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INDICAZIONI PRELIMINARI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI NUOVA SCUOLA PRIMARIA NEL PLESSO SCOLASTICO DI VIA BRODOLINI NOVATE MILANESE ai sensi del D.P.C.M 5 dicembre 1997 IL TECNICO: DOTT. ING. ALESSIA CARRETTINI Tecnico Competente in Acustica

INDICE 1 PREMESSA... 3 2 OBBIETTIVI... 4 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ISOLAMENTO ACUSTICO... 5 4 NORMATIVA VOLONTARIA ITALIANA E CONFRONTO CON PARAMETRI INTERNAZIONALI... 7 5 PRESTAZIONI MIGLIORATIVE... 12 6 SOLUZIONI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI ACUSTICI... 13 6.1 soluzioni costruttive per l'isolamento acustico esterno-interno... 13 6.2 partizioni interne... 13 6.3 isolamento al calpestio... 14 6.4 correzione di alcuni ponti acustici... 14 6.5 controllo impianti... 14 6.6 tempo di riverbero aule... 15 6.7 tempo di riverbero atrio e corridoi... 16 6.8 auditorium... 16 7 CONCLUSIONI... 17

1 PREMESSA La presente relazione ha per oggetto la valutazione preliminare dei requisiti acustici passivi inerenti la realizzazione della scuola primaria nel plesso scolastico di via Brodolini nel comune di Novate Milanese. Il relatore della presente è in possesso della qualifica di cui all'art. 2, commi 6 e 7 della Legge 447/95, per lo svolgimento dell'attività di "Tecnico Competente" nel campo dell'acustica ambientale. La finalità della presente relazione è quella di individuare le prestazioni acustiche richieste per legge per un complesso scolastico, indicare eventuali parametri migliorativi e individuare gli elementi fondamentali dal punto di vista acustico per la scuola in oggetto. Si richiede a seguito di questa relazione una progettazione acustica definitiva dell intervento, e prima della realizzazione la progettazione acustica esecutiva, corredata di dettagli costruttivi acustici inerenti sia i nodi critici murari che impiantistici, la corretta realizzazione degli elementi ivi valutati, la corretta posa ecc Dott. Ing. Alessia Carrettini Il tecnico Tecnico Competente in Acustica (D.P.G.R. Lombardia n 6446/09) (

2 OBBIETTIVI L'intento dell'amministrazione comunale nel redigere questa breve relazione acustica è di sensibilizzare i progettisti e realizzatori dell'opera affinché la nuova scuola sia acusticamente idonea allo svolgimento delle attività previste. Caratteristica delle aule e degli altri ambienti scolastici è la loro specifica vocazione alla comunicazione che è la base dei processi di apprendimento. Elevati livelli di rumore, interferenza con ambienti confinanti e eccessiva riverberazione ne compromettono le funzionalità. Studenti ed insegnanti sono gli utenti della scuola che risentono delle conseguenze causate da un'acustica non adeguata. Livelli di rumore di fondo non idonei determinano condizioni sfavorevoli per i bambini; rispetto ad altri lavoratori, gli insegnanti presentano con maggior frequenza sintomi legati a patologie vocali e lamentano sensazioni di malessere ad essi correlate. Negli ultimi decenni la ricerca internazionale in campo acustico ha rivolto l'attenzione verso la qualità dell'ascolto nelle aule e negli ambienti scolastici. Dalle ricerche effettuate risulta che un'esposizione cronica al rumore comporta carenza nell'attenzione, scarsa memoria, limitata abilità alla lettura... Il rumore a cui sono sottoposti i bambini nelle aule scolastiche è sia il rumore trasmesso dall'esterno, sia il rumore prodotto internamente all'edificio stesso. I bambini nelle scuole sono quindi soggetti a rumore che proviene da un'ampia fonte di sorgenti con conseguenze ed effetti di tipo diverso. Pertanto obbiettivo di questa relazione oltre a far comprendere l'importanza di questo argomento per l'edificio in oggetto è individuare i limiti da rispettare in opera, le principali fonti di disturbo e i punti critici fondamentali a cui prestare attenzione nella progettazione definitiva.

3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ISOLAMENTO ACUSTICO RIFERIMENTI NORMATIVI ITALIANI in acustica La norma di riferimento in materia di inquinamento acustico è la Legge 26 ottobre 1995 n 447 "Legge quadro sull'inquinamento acustico". Tale legge stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico. In attuazione dell art. 3, comma 1, lettera e) della Legge 447/95, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997, sono stati determinati i requisiti delle sorgenti sonore interne agli edifici e i requisiti acustici passivi degli edifici. La classificazione degli edifici è definita in relazione alla destinazione d uso dell immobile e precisamente: Categoria A B C D E F G Specificazioni Edifici adibiti a residenza o assimilabili Edifici adibiti ad uffici e assimilabili Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili ove per ciascuna categoria sono definiti i valori minimi di isolamento per le partizioni verticali ed orizzontali, mentre si definiscono i valori massimi di rumore ammissibili per gli impianti ad uso continuo e discontinuo a servizio dell immobile. I parametri considerati sono: - R w Indice del potere fonoisolante apparente: si riferisce all isolamento per via aerea di elementi di separazione tra due distinte unità abitative - D2m,nT,w Indice di valutazione dell isolamento acustico standardizzato di facciata: si riferisce all isolamento per via aerea delle facciate degli immobili - L n,w Indice di valutazione del livello apparente normalizzato di rumore da

calpestio di solai: si riferisce all isolamento al rumore da calpestio di una partizione orizzontale - LASmax Livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo Slow per la valutazione della rumorosità degli impianti ad uso discontinuo - LAeq Livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A per i servizi ad uso continuo I valori di riferimento, in funzione della classe di destinazione d uso sono: Categoria dell edificio PARAMETRI R w D2m,nT,w L n,w LASmax LAeq D 55 45 58 35 25 A, C 50 40 63 35 35 E 50 48 58 35 25 B, F, G 50 42 55 35 35 NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ISOLAMENTO ACUSTICO IN CAMPO SCOLASTICO L edificio in oggetto fa parte degli edifici scolastici. Per questa tipologia di edifici oltre al D.P.C.M 5.12.1997 e ai parametri ivi indicati, vi sono altri decreti con parametri aggiuntivi. L acustica degli edifici ad uso scolastico è stata considerata per la prima volta nel 1967 con la Circolare Min. LL.PP. Pres. Consiglio Sup. Serv. Tecnico Centr. 22 Maggio 1967, n. 3150. Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici. ove vengono forniti i primi valori di isolamento acustico tra aule adiacenti e sovrapposte, la rumorosità consentita ai servizi a funzionamento discontinuo e continuo ed il Tempo di Riverbero che aule, palestre ed altri ambienti scolastici devono avere. La suddetta circolare, presenta i valori riportati in Tabella 1. Requisiti di capitolato (Art. 3 comma 3.2) db (a 500 Hz) Isolamento acustico fra due aule adiacenti 40 Isolamento acustico fra due aule sovrapposte 42 Livello di rumore di calpestio fra due aule sovrapposte 68 Servizi a funzionamento discontinuo 50 db(a) Servizi a funzionamento continuo 40 db(a)

Media dei Tempi di Riverbero (250-500-1000-2000 Hz) sec Aule arredate con la presenza massima di due persone 1.2 Palestre 2.2 Tabella 1: Valori di riferimento Con l entrata in vigore del D.P.C.M. 5 Dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, vengono fissati nuovi parametri di isolamento al calpestio tra aule sovrapposte e isolamento di facciate, nonché nuovi valori per la rumorosità degli impianti tecnologici. Mentre i limiti per il Tempo di Riverbero, così come l isolamento tra aule adiacenti, rimangono quelli riportati nella circolare del Ministero dei Lavori pubblici n. 3150 del 22 Maggio 1967. In Tabella 2 sono riportati i valori definitivi dei parametri, da rispettare nella realizzazione di edifici scolastici estrapolati dalla circolare n 3150 e dal D.P.C.M 5/12/1997. D.P.C.M 5/12/1997 Circolare n 3150 22 Maggio 1967 D2m,nT,w L n,w LASmax LAeq R w Tempo Adiac. Sovrapp. riverbero Tempo riverbero Palestra 48 db 58 db 35 db 25 db 40 db 42 db 1.2 2.2 Tabella 2: Valori di riferimento acustica scolastica 4 NORMATIVA VOLONTARIA ITALIANA E CONFRONTO CON PARAMETRI INTERNAZIONALI Le recenti ricerche in campo acustico hanno dato luogo a decreti, linee guida, normative che ne recepiscono i risultati. Tra le raccomandazioni è da citare in primo luogo l'opuscolo dell'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2001 In particolare l'oms fissa a 35 db(a), LAeq, il livello massimo di rumore di fondo ammissibile nelle aule scolastiche durante l'attività didattica e il tempo di riverberazione nelle classi deve essere 0,6 s. La pubblicazione dell'oms fornisce altre raccomandazioni: Per ogni singolo ambiente deve essere assicurato un adeguato isolamento acustico e una riverberazione ottimale gli impianti devono minimizzare l'emissione sonora

LA GRAN BRETAGNA E IL BB93 Le soluzioni appropriate per la riduzione del rumore di fondo e della riverberazione sonora sono descritte e illustrate sul BB93, una pubblicazione che dettaglia i valori limite in funzione della tipologia di ambiente scolastico e di ambienti confinanti. PERTANTO SECONDO IL BB93 IL TEMPO DI RIVERBERO NELLE AULE DELLA SCUOLA PRIMARIA COME QUELLA IN OGGETTO DEVE ESSERE 0.6 SEC. I requisiti di isolamento acustico sono basati sulla classificazione degli ambienti scolastici in funzione della loro tolleranza al rumore (molto bassa, bassa, media, alta) e del livello di rumore prodotto nell'ambiente adiacente. Nella tabella a seguire si riporta la tolleranza di rumore di ciascuna aula e l'isolamento acustico in funzione di questo tipo di classificazione.

Tabella 3 : Classificazione aule secondo il BB93

Tabella 4: Limiti isolamento acustico fra aule adiacenti secondo la classificazione riportata nella tabella NEL CASO IN OGGETTO POSSIAMO DIRE CHE PER QUANTO RIGUARDA LE AULE SCOLASTICHE SI PUO' CONSIDERARE Dnt,W PARI A 45 MENTRE FRA I LABORATORI SI RICHIEDE UN ISOLAMENTO MAGGIORE: DnT,w DI 55. NORME VOLONTARIE DI RIFERIMENTO A luglio 2010 è stata inoltre pubblicata una norma, UNI 11367: 2010 Acustica in edilizia classificazione acustica delle unità immobiliari procedure di valutazione e verifica in opera. La suddetta norma nell App. A, B e C contempla esplicitamente gli edifici ad uso collettivo quali scuole, ospedali, alberghi, ecc. Sebbene l applicazione della norma sia di tipo volontario, quanto in essa contenuto fornisce buone indicazioni e ottimi punti di riferimento per la definizione di un confort acustico interno. Dall analisi delle suddette appendici, si evince che ulteriori parametri qualitativi sono stati inseriti quali per esempio l isolamento tra aule e corridoi, il tempo di riverbero esplicitato per il parlato o per la musica e così via. Si riportano di seguito i prospetti A.1, B.1 e C.1 contenuti nella norma.

APPENDICE A: VALORI RIFERIMENTO OSPEDALI E SCUOLE Prestazione di base Prestazione superiore Descrittore dell isolamento acustico normalizzato di facciata - D2m,nT,w [db] Descrittore del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti di differenti unità immobiliari R w [db] Descrittore del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti di differenti unità immobiliari, L nw [db] Livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionamento continuo Lic in ambienti diversi da quelli di installazione [db(a)] Livello sonoro corretto immesso da impianti a funzionamento discontinuo Lid in ambienti diversi da quelli di installazione [db(a)] Descrittori dell isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, DnT,w [db] Descrittori dell isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti adiacenti della stessa unità immobiliare, DnT,w [db] Descrittore del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, L nw [db] 38 43 50 56 63 53 32 28 39 34 50 55 45 50 63 53 APPENDICE B: ISOLAMENTO ACUSTICO NORMALIZZATO RISPETTO AD AMBIENTI ACCESSORI DI USO COMUNE O COLLETTIVO DELL EDIFICIO COLLEGATI MEDIANTE ACCESSI O APERTURE AD AMBIENTI ABITATIVI DI UNITA IMMOBILIARE Descrittore dell isolamento acustico normalizzato rispetto ad ambienti di uso comune o collettivo collegati Livello prestazionale mediante accessi o aperture ad ambienti abitativi DnT,w ([db] Ospedali e Scuole Altre destinazioni d uso Prestazione ottima 34 40 Prestazione buona 30 36 Prestazione di base 27 32 Prestazione modesta 23 28 APPENDICE C: VALORI CONSIGLIATI DEL TEMPO DI RIVERBERO Tempo di riverberazione:

Tott=0.32lg(V) + 0.03 (ambiente non occupato adibito al parlato) Tott=1.27lg(V) 2.49 (ambiente non occupato adibito ad attività sportive) In tutte le bande di ottava fra 250Hz e 4000 Hz: T 1.2 * Tott 5 PRESTAZIONI MIGLIORATIVE In base a quanto sopra riportato e altri riferimenti normativi non citati si ritiene che si possano migliorare le prestazioni nel seguente modo: AULE E AULE/LABORATORI/BIBLI/SALA PROF... D.P.C.M 5/12/1997 Prestazioni migliorative D2m,nT,w L n,w LASmax LAeq DnT,w Tempo riverbero Adiac. Sovrapp. AULA/LAB/BIBL... 48 db 58 db 35 db 25 db 50 db 55 db 0,6 AULE/LABORATORI E CORRIDOI D.P.C.M 5/12/1997 Prestazioni migliorative D2m,nT,w L n,w LASmax LAeq DnT,w Tempo riverbero Adiac. corridoio/atrio 48 db 58 db 35 db 25 db 35 db 0,8

6 SOLUZIONI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBBIETTIVI ACUSTICI 6.1 SOLUZIONI COSTRUTTIVE PER L'ISOLAMENTO ACUSTICO ESTERNO-INTERNO Di fondamentale importanza è l'isolamento acustico di facciata dell'edificio. La soluzione scelta deve essere tale da ottenere un isolamento acustico di facciata pari a 48 db in opera. Il collaudo in opera comprende sia la parte opaca sia la parte vetrata, pertanto deve essere acusticamente descritta sia la parte opaca sia la parte vetrata e oltre a definire l'isolamento acustico di ciascun componente tramite software o ancora meglio certificati di laboratorio si dovrà calcolare per ciascun ambiente l'isolamento acustico di facciata secondo normativa vigente. SI rammenta inoltre che anche il tetto costituisce la facciata esterna. Inoltre di fondamentale importanza oltre il calcolo dell'isolamento acustico di facciata dai dati di laboratorio è la determinazione di tutti i nodi critici che potrebbero fare perdere di prestazione i singoli elementi (nodo primario e secondario serramenti, eventuali prese d'aria per impianti...). Tutti questi elementi necessitano un'adeguata analisi e soluzione. Particolare attenzione deve essere data alla ventilazione e alle aperture per le ventilazioni, è necessario adottare bocchette di aerazione con elevate prestazioni fonoisolanti in modo da non compromettere le prestazioni dell'intero involucro esterno. Ogni piccolo elemento inserito deve avere certificato di laboratorio Dn,e,w (isolamento acustico normalizzato rispetto all'assorbimento di un piccolo elemento secondo norma UNI EN 20140). 6.2 PARTIZIONI INTERNE Le partizioni interne si dividono in partizioni verticali fra aula e aula, fra aula e corridoio e partizioni orizzontali. Per ciascuna partizione deve essere prevista una soluzione tale da garantire almeno i parametri di legge. Oltre alla soluzione tipologica devono essere indicati per ciascuna partizione: impianti se presenti, innesti con le pareti confinanti, innesto con soffitto e con pavimento, porte verso corridoio ( corredate di certificato di laboratorio isolamento acustico). Per quanto riguarda le porte prestare attenzione al peso che sia adeguato all'utilizzo da parte dei bambini.

6.3 ISOLAMENTO AL CALPESTIO Negli edifici scolastici l'indice di valutazione del livello di pressione sonora al calpestio rispetto all'assorbimento equivalente L'n,w non deve superare 58 db fra aule (sia in orizzontale sia in verticale, sia in diagonale). L'attenuazione del rumore si può conseguire realizzando un pavimento galleggiante. Per ciascun solaio deve essere descritta la stratigrafia, le caratteristiche tecniche/prestazionali dei materiali utilizzati corredati di certificati di laboratorio e se possibile di certificati in opera e le indicazioni di corretta posa. 6.4 CORREZIONE DI ALCUNI PONTI ACUSTICI Al fine di ottenere un adeguato isolamento acustico di un edificio è importante correggere i ponti acustici causati da elementi deboli. SI indicano alcuni percorsi di trasmissione da presidiare: porte e serramenti, bocchette aerazione attenzione agli elementi rigidi di connessione i controsoffitti se lasciati continui per il passaggio degli impianti sono veicolo di rumore le aperture nei muri dovute agli impianti elettrici o altro dovrebbero essere ben sigillate e sfalsate le canalizzazioni che passano attraverso ambienti sensibili al rumore dovrebbero essere fonoassorbenti all'interno (canali microforati per evitare cross-talk) 6.5 CONTROLLO IMPIANTI Il controllo del rumore degli impianti è uno degli aspetti fondamentali per la buona riuscita di un progetto dal punto di vista acustico. Il rumore degli impianti si può trasmettere per via aerea e per via solida. Una delle principali sorgenti di rumore è l'impianto di climatizzazione. Si rammenta che gli impianti devono rispettare sia il DPCM 5.12.1997 all'interno dell'edificio sia la legge il DPCM 14.11.1997. Pertanto prima di installare l'impianto è necessario svolgere una previsione d'impatto acustico che verifichi che l'impianto non sia fonte di disturbo né per i fruitori della scuola stessa né per edifici preesistenti e prevedere de necessario silenziatori, barriere...

Un'altra criticità è la trasmissione di rumore attraverso i condotti d'aria (ponti acustici fra gli ambienti detti cross talk). Al fine di evitare questo inconveniente è necessario studiare attentamente il percorso dei condotti utilizzando condotti microforati all'interno. Sarà necessario evitare ogni connessione rigida fra impianti e strutture utilizzando antivibranti. Ogni scelta impiantistica ( montacarichi, vmc, centrale termica...) deve essere corredata da valutazione acustica sia sull'emissione di rumore aereo sia sulla propagazione per via solida (vibrazioni).. Anche per gli impianti ad uso discontinuo, impianto idrosanitario è necessario progettare i percorsi i rivestimenti e gli ancoraggi e le chiusure in modo da garantire i limiti di legge. 6.6 TEMPO DI RIVERBERO AULE La progettazione acustica di aule per la didattica è finalizzata alla comprensione ottimale del messaggio parlato. L'eccesso di rumore e di riverberazione determinano il mascheramento del segnale emesso dal parlatore rendendolo meno intellegibile all'ascoltatore. Nei paragrafici precedenti si sono indicate le prestazioni da rispettare affinché il rumore all'interno dei singoli ambienti sia adeguato: non vi sia rumore eccessivo dall'esterno, non vi sia interferenza fra aule adiacenti, gli impianti non siano fonte di disturbo...in questo paragrafo indichiamo le caratteristiche progettuali fondamentali affinché il tempo di riverberazione sia adeguato. La progettazione acustica di un'aula deve prevedere l'applicazione di materiali di diversa tipologia al fine di assorbire efficacemente sull'intero spettro delle frequenze. Inoltre la distribuzione all'intero dell'ambiente deve essere uniforme. Il corretto posizionamento dei materiali fonoassorbenti nelle aule scolastiche deve inoltre considerare il possibile danneggiamento dei rivestimenti da parte degli studenti, a tal fine i materiali più delicati devono essere applicati ad altezze adeguate da terra. Il trattamento acustico deve riguardare: parete di fondo, soffitto e parte alta delle superfici laterali ove non previste vetrate. I materiali scelti e la quantità deve essere tale da garantire un tempo di riverberazione pari a 0,6 sec. Una parte del soffitto in corrispondenza della cattedra sarà prevista riflettente al fine di incrementare il livello sonoro verso il fondo della stanza.

Una pedana in corrispondenza della cattedra può facilitare la corretta trasmissione del suono. Si ritiene necessario pertanto per ciascuna aula di determinare il tipo di materiale e la sua collocazione. 6.7 TEMPO DI RIVERBERO ATRIO E CORRIDOI La permanenza delle persone è prevista anche negli ambienti di servizio come corridoi e atri. Pertanto si ritiene fondamentale controllare il tempo di riverbero anche in tali ambienti. In particolare si richiede una progettazione di elementi tali da migliorare il tempo di riverbero e le possibili riflessioni multiple che si potrebbero creare corrispondenza delle due vetrate di ingresso una di fronte all'altra. nell'atrio in 6.8 AUDITORIUM A livello acustico ogni destinazione d uso di un ambiente richiede particolari esigenze acustiche, ovvero valori di parametri acustici quali il tempo di riverbero RT, la chiarezza C50 per il parlato e C80 per la musica, Strength G ovvero rinforzo del suono, LF lateral reflection e così via. L'auditorium avrà più funzionalità, da sala conferenze, a sala per recite fine anno... Come parametro richiesto facendo riferimento alla normativa della Svezia (SS 25268:2007 e della Finlandia (SFS E249) si consiglia un tempo di riverbero compreso fra 0,8 e 1 s. Pertanto tutte le superfici devono essere studiate affinché siano rispettate tali caratteristiche. La pavimentazione, i controsoffitti e le pareti devono essere adeguatamente progettati.

7 CONCLUSIONI La relazione ivi proposta è il punto di partenza per una corretta progettazione acustica. Intento dell'amministrazione comunale è creare una scuola che anche dal punto di vista acustica sia altamente performante per offrire ai fruitori un ambiente idoneo alle attività da svolgersi. Crema 16 Febbraio 2015 I l tecnico Dott. Ing. Alessia Carrettini Tecnico Competente in Acustica (D.P.G.R. Lombardia n 6446/09) (