 19,0% Guiglia 4.017 2.123 529 302 75 11,3% 3,0% 14,3% Lama Mocogno 3.004 1.848 615 480 160 22,2% 3,8% 26,0% Montecreto 927 890 961 172 186 13,2% 6,1% 19,3% Montefiorino 2.336 1.331 570 258 110 16,3% 3,1% 19,4% Montese 3.280 1.998 609 123 38 6,2% 0,0% 6,2% Palagano 2.455 1.219 496 241 98 15,0% 4,8% 19,8% Pavullo 16.083 9.536 593 2.711 169 19,1% 9,3% 28,4% Pievepelago 2.209 1.400 634 209 95 13,2% 1,8% 15,0% Polinago 1.862 1.017 546 209 112 16,2% 4,3% 20,5% Prignano 3.571 1.265 354 241 67 19,0% 0,1% 19,1% Riolunato 738 345 468 111 150 29,6% 2,5% 32,1% Serramazzoni 7.618 4.878 640 1.480 194 30,3% 0,1% 30,4% Sestola 2.647 2.231 843 339 128 11,8% 3,4% 15,2% Zocca 4.716 3.806 807 1.668 354 24,6% 19,2% 43,8% Tot. Montagna 61.934 38.270 618 9.156 148 18,3% 5,6% 23,9% Tot. Provincia 659.858 409.154 620 143.929 218 31,7% 3,5% 35,2% (1) Fonte: Osservatorio Demografico Provincia di Modena (2) Dati calcolati sul numero di residenti al 31/12/2004 Tab. 5: Raccolta differenziata: valori comunali suddivisi in fasce territoriali omogenee - anno 2004 16

Comune Popolazione residente al 31/12/2004 (1) Totale rifiuti urbani e assimilati prodotti Totale raccolte differenziate Kg/ab Kg/ab % % % t anno(2) t anno (2) recupero smaltimento totale Camposanto 3.061 2.274 743 1.028 336 41,0% 4,2% 45,2% Carpi 63.766 40.669 638 15.168 238 33,9% 3,4% 37,3% Cavezzo 7.072 5.295 749 2.278 322 40,8% 2,2% 43,0% Concordia 8.765 6.426 733 2.491 284 36,7% 2,0% 38,7% Medolla 5.901 4.544 770 1.648 279 34,5% 1,7% 36,2% Mirandola 22.847 16.109 705 5.809 254 29,4% 6,7% 36,1% Novi di Modena 10.849 6.992 644 3.425 316 41,7% 7,3% 49,0% San Felice 10.453 6.786 649 2.561 245 36,5% 1,3% 37,8% San Possidonio 3.761 2.933 780 1.063 283 35,5% 0,8% 36,3% San Prospero 5.087 3.247 638 1.152 226 32,9% 2,5% 35,4% Soliera 14.051 7.811 556 3.175 226 37,1% 3,5% 40,6% Tot. AIMAG 155.613 103.086 662 39.798 256 34,9% 3,7% 38,6% Finale Emilia 15.354 10.311 672 5.186 338 44,2% 6,1% 50,3% Nonantola 13.509 7.993 592 4.871 361 49,6% 11,3% 60,9% Ravarino 5.900 3.050 517 1.265 214 33,0% 8,5% 41,5% Tot. GEOVEST 34.763 21.354 614 11.323 326 44,6% 8,4% 53,0% Bastiglia 3.555 2.033 572 612 172 27,3% 2,8% 30,1% Bomporto 8.274 4.531 548 1.220 147 22,2% 4,8% 27,0% Campogalliano 8.044 5.377 669 1.866 232 29,7% 5,0% 34,7% Castelfranco 27.324 14.056 514 2.906 106 16,2% 4,5% 20,7% Castelnuovo 12.724 8.969 705 4.132 325 41,8% 4,2% 46,0% Castelvetro 10.278 5.072 493 1.186 115 19,7% 3,7% 23,4% Fanano (*) 2.999 2.138 713 236 79 11,0% 0,0% 11,0% Fiumalbo (*) 1.335 901 675 123 92 11,9% 1,7% 13,6% Frassinoro 2.137 1.344 629 254 119 14,4% 4,6% 19,0% Guiglia 4.017 2.123 529 302 75 11,3% 3,0% 14,3% Lama Mocogno 3.004 1.848 615 480 160 22,2% 3,8% 26,0% Marano 3.870 2.137 552 459 119 17,1% 4,4% 21,5% Modena 180.110 106.989 594 31.422 174 26,8% 2,6% 29,4% Montecreto 927 890 961 172 186 13,2% 6,1% 19,3% Montefiorino 2.336 1.331 570 258 110 16,3% 3,1% 19,4% Montese (*) 3.280 1.998 609 123 38 6,2% 0,0% 6,2% 17

Comune Popolazione residente al 31/12/2004 (1) Totale rifiuti urbani e assimilati prodotti Totale raccolte differenziate Kg/ab Kg/ab % % % t anno(2) t anno (2) recupero smaltimento totale Palagano 2.455 1.219 496 241 98 15,0% 4,8% 19,8% Pavullo 16.083 9.536 593 2.711 169 19,1% 9,3% 28,4% Pievepelago (*) 2.209 1.400 634 209 95 13,2% 1,8% 15,0% Polinago 1.862 1.017 546 209 112 16,2% 4,3% 20,5% Riolunato (*) 738 345 468 111 150 29,6% 2,5% 32,1% San Cesario 5.608 2.981 532 660 118 15,3% 6,9% 22,2% Savignano 8.746 4.739 542 1.249 143 22,8% 3,6% 26,4% Sestola 2.647 2.231 843 339 128 11,8% 3,4% 15,2% Spilamberto 11.376 5.868 516 1.719 151 20,6% 8,7% 29,3% Vignola 22.351 13.728 614 4.261 191 24,1% 7,0% 31,1% Zocca 4.716 3.806 807 1.668 354 24,6% 19,2% 43,8% Tot. META 353.005 208.607 591 59.128 167 24,2% 4,1% 28,3% Fiorano 16.433 10.738 653 5.074 309 47,1% 0,1% 47,2% Formigine 30.893 18.620 603 8.991 291 48,2% 0,1% 48,3% Maranello 16.216 12.458 768 5.589 345 44,8% 0,1% 44,9% Prignano 3.571 1.265 354 241 67 19,0% 0,1% 19,1% Sassuolo 41.746 28.149 674 12.304 295 43,3% 0,4% 43,7% Serramazzoni 7.618 4.878 640 1.480 194 30,3% 0,1% 30,4% Tot. SAT 116.477 76.108 653 33.680 289 44,0% 0,2% 44,2% Tot. Provincia 659.858 409.154 620 143.929 218 31,7% 3,5% 35,2% (1) Fonte: Osservatorio Demografico Provincia di Modena (2) Dati calcolati sul numero di residenti al 31/12/2004 Tab. 6: Raccolta differenziata: valori comunali suddivisi in sotto ambiti definiti dalle convenzioni siglate tra Gestori e ATO - anno 2004 (*) Comuni che nel 2004 gestivano ancora direttamente il servizio di gestione dei rifiuti urbani in toto o in parte. 18

Comuni NONANTOLA FINALE EM ILIA NOVI DI M ODENA FORM IGINE FIORANO CASTELNUOVO CAM POSANTO M ARANELLO ZOCCA SASSUOLO CAVEZZO RAVARINO SOLIERA CONCORDIA SAN FELICE CARPI SAN POSSIDONIO M EDOLLA M IRANDOLA SAN PROSPERO CAM POGALLIANO RIOLUNATO VIGNOLA SERRAM AZZONI BASTIGLIA M ODENA SPILAMBERTO PAVULLO BOMPORTO SAVIGNANO LAMA MOCOGNO CASTELVETRO S.CESARIO M ARANO S/P CASTELFRANCO POLINAGO PALAGANO M ONTEFIORINO M ONTECRETO PRIGNANO FRASSINORO SESTOLA PIEVEPELAGO GUIGLIA FIUMALBO FANANO MONTESE 0 5 10 15 2 0 25 3 0 35 4 0 45 50 55 6 0 65 < 15% 15% - 35% 35% - 40% > 40% % R.D. Fig. 5: Percentuale di RD per Comune - anno 2004 19

Comuni NONANTOLA FORMIGINE FIORANO MARANELLO FINALE EMILIA SASSUOLO CASTELNUOVO NOVI DI MODENA CAMPOSANTO CAVEZZO SOLIERA CONCORDIA SAN FELICE SAN POSSIDONIO MEDOLLA CARPI RAVARINO SAN PROSPERO SERRAMAZZONI CAMPOGALLIANO RIOLUNATO MIRANDOLA BASTIGLIA MODENA ZOCCA VIGNOLA SAVIGNANO BOMPORTO LAMA MOCOGNO SPILAMBERTO CASTELVETRO PAVULLO PRIGNANO MARANO S/P MONTEFIORINO CASTELFRANCO POLINAGO S.CESARIO PALAGANO FRASSINORO MONTECRETO PIEVEPELAGO FIUMALBO SESTOLA GUIGLIA FANANO MONTESE 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% R.D. avviata al recupero R.D. avviata allo smaltimento % R.D. Fig. 6: Percentuale di materiale raccolto in maniera differenziata e avviato a recupero/smaltimento per Comune - anno 2004 20

Nella cartina riportata di seguito sono evidenziati con colori diversi i Comuni della provincia di Modena in base alla percentuale di raccolta differenziata registrata nell anno 2004. 21

Si possono, dunque, trarre alcune prime indicazioni. Analizzando la tabella che riporta i dati suddivisi per fasce territoriali omogenee, si evince che nella Bassa e nella Pianura, si sono raggiunti gli importanti risultati rispettivamente del 40,1% e 35,7%, superiori alla media provinciale. Il confronto con i valori dell anno 2003 evidenzia il progressivo aumento dei quantitativi di rifiuti raccolti in modo differenziato. Altro dato da sottolineare è la media di produzione totale pro-capite che risulta superiore al dato provinciale in molti comuni della Bassa, che può essere in parte imputabile agli elevati criteri di assimilazione fissati in questa zona dai rispettivi Regolamenti comunali. Per quanto attiene alla fascia Montagna, si riscontra un incremento della raccolta differenziata, che raggiunge il 23,9%, ma ancora in ritardo rispetto agli obiettivi di pianificazione. La medesima analisi condotta relativamente alla suddivisione in sotto-ambiti, caratterizzati da simili modalità di gestione, pone in evidenza come il bacino gestito da Geovest sia prossimo al raggiungimento del 55%, quelli di Sat ed Aimag abbiano ottenuto comunque importanti risultati rispettivamente del 44,2% e 38,8%. Al di sotto della media provinciale risulta essere l ambito assegnato a Meta (28,3%) anche se occorre precisare che alcuni comuni in esso conteggiato, hanno ancora modalità di gestione del servizio rifiuti in parte autonomo. Il Comune con la percentuale maggiore di raccolta differenziata si conferma ancora essere Nonantola con 60,9% (con l 11,3% avviato a smaltimento). I Comuni di Finale Emilia, Novi, Formigine, Fiorano, Castelnuovo, Camposanto, Maranello, Zocca, Sassuolo, Cavezzo, Ravarino e Soliera hanno superato l importante traguardo del 40% di raccolta differenziata. L incremento più significativo si è registrato a Finale Emilia che è passato dal 36,4% del 2003 al 50,3%; anche Riolunato ha raggiunto un importante risultato con il 32,1% di RD rispetto al 16,4 dell anno 2003. Accanto a questi elevati valori, si riscontrano ancora alcuni comuni al di sotto del 15%: Guiglia, Fiumalbo, Fanano, Montese. Altro dato da sottolineare è la percentuale di materiale raccolto in maniera differenziata effettivamente avviata a recupero: a livello provinciale il 31,7% a recupero e il restante 3,5% a smaltimento. Però la situazione non è omogenea sul territorio ed infatti si riscontrano alcune realtà dove si registrano elevate percentuali di avvio a smaltimento. Dall analisi di Fig. 6 si evince infatti che vi sono realtà, come Zocca (19,2%) e Nonantola (11,3%), che avviano ancora a smaltimento più del 10% di RD, dato che indica la necessità di effettuare una maggiore attenzione nella selezione del materiale raccolto, mentre vi sono altri Comuni che si attestano al di sotto dell 1%. 2.2 Tipologie di rifiuti, modalità di raccolta e destinazioni finali Come già evidenziato nel paragrafo 1.3, le diverse frazioni di materiale raccolto separatamente incidono in maniera diversa rispetto al quantitativo raccolto complessivamente; per un analisi più dettagliata riguardo le tipologie ed i quantitativi di rifiuti raccolti in modo differenziato si rimanda agli allegati 1 e 2, dove si riportano le tipologie di rifiuti avviati a recupero e quelle avviate a smaltimento con le relative quantità raccolte sul territorio provinciale. Di seguito si riporta, invece, l andamento delle raccolte differenziate più significative negli ultimi 10 anni e, per ciascuna di esse, si fornisce una breve descrizione delle modalità di raccolta e delle tipologie di riciclo principalmente utilizzate, estrapolate dai siti internet dei Consorzi di filiera (Coreve, Comieco, Corepla, Rilegno). 22

Si ricorda infatti che le attività di recupero del materiale di imballaggio raccolto in maniera differenziata sono gestite dal CONAI, Consorzio Nazionale per il Recupero degli Imballaggi, che è il consorzio di diritto privato, senza fini di lucro, istituito per legge nel 1997. Il suo compito è quello di gestire la raccolta, il recupero e il riciclo dei materiali da imballaggio e di perseguire gli obiettivi previsti dalla legislazione europea, recepiti in Italia attraverso il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97), contribuendo al passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica, ad un sistema integrato che si basa sulla prevenzione, sul recupero e sul riciclo dei rifiuti da imballaggio. Questo Consorzio, in un quadro di "responsabilità condivisa" che vede coinvolti imprese, pubblica amministrazione e cittadini, ha messo a punto uno dei sistemi più efficaci ed efficienti di recupero e di valorizzazione dei materiali da imballaggio, in tutto il panorama europeo, e con circa 1.400.000 aziende iscritte, è il più grande consorzio d Europa. Il sistema CONAI si basa sull attività di sei Consorzi di Filiera rappresentativi dei materiali utilizzati come materie prime per la produzione di imballaggi (CIAL - Alluminio, Consorzio Nazionale Acciaio - Acciaio, Comico - Carta, Rilegno - Legno, Corepla -Plastica, Coreve - Vetro). I Consorzi, cui aderiscono i produttori e i consumatori di imballaggi, associano tutte le principali imprese che determinano il ciclo di vita dei rispettivi materiali. Ogni Consorzio ha il compito di coordinare, organizzare e incrementare, per ciascun materiale di imballaggio, il ritiro dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, la raccolta dei rifiuti di imballaggio dalle imprese industriali e commerciali, e l avvio al recupero e al riciclo. I sei Consorzi operano sull intero territorio nazionale attraverso convenzioni specifiche con i Comuni e le società di gestione dei servizi di raccolta differenziata per il ritiro e la valorizzazione degli imballaggi usati, all interno dell accordo quadro siglato da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e da CONAI. Si riporta inoltre una sintetica descrizione delle modalità di recupero della frazione organica messe in atto presso l impianto di compostaggio di Carpi, che risulta essere quello di riferimento provinciale in base a quanto stabilito dal PPGR (fonte dati AIMAG). 23