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via pomposa 58, 44123 ferrara tel 0532.64831 fax 0532.1861229 mail b.bergamini@studio58.it PERIZIA TECNICA PER DEFINIZIONE DEL LIVELLO OPERATIVO AI SENSI DELL OCR 86/2012 Ubicazione: Via Argine Diversivo 176 -Scortichino di Bondeno- FERRARA Committente: Soffritti e Marchetti Snc Titolo: Il Tecnico: Dott. Ing. Beatrice Bergamini n. pagine: Pagina 1 di 31 Data: 27/11/14 Comm. File: REV. DATA DESCRIZIONE AUTORE APPROVATO A 11/11/14 PER EMISSIONE Bergamini Bergamini

PERIZIA TECNICA Ai sensi dell OCR 86 del 06/12/2012 1. Premessa... 3 2. Sopralluogo... 3 3. Identificazione dell immobile oggetto di perizia... 3 4. Descrizione dello stato di fatto e del livello di danno... 7 5. Vulnerabilità e Livello Operativo... 23 6. Asseverazione... 30 pag. 2

1. Premessa A seguito degli eventi sismici che hanno interessato, a partire dal 20 maggio 2012, una parte dell Emilia Romagna, il territorio del Comune di Bondeno (FE) è stato inserito nell elenco dei comuni danneggiati dal sisma riportato nell allegato 1 al D.L. 74/2012 del 6 giugno 2012 convertito, con modificazioni, in Legge n 122 del 01/08/2012, ed ammessi a contributi per la riparazione dei danni subiti, ai sensi dell OCR 86 del 06/12/2012 e successive modifiche ed integrazioni. La committenza, società la società Marchetti e Soffritti Snc, ha incaricato il sottoscritto ing. Beatrice Bergamini, libero professionista in Ferrara, iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ferrara al n 1612, di effettuare una perizia asseverata per l identificazione del Livello Operativo di danno per l insieme di fabbricati siti in: Bondeno, frazione Scortichino, Via Argine Diversivo n.176 e n.176a, adibiti ad uso commerciale, censito catastalmente al Foglio 140, mappali 216-217. 2. Sopralluogo Al fine di accertare le condizioni del danno, in data 10/11/2014 e 25/11/2014, il sottoscritto ha effettuato due sopralluoghi presso l immobile oggetto della Perizia, accompagnato dai proprietari della Ditta e dall arch. Federico Caselli in qualità di progettista incaricato. 3. Identificazione dell immobile oggetto di perizia L immobile oggetto della presente Perizia è individuato dalla planimetria catastale sotto riportata e dalle immagini fotografiche. pag. 3

UNITA 1 UNITA 2 pag. 4

Fabbricato già demolito Fabbricato già demolito pag. 5

Fabbricato già demolito Fabbricato già demolito pag. 6

4. Descrizione dello stato di fatto e del livello di danno Si identificano due distinte unità strutturali, identificate nella planimetria sopra con il numero di pertinenza. La suddivisione delle due unità è giustificata sia a livello geometrico sia a livello tipologico. Le due unità infatti, oltre ad essere libere su quattro lati, sono realizzate in materiali ed epoche differenti. 4.1 Unità strutturale 1 L unità n.1 ha struttura portante in muratura piena, ha numero di piani fuori terra pari a uno, con un piano interrato. I solai sono di tipologia lignea e prefabbricata, del tipo varese. E costituita da una porzione principale e da un corpo in aderenza. A carico di tale unità sono presenti i seguenti danni, identificati rispetto alla classificazione indicata dall Ord. 86 del 2012 (e successive modifiche ed integrazioni). pag. 7

Lo stato di danno è pari a 4. Nelle immagini sottostanti si riportano le prese fotografiche effettuate durante il sopralluogo, a testimonianza del livello di danno identificato. pag. 8

6-7 2 3-4 5 1 Foto 1 - Lesione di schiacciamento sulla muratura dovuta al carico del solaio di copertura pag. 9

I muri interessati dalle lesioni di schiacciamento rappresentano più del 10% del totale dei muri al piano. Foto 2 - Distacco localizzato tra pareti con ampiezza > 10 mm pag. 10

Foto 3 - Distacchi del solaio dai muri e crolli Foto 4 - Distacchi del solaio dai muri e crolli pag. 11

Foto 5 - Distacchi del solaio dai muri e crolli I muri interessati dal distacco-crollo del solaio rappresentano il 35% del totale dei muri al piano. pag. 12

Misura 1 = livello 0 Misura 2 = - 4 cm Foto 6 Cedimenti fondali differenziali >0,004L pag. 13

Foto 7 - Misura 2= -4 cm - Cedimenti fondali differenziali >1,2 cm = 0,004L (L parete = 300 cm) pag. 14

4.2 Unità strutturale 2 L unità n.2 è della tipologia a capannone, con pareti portanti perimetrali in blocchi di calcestruzzo e laterizio e solaio di copertura in travetti prefabbricati e tavelloni. Il numero di piani fuori terra è pari ad uno, è presente un solaietto intermedio soltanto nella parte terminale. A carico di tale unità sono presenti i seguenti danni, identificati rispetto alla classificazione indicata dall Ord. 86 del 2012 (e successive modifiche ed integrazioni). Lo stato di danno è pari a 4. Nelle immagini sottostanti si riportano le prese fotografiche effettuate durante il sopralluogo, a testimonianza del livello di danno identificato. pag. 15

3 2 6 7 4-5 1 8-9 Foto 1 - Lesioni di schiacciamento sulla muratura dovuta al carico dei travetti prefabbricati di copertura pag. 16

Foto 2 - Lesioni di schiacciamento sulla muratura dovuta al carico dei travetti prefabbricati di copertura Foto 3 - Lesioni di schiacciamento sulla muratura dovuta al carico dei travetti prefabbricati di copertura pag. 17

I muri interessati dalle lesioni di schiacciamento rappresentano più del 10% del totale dei muri al piano. Foto 4 - Lesioni passanti nei maschi murari pag. 18

Foto 5 - Lesioni passanti nei maschi murari pag. 19

Foto 6 - Lesioni passanti nei maschi murari pag. 20

Foto 7 - Lesioni passanti nei maschi murari I muri interessati da lesioni passanti rappresentano il 33% del totale dei muri al piano. pag. 21

Misura 1 = livello 0 Misura 2 = - 6 cm Foto 8 Cedimenti fondali differenziali >0,004L Foto 9 - Misura 2= -6 cm - Cedimenti fondali differenziali >1,0 cm = 0,004L (L parete = 250 cm) pag. 22

5. Vulnerabilità e Livello Operativo 5.1 Unità strutturale 1 Per la vulnerabilità si fa riferimento sempre all Ord. 86 del 2012 (e successive modifiche ed integrazioni). pag. 23

CARENZE pag. 24

Dalla tabella si definisce il grado di carenze che risulta essere, secondo la Tabella, pari al valore di =0 e β=6, di GRADO ELEVATO (tab.2.4). DEFINIZIONE DEL FATTORE DI ACCELERAZIONE Il fattore di accelerazione (fa,slv) è definito dal rapporto tra l accelerazione al suolo che porta al raggiungimento dello Stato Limite di salvaguardia della Vita (aslv) e quella corrispondente al periodo di ritorno di riferimento (ag,slv), entrambe riferite alla categoria di sottosuolo A: f a, SLV Da una prima analisi qualitativa emerge che l unità strutturale, in parte già collassata, non abbia alcuna risorsa in termini di sicurezza nei confronti dello Stato Limite di salvaguardia della Vita, ossia aslv = 0. Si conclude pertanto che il fattore di accelerazione è pari a 0. a a SLV g, SLV VULNERABILITA Pertanto si definisce, come da tab.2.6, considerando il valore del grado di carenze e del fattore di accelerazione, il livello di vulnerabilità, corrispondente ad un grado di VULNERABILITA ELEVATA. pag. 25

LIVELLO OPERATIVO Con riferimento alla vulnerabilità, di tipo ELEVATO, si definisce quindi il livello operativo, pari al livello E3. pag. 26

5.2 Unità strutturale 2 Per la vulnerabilità si fa riferimento sempre all Ord. 86 del 2012 (e successive modifiche ed integrazioni). pag. 27

CARENZE pag. 28

Dalla tabella si definisce il grado di carenze che risulta essere, secondo la Tabella, pari al valore di =0 e β=6, di GRADO ELEVATO (tab.2.4). DEFINIZIONE DEL FATTORE DI ACCELERAZIONE Il fattore di accelerazione (fa,slv) è definito dal rapporto tra l accelerazione al suolo che porta al raggiungimento dello Stato Limite di salvaguardia della Vita (aslv) e quella corrispondente al periodo di ritorno di riferimento (ag,slv), entrambe riferite alla categoria di sottosuolo A: f a, SLV Da una prima analisi qualitativa emerge che l unità strutturale,fortemente lesionata in alcuni punti delle murature portanti verticali, non abbia alcuna risorsa in termini di sicurezza nei confronti dello Stato Limite di salvaguardia della Vita, ossia aslv = 0. Si conclude pertanto che il fattore di accelerazione è pari a 0. a a SLV g, SLV VULNERABILITA Pertanto si definisce, come da tab.2.6, considerando il valore del grado di carenze e del fattore di accelerazione, il livello di vulnerabilità, corrispondente ad un grado di VULNERABILITA pag. 29

ELEVATA. LIVELLO OPERATIVO Con riferimento alla vulnerabilità, di tipo ELEVATO, si definisce quindi il livello operativo, pari al livello E3. 6. Asseverazione Il sottoscritto Beatrice Bergamini con studio nel Comune di Ferrara, Via Pomposa n 58, iscritto pag. 30

all Albo Ingegneri della Provincia di Ferrara al n 1612, cod. fisc. BRGBRC76A55D548U, regolarmente abilitato alla progettazione ed alla direzione dei lavori secondo la vigente normativa professionale, in qualità di tecnico progettista degli interventi di miglioramento sismico ASSEVERA Ai sensi degli artt. 359 e 481 del Codice Penale, sotto la propria personale responsabilità, la certezza e la veridicità dei contenuto della su estesa perizia. Il sottoscritto dichiara, infine, di assumere con la presente asseverazione, la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità, ai sensi degli artt. 359 e 481 del Codice Penale, e di essere a conoscenza delle sanzioni di legge per la falsità nelle dichiarazioni rese in tale veste. Ferrara, lì 26 NOVEMBRE 2014 Il tecnico: pag. 31