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ISTITUTO COMPRENSIVO Giovanni Lucio MUGGIA -TS SCUOLA dell INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA di I grado Via G. D Annunzio n 48 Muggia (TS) tel. 040-271102 fax 040-272135 Distretto Scolastico n 18 e-mail tsic804009@istruzione.it www.icglucio.altervista.org *************************************************************************** Prot. Circ. n Muggia, settembre 2015 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA PREMESSA Il protocollo di accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana (CNI) è un documento approvato dal collegio docenti in ottemperanza alla normativa ministeriale in materia di accoglienza e integrazione scolastica degli alunni CNI. Esso fa riferimento innanzitutto al DPR 31/8/99, n 394, art. 45, comma 4, e successive norme pubblicate finora in particolare alle Linee guida per l accoglienza e l integrazione del Miur 2006. E un modello flessibile di organizzazione dell accoglienza, adottato dall Istituto e condiviso dai consigli di classe dai team docenti e di sezione. In quanto strumento di lavoro può essere integrato e modificato secondo le esigenze e le risorse della scuola, e va aggiornato in base alle eventuali modifiche normative. SCOPI Garantire pari opportunità di accesso all istruzione e di successo scolastico agli studenti stranieri in adempimento delle indicazioni normative contenute nell art.45 del DPR 31/8/99 n 394 ed in ottemperanza alle Linee guida ministeriali 2006 nonché la C.M. n 2 Indicazioni e raccomandazioni per gli alunni con cittadinanza non italiana dell 8 gennaio 2010. DESTINATARI Prioritariamente studenti CNI neoarrivati a scuola e studenti CNI di recente immigrazione in Italia (che hanno frequentato le istituzioni scolastiche da meno di due anni) e più in generale studenti di seconda generazione con difficoltà scolastiche riconducibili a una limitata padronanza della lingua italiana. AREE L Iter di accoglienza fa riferimento a quattro aree distinte per competenze ed azioni: 1. AREA AMMINISTRATIVA 2. AREA DELLA COMUNICAZIONE 3. AREA EDUCATIVO-DIDATTICA 4. AREA SOCIALE

AREA AMMINISTRATIVA Questa fase rappresenta il primo incontro della famiglia con l Istituzione scolastica. E affidata ad un incaricato della Segreteria didattica con i sottostanti compiti: Consegnare i moduli di iscrizione (*l IS dovrà programmare traduzione della modulistica nelle lingue straniere maggiormente presenti); Acquisire l opzione circa l avvalersi o meno dell insegnamento della religione cattolica; Accertare la presenza di documenti anagrafici (nascita, nazionalità, cittadinanza),sanitari (vaccinazioni obbligatorie), certificati attestanti gli studi pregressi (attestazioni, documenti di valutazione dichiarazioni dei genitori); Prima informazione sull organizzazione generale della scuola (*L IS dovrà programmare sintesi tradotta del POFfino); Informare i genitori che incorrerà circa una settimana tra l atto d iscrizione e l effettiva frequenza per l espletamento delle successive fasi; Fissare un primo incontro con i potenziali insegnanti e/o con la Commissione accoglienza e ne comunicherà ai genitori la data; Acquisire i recapiti telefonici e telematici dei famigliari o persone che possano fungere temporaneamente da tramite (soprattutto in caso di non conoscenza dell italiano) Dare informazioni sulle cedole librarie o sui testi in comodato e quelli da acquistare AREA DELLA COMINICAZIONE Questa fase prevede che sia stata individuata una Commissione o un Responsabile dell accoglienza e/o Intercultura tra la componente docente (con o senza la presenza del Dirigente scolastico). COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA La Commissione e/o responsabile attiverà il colloquio con la famiglia: è evidente che esso rappresenta un momento fondamentale per la conoscenza della storia pregressa sia personale che scolastica dell alunno. Tale occasione è fondamentale anche per avviare un dialogo ed un clima di fiducia tra scuola e famiglia. In quest occasione sarà fondamentale raccogliere notizie (* sarà necessario predisporre scheda da parte dell IS per la raccolta dati): - Sulla storia personale dell alunno; - Sulla storia scolastica dell alunno - Sulle abitudini alimentari-religiose - Sul sistema scolastico di provenienza (volumi con raccolta dati già presenti in Ufficio di DS) - Facilitare la conoscenza della scuola e dei suoi servizi (mensa, trasporti, pre/post accoglimento, distribuzione territoriale, ecc..) - Illustrare gli strumenti di comunicazione (sito, libretto comunicazioni, giustificazioni ecc ) - Illustrare i progetti e le possibilità di Italiano L2 COLLOQUIO CON L ALUNNO

La Commissione e/o Responsabile attiverà il colloquio con l alunno con o meno la presenza del genitore al fine della: - Valutazione del livello di conoscenza della lingua italiana (* L IS dovrà programmare scheda specifica) - Somministrazione delle prove d ingresso - Valutazione delle necessità o meno di mediatore culturale linguistico - Osservazione dell alunno in situazione - Valutazione e proposta del livello di classe d inserimento in ottemperanza al DPR 31/8/99, n 394, art. 45, comma 4 (per determinare la classe d iscrizione ci si riferisce al fatto che gli alunni vengono inseriti normalmente nella classe corrispondente l età anagrafica. Si possono prendere in considerazione le possibilità d iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore in considerazione del diverso ordinamento scolastico nel paese di provenienza o in seguito all accertamento delle competenze, abilità e conoscenze dell alunno in questione) - Comunicare ai colleghi della classe d inserimento la sintesi delle prove d ingresso e del livello linguistico; - Dare indicazione ai colleghi di classe per l elaborazione del PEP AREA EDUCATIVO-DIDATTICA Questa fase è cruciale e serve sia a predisporre l accoglienza che a gestire la fase successiva all assegnazione dell alunno alla classe. IL COLLEGIO DEI DOCENTI - Predispone una batteria di test o di prove d ingresso per la valutazione del livello linguistico e delle altre competenze dell alunno che si iscrive ad inizio o in corso d anno (* da predisporre da parte dell IS); - Predispone gli eventuali gruppi di recupero - Predispone i corsi di Italiano L2 - Predispone, qualora possibile, i criteri per la ripartizione - distribuzione degli alunni stranieri nella classi ne analizza le provenienze, le etnie, i criteri di accostamento, le eventuali omogeneità, i supporti ed gli eventuali tutoraggi nelle classi (sia adulti che coetanei) ecc La Commissione e/o il Responsabile collabora con i docenti di classe nella costruzione di percorsi facilitati e/o nell elaborazione del PDP. La Commissione e/o il Responsabile individua la possibilità di costruzione di un laboratorio per le tematiche dell interculturalità (multimedialità specifiche, testi semplificati, vocabolari di base, materiali vari plurilingui (giochi linguistici, abbinamenti, giochi d associazione, ecc ) LE SEZIONI, I TEAM DOCENTI, I CONSIGLI DI CLASSE - Predisporranno il Piani didattici personalizzati per gli alunni non alfabetizzati in italiano L2. Il legislatore ha stabilito che le scuole devono mettere in atto tutti gli interventi atti a favorire la piena integrazione degli alunni ed in particolare si rende necessario un adattamento dei programmi d insegnamento. Allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le

risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa dalle Linee guida Le prove di verifica e la successiva valutazione delle competenze dovranno essere calibrate in riferimento agli obiettivi adattati NON al livello medio della classe. I contenuti e gli stili della comunicazione: - fare riferimenti a oggetti e immagini, usare l animazione e il linguaggio non verbale per facilitare le spiegazioni; - segnalare in maniera chiara e costante le attività, in modo da far identificare chiaramente la routine; - accettare errori e tentativi, eventualmente riformulando ed espandendo le frasi dell alunno; - i temi e gli argomenti della comunicazione devono riguardare il contesto o le situazioni che abbiano riferimento al concreto. Infine l insegnante costruisce o rafforza un clima relazionale accogliente e positivo, favorendo l accettazione reciproca e il sentirsi parte di un gruppo aperto a nuove esperienze. Sul piano degli apprendimenti curricolari, il docente, come previsto dall art. 45, comma 4, del D.P.R. 394/99, rilevati i bisogni specifici di apprendimento, anche sulla base delle prove effettuate al momento dell inserimento, individua, in collaborazione con la Commissione, modalità di semplificazione (obiettivi uguali, ma semplificati, con ritmi individualizzati) e di facilitazione linguistica, adattando ad essi la verifica e la valutazione. Anche i contenuti delle discipline curriculari, se necessario, dovranno essere opportunamente selezionati. Come organizzare la comunicazione: - le nuove informazioni devono essere indotte; - utilizzare le parole del vocabolario di base e di alta frequenza (ogni plesso ne ha uno); - ridurre l uso di sinonimi e pronomi; - semplificare la sintassi usando frasi brevi, con poche coordinate e subordinate, e la struttura SVO (Soggetto, Predicato, Complemento Oggetto), per quanto possibile.

MATERIALE DIDATTICO Sarà necessario far riferimento alle bibliografie e materiali multimediali proposti dalle consolidate Associazioni ed Enti che si occupano di intercultura ed integrazione. AREA SOCIALE *da materiale del Centro Come Al fine di promuovere la piena integrazione nel nuovo contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi pari opportunità e rispetto delle diversità, l Istituzione scolastica ha bisogno della collaborazione con i servizi, le associazioni, i luoghi di aggregazione, ed, in prima istanza, delle Amministrazioni locali e reti di scuole. La scuola si impegna a: - contattare le associazioni di volontariato che operano sul territorio; - stabilire contatti per favorire lo scambio e per affrontare tematiche concrete; - attiva la collaborazione con le Amministrazioni locali per proporre e/o accogliere esperienze comuni. ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI C.M. 5 del 12.1.94 D.L. 297del 16/04/1994 Dlgs 286/98, art. 43 D.P.R. 394 del 31.8.99.- art. 45/c4 C.M. 221 del 2.10.2000 Documento MIUR febbraio 2006 D.P.R. n. 122/2009 art.1 C M n.2 del 2010 MIURAOODGOS/465 27 gennaio 2012 Iscrizione nelle scuole e negli istituti di ogni ordine e grado di minori stranieri privi del permesso di soggiorno iscrizione di studenti non italiani fuori dall obbligo di istruzione Accesso all istruzione. Norme antidiscriminazione. Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme... Scuole collocate in zone a forte processo immigratorio Linee guida per l accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri. valutazione degli alunni stranieri Criteri di assegnazione degli alunni stranieri alle classi. Oggetto: studenti con cittadinanza non italiana iscritti a classi di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Esami di Stato. *lavori da programmare ed elaborare da parte dell IC di Muggia f.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott.ssa Marisa Semeraro) Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art.3 comma2 Lgs 39/ 93