ISL D-01. Oggetto: Rev. 0 del 22/04/2012 RECUPERO UOMO A UOMO METODO DIRETTO. Pag. 1 di 1

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ISL D-01 RECUPERO UOMO A UOMO METODO DIRETTO Attrezzatura utilizzata: attrezzatura individuale, un cordino chiuso ad anello in kevlar della lunghezza di 20 25 cm., un moschettone con ghiera ( in alternativa 2 moschettoni con ghiera). 1. S raggiunge F e si allongia a lui, mettendo il moschettone della sua longe, se possibile, nell asola del nodo della longe di F o viceversa. Precauzione: meglio passare la longe di F dietro al suo bloccante ventrale per evitare attorcigliamenti di corde nei passaggi successivi. 2. S supera F inserendo i propri bloccanti tra il bloccante ventrale ed il bloccante mobile di F. 3. S predispone un cordino di rimorchio sopra la maglia rapida di F, tra il bloccante ventrale ed il resto dell attrezzatura, chiudendolo con bocca di lupo. 4. S si vincola al cordino di rimorchio di F tramite un moschettone con ghiera inserito nella parte bassa del proprio maillon. 5. S toglie il bloccante mobile di F e prosegue nella progressione fino ad alzare F, così che esso si trovi scaricato dal suo bloccante ventrale e contemporaneamente lo apre e lo libera dalla corda; a questo punto S e F, attaccati insieme, sono appesi ai bloccanti di S. 6. S effettua una inversione di marcia avendo cura di togliere la longe di collegamento al bloccante mobile prima di aprire il proprio bloccante ventrale. 7. S inizia la discesa lasciando inserita la mezza chiave Nota 1: In alternativa al cordino in kevlar il rimorchio può essere realizzato con due moschettoni con ghiera. Nota 2: In caso di impossibilità a completare la manovra avendo già F in carico a S è possibile effettuare una manovra di svincolo togliendo il proprio discensore (se già montato), rimontando i bloccanti di F e recidendo successivamente il cordino di rimorchio in kevlar. Nota bene: tale manovra non può essere effettuata se il rimorchio è costituito da due moschettoni al posto del cordino in kevlar. Elementi/manovre Pro Contro Manovra: soccorso diretto 1. velocità 2. semplicità di esecuzione 1. F si trova sotto S con conseguente difficoltà di trasporto e posizionamento a terra 2. Manovra di forza

RECUPERO UOMO A UOMO CON CONTRAPPESO E CORDINO AUSILIARIO ISL D-02 Attrezzatura utilizzata: attrezzatura individuale, un cordino chiuso ad anello in kevlar della lunghezza di 20 25 cm. ( in alternativa 2 moschettoni con ghiera), uno spezzone di corda di 9 mm di diamtero e lunga 2 m, un moschettone con ghiera. 1. S raggiunge F e si allongia a lui, mettendo il moschettone della sua longe, se possibile, nell asola del nodo della longe di F o viceversa. Precauzione: meglio passare la longe di F dietro al suo bloccante ventrale per evitare attorcigliamenti di corde nei passaggi successivi. 2. S toglie provvisoriamente il discensore di F per facilitare le successive manovre e supera F inserendo i bloccanti tra il bloccante ventrale e quello mobile di F. 3. S predispone un cordino di rimorchio sotto la maglia rapida di F chiudendolo con bocca di lupo. 4. S rimette il discensore tolto precedentemente sul maillon di F rivolto verso sé stesso, inserisce la corda ed esegue la chiave completa. 5. S toglie la longe del bloccante mobile di F, lasciando la staffa inserita. 6. S prepara il contrappeso inserendo lo spezzone di corda da 9 mm nel moschettone del bloccante mobile di F collegandolo al mallon di F tramite un nodo. 7. S si alza il più possibile utilizzando la sua staffa; restando in piedi spinge in alto la maniglia di F, stacca il proprio bloccante ventrale dalla corda di progressione e lo aggancia all altro capo del cordino creando così un contrappeso. 8. S aziona il contrappeso ed appena possibile si vincola al cordino di rimorchio di F tramite un moschettone con ghiera. 9. S toglie la sua maniglia e sollevando F per scaricare il suo peso dal croll, contemporaneamente lo apre e lo libera dalla corda. 10. S recupera corda nel discensore di F e fa la chiave. 11. Tramite il contrappeso, S porta il peso sul discensore di F e successivamente toglie il contrappeso utilizzando la staffa del bloccante mobile di F. 12. S toglie il bloccante mobile di F e ricollega la longe precedentemente tolta (punto 5) 13. S inizia la discesa lasciando inserita la mezza chiave Nota 1: In alternativa al cordino in kevlar il rimorchio può essere realizzato con due moschettoni con ghiera. Elementi/manovre Pro Contro Manovra: soccorso con longe 1. Manovra eseguibile anche da persone di peso notevolmente differente 2. Manovra eseguibile anche con un discreto livello di stanchezza perché non comporta eccessiva fatica 3. Non è necessario che S superi F 4. S può operare con più spazio a disposizione 5. S ha un ottimo controllo di F e in ogni momento S può con una certa facilità sganciarsi da F e proseguire 1.Più materiale utilizzato.

RECUPERO UOMO A UOMO CON CONTRAPPESO SU STAFFA (o cordino ausiliario) ISL D-03 Attrezzatura utilizzata attrezzatura individuale (in alternativa alla staffa si può utilizzare il cordino in kevlar o la corda da 9mm del sacchetto personale) 1. S raggiunge F e si assicura a lui il più vicino possibile, senza superarlo. Per avere un ulteriore sicura S collega la sua longe ad F in modo che non crei fastidio in manovra, 2. S stacca tutti gli attrezzi che ha montato restando collegato ad F, 3. S monta discensore e rinvio di F sulla corda di progressione e li blocca, 4. precauzionalmente S stacca la longe lunga dal bloccante mobile di F, 5. S prende la staffa ( o in cordino ausiliario per costruirne una) la attacca tramite un moschettone al foro in testa del bloccante ventrale di F, la passa dentro al moschettone (a cavallo) del bloccante mobile e la mette in tensione con il piede creando un contrappeso che solleva F, 6. S solleva F quanto basta a scaricare ed aprire il bloccante ventrale di F e lo stacca, 7. S scaricando il suo peso dalla staffa (S quindi si va abbassando) porta F in carico sul discensore 8. S recupera staffa e maniglia, smonta la chiave e prosegue la discesa. Nota 1: nel punto 1 S per assicurarsi ad F può utilizzare i due moschettoni del sacchetto personale connettendoli insieme e collegandone uno sulla parte bassa del maillon di chiusura imbraco di F, vicino alla ghiera, e l altro al suo maillon dietro al bloccante ventrale. La sicura tramite longe, se questa non è ben corta è sconsigliata perché S resta troppo distante da F (in questo caso si far passare la longe ad U nel maillon di F e riagganciarla al maillon di S. Nota 2: al punto 5 si deve fare attenzione ad essere con il piede nella staffa che deve creare il contrappeso all imterno delle gambe di F, perché altrimenti non si riesce a contrappesare F. Nota 3: al punto 8 si precisa che sarebbe meglio lasciare il discensore con la mezza chiave durante la discesa. Elementi/manovre Pro Contro S non supera mai F S non deve mai sollevare il suo peso più il peso di F. Si deve fare attenzione nella fase in cui si deve caricare il peso di F sul discensore a scendere lentamente con il proprio peso dalla staffa. CONSIDERAZIONI SULLE MANOVRE DI SOCCORSO La scelta della manovra di soccorso da applicare tra quelle sopra esposte non può essere esente dal considerare alcuni fattoriestremamente importanti: 1. diversità di peso 2. stanchezza del soccorritore 3. contesto in cui operare 4. materiale a disposizione Queste considerazioni devono essere fatte in un lasso di tempo molto breve, pertanto è indispensabile che ognuno faccia un autoanalisi delle proprie forze e potenzialità e di come queste possano cambiare a seconda dei contesti in cui ci si trova ad operare Importante e da non sottovalutare nella scelta della manovra è la praticità e l abilità che il soccorritore possiede nell utilizzo delle diverse tecniche. Bisogna valutare bene il grado di conoscenza che si ha delle tecniche e la capacità personale del loro utilizzo

CONTRAPPESO SU CORDA TESA CON ATTREZZATURA AUSILIARIA ISL D-04 Attrezzatura utilizzata: attrezzatura individuale, cordino chiuso ad anello in kevlar della lunghezza di 20 25 cm, spezzone di corda statica min. 9mm lunga 1,50 2 m, carrucola, 5 6 moschettoni paralleli con ghiera 1. S deve essere assicurato su un altro punto ad esempio sul successivo ramo di corda che sale al frazionamento superiore o a altri punti di ancoraggio (che quindi in caso si deve creare) 2. S inserisce una catena di moschettoni dall attacco fisso agganciando l ultimo moschettone sotto il nodo della corda tesa 3. S posiziona nella carrucola, con il suo moschettone, vicino all armo e inserisce lo spezzone statico (si crea un contrappeso) 4. S costruisce con il cordino un nodo autobloccante sulla corda tesa e lo collega allo spezzone statico, montato sulla carrucola, con un moschettone 5. S inserisce la propria longe sulla corda tesa tra il nodo e l ultimo moschettone della catena 6. S posiziona il croll sulla parte libera del contrappeso, lasciando la maniglia sulla corda di progressione sopra l armo 7. S trasferisce il suo peso sul contrappeso e tira verso l alto la corda tesa a cui è agganciato B (aziona il 8. contrappeso) 9. S continua a caricare il contrappeso fino a creare uno spazio di corda tra l ultimo moschettone della catena e la longe di S tale da inserisce la maniglia di S 10. S carica la sua staffa spostando verso il basso il nodo autobloccante e ricaricando il contrappeso 11. S continua il recupero fino ad avere lo spazio necessario per inserire anche il proprio croll 12. S, che adesso è posizionato come in una normale progressione di salita, ma dall altro lato della corda in cui grava F, abbassa il nodo autobloccante, smonta il contrappeso e collega con un mbb il cordino statico ad un moschettone autonomo posizionato vicino all armo 13. S cala F mettendolo in carico sul cordino utilizzato per il contrappeso e bloccato con mbb 14. S toglie la carrucola ora rimasta inutilizzata e posizionandola nell ultimo moschettone della catena inserisce la corda a cui è appeso F e creando un nuovo contrappeso tra S e F 15. S continua il recupero di F fino al suo completamento ELEMENTI PRO CONTRO Essendo una manovra finalizzata al recupero verso l alto di un peso, l utilizzo di un ulteriore contrappeso facilita la creazione di un ansa dove inserire i bloccanti di S, permettendo di essere eseguita anche da pesi differenti ma non eccessivamente differenti 1. più materiale utilizzato 2. manovra complessa 3. manovra difficilmente eseguibili se F è molto superiore di peso rispetto ad S

PASSAGGIO DEL NODO IN DISCESA CON FERITO ISL D-05 Attrezzatura utilizzata: attrezzatura individuale e due cordini S ha già soccorso F, che però per questa manovra deve trovarsi sotto. S è assicurato ad F tramite un moschettone collegato vicino la ghiera del maillon di chiusura dell imbraco. Dal moschettone parte un cordino che con un Mezzo Barcaiolo Bloccato (MBB) blocca F ad S. Per il secondo punto di sicura S ha utilizzato la sua longe lunga assicurata ad F sul suo delta. 1. Si scende fino al nodo 2. Si monta il bloccante mobile (svincolata da se) sopra e attraverso un secondo cordino si assicura F ad esso sempre tramite MBB 3. S svincola l MBB che collega lui ad F e porta F in tiro sul bloccante mobile 4. stacca la longe lunga (seconda sicura) 5. S passa il nodo come una manovra standard 6. S collega a se F attraverso le due longe 7. S sblocca l MBB del bloccante mobile fino a caricare su di se il peso del ferito 8. Si prosegue normalmente la discesa con F assicurato a lui Nota 1: se un a volta terminata la manovra non si riesce ad arrivare al bloccante mobile lo si lascia montato sulla corda.

PASSAGGIO DEL NODO IN DISCESA CON FERITO NODO TRECCIA ISL D-06 Attrezzatura utilizzata: attrezzatura individuale e cordino con nodi finali (guida con frizione)per confezionare il nodo treccia S ha già soccorso F e sta scendendo 1. S arriva in prossimità del nodo e blocca il discensore con chiave, 2. S monta il nodo treccia sopra il discensore e si collega ad essa tramite la longe corta, 3. si scioglie la chiave fino a mettersi in carico sul nodo treccia, 4. si inserisce la longe lunga sulla gassa del nodo come secondo punto si sicura e si smonta il discensore, 5. si rimonta il discensore con rinvio immediatamente a valle del nodo e lo si blocca con chiave, 6. si toglie la longe lunga e si inizia a scendere sulla treccia fino a mettersi in carico sul discensore, 7. si smonta la treccia, si scioglie la chiave e si prosegue la progressione. NOTA 1: fare 4 giri iniziali nel confezionare il nodo treccia per avere un maggiore attrito (fare attenzione quindi alla lunghezza della parte superiore di cordino che deve essere maggiore per poi arrivare correttamente alla fine del nodo) ELEMENTI PRO CONTRO - Facilità di manovra - Ridotti al minimo i passaggi necessari - Nessun elemento da lasciare montato una volta superato il nodo - manovra eseguibile anche se sotto vi sono frazionamenti montati in quanto non necessità maggiori quantità di corda (quindi manovrà che assicura una maggiore sicurezza in progressione) - rischio di scivolamento del nodo treccia se non eseguito correttamente, - corretta valutazione delle distanze con rischio di restarte in tiro sulle longe se queste non sono correttamente valutate.

PARANCO CON CORDINO AUSILIARIO MOBILE ISL D-07 Attrezzatura utilizzata: 2 ancoraggi, 5 moschettoni paralleli con ghiera, un cordino di diametro >= 9mm di 3-4m di lunghezza, 3 carrucole, 3 bloccanti 1. Costruisco un mezzo paranco a compressione su un attacco doppio. 2. Posiziono un secondo bloccante sul ramo di tiro disposto in modo che recuperi il carico a cui collego l estremità del cordino ausiliario con un moschettone. 3. Aggiungo un terzo bloccante sul ramo di corda a cui è collegato il carico disposto in modo che tiri in direzione dell attacco (bloccante mobile). 4. Predispongo una seconda carrucola con la puleggia che scorre sul cordino ausiliario. 5. Collego le flangie della seconda carrucola al terzo bloccante mobile con un moschettone. 6. Predispongo una terza carrucola con la puleggia che scorre sul ramo di tiro al di sotto del secondo bloccante. 7. Collego le flangie della terza carrucola all altra estremità del cordino ausiliario con un moschettone. Note riassuntive Elementi/manovre Pregi Difetti Recuperare la corda dal paranco (tiro) mantenendola il più possibile parallela agli altri rami di corda in modo da aumentare l efficienza del paranco. E possibile sostituire i bloccanti mobili con un nodo autobloccante. E possibile sostituire il mezzo paranco a compressione con una carrucola bloccante. Demoltiplica? (teorica al lordo degli attriti). Non lo userete mai!